REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO TECNICO E PROCEDURALE DELL AZIENDA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. Art. 1 - Oggetto ed ambito di applicazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO TECNICO E PROCEDURALE DELL AZIENDA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. Art. 1 - Oggetto ed ambito di applicazione"

Transcript

1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO TECNICO E PROCEDURALE DELL AZIENDA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Oggetto ed ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina, in conformità alle leggi che regolano la materia, l organizzazione interna e definisce compiti e responsabilità nell ambito della struttura. Art. 2 - Natura giuridica di LCM Il Laboratorio Chimico Merceologico è Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli, svolge attività di interesse pubblico ed è lo strumento operativo attraverso cui la Camera di Commercio di Napoli realizza i suoi programmi aventi ad oggetto i servizi alle imprese relative alle analisi su merci e prodotti per le imprese del settore agricolo, industriale ed economico e per i consumatori. In tale ambito l Azienda opera in stretta aderenza alle linee programmatiche definite dalla Camera di Commercio di Napoli. Art. 3 Criteri generali di organizzazione 1. La strutturazione organizzativa è funzionale al perseguimento dei fini istituzionali dell Azienda di cui all art. 3 dello Statuto. 2. L organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche, sono determinate in funzione degli obiettivi di cui al precedente comma 1, previa verifica degli effettivi fabbisogni. 3. I criteri che ispirano l esercizio dell attività di funzionamento tecnico e procedurale all interno di LCM, in osservanza dei principi stabiliti dalla legge 142/90, dalla legge 580/93 come modificata dal Dec Leg. 23 del 2010, dal d.lgs 29/93, dalla legge 127/97, dal d.lgs 267/2000, dal d.lgs 165/2001, dal d.lgs 231/2001 e dallo Statuto della Camera di Commercio di Napoli, sono: - la distinzione tra le responsabilità di indirizzo e di controllo e quelle di gestione e di conseguimento dei risultati relativi ai programmi approvati dal Consiglio di Amministrazione dell Azienda; - la massima funzionalità complessiva dell Azienda rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità; - la chiara individuazione di responsabilità e dei relativi livelli di autonomia con riferimento agli obiettivi ed alle risorse assegnate alla struttura; - lo sviluppo delle competenze e la valorizzazione delle professionalità dei dipendenti, garantendo a tutti pari opportunità; - la costante valutazione dei risultati conseguiti in conformità ai principi di trasparenza, efficienza, economicità e controllo di gestione. Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 1 di 6

2 TITOLO II ORGANI Art. 4 Consiglio di Amministrazione 1. Composizione, modalità di nomina e funzioni del Consiglio di Amministrazione sono disciplinate dagli artt. 5, 6 e 7 dello Statuto di LCM e dal presente regolamento che ne determina così come segue le competenze attribuite: - elegge un Vice Presidente tra i suoi membri; - approva, su proposta del Direttore, la pianta organica dell Azienda e adotta i provvedimenti di assunzione e di carriera del personale a tempo indeterminato e determinato; - approva il bilancio preventivo e il bilancio di esercizio e li trasmette, corredati da una relazione illustrativa, alla Giunta della Camera di Commercio in tempo utile per essere sottoposti all approvazione del Consiglio camerale, quali allegati al bilancio dell Ente Camerale; - prende atto degli indirizzi impartiti dal Consiglio Camerale e definisce, nell ambito del bilancio preventivo di ciascun anno, le priorità, gli obiettivi e i programmi specifici da attuare destinando le relative risorse; - delibera gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge e che non rientrino nelle competenze del Presidente e del Direttore; - approva il regolamento interno per il funzionamento tecnico e procedurale dell azienda e quelli relativi alla gestione dei servizi assunti con la relativa determinazione dei compensi da richiedere per le prestazione effettuate a favore di terzi Le riunioni e le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono verbalizzate a cura del Segretario. Le funzioni di Segretario sono svolte dal Direttore dell Azienda o da altra persona delegata dal Presidente. Il verbale redatto dal Segretario contiene la sintetica rappresentazione degli argomenti discussi, dell esito delle votazioni e delle deliberazioni assunte. Le deliberazioni sono assunte con voto palese. Ciascun componente del Consiglio può richiedere che sia inserito nel verbale il proprio intervento o dichiarazione di voto, che viene in tal caso redatto e letto nel corso della stessa seduta. Di tale facoltà possono avvalersi anche i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e il Direttore limitatamente ai propri interventi. 3. Il verbale è di norma approvato nella riunione successiva. Il verbale approvato è sottoscritto dal Presidente di seduta e dal Direttore, che in caso di assenza per motivi istituzionali, viene sostituito dal Direttore tecnico, oltre che dal Segretario verbalizzante. I verbali approvati e le deliberazioni adottate vengono numerate e raccolte cronologicamente. Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono immediatamente esecutive, salvo diverse previsioni di legge o di Statuto. 4. Ai sensi dell art. 5 dello Statuto dell Azienda, l ingiustificata assenza di un consigliere a tre sedute consecutive del Consiglio di Amministrazione è causa di decadenza automatica dall ufficio. Le giustificazioni devono essere presentate al Presidente a mezzo posta, anche elettronica o fax. La decadenza ha effetto dalla presa d atto del Presidente, da operarsi nella seduta immediatamente successiva e da far constare a verbale. Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 2 di 6

