Page 1/13

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Page 1/13"

Transcript

1 SPECIALE DELLA SETTIMANA Il danno pensionistico per omissioni contributive prescritte: profili di responsabilità del datore di lavoro in caso di omissioni contributive di Paolo Bonetti - avvocato Inps In caso di omesso versamento contributivo da parte del datore di lavoro, una volta decorso il termine quinquennale di prescrizione e spirati i termini per eventualmente chiedere la costituzione della rendita vitalizia in base alla L. 1338/1968, al lavoratore spetta un ultima soluzione, rappresentata dall azione di risarcimento danni da promuovere nei confronti del datore inadempiente ai sensi dell articolo 2116, cod. civ.. Il presente contributo cerca di evidenziarne gli aspetti oggettivi e soggettivi e le problematiche che possono sorgere a livello procedurale. Premessa Il lavoratore dipendente ha un vero e proprio diritto soggettivo al regolare versamento dei contributi a proprio favore da parte datoriale, volto a costituire tendenzialmente l integrità della posizione assicurativa. L instaurarsi del rapporto di lavoro fa nascere contemporaneamente 2 ulteriori tipologie di rapporti: 1. da un lato, sorge il rapporto assicurativo tra datore di lavoro ed ente previdenziale, con il primo che è tenuto a corrispondere e denunciare mensilmente i contributi dovuti all Inps; 2. dall altro, vi è il rapporto previdenziale in senso stretto, o rapporto prestazionale, con l Istituto di previdenza, che è tenuto a erogare le prestazioni a favore degli assicurati quando ricorrono determinati requisiti (contributivi, anagrafici, reddituali). Il mancato versamento dei contributi da parte datoriale comporta un correlativo nocumento in capo al prestatore di lavoro subordinato, a favore del quale l ordinamento appresta una serie di rimedi cui si può ricorrere a seconda della natura del danno, del momento temporale in cui viene scoperta l omissione contributiva e della documentazione che il prestatore stesso può vantare a dimostrazione soprattutto dell esistenza del rapporto di lavoro. A tutela dell integrità della posizione contributiva del lavoratore operano soprattutto gli Page 1/13

2 articoli 2115 e 2116, cod. civ., ai quali si affiancano, poi, alcune disposizioni speciali. Il primo articolo determina il datore di lavoro quale unico responsabile del pagamento dei contributi nell ambito di un rapporto di lavoro subordinato[1]. Inoltre, l articolo 2115, comma 3, cod. civ., dichiara nullo qualsiasi patto diretto a eludere, in qualsivoglia modalità, gli obblighi relativi alla previdenza e all assistenza, sancendo il principio dell indisponibilità dell obbligazione contributiva. L articolo 2116, cod. civ. prevede, invece, una tutela per i lavoratori subordinati in caso di omessa copertura assicurativa e contributiva, attraverso il principio dell automaticità delle prestazioni[2]. Qualora il datore di lavoro non adempia agli obblighi di denuncia e, soprattutto, al conseguente versamento dei contributi a favore dei propri dipendenti, i lavoratori mantengono comunque, grazie all automaticità, il diritto all integrale posizione assicurativa (e alle eventuali, connesse, prestazioni), trasferendo il rischio dell inadempimento e l onere relativo in capo all ente previdenziale, alla fondamentale condizione che la contribuzione omessa non sia ancora coperta da prescrizione. In pratica, attraverso il principio dell automatismo avviene una vera e propria scissione tra il rapporto contributivo assicurativo (che disciplina i rapporti tra il datore di lavoro e l Inps) e quello previdenziale (che connette l Istituto ai lavoratori dipendenti), trasferendo in capo all ente creditore della contribuzione omessa il pregiudizio derivante dal ritardo con cui la contribuzione viene recuperata, a condizione, tuttavia, che l assicurato fornisca la prova dell esistenza del rapporto lavorativo con documenti certi e che la contribuzione non sia prescritta[3]. È, dunque, onere del lavoratore verificare la propria posizione contributiva e, ove riscontrata un eventuale omissione, rivendicare tale inadempienza presso il datore di lavoro, provvedendo, al contempo, a denunciare il mancato versamento dei contributi all Inps affinché l Istituto si attivi nel recuperare la contribuzione non ancora prescritta. Si può ben dire, infatti, che l interruzione della prescrizione da parte dell Istituto previdenziale (a ciò sollecitato, magari, dallo stesso lavoratore) consente di ottenere vantaggi ai fini del principio dell automaticità, lasciando che un azione volta al risarcimento del danno sia residuale e possa utilizzarsi soltanto in caso di intervenuta prescrizione. Il danno pensionistico per omissioni contributive prescritte Ove sia spirato il termine di prescrizione, da ultimo fissato dall articolo 3, commi 9 e 10, L. 335/1995, in 5 anni[4], il lavoratore può ancora porre riparo alla sua scopertura contributiva con 2 distinti rimedi: Page 2/13

3 1. la richiesta di condanna del datore di lavoro alla costituzione di una rendita vitalizia, ai sensi dell articolo 13, L. 1338/1962; 2. o un azione di risarcimento danni ex articolo 2116, comma 2, cod. civ., sempre nei confronti del datore di lavoro. Tralasciando le problematiche e i presupposti inerenti alla costituzione di rendita vitalizia[5], è bene concentrarsi sui profili di responsabilità del datore di lavoro e sulla tipologia di danno che si verifica in capo al lavoratore. Il danno è rappresentato dalla mancata o parziale prestazione previdenziale che si verificherà nel momento in cui il lavoratore raggiungerà (o avrebbe potuto raggiungere) i requisiti anagrafici e contributivi previsti per la pensione[6]. La Suprema Corte ritiene esperibile un azione risarcitoria nei confronti del datore di lavoro soltanto da quando si verifica effettivamente il danno in capo al lavoratore. Infatti, potendo l'azione risarcitoria stricto sensu essere esercitata soltanto nel momento in cui la definitiva perdita della prestazione previdenziale si determina, prima di quel momento il lavoratore soffre esclusivamente un danno potenziale, in quanto titolare di una posizione assicurativa carente (in caso di parziale omissione contributiva) ovvero del tutto mancante (in caso di totale omissione). L azione risarcitoria ex articolo 2116, cod. civ., avrà quale oggetto un danno generico o specifico, a seconda che l azione venga esperita prima o successivamente alla maturazione dei requisiti per il diritto a pensione. Ci si spiega meglio. Qualora un lavoratore rivendichi un determinato periodo in cui si è verificata l omissione contributiva, coprendo il quale egli avrebbe potuto raggiungere i requisiti per ottenere l agognata pensione, non potrà che chiedere genericamente il risarcimento dei danni nei confronti del datore di lavoro, potendo il prestatore soltanto comprovare, da un lato, l esistenza e la durata del rapporto lavorativo (all interno del quale vi sia stata l omissione contributiva) e, dall altro lato, il fatto che, grazie alla copertura con quei contributi (in realtà omessi), egli avrebbe potuto percepire un trattamento pensionistico. Al contrario, vi sarà una richiesta di risarcimento dei danni specifico laddove il lavoratore maturi, comunque, il diritto a percepire una pensione (di invalidità, di vecchiaia, anticipata), ma la stessa sia di importo inferiore a quello potenzialmente ottenibile, ove i contributi fossero stati regolarmente e integralmente versati in costanza del rapporto di lavoro subordinato. Si pensi, a mero titolo di esempio, agli straordinari diurni, festivi, notturni o a superminimi pagati al lavoratore senza il corrispondente versamento contributivo all Inps o, ancora, al lavoro festivo o a quello supplementare per i part timers, oppure ai trattamenti meramente retributivi comprendenti l indennità di trasferta, il rimborso spese, qualificati come tali Page 3/13

