Primo modulo Anno

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1 Primo modulo Anno

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3 Chi è il mediatore familiare? Il mediatore familiare è una figura professionale, che, con una formazione specifica, gestisce un percorso per la riorganizzazione della coppia: da coppia a coppia genitoriale. La mediazione familiare si basa sul riconoscimento della capacità di ognuno di uscire dallo schema difensivo e/o aggressivo in cui si è ingabbiato per arrivare a comprendere i bisogni dell'altro e ad accoglierli in sintonia con i propri.

4 Ed è su tale potenzialità dell'essere umano che essa si basa per la gestione delle situazioni in cui le parti non riescono autonomamente ad attivare le loro naturali capacità di mediazione, proprio per il livello di escalation cui il conflitto è giunto.

5 Mediatore Familiare Figura terza, imparziale e con una formazione specifica che interviene nei casi di cessazione di un rapporto di coppia a qualsiasi titolo, costituita di fatto o di diritto, prima, durante o dopo l'evento separativo. Lavora con la coppia nella gestione dei confini, nel passaggio da coppia alla genitorialità condivisa. Non rientra nei compiti del mediatore familiare formulare giudizi, diagnosi, consulenze legali, pedagogiche e psicologiche.

6 Il Mediatore Familiare nello svolgere la sua attività professionale ha il compito di: 1) Comprendere la richiesta di intervento previa una prima analisi della situazione ; 2) Informare dettagliatamente i mediandi sulla propria qualifica professionale e sugli obiettivi generali e di un obiettivo condiviso dell'intervento, onde evitare fraintendimenti con le altre professionalità; 3) Promuovere nei mediandi la ricerca di modalità adeguate ad affrontare l'evento separativo, con particolare riferimento ai figli, se presenti, identificando le modalità con cui i mediandi si relazionano rispetto alla separazione 4) Raccogliere e organizzare - Analizzare le richieste dei mediandi in modo più dettagliato;

7 5) Considerare l'eventuale necessità di orientare i mediandi verso invio ad altri professionisti con competenze specifiche ; 6) Costruire con i mediandi l ipotesi di lavoro sulla base degli obiettivi specifici proposti dai mediandi stessi; 7) Facilitare i mediandi nella costruzione di accordi da loro stessi direttamente negoziati; 8) Utilizzare le procedure appropriate previste per l'eventuale stesura degli accordi raggiunti in mediazione familiare; 9) Agire nel rispetto l autonomia dei mediandi; 10) Focalizzare l'attenzione dei mediandi sul presente e sul futuro, sulla comune responsabilità genitoriale in presenza di figli.

8 La formazione È di 320 ore ripartite in teoria, pratica esperienziale e supervisione così composte: - n. 240 ore di lezioni teoriche-esperienziali, - n. 80 attività di pratica guidata (minimo 40 ore) e supervisione didattica e professionale (minimo 40 ore). Attualmente, il mantenimento, l aggiornamento e l evoluzione delle competenze necessarie alla Professione del Mediatore Familiare non sono subordinate ad uno specifico percorso formativo. Il professionista è comunque tenuto a seguire percorsi autonomi o guidati di aggiornamento professionale continuo.

9 legislazione e regolamentazione della professione del mediatore familiare E disciplinata in base alla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale del 26 gennaio 2013), entrata in vigore il 10 febbraio Regolamentata dalla norma UNI CEI EN ISO/IEC che ne definisce il profilo, i parametri formativi del mediatore familiare professionista

10 Legge 14 gennaio 2013, n. 4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate Art 4.: L'esercizio della professione e' libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnico, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilita' del professionista. Art 4.: La professione e' esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.

11 Norma UNI Ente Italiano di Normazione e regolamentazione dell associazione di categoria della Mediazione Familiare

12 La formazione È di 320 ore ripartite in teoria, pratica esperienziale e supervisione così composte: - n. 240 ore di lezioni teoriche-esperienziali, - n. 80 attività di pratica guidata (minimo 40 ore) e supervisione didattica e professionale (minimo 40 ore).

