ARCIPELAGO DELLE AZZORRE ISOLA DI PICO. Attività subacquee, marine e di terra

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1 ARCIPELAGO DELLE AZZORRE ISOLA DI PICO Attività subacquee, marine e di terra L isola di Pico, grazie alla sua privilegiata posizione in mezzo all oceano Atlantico e alla sua particolare conformazione geografica, offre la possibilità di effettuare diverse attività subacquee, marine e di terra. Immersioni con le mobule e le mante a Princess Alice Situato 45 miglia nautiche a sud-ovest dell'isola di Pico, il monte sottomarino noto come Princess Alice si distingue per la sorprendente biodiversità e fornisce l'opportunità unica di un incontro ravvicinato con gruppi di curiose e amichevoli mobule e mante. Il monte si erge da una profondità di 500 metri fino a giungere a circa 35 metri al di sotto della superficie. Le mante e le mobule nuotano in cerchio attorno alla vetta del monte sottomarino e non è necessario allontanarsi dal punto di ancoraggio. Curiose e socievoli di natura, amano avvicinarsi ai subacquei e giocare con la cortina di bolle prodotta sott'acqua. Vederle volare nel grande blu, in pieno Oceano Atlantico, rappresenta un'esperienza indimenticabile. Famoso a livello mondiale per lo straordinario Carosello di mante e mobule, questo sito di immersione è frequentato anche da carangidi, tonni, barracuda e squali. La specie più comunemente incontrata è la Mobula tarapacana, nota in inglese come devil fish e che in portoghese è chiamata Jamanta. Shark diving in mezzo all oceano, con verdesche e mako La verdesca e il mako sono squali pelagici che frequentano acque lontane dalla costa. Per raggiungere il sito di immersione è necessaria un ora di navigazione dall isola di Pico ed è un immersione nel blu, senza alcun riferimento di fondale o parete. Per questo motivo i subacquei devono prestare la massima attenzione alla quota e al profilo di immersione. La partecipazione a un'immersione con gli squali può avvenire solo dopo una check dive e il brevetto subacqueo minimo richiesto è il PADI Advanced Open Water Diver o equivalente. Ogni immersione è preceduta da un briefing sulla sicurezza, sul comportamento da tenere in acqua e sul riconoscimento dei comportamenti potenzialmente aggressivi degli squali. Immergersi con gli squali è un'esperienza elettrizzante, ma la prudenza è essenziale. Le

2 indicazioni dello staff devono essere seguite alla lettera al fine di evitare ogni impatto negativo sugli squali. Whale watching, oltre 20 specie tra balene, balenottere, capodogli e delfini Da marzo a ottobre sull'isola di Pico l'abbondanza e la diversità di specie di cetacei sono straordinarie. Oltre 20 specie diverse di balene e delfini frequentano le acque intorno all isola o le attraversano seguendo le proprie rotte migratorie. Storicamente teatro della caccia al Capodoglio è a partire dagli anni '80 che le Azzorre sono diventate un esempio di quanto sia ecologicamente, economicamente ed eticamente più sostenibile incontrare e osservare i cetacei piuttosto che cacciarli. Le escursioni di whale watching hanno una percentuale di successo superiore al 97% e se le condizioni meteo-marine o la sfortuna impediscono gli avvistamenti, vengono ripetute. Il primo evento stagionale inizia a marzo, con il passaggio delle grandi balene migratorie, tra cui la balenottera azzurra, l'animale più grande del pianeta. Oltre alle balenottere si può incontrate il capodoglio e molte specie di delfini. Tra maggio e fine giugno il sovrano incontrastato delle Azzorre è invece il capodoglio che si immerge a profondità abissali per cacciare i calamari di cui si nutre, tra cui il leggendario calamaro gigante. È comunque possibile continuare a incontrare le balenottere. Verso fine giugno arrivano a Pico le stenelle maculate atlantiche con i loro piccoli, particolarmente note per la socievolezza e la voglia di giocare, che portano a 5 il numero di delfini con cui è permesso nuotare. Le altre specie comprendono il tursiope, il delfino comune, la stenella striata e il grampo. Tra luglio e agosto inizia la stagione delle nascite. Le femmine di capodoglio danno alla luce i piccoli che, alla nascita, sono lunghi "appena" 4 metri. Anche i delfini hanno i piccoli. Proprio in questo periodo raggiungo le acque delle Azzorre alcuni dei cetacei meno conosciuti al mondo, i misteriosi zifidi. Dotati di soli 2 denti nella mascella inferiore (spesso presenti solo nel maschio), gli zifidi si immergono a profondità paragonabili a quelle del Capodoglio. Tra di essi spiccano l'iperodonte boreale (lungo fino a 9 metri), il mesoplodonte di Sowerby e lo zifio. A settembre e ottobre gli avvistamenti dei capodogli proseguono e arrivano documentaristi e fotografi, provvisti di un permesso speciale, per filmarli e fotografarli in acqua. Anche i delfini continuano a soggiornare nelle acque delle Azzorre perché la temperatura resta costante intorno alla temperatura massima. 2

