Corso base per volontari di protezione civile. Le radiocomunicazioni in emergenza TERNI 21 MARZO 2014

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1 Corso base per volontari di protezione civile Le radiocomunicazioni in emergenza TERNI 21 MARZO 2014 Relatore Claudio Sarti Sezione A.R.I. R.E. di Terni

2 INTRODUZIONE G Per l attività di protezione civile la radio è un mezzo di comunicazione non di studio

3 Diapositiva 2 GM1 gv; 20/09/2010

4 Sistema Comando e Controllo Un intervento di emergenza radio, nel contesto di un azione di protezione civile, può svilupparsi in vari modi, alcuni di essi possono essere pianificati, ma spesso ogni emergenza insegna sempre un nuovo modo di utilizzo delle radio. Nelle successive slide esaminiamo le tipologie più comuni.

5 Sistema comando e controllo Maglie Radio Alternative di Emergenza Esse sostituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale (VVF; PS; CC; 118; CRI; ecc.) ovvero, si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie. Una maglia radio provinciale potrà essere costituita dai seguenti collegamenti:

6 Sistema Comando e Controllo COC - (oggi ridefinito anche UCL unità di crisi locale) l operatore sul territorio genera le informazioni primarie o riceve l ordine esecutivo finale. COC - COM si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni

7 Sistema Comando e Controllo CCS -COM, (e con altri enti interessati in maniera straordinaria dall emergenza), si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni di grado più elevato dei precedenti

8 Sistema Comando e Controllo Collegamenti di Organizzazione -collegamenti non in rete effettuati fra postazioni di una medesima organizzazione con la propria sede o fra membri di diverse squadre della medesima organizzazione. Collegamenti PUNTO PUNTO - collegamenti non in rete effettuati fra squadre di diverse organizzazioni e la stazione capomaglia o di coordinamento dell emergenza emergenza o collegamenti ad hoc fra 2 postazioni interessate da particolari esigenze.

9 Radiocomunicazioni in emergenza

10 I comandi principali di una radio Prima di iniziare un collegamento radio bisogna sincerarsi che tutti i pezzi siano opportunamente collegati, in caso contrario oltre a rendere impossibile il collegamento radio, si può provocare un grave danno all apparecchiatura stessa

11 I comandi principali di una radio Ci limiteremo ad analizzare degli RTX di semplice configurazione. Una volta accesa l apparecchiatura (manopola On /Off) e regolato il volume, si regolerà il silenziamento fino a scomparsa del rumore di fondo. Attenzione però a non esagerare perché si rischierebbe di non ascoltare più nulla. Per poter effettuare la comunicazione radio è necessario essere sintonizzati sulla stessa frequenza, o sullo stesso canale, in uso. A questo punto si potrà trasmettere la propria voce premendo il pulsante PPT posto su un lato del microfono, parlando a breve distanza dallo stesso e rilasciando immediatamente il PTT alla fine della comunicazione. Questa operazione è necessaria in quanto le radiotrasmittenti a differenza del telefono (Duplex) sono monodirezionali (Simplex), cioè durante la ricezione non possono trasmettere e durante la trasmissione non possono ricevere (In altre parole o si parla o si ascolta).

12 IL CAVO Un buon cavo coassiale è indispensabile per il buon funzionamento dell impianto aereo. Deve essere più corto possibile, intestato con cura utilizzando le connessioni PL e mai avvolto a spirale. Negli impianti veicolari è invece buona norma non tagliarlo mai.

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14 Uso pratico della radio: RADIO 5: comprensibilità 100% - forte e chiaro RADIO 4: comprensibilità 80% - buono RADIO 3: comprensibilità 60% - appena comprensibile RADIO 2: comprensibilità 40% - comprensibilità a tratti RADIO 1: comprensibilità 20% - non comprensibile RADIO 0: assenza di modulazione - non si sente niente

15 Stazione radioamatoriale

16 ( A.R.I. R.E Sez.Terni ) Obiettivi Sapere cos è una radio Conoscere quali sono i problemi nelle comunicazioni (radio) in emergenza Conoscere le gamme di frequenza a disposizione Saper gestire le comunicazioni nella catena di comando e controllo Avere chiaro qual è il proprio posto

17 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Cos è la radio La radio è quella tecnologia elettronica che utilizza le onde elettromagnetiche per le telecomunicazioni a distanza. Non vi è la necessità di alcun collegamento fisico fra il trasmettitore e il ricevitore

18 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Comunicare durante un emergenza La conseguenza più immediata agli eventi calamitosi di una certa gravità è il repentino collasso dei sistemi di telecomunicazioni classici (telefono, fax). Ciò ostacola gravemente la fase più delicata dell emergenza, cioè l accertamento del tipo di sinistro, della sua gravità e del suo ambito territoriale.

