LOTTA ALLE MALATTIE TRASMISSIBILI DEGLI ANIMALI NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA POLIZIA VETERINARIA
|
|
- Romina Claudia Bruni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LOTTA ALLE MALATTIE TRASMISSIBILI DEGLI ANIMALI NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA POLIZIA VETERINARIA Provvedimenti ed azioni mirate ad impedire l insorgenza e la diffusione delle malattie trasmissibili degli animali VIGILANZA VETERINARIA PERMANENTE PROFILASSI DIRETTA PROFILASSI INDIRETTA Norme di legge Regolamento di Polizia Veterinaria Aggiornato, modificato ed integrato (disposizioni comunitarie) ultimo aggiornamento del 15 marzo
2 Prima del Regolamento di Polizia Veterinaria.. T.U.LL.SS (R.D , n. 1265) Titolo V-capo III: misure contro la diffusione delle malattie infettive degli animali Prima del Regolamento di Polizia Veterinaria.. T.U.LL.SS ( , n. 1265) art. 264 obbligo di denuncia di ogni caso di malattia infettiva diffusiva del bestiame accertata o sospettata e di ogni caso di morte improvvisa di un animale non riferibile ad una malattia comune già accertata; da parte di veterinari, proprietari, allevatori, conduttori di stalle di sosta mediante apposite ordinanze, l autorità sanitaria può rendere obbligatorie le stesse disposizioni dirette ad impedire la diffusione delle malattie dell uomo art. 265 abbattimento e distruzione degli animali infetti, sospetti d infezione e contaminazione parziale indennizzo del proprietario 2
3 Regolamento speciale (previsto art. 358 T.U.LL.SS) Norme per l applicazione dell art. 264 del T.U.LL.SS Applicazione pratica delle conoscenze epidemiologiche delle malattie infettive AZIONI REPRESSIVE AZIONI PREVENTIVE E diviso in 3 parti TITOLI 1. TITOLO I Norme generali, soprattutto relative alla vigilanza veterinaria permanente 2. TITOLO II Norme speciali relative alle specifiche malattie infettive 3. TITOLO III Disposizioni generali e finali (es. sanzioni) 3
4 Malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari ART. 1: le malattie degli animali per le quali si applicano le disposizioni del presente regolamento sono quelle a carattere infettivo o diffusivo Art. 1 - malattie denunciabili Malattie dei suini: PSA, PSC, Malattia vescicolare, Morbo di Teschen, Morbo di Aujeszky, Mal rossino Malattie dei bovini: PPCB, Dermatite nodulare contagiosa, Stomatite vescicolare, Tricomoniasi, Mastite catarrale contagiosa, Ipodermosi, Leucosi enzootica, BSE Malattie degli ovi-caprini: Agalassia contagiosa, Vaiolo, Peste dei piccoli ruminanti, Scrapie 4
5 Art. 1 - malattie denunciabili Malattie degli equini: Rinopolmonite, Arterite virale, Parainfluenza, Rinite enzootica, Morbo coitale maligno, Farcino criptococcico, Morva, Anemia infettiva, Peste, Encefalomieliti Malattie del pollame: Colera, Diftero-vaiolo, Laringotracheite, Encefalomielite, Tifosi, Pullurosi, Influenza, Malattia di Newcastle Malattie dei conigli: Mixomatosi, Malattia virale emorragica Malattie delle api: Peste europea e americana, nosemiasi, acariasi, varroosi Art. 1 - malattie denunciabili Malattie dei pesci: Plerocercosi, Missoboliasi, Setticemia virale emorragica, Viremia primaverile della carpa, necrosi ematopoietica infettiva Malattia emorragica epizootica del cervo Malattie comuni a più specie: Afta, Rabbia, Febbre della Valle del Rift, Bluetongue, Tubercolosi, Brucellosi, Carbonchio ematico e sintomatico, Leptospirosi, Gastroenterotossiemie, Pasteurellosi, Salmonellosi, Febbre Q, Idatidosi, Distomatosi, Strongilosi, Rogna 5
6 Art. 1 - malattie denunciabili Elenco aggiornato nel corso degli anni Ultimo inserimento (O.M ): encefalomieliti equine TOTALE 66 Denuncia delle Malattie Infettive e Diffusive ART. 2: qualunque caso, anche sospetto, di malattia infettiva e diffusiva degli animali di cui all art. 1, deve essere immediatamente denunciato al Sindaco che ne dà subito conoscenza al veterinario comunale. 6
7 Art. 2 - persone tenute alla denuncia. Veterinari pubblici e liberi professionisti Proprietari e detentori di animali Albergatori, detentori di stalle di sosta, di stazioni di monta, di mascalcie Presidi di Facoltà di Med. Veterinaria e Direttori di IZS per le malattie accertate nei rispettivi laboratori Direttori Istituti Zootecnici, Istituti di Incremento Ippico Autorità veterinarie militari, Commissari militari di rimonta e di rivista per la requisizione quadrupedi Autorità portuali, aeroportuali, capistazione, trasportatori Funzionari e agenti di P.S., Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestale, agenti al servizio di Comuni e Province Guardie ENPA Art. 3: modalità di denuncia per iscritto o verbalmente natura della malattia accertata o sospettata ubicazione dell allevamento o ricovero o pascolo, dati del proprietario, numero animali sospetti o sani rimanenti osservazioni del veterinario e precauzioni adottate d urgenza per prevenire la diffusione della malattia I veterinari devono fare la denuncia per iscritto 7
