Cremona, 7 aprile 2017
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- Erico Pasini
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1 COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE E VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO AI SENSI DELL ART. 7 D. Lgs. 81/08 Cremona, 7 aprile 2017 Dr.ssa Anna Marinella Firmi - Direttore SPSAL e TdP G. Poli - PO SPSAL
2 PIANO DI VIGILANZA 2016 L attività di vigilanza e controllo è stata condotta a partire dai dati LEA INAIL 2015, che per l ATS Val Padana annoveravano un totale di PAT pari a Codice Asl Asl Totale Pat Obiettivi LEA 04 Cremona ,75 07 Mantova ,8 Tab. 1) Fonte: Flussi informativi INAIL Obiettivi LEA 2015 La fusione intervenuta tra le due ex ASL a seguito della L.R. 23/2015 per il 2016, pur nell omogeneità delle scelte strategiche aziendali, ha comportato, di fatto, la stesura di due programmazioni distinte, per cui le risultanze dell attività di vigilanza hanno seguito le rispettive programmazioni. Indagini effettuate per infortuni sul lavoro e malattie professionali anno 2016 (fonte F.L.S. 18) Infortuni Malattie professionali Mantova Cremona
3 Fenomeno infortunistico : ATS Val Padana Eventi Mortali 2016 : CR MN Dei n. 4 infortuni mortali accaduti nel 2016, si segnala che l età di n. 3 lavoratori era ricompresa nella fascia tra i 43 e 54 anni mentre l età del quarto lavoratore era di aa. 79. N. 2 lavoratori erano a contratto a tempo indeterminato e n.2 lavoratori erano soci di Società. In 3 casi si è trattato di incidenti da investimento; il 4 caso ha riguardato una caduta dall alto. I comparti interessati sono risultati Agricoltura e Costruzioni.
4 Denunce di malattie professionali per provincia ed anno di protocollo. Lombardia (fonte INAIL Open Data- Tabelle semestrali aggiornamento ottobre 2016) Per quanto riguarda Cremona e Mantova, i dati provinciali indicano una modesta variabilità nel corso degli anni , con una moderata flessione delle denunce di malattia professionale nel corso del 2015 rispetto al 2014 (Tab. 6) Bergamo Bergamo Brescia Brescia Como Como Cremona Cremona Lecco Lecco Lodi Lodi Mantova Mantova Milano Milano Monza E Della Brianza Monza E Della Brianza Pavia Pavia Sondrio Sondrio Varese Varese Lombardia Lombardia Italia Italia
5 Infortuni mortali sul lavoro: anni
6 12 PRESENTAZIONE PIANO CONTROLLI 2017 N Infortuni mortali Mantova, sul 30 lavoro marzo nell'anno BERGAMO CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 0 0 BRIANZA 0 0 VAL PADANA 0
7 Verifica dell efficacia dell attività di prevenzione dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro attraverso l analisi del fenomeno infortunistico: un esperienza in Regione Lombardia
8 Verifica del contributo specifico dei Servizi PSAL nella riduzione degli infortuni L ipotesi che si è inteso verificare è stata quella di constatare l esistenza di una differenza tra i tassi di incidenza degli infortuni nelle aziende controllate dagli PSAL, prima e dopo il controllo, e se l eventuale variazione dei tassi fosse differente tra le aziende controllate e quelle non controllate. I.M.Pre.S@ Flussi INAIL Regioni
9 Negli ultimi anni, in Italia, si sta assistendo ad una riduzione del fenomeno Fattori che intervengono sulla riduzione degli infortuni infortunistico negli ambienti di lavoro Automazione e miglioramento delle tecnologie la crisi economica ed occupazionale Delocalizzazione delle aziende critiche Sottonotifica infortuni lievi Controlli mirati
10 Percorso seguito L analisi effettuata è di tipo retrospettivo ed utilizza i dati delle attività effettuate dai Dipartimenti di Prevenzione delle ex ASL della Regione Lombardia nel triennio Per confrontare l andamento degli indici di infortunio tra i due gruppi di aziende sono stati considerati tre periodi:
