DG PQA - PQA 02 - Prot. Ingresso N del 24/01/2013

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1 DG PQA - PQA 02 - Prot. Ingresso N del 24/01/2013

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3 REGIONE CAMPANIA PIANO DEL SETTORE CASTANICOLO 2010/2013 Report al 31 dicembre 2012 Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di moltiplicazione di Torymus sinensis e Workshop formativi 1 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

4 INDICE 1 Premessa... pag Attività svolta Rilasci in piena area Centri di moltiplicazione Centro di moltiplicazione di Caserta Centro di moltiplicazione di Salerno Introduzione del Torymus sinensis nei siti di moltiplicazione Workshop formativo interregionale per la creazione e la gestione di centri di moltiplicazione del Torymus sinensis Quadro economico Attività future Conclusioni Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

5 1. Premessa Nell ambito dell emergenza fitosanitaria prodotta dal ritrovamento nel 2002, in provincia di Cuneo del Dryocosmus kuriphilus, imenottero originario della Cina, a seguito di un importazione di astoni di castagno dall Oriente e poi in seguito diffusosi in altre regioni, nel gennaio del 2010 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) ha istituito un Tavolo di settore del comparto castanicolo per fronteggiare la crisi in cui versava il settore, dovuta appunto al cinipide galligeno che stava provocando gravi perdite di produzione. La finalità di istituire un Tavolo di settore è stata quella di predisporre in tempi brevi un Piano di settore castanicolo condiviso a livello nazionale al fine di proporre efficaci azioni nei territori vocati. Il 18 novembre 2010 nella seduta della Conferenza Permanente tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome è stato sancito l accordo sul Piano di settore castanicolo che prevede quattro linee di azione ed in particolare la costituzione dei Centri di moltiplicazione di Torymus sinensis (antagonista naturale) sui territori regionali, il potenziamento del Centro di moltiplicazione di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agrooforestali DIVAPRA dell Università degli Studi di Torino, lo sviluppo di linee guida di ricerca specifiche ed appropriate a supporto della lotta biologica al parassita, il supporto di INEA e delle Associazioni del castagno nazionali sul territorio per sviluppare analisi economiche, attività di divulgazione ed orientamento di politica territoriale partecipata. A tale riguardo il MiPAAF con D.D. prot n dell' 8 agosto 2011, ha finanziato la costituzione di 15 Centri di moltiplicazione regionali di Torymus sinensis e le relative strutture necessarie per razionalizzare la lotta al cinipide e previsto n. 3 workshop formativi da parte di tre Regioni (Nord, Centro, Sud) per i tecnici regionali, al fine di aggiornare e formare il personale che dovrà interessarsi alla gestione dei Centri di moltiplicazione e dei relativi lanci. Con Decreto Ministeriale n del 15 novembre 2011 è stato approvato il Progetto esecutivo della Regione Campania per la realizzazione di n. 2 Centri di moltiplicazione di Torymus sinensis e Workshop formativi e presentato dalla Regione Campania al Mipaaf con nota n. 2100, del 26 settembre Per la realizzazione delle attività previste dal predetto progetto è stato concesso un contributo di ,00 nell'ambito dell'attuazione del programma relativo al Piano di 3 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

6 settore castanicolo. Con nota n del 16 dicembre 2011 la Regione Campania ha richiesto al Mipaaf l'anticipazione del 65 %. 2.0 Attività svolta Rilasci in piena area Nel territorio della regione Campania prima del 2012 vi sono state altre introduzioni di Torymus sinsensis grazie ad un progetto di ricerca coordinato dall'istituto per la protezione del CNR dal titolo "Progetto di studio per il controllo ecocompatibile del cinipide del castagno". Nel dettaglio di seguito sono riportati i siti di introduzione con il relativo anno: 2009: Montoro Superiore (Av); 2010: Solofra (Av), Serino (Av), Roccadaspide (Sa), Calvanico (Sa), Roccamonfina (Ce); 2011: Roccamonfina (Ce), Montoro Inferiore (Av), Bagnoli Irpino (Av), Calvanico (Sa), Summonte (Av) Acerno (Sa). Dalle verifiche effettuate si è accertato che il parassitoide si è insediato ma non si osservano ancora segnali evidenti di riequilibrio dell'ecosistema castanicolo. Le introduzioni del 2012 effettuate in piena area con il materiale fornito dal DIVAPRA di Torino sono state 43 di cui 23 fornite nell'ambito del Piano castanicolo e 20 attraverso altri finanziamenti. A tali introduzioni bisogna aggiungere quelle effettuate da Associazioni produttori e da privati. I siti di lancio regionali sono stati scelti sulla base di una rete di rilasci di coppie di Torymus sinensis, ideata partendo da un modello teorico per raggiungere una omogenea distribuzione spaziale, soddisfacendo criteri oggettivi di natura tecnica. Partendo dalla mappa dei territori comunali campani in cui è presente il parassita (127 comuni infestati al ) e dalla carta di uso agronomico del suolo (Se.S.I.R.C.A. 2009) si sono incrociati i dati con le aree boscate (boschi di latifoglie, castagneti da frutto, boschi misti) e con il Digital elevation model della Regione Campania (per l'individuazione delle aree con quota compresa tra 250 e 1200 m.sl.m). Sono state quindi definite delle griglie di lancio delle dimensioni 5 x 5 km per ciascuna delle quali è stata indicata la coordinata baricentrica per far verificare successivamente l'effettiva posizione in situ da parte dei tecnici incaricati per l'introduzione del torimide. E stato inoltre predisposto un file in formato KML per la visualizzazione su mappa google earth.i sopralluoghi per verificare l idoneità dei luoghi hanno avuto lo scopo 4 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

