Azienda speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Modena. PROMEC - Promozione Modena Economica
|
|
- Benedetta Farina
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Azienda speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Modena STATUTO PROMEC - Promozione Modena Economica Art. 1 - Costituzione e Sede E' costituita ai sensi dell'art. 32 del R.D. 20/9/1934, n e dell'art. 2, comma 2, della legge 29/12/1993, n. 580, una Azienda Speciale della Camera di Commercio di Modena denominata "PRO.M.EC.- Promozione Modena Economica". L Azienda ha la propria sede legale e amministrativa in via Ganaceto Modena. Secondo quanto stabilito dal "Regolamento concernente la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio" approvato dal Ministero dell'industria del Commercio e dell'artigianato con decreto 2 Novembre 2005, n. 254, l'azienda opera secondo le norme del Codice Civile ed è dotata, nei confronti della Camera di Modena, di autonomia fiscale, amministrativa, contabile e finanziaria nei limiti indicati dal presente Statuto e dal citato regolamento. Art. 2 Oggetto L Azienda speciale ha per oggetto la realizzazione di attività a favore della internazionalizzazione delle imprese modenesi specialmente di quelle medie e piccole, nonché di favorire i necessari supporti operativi alle stesse. Per raggiungere tali obiettivi in particolare: a) realizza attività progettate per favorire lo sviluppo dei rapporti e degli scambi commerciali con l estero mirati, in particolare, a supportare le piccole e medie imprese operanti in provincia di Modena; b) fornisce, anche mediante l apertura di sportelli all estero, i necessari supporti operativi che permettono alle imprese modenesi di raggiungere più agevolmente i loro obiettivi sui mercati esteri; c) informa le imprese in materia di: - partecipazione a convegni, mostre e fiere, - aree commerciali internazionali e loro aspetto giuridico-amministrativo - qualità e innovazione tecnologica, - linee di prodotto e loro distinzione in rapporto al mercato, - incentivazioni previste dalle normative locali, nazionali, comunitarie ed extracomunitarie d) svolge attività di formazione nei campi specifici attinenti l internazionalizzazione a favore delle imprese della provincia; e) espleta attività ed eroga servizi delegati dalla Camera di Commercio; f) favorisce la partecipazione societaria all estero di aziende modenesi.
2 Quale strumento operativo della Camera di Commercio di Modena, l'azienda opera secondo le direttive impartite dalla Giunta camerale, assicurando, tramite il Segretario Generale della Camera ed il Direttore dell'azienda stessa, un efficace coordinamento tra la propria attività e l'adempimento dei compiti dell'ente camerale in materia di promozione economica; collabora, altresì, con le varie organizzazioni imprenditoriali locali. L'Azienda agisce in armonia con gli orientamenti generali della programmazione comunitaria, nazionale e regionale in materia, ed in rapporto con gli organismi competenti. Essa non persegue fini di lucro e svolge attività di interesse pubblico assumendo ogni iniziativa utile al raggiungimento degli scopi sopra elencati, escludendo interventi di mero sostegno finanziario. Art. 3 Organi Gli Organi dell'azienda sono: - Il Consiglio d'amministrazione, - Il Presidente, - Il Collegio dei Revisori. Art. 4 - Il Consiglio d'amministrazione Il Consiglio d'amministrazione è composto: dal Presidente di cui al successivo articolo 7, che lo presiede, e da quattro membri nominati dalla Giunta Camerale, di cui almeno due facenti parte della Giunta stessa. Alle riunioni del Consiglio partecipano, senza diritto di voto, il Segretario Generale pro-tempore della Camera di Commercio, qualora già non rivesta la qualifica di Direttore dell'azienda Speciale nonché due esperti indicati dalla Giunta camerale, potendo altresì essere presenti uno o più i indicati dal Presidente Le funzioni di Segretario sono svolte dal Direttore dell'azienda. Il Consiglio dura in carica tre anni e i suoi componenti possono essere riconfermati. Art. 5 - Compiti del Consiglio d'amministrazione Il Consiglio provvede a quanto necessario per assicurare il funzionamento dell'azienda, operando nei limiti stabiliti dallo Statuto e della disponibilità di bilancio. In particolare, il Consiglio: a) predispone il bilancio preventivo ed il conto consuntivo e li trasmette, corredati da una dettagliata relazione illustrativa, alla Camera di Commercio per l'approvazione;
