Costruzione di scenari climatici futuri ad alta risoluzione destinati allo studio del loro effetto sull agricoltura italiana

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Costruzione di scenari climatici futuri ad alta risoluzione destinati allo studio del loro effetto sull agricoltura italiana"

Transcript

1 Costruzione di scenari climatici futuri ad alta risoluzione destinati allo studio del loro effetto sull agricoltura italiana G. Barcaioli, A. Crisci, G. Zipoli Istituto di Biometerologia, CNR-Ibimet Firenze Introduzione Il progetto CLIMAGRI nasce con lo scopo di migliorare e aumentare la comprensione delle risposte del sistema atmosferico alla scala nazionale, nel quadro del cambiamento climatico in corso e della sua evoluzione nei prossimi decenni, specificatamente in rapporto agli impatti sull attività agricola. E, infatti, una certezza che l incremento della concentrazione dei gas clima-alteranti o gas-serra come l anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ), ossido di azoto (N 2 O), e gli aerosol (ad es. in forma di solfati), derivanti dalle attività umane, abbiano contribuito, soprattutto nell ultimo decennio, a seguito del crescente sviluppo industriale, a modificare il clima globale. Nell ottica di una valutazione delle tendenze climatiche nel prossimo secolo a seguito dell evoluzione della concentrazione dei gas-serra, sono nati i modelli di simulazione che cercano di ricostruire, per mezzo di equazioni basate sui principi fisici che governano la circolazione atmosferica, la dinamica del tempo e del clima su vari livelli. Il punto di forza di tali modelli consiste nella possibilità di effettuare, tramite simulazioni con una rosa ampia di condizioni iniziali, razionali proiezioni future. I risultati di queste simulazioni e il loro valore scientifico dipendono sia dai modelli di circolazione globale adottati, sia dalle ipotesi relative all evoluzione delle emissioni antropiche nei prossimi decenni. La rosa di ipotesi sulla variazione futura della concentrazione dei gas serra su cui porre in atto un eventuale simulazione modellistica è detta Scenario, e coincide praticamente con i risultati ottenuti dalla simulazione stessa. In definitiva, l utilizzazione di tali modelli permette di ottenere stime su scala globale della dinamica futura di vari parametri come la temperatura, la pioggia, l umidità. Tali informazioni sono però di per sé inutilizzabili ai fini di un indagine su scala più locale, come quella nazionale e regionale, perché la risoluzione di tali modelli non permette di avere indicazioni immediate sull andamento delle grandezze a livello locale. Nasce così l esigenza di una corretta disaggregazione temporale, definita tecnicamente downscaling statistico, che assimili le serie di scenario a serie di osservazioni reale e ne permetta un uso adeguato in sede di analisi statistica e modellistica. Obiettivi generali della ricerca Le simulazioni effettuate nell'ambito di CLIMAGRI afferiscono al modello HadCM3 ed in particolare alle classi IPCC A2 e B2, dove queste ultime due sigle rappresentano le ipotesi di evoluzione del clima futuro più probabili definite nell ambito della ricerca climatica, in funzione dello sviluppo economico e dei relativi tassi di emissione di gas-

2 serra. Il modello HadCM3 può essere considerato come lo stato dell arte dei modelli climatici, in grado di rappresentare i principali processi fisici e chimici con cui i fenomeni climatici si realizzano. Rispetto ad altri modelli di circolazione generale, il grosso passo avanti realizzato dall HadCM3 consiste nell accoppiamento atmosfera-oceano (Atmosphere-Ocean General Circulation Model, AOGCM). Il modello è stato utilizzato per valutare la variabilità del clima e i suoi cambiamenti nei precedenti 1 anni, e di simulare i cambiamenti che si manifesteranno nei prossimi 1 anni. Si tratta di un modello climatico sviluppato dall Hadley Centre che fornisce una dettagliata rappresentazione tridimensionale delle maggiori componenti del sistema climatico. La figura 1 mostra i punti disponibili sul territorio italiano e sulle aree circostanti. Fig. 1 Punti di scenario globale nel territorio italiano All interno dell HadCM3 l atmosfera è schematizzata attraverso 19 livelli con risoluzione orizzontale di 2. in latitudine e di 3.7 in longitudine, di modo che la griglia globale è costituita da 96 x 73 celle aventi una risoluzione superficiale di 417 Km x 278 Km in prossimità dell equatore, che si riduce a 29 Km x 278 Km alla latitudine di 4. Nel modello HadCM3 l oceano è rappresentato attraverso 2 livelli con risoluzione orizzontale di 1. x 1., fra cui sei celle oceaniche per ogni cella atmosferica; i livelli verticali sono distribuiti in modo tale da fornire una risoluzione più alta in prossimità della superficie marina. Nell accoppiamento atmosfera-oceano i flussi di calore superficiale sono rappresentati in modo realistico, e la climatologia della temperatura della superficie marina e del ghiaccio marino rappresentano dei forti miglioramenti rispetto ai modelli precedenti. Il presente lavoro ha come obiettivo la ricerca di una metodologia per il passaggio dai valori simulati ad una scala globale, quale è quella degli scenari, ad un valore compatibile con una scala locale quale potrebbe essere quella di una specifica località di interesse. Il prodotto finale consisterà dunque in serie temporali con formato giornaliero di un qualsiasi parametro, fornito in uscita dai modelli di scenario, riferito ad una specifica 26