8 RPV (DPR 320/1954) Art. 3: modalità di denuncia. ART. 4: obbligo ai proprietari o detentori, a scopo cautelativo, in seguito al sospetto clinico di malattia compresa in art. 1, di: isolare gli animali ammalati accantonare, opportunamente custoditi, gli animali morti non spostare animali, prodotti animali o materiali potenziali veicoli di contagio, in attesa delle disposizioni del veterinario ufficiale 8
9 ART. 5: i casi di zoonosi devono essere segnalati dal veterinario ufficiale al Servizio di Igiene Pubblica, unitamente alle misure urgenti adottate per impedire la trasmissione all uomo Parimenti il responsabile del Servizio di Igiene Pubblica deve segnalare al Servizio Veterinario i casi di zoonosi accertate nell uomo Reciprocità di informazione tra medici e veterinari 9
10 PROGETTO ZOONOSI MED-VET (esempio di integrazione medico-veterinaria) Anno 2006: avviata collaborazione tra il CMM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie del Ministero della salute) e IIZZSS Venezie, Lazio-Toscana, Abruzzo-Molise Sorveglianza delle zoonosi in ambito veterinario ed integrazione con le attività esistenti in ambito medico Zoonosi MED-VET obiettivi: favorire l integrazione delle attività di sorveglianza in ambito veterinario con quelle svolte in campo medico integrare il sistema italiano con quello europeo di sorveglianza delle zoonosi Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15 dicembre 1990) Modalità di notifica di alcune malattie infettive e diffusive dell uomo Obbligo di notifica da parte del medico che venga a conoscenza di un caso accertato o sospetto di malattia infettiva e diffusiva 5 classi con modalità di notifica diverse (tempi e flussi informativi), in relazione alla loro importanza 10
11 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15 dicembre 1990) CLASSE I Segnalazione immediata (entro 12 ore) o perché soggette al Regolamento Sanitario Internazionale o perché di particolare interesse: febbre gialla, febbri emorragiche virali (Lassa, Ebola, Marburg), influenza (con isolamento virale), peste, rabbia, tetano, trichinosi, tifo esantematico, variante di Creutzfeld-Jakob MEDICO ASL REGIONE MINISTERO, ISS modello 15 per i casi accertati ISTAT Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15 dicembre 1990) CLASSE II Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo: brucellosi, encefaliti virali, leishmaniosi, listeriosi, leptospirosi, rickettsiosi, salmonellosi non tifoidee, tularemia. segnalazione per via ordinaria entro 2 gg MEDICO ASL Modello 15 per i casi accertati ASL REGIONE MINISTERO, ISTAT Modello 16 (dati aggregati mensilmente, suddivisi per provincia, fasce di età e sesso) REGIONE MINISTERO, ISS, ISTAT 11
12 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15 dicembre 1990) CLASSE III Malattie per le quali sono richeste particolari documentazioni: AIDS tubercolosi Flussi informativi particolari e differenziali CLASSE IV segnalazione di casi e di focolai: dermatofitosi; infezioni, tossinfezioni ed infestazioni alimentari, scabbia, pediculosi entro 24 ore MEDICO (casi) ASL (focolai) REGIONE MINISTERO, ISS, ISTAT Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive (D.M. 15 dicembre 1990) CLASSE V Malattie infettive e diffusive notificate all ASL non comprese nelle classi precedenti, altre zoonosi indicate nel RPV riepilogo annuale ASL REGIONE MINISTERO solo in caso di focolai prevista notifica = malattie classe IV 812&menu=strumentieservizi 12
13 ART. 6: obbligo per i direttori di laboratori diagnostici di segnalare al Servizio Veterinario diagnosi di malattie comprese nell art. 1 ART. 8: obbligo per i Comuni di tenere un registro delle malattie denunciate e dei provvedimenti adottati Provvedimenti consecutivi alla denuncia ART. 9: il veterinario ufficiale deve accertare la diagnosi, fare un indagine epidemiologica, proporre al sindaco le misure da adottare. In attesa delle disposizioni del sindaco comunica, per iscritto, istruzioni al proprietario/detentore degli animali. 13
