INDICATORI DI RISCHIO
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1 GIORNATE FITOPATOLOGICHE Piano d Azione d Nazionale per l uso l sostenibile dei prodotti fitosanitari INDICATORI DI RISCHIO stefano.lucci@isprambiente.it Roma, 27 settembre 2011 Regione Lazio Sala Tirreno
2 (Cons. 20) E necessario quantificare i progressi realizzati per la riduzione dei rischi e degli impatti negativi derivanti dall uso dei pesticidi alla salute umana e all ambiente. Strumenti adeguati a tal fine sono gli indicatori di rischio armonizzati che saranno definiti a livello comunitario... (Art. 4) Istituzione di Piani di azione nazionali (PAN) - I PAN comprendono anche gli indicatori per controllare l impiego di prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive che destano particolare preoccupazione, specialmente se disponibili alternative - sulla base di tali indicatori ( ) sono stabiliti anche i tempi e gli obiettivi per la riduzione dell uso in particolare se la riduzione dell impiego costituisce un metodo adeguato per conseguire la riduzione del rischio (Art. 15) Definizione di Indicatori - 1. Sono formulati gli indicatori di rischio armonizzati di cui all allegato IV. Tuttavia, oltre agli Indicatori armonizzati, gli SM possono continuare ad utilizzare gli indicatori nazionali esistenti o adottarne altri adeguati - 2. Gli SM Riferimenti normativi - Direttiva 128/ a) calcolano gli indicatori di rischio armonizzati...utilizzando i dati statistici rilevati secondo quanto disposto dalla legislazione comunitaria relativa alle statistiche concernenti i prodotti fitosanitari... - b) rilevano le tendenze nell uso di talune sostanze attive; - c) individuano gli elementi prioritari...o le buone pratiche...per conseguire gli obiettivi della direttiva...al fine di ridurre la dipendenza dall utilizzo di pesticidi
3 Riferimenti normativi Regolamento CE 1185/2009 relativo alle statistiche sui pesticidi - (1) La decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2002, che istituisce il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente(3) ha riconosciuto la necessità di un ulteriore riduzione dell impatto dei pesticidi, in particolare dei pesticidi impiegati in agricoltura, sulla salute umana e sull ambiente. La decisione ha messo in luce l esigenza di un impiego più sostenibile dei pesticidi e ha sollecitato una significativa riduzione globale dei rischi e dell impiego di pesticidi, coerentemente con la necessaria protezione dei raccolti. - (2) Nella comunicazione (...) «Verso una strategia tematica per l uso sostenibile dei pesticidi», la Commissione ha riconosciuto la necessità di disporre di statistiche dettagliate, armonizzate e aggiornate sulle vendite e sull impiego dei pesticidi a livello comunitario. Tali statistiche si rendono necessarie ai fini della valutazione delle politiche dell Unione europea sullo sviluppo sostenibile e del calcolo di pertinenti indicatori sui rischi per la salute e l ambiente correlati all impiego dei pesticidi. - (3) È indispensabile disporre di statistiche comunitarie comparabili e armonizzate sulle vendite e sull impiego dei pesticidi al fine di sviluppare e monitorare la legislazione e le politiche comunitarie nel contesto della strategia tematica per l impiego sostenibile dei pesticidi.
4 Riferimenti normativi - Regolamento CE 1185/2009 cont. Articolo 1 Oggetto, ambito di applicazione e obiettivi. Il presente regolamento istituisce un quadro comune di riferimento per la produzione sistematica di statistiche comunitarie sulla immissione sul mercato e sull uso dei pesticidi che sono prodotti fitosanitari a norma dell articolo 2, lettera a), punto i).2. Le statistiche si applicano: - ai quantitativi annuali dei pesticidi immessi in commercio conformemente all allegato I; - ai quantitativi annuali dei pesticidi utilizzati conformemente all allegato II.3. Le statistiche sono utili in particolare, insieme ad altri dati pertinenti, ai fini degli articoli 4 e 15 della direttiva 2009/128/CE.