13 Abilità: capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. cognitive (comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) pratiche (comprendenti l abilità manuale nell uso di metodi, materiali, strumenti). - apprendimento formale: apprendimento derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate da enti/istituzioni d istruzione e formazione rilascio di titoli aventi valore legale. - apprendimento informale: apprendimento derivante da esperienze lavorative, da quelle di vita familiare ed anche dal tempo libero; non è un attività volutamente strutturata e, alcune volte, l apprendimento non è intenzionale. - apprendimento non formale: apprendimento derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate in qualsiasi ambito diverso da quello formale; non dà luogo al rilascio di titoli aventi valore legale. competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze abilità e capacità personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio nello sviluppo professionale personale, esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilità. - risultati dell apprendimento: descrizione di ciò che una persona conosce, capisce ed è in grado di fare al termine di un processo di apprendimento.

14 il setting Rappresenta lo spazio dell incontro. E il luogo riservato, con requisiti di discrezionalità, di rispetto reciproco e di regole condivise. Consente al professionista di accogliere i bisogni e i vissuti dei mediandi

15 il mediatore è tenuto all osservanza di un comportamento etico alla riservatezza e alla discrezionalità all aggiornamento e alla supervisione professionale

16 La figura del mediatore familiare è, quindi, una professionalità che riunisce in sé un insieme di conoscenze, abilità e competenze associate all attività professionale.

17 La professionalità e la rete particolare rilievo assumono le figure dell avvocato e del mediatore familiare, che, forse, sono le più coinvolte nel processo separativo e le più prossimali ai genitori che decidono di interrompere il cammino come coppia.

18 le figure professionali della rete psicoterapeuta counselor avvocato assistente sociale

19 CTU il Consulente tecnico di ufficio Figura Istituita in Albo Professionale in cui vengono inscritti i nomi dei professionisti forniti di particolari competenze professionali e tecniche in una specifica materia Iscritti alle rispettive associazioni di categoria, animati da spirito di corretezza e trasparenza: psicologi - psichiatri pedagogisti Il CTU è nominato dal Giudice nelle situazioni di alta conflittualità nella coppia. Non esercita attività decisoria autonoma che viene rimandata al Giudice E pagato dal Tribunale E tenuto a redigere relazione finale

20 CTU il Consulente tecnico di ufficio Il suo intervento è finalizzato ad una più ampia conoscenza della situazione in relazione alle capacità genitoriale di: gestire il conflitto gestire le relazioni familiari e a riattivare le risorse genitoriali in funzione del benessere dei figli

21 CTP Consulente tecnico di parte Verifica che il percorso proceda secondo le adeguate metodologie eseguite dal CTU (Assiste alle operazioni peritali) Svolge una funzione collaborativa con il CTU nell espletamento del suo incarico Tutela il proprio assistito e fornisce chiarimenti Formula osservazioni à supporto e/o critica del CTU

22 CTP Consulente tecnico di parte In un procedimento giudiziario (sia civile che penale), ognuna delle parti può avvalersi di un consulente Con lo stesso provvedimento di nomina del CTU, il giudice assegna alle parti il termine per la nomina del CTP. Può essere nominato soltanto se il Giudice ha nominato un suo CTU. E un libero professionista, iscritto all Albo di appartenenza della categoria in cui opera e svolge azione di consulenza di una delle due parti. chi lo nomina sarà tenuto al pagamento

23 Bibliografia - Canevelli F. e Lucardi M. - La mediazione familiare dalla rottura del legame al riconoscimento dell altro - Universale Bollati Boringhieri ( ) - Clulow C. - Attaccamento adulto e psicoterapia di coppia - Pastore F. - L Amore e il Conflitto - Armando Editore (2008) - Castelli. Siti consultati mediazione-familiare-parla-esperto php