3 b) approva i progetti e le iniziative necessari per il perseguimento degli scopi aziendali; c) adotta i regolamenti interni per il funzionamento dell'azienda e quelli relativi alla gestione dei servizi; d) nomina due Vice Presidenti scegliendo due dei suoi membri; e) nomina il Direttore; f) determina, con provvedimento da sottoporre all'approvazione della Giunta Camerale, il contingente massimo di personale per lo svolgimento delle attività programmate, fatta salva la possibilità di utilizzare minore personale, in base alle esigenze; ne stabilisce anche la qualifica e il tipo di contratto da stipulare; g) determina i limiti di spesa per il personale, dipendente e non, e stabilisce i criteri ai quali si deve attenere il Direttore nella gestione di detto personale, come previsto nel successivo art. 10; h) delibera in merito alla stipulazione di contratti e convenzioni, conferimento di incarichi e compensi a terzi, compresi i Revisori dei Conti, il Direttore e il personale camerale che, eventualmente, presti la propria attività a favore dell'azienda al di fuori dell'orario di lavoro fissato dalla Camera; i) delibera in merito a tutte le spese, con potere di delega nei confronti del Presidente, del Direttore e del Responsabile Amministrativo. Art. 6 - Riunioni e deliberazioni del Consiglio Il Consiglio d'amministrazione si riunisce ogni volta che il Presidente lo ritenga necessario in relazione alle attività da svolgere, e comunque almeno tre volte all'anno, ovvero quando ne facciano richiesta scritta almeno tre componenti, indicando gli argomenti da trattare. Le convocazioni, contenenti l'ordine del giorno predisposto dal Presidente, sono diramate almeno otto giorni prima della data fissata per la riunione, ridotti a tre in caso di urgenza. Le riunioni sono valide con l'intervento di almeno la metà più uno dei componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Per la partecipazione alle riunioni, ai componenti del Consiglio spetta un gettone di importo fissato nei limiti previsti dalle norme vigenti. I componenti residenti al di fuori del comune di Modena potranno richiedere il rimborso delle spese secondo quanto previsto nell'apposito regolamento. La mancata partecipazione senza giustificazione a più di tre riunioni consecutive da parte dei componenti del Consiglio dovrà essere segnalata all'ente che li ha nominati affinché valuti l'opportunità di provvedere alla loro sostituzione per evitare che si determini l'impossibilità di un regolare funzionamento del Consiglio stesso. Art. 7 -Il Presidente
4 Il Presidente dell'azienda è il Presidente pro-tempore della Camera di Commercio di Modena, o altro componente della Giunta camerale scelto dalla Giunta stessa. Il Presidente rappresenta legalmente l'azienda, convoca il Consiglio d'amministrazione, determina l'ordine del giorno e presiede le riunioni regolandone lo svolgimento. In caso di necessità ed urgenza può adottare provvedimenti di competenza del Consiglio d'amministrazione, con l'obbligo di sottoporli a ratifica nella successiva riunione. In caso di assenza o impedimento, il Presidente è sostituito dal Vice Presidente. Al Presidente spetta una indennità di carica fissata nei limiti previsti dalle norme vigenti. Art. 8 - Collegio dei Revisori dei conti Secondo quanto stabilito dall'art. 73 del D.P.R. 254 del 2 Novembre 2005, il Collegio dei Revisori dei conti è costituito da tre membri effettivi e due supplenti di cui uno effettivo con funzioni di Presidente e uno supplente nominati dal Ministro dello Sviluppo Economico, uno effettivo nominato dal Ministro dell Economia e delle Finanze e uno effettivo e uno supplente nominati dalla Regione. Il Collegio dura in carica quanto l'organo di amministrazione, ovvero 3 anni dalla sua costituzione. In relazione alla loro attività, ai componenti del Collegio spetta un compenso nei limiti fissati dalla disposizioni vigenti nel tempo, oltre al gettone di presenza e all'eventuale rimborso delle spese per la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione previsti per i componenti del Consiglio stesso. Art. 9 - Compiti e modalità di controllo I Revisori partecipano di diritto alle riunioni del Consiglio di amministrazione ed esercitano il controllo sulla gestione dell'azienda. Il Collegio dei Revisori effettua, almeno ogni trimestre, controlli e riscontri sulla consistenza di cassa, sull'esistenza dei valori di titoli di proprietà, sui depositi ed i titoli a custodia. I Revisori possono procedere, in qualsiasi momento, anche individualmente, ad atti di ispezione di controllo, di cui debbono poi riferire al Collegio, e a tal fine hanno diritto a prendere visione di tutti gli atti e documenti amministrativi e contabili. Di tutte le riunioni del Collegio deve essere redatto verbale da far pervenire, entro cinque giorni, al Presidente dell'azienda e, nel caso in cui siano riscontrate irregolarità, anche alla Giunta della Camera di Commercio. In particolare i revisori, collegialmente, debbono provvedere a: a) verificare la regolarità della gestione e la conformità della stessa alle norme di legge, di statuto e regolamentari;