5 Fonti da cui partire per la definizione degli indicatori I progetti europei HAIR, FOOTPRINT, il futuro HARP e OPERA costituiscono riferimenti qualificati e d obbligo per la predisposizione degli indicatori di rischio. Non si puà ignorare l attività relativa agli indicatori Agro-ambientali, quali: - progetto IRENA (Indicator Reporting on the Integration of Environmental Concerns into Agricultural Policy) - ripresa nel 2006 dalla CE con la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo Elaborazione di indicatori agro ambientali per controllare l integrazione della dimensione ambientale nella politica agricola comune [ proposte su come proseguire l attività sugli indicatori agro-ambientali (razionalizzazione della serie di indicatori, rafforzamento della loro rilevanza politica, consolidamento degli indicatori selezionati, ecc.) e processo permanente di raccolta sistematica dei dati necessari per l elaborazione, la compilazione e l aggiornamento degli indicatori] Sviluppo ed elaborazione degli indicatori sono stati affidati a 4 diversi organismi comunitari in base acompetenze e specifici interessi (DGEstat, DGAgri, DGEnv, EEA). [Dal 2007 si tengono presso la sede dell Eurostat due riunioni annuali ove si discutono lo stato di avanzamento e le problematiche relative al popolamento degli indicatori agro-ambientali.] ISPRA e ISTAT hanno collaborato in iniziative relative agli indicatori agro ambientali. ISPRA produce da tempo un Annuario dei dati ambientali ove le informazioni sui prodotti fitosanitari (Distribuzione per uso agricolo, Utilizzo di PF su singola coltivazione Qualità delle acque-inquinamento da pesticidi ) Indicatori elaborati nell ambito della Condizionalità (PAC) e delle attività di controllo dell attuazione delle misure previste dai Piani di sviluppo rurale (MiPAAF, CRA, INEA, ecc.).
6 Aspetti organizzativi per la definizione degli indicatori Una difficoltà, che è anche una sfida, viene dalla complessità della materia e dalle diverse competenze sia in termini di discipline che di amministrazioni coinvolte (a livello europeo sono coinvolte nello studio degli indicatori DGENV, DGAGRI, DGESTAT, DGSANCO, oltre ad organismi quali JRC, RTD, EEA) Un ruolo particolarmente importante è svolto da DGESTAT - che si riflette anche sugli Istituti nazionali di statistica (ISTAT) - incaricato di coordinare le attività che porteranno alla definizione degli indicatori. Un punto delicato risiede nella segretezza di alcune informazioni sulla vendita dei prodotti e sulle Sostanze Attive in essi contenute, che fanno si che solo gli istituti statistici possano disporre ed elaborare i dati per singola SA e li possano fornire solo in modo aggregato. Tutto concorre a suggerire la necessità di una forte integrazione (lavoro in rete) tra tutte le amministrazioni e tutte le competenze coinvolte nel processo di attuazione della Direttiva e nella stesura ed attuazione del PAN. In tal senso si sono mossi i Ministeri competenti, creando un Tavolo tecnico (luglio 2011) che nel contribuire alla redazione del PAN, oltre a individuare le misure e le azioni da intraprendere per attuare la direttiva in Italia, dovrà definire anche gli indicatori più idonei per verificarne i risultati ottenuti nel tempo. Al tavolo sono presenti tutte le istituzioni coinvolte direttamente nella predisposizione di indicatori (ISTAT, INEA, CRA, ISPRA, ISS, MiPAAF, MATTM, Regioni, ecc.) oltre ad esperti di altre istituzioni. Il Tavolo si avvarrà inoltre del contributo di altri esperti e delle valutazioni espresse dagli stakeholders.
7 Orientamenti possibili per la definizione degli indicatori Il PAN dovrà essere redatto entro il I tempi sono brevi! La valutazione dei risultati del PAN entro il 2018 Si tratta di mettere a punto un set di indicatori : - che abbia la finalità prioritaria di rivelare l andamento nel tempo dei fenomeni analizzati (trend positivi o negativi) - che sia adatto a rappresentare la situazione su un piano nazionale (non solo regionale o locale) - quanto più ristretto possibile (pochi indicatori) - di cui si sia certi di disporre, nei tempi previsti e su base nazionale, dei dati necessari al popolamento - ricavati in base a modelli già validati - che tenga anche conto degli indirizzi europei e soprattutto delle risultanze dell'applicazione del Regolamento sulle statistiche e quindi di dati sull uso dei prodotti fitosanitari [in questo senso un ruolo molto importante dovrà essere svolto da ISTAT, il cui corrispettivo europeo (EUROSTAT) è stato incaricato di coordinare anche la predisposizione degli indicatori di rischio a livello europeo, tenendo conto delle specificità nazionali]
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