C O M U N E D I C U V I O Provincia di Varese

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1 C O M U N E D I C U V I O Provincia di Varese DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA Numero 4 del Oggetto: Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1 c. 612 legge 190/2014). L'anno duemilaquindici il giorno dieci del mese di aprile alle ore 20:30 si è riunito il Consiglio Comunale convocato, a norma di legge, in sessione Straordinaria in Prima convocazione in seduta Pubblica. Risultano: MAGGI LUCIANO P DE LEO LUIGI P FURIGO BRUNO P GUANCIA PELLEGRINO P MOIA ELDA P SAVINI ANDREA P MASSA FABRIZIO P DE TADDEO MIRIAM A MASCIONI ISABELLA P ALDENI MARCO P PANCERA MARIA ELENA P PRESENTI: 10 ASSENTI: 1 Partecipa il Segretario, CARDILLO DOTT.GIUSEPPE, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il SINDACO, MAGGI LUCIANO assume la Presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.

2 Oggetto: Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1 c. 612 legge 190/2014). IL CONSIGLIO COMUNALE Udito l intervento del Segretario che relazione sull argomento; Premesso che: la L , n. 190 (Legge di stabilità per il 2015), recependo il Piano Cottarelli, - documento dell agosto 2014 con il quale il commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa a circa ha imposto agli enti locali l avvio di un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dall ente locale, che possa produrre risultati già entro fine 2015; Il piano operativo di razionalizzazione s ispira ai seguenti principi generali: coordinamento della finanza pubblica: tale postulato è finalizzato a conciliare la conservazione dell unitarietà del sistema di finanza pubblica italiano con la tutela di interessi nazionali e di quelli previsti dalla legislazione dell Unione europea, primo fra tutti il principio di autonomia degli enti locali. Sulla base di questo principio il legislatore nazionale si limita a dettare il quadro unitario di riferimento dell intera finanza pubblica, nel rispetto delle garanzie costituzionali poste a tutela del decentramento istituzionale e delle corrispondenti forme e modalità di autonomia finanziaria di entrata e di spesa. contenimento della spesa pubblica: elemento imprescindibile dell azione amministrativa si rende necessario per procedere alla riduzione del deficit annuale del bilancio dello Stato ed al processo di rientro del debito pubblico. buon andamento dell azione amministrativa: esprime il valore della efficienza dell azione amministrativa indirizzata al conseguimento degli interessi della collettività, rappresenta la sintesi dei principi di legalità, di efficacia, economicità, pubblicità e trasparenza. tutela della concorrenza e del mercato. il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015; lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione : eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; DELIBERA DI CONSIGLIO n. 4 del pag. 2 - COMUNE DI CUVIO

3 Dato atto che: aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, le modalità e i tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire; al piano operativo è allegata una specifica relazione tecnica; il piano è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione; la pubblicazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013); pertanto nel caso sia omessa è attivabile da chiunque l istituto dell accesso civico; i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 31 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti; suddetta relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata; la pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Evidenziato che il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie è stato predisposta per iniziativa e secondo le direttive del sindaco, con la descrizione dei seguenti elementi: il quadro giuridico nell ambito del quale opera il suddetto piano; una descrizione del gruppo societario coinvolto nel processo di razionalizzazione, con una descrizione delle caratteristiche giuridiche ed economiche di ogni singola partecipazione societaria, sia diretta che indiretta; le azioni di razionalizzazione che dovranno essere attuate con il piano; la tempistica attuativa di ogni singola azione prevista nel piano; il dettaglio dei risparmi economici diretti da conseguire con l adozione delle singole azioni; il dettaglio dei risparmi indiretti conseguibili attraverso il miglioramento dell efficienza, dell economicità e dell efficacia gestionale; i potenziali elementi che potrebbero condizionare il raggiungimento degli obiettivi. Precisato che il Piano è stato elaborato dal Segretario Comunale senza l ausilio di consulenti e, pertanto, senza oneri aggiuntivi per il Comune; DELIBERA DI CONSIGLIO n. 4 del pag. 3 - COMUNE DI CUVIO