3 località ed ottenute a seguito di una procedura di calibrazione basata sul confronto tra dati osservati e dati di scenario. Va sottolineato il fatto che, per quanto il modello fornisca dati giornalieri, esso non si propone in alcun modo di descrivere l evoluzione dei fenomeni su tale scala temporale. Infatti, lo scopo principale dei modelli di scenario è ottenere informazione per scale temporali molto più ampie, quindi lo sfruttamento del dato giornaliero su scala globale è rivolto allo studio della variabilità climatica alla scala dei decenni e non a quella annuale, dove intervengono i fattori di variabilità topografiche locali che concorrono a generare la climatologia di un luogo, appunto quella che si osserva dall analisi delle serie di osservazioni reali. I dati ottenuti dalle operazioni di downscaling si pongono l obiettivo di descrivere l evoluzione locale della variabilità climatica a scapito della precisione di stima. E chiaro che le analisi per un sito con scenari calibrati fornisce una stima degli effetti dei cambiamenti nelle concentrazioni dei gas-serra preferibilmente su scale temporali dell ordine dei decenni. Questo proviene dalla natura stessa dei modelli di simulazione che in quanto tali possono fornire appunto delle indicazioni evolutive del clima e non delle stime assolute dei parametri atmosferici trattati. Sinteticamente possiamo affermare che non sono assimilabili ai modelli di previsione meteorologica, sebbene sfruttino gli stessi insiemi di equazioni. Metodologia La metodologia adottata per produrre scenari locali deve mantenere le informazioni utili dei simulati globali, come i trend di lungo termine, e quelle delle serie osservative come le caratteristiche climatiche del sito in esame. Il primo passo consiste essenzialmente in un interpolazione lineare applicata direttamente sulle serie giornaliere dello scenario, utilizzando come interpolatore la triangolazione irregolare (TIN), in modo da avere una serie omologa a quella di scenario sul punto desiderato, dove disponiamo della serie di osservazioni. Le serie ottenute mantengono intatte le proprietà di quelle di scenario per l'area geografica in esame in virtù della linearità dell interpolatore. La fase successiva di trattamento dei dati è di calibrazione, tramite regressione lineare, utilizzando la serie storica del sito su cui è centrata la simulazione. Al fine di poter confrontare i dati di scenario con quelli osservati, dal momento che è improponibile un confronto giornaliero di una grandezza simulata (sostanzialmente indipendente dall evoluzione reale del clima) ed una grandezza reale, si è eseguito l ordinamento per rango delle serie e su queste si è ottenuto, tramite regressione, un modello lineare di proporzionalità fra i valori delle serie reali e quelle delle serie degli scenari. L analisi di regressione lineare è stata fatta su ogni singolo parametro e su ciascun mese, utilizzando come variabile indipendente i dati della serie interpolata e come variabile dipendente gli omologhi della serie storica. Il tipo di ordinamento dipende dal parametro oggetto di calibrazione e deve essere funzionale a rendere ottimale la ricerca del modello di proporzionalità in relazione alle problematiche incontrate, non risolvibili tramite un approccio generalizzato. Si è dunque operato sulla variabile indipendente secondo le seguenti modalità: 27

4 temperatura massima: per questo parametro l ordinamento dei valori è stato fatto in maniera decrescente così da dare maggiore importanza ai valori più alti; temperatura minima: qui l ordinamento delle grandezze è stato fatto in maniera crescente al fine di controllare nel modo migliore soprattutto i valori più bassi; pioggia: è in assoluto il parametro più difficile da analizzare in quanto gli scenari tendono a sovrastimare sia i giorni piovosi che il valore di pioggia cumulata annuale, si è effettuato un ordinamento decrescente dei valori. La particolarità in questo caso è consistita nell escludere i giorni non piovosi che falserebbero il modello di regressione, e nel prendere un numero uguale di dati di scenario e dati osservati, senza far riferimento alla corrispondenza in termini di periodo esaminato, così da pesare in maniera efficace ogni range di precipitazione. Successivamente l applicazione di questo modello di proporzionalità alla serie di scenario interpolata sul punto di stazione ci permette di ottenere la serie di scenario calibrata. La serie calibrata presenta, da una parte, quasi completamente la variabilità degli estremi e le medie dei parametri tipiche del sito e, dall'altra, presenta le tendenze a lungo termine contenute nei dati del modello HadCM3. Con questa procedura è possibile fornire direttamente gruppi di serie meteorologiche fra loro spazialmente correlate, perché derivate direttamente dalle serie degli scenari, e localmente calibrate. La linearità delle operazioni matematiche adottata nella procedura impedisce la modifica dei trend forniti dallo scenario e quindi assicura un maggiore rispetto dei prodotti del Hadley Centre. Anche in questo caso, per la pioggia, al fine di ovviare alla sovrastima di giorni piovosi fornita dai dati di scenario, si è applicato un processo di tipo markoviano che permette, basandosi sulle probabilità di non evento estrapolabili dal confronto tra dati osservati e di scenario nello stesso periodo temporale, di eliminare in maniera assolutamente casuale l eccesso nel numero di giorni di pioggia. Primi risultati e conclusioni Il prodotto che scaturisce dall attività di downscaling statistico consiste, in definitiva, in serie future di grandezze meteorologiche centrate su una specifica località. Le caratteristiche di tali serie sono fortemente influenzate sia dall attendibilità delle previsioni climatiche fornite dai modelli dai simulazione atmosferica globale, sia dalla bontà dei criteri di calibrazione di tali dati generati dal downscaling. Qui di seguito vengono mostrati alcuni esempi applicativi del procedimento per la stazione di Firenze Ximeniano. Dai grafici si può notare come sia stata raggiunta una buona capacità nella simulazione degli eventi di pioggia, come evidenzia il confronto mensile dei cumulati di pioggia fra le serie calibrate e quelle reali (Figura 2). Il modello fornisce poi un adeguata rappresentazione della variabilità delle piogge giornaliere sia per il numero di giorni piovosi che nella possibilità di eventi estremi giornalieri, compensando questa lacuna presente nelle serie globali. (Figura 3-4) 28