4 unilateralmente dal datore di lavoro al solo fine di non corrispondere su dette voci i relativi contributi. Tra i requisiti indispensabili per poter validamente instaurare l azione risarcitoria serve il requisito soggettivo, che consiste nella colpa del datore di lavoro, ovverosia dell autore della condotta illecita. Partendo dal presupposto che contestualmente al rapporto di lavoro si instaurano i pressoché paralleli rapporti assicurativi e previdenziali, è onere dell impresa provvedere, da un lato, a presentare le denunce mensili (gli attuali UniEmens) entro l ultimo giorno del mese successivo a quello cui i contributi si riferiscono e, dall altro, a corrispondere all ente previdenziale i relativi contributi entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento. In mancanza del tempestivo versamento vengono addebitati ai datori di lavoro morosi o evasori le sanzioni civili (o somme aggiuntive), calcolate rispettivamente secondo il regime dell omissione o della, più onerosa, evasione, con importi che conseguono alla mancata corresponsione dei contributi e sono predeterminati dalla legge, da ultimo con la L. 388/2000 (articolo 116, comma 8). Allorquando il versamento dei contributi non si può più effettuare per il decorso del periodo (quinquennale) di prescrizione, da un lato, non si parla più di sanzioni civili (rivendicabili dall Inps solo per periodi non coperti da prescrizione), dall altro, la determinazione del relativo quantum si deve effettuare attraverso specifiche quantificazioni e capitalizzazioni, che dipendono da una serie di variabili, che ovviamente cambiano in considerazione del diverso percorso previdenziale di ciascun lavoratore. Le diverse tipologie di danno Il danno pensionistico e la relativa quantificazione saranno da calcolare in maniera differenziata per ciascun avente diritto che si duole e rivendica il mancato versamento dei contributi. Una prima tipologia di lavoratori è rappresentata da coloro che avrebbero potuto ottenere la pensione con il regime retributivo: si tratta, dunque, di coloro che, potenzialmente, avrebbero maturato il diritto a pensione grazie a un accredito contributivo di almeno 18 anni prima del 31 dicembre 1995[7]. Per coloro la cui pensione sia determinabile secondo il criterio retributivo, dunque, si può parlare di danno pensionistico soltanto laddove l assicurato non abbia raggiunto il requisito contributivo massimo[8]. Al contrario, ove l assicurato raggiunga il requisito contributivo massimo e la contribuzione Page 4/13

5 non versata non ricada nell arco temporale di riferimento per la determinazione della retribuzione pensionabile, nessuna lesione potrà essere azionata dal lavoratore, il quale si troverà già a godere di un emolumento pensionistico nella dimensione massima e, quindi, non aumentabile con il periodo e la contribuzione omessa, in quanto lo si ribadisce riguardante un periodo risalente e non computato nell arco temporale di riferimento[9]. Alla stessa stregua non potrà rivendicare alcun danno il lavoratore nei confronti del quale non sono stati versati per un determinato periodo i contributi, laddove, pur computando la contribuzione omessa e, magari, facendo ricorso a un integrazione della propria posizione contributiva attraverso i versamenti volontari o eventuali riscatti consentiti, non raggiunge lo stesso il requisito contributivo minimo per il diritto alla prestazione. E quindi a titolo di esempio nel caso di un assicurato che ha una posizione contributiva di 5 anni di contributi versati, il quale scopre che anni addietro un datore di lavoro non gli ha versato ulteriori 3 anni e che, potenzialmente, può anche riscattare una laurea o un periodo di lavoro all estero per altri 4 anni, ma raggiunge (ipoteticamente) soltanto 12 anni di contribuzione e non gli servono nemmeno ulteriori versamenti volontari se non per ben 8 anni al fine di ottenere quel minimo di 20 anni, che costituisce il requisito contributivo, cui si deve aggiungere quello anagrafico di 67 anni per ottenere la pensione di vecchiaia. E lo stesso è a dirsi per un lavoratore più giovane che ambisca a una pensione di anzianità per la quale sono necessari, allo stato, 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomo, e un anno di meno, se donna. Ne consegue che chi ha un estratto contributivo molto scarno, difficilmente potrà azionare un danno pensionistico per omissioni contributive prescritte, non raggiungendo comunque il potenziale diritto a pensione. Resta inteso che l azione risarcitoria potrà, invece, essere promossa, anche nelle appena prospettate e descritte situazioni, qualora la contribuzione presso la Gestione dei lavoratori dipendenti sia sì insufficiente per una pensione autonoma, ma potrebbe essere utilizzata unitamente ad altra contribuzione corrisposta presso altra Gestione pensionistica, attraverso un cumulo[10] o una totalizzazione[11]. Un altra ipotesi in cui non vi è spazio per un azione risarcitoria si ha allorquando vi sia stata un omissione contributiva parziale (intendendo, con questa, le ipotesi in cui il datore di lavoro ha comunque versato i contributi in un determinato periodo per il lavoratore, ma non ha assoggettato a contribuzione alcune voci della retribuzione imponibile) e il lavoratore ha diritto a una pensione calcolata con il sistema retributivo in cui, tuttavia, il periodo oggetto della parziale omissione non viene preso in considerazione ai fini del calcolo della retribuzione pensionabile. Al contrario, sarà esperibile un azione nei confronti del datore di lavoro allorquando il lavoratore possa rivendicare una pensione liquidabile con il regime retributivo e l arco temporale omesso sia proprio necessario per l ottenimento del requisito anagrafico e/o contributivo per il diritto a pensione. Page 5/13

6 Alla medesima stregua, l azione di risarcimento danni nei confronti del datore di lavoro inadempiente potrà essere sempre esperita da parte del lavoratore che ha (potenzialmente) diritto a una pensione calcolata con il regime misto[12] (ovverosia con meno di 18 anni di contributi prima del 31 dicembre 1995) o totalmente contributivo (con versamenti previdenziali che si collocano esclusivamente dopo il 1 gennaio 1996). Gli aspetti procedurali L azione risarcitoria ex articolo 2116, cod. civ., ha natura contrattuale ed è soggetta a una prescrizione ordinaria decennale, che decorre dal momento in cui teoricamente il lavoratore avrebbe avuto diritto a pensione. Il danno subito dal lavoratore per la perdita della pensione, derivata dall'omessa contribuzione previdenziale da parte del datore di lavoro ex articolo 2116, cod. civ., si verifica come sopra specificato al raggiungimento dell'anzianità pensionabile, con la conseguenza che da tale momento decorre il termine decennale di prescrizione del diritto al risarcimento. Va evidenziato che sulla citata decorrenza non incide il provvedimento di reiezione dell Istituto previdenziale e, dunque, sarà fondamentale per il lavoratore offrire la dimostrazione che, grazie ai contributi omessi, avrebbe percepito la pensione il cui danno è pacificamente ascrivibile al datore di lavoro negligente. La causa va promossa innanzi al giudice del lavoro territorialmente competente, ma va evidenziato che pur non essendoci sostanziali differenze tra un giudizio lavoristico e uno previdenziale formalmente qui si tratta di una causa di lavoro che deriva da un inadempimento imputabile alla parte datoriale. In questo si nota la differenza con la controversia promossa dal lavoratore e diretta a ottenere la costituzione della rendita vitalizia, ex articolo 13, L. 1338/1962: quest ultima, infatti, introduce pacificamente una causa di natura previdenziale, diretta alla reintegrazione della posizione contributiva del prestatore di lavoro per equivalente e prevede il necessario litisconsorzio dell ente previdenziale, tenuto, in quel caso, sia a esaminare la bontà della documentazione a esso sottoposta dal lavoratore, che superato positivamente il primo step della prova scritta di data certa ai fini dell esistenza del rapporto di lavoro a quantificare l onere corrispondente alla riserva matematica basata su una specifica capitalizzazione e, versata la quale, la posizione può intendersi effettivamente coperta. Al contrario, nella causa diretta a ottenere il risarcimento del danno (generico o specifico) causato al lavoratore dal mancato versamento in suo favore dei contributi, a essere evocato in giudizio è soltanto il responsabile di tale ammanco contributivo, ossia il datore di lavoro, con facoltà per quest ultimo di giustificarsi sia nell an (per esempio dimostrando che quello rivendicato dal lavoratore non era un rapporto di natura subordinata), sia nel quantum (per Page 6/13