4 Dato atto che l allegato piano è stato prima approvato dalla Giunta Comunale nell esercizio della funzione propositiva di cui all art. 48 co. 2 del TUEL, con atto n. 24 in data 21 marzo 2015 con invito al Sindaco a sottoporlo al Consiglio comunale nella prima seduta utile iscrivendolo all ordine del giorno della riunione. Vista la versione definitiva del Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie allegato al presente provvedimento a formarne parte integrante e sostanziale. Visto il parere favorevole espresso dal Segretario Generale di conformità giuridica-amministrativa dell atto, ai sensi dell art comma del Decreto Legislativo n.267/2000. Acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell art. 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. attestante, al contempo, ai sensi dell art. 147 bis, 1 comma, del medesimo Decreto Legislativo, la regolarità e la correttezza dell atto amministrativo proposto, rilasciato dal Responsabile del Servizio Affari Generali. Acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell art. 49, comma 1 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. attestante, al contempo, ai sensi dell art. 147 bis, 1 comma, del medesimo Decreto Legislativo, la regolarità e la correttezza dell atto amministrativo proposto, rilasciato dal Responsabile del Servizio Finanziario. Tutto ciò premesso, con voti unanimi favorevoli espressi nei modi e termini di legge D E L I B E R A 1) Di approvare i richiami, le premesse e l intera narrativa quali parti integranti e sostanziale del dispositivo. 2) Di approvare la versione definitiva del Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie, allegato al presente provvedimento a formarne parte integrante e sostanziale sotto la lettera A. 3) Di disporre: la trasmissione alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti la pubblicazione sul sito internet istituzionale del Comune la pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente. Inoltre, il Consiglio Comunale, valutata l urgenza imposta dalla volontà di concludere tempestivamente il procedimento, con ulteriore votazione all unanimità favorevole D E L I B E R A Di dichiarare immediatamente eseguibile la presente (art. 134 co. 4 del TUEL) DELIBERA DI CONSIGLIO n. 4 del pag. 4 - COMUNE DI CUVIO

5 PARERI PREVENTIVI ALLEGATI QUALE PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE ALLA DELIBERAZIONE DI C.C. N. 4 DEL COMUNE DI CUVIO PROVINCIA DI VARESE CONTROLLO PREVENTIVO DI REGOLARITA AMMINISTRATIVA (art. 147-bis del D.Lgs. n. 267/2000) PARERE DI REGOLARITA TECNICA (art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000) SERVIZIO AFFARI GENERALI Il Segretario Comunale - Responsabile del Servizio Affari Generali esprime parere favorevole di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell azione amministrativa sulla proposta della presente deliberazione n. 4 adottata nella seduta del dal Consiglio Comunale ad oggetto: Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1 c. 612 legge 190/2014). Data IL SEGRETARIO GENERALE F.toF Dott. Giuseppe Cardillo COMUNE DI CUVIO PROVINCIA DI VARESE CONTROLLO PREVENTIVO DI REGOLARITA CONTABILE (art. 147-bis del D.Lgs. n. 267/2000) PARERE DI REGOLARITA CONTABILE (art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000) SERVIZIO FINANZIARIO Il Responsabile del Servizio Finanziario esprime parere favorevole di regolarità contabile sulla proposta della presente deliberazione n. 4 adottata nella seduta del dal Consiglio Comunale ad oggetto: Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie (art. 1 c. 612 legge 190/2014). Data IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO F.to Bortot Tiziana DELIBERA DI CONSIGLIO n. 4 del pag. 5 - COMUNE DI CUVIO