3 Snorkelling con i delfini, un esperienza indimenticabile Un'esperienza che resterà impressa per sempre nella memoria come uno dei momenti più intensi della propria vita. É sufficiente una minima confidenza con pinne, maschera e boccaglio per vivere al meglio l incontro con i delfini nel loro ambiente naturale. É la loro curiosità che li spinge ad avvicinarsi. I delfini, infatti, non sono né attirati verso la barca, né nutriti. Sono loro stessi che decidono quanto avvicinarsi e quanto tempo trascorrere insieme con le persone in acqua. Il successo delle uscite di nuoto con i delfini è comunque, come per il whale watching, maggiore del 97%. Nuotare con i delfini è un'esperienza molto diversa da quella che è possibile vivere nei delfinari, dove i delfini sono confinati e vengono ricompensati col cibo quando svolgono correttamente i compiti assegnati dall'addestratore. Infatti gli incontri con i delfini avvengono nelle acque intorno all'isola di Pico, proprio in mezzo all Oceano Atlantico, in piena libertà. Dopo avere effettuato un briefing di introduzione sui delfini e il loro comportamento e di spiegazione delle regole da seguire in acqua, si prova l attrezzatura e si parte. Una volta raggiunto il sito dove nuotano i delfini, le persone entrano in acqua a due a due. A Pico è possibile incontrare e nuotare con 5 specie diverse di delfini: il tursiope (Tursiops truncatus): è il delfino più grande con cui è permesso nuotare. tursiopi sono i delfini più comunemente confinati nei delfinari. Forse proprio per questo ha un sapore speciale vederli liberi nel loro ambiente naturale; la stenella maculata atlantica (Stenella frontalis): a dispetto del nome, solo gli esemplari adulti sono maculati. Arriva alle Azzorre, con i piccoli, verso la fine di giugno e rimangono fino all'autunno; il delfino comune (Delphinus delphis): è inconfondibile, grazie al disegno a clessidra su entrambi i fianchi, la cui parte anteriore è gialla. Si può incontrare anche in gruppi di centinaia di individui; il grampo (Grampus griseus): di dimensioni paragonabili a quelle del tursiope, ha un muso arrotondato ed è distinguibile da tutte le altre specie. Gli adulti, a causa dei graffi accumulati sulla pelle, possono apparire quasi completamente bianchi. la stenella striata (Stenella coeruleoalba): di dimensioni simili al delfino comune, è spesso schiva e perde la sua timidezza solo quando è in compagnia con altre specie di delfini. 3

4 I Giganti del mare, incontrare e studiare balene, balenottere e capodogli Il periodo primaverile è altissima stagione per le balenottere che passano dalle Azzorre. Proprio per questo le attività di ricerca sulle balenottere hanno un picco tra marzo e maggio e il programma speciale Giganti del Mare ha proprio lo scopo di coinvolgere attivamente gli appassionati di cetacei unendo alle emozioni uniche vissute in barca aspetti informativi, educativi e scientifici. Oltre a 5 uscite in mare per l'osservazione dei grandi cetacei, sono incluse nel pacchetto attività quali visite a musei, alle torrette di avvistamento e incontri sulle tecniche di riconoscimento delle diverse specie di cetacei e identificazione di singoli individui. Gli aspetti educativi e scientifici rendono ancora più entusiasmanti gli incontri con i cetacei e permettono di assistere alle attività di ricerca svolte in barca tra cui la foto-identificazione e la raccolta di dati comportamentali. I partecipanti al programma hanno le migliori opportunità di osservare gli animali più grandi del pianeta, ma dovranno possedere la motivazione e la flessibilità necessarie per essere sempre pronti alle uscite in mare, spesso segnalate improvvisamente dalle torrette di avvistamento a terra. Il numero di posti disponibili per il programma Giganti del Mare è limitato a 12 per ogni settimana, un numero contenuto per conciliare al meglio l'attività di whale watching con la ricerca e gli aspetti educativi del programma. Tour pelagici e bird watching Sull isola di Pico è possibile effettuare tour pelagici e bird watching per scoprire la tante specie di animali e uccelli, sia in mare, sia sulla terraferma. Lo scopo dei tour pelagici è scoprire la vita marina in un ambiente molto diverso da quello costiero. L'obiettivo principale è incontrare gli uccelli marini, in particolare le misteriose procellarie, gli uccelli delle tempeste e le berte. Durante le escursioni è anche possibile avvistare altri animali, quali tartarughe, pesci luna, squali, tonni, marlin e, naturalmente, i cetacei. I tour sono vere e proprie esplorazioni e possono essere personalizzati sulla base degli interessi specifici dei partecipanti. In estate si possono effettare escursioni pelagiche speciali al Banco delle Azzorre, per incontrare l'uccello delle Tempeste di Wilson (Oceanites oceanicus). Un'altra avventura è costituita dalla ricerca di eventi speciali quali le frenesie alimentari (le cosiddette bait balls ), in cui i predatori come delfini e grandi pelagici spingono grandi banchi di pesce verso la superficie dell'acqua. 4