7 esempio evidenziando di aver dato mandato e provvista a un professionista o a un intermediario abilitato che tuttavia non ha presentato le denunce obbligatorie o, fatto ancor più grave, non ha versato i relativi contributi all Inps, provvedendo a chiedere in tale ultima ipotesi di essere manlevato). Da un punto di vista processuale, al lavoratore sarà sufficiente allegare la prova del periodo effettivamente lavorato presso il datore di lavoro inadempiente, dimostrando, altresì, che, ove fossero stati versati tali contributi, egli avrebbe percepito con una determinata decorrenza l agognata pensione o, in ipotesi di parziale inadempimento, l avrebbe percepita in una maggiore misura. Di fatto, dunque, la correlazione tra omissione contributiva e danno pensionistico sussiste senza un particolare ulteriore onere probatorio, soprattutto allorquando la pensione sia determinata in tutto (sistema contributivo) o in parte (sistema misto) con i criteri contributivi per cui il trattamento pensionistico è rapportato agli effettivi versamenti effettuati nel corso dell intera vita lavorativa. La determinazione del danno pensionistico Si è visto sopra che il danno risarcibile coincide con la somma della prestazione non conseguita. Pertanto, in ipotesi di contributi evasi che non hanno permesso al lavoratore di raggiungere in un determinato momento i requisiti anagrafici o contributivi per la pensione di vecchiaia, di invalidità o anticipata il danno coinciderà con l intera pensione che sarebbe spettata all assicurato. Al contrario, in ipotesi di versamenti soltanto parziali da un punto di vista quantitativo (o, per meglio dire, non completi), il danno coinciderà con la differenza tra quanto liquidato dall ente previdenziale sulla base degli effettivi versamenti e quanto, invece, sarebbe stato l importo della pensione ove ci fosse stato un versamento pieno. Ecco, quindi, che si potrà parlare di prestazione non conseguita dall assicurato, frutto del danno emergente coincidente con i ratei o le differenze di ratei non percepiti ma anche di lucro cessante. La giurisprudenza propende, giustamente, per classificare il credito da risarcimento del danno derivante da omessa o irregolare contribuzione quale obbligazione di valuta e, quindi, suscettibile di rivalutazione. Precisate sopra le (oggettivamente) scarne prove cui è tenuto il lavoratore in sede giudiziaria, resta da capire come potrà il magistrato quantificare esattamente il danno risarcibile. Page 7/13

8 Certamente, è da escludersi a priori un risarcimento commisurato agli importi dei contributi omessi: significherebbe umiliare il prestatore di lavoro già danneggiato sotto un profilo previdenziale, ma, soprattutto, graziare il datore di lavoro chiedendogli a distanza di anni, se non di decenni importi che avrebbe dovuto versare molti anni prima, ignorando la svalutazione nel frattempo intercorsa. Appare lungimirante la conclusione spesso adottata di quantificare il danno utilizzando i criteri di calcolo della riserva matematica ai sensi dell articolo 13, L. 1338/1962. Infatti, in questo caso non si condanna il datore di lavoro inadempiente a corrispondere la provvista contributiva, bensì si obbliga lo stesso a versare degli importi capitalizzati (e rivalutati) tali da garantire al lavoratore un risarcimento che possa ristorarlo per la totale (o parziale) impossibilità di ottenere la giusta pensione dall ente previdenziale. Naturalmente, nel quantificare il danno (anche in ottica di rendita indicizzata), il giudice del lavoro sarà tenuto a soppesare se, in fin dei conti, la pensione a quel determinato prestatore (e ricorrente in giudizio) mai spetterà, se il trattamento sarà liquidato con qualche anno di ritardo (per esempio, per il raggiungimento del requisito contributivo per la pensione anticipata in un momento successivo o il dover attendere, a causa della mancata corresponsione dei contributi, l età anagrafica per la pensione di vecchiaia) o, infine, se la pensione corrisposta con la corretta decorrenza dall Inps sia quantitativamente inferiore a quella che sarebbe spettata ove ci fosse stato il pieno versamento dei contributi. I coefficienti della capitalizzazione sono quelli contenuti nei Decreti Ministeriali attuativi dell articolo 13, L. 1338/1962, e, quindi, prima il D.M. 19 febbraio 1981 e, successivamente, a far data dal 1 novembre 2007, il D.M. 31 agosto 2007[13]. Ecco, dunque, che sarà necessaria un opera di parificazione tra la pensione (parziale o totale) pregiudicata dall omesso versamento contributivo e la corretta tabella ministeriale da adottare alla specifica persona, tenuto conto ovviamente dell età, del regime pensionistico, del sesso del lavoratore istante. Si rammenta che, in ipotesi di decesso dell assicurato, l azione volta a ottenere il risarcimento dei danni potrà essere promossa dal coniuge superstite, quale titolare della pensione di reversibilità. Il convenuto in giudizio, spesso di pietra Una volta delineato il danno e descritti gli aspetti procedurali, rimane da vagliare un tutt altro che banale aspetto della vicenda, che riguarda il vero responsabile dell omissione contributiva, ossia il datore di lavoro. Nel caso di specie, come sopra evidenziato, si parla di situazioni in cui i contributi sono ormai Page 8/13

9 prescritti e quindi, come minimo, sono trascorsi almeno 5 anni da quando il relativo versamento doveva essere corrisposto. Inoltre, se il prestatore non ricorre all azione volta a costituire la riserva vitalizia ex L. 1338/1962, e si concentra a instaurare una controversia volta all ottenimento di un risarcimento dei danni provocati dal datore di lavoro inadempiente sulla sua prestazione pensionistica, egli deve attendere come sopra visto il momento in cui avrebbe il potenziale diritto a percepire la pensione. Tuttavia, in un mondo lavorativo caratterizzato sempre più dalla parcellizzazione dei rapporti e, soprattutto, da una durata media della vita delle imprese inferiore ai 10 anni, appare arduo che a distanza di un lungo lasso temporale il lavoratore sia ancora in grado di rinvenire e, conseguentemente, di adire in giudizio il datore di lavoro inadempiente. Tranne l ipotesi (remota, ma non impossibile) di un impresa ancora attiva dopo molti anni, si evidenzia che tra le poche situazioni favorevoli al lavoratore ci possano essere quelle di soci illimitatamente responsabili di società di persone, a condizione ovviamente che la società non sia magari decotta nel frattempo, comportando per legge la dichiarazione di insolvenza in capo anche ai soci (e magari una successiva procedura di esdebitazione) o, ancora, una procedura di sovraindebitamento promossa dagli stessi, che lascerebbe al lavoratore pochissime possibilità di ottenere il ristoro ai suoi danni. Gli inutili tentativi di convenire in giudizio l Inps nell azione risarcitoria Il lavoratore, sia quando rivendichi il mancato versamento dei contributi non ancora prescritti, sia nel caso agisca per la costituzione della rendita vitalizia, è tenuto a chiamare in giudizio anche l Inps, quale legittimato attivo alla riscossione della contribuzione. Non così deve avvenire in ipotesi di azione risarcitoria per il mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro, restando quest ultimo unico responsabile e contraddittore del lavoratore subordinato. Come ben statuito da ultimo dalla Corte di Cassazione, con l ordinanza n. 2164/2021, nel caso di mancato versamento di contributi dovuti dal datore di lavoro, ma ormai prescritti, il lavoratore non può agire direttamente in giudizio nei confronti dell Inps per far condannare l Istituto a regolarizzare la propria posizione assicurativa. In simili fattispecie, infatti, l Istituto non ha la responsabilità di aver lasciato decorrere i termini di prescrizione della contribuzione senza provvedere a recuperarla nei confronti del datore di lavoro. In conclusione, il lavoratore nel caso di credito contributivo prescritto (circostanza che Page 9/13