14 ART. 9 Precauzioni da adottare Adeguati dispositivi di protezione individuale (in materiale monouso) nel sopralluogo e nei controlli successivi Istruzioni al personale che accudisce gli animali (zoonosi, malattie altamente diffusive) Isolamento degli animali infetti, in attesa dei provvedimenti del Sindaco Operatori sanitari e personale ART. 10: provvedimenti del sindaco in seguito a denuncia. Numerazione per specie e categoria degli animali presenti nei ricoveri e nelle località infette (CENSIMENTO) Isolamento animali ammalati e sospetti dai sani e custodia da parte del proprietario degli animali morti in attesa di ulteriori provvedimenti Sequestro degli animali nei ricoveri o nel luogo infetto FIDUCIARIO: il proprietario è responsabile dell osservanza delle norme impartite RIGORE: prevede il piantonamento della zona da parte della forza pubblica; si applica in caso di malattie particolarmente diffusive 14
15 ART. 10: provvedimenti del sindaco in seguito a denuncia. Disinfezioni accurate dei ricoveri e degli altri luoghi infetti Trattamento spoglie animali e materiali contaminati INFOSSAMENTO CREMAZIONE STERILIZZAZIONE DENATURAZIONE CON SOSTANZE CHIMICHE Precauzioni per la salute umana in caso di zoonosi Informazione ai Comuni di provenienza e destinazione, nel caso che gli animali infetti abbiano subito movimentazione ART. 10: provvedimenti del sindaco in seguito a denuncia. ABBATTIMENTO DEGLI ANIMALI INFETTI In casi particolari (malattie esotiche, tropicali, malattie particolarmente diffusive) abbattimento degli animali infetti, sospetti infetti, sospetti di contaminazione (STAMPING-OUT) ABBATTIMENTO E DISTRUZIONE: in vicinanza dell allevamento, senza spostare gli animali MACELLAZIONE 15
16 ART. 11: ordinanza di zona infetta limiti fissati in relazione a: NATURA DELLA MALATTIA; Topografia, tipo di allevamento e ricovero, esigenze di traffico, vicinanza con altri allevamenti, rete stradale; Per alcune infezioni è fissato un raggio minimo di 3 km Solitamente la zona infetta comprende tutti gli allevamenti circostanti al focolaio che, se non separati da barriere naturali (strade, fiumi, canali), sono più facilmente esposti al contagio ART. 11: ordinanza di zona infetta obbligatoria per: Malattie della (ex) Lista A dell O.I.E. Malattie trasmissibili a rapida diffusione, anche da un paese all altro, con gravi conseguenze socio-economiche e di sanità pubblica. AFTA EPIZOOTICA, STOMATITE VESCICOLARE, PESTE BOVINA, PLEUROPOLMONITE CONTAGIOSA BOVINA, PESTE SUINA CLASSICA e AFRICANA, PESTE EQUINA, MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO, LUMPY SKIN DISEASE, PESTE DEI PICCOLI RUMINANTI, VAIOLO OVINO E CAPRINO, RIFT VALLEY FEVER, BLUE TONGUE, INFLUENZA AVIARE (CEPPI ALTAMENTE VIRULENTI), MALATTIA DI NEWCASTLE agalassia contagiosa degli ovi-caprini, colera aviare, affezioni pestose aviarie, rogna ovina, mixomatosi e malattia emorragica virale dei conigli facoltativa per: carbonchio ematico, gastroenterotossiemie, pasteurellosi dei bovini, bufalini, suini, ovini, mal rossino, morva, affezioni influenzali degli equini, anemia infettiva degli equini, morbo coitale maligno 16
17 ART. 11: ordinanza di zona infetta All interno della zona infetta vanno applicate tutte o in parte le seguenti misure: apposizione tabelle ai limiti della Zona Infetta censimento animali recettivi divieto abbeverata in corsi d acqua e vasche comunicanti Divieto di movimentazione divieto uscita animali recettivi e possibili vettori e entrata animali recettivi, se non per macellazione sospensione mercati, fiere, ecc., regolamentazione di traffico e commercio degli animali disciplina della monta, del pascolo, macellazione e impiego lavorativo degli animali ART. 13: emanazione del provvedimento di zona di protezione In presenza delle malattie per le quali è prevista l ordinanza di zona infetta, il Sindaco (o il Presidente della Giunta Regionale) può emettere anche ordinanza di Zona di Protezione, che contiene le misure ritenute idonee al controllo (restrizioni alla movimentazione, visite periodiche, disinfezioni, vaccinazioni ): Il provvedimento è obbligatorio per le Malattie della (ex) lista A dell OIE 17
18 Nuove norme legislative non prevedono più l istituzione della zona infetta per alcune malattie infettive, ma: ZONA DI PROTEZIONE del raggio di 3 km intorno all azienda infetta; Ha lo scopo di contenere la diffusione della malattia ZONA DI SORVEGLIANZA del raggio di 10 km; Ha lo scopo di proteggere i territori indenni dalla malattia ART. 14: spostamento di animali fuori dalle zone infette e di protezione lo spostamento di animali al di fuori della zona infetta o della zona di protezione è autorizzato dal Sindaco solo per motivi di: macellazione alimentazione lavori agricoli L autorizzazione non è concessa per gli animali ammalati o sospetti ART. 16: revoca dei provvedimenti di zona infetta e di protezione quando il focolaio risulta estinto e sono state eseguite le disinfezioni prescritte, il Sindaco revoca i provvedimenti relativi agli artt. 10, 11, 13 18