19 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Ogni Ente coinvolto dall emergenza deve poter disporre di un sistema di radiocomunicazioni adeguato al tipo di intervento da svolgere. Sala Radio della Protezione Civile nella Prefettura di Terni La sala radio della Protezione Civile in una Prefettura

20 ( A.R.I. R.E Sez.Terni ) Con l avvento della telefonia mobile, di internet e della trasmissione dati in digitale, molti hanno erroneamente ritenuto che la radio fosse oramai uno strumento obsoleto.

21 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) L esperienza ha dimostrato che non è così. I sistemi di comunicazione più evoluti e tecnologici sono anche i più vulnerabili.

22 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) I sistemi telefonici (via filo e cellulari) hanno la capacità di veicolare un certo numero, sicuramente molto elevato, di comunicazioni contemporanee. Allieve telefoniste SIP, 1959

23 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Raggiunto tale limite, la rete collassa e non è in grado di fornire il servizio ad ulteriori utenti.

24 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Pur in presenza di segnale, non ci sono canali disponibili, è il fenomeno che si verifica ad esempio durante manifestazioni, concerti, calamità naturali o semplicemente in alcune località turistiche sovraffollate solo in brevi periodi dell anno

25 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Fra i vantaggi indiscussi del sistema radio vi sono: indipendenza da sistemi centrali che possono andare in avaria terminali radio facilmente sostituibili modesti costi di realizzazione e di attivazione linea sempre aperta con l interlocutore, azzera i tempi tecnici necessari a stabilire un collegamento (via telefono, servono dai 6 ai 10 secondi) possibilità di comunicazione circolare a più utenti (broadcasting) condivisione delle informazioni (tutti gli utenti di una rete radio hanno accesso alle medesime informazioni)

26 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Un esempio concreto di utilizzo della radio, in Prefettura a Terni 28 gennaio 2010, verifica rete radioamatoriale in Italia, sono state coinvolte n. 44 Prefetture con relative stazioni radio 1 centrale operativa (Dipartimento Protezione Civile), 85 comuni 33 automezzi, 172 radioamatori, tutti collegati via radio fra loro Sarebbe stato impossibile coordinare questa operazione utilizzando il telefono!

27 COM Provincia Terni ORVIETO (CSM di Orvieto) Loc. Fontanelle di Bardano Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano, San Venanzo. Totale Popolazione AMERINO - GUARDEA (Comunità Montana Amerino Croce di Serra) Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Penna in Teverina. Totale Popolazione NARNI Comune Narni (Piazza dei Priori) Calvi dell Umbria, Narni, Otricoli, Sangemini. Totale Popolazione TERNI Comune Terni- Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, Stroncone, Terni. Totale Popolazione

28 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Disponibilità delle frequenze e canali radio Il rischio che vi siano delle sovra emissioni, ovvero l uso simultaneo della stessa frequenza da parte di più soggetti (co-utenza), è molto elevato. Ecco quindi la necessità di seguire sempre il piano nazionale o provinciale di utilizzo delle frequenze che prevede l assegnazione concordata di bande e canali radio, in funzione: - della zona territoriale da coprire - della tipologia delle informazioni da trasmettere - dell ente che deve utilizzare le informazioni

29 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Bande di frequenza a disposizione Frequenze radioamatoriali HF, VHF, UHF (è richiesta la patente radio) VHF/UHF PMR (gamma civile, frequenze private e/o del DPC) 27 mhz (CB), 43 mhz, LPD433 mhz, PMR446 mhz, SRD860 mhz Note: HF=High Frequency - VHF=Very High Frequency - UHF=Ultra High Frequency CB=Banda Cittadina - DPC=Dipartimenti di Protezione Civile - PMR= Professional Mobile Radio LPD433=Low Power Device - PMR446=Private Mobile Radio - SRD860=Short Range Device