5 4 mm/giorno Mese Serie calibrate Serie osservate Fig. 2 Andamento della media mensile della pioggia cumulata giornaliera osservata e calibrata per il decennio mm/giorno Calibrate 1994 Osservate 1994 Fig. 3 Andamento delle piogge giornaliere calibrate e osservate per l'anno mm/giorno Scenario 1994 Calibrate 1994 Fig. 4 Confronto tra le piogge cumulate giornaliere fornite dagli scenari e quelle calibrate sulla serie storica. 29

6 Per le temperature si nota una buona rappresentazione della variabilità intergiornaliera che rispecchia le caratteristiche della località presa in esame (Figura, 6 e 7). C Calibrate 1994 Osservate 1994 Fig. Andamento delle temperature massime giornaliere calibrate e osservate per l'anno C Calibrate 1994 Scenario 1994 Fig. 6 Confronto tra le temperature massime giornaliere fornite dagli scenari e quelle calibrate sulla serie storica. 3 2 C Mese Serie calibrate Serie osservate Fig. 7 Andamento della media mensile della temperatura massima giornaliera osservata e calibrata per il decennio

7 Esiste una sottostima delle temperatura massime medie rispetto alle osservazioni reali dovuto all incapacità strutturale dei modelli di simulazione di rappresentare gli estremi di qualunque parametro climatico. Comunque i risultati ottenuti, dimostrano che per un utilizzo scientifico è possibile avvalersi i dati di simulazione climatica, per varie finalità della ricerca ma si rende necessario un successivo trattamento statistico con osservazioni reali, che rimangono un base fondamentale per l analisi climatologica. 31

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:

Dettagli

Dalla meteorologia alla climatologia (un excursus sui cambiamenti climatici)

Dalla meteorologia alla climatologia (un excursus sui cambiamenti climatici) 23 marzo 2015, Giornata Mondiale della Meteorologia Cambiamenti Climatici: capire per agire Dalla meteorologia alla climatologia (un excursus sui cambiamenti climatici) a cura di Alessandro M. S. Delitala

Dettagli

Scenari e incertezze. Nelle previsioni per il prossimo futuro. Susanna Corti Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna

Scenari e incertezze. Nelle previsioni per il prossimo futuro. Susanna Corti Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Scenari e incertezze Nelle previsioni per il prossimo futuro Yann Arthus-Bertrand / Altitude Susanna Corti Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Il clima è un sistema complesso Litosfera

Dettagli

Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Sassari

Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Sassari Sassari, 26 giugno 2018 Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Sassari Guido Rianna, Paola Mercogliano Fondazione CMCC Il cambiamento climatico è un fenomeno in

Dettagli

COSTRUZIONE DI SCENARI CLIMATICI FUTURI AD ALTA RISOLUZIONE DESTINATI ALLO STUDIO DEL LORO EFFETTO SULL AGRICOLTURA ITALIANA INTRODUZIONE

COSTRUZIONE DI SCENARI CLIMATICI FUTURI AD ALTA RISOLUZIONE DESTINATI ALLO STUDIO DEL LORO EFFETTO SULL AGRICOLTURA ITALIANA INTRODUZIONE Atti Workshop CLIMAGRI Cambiamenti Climatici e Agricoltura Cagliari, 16-17 gennaio 2003 COSTRUZIONE DI SCENARI CLIMATICI FUTURI AD ALTA RISOLUZIONE DESTINATI ALLO STUDIO DEL LORO EFFETTO SULL AGRICOLTURA

Dettagli

Summer School della Rete Agenziale

Summer School della Rete Agenziale Summer School della Rete Agenziale Cagliari, 13/10/2016: I Cambiamenti Climatici in Sardegna. Meteorologia o climatologia Processi rapidi (fenomeni alla scala dai giorni ai secondi): Processi lenti (fenomeni

Dettagli

Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Alghero

Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Alghero Alghero, 25 giugno 2018 Scenari di cambiamento climatico in ambiente urbano con un focus sulla città di Alghero Guido Rianna, Paola Mercogliano Fondazione CMCC-REMHI Il cambiamento climatico è un fenomeno

Dettagli

T.Col. Guido Guidi 27 Settembre 2016

T.Col. Guido Guidi 27 Settembre 2016 T.Col. Guido Guidi 27 Settembre 2016 Il clima non è solo temperatura Temperature Inghilterra centrale La serie storica oggettiva più antica del mondo I principali dataset di temperatura globale Hadley

Dettagli

Cambiamenti climatici:

Cambiamenti climatici: Cambiamenti climatici: Conclusioni principali dell IPCC AR4 Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste IPCC WGI Bureau Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici,, Roma, 12-13 13 Settembre 2007 L Effetto

Dettagli

Il 5 Rapporto IPCC. Nuove evidenze sul riscaldamento globale. Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna

Il 5 Rapporto IPCC. Nuove evidenze sul riscaldamento globale. Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Il 5 Rapporto IPCC Nuove evidenze sul riscaldamento globale Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima CNR, Bologna Review Editor Chapter 7: Clouds and Aerosols Yann Arthus-Bertrand /

Dettagli

A cura di Dr. Adriano Barbi

A cura di Dr. Adriano Barbi A cura di Dr. Adriano Barbi A proposito di Cambiamenti climatici 1. Il clima e il sistema climatico 2. Cambiamenti climatici 3. I cambiamenti climatici osservati negli ultimi 150 anni a livello globale