7 di verificare i seguenti parametri: -estensione del castagneto e contiguità con altri castagneti; -alta o medio-alta infestazione da Dryocosmus; -assenza di trattamenti chimici e di bruciatura dei residui; - posizione strategica (preferendo siti cacuminali). Il sito è stato scelto anche in funzione dell'assenza di rischi connessi al successivo insediamento. Il maggiore pericolo di insuccesso è legato all'asportazione del materiale vegetale: nel caso di cedui il sito scelto doveva essere un bosco giovane per garantire che non sarebbe stato tagliato per molti anni; nel caso dei frutteto un impianto che sarebbe stato potato per diversi anni. Nel sito ritenuto idoneo, del quale si conoscono coordinate geografiche e proprietà, si è provveduto a individuare 5 piante disposte in cerchio o quadrato se in un castagneto da frutto o 10 piante (cioè 10 ceppaie) se in bosco. Una pianta (più o meno al centro del gruppo di piante individuate ) è stata contrassegnata con vernice o nastro plastico per consentire in tempi successivi delle verifiche del grado di insediamento. Il momento del rilascio delle 100 coppie del torimide è stato scelto in funzione della fase fenologica del castagno europeo (utilizzando l'apposita scheda con le fasi fenologiche). Nei siti dove sono stati effettuati i rilasci, a campione, si potrà effettuare nel prossimo mese di marzo una verifica dell'avvenuto insediamento del torimide secondo le procedure previste dal protocollo tecnico. Attualmente i comuni (aggiornamento ottobre 2012) in cui sono stati ritrovati focolai del cinipide sono 197 e si lamentano grossi danni economici, ambientali e sociali. 5 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

8 2.2 Centri di moltiplicazione A fine anno 2011 sono stati programmati i lavori per la realizzazione dei due Centri di moltiplicazione assegnati alla Campania per l'allevamento del T. sinensis e nella primavera 2012 sono iniziati. Essi, sono stati realizzati secondo i criteri riportati nei RIFERIMENTI TECNICI DI ATTUAZIONE DELLA LOTTA BIOLOGICA AL DRYOCOSMUS KURIPHILUS DEL CASTAGNO CON TORYMUS SINENSIS elaborati dall' Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (DIVAPRA) - Settore Entomologia e Zoologia Applicate all Ambiente Carlo Vidano. Al fine di avere una uniforme distribuzione dei Centri di moltiplicazione sul territorio castanicolo regionale e una scalarità di sfarfallamenti secondo le diverse altitudini, i due nuovi impianti sono stati realizzati in vivai forestali dell'assessorato all'agricoltura ubicati rispettivamente in Provincia di Caserta e in Provincia di Salerno ad altimetria differente. I due siti individuati per la realizzazione ex novo dei Centri di moltiplicazione ricadono in un'area con distanza superiore a 2 Km da altri impianti di castagno. Il materiale vivaistico utilizzato è stato fornito dai Vivai regionali della forestale che già nel corso dell'anno 2011 è stato infestato artificialmente dal D. kuriphilus. Le giovani piante sono state fornite in vasi / fitocelle in modo da minimizzare lo stress da trapianto. Gestione Centri: La gestione manuale dei due centri è stata affidata agli operai dei vivai forestali. In tali siti non viene effettuato alcun trattamento chimico. Manutenzione e cura: le piante saranno tenute a un altezza massima di tre metri con raccolta da terra delle galle. I rami non raggiungibili potranno essere svettati. Le cure da apportare sono quelle comuni di un castagneto (irrigazioni, concimazioni, scerbatura, ecc.). Al fine di dare la dovuta visibilità, sono state predisposte tabelle segnalatrici dei campi secondo il format qui riprodotto: 6 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

