DVR Documento di Valutazione dei Rischi Per le lavoratrici in stato di Gravidanza

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1 DVR Documento di Valutazione dei Rischi Per le lavoratrici in stato di Gravidanza Impresa Datore di lavoro Lavori di Sede dei lavori Committente Luogo e Data

2 Dati generali impresa Ragione Sociale Partita Iva Rappresentante Legale Indirizzo Telefono Fax Rappresentante dei Lavoratori per la Sicuezza (RLS) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (RSPP) Responsabile delle emergenze Medico competente Lavoratori Matricola Cognome Nome Inquadramento Professionale

3 1. Premessa Lo scopo di questo documento è quello di individuare le fase di lavorazione, le attrezzature e macchinari, le sostanze e le opere provvisionali che possono arrecare danni alla salute e sicurezza delle lavoratrici in stato di gravidanza. Per tali lavoratrici molte attività possono costituire una condizione di pregiudizio o di rischi per la loro salute e per quella del bambino. Per questo motivo sono state emanate specifiche norme preventive, ad esempio il D. Lgs. 151/01 che prevede precisi obblighi per i datori di lavoro; il D. Lgs. 81/08 all art Riferimenti Normativi Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita', a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53" Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 26 aprile Supplemento Ordinario n. 93 Art. 7. Lavori vietati (legge 30 dicembre 1971, n. 1204, articoli 3, 30, comma 8, e 31, comma 1; decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 3; legge 8 marzo 2000, n. 53, art. 12, comma 3) 1. E'vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonchè ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri. I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026, riportato nell'allegato A del presente testo unico. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanità e per la solidarietà sociale, sentite le parti sociali, provvede ad aggiornare l'elenco di cui all'allegato A. 2. Tra i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro, indicati nell'elenco di cui all'allegato B. 3. La lavoratrice e'addetta ad altre mansioni per il periodo per il quale e'previsto il divieto. 4. La lavoratrice e', altresi', spostata ad altre mansioni nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna. 5. La lavoratrice adibita a mansioni inferiori a quelle abituali conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonchè la qualifica originale. Si applicano le disposizioni di cui all'articolo 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, qualora la lavoratrice sia adibita a mansioni equivalenti o superiori. 6. Quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, il servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio, può disporre l'interdizione dal lavoro per tutto il periodo di cui al presente Capo, in attuazione di quanto previsto all'articolo L'inosservanza delle disposizioni contenute nei commi 1, 2, 3 e 4 e'punita con l'arresto fino a sei mesi.

4 Art. 11. Valutazione dei rischi (decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 645, art. 4) 1. Fermo restando quanto stabilito dall'articolo 7, commi 1 e 2, il datore di lavoro, nell'ambito ed agli effetti della valutazione di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, valuta i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, in particolare i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, processi o condizioni di lavoro di cui all'allegato C, nel rispetto delle linee direttrici elaborate dalla Commissione dell'unione europea, individuando le misure di prevenzione e protezione da adottare. 2. L'obbligo di informazione stabilito dall'articolo 21 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, comprende quello di informare le lavoratrici ed i loro rappresentati per la sicurezza sui risultati della valutazione e sulle conseguenti misure di protezione e di prevenzione adottate. 3. Fattori di pericolo per le donne in gravidanza I fattori, di seguito elencati, costituiscono fonte di pericolo per la salute e sicurezza delle donne in gravidanza, pertanto è compito del datore di lavoro adottare opportune misure preventive al fine di ridurli o eliminarli. Fattore di pericolo Colpi Vibrazioni meccaniche Movimentazione manuale dei carichi Radiazioni non ionizzanti Rumore Sollecitazioni termiche Movimenti e posizioni di lavoro Spostamenti (sia all interno che all esterno della sede di lavoro) Compressioni e schiacciamenti per contatto con macchinari in movimento Fatica mentale e fisica (connesse alle mansioni) Agenti biologici Agenti chimici Mercuri e suoi derivati Medicazioni antimitotici Monossido di carbonio Elettrocuzione Investimento Stima del danno Medio