5 b) vigilare sulla regolarità delle scritture contabili; c) redigere una relazione al bilancio preventivo dalla quale risulti un parere circa l'attendibilità delle entrate e delle spese; d) redigere una relazione al bilancio consuntivo che attesti: l'esistenza delle attività e passività e la loro corretta esposizione in bilancio, nonché l'attendibilità delle valutazioni di bilancio; - la correttezza dei risultati finanziari, economici e patrimoniali della gestione, - l'esattezza e la chiarezza dei dati contabili presentati nei prospetti di bilancio e nei relativi allegati, - la corretta applicazione delle norme di amministrazione e contabilità e di quelle fiscali. Art. 10 Direttore Il Direttore dell'azienda Speciale è persona dotata di specifiche capacità, qualificazione professionale ed esperienza in relazione agli scopi statutari. Può essere scelto anche fra il personale camerale con qualifica dirigenziale e viene nominato con provvedimento del Consiglio di Amministrazione da sottoporre all'approvazione della Giunta Camerale. Nel caso in cui sia nominata una persona esterna all'amministrazione camerale, questa verrà assunta con contratto di diritto privato nell'ambito dei contratti collettivi nazionali dei dirigenti d'azienda del commercio o verrà instaurato, con essa, un apposito rapporto di lavoro scelto fra quelli previsti dalle normative vigenti. Il Direttore assicura il funzionamento dell'azienda, dando esecuzione alle decisioni del Consiglio di Amministrazione e del Presidente. Il Direttore è il capo del personale dell'azienda, ha la responsabilità organizzativa della struttura e risponde del suo operato al Presidente e al Consiglio di Amministrazione. Previa determinazione da parte del Consiglio di Amministrazione dei criteri da applicare e nei limiti di spesa stabiliti dallo stesso, il direttore: a) adotta i provvedimenti concernenti le assunzioni del personale a tempo indeterminato stipulandone i contratti, definisce l inquadramento nelle qualifiche previste dal CCNL di categoria, stabilisce il trattamento economico, provvede altresì in merito alle cessazioni dei rapporti di lavoro. b) stipula contratti di lavoro a tempo determinato definendone il trattamento economico. c) assegna i premi di risultato e di produttività al personale d) relaziona annualmente al Consiglio di Amministrazione in merito all espletamento delle funzioni sopra attribuitegli Al Direttore spetta un compenso a carico del Bilancio dell'azienda fissato dal Consiglio di Amministrazione nei casi e con i limiti stabiliti dalla normativa vigente. Art. 11 Personale
6 Per il suo funzionamento, l'azienda potrà avvalersi di: a) personale assunto direttamente dall'azienda in relazione alle proprie esigenze e nei limiti stabiliti dal contingente approvato dalla Camera di Commercio, con contratto di diritto privato nell'ambito del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore commerciale; b) personale della Camera di Commercio distaccato a tempo pieno o a tempo parziale secondo modalità predefinite; c) personale della Camera di Commercio da utilizzare saltuariamente o per particolari attività, al di fuori dell'orario di lavoro da prestare alla Camera e subordinatamente all'autorizzazione della Giunta camerale; d) consulenti ed esperti per la trattazione di problemi specifici o per la realizzazione di progetti o attività non ricorrenti per i quali non sia possibile utilizzare il personale a disposizione. Fra il personale di cui alle lettere a) e b), il Consiglio dovrà scegliere, su proposta del Direttore, il Responsabile Amministrativo dell'azienda. Il contingente di personale, con la precisazione delle qualifiche e dei livelli retributivi, viene fissato dal Consiglio di amministrazione da sottoporre, per l'approvazione, alla Giunta camerale. Per le prestazioni lavorative rese dal personale camerale, il Consiglio di Amministrazione potrà riconoscere, nei casi e con i limiti fissati dalla normativa vigente, un equo compenso da determinare in relazione all'impegno e alla professionalità richiesti. Il personale operante presso l'azienda dovrà prestare servizio secondo le direttive impartite dal Direttore e con le modalità previste dall'apposito regolamento. Art. 12 Entrate L'azienda provvede al conseguimento delle proprie finalità con le seguenti entrate: - proventi derivanti dalla prestazione di servizi, - contributi ordinari e straordinari della Camera di Commercio di Modena e di altri enti. Art Fondo di dotazione Il Fondo di dotazione è costituito dai beni mobili ed immobili, dalle attrezzature, dai libri e dagli strumenti informatici assegnati in dotazione, di norma gratuitamente, dalla Camera di Commercio di Modena. Di tali beni, unitamente agli eventuali altri beni acquistati direttamente dall'azienda, viene redatto un inventario che costituisce apposita sezione dell'inventario camerale. L'esercizio finanziario coincide con l'anno solare. Art. 14 Bilanci