9 7 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

10 Le caratteristiche dei due siti prescelti possono essere così schematizzate: Centro di moltiplicazione di Caserta Vivaio PINO AMATO - Baia e Latina - Notizie generali: ubicato nel comune di Baia e Latina, località Li Paruli. Dista dal capoluogo circa 52 Km. - Superficie: S.A.T. Ha S.A.U. circa Ha Altitudine:circa 120 metri sul livello del mare - Orografia e natura del terreno: la giacitura del terreno è pianeggiante, il vivaio dista circa 800 metri dal fiume Volturno. Il terreno è di medio impasto, tendente allo sciolto, mediamente ferace e senza ristagni idrici. - Fascia fitoclimatica del Pavari: lauretum sottozona fredda, con precipitazioni medie annue di circa mm di pioggia, per la maggior parte distribuite nelle stagioni invernale-primaverile e autunno-invernale. - Coordinate UTM: E N Vivaio PINO AMATO - Baia e Latina 8 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

11 Nel mese di febbraio 2012 sono iniziate tutte quelle operazioni agronomiche propedeutiche all'impianto che hanno riguardato: cavatura ceppaie, concimazione di fondo, scasso, livellamento terreno, lavorazioni superficiali, squadro, picchettamento, scavo manuale delle buche, messa a dimora piante, per un totale di 60 giornate/uomo. Il trapianto è stato eseguito il 4-9 marzo 2012 utilizzando piante pre infestate nell'anno L'impianto è stato realizzato utilizzando 150 piante selvatiche, tutte di media taglia (mediamente un metro di altezza) Sesto d'impianto: Distanza fra le file m. 4,0 - sulla fila m. 1,0. Superficie netta impegnata circa: 560 m 2 Foto 1 Lavori preparatori 9 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

12 Foto 2 Centro di moltiplicazione di T. sinensis Baia Latina (Ce) realizzato con giovani piante di castagno infestate artificialmente nel 2011 in vivai forestali della Regione Campania Foto 3 Lancio di T. sinensis realizzato il 20 aprile Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

13 2.2.2 Centro di moltiplicazione di Salerno Vivaio CERRETA - Montesano sulla Marcellana Notizie generali: il vivaio forestale regionale Cerreta viene realizzato nei primi anni 50, su una superficie complessiva di circa 5,5 ettari, in parte pianeggiante e in parte caratterizzata da terrazzamenti realizzati con muri a secco. La struttura è ubicata in un complesso forestale di notevole valore rappresentato dalla Foresta Demaniale Regionale Cerreta-Cognole estesa su 823 ettari. Superficie: SAT 5,5 Ha; SAU 4,5 (di cui 3,5 a vivaio e 1,00 campo sperimentale): Altitudine: mt. s.l.m. 550 Orografia e natura del terreno: ambiente sub-montano, terreno in parte pianeggiante e in parte sistemato a terrazzi con muretti di contenimento a secco, tendenzialmente argilloso e discreta presenza di scheletro. Fascia fitoclimatica del Pavari: lauretum (sottozona fredda Castanetum) Coordinate UTM: E N Vivaio CERRETA - Montesano sulla Marcellana 11 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

14 Nel mese di gennaio 2012 sono iniziate tutte quelle operazioni agronomiche propedeutiche all'impianto che hanno riguardato: scasso, concimazione di fondo livellamento terreno, lavorazioni superficiali, squadro, picchettamento, scavo manuale delle buche, messa a dimora piante con tutore per un totale di 60 giornate/uomo Il trapianto è stato eseguito il 19 marzo 2012 utilizzando piante pre infestate nell'anno L'impianto è stato realizzato utilizzando 156 piante selvatiche, di taglia media (un metro di altezza) e taglia ridotta (50/70 cm). L'impianto è costituito da 12 file di 13 piante cadauna Sesto d'impianto: distanza fra le file m. 2,50 - sulla fila m. 1,50. Superficie netta impegnata circa: 580 m 2 Foto 4 Lavori preparatori 12 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