Dettagli

I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future. Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste

I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future. Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste Trento, 22 Febbraio 2008 Variazione della concentrazione di gas serra in atmosfera

Dettagli

Tecnico in meteo-climatologia operativa

Tecnico in meteo-climatologia operativa Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Area professionale Sottoarea professionale Descrizione Tecnico in meteo-climatologia

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

La Meteorologia e la Climatologia a servizio degli operatori del sistema idrografico locale ANDREA GIULIACCI METEO EXPERT

La Meteorologia e la Climatologia a servizio degli operatori del sistema idrografico locale ANDREA GIULIACCI METEO EXPERT La Meteorologia e la Climatologia a servizio degli operatori del sistema idrografico locale ANDREA GIULIACCI METEO EXPERT Conferenza Nazionale sulla gestione della risorsa idrica e sui cambiamenti climatici

Dettagli

Confronto stime-misure

Confronto stime-misure Confronto stime-misure L approccio modellistico adottato per la stima del campo di vento ha previsto, nella fase di configurazione del modello CALMET utilizzato per il downscaling, una verifica delle stime

Dettagli

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite Presentazione ufficiale V.E.C.T.O.R. (VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nei cicli del carbonio mediterraneo) LINEA 1 CLICOST Effetti dei

Dettagli

Il cambiamento climatico in Emilia-Romagna, evidenze e scenari previsti

Il cambiamento climatico in Emilia-Romagna, evidenze e scenari previsti Il cambiamento climatico in Emilia-Romagna, evidenze e scenari previsti Rodica Tomozeiu Servizio IdroMeteoClima - Arpae Emilia-Romagna Clima e il cambiamento climatico Clima: valore medio delle grandezze

Dettagli

Il cambiamento climatico e gli eventi estremi in agricoltura: le gelate tardive

Il cambiamento climatico e gli eventi estremi in agricoltura: le gelate tardive Bologna 15 maggio 2006 CLIMAGRI Cambiamenti climatici e agricoltura Il cambiamento climatico e gli eventi estremi in agricoltura: le gelate tardive Gabriele Antolini Coordinatore: Collaboratori: Scheda

Dettagli

Il clima. relazioni tra le variazioni del tempo ed esseri viventi. insolazione, precipitazioni, temperature, umidità, ecc.

Il clima. relazioni tra le variazioni del tempo ed esseri viventi. insolazione, precipitazioni, temperature, umidità, ecc. Il clima Climatologia Bioclimatologia Meteorologia Biometeorologia la scienza del clima effetti del clima sulla biosfera previsioni del tempo relazioni tra le variazioni del tempo ed esseri viventi Elementi

Dettagli

Scenari del cambiamento climatico in Italia: esiti delle ricerche più recenti

Scenari del cambiamento climatico in Italia: esiti delle ricerche più recenti Scenari del cambiamento climatico in Italia: esiti delle ricerche più recenti Bologna, 18 Novembre 2017 Paola Mercogliano CMCC Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Divisione REMHI

Dettagli

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL CUNEESE Osservazioni e scenari futuri. Paolo A. Bertolotto Arpa Piemonte Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL CUNEESE Osservazioni e scenari futuri. Paolo A. Bertolotto Arpa Piemonte Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL CUNEESE Osservazioni e scenari futuri Paolo A. Bertolotto Arpa Piemonte Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali Global Warming e Hotspot Il trend lineare della temperatura

Dettagli

ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO

ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle

Dettagli

Relatore: STEFANO BANDE ARPA Piemonte INQUINAMENTO DELL ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI COMUNICARE INFORMATI. Courmayeur Pavillon 28 SETTEMBRE 2019

Relatore: STEFANO BANDE ARPA Piemonte INQUINAMENTO DELL ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI COMUNICARE INFORMATI. Courmayeur Pavillon 28 SETTEMBRE 2019 CHE TEMPO FARA E CHE ARIA RESPIREREMO NELLE REGIONI ALPINE OCCIDENTALI NEI PROSSIMI ANNI? (strumenti per la valutazione della qualità dell aria futura) Relatore: STEFANO BANDE ARPA Piemonte Parleremo di

Dettagli

Cambiamenti climatici : nuovi scenari per la nostra viticoltura. Andrea Gallo SERVIZIO TECNICO AGRICON Montecchia di Crosara, 6 marzo 2008

Cambiamenti climatici : nuovi scenari per la nostra viticoltura. Andrea Gallo SERVIZIO TECNICO AGRICON Montecchia di Crosara, 6 marzo 2008 Cambiamenti climatici : nuovi scenari per la nostra viticoltura Andrea Gallo SERVIZIO TECNICO AGRICON Montecchia di Crosara, 6 marzo 2008 Non esiste nessuna attività produttiva che sia influenzata dal

Dettagli

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA Cambiamenti climatici Prof. Daniele Verri Il clima è l insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una certa zona geografica. Il sistema climatico include l atmosfera,

Dettagli

LA CO2 È AUMENTATA DI 110 PPM DAL 1750 MA IL CONTRIBUTO UMANO È STATO SOLTANTO DI 17 PPM

LA CO2 È AUMENTATA DI 110 PPM DAL 1750 MA IL CONTRIBUTO UMANO È STATO SOLTANTO DI 17 PPM LA CO2 È AUMENTATA DI 110 PPM DAL 1750 MA IL CONTRIBUTO UMANO È STATO SOLTANTO DI 17 PPM Di Enzo Ragusa Lo studio ha avuto un grande successo e ha trovato che soltanto il 15% della crescita della CO2 è