6 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE F.to MAGGI LUCIANO IL CONSIGLIERE ANZIANO F.to FURIGO BRUNO IL SEGRETARIO COMUNALE F.to CARDILLO DOTT.GIUSEPPE CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il sottoscritto Segretario Comunale certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata il giorno all albo pretorio online del sito istituzionale di questo Comune (art. 32, c.1, L , n. 69) per la prescritta pubblicazione di 15 giorni consecutivi, ai sensi e per gli effetti dell art. 124 del D.Lgs. 267 del Lì, F.to IL SEGRETARIO COMUNALE CARDILLO DOTT.GIUSEPPE ESECUTIVITA' La presente deliberazione sarà esecutiva: [ ] ai sensi dell art. 134 c. 3 del Decreto Legislativo n. 267 del per decorrenza dei termini (10 giorni dall ultimo di pubblicazione) senza che siano stati sollevati rilievi. Oppure La presente deliberazione è divenuta esecutiva in data [x] ai sensi dell art. 134 c. 4 - del Decreto Legislativo n. 267 del in quanto dichiarata immediatamente eseguibile. Lì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to CARDILLO DOTT.GIUSEPPE Copia conforme all originale, per uso amministrativo. Lì, IL SEGRETARIO COMUNALE F.to CARDILLO DOTT.GIUSEPPE

7 partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) Approvato con delibera di C.C. n. 4 del

8 1. Premessa I Introduzione generale Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con il quale l allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa a circa 1.000, la legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l avvio un processo di razionalizzazione che possa produrre risultati già entro fine Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione : a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. 2. Piano operativo e rendicontazione Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Allo stesso è allegata una specifica relazione tecnica. Il piano è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Pertanto nel caso sia omessa è attivabile da chiunque l istituto dell accesso civico. I sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 31 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. Anche tale relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013).

9 Come sopra precisato la legge di stabilità 2015 individua nel sindaco e negli altri organi di vertice dell amministrazione, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, i soggetti preposti ad approvare il piano operativo e la relazione a consuntivo. E di tutta evidenza che l organo deputato ad approvare tali documenti per gli enti locali è il consiglio comunale. Lo si evince dalla lettera e) del secondo comma dell articolo 42 del TUEL che conferisce al consiglio competenza esclusiva in materia di partecipazione dell ente locale a società di capitali. Per osservare alla lettera il comma 612, che sembra voler coinvolgere anche la figura del sindaco nel processo decisionale, le deliberazioni consiliari di approvazione del piano operativo e della relazione potranno essere assunte su proposta proprio del sindaco. 3. Attuazione Approvato il piano operativo questo dovrà essere attuato attraverso ulteriori deliberazioni del consiglio che potranno prevedere cessioni, scioglimenti, accorpamenti, fusioni. Il comma 613 della legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o le partecipazioni acquistate) per espressa previsione normativa, le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione normativa originaria. Il comma 614 della legge 190/2014 estende l applicazione, ai piani operativi in esame, dei commi ter della legge 147/2013 in materia di mobilità del personale, gestione delle eccedenze e di regime fiscale agevolato delle operazioni di scioglimento e alienazione. Riassumiamo i contenuti principali di tale disciplina: (co. 563) le società controllate direttamente o indirettamente dalle PA o da loro enti strumentali (escluse quelle che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati e le società dalle stesse controllate) possono realizzare processi di mobilità del personale sulla base di accordi tra società senza il consenso del lavoratore. La norma richiede la preventiva informazione delle rappresentanze sindacali e delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. In ogni caso la mobilità non può mai avvenire dalle società alle pubbliche amministrazioni. (co. 565) Nel caso di eccedenze di personale, nonché qualora l'incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correnti, le società inviano un'informativa preventiva alle rappresentanze sindacali ed alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. Tale informativa reca il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale in eccedenza. Tali informazioni sono comunicate anche al Dipartimento della funzione pubblica. (co. 566) Entro dieci giorni, l ente controllante procede alla riallocazione totale o parziale del personale in eccedenza nell'ambito della stessa società mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre società controllate dal medesimo ente o dai suoi enti strumentali. (co. 567) Per la gestione delle eccedenze di personale, gli enti controllanti e le società possono concludere accordi collettivi con le organizzazioni sindacali per realizzare trasferimenti in mobilità dei dipendenti in esubero presso altre società, dello stesso tipo, anche al di fuori del territorio della regione ove hanno sede le società interessate da eccedenze di personale. (co. 568-bis) Le amministrazioni locali e le società controllate direttamente o indirettamente beneficiano di vantaggi fiscali se procedono allo scioglimento o alla vendita della società (o dell azienda speciale) controllata direttamente o indirettamente.