7 Il bilancio preventivo e il conto consuntivo, corredati dalle relazioni del Presidente e del Collegio dei Revisori, e contenenti tutti gli elementi per una adeguata valutazione dei programmi e delle spese, sono deliberati dal Consiglio d'amministrazione e trasmessi in tempo utile perché la Giunta Camerale possa esaminarli ed approvarli quali allegati al Bilancio della Camera di Commercio. Art Servizio di cassa e documenti contabili Il servizio di cassa è di norma espletato dall'istituto di credito che già svolge tale funzione per conto della Camera di Commercio. Le riscossioni e i pagamenti sono effettuati in base ai criteri fissati dal regolamento di cui al D.P.R. 254 del 2 Novembre Art Modificazioni dello statuto Il presente statuto potrà essere modificato con provvedimento della Giunta camerale anche su proposta delconsiglio di Amministrazione dell'azienda. Art Scioglimento dell'azienda L'Azienda può essere sciolta in ogni momento con deliberazione della Giunta della Camera di Commercio di Modena. In tal caso, la Camera di Commercio di Modena subentra in tutti i rapporti instaurati dall'azienda, ad esclusione di quelli relativi al personale che, in nessun caso, potrà vantare alcun diritto in ordine al mantenimento del posto.
SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO. Articolo 1 (Denominazione e sede)
\ SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO Articolo 1 (Denominazione e sede) E costituita dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Isernia (in
DettagliP R 0 B R I X I A AZIENDA SPECIALE PER LA PROMOZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA STATUTO
P R 0 B R I X I A AZIENDA SPECIALE PER LA PROMOZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA STATUTO Approvato con deliberazione della Giunta Camerale n. 340 del 11.8.1994
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI
STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura
DettagliLACHIMER Azienda Speciale della CCIAA - Foggia
STATUTO DEL LABORATORIO CHIMICO MERCEOLOGICO AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO I. A. A. DI FOGGIA ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE E costituita dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
DettagliSTATUTO AZIENDA SPECIALE SUBFOR. (Delibera di Giunta camerale n.8 del )
STATUTO AZIENDA SPECIALE SUBFOR (Delibera di Giunta camerale n.8 del 25.10.2010) Articolo 1. Principi generali. 1. E costituita dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Taranto
DettagliSTATUTO ART. 1 COSTITUZIONE
STATUTO ART. 1 COSTITUZIONE E costituita un Azienda Speciale della Camera di Commercio I.A.A. di Viterbo denominata Centro di Formazione e Assistenza allo Sviluppo (Ce.F.A.S.). La stessa opera secondo
DettagliAZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI IMPERIA
AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI IMPERIA ------ S T A T U T O 1 ART. 1 COSTITUZIONE PROMIMPERIA DI SEGUITO INDICATA COME AZIENDA, È AZIENDA SPECIALE DELLA
DettagliPROMOS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO S T A T U T O
PROMOS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO S T A T U T O Art. 1 - Denominazione e sede 1. Presso la Camera di Commercio di Milano è istituita, ai sensi dell art. 32 n. 4 del T.U. 20 settembre
DettagliLEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato
DettagliAllegato alla Deliberazione di Giunta della CCIAA Riviere di Liguria del 12/07/2016 Statuto modificato con Deliberazione del 12/07/2016
RIVIERA DEI FIORI AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA CAMERA DI COMMMERCIO DI IMPERIA ORA CCIAA RIVIERE DI LIGURIA ------ S T A T U T O AZIENDA RIVIERA DEI
DettagliStatuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori
Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori Art. 1 Costituzione La Fondazione Forum Permanente ANIA - Consumatori, di seguito Forum, è costituita su iniziativa dell ANIA Associazione Nazionale
DettagliAZIENDA SPECIALE PER IL PORTO DI CHIOGGIA della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare
AZIENDA SPECIALE PER IL PORTO DI CHIOGGIA della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare Testo approvato con delibera n.19 CdA di Aspo del 7 aprile 2016 e con delibera di Giunta n.79 del 11
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliASPERIA AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ALESSANDRIA PER LA PROMOZIONE ECONOMICA STATUTO. Art.1 (Denominazione e sede)
ASPERIA AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ALESSANDRIA PER LA PROMOZIONE ECONOMICA STATUTO Art.1 (Denominazione e sede) E' costituita dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
DettagliREGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI
REGOLAMENTO PER LA ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO GEMELLAGGI 1 ART. 1 FUNZIONE COMITATO 1. È istituito nel Comune di Bitonto il Comitato per i gemellaggi con compito di: a) promuovere, programmare,
DettagliStatuto dell Istituto per la storia dell Umbria contemporanea
Statuto dell Istituto per la storia dell Umbria contemporanea Approvato con deliberazione del Consiglio regionale n 290 del 17 marzo 2003. Pubblicato nel BUR del 16 aprile 2003 Art 1 (Natura e sede) 1.
DettagliCONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO
CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO Art. 1 Istituzione 1. E istituita in esecuzione dell art. 22 dello Statuto Sociale di Umbria
DettagliSTATUTO PER LA COSTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE
STATUTO PER LA COSTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DELL ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA ACCADEMIA DEL GUSTO DEL MEDITERRANEO Art. 1 Costituzione È costituita un Associazione non riconosciuta denominata: Accademia
DettagliINDICE. Costituzione, sede e carattere dell associazione. Competenze e funzioni. Rapporti con Regione ed enti locali
INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 Art. 18 Art. 19 Art. 20 Art. 21 Art. 22 Costituzione, sede e carattere
DettagliRegolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia
Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia Articolo 1 - Costituzione E costituito, nell ambito di Assolegno - Associazione di settore di Federlegno-Arredo - con sede presso la
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.
REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto
DettagliSTATUTO. Azienda Speciale Agenzia per lo Sviluppo
Allegato n. 2 alla delib. n. 66 del 27.6.2008 STATUTO Azienda Speciale Agenzia per lo Sviluppo Art. 1 È costituita dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di L Aquila, ai sensi
Dettagli1. Il Comune di Colfelice ha autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e risorse trasferite, nell'ambito delle leggi sulla finanza pubblica
TITOLO VI ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE Capo I Finanza comunale Articolo 50 (Autonomia finanziaria) 1. Il Comune di Colfelice ha autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e risorse trasferite,
DettagliINDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.
INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3 Art. 1 Riunione del Consiglio Pag. 3 Art. 2 Convocazione Pag. 3 Art. 3 Deposito dei documenti Pag. 3 Art.
DettagliALLEGATO FONDAZIONE CENTRO MUSICALE MALIPIERO
FONDAZIONE CENTRO MUSICALE MALIPIERO NUOVO STATUTO ART. 1 COSTITUZIONE E SEDE È costituita con sede in Asolo, la Fondazione denominata CENTRO MUSICALE MALIPIERO allo scopo di favorire la conoscenza e la
DettagliREGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO
REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze
DettagliStatuto del Centro Servizi Informatici
(Emanato con D.R. n. 3687 del 30/04/1999 Modificato con D.R. n. 11064 del 29/10/2001 e con D.R. n. 1571 del 06/02/2007 e con D.R. n. 3446 del 21/03/2007) STATUTO CENTRO SERVIZI INFORMATICI Art. 1 È costituito,
DettagliSTATUTO APPROVATO ALL ASSEMBLEA: Roma, 11 Novembre 2005
ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL PARTITO POPOLARE EUROPEO A.I.P.P.E. STATUTO APPROVATO ALL ASSEMBLEA: Roma, 11 Novembre 2005 Sede Nazionale Viale Bardanzellu, 95 00155 Roma Tel. 06/4071388 fax 06/4065941 E-mail:
DettagliFEDERFARMA LAZIO - STATUTO
ARTICOLO 1 E costituita, con sede in Roma, Via dei Tizii n. 10, l Associazione denominata: FEDERFARMA LAZIO ARTICOLO 2 1. La FEDERFARMA LAZIO riunisce e rappresenta le Associazioni Sindacali Provinciali
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.
Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico
DettagliRegolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile
Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per
DettagliStatuto del Fondo di Assistenza Sanitaria Aperto per dipendenti, soci, membri e iscritti di Aziende, Associazioni ed Enti
Statuto del Fondo di Assistenza Sanitaria Aperto per dipendenti, soci, membri e iscritti di Aziende, Associazioni ed Enti Articolo 1 Costituzione, Denominazione, Sede e Durata In attuazione della delibera
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliDELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno
DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno 2015: indirizzi alla dirigenza. La Giunta, vista la determinazione
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO. 1. La Fondazione è denominata FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO.