3 Art. 5 Presidente Le modalità di nomina e funzioni del Presidente sono disciplinate dall art. 8 dello Statuto di LCM e dal presente regolamento che ne determina così come segue le competenze attribuite: - ha la rappresentanza legale ed istituzionale dell Azienda. - convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione dell Azienda, stabilendo l ordine del giorno dei lavori; - assume, in caso di motivata necessità ed urgenza, i provvedimenti di competenza del Consiglio dandone comunicazione allo stesso nella prima seduta successiva; - sovrintende al funzionamento degli uffici e all esecuzione degli atti; Art. 6 Collegio dei Revisori Composizione, modalità di nomina e funzioni del Collegio dei Revisori sono disciplinate dalla legge, dall art. 28 dello statuto della Camera di Commercio di Napoli e dall art. 9 dello Statuto di LCM, come integrati e modificati dalle normative vigenti all atto dell adozione dei provvedimenti. TITOLO III STRUTTURA ORGANIZZATIVA Art. 7 - Articolazione della struttura e relativi compiti LCM è articolato in una Direzione Generale, una Direzione Tecnica, in una Unità Operativa Tecnica e in una Unità Operativa Segreteria contabile. Art. 8 Direzione Generale o Amministrativa 1. Il Direttore è nominato dal Consiglio di Amministrazione, o dall organo che legalmente lo sostituisce ai sensi dell art. 6 comma c dello statuto ed è il Responsabile della struttura. 2. Il trattamento economico spettante al Direttore Generale o Direttore Amministrativo è determinato dal Consiglio di Amministrazione, sulla base della specifica qualificazione professionale, della complessità dei compiti assegnati e delle condizioni di mercato. 3. Nel provvedimento di nomina e/o nel contratto stipulato dal legale Rappresentante dell Azienda con lo stesso, viene disciplinato lo status del Direttore, la durata dell incarico che per assicurare la continuità dell azione amministrativa dovrà essere pari a quella del CdA e comunque non superiore alla durata prevista per gli incarichi dirigenziali cui lo stesso è equiparato e non oltre la data consentita per il pensionamento nel pubblico impiego. 4. Le funzioni del Direttore sono disciplinate dall art 10 dello Statuto e dal presente regolamento che ne determina come segue i poteri attribuiti: - svolge le funzioni di segretario del Consiglio di Amministrazione (art. 4 del Regolamento); - svolge le funzioni di capo del personale; - verifica la procedura adottata e l istruttoria degli atti di impegno e di liquidazione effettuata dal Direttore Tecnico, in funzione di RUP Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 3 di 6

4 - firma gli ordinativi di incasso e di pagamento congiuntamente al dipendente incaricato dall Azienda, - dà esecuzione ai deliberati del CdA; - propone agli organi e/o nomina consulenti o collaboratori occasionali nell ambito dei progetti assegnati alla Azienda e nei progetti ad altri enti per il finanziamento; - adotta tutti gli atti di gestione che riguardano il personale dell Azienda e l esecuzione di deliberati del CdA e del Bilancio approvato; - propone al presidente dell Azienda e al CdA tutte le azioni per lo sviluppo della mission aziendale e per il miglioramento dei servizi e dei programmi di assistenza alle imprese. 5. Il Direttore partecipa alle riunioni del CdA, con facoltà di intervento e proposta, senza diritto di voto. 6. Al Direttore risponde, nell esercizio delle funzioni assegnate, tutto il personale dell Azienda, ivi compreso il direttore tecnico. 7. Al Direttore Generale spettano tutte le competenze e prerogative del ruolo e trattandosi di incarico presso Azienda Pubblica anche il riconoscimento della figura dirigenziale e del relativo trattamento previdenziale ed assicurativo, che qualora l incarico venga espletato da Dirigente Pubblico della Camera di Commercio di Napoli, viene riversato sul Fondo dei Dirigenti e liquidato con le modalità di legge e di Regolamento al Dirigente che esplica le funzioni. 8. Annualmente al Direttore Generale viene riconosciuta, su proposta del Presidente che ne definisce l ammontare tra un minimo del 30% della retribuzione ad un massimo del 50% della stessa, dal CDA un indennità di risultato per il raggiungimento di obbiettivi di maggiore efficienza dei servizi o per particolari progetti o iniziative che vengano documentate. Art. 9 Direzione tecnica La direzione tecnica è affidata al Direttore Tecnico che ha il compito di: 1. Vigilare e gestire le attività del personale tecnico sotto il coordinamento del Direttore generale, ed è referente per tale attività al CdA 2. assumere la responsabilità tecnica generale dei rapporti di prova; 3. firma i certificati ai sensi della legge sugli ordini professionali legge 1928 n. 4. soddisfare le esigenze dei clienti e curare i rapporti con gli stessi relativamente a questioni tecnicoscientifiche; 5. gestire i reclami provenienti dai clienti; 6. assicurare il raggiungimento degli obiettivi della politica di qualità; 7. effettuare una supervisione del personale tecnico del Laboratorio; 8. l istruttoria degli atti che impegnano l Azienda per forniture di beni, servizi e consulenze professionali; 9. riscontro della regolarità contabile delle spese, 10. l istruttoria degli atti di liquidazione di spesa; 11. svolge funzioni di datore di lavoro e di responsabile della sicurezza adottando tutti i provvedimenti di legge 12. valuta il personale ai fini dell incentivazione e ne effettua proposta al Consiglio di Amministrazione 13. Annualmente al Direttore Tecnico viene riconosciuta, su proposta del Presidente che ne definisce l ammontare tra un minimo del 15% della indennità di posizione ad un massimo del 30% della stessa, dal CDA una indennità di risultato per il raggiungimento di obbiettivi di maggiore efficienza dei servizi o per particolari progetti o iniziative che vengano documentate. Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 4 di 6