10 dunque impedisce all ente previdenziale di rivendicare i propri crediti) può azionare ex articolo 2116, comma 2, cod. civ., una richiesta di risarcimento del danno a carico esclusivamente del datore di lavoro, in quanto tale situazione determina l attualizzarsi per il lavoratore del danno risarcibile, che consiste come sopra visto nella perdita totale del trattamento di pensione o nella percezione di un ammontare pensionistico inferiore a quello altrimenti spettante, ove i contributi fossero stati pagati[14]. È questo il motivo per cui il lavoratore, proprio per salvaguardare l integrità della propria posizione assicurativa, è tenuto costantemente a monitorare il proprio estratto contributivo, al fine di accorgersi tempestivamente di eventuali ammanchi e di procedere se del caso, e comunque prima dello spirare dei termini di prescrizione con una denuncia tempestiva all Inps, corredata da una documentazione completa da parte del lavoratore. E a tale controllo il lavoratore è agevolato, soprattutto negli ultimi anni, da una serie di strumenti telematici che gli permettono una verifica da casa, accedendo alla propria posizione contributiva sul sito dell Inps, una volta tramite il PIN e, dal 1 ottobre 2020, mediante lo Spid, previa idonea registrazione o, in alternativa, delegando un soggetto o un professionista a ciò appositamente abilitato. [1] Per ragioni di spazio si evidenzia solo incidentalmente che anche i lavoratori sono tenuti a corrispondere una quota parte dei contributi, ma materialmente il versamento degli stessi spetta alla parte datoriale mediante una trattenuta mensile che viene fatta sulla retribuzione dei lavoratori. L omesso versamento delle ritenute previdenziali effettuate dal datore di lavoro, di cui all articolo 2, comma 1-bis, D.L. 463/1983, convertito, con modificazioni, dalla L. 638/1983, costituiva fino a pochi anni fa un reato rimasto tale soltanto per le omissioni che superano l importo annuo di euro, mentre per gli importi inferiori è stata adottata una sanzione amministrativa, come disciplinata dall articolo 3, comma 6, D.Lgs. 8/2016, oggi particolarmente nota in virtù delle tante ordinanze ingiunzioni notificate dall Inps negli ultimi mesi ai datori di lavoro. Le ritenute previdenziali sono, come noto, parte integrante della stessa retribuzione e, pertanto, il datore di lavoro sarebbe tenuto a ripartire le risorse esistenti al momento di corrispondere i compensi ai lavoratori dipendenti in modo da poter adempiere all'obbligo del versamento delle ritenute, anche se ciò possa riflettersi sull integrale pagamento delle retribuzioni medesime (Cassazione, Sez. III, n /2007, in Cass. pen. 2009, 3, 1236). [2] Tale principio, originariamente previsto dall articolo 27, R.D.L. 636/1939, per le prestazioni temporanee, è stato poi esteso, dall articolo 40, L. 153/1969, alle prestazioni pensionistiche, dapprima ai soli fini del raggiungimento del diritto a pensione e, successivamente (articolo 23-ter, D.L. 267/1972, convertito con L. 485/1972), anche per la misura del trattamento pensionistico. [3] La delimitazione del principio di automaticità ai periodi non coperti da prescrizione è dettata da ragioni di economia pubblica, anche perché non si vuole addossare a tempo indeterminato in capo all ente di previdenza e, dunque, allo Stato, oneri privi di una corrispondente copertura, soprattutto in periodi come il presente in cui la tenuta dei conti pubblici è costantemente a rischio e determinata anche dall enorme flusso di denaro che la fiscalità generale deve erogare a tutela della previdenza e assistenza in Italia. [4] Si ricorda che non è ammessa la possibilità di effettuare versamenti, a regolarizzazione di contributi arretrati, dopo che, rispetto ai contributi stessi, sia intervenuta la prescrizione e l Inps non può accettare contributi coperti da prescrizione proprio dal momento che sarebbe comunque impossibilitato a recuperare il relativo onere nei confronti del datore di lavoro. [5] Per un approfondimento ci si permette di rimandare a P. Bonetti, Omissione contributiva e tutela del lavoratore: quando risponde l Inps?, in La circolare di lavoro e previdenza, n. 12/2021, pag. 39. [6] Si rimanda sul punto all arresto di Cassazione n /2018. [7] Si ricorda che la pensione viene comunque liquidata con il regime retributivo per il periodo sino a tutto il 2011, dal momento che per i versamenti successivi al 1 gennaio 2012 a seguito della riforma Monti Fornero adottata con il D.L. 201/2011, convertito con modificazioni nella L. 214/2011 viene adottato il sistema contributivo. [8] Requisito massimo che è pari, nel Fondo previdenziale dei lavoratori dipendenti, alla misura dell 80% della media della retribuzione pensionabile. [9] E quindi non rientrabile né temporalmente nella c.d. quota A, ossia quella maturata dall assicurato prima del 31 dicembre 1992 e che si basa sulla media degli ultimi 5 anni (260 settimane) delle retribuzioni utili percepite dal dipendente, né nella c.d. quota B, cioè per il periodo successivo al 1 gennaio 1993 e fino al 31 dicembre [10] Articolo 1, commi, , L. 228/ Page 10/13

11 [11] D.Lgs. 42/2006. [12] Unica ipotesi di esclusione potrebbe esserci nel caso in cui il periodo di scopertura contributiva coincida con il primissimo periodo di regime retributivo e quindi non interessato dal calcolo della retribuzione pensionabile. [13] Pubblicato sulla G.U. il 6 novembre 2007 ed emanato in attuazione dell articolo 1, comma 790, L. 296/2006. [14] Si veda sul punto anche Cassazione n. 3790/1988. Si segnala che l articolo è tratto da Il giurista del lavoro. Centro Studi Lavoro e Previdenza Euroconference ti consiglia: Page 11/13

12 Page 12/13

13 Powered by TCPDF ( Page 13/13

Qual è il termine entro cui si prescrivono i contributi previdenziali da versare all Inps?

Qual è il termine entro cui si prescrivono i contributi previdenziali da versare all Inps? Prescrizione contributi Inps, quando Autore : Noemi Secci Data: 17/04/2018 Qual è il termine entro cui si prescrivono i contributi previdenziali da versare all Inps? Il versamento dei contributi previdenziali

Dettagli

La soppressione del Fondo degli autoferrotranvieri

La soppressione del Fondo degli autoferrotranvieri decreto che ha sancito il passaggio al Fondo lavoratori dipendenti dell'inps La soppressione del Fondo degli autoferrotranvieri (Dlgs 414/96) Con il DLgs 29 giugno 1996, n. 414, sono state emanate disposizioni,

Dettagli

Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS

Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS di Redazione Pubblicato il 25 settembre 2004 1. Premessa Come noto, il decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184 (in vigore

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall INPS al raggiungimento di una determinata età anagrafica ed anzianità

Dettagli

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO «TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO COLLEGIO DI BOLOGNA - 27 NOVEMBRE 2018 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI CASSA LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI PENSIONE DI VECCHIAIA PENSIONE

Dettagli

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO «TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE - TOTALIZZAZIONE - CUMULO COLLEGIO DI LODI - 18 MARZO 2019 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI CASSA LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI PENSIONE DI VECCHIAIA PENSIONE DI ANZIANITÀ

Dettagli

Omissione del versamento dei contributi previdenziali: rassegna giurisprudenziale

Omissione del versamento dei contributi previdenziali: rassegna giurisprudenziale Omissione del versamento dei contributi previdenziali: rassegna giurisprudenziale Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Diritto penale Sommario: 1. Nozioni generali e casistica giurisprudenziale.