Dettagli

Profilo verticale della temperatura in atmosfera (Fig.3.16)

Profilo verticale della temperatura in atmosfera (Fig.3.16) Profilo verticale della temperatura in atmosfera (Fig.3.16) Il profilo verticale della temperatura si può calcolare come soluzione delle equazioni del trasferimento radiativo per la condizione media dell

Dettagli

I modelli prospettano un futuro burrascoso

I modelli prospettano un futuro burrascoso www.atmosphere.mpg.de/enid/accentit > Speciale: Cicloni > R: Ricerca I modelli prospettano un futuro burrascoso Il surriscaldamento globale avrà delle conseguenze Cicli dell'attività degli uragani La ricerca

Dettagli

Il metodo delle proporzioni crescenti

Il metodo delle proporzioni crescenti Il metodo delle proporzioni crescenti Ulisse Di Corpo Abstract I modelli predittivi, che utilizzano le regressioni multiple, partono dall assunto che le relazioni tra le variabili sono lineari o traducibili

Dettagli

NAUSICA interim. ARPA FVG CRMA Centro Regionale di Modellistica Ambientale

NAUSICA interim. ARPA FVG CRMA Centro Regionale di Modellistica Ambientale NAUSICA interim ARPA FVG CRMA Centro Regionale di Modellistica Ambientale crma@arpa.fvg.it Anna Chiara Goglio Palmanova, Dicembre 2018 Indice o Introduzione Obiettivi NAUSICA Obiettivi o Database Campi

Dettagli

La Spezia, 24 Gennaio 2019

La Spezia, 24 Gennaio 2019 La Spezia, 24 Gennaio 2019 Profilo climatico Comune della Spezia Mauro Rossi Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica PROFILO CLIMATICO Quali sono i contenuti

Dettagli

Previsione mensile: febbraio 2013

Previsione mensile: febbraio 2013 Previsione mensile: febbraio 2013 Modello GLOBO, CNR-ISAC D. Mastrangelo, P. Malguzzi, A. Buzzi Previsione emessa il 01/02/2013 e basata sulle condizioni iniziali NOAA/NCEP del 30/01/2013 Outline Descrizione

Dettagli

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale

3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale Capitolo 3 Caratterizzazione delle sorgenti pag. 53 3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale 3.2.1. Metodologia di individuazione dell area Ai fini dell individuazione

Dettagli

IL NUOVO MODELLO PREVISIONALE PUNTUALE GIS-BASED

IL NUOVO MODELLO PREVISIONALE PUNTUALE GIS-BASED IL NUOVO MODELLO PREVISIONALE PUNTUALE GIS-BASED SINTESI Dal 1 maggio 2016, nella piattaforma SMMeSD (Sistema di Monitoraggio Meteorologico e di Supporto alle Decisioni) il modello previsionale dei parametri

Dettagli

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74

Dettagli

IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA. Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute

IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA. Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute La presenza del polline in atmosfera concentrazione pollinica [numero di granuli/mc

Dettagli

NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE. Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2

NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE. Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2 NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2 NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI

Dettagli

Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri

Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri Cambiamenti climatici: origini, effetti e scenari futuri Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Yann Arthus-Bertrand / Altitude Il clima

Dettagli

UFFICIO STATISTICA Climatologia

UFFICIO STATISTICA Climatologia Climatologia L'andamento climatico a Trieste N.B. Tutti i dati presentati in questo studio sono stati elaborati dall ufficio statistica del Comune (dott.ssa Antonella Primi), in collaborazione con la tirocinante

Dettagli

Azoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame:

Azoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame: Aria ed atmosfera L aria Questo sottile strato, inodore ed incolore è una miscela di gas: 78 % di azoto; 21 % di ossigeno; 0,03 % di anidride carbonica; 0,97 % altri gas. Azoto La molecola di azoto e formata

Dettagli

1 DATI METEOROLOGICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI PER L ANNO 2004

1 DATI METEOROLOGICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI PER L ANNO 2004 1 DATI METEOROLOGICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI PER L ANNO 2004 Le condizioni meteorologiche condizionano fortemente la qualità dell aria di un territorio: infatti occorre ricordare che la concentrazione

Dettagli

Stato di avanzamento del progetto SOS Bonifacio

Stato di avanzamento del progetto SOS Bonifacio Stato di avanzamento del progetto SOS Bonifacio Dr Roberto Sorgente & Gruppo di Oceanografia Operativa * Istituto Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche Sede di Oristano Guardia

Dettagli

Caos e atmosfera. Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera. 11 giugno 2010

Caos e atmosfera. Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera. 11 giugno 2010 Introduzione Caos e atmosfera Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera 11 giugno 2010 CRMA - Centro Regionale di Modellistica Ambientale ARPA FVG Palmanova - Italy Dario B. Giaiotti

Dettagli

L atmosfera è un involucro sottile e attivo

L atmosfera è un involucro sottile e attivo L atmosfera è un involucro sottile e attivo L atmosfera è l involucro gassoso che avvolge la Terra e la segue nei suoi movimenti grazie alla forza di gravità. E un sistema dinamico che filtra le radiazioni

Dettagli

Ricostruzione della composizione del particolato atmosferico nell area lombarda

Ricostruzione della composizione del particolato atmosferico nell area lombarda Ricostruzione della composizione del particolato atmosferico nell area lombarda E. Peroni ARPA Lombardia UO Modellistica Settore Monitoraggi Ambientali Sommario Modelli chimici e di trasporto e misure

Dettagli

Introduzione al sistema climatico terrestre. tendenza. Federico Porcù Dipartimento di Fisica Università di Ferrara