15 Foto 5 Centro di moltiplicazione di T. sinensis Montesano sulla Marcellana (Sa) realizzato con giovani piante di castagno infestate artificialmente nel 2011 in vivai forestali della Regione Campania 13 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

16 3.0 Introduzione del Torymus sinensis nei siti di moltiplicazione Per poter arrivare alla determinazione del miglior momento per il rilascio del T. sinensis, dall'inizio di aprile sono stati effettuati rilievi fenologici settimanali e inviati al DIVAPRA di Torino. In data 20 aprile 2012 i tecnici della Regione Campania, congiuntamente al personale del DIVAPRA di Torino hanno effettuato il rilascio di 100 coppie di T. sinensis per ogni sito di moltiplicazione, concentrando la distribuzione su un nucleo centrale di giovani piante. Gli insetti, forniti dal DIVAPRA di Torino sono stati direttamente utilizzati per cui non si è fatto ricorso allo stoccaggio. In tali siti, come riportato nei RIFERIMENTI TECNICI DI ATTUAZIONE DELLA LOTTA BIOLOGICA AL DRYOCOSMUS KURIPHILUS DEL CASTAGNO CON TORYMUS SINENSIS deve essere previsto anche per il 2013 l'introduzione di nuovi T. sinensis. Per il 2013 è prevista la verifica dell insediamento del parassitoide nei siti di rilascio. Dopo il primo anno di rilascio verrà eseguito a campione una valutazione preliminare circa l insediamento del parassitoide. Il numero di galle da raccogliere non sarà inferiore a in un area di circa metri di raggio attorno al punto di rilascio. Tale operazione sarà svolta dai tecnici regionali e dal personale di supporto nonché dal personale delle Istituzioni scientifiche coinvolte nel progetto. 14 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

17 4.0 Workshop formativo interregionale per la creazione e la gestione di centri di moltiplicazione del Torymus sinensis Il Workshop formativo delle regioni del Sud si è tenuto a Napoli presso la sede dell Assessorato all Agricoltura, Settore SIRCA Servizio fitosanitario, il 16 e 17 febbraio Le Regioni che hanno partecipato al Workshop con il proprio personale sono state la Sicilia e la Calabria, direttamente interessate alla realizzazione di Centri di moltiplicazione di T. sinensis, nonché il personale delle Regioni Molise, Puglia, Basilicata e la Provincia autonoma di Trento. Hanno partecipato all'evento complessivamente n.21 tecnici. I partecipanti sono stati preventivamente registrati e contestualmente gli è stato consegnato materiale divulgativo ed illustrativo. I lavori sono stati introdotti dal Dott. Raffaele Griffo con la presentazione del Piano Castanicolo Nazionale e degli obiettivi del Workshop. A seguire la Dott.ssa Ambra Quacchia dell Università degli Studi di Torino DIVAPRA ha trattato i diversi argomenti specialistici previsti dal programma e meglio descritti di seguito. La seconda giornata ha previsto il trasferimento con mezzi regionali al castagneto di Napoli Bosco dei Camaldoli il quale è stato visitato nella sua interezza, sono stati effettuati prelievi di materiale biologico e una simulazione di monitoraggio. Successivamente si è rientrati in aula che è stata appositamente attrezzata con n. 8 binoculari e sul materiale vegetativo attaccato dal cinipide prelevato dal Bosco dei Camaldoli, si è proceduti in turno a sezionare e osservare le galle potenzialmente parassitizzate. Si è effettuato il riconoscimento di larve, pupe e adulti di T. sinensis. Approfondimenti sono stati effettuati sulla ricerca e sul confronto delle diverse specie di Torymus. La seconda giornata si è conclusa con una lezione teorica pratica sui parassitoidi e iperparassitoidi indigeni. Alla fine si è svolto un proficuo confronto tra i partecipanti al corso ed i docenti sui principali argomenti trattati. Le docenze del DIVAPRA sono state integrate con le esperienze condotte in Regione Campania nell'ultimo triennio, tenuto conto che comunque si opera in due contesti ambientali, pedoclimatici, ecc., enormemente differenti. 15 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

