TOUR DU MONT BLANC 6 AGOSTO 2016 / 10 AGOSTO 2016

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1 TOUR DU MONT BLANC 6 AGOSTO 2016 / 10 AGOSTO 2016 La presentazione del trekking è curata da Franco Arten responsabile del giro cell I GIORNO: Cima del Brevent m / Les Houches m dislivello solo in discesa m 1497 difficoltà E. Ore 06:30 partenza con mezzi propri da Noventa Vicentina per COURMAYEUR autostrade A4/A5 arrivo ore 11:00 sistemazione auto nel park PMB (piazzale Monte Bianco). Ore 12:00 trasferimento in Francia con Auto-bus internazionale attraverso il tunnel del Monte Bianco e arrivo a CHAMONIX ore 12:45. Ore 13:30 Salita con la Funivia, alla terrazza/ristorante del Brevent (cima) m (foto), con possibilità di ristoro. Qui si è concluso il Trekking del 2012 e da qui si riparte per completare a sud tutto l anello del T.M.B. Il tempo per fissare negli occhi tutto il bianco dei ghiacciai di fronte a noi e via verso il punto tappa a Les Houches. Siamo già in quota a m. 2525, pertanto si deve guadagnare il fondo valle, con una discesa di 1500 m. diluita però con un percorso di circa h. 3:30/4:00. Si comincia la discesa sul lato SO, su un bel tracciato sempre molto panoramico puntando al Rifugio BEL LACHAT (1 ora). La sua piccola terrazza da sogno è un esperienza da non mancare al cospetto del ghiacciaio più basso d Europa: il Glacier des Bossons. Si riprende la discesa tralasciando il ripido sentiero che a sinistra scende a Chamonix, e si prosegue in 1

2 direzione SO lungo il percorso T.M.B. perdendo quota piuttosto rapidamente fra canaloni, boschi e brevi tratti attrezzati, raggiungendo la recinzione del Parco di Merlet m 1500, (1:15 2:15 ore in totale) dove numerosi animali di montagna convivono in un grande spazio controllato. Si può aggirare la recinzione sia sul lato nord con il sentiero (noi faremo questo), che sul lato sud, sterrata. Le due vie si ricongiungono all altezza del 1 parcheggio. Superato questo punto si prende subito dopo a sinistra fino a raggiungere il punto tappa Hotel Les Campanules m a Les Houches posto sulla sponda dx dell Arve (1:15 3:30 ore in totale). Il pernotto non comprende la prima colazione (a parte), mentre la cena è a richiesta (si paga quello che si consuma), oppure si può scegliere di scendere in paese (10/15 minuti) dove ci sono altre strutture, pizzerie/ristoranti (foto). II GIORNO: Les Houches (Bellevue m.1801) / Contamines Montjoie m dislivello 500 m in salita / 1050, in discesa difficoltà E. Si lascia il versante nord del Bianco e si penetra nelle valli più occidentali, meno turistiche, ma non per questo meno belle dove piccoli paesi di montagna ci accolgono in queste tappe di avvicinamento all Italia. 2

3 Ore 7:30 partenza dall Hotel, si scende in paese attraversando il ponte sul fiume Arve e superato il centro si arriva sul piazzale della funivia di Bellevue che ci porta in quota a m Raggiunto lo Chalet di Bellevue con la funivia, ci si abbassa di poche decine di metri alla stazioncina del trenino a cremagliera sottostante e si continua a scendere seguendo le indicazioni per lo Chalet de L Are e Col du Tricot che si staglia di fronte a noi con una fisionomia inconfondibile: un vero colle ben definito e preciso nelle sue linee e forme. Dopo circa 15 minuti si raggiunge una zona pianeggiante dove si piega a destra tralasciando il sentiero che porta al Nid d Aigle, (Nido d Aquila), dove arriva pure il trenino a cremagliera, punto d appoggio per chi sale in vetta al Bianco. Si scende ancora di circa 100 metri lungo un nuovo tratto di sentiero che attraversa l impetuoso fiume formato dal disgelo del ghiacciaio di Bionassay, su uno splendido ponte (m.1650 ore 0:45) di nuova costruzione a passerella mobile ed arcata unica che sostituisce quello che fino al 1998 si trovava più in basso e che fu travolto dalla furia delle acque. Si sale sul versante opposto in un primo tratto coperto da vegetazione e poi lungo la bella Combe de Tricot fino al colle a quota 2120 (ore 1:30 in tutto 2:15). Ci aspetta una discesa alquanto ripida ma ben tracciata lungo un sentiero che si abbassa con numerosissimi 3