30 RIFERIMENTI ALLE PRINCIPALI BANDE IN USO AL SERVIZIO DI RADIOAMATORE FREQUENZE BANDE LUNGHEZZE D ONDA FREQUENZE OPERATIVE. BANDE amatoriali ELF-SLF 160 m 1,830-1,850 MHz MF ULF 80 m 3,500 3,800 MHz HF VLF 40 m 7,000-7,100 MHz HF LF 15 m 21,000-21,450 MHz HF MF 10 m 28 29,7 MHz HF 3 30 MHz HF 6 m MHz VHF MHz VHF 2 m MHz VHF 300 MHz 3 GHz UHF 70 cm MHz UHF 3 30 GHz SHF 23 cm 1,240 1,245 GHz UHF GHz EHF 3 cm 10,30-10,50 GHz SHF

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32 ( A.R.I. R.E Sez. Terni )

33 Il caso particolare dell emergenza terremoto in Abruzzo DPC Roma COM1 L Aquila COM2 San Demetrio COM3 Pizzoli COm4 Pianola COM5 Paganica COM6 Navelli COM7 Sulmona DI.COMA.C. Collegamento RADIO / ISDN L Aquila caserma GdF COM1 COM 2 COM 3 COM 4 COM.. CH1 Rete DPC DICOMAC / COM CH 2 Rete DPC COM / CAMPI

34 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Guido Zanetti, operatore radio del Reparto Collegamenti del 8 Reggimento Alpini 1953 Chi è l operatore radio? Una persona che sa osservare, sintetizzare e trasmettere velocemente l'informazione. Possiamo definirlo l occhio del direttore dell emergenza, ma NON la sua mente!

35 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Triage delle informazioni Recarsi sul luogo dove è avvenuta l emergenza per descrivere via radio alla sala operativa la reale situazione. La descrizione dell evento è d'estrema importanza per chi dovrà gestire l emergenza: più precise ed immediate saranno le informazioni, meglio il direttore dell emergenza avrà chiaro il quadro della situazione e agirà di conseguenza.

36 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Regola delle 5W + 1H

37 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Ricordati che chi riceve il tuo messaggio non è sul posto e non può vedere quello che per te è scontato né percepire le tue sensazioni! (es. fa freddo, piove, c è odore di gas, serve più luce, il ferito perde molto sangue, i soccorritori sono stanchi, la terra sta tremando, ecc.)

38 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Tipi di radio Radio Portatili Palmari Apparati di piccole dimensioni che contengono in un unico pezzo tutte le sezioni caratteristiche delle radio (alimentazione, microfonoaltoparlante ed antenna) Radio Veicolari Apparati che sono simili ad autoradio, necessitano del collegamento esterno di una fonte di corrente, di un antenna, di un microfono e spesso anche di un altoparlante. Si installano a bordo degli automezzi, ma spesso sono installati anche in sale radio con appositi alimentatori Radio Fisse apparati che contengono all interno un alimentatore e possono essere alimentati direttamente dalla rete 220V, normalmente sono di grosse dimensioni e si utilizzano nelle sale radio.

39 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) La sala radio locale di dimensioni adeguate; se zona a rischio idrogeologico, localizzare in piani alti; prevedere linea elettrica asservita da generatore e batterie; se richiesto/necessario, presidiare H24; ogni radio deve essere dotata di cuffie; dotazione logistica (bagno, eventuale brandina in zona separata,, per turni di riposo, spazio per mangiare, ecc.); dotazione tecnica: computer, fax, tel. fisso, cellulare, fotocopiatrice, TV, ecc.

40 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Modulo messaggio Ricavato dal modulo messaggi edito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Tutti gli operatori radio lo dovrebbero conoscere e saper utilizzare.

41 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) La propagazione dei segnali radio I segnali radio vengono riflessi, attenuati e schermati da ostacoli fisici Usare le radio portatili in campo aperto Evitare di toccare con le mani l antenna L antenna radio deve stare verticale

42 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Comunicazioni analogiche in chiaro, facilmente intercettabili Privacy delle Persone soccorse, non trasmettere mai dati sensibili Chiamata via filo Varie Protocollo CHIAMATO -- CHIAMANTE

43 ( A.R.I. R.E Sez. Terni) Il codice fonetico internazionale

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46 ( A.R.I. R.E Sez. Terni ) Conclusioni Meglio la radio o il telefono? Per ogni tipologia di messaggio, una frequenza radio Catena CCS-COM-COC-operatori radio sul territorio Modulo messaggio e codice fonetico

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48 Termine della presentazione RINGRAZIO PER L ATTENZIONE

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