STATUTO DELLA FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO Articolo 1 - Costituzione La Fondazione è costituita dal Consiglio nazionale dell Ordine dei Consulenti del Lavoro ai sensi e per gli effetti dell articolo
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità
Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani
DettagliSTATUTO AZIENDA SPECIALE LABORATORIO CHIMICO
STATUTO AZIENDA SPECIALE LABORATORIO CHIMICO (approvato con deliberazione della Giunta camerale113/2006 e modificato con deliberazioni n. 55/2010, n. 4 del 20/1/2014 e n. 207 del 24/11/2014) Articolo 1
DettagliSTATUTO DEL FONDO FON.AR.COM.
STATUTO DEL FONDO FON.AR.COM. Articolo 1 - Denominazione Soci A seguito dell accordo interconfederale del 6-12-2005, previsto dall art. 118, Legge n. 388 del 2000 e successive modificazioni e integrazioni
DettagliSTATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE
STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE Art. 1 Istituzione e compiti E istituita dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Piemonte la Camera Arbitrale del Piemonte (in seguito
DettagliLEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37
LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara (b.u. 29 novembre 1988, n. 54) Art. 1 Finalità e compiti 1. Allo scopo di realizzare la gestione coordinata
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO
Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO
ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO Gruppo Provinciale STATUTO PROVINCIALE Art. 1 Organizzazione e scopi Sul territorio dello Stato Italiano, l'associazione Italiana Allenatori Calcio si organizza
DettagliStatuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale FIMAVLA EBAT Viterbo. Art. 1 - Costituzione e denominazione
Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale FIMAVLA EBAT Viterbo Art. 1 - Costituzione e denominazione In applicazione dell art. 8 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli
DettagliIl Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DECRETO 23 settembre 2011 Organizzazione interna del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2011) Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA
COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del
DettagliRegolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.
Allegato 5 Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento. * * * Art. 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni che seguono: a) Legge è
DettagliSTATUTO DEL CONSORZIO CINECA ARTICOLO 1 - COSTITUZIONE DEL CONSORZIO
STATUTO DEL CONSORZIO CINECA ARTICOLO 1 - COSTITUZIONE DEL CONSORZIO 1. Il Consorzio Interuniversitario CINECA, di seguito denominato Consorzio, è stato costituito per iniziativa del Ministero della Pubblica
DettagliDecreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90
Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90 Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246
DettagliSegreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA
STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA 2 ART. 1 Costituzione E costituita la Federazione dei medici della CISL, denominata Federazione CISL-Medici Basilicata con sede a Potenza conseguente
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELL ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE CARLO GESUALDO DI AVELLINO.
1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELL ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE CARLO GESUALDO DI AVELLINO. ART.1 ISTITUZIONE Il Teatro Comunale Gesualdo è un istituzione del Comune di Avellino, disciplinata
DettagliCENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE PER GLI STUDI POLITICO-COSTITUZIONALI E DI LEGISLAZIONE COMPARATA GIORGIO RECCHIA.
CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE PER GLI STUDI POLITICO-COSTITUZIONALI E DI LEGISLAZIONE COMPARATA GIORGIO RECCHIA Regolamento Art. 1 (Denominazione, costituzione e sede) E costituito il e di Legislazione
DettagliSTATUTO TITOLO I. L'associazione ha sede in Roma, Via Satrico , presso la sede nazionale della Confterziario.
STATUTO TITOLO I Art. 1 DENOMINAZIONE A seguito dell'accordo interconfederale dell'8 novembre 2004, tra le associazioni "CONFEDERAZIONE NAZIONALE DEL TERZIARIO E DELLA PICCOLA IMPRESA", in sigla "Confterziario",
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO TECNICO E PROCEDURALE DELL AZIENDA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. Art. 1 - Oggetto ed ambito di applicazione
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO TECNICO E PROCEDURALE DELL AZIENDA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Oggetto ed ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina, in conformità alle leggi
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE
PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
Università degli Studi di Ferrara UFFICIO AFFARI GENERALI FINANZIARI Rep. n. 273-2005 Prot. n. 4609 dell 1/03/2005 Titolo VI Classe 5 Fasc. 7 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di
DettagliART. 2 SEDE L associazione ha sede in Torino, presso il Comune di Torino, Palazzo Civico P.zza Palazzo di Città, 1.
