Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione)] - (evapotraspirazione)

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1 L IRRIGAZIONE IN FRUTTICOLTURA L IRRIGAZIONE IN FRUTTICOLTURA L utilizzo razionale della risorsa idrica è essenziale per migliorare la qualità delle produzioni e aumentare l efficienza economica delle aziende agricole. Già dai primi anni 90 sono iniziate le sperimentazioni in Piemonte al fine di meglio comprendere le effettive esigenze idriche delle diverse colture frutticole. La metodologia messa a punto allora era basata sulla lettura dell evaporato giornaliero e la successiva conversione, attraverso dei coefficienti, in fabbisogno idrico giornaliero. Questo approccio, molto pratico ed istantaneo, è tutt oggi utilizzato in Piemonte per definire le quantità di acqua da apportare nei mesi estivi alle diverse specie frutticole. Tuttavia, l esperienza maturata ha fatto emergere alcune criticità. Infatti, l estrema eterogeneità dei terreni del nostro aerale, i quali variano da molto sabbiosi a fortemente argillosi, rende poco applicabile un indicazione basata esclusivamente su dati di evaporato. Da questa considerazione è sorta l esigenza di introdurre dei parametri più oggettivi ed esplicativi della reale esigenza idrica delle colture. La determinazione del fabbisogno idrico effettivo delle piante è realizzabile studiando e misurando l umidità del terreno, come già avviene in Spagna e nel sud della Francia. IL BILANCIO IDRICO La metodologia tradizionale utilizzata tutt oggi per determinare il fabbisogno idrico delle colture frutticole è quella basata sulla determinazione del bilancio idrico semplificato. Lo scopo è far sì che il quantitativo di acqua che si va a somministrare alla pianta sia rapportato al quantitativo di acqua perso dal sistema suolo pianta atmosfera (bilancio apporti asporti). Le variazioni di umidità del suolo sono date dalla differenza tra gli apporti dovuti all irrigazione e alla pioggia e le perdite dovute all evapotraspirazione (traspirazione pianta + evaporazione suolo): Bilancio Idrico = [(pioggia utile) + (irrigazione)] - (evapotraspirazione) Spesso, durante il periodo irriguo si verificano intervalli di tempo particolarmente secchi per cui la voce relativa alla pioggia viene meno. In questi casi l input sarà dato esclusivamente dagli apporti irrigui e l output dall evapotraspirato. Determinazione delle precipitazioni Oltre all impiego di capannine meteorologiche, le precipitazioni sono misurabili meno precisamente attraverso l uso di pluviometri non ufficiali facilmente reperibili in commercio. La pioggia caduta si misurerà in mm, come si esprimono i valori d acqua forniti con l irrigazione. Per cui: 1 mm/mq = 1 litro/mq = litri/ha = 10m 3 / Ha Determinazione dell evapotraspirato Per evapotraspirazione si intende la perdita d acqua da una coltura per evaporazione dal terreno e per traspirazione dalle foglie. Questi fenomeni sono direttamente proporzionali alle caratteristiche del terreno, al tipo di coltura ed alle condizioni climatiche e permettono di definire indi- 205

2 L IRRIGAZIONE FORME DI ALLEVAMENTO IN FRUTTICOLTURA E TECNICHE DI POTATURA rettamente il fabbisogno idrico delle piante. La misura dell evapotraspirato può essere eseguita manualmente attraverso l evaporimetro oppure con stazioni meteo automatizzate. L evaporimetro è una vasca riempita di acqua attraverso la quale vengono misurati giornalmente i millimetri persi per evaporazione. Questi ultimi moltiplicati per i coefficienti colturali delle diverse specie consentono di determinare l evapotraspirato reale, cioè il volume d acqua da apportare alla coltura. Fig. 1 Vasca evaporimetrica CALCOLO DELLA PORTATA D IMPIANTO E DELLE ORE DI FUNZIONAMENTO DI UN IMPIANTO LOCALIZZATO PORTATA DELL IMPIANTO (L/h/m 2 ) N erogatori frutteto x portata erogatore (L/h) N piante frutteto x sesto impianto ORE DI FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO Acqua da erogare (mm fabbisogno idrico) Portata dell impianto (l/h/mq) L UMIDITÀ DEL SUOLO Il contenuto d acqua nel terreno è definito come il volume d acqua presente in un volume di suolo. L umidità può essere misurata con diversi strumenti, i quali presentano tutti il limite di fornire una misura puntuale riferita al luogo in cui sono collocati. Di seguito si dà un breve descrizione degli strumenti utilizzabili per valutare direttamente il contenuto idrico di un terreno: TENSIOMETRI Il funzionamento di questi si basa sullo sforzo che compie la radice per assorbire l acqua dal terreno. Per poter avere un dato attendibile è necessario posizionare almeno 2 tensiometri ad una profondità di 15 e 30 cm nel terreno, lungo la fila in una posizione intermedia fra due gocciolatori, al fine di avere un indicazione chiara dell andamento dell umidità nella parte di suolo più soggetta a continue variazioni di umidità a causa delle irrigazioni. I tensiometri possono essere a lettura manuale oppure a lettura digitale. I tensiometri manuali necessitano di una manutenzione costante, di una lettura Fig. 2 Tensiometri a lettura manuale 206