4 tornanti. Sul Colle lasciamo le immagini dei trenini che salgono e scendono al Nid d Aigle mentre invece lo sguardo abbraccia gli splendidi Paturages de Miage dove ci attende per una doverosa sosta lo Chalet omonimo (m ore 1:00 in totale 3:15) con la sua indimenticabile veduta sul ghiacciaio del Miage. Non resta che scendere a Contamines Montjoie. Due sono le alternative, attraversare con una piccola salita di 150 m il Mont Truc o aggirarlo prendendo sulla destra lo stradello bianco e ben battuto che ci porta nel paese di Contamines al centro della valle, molto frequentato sia d inverno che d estate. Si entra in paese e si prende a sinistra per raggiungere il punto tappa a 1 Km Camping le Pontet, una bella struttura moderna dove è previsto il pernotto con cena e colazione (ore 2:00 in totale 5:15 ore). III GIORNO: Contamines Montjoie m / Rifugio Col de la Croix du Bonhomme m.2433 dislivello solo in salita m 1300 difficoltà E + EE. Tappa impegnativa che si allontana dalla vista degli incombenti ghiacciai e si addentra sul versante occidentale del Monte Bianco, in luoghi poco frequentati e meno turistici, in valli 4

5 remote e selvagge dove gli unici incontri sono gli escursionisti che compiono questo splendido anello e i numerosi animali alpini che qui sono di casa. Ore 7:30 si lascia il camping le Pontet e si prosegue a sud fino al Santuario di Notre Dame de la Gorge m. 1210, molto caratteristico con le sue curiose statue policrome, luogo e meta di affollati pellegrinaggi. Si attraversa il torrente e si risale una vecchia e ripida strada, col pavè romano tagliata nella roccia fino all antico ponte romano della Tena e ad un ponte naturale dal quale si ammirano orride forre dove l acqua scorre impetuosa (m.1392). Qui gli archeologi hanno ripescato monete del tempo di Nerone, ma il luogo è anche ricordato per i cannoni gettati dal ponte dai Piemontesi sconfitti a Cluses che i contadini locali recuperarono e trasformarono in attrezzi da lavoro. Siamo nella Riserva Naturale Des Contamines Montjoie e il percorso prosegue toccando il simpatico Chalet du Nant-Borrant, m (1:00 ora). Si entra nel bosco della Role, una bellissima foresta di conifere e si prosegue in leggero falsopiano in salita, su una grande pianura con alcuni splendidi alpeggi. Sullo sfondo vediamo e ci avviciniamo allo Chalet della Balme che è anche punto tappa, m (1:00 in totale 2:00 ore), luogo assai piacevole con una bella fontana. Il sentiero ora s impenna per guadagnare un vasto altopiano ricco di acque che scendono dai laghi Jovet, specchi d acqua molto belli, ma non visibili dal sentiero se non con una deviazione (a/r di 2 ore). Un altro breve ma ripido gradino raggiunge la località TUMULUS, m (0:45 in totale 2:45 ore) dove la tradizione vuole che ogni 5

6 escursionista getti una pietra in ricordo di una donna inglese e della sua damigella di compagnia, perite nel corso di una terribile tormenta. Il luogo è estremamente suggestivo e prende il nome di Plan des Dames e merita senz altro una sosta per prendere fiato e rifocillarci lungo il percorso. Il Col du Bonhomme si staglia ormai all orizzonte e lo si risale potendo anche trovare della neve che resiste anche in tarda stagione. Il colle, m (1.00 in totale 3:45 ore) è dominato ad est da una grande roccia con due teste che la tradizione ha da sempre chiamato Bon-Homme e Bonne-Femme. Ma non si è ancora sul punto più alto della tappa perché il sentiero che segue in direzione SE sale ancora. Dopo un tratto iniziale un po incerto, segue un percorso più agevole che taglia il torrente Nant de Lotharets e guadagna il Col de la Croix du Bon-homme, m (1:00 in totale 4:45 ore). Poco sotto a 5 minuti, il Rifugio di Col de la Croix du Bonhomme, m punto tappa, cena e pernottamento. Qui siamo completamente isolati dalla civiltà non di rado in compagnia di branchi di animali, stambecchi, camosci, marmotte: abbiamo invaso il loro ambiente naturale. 6