5 Per quanto riguarda il bird watching invece, gli uccelli più avvistati sulla terraferma sono il gabbiano reale zampegialle (Larus michahellis atlantis), la sterna comune (Sterna hirundo) e la sterna di Dougall (Sterna dougallii). In mare, l'uccello marino avvistato più di frequente è la berta maggiore (Calonectris diomedea). Le berte nidificano a migliaia sull'isola di Pico, ma tornano a terra solo la sera. É proprio in quell'occasione che è possibile udirle mentre chiamano il proprio partner. Dapprima inquietanti, le loro vocalizzazioni diventeranno una compagnia gradita e rilassante durante le serate sull'isola di Pico. Sebbene più difficili da avvistare, altre procellarie si riproducono su isole e isolotti alle Azzorre. Alcune specie, inoltre, possono essere osservate durante la migrazione. È possibile incontrare anche specie meno usuali, unitamente ad autentiche rarità e a specie rare anche al di fuori della stagione riproduttiva. In generale, l'oceano intorno alle Azzorre è ancora poco esplorato e le sorprese non mancano mai. Trekking sull isola e la salita al vulcano Pico Alto Sull isola di Pico è possibile effettuare trekking lungo i numerosi percorsi e sentieri disseminati sull isola, sia costieri sia montani. Gli incredibili paesaggi che si possono incontrare spaziano dalle formazioni rocciose di origine vulcanica proprio sul mare, a coste alte e frastagliate, a piscine naturali tra le rocce nere, a crateri rigogliosissimi di vegetazione o coperti da laghi montani, fino all incredibile scenario offerto dalla sommità del vulcano Pico Alto che gli appassionati di escursioni non possono proprio perdere. Il vulcano di Pico è il monte più elevato del Portogallo, un enorme cono che fuoriesce dall oceano e che raggiunge i metri sul livello del mare, ma che ne nasconde tanti altri sotto l acqua. Considerato uno dei più belli vulcani del Mondo, sembra essere facile da scalare, ma in realtà si rivela un interessante sfida per molti dei suoi visitatori. L ascesa si effettua in gruppo, insieme alle guide del luogo, e prevede circa 4 ore di ascesa e altrettante per la discesa, dal mattino presto fino a sera. Lo spettacolo però è incredibile perché dalla sua cima è possibile osservare tutto l arcipelago della Azzorre. Il percorso a piedi inizia nelle vicinanze del Cabeço das Cabras (rilievo alto circa metri). Da qui in avanti la scalata richiede una certa esperienza e una minima preparazione fisica, calzature e vestiti appropriati. La salita e la discesa durano in totale dalle 4 alle 5 ore circa, permettendo di apprezzare fenomeni e paesaggi di rara bellezza. Furna è una caverna all interno del cono vulcanico, coperta da una densa vegetazione endemica, che si va diradando fino a scomparire intorno ai 5

6 2.000 metri. Il cratere centrale detto Pico Grande, con i suoi circa 700 m di diametro, è maestoso. Al suo interno si erge il Piquinho, cono vulcanico che si eleva 50 metri oltre l orlo del cratere, con tre o quattro fumarole in cima. In assenza di nuvole, si possono avvistare le restanti isole delle Azzorre centrali (Faial, São Jorge, Graciosa e Terceira). Il panorama che si può ammirare è comunque una degna ricompensa per gli sforzi. Anche vedere nascere il sole dalla cima del Pico è uno spettacolo indimenticabile, ma è necessario dormire una notte in cima al vulcano. 6