5 Art. 10 Uffici e Unità Operative L azienda Speciale LCM si compone delle Unità previste nella Dotazione Organica dell Azienda. Attualente sono previste le seguenti unità: 1. Unità tecnica costituita attualmente da 4 unità, i cui operatori rispondono al Direttore tecnico delle attività loro affidate, delle istruzioni impartite nonché dei risultati conseguiti; 2. Unità Amministrativa-contabile costituita attualmente dall addetto RSA ed un consulente esterno, che rispondono al Direttore delle attività affidate, delle istruzioni impartite nonché dei risultati conseguiti; 3. Unità segreteria-accettazione costituita dal addetto RSA che risponde al Direttore tecnico delle attività affidate, delle istruzioni impartite nonché dei risultati conseguiti. Su disposizione del CdA possono essere istituite altre Unità Operative anche temporanee cui verrà assegnato il personale necessario per l espletamento di compiti Aziendali o per singoli progetti/programmi da realizzare. Tutte le eventuali nuove assunzioni saranno preventivamente proposte dal CDA con la modifica della Dotazione Organica dell Azienda alla Giunta Camerale che le approva e solo dopo successivamente potranno effettuarsi le relative procedure. Art.11 Personale della Azienda Al personale dell Azienda si applica il Contratto Collettivo applicato in sede di assunzione nella stessa e che risulta essere quello del Commercio, con tutte le prerogative e gli obblighi derivanti dallo stesso e da eventuali contratti decentrati stipulati. Il Personale è soggetto al controllo sulle presenze anche con sistema automatizzato, ed al rispetto di tutte le normative Statutarie dell Azienda Speciale LCM e dei suoi Regolamenti vigenti. Il potere disciplinare e quello previsto dal CCNL e la tutela della salute del Lavoratore sarà assicurata secondo le diposizioni vigenti per la materia sullo specifico contratto dal Datore di Lavoro. Art. 12- Missioni e trasferte comandi o distacchi Nell ambito dello svolgimento delle proprie mansioni i dipendenti possono essere inviati in missione in località italiana ed estere. Le missioni non possono superare complessivamente un periodo di 6 mesi nel corso di un anno salvo, per periodo superiori, il consenso espresso dell interessato. Al lavoratore in missione spetta un indennità di trasferta che comprende: Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 5 di 6

6 - il rimborso delle spese effettive di viaggio e per il trasporto del bagaglio - il rimborso delle spese postali, telegrafiche ed altre (anche telefoniche), sostenute in trasferta - un'indennità non inferiore al doppio della quota giornaliera della retribuzione (se non ci sono pernottamenti fuori sede la diaria verrà ridotta di un terzo) I dipendenti dell Azienda Speciale possono essere comandati o distaccati presso altre Aziende Speciali della Camera di Commercio o presso la stessa, con le modalità e per periodi determinati che verranno disciplinati con appositi atti o intese con il soggetto che riceve il personale dell Azienda ove si riporteranno anche gli oneri economici e ogni modalità di legge. Art. 13 Entrata in vigore del presente regolamento L entrata in vigore del presente regolamento è subordinata: - all approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Azienda Speciale, - all espletamento delle procedure di contrattazioni o di informazione con le rappresentanze sindacali interessate, - all approvazione della Giunta Camerale per quanto attiene le modifiche alla Dotazione Organica dell Azienda o all isituzione di nuove Unità Operative. Copia del presente regolamento approvato sarà consegnata a tutti i lavoratori. E fatto obbligo a tutti di far rispettare e rispettare il presente regolamento. Art. 14 Clausola generale di rinvio Per quanto non espressamente disciplinato dal presente regolamento si fa rinvio agli elementi di disciplina contrattuale relativi al personale, rispettivamente al CCNL del settore commercio, nonché alle disposizioni del codice civile nonché alla normativa speciale in materia e, per quanto applicabile,al vigente Regolamento degli Uffici e dei Servizi della Camera di Commercio di Napoli soprattutto con espresso riferimento alle modalità di selezione del personale a tempo determinato ed a quello indeterminato. Orari di ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle e dalle alle Pagina 6 di 6

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

P R 0 B R I X I A AZIENDA SPECIALE PER LA PROMOZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA STATUTO

P R 0 B R I X I A AZIENDA SPECIALE PER LA PROMOZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA STATUTO P R 0 B R I X I A AZIENDA SPECIALE PER LA PROMOZIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA STATUTO Approvato con deliberazione della Giunta Camerale n. 340 del 11.8.1994