10 Nel caso di scioglimento, se è deliberato entro il 6 maggio 2016 (24 mesi dall entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014) atti e operazioni in favore di pubbliche amministrazioni in conseguenza dello scioglimento sono esenti da imposte. L esenzione si estende a imposte sui redditi e IRAP. Non si estende all'iva, eventualmente dovuta. Le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa. Se lo scioglimento riguarda una società controllata indirettamente: le plusvalenze realizzate in capo alla controllante non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta; le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi. Nel caso della cessione del capitale sociale, se l'alienazione delle partecipazioni avviene ad evidenza pubblica deliberata entro il 6 maggio 2015 (12 mesi dall entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014), ai fini delle imposte sui redditi e dell IRAP, le plusvalenze non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta e le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi. L evidenza pubblica, a doppio oggetto, riguarda sia la cessione delle partecipazioni che la contestuale assegnazione del servizio per cinque anni. In caso di società mista, al socio privato detentore di una quota di almeno il 30% deve essere riconosciuto il diritto di prelazione. 4. Finalità istituzionali La legge 190/2014 conserva espressamente i vincoli posti dai commi dell articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. E sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici. L acquisto di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

11 1. Le partecipazioni societarie II Le partecipazioni dell ente Il comune di CUVIO partecipa al capitale delle seguenti società: - Verbano s.p.a." con una quota dell 1,37%. La partecipazione societaria di cui sopra è oggetto del presente Piano. 2. Altre partecipazioni e associazionismo Per completezza, si precisa che il comune di CUVIO fa parte della Comunità Montana Valli del Verbano. L adesione alla Comunità Montana, essendo forma associativa di cui al Capo V del Titolo II del d.lgs. 267/2000 (TUEL), non è oggetto del presente Piano.