11 Allo scopo di verificare l esistenza di una eventuale differenza nell incidenza degli infortuni, tra le aziende controllate e quelle non controllate Difference in Difference metodo che calcola l impatto del trattamento come la differenza delle differenze dei risultati tra due gruppi, su parametri misurati prima del trattamento e dopo il trattamento 11
12 Verifica dell efficacia dell attività di prevenzione dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro attraverso l analisi del fenomeno infortunistico CRTN = Cremona infortuni totali aziende non controllate CRTC = Cremona infortuni totali aziende controllate CRGN = Cremona infortuni gravi aziende non controllate CRGC = Cremona infortuni gravi aziende controllate 50,00 45,34 37,50 39,32 34,30 25,00 26,33 23,61 21,13 12,50 0,00 7,37 7,82 7,19 4,98 4,96 5, CRTN CRTC CRGN CRGC
13 Nel gruppo di aziende controllate, dopo il controllo PSAL, si hanno quindi 3,04 infortuni in meno ogni mille addetti, rispetto agli attesi. Considerando che gli addetti totali delle aziende controllate nel triennio era pari a si stima una riduzione degli infortuni pari a 9785,76 (3,04x /1000) di cui 3155,10 infortuni gravi (0,98x /1000). 13
14 Considerazioni Il metodo applicato mostra l efficacia degli interventi di prevenzione effettuati dai Servizi PSAL La programmazione dei controlli segue criteri adeguati indirizzando le attività verso situazioni a maggior rischio di infortuni Ritorno positivo verso gli operatori mostrando l utilità del loro lavoro 14
15 Consuntivo attività di vigilanza anno 2016 Nel corso del 2016 su tutto il territorio dell ATS Val Padana sono state oggetto di controllo n Unità Locali (9,7 % - dato DWH Impres@ Controlli al 01/03/2017) Contestualmente sono stati effettuati controlli in materia di salute e sicurezza. Di seguito si presentano sinteticamente alcuni ambiti specifici nelle due sedi di Cremona e Mantova: ATTIVITA U.L. Controllate Cremona Cantieri Az. Agricole Az. Metalmeccaniche Chimica 8 10 U.L. Controllate Mantova
16 Attivita Congiunta e coordinata con DTL La rendicontazione sotto riportata è frutto di una programmazione preventiva e condivisa con DTL sulla base di specifica convenzione con l ATS Val Padana Sede territoriale di Cremona N Cantieri edili N Aziende agricole N Aziende Manifatturiere a conduzione straniera N Verifiche rischio ambienti confinati Cremona di cui 4 compresi nelle Az. Agricole Mantova
17 MANTOVA Verifiche impianti ed apparecchiature 2016 Impiantistica Mantova e Cremona CREMONA tipo verifiche Antideflafranti 25 Scariche atmosferiche 24 Terra 234 Pressione 1368 Riscaldamento 53 Sollevamento 1332 Totale tipo Verifiche Terra 5 Pressione 127 Ascensori 2 Sollevamento 160 Totale 294 Attività di controllo delle Dichiarazioni di Conformità (Mantova) 622 dichiarazioni di conformità degli impianti elettrici
18 PROGETTO CCM 2015/ 2016 Piano di monitoraggio e di intervento per l ottimizzazione della valutazione e gestione dello Stress Lavoro correlato Nel corso del 2016 si è realizzato e concluso il progetto Nazionale che prevedeva la verifica tramite audit, con apposita scheda di rilevazione, di 9 Aziende del territorio di Cremona.
19 PRESENTAZIONE PIANO CONTROLLI 2017 PROVINCIA DI CREMONA DATI DEMOGRAFICI Con abitanti al 1 gennaio 2015 il territorio provinciale di Cremona evidenzia, una popolazione mediamente più anziana sia rispetto alla Lombardia che rispetto all Italia. La percentuale sul totale delle classi di età più avanzate è superiore di quella relativa agli altri territori e sono relativamente meno popolate le classi di età più giovani. La popolazione al di sopra dei 60 anni costituisce il 29% del totale dei cremonesi. ASPETTI OCCUPAZIONALI PROVINCIALI Gli occupati in provincia di Cremona nell anno 2015 sono circa 153 mila; il tasso di occupazione è pari al 65,1% nel 2015 rispetto alla variabile genere osserva un valore del 73,1% per i maschi e del 56,8% per le femmine. Per la popolazione giovane (18-29 anni), il suo tasso di occupazione nel 2015 è pari al 48,4%; se messo a confronto con il dato regionale è superiore di 2,7 punti percentuali (45,7%).