STORIA DEI SERVIZI VETERINARI
STORIA DEI SERVIZI VETERINARI 1988 istituzione di: veterinario provinciale veterinario di confine e porto condotta comunale 1945 istituzione ACIS, dipendente dalla Presidenza del Consiglio. Autorità locale:
DettagliCAPO I MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI SOGGETTE A PROVVEDIMENTI SANITARI
Regolamento di polizia veterinaria Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno, n. 142) TITOLO I NORME GENERALI DI POLIZIA VETERINARIA
DettagliALLEGATO 1 ELENCO MALATTIE NOTIFICABILI
ALLEGATO 1 ELENCO MALATTIE NOTIFICABILI Aborto salmonellare equino Acariasi (delle api) Adenomatosi polmonare Aethina tumida (Piccolo scarabeo dell'alveare) Afta Epizootica Agalassia contagiosa degli ovini
DettagliINTRODUZIONE ALLE MALATTIE INFETTIVE
INTRODUZIONE ALLE MALATTIE INFETTIVE Cosa è necessario conoscere di una malattia infettiva? Eziologia Epidemiologia Patogenesi Segni clinici Diagnosi Anamnesi Raccolta dei dati clinici ed anatomopatologici
DettagliINICE parte prima BASI NORMATIVE. capitolo 1 Fonti normative
INICE parte prima BASI NORMATIVE capitolo 1 Fonti normative Costituzione e codice civile Diritto comunitario Leggi Altri atti aventi forza di legge Rapporto tra leggi nazionali e leggi regionali: competenza
DettagliRegolamento di polizia veterinaria TITOLO I. Norme generali di polizia veterinaria
D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 (1). Regolamento di polizia veterinaria (2) (3). Regolamento di polizia veterinaria TITOLO I Norme generali di polizia veterinaria Capo I - Malattie infettive e diffusive
DettagliDECISIONE DELLA COMMISSIONE
L 213/42 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 8.8.2008 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 30 luglio 2008 che modifica la direttiva 82/894/CEE concernente la notifica delle malattie degli animali nella Comunità
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 febbraio 1954, n Regolamento di polizia veterinaria.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 febbraio 1954, n. 320 Regolamento di polizia veterinaria. TITOLO PRIMO Norme generali di polizia veterinaria CAPO I REGOLAMENTO DI POLIZIA VETERINARIA Art. 1.
DettagliGIANCARLO RUFFO (1), MARA BEGHETTO (2), ENRICO LA GRECA (3), PAOLA FOSSATI (4)
20 REGOLAMENTO (UE) N. 2016/429, REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 2018/1629 E D.P.R. N. 320/54: ANALISI COMPARATIVA E RIFLESSI PRATICO-APPLICATIVI IN SANITA PUBBLICA VETERINARIA REGULATION (EU) N. 2016/429,
DettagliProf. Angelo Peli. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Ozzano dell Emilia, 6 dicembre 2014
Prof. Angelo Peli Alma Mater Studiorum Università di Bologna Ozzano dell Emilia, 6 dicembre 2014 TESTO UNICO DELLE LEGGI SANITARIE R.D. 27-7-1934, n 1265 Titolo V Capo III provvedimenti contro le malattie
DettagliDipartimento federale dell interno DFI. Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Salute degli animali
Statistica sulla salute degli animali 2017 D L'obbligo di notifica in caso di epizoozia e di sintomi sospetti di epizoozie è definito nella legge sulle epizoozie, articolo 11 (LFE; RS 916.40) e precisato
DettagliDipartimento federale dell interno DFI. Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Salute degli animali
Statistica sulla salute degli animali 2018 D L'obbligo di notifica in caso di epizoozia e di sintomi sospetti di epizoozie è definito nella legge sulle epizoozie, articolo 11 (LFE; RS 916.40) e precisato
DettagliDIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 21 dicembre 1982 concernente la notifica delle malattie degli animali nella Comunità (82/894/CEE)
1982L0894 IT 01.01.2013 012.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 21 dicembre 1982 concernente
DettagliSorveglianza delle Malattie infettive sottoposte a denuncia
Corso di Formazione Il Veterinario Aziendale Sorveglianza delle Malattie infettive sottoposte a denuncia Zola Predosa, 14 Feb. 2019 Marco Tamba, Annalisa Santi Sorveglianza Epidemiologica IZSLER Contenuti
DettagliDIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 21 dicembre 1982 concernente la notifica delle malattie degli animali nella Comunità (82/894/CEE)
1982L0894 IT 01.08.2008 011.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 21 dicembre 1982 concernente
DettagliSCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I
SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera poliomielite botulismo febbre ricorrente epidemica febbre gialla difterite rabbia tifo esantematico peste trichinosi tetano febbri emorragiche
DettagliD.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 (1). Regolamento di polizia veterinaria (2) (3).