Dettagli

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO TORINO PINEROLO IVREA OTTOBRE 2018

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO TORINO PINEROLO IVREA OTTOBRE 2018 «TRATTAMENTI PENSIONISTICI» RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO TORINO PINEROLO IVREA 11 12 OTTOBRE 2018 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI CASSA Le prestazioni previdenziali 2 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI

Dettagli

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» Le prestazioni previdenziali della Cassa Ricongiunzione - Totalizzazione - Cumulo

«TRATTAMENTI PENSIONISTICI» Le prestazioni previdenziali della Cassa Ricongiunzione - Totalizzazione - Cumulo «TRATTAMENTI PENSIONISTICI» Le prestazioni previdenziali della Cassa Ricongiunzione - Totalizzazione - Cumulo COLLEGIO MODENA 18 OTTOBRE 2019 LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI CASSA GEOMETRI PENSIONE DI VECCHIAIA

Dettagli

Datore di lavoro inadempiente: entro quanto tempo posso far valere i miei diritti ed ottenere tutela

Datore di lavoro inadempiente: entro quanto tempo posso far valere i miei diritti ed ottenere tutela Termini di prescrizione dei diritti del lavoratore Autore : Valentina Azzini Data: 04/05/2018 Datore di lavoro inadempiente: entro quanto tempo posso far valere i miei diritti ed ottenere tutela Stai svolgendo

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni

Direzione Centrale Pensioni Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti ai sensi dell articolo 1, comma 239, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, come modificato dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232. Rinuncia alla totalizzazione

Dettagli

Legge Stabilità 2017: interventi in materia pensionistica

Legge Stabilità 2017: interventi in materia pensionistica Legge Stabilità 2017: interventi in materia Roberto Ruffato Responsabile Area Relazioni Industriali APE Anticipo a garanzia RITA Rendita Integrativa Temporanea Anticipata ANTICIPO PENSIONE Abolizione penalizzazioni

Dettagli

Opzione al Sistema Contributivo ( art. 1, comma 23, legge n. 335/1995 e s.m.i.)

Opzione al Sistema Contributivo ( art. 1, comma 23, legge n. 335/1995 e s.m.i.) Opzione al Sistema Contributivo ( art. 1, comma 23, legge n. 335/1995 e s.m.i.) I lavoratori che alla data del 31.12.1995 hanno un anzianità contributiva inferiore a 18 anni possono optare per il sistema

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 217 02.12.2015 Facoltà di computo: le linee guida dell INPS Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Inps L INPS, con la

Dettagli

LE RAGIONI DELLA RIFORMA. Analisi statistico-economica dei principali indicatori dei fenomeni previdenziali gestiti dall Inpgi

LE RAGIONI DELLA RIFORMA. Analisi statistico-economica dei principali indicatori dei fenomeni previdenziali gestiti dall Inpgi LE RAGIONI DELLA RIFORMA Analisi statistico-economica dei principali indicatori dei fenomeni previdenziali gestiti dall Inpgi 2012-2016 MERCATO DEL LAVORO 18.000 17.500 17.000 16.500 16.000 15.500 15.000

Dettagli

Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano. A cura del Dott. Riccardo Bellocchio

Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano. A cura del Dott. Riccardo Bellocchio Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano A cura del Dott. Riccardo Bellocchio I PERIODI RISCATTABILI A FINI DELLA PENSIONE I contributi da riscatto servono a coprire a proprie spese alcuni periodi espressamente

Dettagli

Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS

Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS Stampa Riscatto dei periodi di Laurea per gli iscritti alla Gestione separata INPS in a cura del Dott. Massimo Tonci info@studiotonci 1. Premessa Come noto, il decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 16/03/2017

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 16/03/2017 Direzione Centrale Pensioni Roma, 16/03/2017 Circolare n. 60 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

Aumento dell'età pensionabile, requisiti previsti per la pensione di vecchiaia nel 2019, ammontare dell'assegno Inps.

Aumento dell'età pensionabile, requisiti previsti per la pensione di vecchiaia nel 2019, ammontare dell'assegno Inps. Pensione di vecchiaia 2019 Autore : Noemi Secci Data: 16/12/2018 Aumento dell'età pensionabile, requisiti previsti per la pensione di vecchiaia nel 2019, ammontare dell'assegno Inps. Cambiano, nel 2019,

Dettagli

Riscatto dei contributi: quali periodi posso recuperare? Autore : Noemi Secci. Data: 06/06/2019

Riscatto dei contributi: quali periodi posso recuperare? Autore : Noemi Secci. Data: 06/06/2019 Riscatto dei contributi: quali periodi posso recuperare? Autore : Noemi Secci Data: 06/06/2019 Periodi non coperti dai contributi che possono essere riscattati ai fini della pensione: dall aspettativa

Dettagli

Riscatti, Pensioni e Quota 100. Finalmente si parte.

Riscatti, Pensioni e Quota 100. Finalmente si parte. Riscatti, Pensioni e Quota 100. Finalmente si parte. 09 Aprile 2019 Tempo di lettura 12 m. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della l. 26/2019 avvenuta lo scorso 29 marzo 2019, sono divenute operative

Dettagli

U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M. LA RIFORMA PREVIDENZIALE FORNERO APPLICAZIONE ai LAVORATORI MARITTIMI

U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M. LA RIFORMA PREVIDENZIALE FORNERO APPLICAZIONE ai LAVORATORI MARITTIMI F E D E R M A N A G E R Via Ravenna 14-00161 ROMA U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M. UNIONE SINDACALE CAPITANI UNIONE NAZIONALE CAPITANI LUNGO CORSO AL COMANDO DIRETTORI di MACCHINA Segreteria Nazionale 16121

Dettagli

NORMATIVA PENSIONISTICA: NOVITA DAL 2010

NORMATIVA PENSIONISTICA: NOVITA DAL 2010 NORMATIVA PENSIONISTICA: NOVITA DAL 2010 La legge n. 247 del 23 luglio 2007 ha modificato in parte la disciplina pensionistica introdotta dalla legge n. 243 de 23 agosto 2004 (c.d. Legge Maroni); di seguito

Dettagli

Direzione Centrale Entrate. Roma, 20/03/2014

Direzione Centrale Entrate. Roma, 20/03/2014 Direzione Centrale Entrate Roma, 20/03/2014 Circolare n. 33 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

Direzione Centrale delle Entrate Contributive. Direzione Centrale delle Prestazioni

Direzione Centrale delle Entrate Contributive. Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale delle Entrate Contributive Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 22 Gennaio 2004 Circolare n. 12 Allegato n. 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori

Dettagli

CUMULO Note e Quesiti. Roma 13 Novembre 2017

CUMULO Note e Quesiti. Roma 13 Novembre 2017 CUMULO Note e Quesiti Roma 13 Novembre 2017 MATURAZIONE REQUISITI TRATTAMENTO ANTICIPATO ENPAM QUOTA A La pensione ordinaria di vecchiaia Quota A e la pensione ordinaria di vecchiaia Quota B sono concesse

Dettagli

Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti

Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti (Articolo 1, commi da 239 a 248 della legge 24 dicembre 2012, n.228, come modificata dalla legge 11 dicembre 2016, n.232) Pagina 1 di 9 Sommario 1 Trattamenti

Dettagli

RISCATTO RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO

RISCATTO RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO RISCATTO RICONGIUNZIONE TOTALIZZAZIONE CUMULO PADOVA, 16 giugno 2017 REQUISITI DI PENSIONAMENTO (a regime dal 2021) PENSIONE DI VECCHIAIA PENSIONE DI ANZIANITA (con cancellazione dagli Albi) 70 anni di