Introduzione al sistema climatico terrestre. tendenza. Federico Porcù Dipartimento di Fisica Università di Ferrara Introduzione al sistema climatico terrestre Osservazioni di stato e tendenza Federico Porcù (porcu@fe.infn.it) Dipartimento di Fisica Università di Ferrara sistemi dinamici, non linearità, caos; componenti

Dettagli

Il ruolo dei piccoli comuni nell adattamento ai cambiamenti climatici La costruzione della consapevolezza

Il ruolo dei piccoli comuni nell adattamento ai cambiamenti climatici La costruzione della consapevolezza Corso di Perfezionamento Cambiamento Climatico - Opzioni di Adattamento aa 2017-18 Incontro Conclusivo - Relazioni Finali Centro Sant Elisabetta Campus Università di Parma, 12 marzo 2018 Il ruolo dei piccoli

Dettagli

Introduzione al sistema climatico terrestre. tendenza. Federico Porcù Dipartimento di Fisica Università di Ferrara

Introduzione al sistema climatico terrestre. tendenza. Federico Porcù Dipartimento di Fisica Università di Ferrara Introduzione al sistema climatico terrestre Osservazioni di stato e tendenza Federico Porcù (porcu@fe.infn.it) Dipartimento di Fisica Università di Ferrara sistemi dinamici, non linearità, caos; componenti

Dettagli

MARSCHALS Millimetre-wave Airborne Receivers for Spectroscopic CHaracterisation in Atmospheric Limb Sounding

MARSCHALS Millimetre-wave Airborne Receivers for Spectroscopic CHaracterisation in Atmospheric Limb Sounding Pagina: 1/ 6 MARSCHALS Millimetre-wave Airborne Receivers for Spectroscopic CHaracterisation in Atmospheric Limb Sounding Asper s.r.l. www.asper-fi.it Pagina: 2/ 6 MARSCHALS Millimetre-wave Airborne Receivers

Dettagli

Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima

Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera Inquinamento dell aria e riscaldamento del clima Marco Gaia Meteo Locarno meteorologo 18 settembre 2008

Dettagli

Bilancio termico. Bilancio termico 16/01/ il 31% circa viene riflesso di nuovo nello spazio; 2. il 20% circa viene assorbito dell atmosfera;

Bilancio termico. Bilancio termico 16/01/ il 31% circa viene riflesso di nuovo nello spazio; 2. il 20% circa viene assorbito dell atmosfera; Bilancio termico La temperatura dell atmosfera è determinata dal riscaldamento solare, ma non direttamente. Il Sole invia sulla Terra un enorme quantità di energia, per lo più sotto forma di radiazioni

Dettagli

Presentation. Utilitalia Hosting Institution. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks.

Presentation. Utilitalia Hosting Institution. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks. Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risks Presentation Title for Companies Stefano Pareglio coordinatore Isabella Alloisio, Francesco Bosello, Lorenza Name Campagnolo,

Dettagli

Cambiamenti climatici e ondate di calore. Stefano Zauli Sajani Centro Tematico Ambiente e Salute Arpae Emilia-Romagna

Cambiamenti climatici e ondate di calore. Stefano Zauli Sajani Centro Tematico Ambiente e Salute Arpae Emilia-Romagna Cambiamenti climatici e ondate di calore Stefano Zauli Sajani Centro Tematico Ambiente e Salute Arpae Emilia-Romagna 1. Cambiamenti climatici Evidenze I rapporti IPCC (Intergovernamental Panel on Climate

Dettagli

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari

Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia. Monitoraggio, scenari Elementi di conoscenza sui cambiamenti climatici in Italia Monitoraggio, scenari Franco Desiato Settore Clima e Meteorologia Applicata ISPRA Monitoraggio (impatti presenti e tendenze) Rete mareografica

Dettagli

Le previsioni e quando fare scattare l allarme

Le previsioni e quando fare scattare l allarme Le previsioni e quando fare scattare l allarme Stefano Marchesi Stefano Zauli Sajani Struttura tematica di Epidemiologia ambientale ARPA Emilia Romagna Schema di flusso di una previsione Raccolta delle

Dettagli

Modelli meteorologici ed affidabilità

Modelli meteorologici ed affidabilità SERVIZIO VALANGHE ITALIANO SCUOLA CENTRALE METEOROLOGIA IN MONTAGNA Rifugio Sapienza - Etna (CT) 16-17 febbraio 2013 Modelli meteorologici ed affidabilità 1 Le previsioni del tempo: come? Cercando di riprodurre,

Dettagli

Il profilo climatico locale per l'adattamento dell'agricoltura bolognese

Il profilo climatico locale per l'adattamento dell'agricoltura bolognese Il profilo climatico locale per l'adattamento dell'agricoltura bolognese Rodica Tomozeiu, Lucio Botarelli ARPA-SIMC, Emilia-Romagna Bologna, 17/12/13 Il cambiamento in atto a livello globale Tendenze nella

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO SERVIZIO PRESIDI TECNICI DI SUPPORTO AL SETTORE AGRICOLO Ufficio direttiva nitrati e qualità dei suoli, coordinamento servizi vivaistici e agrometeo (Cepagatti - Scerni) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO

Dettagli

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONESU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire dalle

Dettagli

Profilo climatico locale

Profilo climatico locale Alghero, 13 novembre 2018 Incontro PUA CHE TEMPO CHE FARÁ PRESENTAZIONE DEL PROFILO CLIMATICO LOCALE DEL COMUNE DI ALGHERO Profilo climatico locale Valentina Mereu - Guido Rianna, Paola Mercogliano, Giuliana

Dettagli

La geografia della salute: applicazioni di un GIS per l analisi della distribuzione spaziale e temporale dei fenomeni di malattia.