D.P.R. 8-2-1954 n. 320 Regolamento di polizia veterinaria. Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 giugno 1954, n. 142, S.O. D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 (1). Regolamento di polizia veterinaria (2) (3). (1) Pubblicato
DettagliÈ approvato l'unito regolamento di polizia veterinaria, nel testo allegato al presente decreto vistato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 (1). Regolamento di polizia veterinaria (2) (2/a). (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 giugno 1954, n. 142, S.O. (2) In seguito all'istituzione del Ministero della sanità
DettagliLe fonti dei dati epidemiologici. Dati di morbosità
Le fonti dei dati epidemiologici Dati di morbosità Notifica delle malattie infettive Decreto Ministero della Sanità 15.12.1990 Le malattie infettive sono raggruppate in 5 classi. Le classi riconoscono
DettagliRegolamento di polizia veterinaria TITOLO I. Norme generali di polizia veterinaria
Pagina 1 di 63 358. ZOOTECNIA A) Norme di polizia veterinaria D.P.R. 8-2-1954 n. 320 Regolamento di polizia veterinaria. Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 giugno 1954, n. 142, S.O. D.P.R. 8 febbraio 1954,
DettagliDipartimento federale dell interno DFI. Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Salute degli animali
Statistica sulla salute degli animali 2016 D L'obbligo di notifica in caso di epizoozia e di sintomi sospetti di epizoozie è definito nella legge sulle epizoozie, articolo 11 (LFE; RS 916.40) e precisato
DettagliLE MALATTIE DEGLI EQUIDI. Il D.P.R 320/54 all art. 1 contempla tra le malattie denunciabili sul territorio nazionale:
LE MALATTIE DEGLI EQUIDI Le malattie degli equidi soggette a denuncia. Il D.P.R 320/54 all art. 1 contempla tra le malattie denunciabili sul territorio nazionale: A) AFFEZIONI INFLUENZALI DEGLI EQUINI
DettagliArea A Sanità Animale
Il patrimonio zootecnico Numero di capi anni 2007 2012* Area A Sanità Animale ANNO BOVINI BUFALINI SUINI OVICAPRINI EQUINI 2007 97.824 210 406.843 5.995 4.012 2008 96.447 194 357.643 6.500 4.024 2009 93.874
DettagliDecreto Ministeriale 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive IL MINISTRO DELLA SANITÀ
Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive IL MINISTRO DELLA SANITÀ Visti gli articoli 253 e 254 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con
DettagliRegione Campania Assessorato alla Sanità
SCHEDA DI NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA DI CLASSE I colera febbre gialla peste SARS poliomielite difterite botulismo rabbia trichinosi tetano influenza con isolamento virale febbre ricorrente epidemica
DettagliConsorzio di Difesa delle Produzioni Intensive
Consorzio di Difesa delle Produzioni Intensive DELLA PROVINCIA DI SASSARI (D.M. n. 1470 del 7-7-1975) C.F. 92015030908 - P. IVA 02208630901 Sassari, li 19/01/2018 Spett.le Comune c.a Sig. Sindaco Oggetto:
DettagliIndice delle leggi e aggiornamenti al
Indice delle leggi e aggiornamenti al 30.01.2013 parte prima Basi normative RD 19.10.1930, n. 1398: Codice Penale. RD 27.07.1934, n. 1265: Testo Unico delle Leggi Sanitarie. RD 16.03.1942, n. 262: Codice
DettagliDipartimento di prevenzione
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE E SEDI CHIVASSO CIRIE' (temporaneamente BORGARO) CUORGNE' GASSINO IVREA LANZO SETTIMO Presentazione P.A.I.S.A. 20 Ivrea 8//20 DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE AMM.VI OPERATORI TEC.
DettagliIndice delle leggi e aggiornamenti al
Indice delle leggi e aggiornamenti al 30.07.2015 Le parti in rosso riguardano normative superate, mentre quelle in blu fanno riferimento a nuove norme. parte prima Basi normative RD 19.10.1930, n. 1398:
DettagliPrevenzione generale delle malattie infettive
Prevenzione generale delle malattie infettive cos è la prevenzione la sorveglianza epidemiologica l indagine epidemiologica isolamento e contumacia disinfezione e sterilizzazione Prevenzione: definizioni
DettagliOggetto:Debito informativo anno 2017
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DIPARTIMENTO VETERINARIO SERVIZIO SANITA' ANIMALE Via Cusmano, 1 93100 CALTANISSETTA C. F. e P.I. 0185570854 Oggetto:Debito informativo anno 017 Contesto geografico Il territorio
DettagliGazzetta ufficiale delle Comunità europee
L 229/24 IT 27.8.2002 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 agosto 2002 che stabilisce requisiti uniformi per la notifica dei programmi di eradicazione e di controllo delle malattie animali cofinanziati dalla
DettagliApplicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica
La gestione del territorio attraverso l integrazione delle informazioni sanitarie ed ambientali con l utilizzo della tecnologia G.I.S. Applicazioni del G.I.S. per la tutela della salute pubblica 27 Settembre
DettagliIndice delle leggi e aggiornamenti al
RD 19.10.1930, n. 1398: Codice Penale. RD 27.07.1934, n. 1265: Testo Unico delle Leggi Sanitarie. RD 16.03.1942, n. 262: Codice Civile. DPR 07.02.1954, n. 320: Regolamento di Polizia Veterinaria (RPV).