3 DIFESA L IRRIGAZIONE FITOSANITARIA IN DELLE FRUTTICOLTURA POMACEE giornaliera da parte dell operatore e non sono impiegabili su terreni sciolti. I tensiometri elettronici forniscono un dato digitale che può essere letto a distanza su un portale internet, richiedono manutenzione limitata, non presentano limitazioni relativamente al tipo di suolo, ma sono più costosi dei precedenti. SONDE DI UMIDITA DEL TERRENO Questi strumenti definiscono il contenuto idrico del terreno (umidità) in volume espresso in %, ad esempio: suolo umido 50 % di umidità suolo secco 5 % di umidità. Rispetto ai tensiometri mettono a disposizione un dato più reale e facilmente comprensibile da tutti gli operatori. Come per i tensiometri elettronici la loro lettura può essere fatta a distanza per via telematica. VALORI DI RIFERIMENTO PER CAPIRE QUANDO E QUANTO IRRIGARE CON TENSIOMETRI E SONDE DI UMIDITA La variabilità di terreni presenti sul nostro territorio non agevola la determinazione di valori di riferimento da utilizzare sia con i tensiometri sia con le sonde di umidità. Dalla esperienza CReSO è emerso che, per qualsiasi strumento si consideri, è necessario eseguire una taratura aziendale dello strumento al fine di capire fin quando è possibile non irrigare. In questo contesto l esperienza del frutticoltore risulta determinante in quanto solo un occhio vigile ed attento riesce a comprendere lo stato di salute delle piante onde evitare stress idrici. Fig. 3 Tensiometri elettronici Fig. 4 Sonde di umidità collocate nel terreno a diverse profondità I RISULTATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE CReSO La sperimentazione CReSO, grazie ad un progetto triennale finanziato dalla Provincia di Cuneo, ha iniziato nel 2008 a lavorare alla determinazione del fabbisogno idrico delle colture attraverso il monitoraggio dell umidità del terreno. Nell ambito di questa prova sono stati utilizzati strumenti innovativi che misurano direttamente il grado di umidità del suolo, quali i tensiometri e le sonde di umidità precedentemente descritti. Il progetto in questione aveva l obiettivo di fornire il corretto apporto idrico evitando ogni spreco. Sono state prese in considerazione 2 colture, melo e actinidia e negli impianti oggetto di sperimentazione le irrigazioni sono state decise sulla base dei dati raccolti con la strumentazione collocata in campo. La restituzione idrica effettuata negli impianti oggetto di prova è stata confrontata con appezzamenti adiacenti irrigati secondo consuetudine. Il risparmio idrico conseguito nei diversi anni di sperimentazione è stato significativo, come osservabile nelle seguenti tabelle: 207

4 L IRRIGAZIONE DIFESA FITOSANITARIA IN FRUTTICOLTURA DELLE POMACEE Tab 1: acqua apportata su melo e risparmio idrico conseguito (colonna di destra) RISPARMIO % * 720* Tab 2: acqua apportata su actinidia e risparmio idrico conseguito (colonna di destra) RISPARMIO % * 1730* * dati da luglio A fronte di un minor dispendio di risorsa idrica e di risorse economiche necessarie al pompaggio dell acqua sono state mantenute inalterate le caratteristiche quali quantitative dei frutti. Le analisi qualitative eseguite su actinidia hanno evidenziato un aumento del grado zuccherino e della sostanza secca nei frutti della tesi sperimentale. Tab 3: parametri qualitativi rilevati sui frutti di actinidia (2011) RSR ( Brix) Durezza (kg/cm 2 ) Sostanza secca % Azoto % LA METODOLOGIA IRRIGUA L efficienza di irrigazione è data dal rapporto tra il quantitativo di acqua totale somministrato e il quantitativo di acqua trattenuto dal terreno nello strato esplorato dalle radici. L efficienza dipende in modo particolare dal metodo con cui si somministra l acqua alle piante, ma 208

5 DIFESA L IRRIGAZIONE FITOSANITARIA IN DELLE FRUTTICOLTURA POMACEE è influenzata anche dalla natura del terreno e dalle modalità con cui si utilizza il metodo irriguo: L irrigazione a scorrimento ha un efficienza media del 50%: ossia solo la metà dell acqua somministrata è utile allo scopo irriguo, la restante quota è persa soprattutto per percolazione e ruscellamento. L irrigazione localizzata a spruzzo ha un efficienza media dell 80% con perdite dovute soprattutto a evaporazione. L irrigazione localizzata a goccia ha un efficienza media del 90% con ridottissime perdite, richiede turni irrigui più frequenti ma con quantitativi ridotti; è ideale nei terreni più sabbiosi. Fig. 5 Immagine d irrigazione a scorrimento Ovviamente i sistemi d irrigazione localizzata sono quelli che consentono di dosare l acqua da restituire con un grande risparmio idrico: non mancano situazioni in cui prolungati periodi siccitosi possono richiedere un irrigazione d emergenza per scorrimento data la costante presenza di questo sistema nei nostri frutteti. 209

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