La geografia della salute: applicazioni di un GIS per l analisi della distribuzione spaziale e temporale dei fenomeni di malattia. La gestione del territorio attraverso l integrazione delle informazioni sanitarie ed ambientali con l utilizzo della tecnologia G.I.S. La geografia della salute: applicazioni di un GIS per l analisi della

Dettagli

Cambiamenti climatici: i risultati emersi dagli ultimi rapporti dell'ipcc

Cambiamenti climatici: i risultati emersi dagli ultimi rapporti dell'ipcc Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Cambiamenti climatici: i risultati emersi dagli ultimi rapporti dell'ipcc Sergio Castellari Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro

Dettagli

Proiezioni regionali e sul Mediterraneo di temperatura e precipitazione

Proiezioni regionali e sul Mediterraneo di temperatura e precipitazione Proiezioni regionali e sul Mediterraneo di temperatura e precipitazione Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007: The Physical

Dettagli

PROSPETTIVE FUTURE DELL IDROELETTRICO IN ITALIA Federico Marca Andrea Terret

PROSPETTIVE FUTURE DELL IDROELETTRICO IN ITALIA Federico Marca Andrea Terret PROSPETTIVE FUTURE DELL IDROELETTRICO IN ITALIA Federico Marca federicomarca01@gmail.com Andrea Terret andreaterret@gmail.com Relatore: Prof. Ing. Carlo De Michele Correlatore: Ing. Francesco Avanzi 1

Dettagli

Rapporto sul clima Cantone Ticino

Rapporto sul clima Cantone Ticino Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera Rapporto sul clima Cantone Ticino Rapporto di lavoro MeteoSvizzera no. 239 Supplemento grafici Editore

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2015-2016

ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2015-2016 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 215-216 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-381

Dettagli

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica 2 Servizio 3^ Sezione Report Trimestrale 2010 Verifiche dei modelli operativi presso il CNMCA Dicembre Gennaio Febbraio

Dettagli

REPORT PLUVIOMETRICO ANNO 2012

REPORT PLUVIOMETRICO ANNO 2012 REPORT PLUVIOMETRICO ANNO 2012 REPORT PLUVIOMETRICO ANNO 2012 Commento generale PREMESSA Al fine di valutare l entità gli apporti pluviometrici, sono state considerate tutte le stazioni automatiche (circa

Dettagli

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE COLTURE AGRARIE

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE COLTURE AGRARIE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE COLTURE AGRARIE PROF. CARLO BELLECCI ORDINARIO DI FISICA SPERIMENTALE UNIVERSITA DI ROMA TOR VERGATA bellecci@uniroma2.it CRATI www.crati.it Cosenza Catanzaro Reggio C. Consorzio

Dettagli

superficiali fiumi e Bilancio idrologico a scala nazionale

superficiali fiumi e Bilancio idrologico a scala nazionale Stato di qualità dei corpi idrici superficiali fiumi e Bilancio idrologico a scala nazionale Stato ecologico corpi idrici superficiali fiumi Reporting WFD 16% 12% 2% 7% 19% 44% 3% 5% superficiali fiumi

Dettagli

Sistemi Colturali. Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche

Sistemi Colturali. Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche Cambiamento climatico e aziende cerealicolo-zootecniche 1 Premessa Non sono un climatologo e sono fermamente convinto che ognuno debba fare il suo mestiere Quanto vi mostrerò è a valle della climatologia

Dettagli

LO STUDIO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA TORINO NORD

LO STUDIO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA TORINO NORD LO STUDIO DELLE SORGENTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA TORINO NORD Roberta De Maria SC Rischi Naturali e Ambientali LA CENTRALE TORINO NORD Nell ambito

Dettagli

Previsione mensile: marzo 2013

Previsione mensile: marzo 2013 Previsione mensile: marzo 2013 Modello GLOBO, CNR-ISAC D. Mastrangelo, P. Malguzzi, A. Buzzi Previsione emessa il 01/03/2013 e basata sulle condizioni iniziali NOAA/NCEP del 27/02/2013 Outline Descrizione

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI SETTEMBRE 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI SETTEMBRE 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo Ufficio Coordinamento Servizi vivaistici e Agrometeo Scerni(Ch) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI SETTEMBRE 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO

Dettagli

MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti

MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti Corso di TRASPORTI E TERRITORIO e TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti DOCENTI Agostino

Dettagli

6. Conclusioni 6.1 Il metodo utilizzato 6.2 Efficacia delle misure locali

6. Conclusioni 6.1 Il metodo utilizzato 6.2 Efficacia delle misure locali 6. Conclusioni 6.1 Il metodo utilizzato In questo studio, il sistema modellistico NINFA (cap.1, pag.4 e segg.) è stato utilizzato per valutare la qualità dell aria in Emilia - Romagna e in tutta la pianura

Dettagli

Uso di Big data in Epidemiologia ambientale ed occupazionale. Progetto BEEP ATTIVITÁ 3.1.

Uso di Big data in Epidemiologia ambientale ed occupazionale. Progetto BEEP ATTIVITÁ 3.1. Uso di Big data in Epidemiologia ambientale ed occupazionale Progetto BEEP ATTIVITÁ 3.1. Protocollo operativo per la determinazione di mappe di concentrazione di inquinanti atmosferici e di parametri meteorologici

Dettagli

Non è più il clima di una volta

Non è più il clima di una volta Non è più il clima di una volta Il punto sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze Stefano Tibaldi ARPA Emilia-Romagna Monte Cimone Fonte dati: AM CO2 mai stata così alta negli ultimi 800.000 anni!