5 Inalazione di polveri, fumi, gas, etc. Contatto con sostanze nocive e tossiche Cadute a livello ed in quota 4. Identificazione delle mansioni e/o lavorazioni rischiose (vietate) per le lavoratrici in gravidanza Lavorazioni vietate ai sensi del punto B) dell allegato A del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 per le quali vige l obbligo di visite mediche preventive e periodiche. Lavoratrici addette: Lavorazione svolta nel proprio ambito lavorativo: (barrare con una X) a operazioni che espongono abitualmente al contatto con catrame, bitume, etc ai lavori di pulitura, verniciatura e smaltatura ai macelli al carbonissaggio delle lane al decapaggio dei metalli al trattamento antipiega dei tessuti al trattamento dei minerali auriferi e argentiferi di recupero al trattamento dell'alcalicellulosa con solfuro di carbonio e successive operazioni fino all'essiccamento del prodotto all'impiego di pompe e mercurio all'impiego professionale di antiparassitari contenenti composti organici di mercurio alla apertura, battitura, cardatura e pulitura delle fibre di cotone, lino, canapa e juta alla cadmiatura alla carica degli estintori alla composizione tipografica a mano, con la linotype, con la monotype, con la stereotipi alla concia delle pelli alla condotta termica dei forni, delle fornaci, delle fucine alla cromatura

6 alla cromolitografia eseguita con colori o polveri piombiferi alla depurazione chimica del gas illuminante alla derattizzazione e disinfestazione alla distillazione e raffinazione del petrolio alla distribuzione dei parassiti nocivi all'agricoltura alla doratura od argentatura a fuoco con uso di mercurio alla elettrolisi dell'allumina con impianto di criolite alla etilazione della benzina alla fabbricazione degli accumulatori alla fabbricazione dei compensati di legno alla fabbricazione delle cellule fotoelettriche, alla preparazione di colori e inchiostri, alla vulcanizzazione della gomma alla fabbricazione delle lampade, schermi ed altri materiali fluorescenti alla fabbricazione delle resine sintetiche e delle colle alla fabbricazione di cristalli, di ceramiche e di refrattari alla fabbricazione di gomme e resine sintetiche (limitatamente alle operazioni che espongono all'azione dell'acrilnitrile e dei disocianati organici) alla fabbricazione di inneschi alla fabbricazione di lamine, tubi, proiettili ed altri oggetti di piombo o contenenti piombo; alla cernita e al ricupero dei materiali piombiferi alla fabbricazione di pile a secco alla fabbricazione e governo (carica, pulizia, riparazione, ecc.) degli accumulatori alla fabbricazione e preparazione di colori, di vernici e di mastici alla fabbricazione, riparazione e manutenzione di apparecchi e strumenti a mercurio (limitatamente alle operazioni che espongono alla azione del mercurio) alla filatura della viscosa alla filatura e tessitura della canapa e della juta alla fusione dell'elektron alla incisione del vetro alla lavorazione del crine alla lavorazione del pelo per capelli (secretaggi)

7 alla lavorazione della gomma piombifera alla lavorazione in nero del feltro secretato alla messa in opera e manutenzione di tubazioni, conduttoue ed in genere di impianti costituiti da materiale piombifero alla piombatura o smaltatura su superfici metalliche alla preparazione dei composti alla preparazione della criolite artificiale alla preparazione delle amalgame e dei composti alla preparazione delle leghe e dei composti alla preparazione delle miscele di benzina alla preparazione delle miscele per a fabbricazione del vetro alla preparazione e all'impiego di solventi a base di benzina alla preparazione e all'impiego di vernici contenenti mercurio e composti alla preparazione e impiego di solventi contenenti benzolo e omologhi alla produzione degli antiparassitari ed all'uso professionale di essi alla produzione degli esplosivi con processi di nitrazione alla produzione degli idrocarburi benzeici ed omologhi alla produzione degli ossidi e dei sali alla produzione dei derivati alogenati degli idrocarburi alifatici alla produzione dei derivati alogenati nitrici, solforici e fosforati degli idrocarburi benzeici e dei fenoli alla produzione dei derivati aminici degli idrocarburi benzeici e dei fenoli alla produzione dei fiammiferi alla produzione del bario alla produzione del berillio alla produzione del bromo alla produzione del cadmio alla produzione del cloro e dello acido cloridrico alla produzione del cloruro di zolfo alla produzione del cromo

8 alla produzione del fluoro e dell'acido fluoridrico alla produzione del fosforo alla produzione del manganese alla produzione del mercurio alla produzione del piombo tetraetile alla produzione del piombo alla produzione del selenio alla produzione del tetracloruro di carbonio alla produzione del vanadio alla produzione della cloropicrina alla produzione della gomma, guttaperga ed ebanite (limitatamente alle operazioni di mescola con composti di piombo) alla produzione della naftalina ed omologhi, dei naftoli e naftilamine; dei derivati alogenati, solforati e nitrati della naftalina e omologhi alla produzione della nitrocellulosa alla produzione della piridina alla produzione dell'acetato di amile, dell'acetato di butile, dell'acetato di etile, dell'acetato di propile e dell'acetato di metile alla produzione dell'acetone e derivati alogenati, dell'acido acetico, dell'anidride acetica, del cloruro di acetilene e dell'acetilacetone alla produzione dell'acido nitrico alla produzione dell'acridina alla produzione dell'alcool amilico, dell'alcool butilico, dell'alcool propilico, dell'alcool isopropilico e dell'alcool metilico alla produzione dell'aldeide formica e dell'acido formico alla produzione dell'anidride solforosa alla produzione dell'antimonio alla produzione dell'arsenico alla produzione delle miscele frigorifere alla produzione dello iodio alla produzione dello zinco elettrolitico alla produzione dello zolfo