12 1. Società Verbano S.p.a III Il Piano operativo di razionalizzazione La Società Verbano s.p.a è partecipata dal comune per l' 1,37%. Essa deriva dalla ridenominazione sociale alla Società per il risanamento delle sponde orientali del Verbano In data 17 gennaio 2005, con deliberazione dell assemblea consortile rogata in Varese dal notaio dr Carlo Gaudenzi, è stato dato corso alla trasformazione, ai sensi dell articolo 115, comma 7 bis del Tuel, del Consorzio volontario per il risanamento e la salvaguardia delle acque dei bacini del medio Verbano e dei torrenti Boesio e Monvallina in società per azioni denominata Società per il risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del Verbano spa, avente un capitale sociale pari a ,00, suddiviso in azioni ordinarie da euro 1,00 cadauna, interamente assegnate ai soci, costituiti dagli enti locali già facenti parte del consorzio. Scopo della società, conformemente al proprio oggetto sociale, era la gestione per conto dei comuni soci di alcune delle attività che, ai sensi del d. lgs. 152 del 2006 e della l.r. 26 del 2003, costituiscono il servizio idrico integrato; in particolare, detta società gestisce per conto del comune di CUVIO, il servizio di allontanamento, depurazione e scarico delle acque reflue urbane provenienti dagli scarichi degli insediamenti civili e produttivi del territorio del comune; la gestione di detto servizio è regolata da contratto di servizio del 16 novembre 2006, avente durata iniziale sino al 31 dicembre 2007 e successivamente, sulla scorta di quanto disposto dal suo articolo 3, prorogato sino alle superiori determinazioni assunte dall Autorità dell Ambito Territoriale Ottimale di Varese. Gli impianti di depurazione gestiti dalla Società sono ubicati presso: Besozzo, Casalzuigno, Laveno Mombello, Luino, Monvalle, e in comodato, Porto Valtravaglia, Malgesso, Cocquio Trevisago, Maccagno. La società ha per oggetto l'attività di promozione di iniziative ed interventi diretti, anche attraverso società controllate e/o collegate, a: a. tutelare, preservare, migliorare le acque dei bacini della Sponda Orientale del Verbano, predisponendo ed attuando ogni e qualsiasi azione volta allo scopo suddetto; b. realizzare opere ed impianti per il collettamento, privilegiando la separazione delle acque nere dalle acque bianche e la depurazione delle acque reflue dei bacini della sponda orientale del Verbano; c. gestire il collettamento e la depurazione delle acque reflue provenienti dalle fognature dei Comuni aderenti; d. gestire interventi ed attività d'informazione e di educazione ambientale. La Società per il risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del Verbano spa a far data dal 2013 ha attivato un percorso tendente alla razionalizzazione della propria attività e dei servizi resi ai comuni, attraverso il quale è stato, tra l altro, approvato in data 10 dicembre 2013 un nuovo piano industriale della società e nel corso del quale i soci hanno manifestato la preoccupazione che un avvio non sollecito dell operatività del gestore unico affidatario del servizio idrico integrato da parte dell Ufficio d Ambito della Provincia potesse causare serio nocumento ai comuni, alcuni dei quali non provvisti di adeguate strutture di depurazione e per questo motivo assoggettati a procedure di precontenzioso da parte della Commissione dell Unione Europea. Detta attività di razionalizzazione è stata ipotizzata attraverso un restyling societario che, anche attraverso una consistente modifica dello statuto che peraltro prevede che la società assuma la nuova denominazione di Verbano spa, si pone l obiettivo di incidere sulla struttura dei propri atti costitutivi allo scopo di mettere i soci in condizione di: far sì che il proprio rapporto con la società sia regolato da disposizioni contrattuali più consone