Dettagli

Applicazioni dei modelli CTM: analisi di scenario

Applicazioni dei modelli CTM: analisi di scenario Applicazioni dei modelli CTM: analisi di scenario Sommario Cos è un analisi di scenario Esempio di applicazione: il progetto City-Delta Scelte tecniche (impostazione di un analisi di scenario) Validazione

Dettagli

Meteorologia in Adriatico, modellistica e cambiamenti climatici

Meteorologia in Adriatico, modellistica e cambiamenti climatici Meteorologia in Adriatico, modellistica e cambiamenti climatici Silvio Davolio CNR ISAC Il Sistema marino costiero Networking territoriale della conoscenza: un opportunità per la Regione Emilia Romagna

Dettagli

Non ci sono più dubbi: il riscaldamento globale è in atto (AR4-WG1-IPCC)

Non ci sono più dubbi: il riscaldamento globale è in atto (AR4-WG1-IPCC) COMUNICATO STAMPA Non ci sono più dubbi: il riscaldamento globale è in atto (AR4-WG1-IPCC) Sergio Castellari Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) e Istituto Nazionale di Geofisica

Dettagli

Col termine oceano si intendono le più vaste distese d'acqua salata presenti sulla superficie terrestre. Si distinguono dai mari per le dimensioni

Col termine oceano si intendono le più vaste distese d'acqua salata presenti sulla superficie terrestre. Si distinguono dai mari per le dimensioni Col termine oceano si intendono le più vaste distese d'acqua salata presenti sulla superficie terrestre. Si distinguono dai mari per le dimensioni molto maggiori; i mari sono infatti insenature marginali

Dettagli

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2006

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2006 Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2006 I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteorologico dell'arpa della Regione Emilia

Dettagli

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica 2 Servizio 3^ Sezione Report Trimestrale 2009 Verifiche dei modelli operativi presso il CNMCA Dicembre Gennaio Febbraio

Dettagli

CRA-RPS Gruppo di Ricerca di Gorizia

CRA-RPS Gruppo di Ricerca di Gorizia CRA-RPS Gruppo di Ricerca di Gorizia Spatially explicit modelling of soil organic C in compost amended agricultural soils Mondini C. a, Fornasier F. a, Galvez A. b a Gruppo di Ricerca di Gorizia, CRA-RPS,

Dettagli

IREAWEB Piemonte. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera. Milano, 14 maggio 2010

IREAWEB Piemonte. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera. Milano, 14 maggio 2010 IREAWEB Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera FRANCESCO MATERA - REGIONE PIEMONTE SETTORE RISANAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E ATMOSFERICO Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera

Dettagli

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire

Dettagli

1. Studia la funzione che rappresenta la superficie del parallelepipedo in funzione del lato b della base quadrata e rappresentala graficamente;

1. Studia la funzione che rappresenta la superficie del parallelepipedo in funzione del lato b della base quadrata e rappresentala graficamente; PROBLEMA 2: Il ghiaccio Il tuo liceo, nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro, ha organizzato per gli studenti del quinto anno un attività presso lo stabilimento ICE ON DEMAND sito nella tua regione.

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI OTTOBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI OTTOBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO SERVIZIO PRESIDI TECNICI DI SUPPORTO AL SETTORE AGRICOLO Ufficio direttiva nitrati e qualità dei suoli, coordinamento servizi vivaistici e agrometeo (Cepagatti - Scerni) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO

Dettagli

STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER LA GESTIONE DEI RISCHI NATURALI STRADA STATO DI AVANZAMENTO AZIONE 2.2

STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER LA GESTIONE DEI RISCHI NATURALI STRADA STATO DI AVANZAMENTO AZIONE 2.2 STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER LA GESTIONE DEI RISCHI NATURALI STRADA STATO DI AVANZAMENTO AZIONE 2.2 Ing. Secondo BARBERO Arpa Piemonte Dipartimento Sistemi Previsionali Comitato

Dettagli

10 Quasi esperimenti. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

10 Quasi esperimenti. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 10 Quasi esperimenti Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 10.1 La differenza principale tra quasi esperimenti e veri esperimenti 10.2 Disegni con gruppo di controllo non equivalenti 10.3 Disegni senza

Dettagli

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA CONFIGURAZIONE DELLA RETE Il sistema di controllo della qualità dell aria in Valle d Aosta è finalizzato al monitoraggio della qualità dell aria dell intero

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-38100

Dettagli

Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche. Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O.

Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche. Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O. Anticipazioni sui divieti di spandimento invernale Riflessioni agrometeorologiche Lorenzo Craveri Arpa Lombardia - U.O. Meteoclimatologia Definizioni Tempo (meteorologico): stato fisico dell'atmosfera

Dettagli

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica

AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica AERONAUTICA MILITARE Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica 2 Servizio 3^ Sezione Report Trimestrale 2008 Verifiche dei modelli operativi presso il CNMCA Dicembre Gennaio Febbraio

Dettagli

Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC)

Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC) Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC) Antonio Guarnieri (Istituto Naizonale di Geofisica e Vulcanologia) Torino, 14-15 Ottobre 2015 Sommario Introduzione

Dettagli

SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE

SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE Assessorato Scuola. Formazione professionale. Università e ricerca. Lavoro SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE SCHEDA DESCRITTIVA STANDARD PROFESSIONALI DELLA QUALIFICA AREA PROFESSIONALE Allegato 1) SVILUPPO

Dettagli