Dettagli

SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO. Articolo 1 (Denominazione e sede)

SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO. Articolo 1 (Denominazione e sede) \ SVILUPPO ECONOMICO ISERNIA (Azienda Speciale C.C.I.A.A. Isernia) STATUTO Articolo 1 (Denominazione e sede) E costituita dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Isernia (in

Dettagli

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO Art. 1 Istituzione 1. E istituita in esecuzione dell art. 22 dello Statuto Sociale di Umbria

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST Approvato dal Consiglio d Amministrazione con delibera nr. 10 del 10 dicembre 2008 Modificato con Delibera CDA nr 3 del 7 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO Allegato alla deliberazione C.C. n. 24 del 2/4/2012 Il Presidente Il Segretario F.to Frigerio Ft.to Urbano Unità Organizzativa Servizi Sociali REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO 1 INDICE Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato

Dettagli

COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA)

COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA) COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA) DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SEGRETERIA GENERALE N. 460 del 18/03/2015 Oggetto: CONFERIMENTO INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA SEGRETERIA GENERALE - SEZIONE SEGRETERIA

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST Art. 1 - Funzionamento Il presente regolamento disciplina il funzionamento generale del Fondo EST e integra il regolamento Amministrativo e quello delle Prestazioni,

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Provincia di Bologna DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Anno 2012 n 21 data 10/01/2012 OGGETTO: FONDO PER LO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E PRODUTTIVITÀ DESTINATO AL PAGAMENTO DELLE INDENNITÀ STABILI-IMPEGNO

Dettagli

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI. Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI. Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 (Campo di applicazione, durata, decorrenza) 1. Il contratto collettivo si applica a tutti i dirigenti

Dettagli

Prot.n Brescia, DETERMINAZIONE N. 60/SG : CRITERI GENERALI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. IL SEGRETARIO GENERALE

Prot.n Brescia, DETERMINAZIONE N. 60/SG : CRITERI GENERALI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. IL SEGRETARIO GENERALE Prot.n. 8902 Brescia, 26.3.2003 DETERMINAZIONE N. 60/SG : CRITERI GENERALI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. IL SEGRETARIO GENERALE con la capacità e con i poteri del privato datore di lavoro, che

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELL ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE CARLO GESUALDO DI AVELLINO.

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELL ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE CARLO GESUALDO DI AVELLINO. 1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELL ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE CARLO GESUALDO DI AVELLINO. ART.1 ISTITUZIONE Il Teatro Comunale Gesualdo è un istituzione del Comune di Avellino, disciplinata

Dettagli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA allegato alla delibera G.C.n. 109 del 5.04.2011 modificato con delibera

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE Area Amministrativa - contabile : N.65 Registro Generale : N.95 Pubblicata il 15.10.2011 OGGETTO: Proroga assunzione a tempo determinato e a tempo

Dettagli

REGOLAMENTO Disciplina per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all amministrazione

REGOLAMENTO Disciplina per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all amministrazione REGOLAMENTO Disciplina per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all amministrazione Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.216 del 13.10.2009 Art.1 (Oggetto, finalità,

Dettagli

Commissione di garanzia dell attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Commissione di garanzia dell attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali REGOLAMENTO INTERNO ART. 1 (Definizioni) 1. Nel presente regolamento: a. l espressione Commissione indica la Commissione di garanzia dell attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali;

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DI PROCEDIMENTO INDICE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO ART. 2 DEFINIZIONE DI RESPONSABILE DI PROCEDIMENTO ART. 3 PARAMETRI DI VALUTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015

COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015 COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015 OGGETTO: Liquidazione indennità chilometrica per l uso dell automezzo personale

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PERSONALE Area Amministrativa - contabile : N.41 Registro Generale : N. 68 Pubblicata il 30/06/2011 OGGETTO: Assunzione d urgenza a tempo determinato e a tempo

Dettagli

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO Novembre 2003 Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell Ufficio di Piano, costituito a norma

Dettagli

Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia

Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia Estratto Art.li dal 18 al 21 Revisione del 22.11.2011 Revisione del 08.05.2012 Revisione del 24.09.2012 Revisione del 17.10.2012 Revisione del 29.11.2012

Dettagli

CITTA DI GALATONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI CONTROLLO E GARANZIA DI CUI ALLA DELIBERA C.C. N. 46 DEL

CITTA DI GALATONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI CONTROLLO E GARANZIA DI CUI ALLA DELIBERA C.C. N. 46 DEL s CITTA DI GALATONE Provincia di Lecce Via Colonna n. 6/8 Tel.0833861039 fax 0833861039 www.comune.galatone.le.it e-mail urp@comune.galatone.le.it Cod. Fisc. 82001290756 Part.IVA 02377220757. REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE INDENNITA, DEI COMPENSI DEI GETTONI DI PRESENZA E DEI RIMBORSI DELLE SPESE SPETTANTI AI