20 PIANO DI VIGILANZA 2017 L attività di vigilanza e controllo sarà condotta a partire dai dati LEA INAIL 2015, che per l ATS Val Padana annoverano un totale di PAT pari a Di conseguenza : Codice Asl Asl Totale Pat Obiettivi LEA 04 Cremona ,75 07 Mantova ,8 Tab. 1) Fonte: Flussi informativi INAIL Obiettivi LEA 2015 La fusione tra le due ex ASL ha unito realtà territoriali analoghe per macrocaratteristiche dei settori lavorativi seppur con una dotazione organica numericamente diversificata come evidenziato nella tabella sotto riportata: SPSAL/Impiantistica Cremona 18 T.d.p. 5 Dir. Med. 1 Dir. Tec. 2 A.S. 3 Amministrativi utilizzo non esclusivo SPSAL/Impiantistica Mantova 32 T.d.p. 3 Dir. Med 2 Dir. Tec. 2 A.S. 8 Amministrativi utilizzo Dipartimentale
21 PIANO DI VIGILANZA 2017 Effettuazione di controlli su almeno il 5% delle imprese attive di cui ai LEA, ovvero su almeno 1555 ( 701 per Cremona e 854 per Mantova ) imprese attive; in merito alla pianificazione SPSAL, in relazione alle risorse attualmente attribuite al Servizio, si propone la suddivisione delle attività di vigilanza programmata e non programmata (complessivamente pari a imprese attive), con la seguente ripartizione: 70% attività programmata, ovvero Unità Locali, di cui 492 U.L. nel territorio cremonese e 596 U.L. nel territorio mantovano Totale U.L. Cremona Crema Casalmaggiore Impiantistica % attività non programmata, ovvero 467 Unità Locali, di cui 211 U.L. nel territorio cremonese e 256 U.L. nel territorio mantovano
22 Piano di vigilanza programmata 2017: Nell ambito del 70% dell attività di vigilanza programmata, ovvero 1088 Unità Locali, è stata previlegiata la scelta di settori di attività con livello di rischio 1 ALTO o 2 MEDIO-ALTO, come risulta dalla Tabella sotto riportata. COMPARTO AGRICOLO: Aziende totali Cremona Mantova All interno del medesimo comparto proseguirà l azione di verifica dell utilizzo dei prodotti fitosanitari anche in collaborazione con l UOC SIAN COMPARTO EDILIZIA: Cantieri totali Cremona Mantova Di cui relativi al comparto amianto: Cantieri totali Cremona Mantova Per la ricerca dei cantieri attivi notificati, dal 2017 sarà possibile utilizzare su tutto il territorio il programma Mo.Ri.Ca.
23 COMPARTO METALMECCANICO: Aziende totali Cremona Mantova ATTIVITA IMPIANTISTICA: Oltre a svolgere un ruolo attivo nel concorrere al raggiungimento degli obiettivi aziendali, nel corso del 2017, sarà attivato un progetto mirato ad individuare aziende/cantieri da sottoporre a vigilanza specifica, mediante la selezione degli esiti negativi delle dichiarazioni di conformità degli impianti elettrici. REACH/CLP: proseguimento delle attività di controllo e supporto alle aziende già in corso; nel 2017 l ATS Val Padana proseguirà il Piano dei controlli come da Piano Nazionale (PIC) e da indicazioni Regionali.
24 Attività di vigilanza congiunta e coordinata con L ISPETTORATO TERRITORIALE DEL LAVORO (ex DTL) Partendo da esperienze territoriali consolidate sulla base di specifiche sinergie con le DTL instauratesi nel tempo, anche per il 2017, si proseguirà mediante azioni di vigilanza congiunta con l ITL su tematiche specifiche: Attività Cremona Mantova Cantieri edili Az. agricole 10 8 Ambienti confinati 4 // Manifatturiero a conduzione straniera // Su chiamata
25 Macroarea Obiettivo Attività AGRICOLTURA SCUOLE SCUOLE RLS STRESS L-C Salute e sicurezza piccole aziende 2016/2018 Promozione salute e sicurezza Istituti Tecnici, Professionali ed Agrari Promozione salute e sicurezza e alternanza scuola-lavoro Percorso rafforzamento ruolo RLS Sensibilizzazione amministrazioni comunali Informazione, formazione, aggiornamento delegati sindacali e associazioni imprenditoriali Incontri con Dirigenti Scolastici per pianificazione programmi didattici Inserimento della sicurezza nei curricula scolastici e protocolli di intesa Corsi teorico-pratici Incontri informativi, scheda autovalutazione e sportello
26 PROGETTO INFORMATIVO RELATIVO AL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO RIVOLTO ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DELL ATS VAL PADANA Due convegni dal titolo LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO QUALE OPPORTUNITA DI CRESCITA AZIENDALE OLTRE CHE UN OBBLIGO DI LEGGE Sede di Mantova 17 maggio 2017 dalle ore 10 alle ore 13 Presso la sala Comunale degli Stemmi di Palazzo Soardi via Frattini 60, Mantova Sede di Cremona 18 maggio 2017 dalle ore 14 alle ore 17 Presso Aula Magna dell ASST di Cremona (Ospedale Maggiore) Largo Priori 1
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