ALLEGATO "B" AL N. 60314 DI FASCICOLO ASSOCIAZIONE TORINO INTERNAZIONALE STATUTO ART. 1 DENOMINAZIONE È costituita l Associazione denominata Torino Internazionale per la promozione della realizzazione
DettagliSTATUTO. Art 2.2 L'associazione non ha fini lucrativi; è apolitica e aconfessionale.
STATUTO Art. 1 NOME E SEDE In data 15 maggio 2007 è costituita a Bellinzona l'associazione denominata "CAMPERISTI SVIZZERA ITALIANA" (in seguito CSI), ai sensi dell'articolo 60 e segg. del Codice civile
DettagliUniversità della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto
Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto Art. 1 Istituzione La Provincia di Foggia istituisce l Università della Terza Età "Luigi Imperati" con sede in Foggia, in Palazzo Dogana, presso l
DettagliTITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE
TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE Art. 10 Ordinamento del giuoco, dei campionati e delle squadre nazionali 1. La F.I.G.C. detta le regole del giuoco del calcio in aderenza alle norme della F.I.F.A.
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA
DettagliCOMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA
COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA Approvato con delibera di C.C. n. 39 del 20.10.2000
DettagliAssociazione MusicAle
Associazione MusicAle Statuto Premessa Premesso che nel 2005 a seguito della scomparsa di Alessandro Lupoli, gli amici, l Associazione Alessandro Lupoli e l Associazione Cascinemà decisero di istituire
DettagliREGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità
REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione n. 4 del 27.03.2013 Articolo 1 Oggetto e finalità 1. ll presente regolamento disciplina il funzionamento del sistema dei controlli interni
DettagliC O N S I G L I O R E G I O N A L E. LEGGE REGIONALE (n. 181)
Atti consiliari Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia C O N S I G L I O R E G I O N A L E LEGGE REGIONALE (n. 181) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 20 novembre 2002 -----
DettagliCittà Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA
Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto
DettagliCOMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA'
COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA' Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Art.1 (Contratto nazionale di servizio)
DISEGNO DI LEGGE Art.1 (Contratto nazionale di servizio) 1. All'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1. dopo la parola: "Ministero
DettagliCOMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax
COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel.0963.65035 Fax 0963.605802 www.comune.spilinga.vv.it REGOLAMENTO PER LA CONSULTA ANZIANI E PENSIONATI ART. 1 OBIETTIVI FONDAMENTALI La Consulta Comunale
DettagliREGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA
COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 17 del 28/04/1997 Modificato con delibera di Consiglio Comunale n 10 del
DettagliStatuto della Consulta del Commercio e del Turismo
Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente
DettagliSTATUTO L Associazione non può deliberare o intraprendere iniziative di carattere didattico.
STATUTO Articolo 1 Denominazione Ai sensi degli Art. 36 e 37 del Codice Civile si è costituita un associazione senza fini di lucro denominata: Associazione Genitori Istituto Istruzione Superiore Severi
DettagliTNS Consorzio Sviluppo Aree ed Iniziative Industriali. Statuto
TNS Consorzio Sviluppo Aree ed Iniziative Industriali Statuto Articolo 1 Consorzio e consorziati Il Consorzio del comprensorio Terni Narni Spoleto per lo sviluppo delle aree ed iniziative industriali è
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI
All. sub A alla delibera di C.C. n. 06 del 17.02.2004 COMUNE DI MARENO DI PIAVE PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n 444. del 29/05/2008 OGGETTO: Comitato paritetico sul fenomeno del Mobbing Area Dirigenza: presa d'atto del Regolamento.
DettagliCittà di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE
Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.
REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTEE ITALIANE S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazionee di Poste Italiane S.p.A. nella riunione del 22 settembre 2015 2 ART. 1 Composizione 1.1 Il
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero
DettagliOggetto: Regolamento della Commissione della Biblioteca IL RESPONSABILE DI SETTORE
C.C. Oggetto: Regolamento della Commissione della Biblioteca IL RESPONSABILE DI SETTORE RICHIAMATA la propria proposta n. 49 del 16.04.09, di approvazione da parte del Consiglio Comunale del Nuovo Regolamento
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità 2015_2017
Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2015_2017 1.1 Premessa La trasparenza amministrativa è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività
DettagliArt. 3 ORGANI Sono organi del Centro: l Assemblea il Consiglio Direttivo il Presidente il Direttore il Revisore dei conti.
STATUTO Atto costitutivo 12/3/1965 n. 196454/2731 rep. Dr. Giudice. Modificato in sede d Assemblee Straordinarie dei Soci Del 19/11/1980, del 9/4/1981, del 26/6/1991, del 24/6/1992 E del 28/6/1994. Art.