9 alla produzione dell'ossido di etilene, del diossano e dell'etere etilico alla produzione di acido cianidrico, di cianuri e di altri composti del cianogeno alla produzione di coloranti azoici alla produzione di colori, vernici e mastici alla produzione di fenoli, tiofenoli e cresoli alla produzione di glicoli, nitroglicerina e loro derivati alla produzione di solfuro di carbonio alla produzione di sostanze radioattive; alle lavorazioni che implicano l'uso di radio, raggi X e sostanze radioattive alla produzione e alla lavorazione del talco alla produzione e all'impiego del nichel-carbonile alla produzione e lavorazione in bianco del feltro ottenuto mediante secretaggio con preparati mercuriali alla produzione e utilizzazione del cloruro di carbonile e del cloroformio di metile triclorurato alla produzione, distribuzione e trattamento industriale dell'ossido di carbonio e di miscele gassose contenenti ossido di carbonio alla prova di motori a combustione interna o a scoppio alla pulitura degli impianti di combustione della nafta ed al ricupero delle ceneri relative alla purificazione e raffinazione dei grassi e degli oli alla raccolta e alla lavorazione dei residui animali per la fabbricazione di concimi, di colla e di altri prodotti industriali alla raffinazione degli oli minerali alla raffinazione del nichel alla rettificazione del benzolo e degli omologhi alla ripulitura e riparazione di serbatoi contenenti piombo tetraetile o benzina etilata alla rotocalcografia alla saldatura ad arco alla saldatura autogena e al taglio con processi termici delle lastre di piombo o rivestite di piombo alla saldatura autogena ed al taglio dei metalli con arco elettrico o con fiamma ossidrica o ossiacetilenica

10 alla saldatura con elettrodi al manganese alla saldatura con leghe piombifere e dissaldatura alla sbiancatura di paglia, carta e fibre tessili alla seconda lavorazione del vetro alla fiamma alla solforazione della frutta e delle sostanze alimentari in generale alla talcatura nella lavorazione della gomma alla tintura dei filati e dei tessuti alla tintura e stampaggio dei tessuti alla vulcanizzazione della gomma alla vulcanizzazione e colorazione della gomma alla vuotatura dei pozzi neri alla zincatura delle lamiere o alla stagnatura o alla verniciatura dei recipienti con uso di materiali contenenti piombo alle applicazioni industriali dei raggi ultravioletti e infrarossi alle infermerie per animali alle operazioni di elettrolisi con catodo di mercurio alle operazioni di galvanoplastica alle operazioni di pittura e di intonaco con mastici o colori di piombo; alla asportazione di verniciature piombifere alle operazioni di pulimento con o su materiali piombiferi alle operazioni di tempera con bagno di piombo alle operazioni di tempera e di cementazione alle saldature ossiacetilenica e ad arco alle sardigne all'imbianchimento delle fibre tessili con acido cloridrico all'impiego dei composti di antimonio nell'industria chimica-farmaceutica all'impiego dei fenoli, tiofenoli e cresoli come materie prime nei processi chimici industriali all'impiego dei glicoli e derivati come materie prime nei processi chimici industriali all'impiego del benzolo ed omologhi come materie prime nei processi chimici industriali

11 all'impiego del bromo come materia prima nei processi chimici industriali all'impiego del cloro e dell'acido cloridrico come materie prime nei processi chimici industriali all'impiego del fosforo come materia prima nei processi chimici industriali all'impiego del solfuro di carbonio come solvente all'impiego del tetracloruro di carbonio come solvente all'impiego del vanadio e dei composti come materie prime nei processi chimici industriali all'impiego della piridina come denaturante dell'alcool all'impiego della piridina nell'industria chimico-farmaceutica all'impiego della piridina nell'industria dei coloranti all'impiego dell'acido solforico nelle sintesi organiche all'impiego dell'acridina nell'industria farmaceutica e dei coloranti all'impiego di solventi contenenti acetone all'impiego di solventi contenenti derivati alogenati degli idrocarburi alifatici all'impiego di solventi contenenti glicoli all'impiego di solventi contenenti piridina all'impiego professionale di antiparassitari contenenti composti organici del fosforo all'industria ceramica battitura e foratura delle lamiere con punzoni fabbricazione di chiodi lavori nelle fogne e nei canali; lavori di bonifica in terreni paludosi lavoro ai telai meccanici per tessitura lavoro dei calderai produzione di polveri metalliche con macchine a pestelli prove dei motori a scoppio e a reazione ribaditura dei bulloni Lavoratori addetti ai laminatoi di ferro e di acciaio, in quanto esposti alla inalazione di polvere di ossido di ferro Lavoratori addetti alla macinazione e alla raffinazione dello zolfo Lavoratori che impiegano utensili ad aria compressa o ad asse flessibile.