13 con il quadro normativo vigente e con le necessità di erogazione delle prestazioni; ottenere, per il tramite della propria società partecipata, che le attività non ancora poste in essere da parte dell Ufficio d Ambito della Provincia di Varese in quanto non ancora operativo il soggetto gestore Alfa srl, possano essere veicolate sul territorio dei comuni per il tramite della società partecipata, mettendo tra l altro la stessa in condizioni di poter stipulare degli accordi con l Ufficio d Ambito. Con riguardo alla linea di azioni postulate dal primo dei due alinea precedenti, la società ha progettato una rivisitazione della governance della propria attività, introducendo degli strumenti atti a permettere ai comuni soci di accentuare l effettuazione del c.d. controllo analogo sulla società stessa che, insieme alle altre due condizioni previste dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia dell Ue (capitale interamente pubblico e attività svolta a beneficio dei propri soci), costituisce l elemento qualificante per poter gestire mediante in house providing i servizi pubblici locali. Lo statuto contiene le seguenti clausole atte a rendere possibile la gestione in house del servizio: capitale sociale necessariamente interamente pubblico (articolo 5); attività prevalente svolta nei confronti dei soci (articolo 4, il quale dispone che la società svolge la propria attività con esclusivo riferimento al territorio degli enti locali soci, senza alcuna sovrapposizione con gli altri gestori dei singoli segmenti del servizio, con la precisazione che l attività della società può essere svolta anche in favore dei comuni che, pur ricadenti nell ambito territoriale della Provincia di Varese, non sono soci della società, nei limiti previsti dalal direttiva avente a oggetto le società in house e quindi con modalità tali da non superare i limiti quantitativi e qualitativi previsti dalla normativa vigente ); controllo analogo dei soci sulla società. Con deliberazione di Consiglio Comunale n 38 del si è approvato la bozza di statuto della Verbano Spa. Con Verbale di assemblea Rep. N del 10 dicembre 2014 innanzi al Notaio Dott.Ferdinando Cutino si è proceduto: - alla modifica della denominazione della società da Società per il risanamento della sponda orientale del Verbano Spa in Verbano Spa; - alla modifica dell oggetto sociale nei seguenti termini La società si propone la razionalizzazione della gestione dei _segmenti del servizio idrico integrato, acquedotto, fognatura, depurazione, affidati dai soci attraverso contratto o _convenzione di servizio, nell'ottica della costituzione di un _gestore unico di ambito e dell'affidamento allo stesso della _gestione in via esclusiva del servizio idrico integrato in _tutto il territorio della provincia di Varese. L'ufficio di _ambito ottimale della provincia di Varese e gli enti locali _soci determineranno, ad esito del percorso che porterà alla costituzione di un gestore unico di ambito, le modalità di _trasferimento a quest'ultimo, del personale e delle dotazioni _della società inerenti le attività da essa svolte e rientranti nel servizio idrico integrato. La società svolge la propria attività con esclusivo riferimento al territorio degli enti locali soci senza alcuna sovrapposizione con gli altri gestori dei singoli segmenti del _servizio, con la precisazione che l'attività della società _può _ essere svolta anche in favore dei comuni, che, pur ricadenti nell'ambito territoriale della Provincia di Varese, non _sono soci della società, nei limiti previsti dalla direttiva _avente ad oggetto le società "in house" e quindi con modalità_tali da non superare i limiti quantitativi e qualitativi previsti dalla normativa vigente. Nel quadro della propria attività di razionalizzazione della _gestione dei segmenti del servizio idrico integrato, acquedotto, fognatura, depurazione ed al fine di consentire una _efficiente gestione del servizio la società eventualmente pone in essere le attività di progettazione e realizzazione di _infrastrutture idriche a ciò destinate, quali quelle rivolte_alla captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi _civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, di gestione delle acque ed eventualmente per usi industriali. A _tal _ fine i comuni soci concedono alla società il diritto di _posa su terreno di proprietà comunale delle tubazioni e delle _canalizzazioni principali e secondarie delle reti del servizio idrico, delle opere