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE INDENNITA, DEI COMPENSI DEI GETTONI DI PRESENZA E DEI RIMBORSI DELLE SPESE SPETTANTI AI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE INDENNITA, DEI COMPENSI DEI GETTONI DI PRESENZA E DEI RIMBORSI DELLE SPESE SPETTANTI AI CONSIGLIERI DELL'ORDINE REGIONALE, AI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI INTERNE

Dettagli

MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME

MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME C A V A L E S E ORDINAMENTO DEL PERSONALE DIRIGENZIALE DELLA MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME Approvato dal Comun Generale con delibera nr. 4 1/1996 assunta nella seduta del 24

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Determinazione n. 2384/2009 Oggetto: Approvazione del Regolamento dell Università degli Studi di Pavia per il conferimento di incarichi aggiuntivi ai dirigenti ed al personale tecnico amministrativo di

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara (b.u. 29 novembre 1988, n. 54) Art. 1 Finalità e compiti 1. Allo scopo di realizzare la gestione coordinata

Dettagli

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di AUTOGRILL S.p.A. con delibera del

Dettagli

(della Provincia di Perugia)

(della Provincia di Perugia) (della Provincia di Perugia) REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE, RIPARTIZIONE E LIQUIDAZIONE DEL FONDO EX ART. 18 DELLA LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI. AGGIORNATO ALLA LEGGE 144/99

Dettagli

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile

Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per

Dettagli

COMUNE DI PROVINCIA DI CUNEO CONVENZIONE TRA I COMUNI DI RACCONIGI- VALMALA-BELLINO PER IL SERVIZIO IN FORMA ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE

COMUNE DI PROVINCIA DI CUNEO CONVENZIONE TRA I COMUNI DI RACCONIGI- VALMALA-BELLINO PER IL SERVIZIO IN FORMA ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE COMUNE DI PROVINCIA DI CUNEO CONVENZIONE TRA I COMUNI DI RACCONIGI- VALMALA-BELLINO PER IL SERVIZIO IN FORMA ASSOCIATA DELLA SEGRETERIA COMUNALE L'anno duemila il giorno del mese di, presso la Residenza

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Settore Programmazione e Gestione delle Risorse Organizzazione e gestione amministrativa del personale del Personale

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Settore Programmazione e Gestione delle Risorse Organizzazione e gestione amministrativa del personale del Personale Comuni de Aristanis Piazza Eleonora d Arborea n 44, 09170 www.comune.oristano.it DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Settore Programmazione e Gestione delle Risorse Organizzazione e gestione amministrativa del

Dettagli

PROVINCIA DI COSENZA. REGOLAMENTO COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI (approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 12 del 12 MAGGIO 2015)

PROVINCIA DI COSENZA. REGOLAMENTO COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI (approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 12 del 12 MAGGIO 2015) PROVINCIA DI COSENZA REGOLAMENTO COMMISSIONE PROVINCIALE ESPROPRI (approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 12 del 12 MAGGIO 2015) PROVINCIA DI COSENZA REGOLAMENTO COMMISSIONE PROVINCIALE

Dettagli

Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris

Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris Via Taverna 37 29121 Piacenza REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL ASSEMBLEA DEI SOCI ART. 1 REGOLAMENTO FINALITA FUNZIONI 1. Il funzionamento dell

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente.

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente. Articolo 1 Il presente Regolamento ha per fine di stabilire i compiti e le regole operative della Cassa Economale Aziendale in attuazione dei principi di cui al D.L.gs. 30.12.1992, n. 502 e alla L. R.

Dettagli

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag. INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3 Art. 1 Riunione del Consiglio Pag. 3 Art. 2 Convocazione Pag. 3 Art. 3 Deposito dei documenti Pag. 3 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta) REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, organizzazione, criteri di selezione ed il numero

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del

Dettagli

COMUNE DI STRONCONE Provincia di Terni. REGOLAMENTO COMUNALE per il funzionamento della COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

COMUNE DI STRONCONE Provincia di Terni. REGOLAMENTO COMUNALE per il funzionamento della COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA COMUNE DI STRONCONE Provincia di Terni REGOLAMENTO COMUNALE per il funzionamento della COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Approvato in commissione di controllo e garanzia nella riunione del

Dettagli

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015 DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015 Addì giovedì 5 novembre 2015, nella sede camerale, il Segretario Generale Dott. Marco Peroni, ha adottato la seguente determinazione in merito

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/ del 23/07/2014

Determina Personale Organizzazione/ del 23/07/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000111 del 23/07/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente gg Nuovo Affare

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO. Provincia di Savona AREA URBANISTICA PATRIMONIO DEMANIO. Settore PATRIMONIO/DEMANIO

COMUNE DI SPOTORNO. Provincia di Savona AREA URBANISTICA PATRIMONIO DEMANIO. Settore PATRIMONIO/DEMANIO DETERMINAZIONE N. 14 DETERMINAZIONE GENERALE N 141 DATA 21/04/2011 PUBBLICATA IL 22.06.2011 OGGETTO: SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PRESSO L SETTORE PATRIMONIO DEMANIO AFFIDAMENTO DELLA

Dettagli

I PERMESSI SINDACALI

I PERMESSI SINDACALI I PERMESSI SINDACALI Il permesso sindacale è l istituto attraverso il quale viene riconosciuto ai dipendenti pubblici il diritto di assentarsi dal posto di lavoro, sospendendo così la propria attività

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO Articolo 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l attività della Consulta delle

Dettagli

Si assenta il Direttore dott. Roberto Zoanetti, assume le funzioni di Segretario per l oggetto l assessore Gusmerotti Roberto.