DettagliProtocollo per l applicazione dell articolo II della convenzione veterinaria tra la Svizzera e la Romania
Traduzione 1 0.916.443.966.312 Protocollo per l applicazione dell articolo II della convenzione veterinaria tra la Svizzera e la Romania Conchiusa il 28 febbraio 1964 Entrata in vigore il 28 febbraio 1964
DettagliConsorzio di Difesa delle Produzioni Intensive
Consorzio di Difesa delle Produzioni Intensive DELLA PROVINCIA DI SASSARI (D.M. n. 1470 del 7-7-1975) C.F. 92015030908 - P. IVA 02208630901 Sassari, 28.02.2019 A TUTTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI Si comunica
DettagliREGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA
Oggetto: Secondo provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana 2015-2017, recante norme e disposizioni sul controllo della malattia nei suidi lungo la filiera
Dettagli(Testo rilevante ai fini del SEE)
31.10.2018 L 272/11 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2018/1629 DELLA COMMISSIONE del 25 luglio 2018 che modifica l'elenco delle malattie figuranti all'allegato II del regolamento 2016/429 del Parlamento europeo
DettagliStatistica sulla salute degli animali 2015
Statistica sulla salute degli animali 2015 L'obbligo di notifica in caso di epizoozia e di sintomi sospetti di epizoozie è definito nella legge sulle epizoozie, articolo 11 (LFE; RS 916.40) e precisato
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Nr. 9 /prot. 88 del 02/02/2016 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale della
DettagliArea funzionale di sanità animale
Area funzionale di sanità animale LE LE GRANDI OPERAZIONI DI DI BONIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI IL SISTEMA INFORMATIZZATO DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA DELLA REGIONE PIEMONTE alimentare indispensabili per
DettagliFEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI MANUALE OPERATIVO
Pag. 1 di 5 FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI MANUALE OPERATIVO ANNO 2007 Pag. 2 di 5 INDICE Pag. 3 di 5 SEZIONE TITOLO REVISIONE REVISIONE MANUALE N. DATA SEZ. 0 INDICE SEZ. 1 1. INTRODUZIONE 1.1 Scopo e Campo
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Nr. 2 /prot. 7 del l 11.01.2016 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale della
DettagliA.S.S.L. LANUSEI SINTESI ATTIVITA SVOLTE NEI CONTROLLI ALLE AZIENDE DALLA SANITA ANIMALE
A.S.S.L. LANUSEI SINTESI ATTIVITA SVOLTE NEI CONTROLLI ALLE AZIENDE DALLA SANITA ANIMALE ANNO 216 Il Responsabile del Servizio Sanità Animale (Dr. Dino Garau ) Rendicontazione anno 216 Asl 4 Lanusei Malattia
DettagliIL PATRIMONIO AGROALIMENTARE ITALIANO GRANDE MOTORE DELL ECONOMIA DEL PAESE
IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE ITALIANO GRANDE MOTORE DELL ECONOMIA DEL PAESE Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Dott. Aldo Grasselli Presidente Emerito Riva del Garda 18 ottobre 2018 FOOD
DettagliSorveglianza nelle malattie trasmissibili. Laura Saderi
Sorveglianza nelle malattie trasmissibili Laura Saderi Definizione La sorveglianza viene definita a livello internazionale come la sistematica e continua raccolta, archiviazione, analisi, interpretazione
DettagliLE BASI DI DATI SANITARI
LE BASI DI DATI SANITARI Pier Luigi Lopalco Fonti di dati di popolazione caratteristiche demografiche e sociali Anagrafi comunali (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) Censimento della popolazione:
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Prot. 19906 Nr. 2 del 19.10.2015 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 TITOLO I CAPO I CAPO II CAPO III CAPO IV
DPR 08/02/1954 Num. 320 Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 24 giugno, n. 142). Regolamento di polizia veterinaria (1) (2). (1) Le competenze
DettagliOrganismi intergovernativi
LA LOTTA CONTRO LE MALATTIE INFETTIVE DEGLI ANIMALI Organismi intergovernativi Ludovico Dipineto Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Università di Napoli Federico II LOTTA CONTRO
DettagliL epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive
L epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive Francesco Feliziani area tematica centri di referenza Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche E M E R G E N
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Prot. 566/N. 21 del 27.09.2016 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale della
DettagliLombardia Carne Rovato marzo 2015
NORME SANITARIE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA RASSEGNA ZOOTECNICA Lombardia Carne Rovato 21 22 23 marzo 2015 1. A norma dell art. 18 del Regolamento di Polizia Veterinaria DPR 08/02/54 n.320, le rassegne
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Ord. N.1/prot. 116 del 15.02.2017 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale
DettagliCOMUNE DI PEROSA ARGENTINA Città Metropolitana di Torino
COMUNE DI PEROSA ARGENTINA Città Metropolitana di Torino Ordinanza n. 21 OGGETTO: Alpeggio anno 2019 IL SINDACO Visto il T.U.LL.SS. approvato con R.D. 27.07.1934, n. 1265; Visto il Regolamento di Polizia
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Nr. 4/prot 231. del 28.12.2015 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale della
DettagliL epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive
L epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive Francesco Feliziani area tematica centri di referenza Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche E M E R G E N
DettagliA TUTTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI
A TUTTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI Si comunica a tutti gli interessati che a partire dal 01.01.2019 e fino al 31.10.2019 sono aperte le campagne per ASSICURAZIONE AGEVOLATA C O N T R O MALATTIE DEL BESTIAME
DettagliCriteri d inclusione delle mala0e nella lista dell OIE