18 16 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

19 PROGRAMMA Workshop formativo interregionale per la creazione e la gestione di centri di moltiplicazione del Torymus sinensis 16 febbraio ,30 Registrazione partecipanti 12,00 Presentazione Workshop e Piano castanicolo nazionale 12,30 Introduzione e obiettivi del Workshop 13,30 Pranzo 14,30 Lezioni teoriche Insetti e galle Il cinipide del castagno (origine, diffusione, ciclo biologico, danni, metodi di controllo) Il parassitoide Torymus sinensis (origine, ciclo biologico) La lotta biologica al cinipide del castagno nel mondo e in Italia Il protocollo di attuazione Allevamento Area di moltiplicazione Lancio in pieno campo Valutazione dell insediamento La situazione italiana della lotta biologica (risultati conseguiti e possibilità di sviluppo) Confronto sulle esperienze dei partecipanti al corso 18,30 Chiusura lavori 17 febbraio ,30 Attività pratiche Raduno dei partecipanti presso Centro Direzionale e trasferimento con mezzi regionali al castagneto di Napoli Bosco dei Camaldoli 09,00 Visita castagneto, prelievo di materiale biologico, simulazione monitoraggi, confronto con le esperienze dei partecipanti 11,00 Trasferimento in aula 11,30 Sezione e osservazione al binoculare di galle potenzialmente parassitizzate da T. sinensis Osservazione al binoculare di larve, pupe e adulti di T. sinensis 13,30 Pranzo 14,30 Lezioni teoriche e attività pratica 1) Parassitoidi e iperparassitoidi indigeni 2) Osservazione al binoculare delle specie principali e confronto con T. sinensis 17,00 Conclusioni del Corso 17 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

20 5.0 Quadro economico Per la realizzazione delle su esposte attività sono state computate le seguenti voci di spesa con i riferimenti degli atti amministrativi che hanno disposto la spesa: Voci di spesa da progetto Costi sostenuti Costo imputati alla realizzazione ex-novo di due un area di moltiplicazione 1) Strumentazioni ed attrezzature - n. 2 stereomicroscopi - DRD 66 del 14/11/ n. 2 frigo termostato/incubatori - DRD 317 del 27/07/ strumentazione varia - DRD 66 del 14/11/2012 altra strumentazione - DRD 66 del 14/11/2012 2) Servizi di consulenza e/o servizi equivalenti - lavorazione terreno - DRD 415 del 4/11/ posa in opera delle piante - DRD 415 del 4/11/ altro - DRD 415 del 4/11/2011 3) Materiali di consumo piante di castagno - materiale vario - DRD 482 del 28/11/2012 4) Adeguamento strutture - DRD 415 del 4/11/2011 5) Spese generali 4.000, , , , , , , , , ,00 In particolare sono previste le seguenti voci di spesa: Acquisto astoni, tettoia, cella climatica, cesoie, sacchetti di plastica, scatole di cartone, colla a caldo, nastro adesivo, barattoli di plastica, provettoni, cotone, aspiratori entomologici, cartellini di cartoncino, miele, borse termiche, svettatoio, stivali, scarponi, lavorazione terreno pre impianto e post impianto, messa a dimora piante, concimazioni, potature, cura del sito post impianto, raccolta galle, allestimento scatole di allevamento, gestione e cura delle scatole, raccolta parassitoidi, alimentazione accoppiamento e mantenimento dei parassitoidi, oneri di missioni e lavoro straordinario, analisi multiresiduali, attività di supporto tecnico / scientifiche, apprestamento e rete antinsetto, attrezzature di laboratorio, spese generali. Workshop formativo per le Regioni del sud Italia Rimborso spese di viaggio, vitto e alloggio per i partecipanti al corso DRD 411 del 30/10/ ,06 Totale generale ,00 18 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

21 6. Attività future Per il 2013 è prevista la manutenzione ordinaria dei due siti di moltiplicazione, la verifica dell insediamento del parassitoide nei siti di rilascio e nei dei due siti di moltiplicazione, la ripetizione del Workshop formativo, previo accordo con il DIVAPRA. Per l'espletamento di tali attività si stima una spesa di ,00 da aggiungere alle spese già sostenute ( ,00) per cui si ritiene di poter prevedere delle economie per un importo di , 00 ( , ,00) da poter destinare ad altri filoni di attività, sempre di contrasto al cinipide del castagno. 7. Conclusioni Gli interventi previsti dal Decreto Ministeriale n del 15 novembre 2011, di approvazione del Progetto esecutivo della Regione Campania per la realizzazione di n. 2 Centri di moltiplicazione di Torymus sinensis e Workshop formativo sono stati completamente svolti. Napoli 03 gennaio 2013 Il Responsabile PO delle attività fitosanitarie e del relativo sistema sanzionatorio Dott. Raffaele Griffo Il Dirigente di Settore Dott.ssa Maria Passari 19 Regione Campania - Report al 31 dicembre Stato di attuazione del Progetto esecutivo per la realizzazione di n. 2 Centri di

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