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.
DettagliNuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 02-03-2010 REGIONE SICILIA Nuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIA N. 11 del 5 marzo
DettagliCONSORZIO PER LO STUDIO DEI METABOLITI SECONDARI NATURALI (Co.S.Me.Se.) Statuto Articolo 1 Oggetto e Sede E costituito ai sensi dell articolo 91 del D.P.R. 382/80 un Consorzio Interuniversitario tra le
DettagliSTATUTO. Capo 1. Costituzione- Sede- Durata-Oggetto. 1. E costituita l Associazione Sportiva Dilettantistica denominata ALFIERI
STATUTO Capo 1 Costituzione- Sede- Durata-Oggetto 1. E costituita l Associazione Sportiva Dilettantistica denominata ALFIERI 2. L Associazione ha sede in Roma Via Salaria 159 3. La durata dell Associazione
DettagliSTATUTO COMITATO GENITORI SCUOLA PRIMARIA CARCHIDIO E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STROCCHI FAENZA ART. 1 COSTITUZIONE
STATUTO COMITATO GENITORI SCUOLA PRIMARIA CARCHIDIO E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STROCCHI FAENZA ART. 1 COSTITUZIONE 1. Con riferimento al Testo unico delle disposizioni legislative in materia di
DettagliPARCO DEI COLLI DI BERGAMO ( E N T E D I D I R I T T O P U B B L I C O )
Deliberazione Numero 11 Del 27-02-2013 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE Oggetto: Proroga incarico di Direttore del Parco alla rag. Manuela Corti dall'1-3-2013 al 30-04-2013 L'anno duemilatredici
DettagliCostituzione di comitato tecnico
Costituzione di comitato tecnico Si sono riuniti in Correggio, al civico numero 15 di Corso Mazzini negli uffici dello Studio Legale Orlandi, i signori: Severi Arch. Mauro Orlandi Avv. Giovanni Prandi
DettagliLEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE BASILICATA
LEGGE REGIONALE N. 21 DEL 13-04-1996 REGIONE BASILICATA INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI IN BASILICATA ED ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL' IMMIGRAZIONE Fonte: BOLLETTINO
DettagliCOMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE
COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE Approvato con delibera C.C. n del 2015 1 Sommario Art.1 - Istituzione... 3 Art.2 - Funzioni... 3 Art. 3 - Nomina- composizione-durata...
DettagliDELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013
DELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013 Oggetto: Approvazione del budget direzionale ai sensi dell'art. 8 del DPR 254/2005 UDITA la relazione del Presidente; LA GIUNTA
DettagliC I T T À D I R E C A N A T I
C I T T À D I R E C A N A T I REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNE DI RECANATI P R E M E S S A La Consulta Giovanile, nello spirito dello Statuto comunale, della Carta europea per la partecipazione
DettagliCOMUNE DI SANTA GIUSTINA BELLUNO CIRCOLO ELISA ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE STATUTO. ART. 1 (Denominazione e sede)
COMUNE DI SANTA GIUSTINA BELLUNO CIRCOLO ELISA ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE STATUTO ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile, della Legge 383/2000 e della normativa
DettagliCOMUNE DI LIVORNO. Articolo 1 Principi e Finalità
COMUNE DI LIVORNO Articolo 1 Principi e Finalità 1. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Comune di Livorno, costituito con atto del Segretario Generale n. 940 del 22/03/2011, promuove azioni positive
DettagliPROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI
PROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI Articolo 1 RAGIONE SOCIALE - SEDE - DURATA Il Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (nel seguito: SALVA) è un associazione di diritto privato di
DettagliCOMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI LEVICO TERME (Provincia di Trento) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 23 dd. 15.06.2016 INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEI TUMORI EREDO-FAMILIARI
REGOLAMENTO DEL CENTRO DI RICERCA PER LO STUDIO DEI TUMORI EREDO-FAMILIARI Emanato con Decreto 21 luglio 2014, n.717 Entrato in vigore il 21 luglio 2014 UFFICIO AFFARI GENERALI, ORGANI E RAPPORTI SSN Via
DettagliAICA Associazione Italiana per l'informatica ed il Calcolo Automatico - REGOLAMENTO SEZIONI TERRITORIALI
AICA Associazione Italiana per l'informatica ed il Calcolo Automatico - REGOLAMENTO SEZIONI TERRITORIALI Regolamento Sezioni AICA 1/5 INDICE 1. Finalità delle Sezioni Territoriali...3 2. Costituzione di
Dettagli