14 accessorie, dei cavi aerei o in tubazioni, necessari alla gestione, senza indennizzo, ove previsto. Al fine di garantire la salvaguardia degli impianti da _manomissioni procurate da lavori eseguiti nel sottosuolo in _prossimità delle reti idriche, il comune avviserà la società_prima di realizzare direttamente o concedere a terzi di realizzare, lavori nel sottosuolo pubblico per nuovi servizi o_allacciamenti od opere, quali linee elettriche, telefoniche e_comunque tutte quelle utenze che necessitano di passaggio nel_sottosuolo in prossimità delle reti idriche. I comuni segnaleranno altresì alla società i nuovi allacciamenti alle reti_idriche, avendo cura di porre particolare attenzione a che si provveda alla separazione della acque chiare e scure. I comuni prescriveranno ai terzi l'osservanza di disposizioni, anche specifiche, che la società comunicherà agli stessi comuni, ove necessario, con la precisazione che in caso di inosservanza delle dette disposizioni saranno dovuti oltre che il_pagamento delle spese e dei danni eventualmente provocati agli impianti, anche il rifacimento e lo spostamento delle opere e dei servizi realizzati senza l'osservanza delle dette_disposizioni. I comuni dovranno infine informare la società_preventivamente circa lavori di modifica che intendano eseguire al fine di verificare il rispetto delle norme di legge_e _ giudicare circa la sicurezza degli impianti. La società dal_suo canto prima di iniziare i lavori nel sottosuolo pubblico_sarà tenuta a darne avviso al comune interessato che svolgerà_funzioni di coordinamento con le altre reti di servizi presenti nel sottosuolo, dovendo la società ottenere dal comune_interessato specifica autorizzazione di manomissione e ripristino del suolo, essendo, altresì, in facoltà del comune interessato dettare prescrizioni volte a recare condizioni di_sicurezza durante le fasi dell'opera. La società su richiesta dell'ufficio d'ambito potrà fungere_anche da stazione appaltante per la realizzazione degli interventi necessari per la ristrutturazione delle reti dei_segmenti del servizio idrico integrato, ove a lei affidato. La società può svolgere la sua attività nei limiti consentiti_dall'ordinamento con riferimento al modello di società cosiddetta "in house". La società gestisce le attività di servizio pubblico in via _diretta anche attraverso personale proprio ovvero mediante _appalti di lavori, servizi e forniture ai sensi del D.Lgs. _n._1_6_3/2006 (codice dei contratti pubblici) e della normativa_comunitaria, anche attraverso un proprio dipartimento tecnico, comunque, secondo le norme ed i principi specificatamente_applicabili alle società "in house". La società assicura agli utenti ed ai cittadini le informazioni inerenti il servizio gestito ed è tenuta a gestire il_servizio con i criteri di efficacia, efficienza, economicità_e risparmio della risorsa idrica nel rispetto delle norme nazionali (D.Lgs.152/2006) e comunitarie. La società promuove ed intraprende studi, iniziative, incontri, ricerche ed attività intese a contribuire alla realizzazionezione di un uso "intelligente" delle acque per la salvaguardia delle aspettative e dei diritti delle generazioni future,_riconoscendo che l'acqua è un bene naturale e un diritto universale e indispensabile e che tutte le acque sia superficiali che sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa_da salvaguardare. A tal fine l'attività della società sarà improntata alla salvaguardia delle infrastrutture idriche e, in generale, alla tutela delle acque attuando ogni e qualsiasi iniziativa volta_a mantenere le infrastrutture idriche in perfetto stato di_conservazione ed a preservare e migliorare le acque, anche _mediante innovazione e sperimentazione. La società potrà, in tale quadro, compiere tutte quelle azioni che si rendessero necessarie e/o utili volte all'efficientamento, alla razionalizzazione ed alla eliminazione della _Eframmentazione nella gestione del servizio idrico integrato. La società potrà, anche su richiesta specifica dei soci, _svolgere compiti di informazione attiva sulle tematiche ambientali mediante corsi di formazione e di aggiornamento per _operatori sia pubblici che privati. La società perseguirà la finalità di miglioramento del servizio e dell'efficientamento energetico, promuovendo la valorizzazione dell'energia prodotta dalla acque reflue con processi combinati, dal calore residuo e dall'acqua potabile, al_perseguimento di politiche energetiche e di prestazioni energetiche, alla gestione dell'energia ed all'offerta di sistemi energetici, di servizi energetici integrati, di servizi_di efficienza energetica per la realizzazione e l'eventuale_successiva gestione di interventi di risparmio energetico, in_un quadro di attività di informazione ed educazione ambientale. La società, per il perseguimento dell'oggetto sociale può_compiere tutte le Operazioni commerciali, finanziarie, queste_ultime non in via principale e non nei confronti del pubblico, mobiliari ed immobiliari, ritenute utili e necessarie, in _particolare la società può sia direttamente che indirettamente assumere partecipazioni ed interessenze in altre società o_imprese aventi oggetto analogo, in particolare la