Criteri d inclusione delle mala0e nella lista dell OIE Se almeno uno dei seguen6 parametri è un SI, significa che i criteri sono sta6 soddisfa6 Diffusione internazionale Potenziale zoono6co Diffusione
DettagliREGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA
per l eradicazione della peste suina africana Determinazione prot. 554, n. 22 del 22.09.2016 Oggetto: Censimento cacciatori nelle zone bianche ai sensi dell art. 3, comma 3 della determinazione prot. 138,
DettagliIl sottoscritto dott. medico veterinario dell Unità Operativa Territoriale Veterinaria con sede in DICHIARA. di aver eseguito in data presso:
Trattamenti immunizzanti, terapeutici e diagnostici in attuazione di piani di zooprofilassi statali o regionali e di misure di polizia veterinaria nei confronti di malattie infettive e infestive eseguiti
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato di suini bradi non identificati (D.Lvo n. 200/2010). IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO
Prot. 342/n. 27 del 6.6.2018 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato di suini bradi non identificati (D.Lvo n. 200/2010). IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE
DettagliEpizoozie assicurabili Le epizoozie sono distinte in obbligatorie e facoltative per tipologia di allevamento
Il Piano assicurativo agricolo del 2014 (D.M. 24335 del 08/12/2013) contiene alcune novità, già previste e o annunciate nel piano assicurativo 2013 quali le innovazioni in merito ai rischi assicurabili,
DettagliCognome. Nome.. Data di nascita / / Sesso M F. N ricovero...data di ricovero / / Unità Operativa / Sez... Diagnosi di ricovero
SCHEDA SORVEGLIANZA INFEZIONI Data rilevazione / / Utente Cognome. Nome.. Data di nascita / / Sesso M F N ricovero...data di ricovero / / Unità Operativa / Sez... n. letto n. letto precedente (se trasferito
DettagliCAPO I MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI SOGGETTE A PROVVEDIMENTI SANITARI
Regolamento di polizia veterinaria Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno, n. 142) TITOLO I NORME GENERALI DI POLIZIA VETERINARIA
DettagliCOMUNE DI MONTECASTRILLI Provincia di Terni
COMUNE DI MONTECASTRILLI Provincia di Terni ORIGINALE Registro Generale n. 14 del 15-04-2019 Oggetto: Norme sanitarie Agricollina 2019 53 Mostra Mercato Macchine agricole collinari zootecnia e animali
DettagliSistemi di sorveglianza delle zoonosi: un approccio integrato tra medici e veterinari
Giornata dell Unione Europea dedicata alla Medicina Unica Giornata Internazionale sulle Zoonosi e le Malattie Trasmesse da Alimenti ANIMALI + ESSERI UMANI = UNA SOLA SALUTE 26 maggio 2010- Facoltà di Medicina
DettagliLa Gestione dei rischi: una opportunità per la difesa del reddito delle imprese chiamaci allo 049/
Consorzio no di Difesa di Attività e Produzioni Agricole La Gestione dei rischi: una opportunità per la difesa del reddito delle imprese chiamaci allo 049/8077630 www.condifesapadova.it 2 AVVERSITA ASSICURABILI
Dettaglicontrollo del rispetto delle norme sulla registrazione degli allevamenti e identificazione e rispetto delle norme di identificazione,
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25 D.lgs n 33/2013) effettuati dal Servizio di Sanità Animale TIPOLOGIE
DettagliIL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
per l eradicazione della peste suina africana Determinazione prot. n. 473 n. 17 del 11 luglio 2016 Oggetto: Proroga dei termini del Quarto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione
DettagliRegione Autonoma della Sardegna Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
Decreto n. 23 Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale Oggetto: movimentazione da vita degli animali delle specie sensibili alla Blue Tongue all interno
DettagliOrdinanza di esecuzione attività di sorveglianza passiva del cinghiale all interno dell Oasi di protezione faunistica Anela nel Comune di Anela.
Prot. n. 189/ n. 6 del 14.3.2019 Oggetto: Ordinanza di esecuzione attività di sorveglianza passiva del cinghiale all interno dell Oasi di protezione faunistica Anela nel Comune di Anela. IL RESPONSABILE
DettagliTITOLO I NORME GENERALI DI POLIZIA VETERINARIA CAPO I MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI SOGGETTE A PROVVEDIMENTI SANITARI CAPO II
DPR 08/02/1954 Num. 320 Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 24 giugno, n. 142). Regolamento di polizia veterinaria (1) (2). (1) Le competenze
DettagliMALATTIA INFETTIVA. Malattia causata da microrganismi
MALATTIA INFETTIVA Malattia causata da microrganismi POSTULATI DI KOCH 1) Il microrganismo si deve trovare in tutti i malati e si deve isolare dalle lesioni 2) Si deve poter coltivare 3) Inoculato in un
DettagliVia n. - ( ) U.O.C. DI SANITA' ANIMALE
1 2 SERVIZIO VETERINARIO ASREM Via n. - ( ) U.O.C. DI SANITA' ANIMALE AVVISO DI SOSPETTO PER ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUIDI Al sig. Via Al Sindaco del Comune di OGGETTO: sequestro allevamento equino COD.AZIENDALE
Dettagli- La riproduzione animale 1
La riproduzione animale - La riproduzione animale 1 Ambito: Specie Bovina Equina Suina Ovina Caprina Cunicola Inseminazione naturale: Monta privata / pubblica - stazioni di monta equina Inseminazione artificiale:
DettagliRAPPORTO DI AUDIT N. 4 del 1 dicembre Personale in affiancamento: Dott.ssa Chiara Ottati
RAPPORTO DI AUDIT N. 4 del 1 dicembre 2015 di audit n. 4 del 10 novembre 2015 Responsabile: dott. Gerardo Salvatore Composizione GA Auditor: Dott.ssa Carla Brienza Personale in affiancamento: Dott.ssa
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato di suini bradi non identificati (D.Lvo n. 200/2010). IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO
Prot. 759/n. 34 del 27.11.2018 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato di suini bradi non identificati (D.Lvo n. 200/2010). IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE
DettagliNuovi regolamenti: di cosa parliamo?