Dettagli

sanitaria territoriale, l ammontare della contribuzione ordinaria è stata rideterminata, a

sanitaria territoriale, l ammontare della contribuzione ordinaria è stata rideterminata, a 1 Requisiti Rapporto professionale con il Servizio Sanitario Nazionale (o altri Istituti) in qualità di Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta ed addetti ai servizi di continuità assistenziale

Dettagli

Invalidità permanente: dal risarcimento va detratto l indennizzo Inps

Invalidità permanente: dal risarcimento va detratto l indennizzo Inps Invalidità permanente: dal risarcimento va detratto l indennizzo Inps Dal risarcimento del danno alla salute si deve detrarre quanto percepito dalla vittima a titolo di trattamento previdenziale o indennitario

Dettagli

Focus Lavoro L approfondimento di qualità

Focus Lavoro L approfondimento di qualità Focus Lavoro L approfondimento di qualità N. 6 07.02.2017 Autonomi GS INPS: le aliquote contributive 2017 L INPS ha fornito i nuovi valori contributivi 2017 per gli iscritti alla Gestione separata INPS

Dettagli

I NUOVI TRATTAMENTI PENSIONISTICI disciplina vigente

I NUOVI TRATTAMENTI PENSIONISTICI disciplina vigente I NUOVI TRATTAMENTI PENSIONISTICI disciplina vigente DL 201 DEL 6/12/2011 E N 216/2011 E DELLE PRIME INDICAZIONI AMMINISTRATIVE (circolare INPS 14 marzo 2012, n 35) 1995 - DINI L. 335 (CONTRIBUTIVO/GESTIONE

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 31/07/2014

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 31/07/2014 Direzione Centrale Pensioni Roma, 31/07/2014 Circolare n. 95 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

Roma, 24/7/ Al Senato della Repubblica ROMA -Alla Camera dei Deputati ROMA

Roma, 24/7/ Al Senato della Repubblica ROMA -Alla Camera dei Deputati ROMA Roma, 24/7/2000 DIREZIONE CENTRALE ENTRATE CONTRIBUTIVE UFF. I Tesoro Studi - Al Senato della Repubblica -Alla Camera dei Deputati -Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretariato Generale -Alle

Dettagli

LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA

LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA Ricongiunzione gratuita (l. 322/58; art. 1, l. n. 29/79) Ricongiunzione onerosa (art. 2, l. n. 29/79; l. n. 45/90) L eliminazione della

Dettagli

Cumulo dei contributi dei professionisti: istruzioni applicative

Cumulo dei contributi dei professionisti: istruzioni applicative Cumulo dei contributi dei professionisti: istruzioni applicative L'Inps fornisce ulteriori istruzioni applicative riguardo al cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti in presenza di periodi di contribuzione

Dettagli

Pensione col cumulo gratuito dei contributi nella Cassa Forense

Pensione col cumulo gratuito dei contributi nella Cassa Forense Pensione col cumulo gratuito dei contributi nella Cassa Forense Autore : Noemi Secci Data: 02/01/2017 Possibilità di sommare gratuitamente i contributi previdenziali versati in fondi diversi per ottenere

Dettagli

Liberi professionisti: le regole per il cumulo contributivo gratuito

Liberi professionisti: le regole per il cumulo contributivo gratuito 2017 Ai gentili clienti e Loro Sedi 07 novembre 2017 Liberi professionisti: le regole per il cumulo contributivo gratuito Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che la Fondazione Studi

Dettagli

LA PREVIDENZA DEL COMMERCIALISTA

LA PREVIDENZA DEL COMMERCIALISTA Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma LA PREVIDENZA DEL COMMERCIALISTA CONSIDERAZIONI, RIFLESSIONI E SOLUZIONI Commissione ordinamento della professione Roma, 8 Maggio 2013

Dettagli

ENPAM E CUMULO. Dott. Vittorio Pulci

ENPAM E CUMULO. Dott. Vittorio Pulci ENPAM E CUMULO Dott. Vittorio Pulci CUMULO: UNA CONQUISTA PER LE CATEGORIE PROFESSIONALI. LE PROSPETTIVE DELLA LEGGE DI BILANCIO Roma 13 Novembre 2017 LA RICONGIUNZIONE DEI CONTRIBUTI Legge 7 febbraio

Dettagli

Roma, 17 gennaio 2017

Roma, 17 gennaio 2017 Roma, 17 gennaio 2017 n.04/2017 Pensioni: novità dal 1 gennaio 2017 Con l entrata in vigore della legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017) ci troviamo di fronte ad alcune novità in materia pensionistica

Dettagli

Come si calcola la pensione dei medici e degli odontoiatri, quando si ha diritto al trattamento.

Come si calcola la pensione dei medici e degli odontoiatri, quando si ha diritto al trattamento. Pensione Enpam medici e odontoiatri Autore : Noemi Secci Data: 03/02/2018 Come si calcola la pensione dei medici e degli odontoiatri, quando si ha diritto al trattamento. Tutti gli iscritti agli albi provinciali

Dettagli

Informativa FIOM CGIL Roma e Lazio set.2014

Informativa FIOM CGIL Roma e Lazio set.2014 Le prestazioni Il lavoratore aderente a Cometa ha il diritto di richiedere delle prestazioni sia durante la fase di contribuzione che, naturalmente, al momento del pensionamento. Diritti e prestazioni

Dettagli

Decreto pensioni: il nostro commento

Decreto pensioni: il nostro commento Decreto pensioni: il nostro commento Commento al decreto legge in materia di pensioni (capo II, artt. 14-25) Articolo 14 Definisce le modalità di accesso alla cosiddetta quota cento. Comma 1: l età anagrafica

Dettagli

****************************************

**************************************** Notizie Lavoro Flash Notiziario in materia di Lavoro e Previdenza Roma, 22 marzo 2017 Sommario PREVIDENZA A CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI NON COINCIDENTI (ART. 1, COMMA 195, LEGGE 232/16) PRIME ISTRUZIONI

Dettagli

CASSA FORENSE: NOVITÀPER ISCRIZIONI E PAGAMENTO DI CONTRIBUTI

CASSA FORENSE: NOVITÀPER ISCRIZIONI E PAGAMENTO DI CONTRIBUTI CASSA FORENSE: NOVITÀPER ISCRIZIONI E PAGAMENTO DI CONTRIBUTI Roma 3 dicembre 2013 Sala Seminari Cassa Forense 2 La nuova legge professionale forense 3 NUOVA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE

Dettagli

Parte I Origini ed evoluzione della previdenza sociale (Antonino Sgroi)

Parte I Origini ed evoluzione della previdenza sociale (Antonino Sgroi) Indice Parte I Origini ed evoluzione della previdenza sociale (Antonino Sgroi) 1. La crisi della previdenza sociale 15 2. Nascita ed evoluzione dei sistemi di previdenza sociale fuori dall Italia 17 2.1.

Dettagli

Cambio Lavoro Ma la Pensione?