Si assenta il Direttore dott. Roberto Zoanetti, assume le funzioni di Segretario per l oggetto l assessore Gusmerotti Roberto. Si assenta il Direttore dott. Roberto Zoanetti, assume le funzioni di Segretario per l oggetto l assessore Gusmerotti Roberto. Deliberazione della Giunta esecutiva n. 18 di data 23 febbraio 2015 Oggetto:

Dettagli

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

DETERMINAZIONE N DEL 02/11/2016

DETERMINAZIONE N DEL 02/11/2016 Pratica n. 1390/2016 Settore 09 - Lavori Pubblici - Espropri - Demanio - Servizi Tecnici Servizio Affari Generali Lavori Pubblici, Ufficio Espropri ed Attività Amministrativa Dirigente: Resp. del Procedimento

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE

Dettagli

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 72 del 21 dicembre 2015 INDICE Art. 1 Oggetto

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale. Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

PROVINCIA DI NOVARA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE originale Deliberazione N. 025 C I T T À DI T R E C A T E PROVINCIA DI NOVARA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: COMPENSO INCENTIVANTE LA PRODUTTIVITA' PER L'ANNO 2009. APPROVAZIONE

Dettagli

Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016

Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016 Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016 Regolamento per la gestione del fondo per i Consiglieri Comunali e per i Gruppi Consiliari. Art. 1 Oggetto del Regolamento Il

Dettagli

Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori

Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori Statuto della Fondazione Forum Permanente ANIA Consumatori Art. 1 Costituzione La Fondazione Forum Permanente ANIA - Consumatori, di seguito Forum, è costituita su iniziativa dell ANIA Associazione Nazionale

Dettagli

COMUNE DI VOLVERA Provincia di TORINO

COMUNE DI VOLVERA Provincia di TORINO COMUNE DI VOLVERA 10040 - Provincia di TORINO V E R B A L E DI D E L I B E R A Z I O N E D E L L A GIUNTA C O M U N A L E N. 98 del 16-07-2014 OGGETTO: PROGRAMMAZIONE E FABBISOGNO DEL PERSONALE TRIENNIO

Dettagli

OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2013

OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2013 Allegato A Al Piano Piano Triennale per la trasparenza 2013-2015 OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2013 La nuova disciplina della trasparenza prevista dal DLgs. n. 33 del 2013 afferma il diritto dei cittadini a

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI GORNATE OLONA Provincia di Varese DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA N. 12/G.C. del Registro delle Deliberazioni in data 15-01-2015 N. 77 Reg. Pubblic. OGGETTO: NOMINA DATORE DI LAVORO

Dettagli

R E G O L A M E N T O P E R I L T R A T T A M E N T O E C O N O M I C O D E L L E S P E S E D I V I A G G I O S O S T E N U T E

R E G O L A M E N T O P E R I L T R A T T A M E N T O E C O N O M I C O D E L L E S P E S E D I V I A G G I O S O S T E N U T E COMUNE DI LONGARONE PROVINCIA DI BELLUNO Via Roma n. 60-32013 Longarone (BL) Tel. 0437.575811 - fax 0437.771445 C.F. 01155460254 e-mail : comune@longarone.net pec: comune.longarone.bl@pecveneto.it R E

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

1. Il Comune di Colfelice ha autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e risorse trasferite, nell'ambito delle leggi sulla finanza pubblica

1. Il Comune di Colfelice ha autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e risorse trasferite, nell'ambito delle leggi sulla finanza pubblica TITOLO VI ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE Capo I Finanza comunale Articolo 50 (Autonomia finanziaria) 1. Il Comune di Colfelice ha autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e risorse trasferite,

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 13 luglio 2016, n. 9 Riconoscimento del ruolo sociale delle società di mutuo soccorso della Regione ed interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale

Dettagli

Segreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA

Segreteria Regionale di Basilicata STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA STATUTO DELLA FEDERAZIONE CISL-MEDICI REGIONE BASILICATA 2 ART. 1 Costituzione E costituita la Federazione dei medici della CISL, denominata Federazione CISL-Medici Basilicata con sede a Potenza conseguente

Dettagli

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELL UFFICIO DI SUPPORTO AL PRESIDENTE ED AGLI ASSESSORI AI SENSI DELL ART. 90 DEL D. LGS. N. 267/2000 E SS.MM.II.