12 Lavori nelle gallerie, nelle fornaci di laterizi Soffiatura del vetro con mezzi non meccanici 4. Obblighi del Datore di lavoro Il Datore di lavoro per predisporre la sezione del Documento di Valutazione dei Rischi relativo alle lavoratrici in stato di gravidanza deve: Consultare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per individuare le principali cause di rischio per la salute e sicurezza della lavoratrici gravide; Analizzare accuratamente l uso di scale portatili, le mansioni che possono comportare il rischio di investimento, sia interno che esterna all azienda; Individuare le mansioni a rischio, gli effettivi rischi e consultare il Medico Competente per individuare le misure di prevenzione e protezione più adatte. Al termine di queste attività, il datore di lavoro compilerà la sezione del DVR con l analisi e l identificazione delle operazioni incompatibili per la gravidanza indicando per ognuna di tali mansioni a rischio le misure di prevenzione e protezione che si intendono adottare in caso di gravidanza. In generale, i rischi per la gravidanza più diffusi sono: La prolungata stazione eretta; La movimentazione manuale dei carichi; L esposizione a sostanze chimiche; L esposizione ad agenti biologici; Lo stress lavoro-correlato. Il datore di lavoro deve informare tutte le lavoratrici di questa valutazione dei rischi e dell importanza di segnalare tempestivamente l inizio di una gravidanza. 6. Misure di prevenzione e protezione da adottare Per le lavoratrici in stato di gravidanza occorrono appropriate misure di prevenzione e protezione da adottare. Tali misure le riportiamo nella seguente tabella: Fattore di Rischio Misure di Prevenzione e Protezione Orari e turni di lavoro Adottare turni di lavoro ridotti o intervallati da più pause Evitare di assegnare turni notturni Utilizzo di macchinari Informazione e Formazione dei lavoratori DPI: Protezione dell udito, del viso e delle vie respiratorie Viste mediche più frequenti Ridurre le ore lavorative che richiedono l ausilio di macchinari al fine di ridurre i rischi connessi al rumore, vibrazioni, elettrocuzione, sollecitazioni termiche, posture scorrette, schiacciamenti e compressioni sia del busto che degli arti inferiori e superiori Evitare le movimentazioni manuali del carichi (anche se di peso minimo)

13 Utilizzo di sostanze nocive Informazione e Formazione dei lavoratori sui rischi connessi all utilizzo di sostanze nocive e tossiche Obbligo di consultare il libretto informativo delle sostanze al fine di utilizzarle correttamente DPI: obbligo di indossare i dispositivi per la protezione delle vie respiratorie Viste mediche obbligatorie Ridurre le ore lavorative che richiedono l utilizzo di tali sostanze

14 7. Firme del Documento per presa visione Luogo e data:../ li.../.../ / Datore di lavoro Nominativo: Firma: Responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP) Nominativo: Firma: Medico Competente Nominativo: Firma: Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) Nominativo: Firma:

15 Lavoratrici La sottoscritta lavoratrice... dipendente di questa azienda con la mansione di Dichiara di aver preso visione della presente relazione, di ritenersi consapevole di tutte le lavorazioni a rischio in essa indicate e dei provvedimenti che saranno adottati. Si impegna altresì a comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza, non appena accertato. Data. Firma: La sottoscritta lavoratrice... dipendente di questa azienda con la mansione di Dichiara di aver preso visione della presente relazione, di ritenersi consapevole di tutte le lavorazioni a rischio in essa indicate e dei provvedimenti che saranno adottati. Si impegna altresì a comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza, non appena accertato. Data. Firma: La sottoscritta lavoratrice... dipendente di questa azienda con la mansione di Dichiara di aver preso visione della presente relazione, di ritenersi consapevole di tutte le lavorazioni a rischio in essa indicate e dei provvedimenti che saranno adottati. Si impegna altresì a comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza, non appena accertato. Data. Firma:... dipendente di questa azienda con la mansione di Dichiara di aver preso visione della presente relazione, di ritenersi consapevole di tutte le lavorazioni a rischio in essa indicate e dei provvedimenti che saranno adottati. Si impegna altresì a comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza, non appena accertato. Data. Firma:

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