Cambio Lavoro Ma la Pensione? Cambio Lavoro Ma la Pensione? 08 ottobre 2019 Tempo di lettura 9 m. Spesso ci troviamo di fronte a clienti che ci chiedono dei consigli in merito ad una proposta di lavoro o alla volontà di intraprendere

Dettagli

I criteri di calcolo nella rivaluzione e negli interessi

I criteri di calcolo nella rivaluzione e negli interessi I criteri di calcolo nella rivaluzione e negli interessi Autore: Perrotta Giulio In: Diritto civile e commerciale 1. Premessa In tema di risarcimento del danno per debiti di valore (es. incidente stradale),

Dettagli

Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Inps Gestione separata

Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Inps Gestione separata Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 20 03.02.2016 Autonomi: le aliquote contributive 2016 L INPS ha fornito i nuovi valori contributivi 2016 per gli iscritti alla

Dettagli

TFS: BREVI INDICAZIONI SULLE MODALITA DI CALCOLO E SUI TEMPI DI LIQUIDAZIONE

TFS: BREVI INDICAZIONI SULLE MODALITA DI CALCOLO E SUI TEMPI DI LIQUIDAZIONE TFS: BREVI INDICAZIONI SULLE MODALITA DI CALCOLO E SUI TEMPI DI LIQUIDAZIONE Con la doverosa premessa che trattasi di materia complessa ed in continua evoluzione, intendiamo offrire alcune sintetiche e

Dettagli

Le prestazioni Inps 2013 Regione Emilia Romagna

Le prestazioni Inps 2013 Regione Emilia Romagna 1 Le prestazioni Inps 2013 Regione Emilia Romagna Pensioni vigenti compresi gli invalidi civili e le prestazioni assistenziali: Vecchiaia 902.430 Invalidità 84.821 Superstiti/reversibilità 312.219 pensioni/assegni

Dettagli

Riscatto degli anni del corso di studi universitari: quando è possibile, quanto costa, quali benefici comporta, quando può essere agevolato.

Riscatto degli anni del corso di studi universitari: quando è possibile, quanto costa, quali benefici comporta, quando può essere agevolato. Riscatto laurea: tutto quello che devi sapere Autore : Noemi Secci Data: 13/04/2019 Riscatto degli anni del corso di studi universitari: quando è possibile, quanto costa, quali benefici comporta, quando

Dettagli

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 AREA CONTRIBUTI E PRESTAZIONI Direzione Prestazioni Previdenziali DIREZIONE GENERALE A tutte le Imprese dello

Dettagli

B) Legge n. 243 del 2004 come integrata e modificata dall articolo 1, commi 1 e 2, della legge n. 247 del 2007

B) Legge n. 243 del 2004 come integrata e modificata dall articolo 1, commi 1 e 2, della legge n. 247 del 2007 Allegato 4 Riepilogo disposizioni vigenti in materia di requisiti e di accesso ai trattamenti pensionistici anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201 del 2011, convertito dalla

Dettagli

Pensione: come e quando?

Pensione: come e quando? Pensione: come e quando? Dalla mia esperienza di delegato i colleghi cominciano a porre domande e fare simulazioni quando sono abbastanza vicini all età della pensione, diciamo dopo i 55 anni, scoprendo

Dettagli

REGOLAMENTO RISCATTI E RICONGIUNZIONI. Art. 1 - Soggetti, modalità e termini per i riscatti

REGOLAMENTO RISCATTI E RICONGIUNZIONI. Art. 1 - Soggetti, modalità e termini per i riscatti REGOLAMENTO RISCATTI E RICONGIUNZIONI Art. 1 - Soggetti, modalità e termini per i riscatti 1.1 - Gli iscritti ad Inarcassa possono riscattare: a) il periodo legale dei corsi di laurea d ingegneria e di

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 23/06/2017

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 23/06/2017 Direzione Centrale Pensioni Roma, 23/06/2017 Circolare n. 103 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al

Dettagli

LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA

LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA LA GARANZIA DELLA MOBILITÀ PENSIONISTICA DEL LAVORATORE IN ITALIA Ricongiunzione gratuita (l. 322/58; art. 1, l. n. 29/79) Ricongiunzione onerosa (art. 2, l. n. 29/79; l. n. 45/90) L eliminazione della

Dettagli

Riscatti e ricongiunzioni di INARCASSA

Riscatti e ricongiunzioni di INARCASSA INARCASSA: RISCATTI E RICONGIUNZIONI Silvia A. V. Fagioli REV 2 -marzo 2017 1 Riscatti e ricongiunzioni di INARCASSA RISCATTO Aumenta l anzianità contributiva e/o la contribuzione utile al calcolo della

Dettagli

Pensione: quando fare la domanda? Autore : Noemi Secci. Data: 05/12/2018

Pensione: quando fare la domanda? Autore : Noemi Secci. Data: 05/12/2018 Pensione: quando fare la domanda? Autore : Noemi Secci Data: 05/12/2018 Quando si può inviare la domanda di pensione all'inps ed entro quando ci si deve dimettere: pensione di vecchiaia, anticipata, trattamenti

Dettagli

Messaggio inps 15738/2013

Messaggio inps 15738/2013 Messaggio inps 15738/2013 Oggetto: Istruzioni operative: circolare n 120/2013 - Nuova disciplina sul Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti ai sensi dell art. 1, commi da 239 a 246, della Legge

Dettagli

Versamenti contributivi presso differenti Enti previdenziali in base all attività lavorativa Slide 3

Versamenti contributivi presso differenti Enti previdenziali in base all attività lavorativa Slide 3 Cumulo contributivo INDICE Versamenti contributivi presso differenti Enti previdenziali in base all attività lavorativa Slide 3 Tre istituti: ricongiunzione, totalizzazione e cumulo contributivo Slide

Dettagli

IL TRATTAMENTO DI PENSIONE ANTICIPATA PENSIONE QUOTA 100 Di Giuseppe Torzi, Referente Previdenza FVM-SIVeMP

IL TRATTAMENTO DI PENSIONE ANTICIPATA PENSIONE QUOTA 100 Di Giuseppe Torzi, Referente Previdenza FVM-SIVeMP IL TRATTAMENTO DI PENSIONE ANTICIPATA PENSIONE QUOTA 100 Di Giuseppe Torzi, Referente Previdenza FVM-SIVeMP La Quota 100 rappresenta una possibilità per anticipare l età pensionabile per i lavoratori iscritti

Dettagli

Circolare N.23 del 16 febbraio 2012. INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR

Circolare N.23 del 16 febbraio 2012. INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR Circolare N.23 del 16 febbraio 2012 INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

1. Fondo di previdenza per il personale addetto ai pubblici servizi di trasporto

1. Fondo di previdenza per il personale addetto ai pubblici servizi di trasporto Direzione Centrale Pensioni Roma, 10-08-2012 Messaggio n. 13399 OGGETTO: precisazioni in merito ai riflessi della legge 22 dicembre 2011, n. 214 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 6 dicembre

Dettagli

Direzione Centrale Entrate e Recupero Crediti. Roma, 31/01/2018

Direzione Centrale Entrate e Recupero Crediti. Roma, 31/01/2018 Direzione Centrale Entrate e Recupero Crediti Roma, 31/01/2018 Circolare n. 18 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

segnali scostamenti negativi rispetto alle prestazioni spettanti.

segnali scostamenti negativi rispetto alle prestazioni spettanti. GESTIONE SEPARATA ENPAPI FAQ RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COLLABORATORI Quali sono le aliquote contributive applicate ai redditi percepiti in virtù di rapporti di collaborazione zione? Le aliquote

Dettagli

****************************************

**************************************** Notizie Lavoro Flash Notiziario in materia di Lavoro e Previdenza Roma, 7 luglio 2017 Sommario PREVIDENZA A GESTIONI ART/COM E GESTIONE SEPARATA COMPILAZIONE QUADRO RR MOD. REDDITI 2017 (CIRC. INPS N.

Dettagli

OGGETTO: Gestione separata - articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n Aliquote contributive reddito per l anno 2018.

OGGETTO: Gestione separata - articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n Aliquote contributive reddito per l anno 2018. INPS Direzione Centrale Entrate e Recupero Crediti Roma, 31/01/2018 Circolare n. 18 Destinatari omessi OGGETTO: Gestione separata - articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 - Aliquote contributive

Dettagli

Decreto Legislativo 24 aprile 1997, n DECRETO LEGISLATIVO 24 aprile 1997, n. 164.