15 società può _assumere finanziamenti e provviste economiche da parte dell'_ufficio d'ambito territoriale. La società potrà concedere garanzie reali e/o personali nei _limiti della normativa tempo per tempo vigente e quindi attualmente se: a) rilasciate a favore di banche o di altri intermediari finanziari iscritti nell'elenco di cui al Testo Unico Bancario, in relazione alla concessione di finanziamenti; b) connesse o accessorie a specifiche operazioni riconducibili ad altra attività svolta dalla società; c) rilasciate nell'interesse di un soggetto garantito e a favore di un soggetto beneficiario facenti entrambi parte del _gruppo della società, ovvero a favore di un soggetto garantito facente parte del gruppo della società, ed il soggetto beneficiario sia una banca o un intermediario finanziario iscritto nell'elenco di cui al Testo Unico Bancario. Il comune ha approvato lo Statuto della Società Verbano Spa con delibera di Consiglio Comunale n. 38/2014. Verbano s.p.a. è società multipartecipata alla quale partecipano i comuni seguenti: Provincia di Varese e comuni di: Agra, Azzio, Besozzo, Brebbia, Brenta, Brezzo di Bedero, Brissago Valtravaglia, Caravate, Casalzuigno, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Dumenza, Gemonio, Germignaga, Grantola, Laveno Mombello, Leggiuno, Luino, Maccagno con Pino e Veddasca, Malgesso, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Monvalle, Orino, Porto Valtravaglia, Sangiano, Tronzano Lago Maggiore. Società Verbano spa è società per la gestione di servizi pubblici di interesse generale, posto che il servizio idrico è ritenuto servizio d interesse economico generale (SIEG), secondo la definizione data dalla Corte Costituzionale con sentenza 325/2010. I criteri proposti dal comma 611 della legge 190/2014, riguardo alle società di gestione dei servizi, prevedono l aggregazione delle società di servizi pubblici locali di rilevanza economica. La norma, quindi, non obbliga alla soppressione di tali società (lett. d) degli enti proprietari. E intenzione dell amministrazione mantenere la partecipazione, seppur minoritaria, nella società, per le motivazioni che seguono. Con deliberazione del Consiglio Provinciale di Varese ai sensi dell articolo 49, comma 1, della l.r. 26 del 2003 è stata assunta, quale modalità di gestione del servizio idrico integrato dell ambito territoriale ottimale della Provincia di Varese, la società a partecipazione totalmente pubblica secondo il modello dello in house providing. A seguito di un complesso percorso partecipativo intrapreso tra la Provincia di Varese e il suo Ufficio d Ambito e i comuni e con la Conferenza di questi ultimi, è stato approvato lo statuto della società, denominata Alfa società a responsabilità limitata, chiamata a gestire il servizio idrico integrato nell ambito della Provincia di Varese, cui il comune di CUVIO ha aderito con deliberazione consiliare n. 25 del , con la quale è stato approvato lo statuto e si disponeva di acquisire una quota sociale di 61,25.=, pari allo 0,1531% del capitale sociale. A oggi la società non è stata formalmente costituita e pertanto i singoli segmenti di cui si compone il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) continuano a essere gestiti, seppur in via transitoria, secondo le modalità pregresse. Il servizio di depurazione, in particolare viene gestito mediante gestione in house per il tramite della Verbano Spa. Ciò non altera i profili della governance del servizio idrico integrato delineati dal d. lgs. 152 del 2006 e dalla l. r. 26 del 2003 posto che, come peraltro evidenziato dall articolo 4 del nuovo statuto, la società si propone la razionalizzazione della gestione dei segmenti del servizio idrico integrato, essendo previsto che ad esito del percorso che porterà alla costituzione di un gestore unico di ambito, l Ufficio d Ambito e gli enti locali soci determinino le modalità di trasferimento al nuovo gestore del personale e delle dotazioni della società inerenti le attività da essa svolte e rientranti nel servizio idrico integrato. Per le ragioni esposte si opta per il mantenimento delle partecipazioni detenute in Verbano Spa sino alla effettiva entrata in vigore dell ATO provincia di Varese.

16 Incarichi di amministratore delle società e relativo trattamento economico complessivo: L amministratore Unico della società percepisce un compenso di ,00 lordi annuali dal 1 gennaio Dati contabili: L ultimo bilancio disponibile è quello dell esercizio 2013 e presenta un utile di esercizio di ,00.

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