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELL UFFICIO DI SUPPORTO AL PRESIDENTE ED AGLI ASSESSORI AI SENSI DELL ART. 90 DEL D. LGS. N. 267/2000 E SS.MM.II. I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 29 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELL UFFICIO DI SUPPORTO AL PRESIDENTE ED AGLI ASSESSORI AI SENSI DELL ART. 90 DEL D. LGS. N. 267/2000 E SS.MM.II. Approvato

Dettagli

COMUNE DI MOLOCHIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

COMUNE DI MOLOCHIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA COMUNE DI MOLOCHIO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL BUONO PASTO SOSTITUTIVO DEL SERVIZIO MENSA Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 85 del 20/12/2016 Indice:

Dettagli

STATUTO AZIENDA SPECIALE SUBFOR. (Delibera di Giunta camerale n.8 del )

STATUTO AZIENDA SPECIALE SUBFOR. (Delibera di Giunta camerale n.8 del ) STATUTO AZIENDA SPECIALE SUBFOR (Delibera di Giunta camerale n.8 del 25.10.2010) Articolo 1. Principi generali. 1. E costituita dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Taranto

Dettagli

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE

STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE STATUTO CONSULTA COMUNALE GIOVANILE TITOLO 1- DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Fonti normative Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro fondamento giuridico nella legge n 267/2000, T.U.

Dettagli

Originale di Determinazione

Originale di Determinazione Originale di Determinazione N. data Oggetto: Affidamento dell'incarico di "Coordinatore di Ambito - Dirigente Servizi Sociali di Ambito" ai sensi dell'art. 110, comma 2, del d.lgs 267/2000, al Dr. Antonio

Dettagli

Regione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano

Regione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano Regione Piemonte Provincia di Novara Comune di Cerano Art. 92 del D.lgs 163/2006 e s.m.i. Regolamento per la disciplina degli incentivi per la progettazione di opere, lavori e attività accessorie e per

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO ADOTTATA EX ART. 48 DEL TUEL N. 267/2000 N. 56 /G del 24/11/2014 Oggetto: pesatura Posizioni organizzative art.10 CCNL 1999 L anno duemilaquattordici il giorno

Dettagli

N.B.: è abrogata ogni norma non coerente con il Regolamento Uffici e Servizi approvato con delibera G.P. n. 87 del 28/4/2009

N.B.: è abrogata ogni norma non coerente con il Regolamento Uffici e Servizi approvato con delibera G.P. n. 87 del 28/4/2009 REGOLAMENTO SULLE MODALITA DI ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO PER I DIRIGENTI E LE ALTE SPECIALIZZAZIONI, PER IL PERSONALE DEGLI UFFICI POSTI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER

Dettagli

COMUNE DI CHALLAND SAINT ANSELME REGOLAMENTO PER L INCENTIVO DEI LAVORI PUBBLICI

COMUNE DI CHALLAND SAINT ANSELME REGOLAMENTO PER L INCENTIVO DEI LAVORI PUBBLICI COMUNE DI CHALLAND SAINT ANSELME REGOLAMENTO PER L INCENTIVO DEI LAVORI PUBBLICI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 30.12.2015 Richiami normativi e accordi sindacali: Cfr. D.L.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI MASTER Articolo 1 1. In attuazione di quanto previsto dall art. 3, comma 9 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, nonché dall art. 7 del Regolamento

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013

DELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013 DELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013 Oggetto: Approvazione del budget direzionale ai sensi dell'art. 8 del DPR 254/2005 UDITA la relazione del Presidente; LA GIUNTA

Dettagli

COMUNE DI CALOVETO C O P I A

COMUNE DI CALOVETO C O P I A COMUNE DI CALOVETO (Provincia di Cosenza) C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO UFFICIO AMMINISTRATIVO AREA AMMINISTRATIVA N. 31 del 02/04/2013 Registro Generale N 78 OGGETTO: Approvazione

Dettagli

COMUNE DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA PROVINCIA DI FOGGIA. Contratto di lavoro individuale a tempo determinato, ai sensi dell art. 14 e dell art.

COMUNE DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA PROVINCIA DI FOGGIA. Contratto di lavoro individuale a tempo determinato, ai sensi dell art. 14 e dell art. COMUNE DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA PROVINCIA DI FOGGIA REP. n. Contratto di lavoro individuale a tempo determinato, ai sensi dell art. 14 e dell art. 15 comma 5 del CCNL del Comparto Regioni Autonomie

Dettagli

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso) Regolamento sul funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.)

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO Approvato con deliberazione dell Assemblea dei Soci del 18 giugno 2013. INDICE TITOLO I Disposizioni generali Articolo 1 Finalità e

Dettagli

SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE

SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE OBIETTIVO E CAMPO DI APPLICAZIONE CPM riconosce la centralità delle risorse umane nella convinzione che il più rilevante fattore di successo di ogni impresa è garantito

Dettagli

COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA

COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA Servizio Personale REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DELLA MAGGIORAZIONE DELL INDENNITA DI POSIZIONE E PER L ATTRIBUZIONE DELL INDENNITA DI RISULTATO AL SEGRETARIO

Dettagli

Comune di Galatina Provincia di Lecce

Comune di Galatina Provincia di Lecce Comune di Galatina Provincia di Lecce DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Numero 1499 del 14-10-2014 REGISTRO GENERALE DELLE DETERMINAZIONI PRATICA N. DT - 1546-2014 del 14-10-2014 L estensore Il responsabile

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITO (posto in data 14 ottobre 2009) In data 01/02/2008 mi viene conferito l incarico temporaneo di durata non superiore a mesi 6, rinnovato in continuità