Decreto Legislativo 24 aprile 1997, n DECRETO LEGISLATIVO 24 aprile 1997, n. 164. Decreto Legislativo 24 aprile 1997, n. 164 DECRETO LEGISLATIVO 24 aprile 1997, n. 164. Attuazione della delega conferita dall'articolo 2, comma 22 della legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di regime

Dettagli

Studio BISSANTI CONSULENZA SOCIETARIA, fiscale ed aziendale

Studio BISSANTI CONSULENZA SOCIETARIA, fiscale ed aziendale Monza, 2 febbraio 2018 A TUTTI I CLIENTI E LORO SEDI CIRCOLARE INFORMATIVA N. 02/2018 Oggetto: ALIQUOTE GESTIONE SEPARATA INPS 2018 Come di consueto, con la recente Circolare 31.1.2018, n. 18 l INPS ha

Dettagli

LA PREVIDENZA DI BASE (Le modifiche introdotte dal Decreto Monti)

LA PREVIDENZA DI BASE (Le modifiche introdotte dal Decreto Monti) LA PREVIDENZA DI BASE (Le modifiche introdotte dal Decreto Monti) pagina 1 INDICE INDICE: La Previdenza di base Evoluzione storica Iscrizione e contributi Gestione Speciale Commercianti Il procedimento

Dettagli

Riforma del sistema pensionistico Informativa riepilogativa a seguito delle Istruzioni fornite dall INPS con circolare n.

Riforma del sistema pensionistico Informativa riepilogativa a seguito delle Istruzioni fornite dall INPS con circolare n. N.4/2008 Riforma del sistema pensionistico Informativa riepilogativa a seguito delle Istruzioni fornite dall INPS con circolare n. 60 del 15/5/2008 Il 29 dicembre 2007 è stata pubblicata nella Gazzetta

Dettagli

Direzione Centrale delle Prestazioni

Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 25 Marzo 2005 Circolare n. 52 Allegati Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato (CTPS). La previdenza dei Magistrati.

Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato (CTPS). La previdenza dei Magistrati. In questa sezione pubblichiamo informazioni che chiariscono le regole previste per la composizione e l effettivo funzionamento delle maggiori Gestioni pensionistiche amministrate dall Istituto. Questo

Dettagli

Contributi Inps non pagati: che succede?

Contributi Inps non pagati: che succede? Contributi Inps non pagati: che succede? Autore : Maura Corrado Data: 27/09/2016 Una delle scoperte più tristi che il lavoratore può fare è il mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro:

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n. RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n. RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del

Dettagli

Indennità di prepensionamento: ultime sentenze. Indennità per anticipata risoluzione del rapporto. Autore : Redazione.

Indennità di prepensionamento: ultime sentenze. Indennità per anticipata risoluzione del rapporto. Autore : Redazione. Indennità di prepensionamento: ultime sentenze Autore : Redazione Data: 02/10/2019 Leggi le ultime sentenze su: indennità di prepensionamento; anticipata risoluzione del rapporto di lavoro; determinazione

Dettagli

Riscatto della Laurea, a chi conviene?

Riscatto della Laurea, a chi conviene? Riscatto della Laurea, a chi conviene? 21 Maggio 2019 Tempo di lettura 13 m. Con la conversione del D.L. 4 del 2019 su Quota 100, entrano pienamente in vigore le norme che consentono ilriscatto della laurea

Dettagli

Pensione di inabilità: come si calcolano i contributi

Pensione di inabilità: come si calcolano i contributi Pensione di inabilità: come si calcolano i contributi Autore : Redazione Data: 12/05/2018 Mia moglie probabilmente sarà costretta a richiedere l intervento della Legge 335/95 per inabilità lavorativa a

Dettagli

a cura di Teresa Zambon Segretario della Commissione Cassa di Previdenza e Welfare UNGDCEC e Delegato per l Ordine di Bologna

a cura di Teresa Zambon Segretario della Commissione Cassa di Previdenza e Welfare UNGDCEC e Delegato per l Ordine di Bologna ADEMPIMENTI CONTRIBUTIVI e PRESTAZIONI PREVIDENZIALI della CNPADC NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELL ADEGUATEZZA a cura di Teresa Zambon Segretario della Commissione Cassa di Previdenza e Welfare UNGDCEC e Delegato

Dettagli

Opzione donna, lavori usuranti, salvaguardie, totalizzazione, casse professionali: le tipologie di pensione di anzianità ancora in vigore.

Opzione donna, lavori usuranti, salvaguardie, totalizzazione, casse professionali: le tipologie di pensione di anzianità ancora in vigore. Pensione di anzianità Autore : Noemi Secci Data: 07/10/2019 Opzione donna, lavori usuranti, salvaguardie, totalizzazione, casse professionali: le tipologie di pensione di anzianità ancora in vigore. La

Dettagli

FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE FIOM-CGIL

FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE FIOM-CGIL FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE Il Decreto legislativo 80/92 ha previsto l istituzione presso l INPS del Fondo di garanzia contro il rischio derivante da omesso o insufficiente

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE POLI, RUGGERI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE POLI, RUGGERI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4384 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI POLI, RUGGERI Modifiche al decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42, in materia di totalizzazione

Dettagli

Ferie non godute: cosa sono e come si pagano

Ferie non godute: cosa sono e come si pagano Ferie non godute: cosa sono e come si pagano Autore : Redazione Data: 07/06/2018 Ferie non godute: cos è l indennità sostitutiva per ferie non godute e quando può essere richiesta dal lavoratore. Ecco

Dettagli

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Direzione provinciale di Cremona

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Direzione provinciale di Cremona Direzione provinciale di Cremona Direzione provinciale di Cremona La L. 335/95 (art. 2, c. 27) prevede l obbligo di iscrizione a carico di professionisti e collaboratori disponendo due diverse decorrenze

Dettagli

8 TUTTOLAVORO 2017 Pensioni e previdenza complementare: l impatto della Riforma delle pensioni sul mercato del lavoro. 10 aprile 2017 Fabio Venanzi

8 TUTTOLAVORO 2017 Pensioni e previdenza complementare: l impatto della Riforma delle pensioni sul mercato del lavoro. 10 aprile 2017 Fabio Venanzi 8 TUTTOLAVORO 2017 Pensioni e previdenza complementare: l impatto della Riforma delle pensioni sul mercato del lavoro 10 aprile 2017 Fabio Venanzi TUTTOLAVORO 2017 NOVITÀ PREVIDENZIALI 2017 APE volontaria

Dettagli

Roma, 27/02/2004 Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali. Alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati. Agli Enti di Patronato

Roma, 27/02/2004 Ai Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali. Alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati. Agli Enti di Patronato istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica Direzione Centrale Trattamenti Pensionistici Ufficio I Normativa e-mail: dctrattpensuff1@inpdap.it Roma, 27/02/2004 Ai Direttori

Dettagli

Circolare giugno/2016

Circolare giugno/2016 Circolare giugno/2016 Paghe e Contributi Calendario giugno 2016... 2 Part-time agevolato per pensionandi... 3 Metalmeccanici Industria: elemento perequativo... 5 Rivalutazione TFR: coeff. di maggio 2016...

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 33 18.02.2014 Autonomi: le aliquote contributive 2014 L INPS fornisce i nuovi valori contributivi 2014 per gli iscritti alla

Dettagli

Gestione separata INPS disciplina previdenziale. Pier Luigi Coccia Dottore Commercialista San Benedetto del Tronto, 10 ottobre 2017

Gestione separata INPS disciplina previdenziale. Pier Luigi Coccia Dottore Commercialista San Benedetto del Tronto, 10 ottobre 2017 Gestione separata INPS disciplina previdenziale Pier Luigi Coccia Dottore Commercialista San Benedetto del Tronto, 10 ottobre 2017 Istituita con Legge 335/1995, art. 2, comma 26, «Riforma Dini» Riferimenti

Dettagli