Nuovi regolamenti: di cosa parliamo? 1 Nuovi regolamenti: i punti di forza Regolamento 652/2014 - Quadro finanziario comune Tempi e regole certi: calendarizzazione chiara della presentazione e della valutazione
DettagliCOMUNE DI RIMINI REGOLAMENTO PER ILSERVIZIO VETERINARIO COMUNALE
COMUNE DI RIMINI Deliberato dal Consiglio Comunale nelle sedute del 16/12/1970 con deliberazioni n. 553 approvate dalla G.P.A. il 7/8/1971. Pubblicazione all Albo Pretorio dal 21 luglio al 4 agosto 1971.
DettagliValori Rimborsi Animali Riferimenti Normativi LEGGE 2 GIUGNO 1988, N. 218
Valori Rimborsi Animali Riferimenti Normativi LA CAMERA DEI DEPUTATI ED IL SENATO DELLA REPUBBLICA HANNO APPROVATO LEGGE 2 GIUGNO 1988, N. 218 Misure per la lotta contro l'afta epizootica ed altre malattie
DettagliRETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA STEM - SOTTOSISTEMA EMERGENZE MOVIMENTAZIONI DA FOCOLAIO/ZONE DI RESTRIZIONE
RETI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA STEM - SOTTOSISTEMA EMERGENZE MOVIMENTAZIONI DA FOCOLAIO/ZONE DI RESTRIZIONE 1. PREMESSA Il presente documento si riferisce agli spostamenti da focolaio e/o zona di restrizione
DettagliREGOLAMENTO. del. Servizio Veterinario Consorziale
Comune di AGNONE Provincia di CAMPOBASSO REGOLAMENTO del Servizio Veterinario Consorziale Art. 31 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 1955, n. 854, pubblicato nella G.U. n. 225 del 29
DettagliA TUTTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI
A TUTTI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI Si comunica a tutti gli interessati che a partire dal 01.01.2012 e fino al 30.09.2012 sono aperte le sottoscrizioni dei certificati di ASSICURAZIONE AGEVOLATA C O N T
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Ordinanza del Ministro della Salute Misure urgenti di protezione per casi di influenza
DettagliIL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA Prot. n. 50 Determinazione n. 5 del 30.11.2015 Oggetto: Quinto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana 2015-2017, recante
DettagliMalattie infettive: come assicurare lo stato di salute
Malattie infettive: come assicurare lo stato di salute 1. INDIVIDUARE L AGENTE PATOGENO CAUSA DI INSORGENZA DELLA MALATTIA INFETTIVA E CONOSCERE LA SUA NATURA 2. CAPIRE COME SI DIFFONDE NELLA POPOLAZIONE
DettagliZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA
Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona
DettagliMinistero della Salute. Mixomatosi Aspetti legislativi e di polizia veterinaria. Verso una revisione della normativa?
Ministero della Salute Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Mixomatosi Aspetti
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n Regolamento di polizia veterinaria
Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 Regolamento di polizia veterinaria (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno, n. 142) N.B.: Le competenze dell'alto Commissario
Dettagli12) brucellosi dei bovini, dei bufalini, degli ovini, dei caprini e dei suini;
Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 24 giugno, n. 142). - Regolamento di polizia veterinaria (1) (2). (1) Le competenze dell'alto Commissario
DettagliStruttura Complessa Sanità Animale
Struttura Complessa Sanità Animale Dipartimento di Prevenzione Report di attività 2016 Dr. Marco Ragionieri Direttore S.C. S.C. Sanità Animale Servizio Veterinario AUSL Valle d Aosta Livelli Essenziali
DettagliDisciplina dello spostamento di animali per ragioni di pascolo (alpeggio, transumanza, pascolo vagante) per l anno 2004.
DECRETO N. 1763 del 13/02/2004 DIREZIONE GENERALE SANITA N. 121 Oggetto: Disciplina dello spostamento di animali per ragioni di pascolo (alpeggio, transumanza, pascolo vagante) per l anno 2004. IL DIRIGENTE
DettagliVADEMECUM ESECUZIONE FORZATA ANIMALI
VADEMECUM ESECUZIONE FORZATA ANIMALI (Bovini Bufalini - Equidi Caprini Ovini Suini) (*) Gli animali non possono essere spostati dall azienda in cui sono tenuti, allevati o commercializzati, se non sono
Dettagli