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 settembre 2016

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 settembre 2016 REGIONE DEL VENETO DISCIPLINA DEL DISTACCO ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ INDICE Titolo I Parte Generale Art. 1

Dettagli

OGGETTO: MODIFICA ASPETTATIVA SINDACALE NON RETRIBUITA IN DISTACCO SINDACALE LA GIUNTA COMUNALE

OGGETTO: MODIFICA ASPETTATIVA SINDACALE NON RETRIBUITA IN DISTACCO SINDACALE LA GIUNTA COMUNALE UFFICIO SEGRETERIA certificata@pec.vigliano.info ORIGINALE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 58 del 08/06/2016. OGGETTO: MODIFICA ASPETTATIVA SINDACALE NON RETRIBUITA IN DISTACCO SINDACALE

Dettagli

COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA ANNO 2009.

COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA ANNO 2009. COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA ANNO 2009. RELAZIONE ILLUSTRATIVA TECNICO-FINANZIARIA Premesso che

Dettagli

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.)

Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.) MANTOVA ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.) Anni 2015-2017 Predisposto dal Responsabile per la trasparenza Dott. Andrea

Dettagli

Frontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 678 DEL

Frontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 678 DEL Frontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 678 DEL 23-11-2013 OGGETTO: ASSUNZIONE DELLA SPESA E AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI SOMMINISTRAZIONE LAVORO PER AUTISTA SCUOLABUS ASCRIVIBILE ALLA CATEGORIA "B3" COMPARTO

Dettagli

Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i

Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i Raccolta Regolamenti ARPAV n. 18 Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992

Dettagli

DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI

DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI Il presente Regolamento è stato approvato con delibera di Consiglio Provinciale n. 43 del 24/05/2005 e in vigore dal 01.07.2005.

Dettagli

OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2015

OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2015 Piano Triennale per la trasparenza 2015-2016-2017 Allegato c) alla D.G.C. n. 3 del 27.1.2015 OBBLIGHI DI TRASPARENZA 2015 La nuova disciplina della trasparenza prevista dal D. Lgs. n. 33 del 2013 afferma

Dettagli

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO COPIA Reg. pubbl. N. lì CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO DETERMINAZIONE N. 706 DEL 17-10-2013 - CORPO DI POLIZIA LOCALE - OGGETTO: Servizio di sviluppo e stampa e fornitura materiale fotografico.

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE D.LGS 81/08 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO ATTO DI INDIRIZZO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE D.LGS 81/08 PRESCRIZIONI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA IN AMBIENTE DI LAVORO ATTO DI INDIRIZZO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI FRASSINORO PROVINCIA DI MODENA C O P I A Comunicata ai Capigruppo Consiliari ai sensi dell'art. 125 D.Lgs. 267/2000 il 19/04/2016 Nr. Prot. 1612 Affissa all'albo

Dettagli

Monza Brianza Lecco REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO E RIMBORSI SPESE

Monza Brianza Lecco REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO E RIMBORSI SPESE Monza Brianza Lecco REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO E RIMBORSI SPESE In relazione al Regolamento trattamenti normativi e di indennità economiche per i Dirigenti eletti nelle Segreterie a tutti i livelli della

Dettagli

SOMMARIO. Art. 1 Oggetto del Regolamento. Art. 2 Autorizzazione alla trasferta. Art. 3 Uso del mezzo di trasporto

SOMMARIO. Art. 1 Oggetto del Regolamento. Art. 2 Autorizzazione alla trasferta. Art. 3 Uso del mezzo di trasporto REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RIMBORSI DELLE SPESE SOSTENUTE DAI DIPENDENTI E DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI, DELLA COMMISSIONE DISTRETTUALE DI DISCIPLINA, DELLE COMMISSIONI

Dettagli

Articolo 1. Oggetto. Articolo 2. Presupposti giuridici

Articolo 1. Oggetto. Articolo 2. Presupposti giuridici Allegato alla delibera G.C.n.85/2008 Approvazione limiti, criteri e modalità per l affidamento di incarichi di collaborazioni di studio, di ricerca e di consulenza a soggetti estranei all amministrazione.

Dettagli

PROMOS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO S T A T U T O

PROMOS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO S T A T U T O PROMOS AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO S T A T U T O Art. 1 - Denominazione e sede 1. Presso la Camera di Commercio di Milano è istituita, ai sensi dell art. 32 n. 4 del T.U. 20 settembre

Dettagli

Area 2 - Servizi Economico Finanziari - Settore Personale

Area 2 - Servizi Economico Finanziari - Settore Personale ORIGINALE C O M U N E D I M E S T R I N O P R O V I N C I A D I P A D O V A Area 2 - Servizi Economico Finanziari - Settore Personale DETERMINAZIONE NR. 39 DEL 01/07/2016 FONDO RISORSE DECENTRATE ANNO

Dettagli

COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE

COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA REGOLAMENTO COMUNALE DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 14.03.2013 1 INDICE

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale

Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale Comune di Pompiano Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di costituzione e di svolgimento del rapporto di lavoro subordinato con prestazione ridotta -rispetto

Dettagli