7 IV GIORNO: Rifugio di Col de la Croix du Bonhomme m Rifugio Elisabetta m Dislivello in salita m.1100 / in discesa, m Difficoltà E + EE Siamo ancora immersi in scenari senza uguali dove la natura non finisce mai di stupire. Ore 7:30 lasciamo il Rifugio e risaliamo al Col de la Croix du Bonhomme m. 2483, si prende a destra e ci alziamo di 232 m verso il Col des Fours m e poi ancora più su altri 91 m a quota 2756 raggiungiamo la cima: la Tete Nord des Fours punto panoramico a 360 (1:00 ora). Per lo stesso sentiero ci si riporta al Col des Fours m e si inizia la discesa verso la Ville des Glaciers. Lungo questa discesa merita un ulteriore deviazione, m. 2401, lo splendido LAC DE MYA, 7

8 m (a/r 0:50 minuti). Ritornando sul sentiero principale si punta ora decisamente alla Ville des Glaciers, m. 1789, (1:40 in totale 3:30 ore) dove si incrocia la strada proveniente da Les Chapieux (percorso alternativo in caso di cattivo tempo) e si prosegue in direzione NE avendo davanti a noi Il Glacier des Glaciers con la Aiguille omonima. Si attraversa il torrente Tufs superando una serie di chalets, gli ultimi sono quelli di Mottets, m (0:30 in totale 4:00 ore). Il sentiero a questo punto si impenna per superare uno sperone, ma il luogo che via via è rischiarato dalle prime frecciate del sole, è talmente bello da far dimenticare l eventuale fatica. Ci si avvicina al Col de la Seigne su un terreno sempre più dolce, in parte paludoso. A Quota m (2:00 in totale 4:00 ore) si è al confine con l Italia dove la vista spazia sulla selvaggia parete sud occidentale del Bianco, 8

9 sulle aeree creste del Brouillard e di Peuterey e sulle eleganti Aiguilles Des Dames Anglaises. Il passo assai frequentato sin dall antichità, era una remota via consolare che conduceva in Val d Isere. Il Rifugio Elisabetta, punto tappa a quota 2197, è più sotto a un ora di cammino (in totale sono 6:00 ore) per cui si scende superando le rovine di una caserma di controllo del valico, fino allo Chalet superiore della Lex Blanche, il primo dei severi ghiacciai che discende dalla aiguille de Tre la Tete. In una recente costruzione sulla destra è stato posto anche un bellissimo plastico del massiccio del M.B. Si passa ora ai piedi delle caratteristiche piramidi calcaree, che rappresentano una rarità geologica nel complesso granitico del massiccio. L Alpe inferiore della Lex Blanche anticipa di poco il Rifugio Elisabetta, dove possiamo riposarci per le fatiche della giornata: cena e pernottamento. 9

10 V GIORNO: Rifugio Elisabetta m.2197 Courmayeur P.M.B. (piazzale Monte Bianco) m.1228 Dislivello in salita m.469 / dislivello in discesa m. 969 Difficoltà E E l ultimo giorno del trekking, pensando al rientro si può ancora sfruttare il mattino con un ultima camminata, alquanto distensiva percorrendo il balcone sul Bianco, (già meta del CAI alcuni anni fa), dall Arp Vieille al Col Checroui fino al Rifugio Maison Vieille (ore 12.00) dove concludere il nostro giro, per poi scendere a Courmayeur (ore 15:00) con la funivia al Plan Checroui e intraprendere il ritorno in auto con arrivo previsto a Noventa, ore 19: OOOO Indicativamente il costo complessivo per partecipante non dovrebbe superare 400. Obbligatorio portare al seguito documento valido per l espatrio e la TESSERA SOCIO CAI CON BOLLINO