RINNOVABILI VERSO IL 2020: La strategia di Asja Ambiente Italia

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1 RINNOVABILI VERSO IL 2020: La strategia di Asja Ambiente Italia Agostino Re Rebaudengo Presidente Asja Verona, 8 maggio 2009

2 L EUROPA Il Parlamento Europeo, dopo undici mesi di lavoro, approva il pacchetto clima - energia 20/20/20. Entro il 2020 (rispetto ai livelli del 2005): ridurre del 20% le emissioni di gas serra; ridurre del 20% il consumo di energia; portare al 20% (il 17% per l Italia) il consumo di energia da fonti rinnovabili. ATTUALMENTE DELL ENERGIA CONSUMATA IN EUROPA, SOLO L 8,5% * PROVIENE DA FONTI RINNOVABILI (IN ITALIA E IL 7%). * COMMISSIONE EUROPEA,

3 GLI STATI UNITI La politica che intende adottare il Presidente Obama prevede lo stanziamento di 15 miliardi di dollari per finanziare gli investimenti in campo solare, eolico, del carbone pulito e della mobilità sostenibile. Il programma ambientale che intende attuare ispirandosi al pacchetto 20/20/20, propone tra l altro: di ridurre, in 10 anni, i consumi di petrolio di una quantità pari all importazione da Venezuela e Medio Oriente; di portare al 10% il consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2012; di ridurre del 15% i consumi elettrici in 10 anni.

4 L ESEMPIO DI ASJA AMBIENTE ITALIA

5 PLAYER NELLE RINNOVABILI Asja è leader nella produzione di Energia Elettrica da fonti rinnovabili ed è attiva nel trading di energia pulita e di Certificati Verdi. Asja riduce le emissioni dei gas responsabili dei cambiamenti climatici. B IOGAS B IOMASSE E OLICO FOTOVOLTAICO IDROELETTRICO P ROTOCOLLO DI KYOTO Sedi Rivoli - Italy Headquarters Palermo - Italy Wind & photovoltaic business development Taranto - Italy Wind & photovoltaic business development Mendrisio - Switzerland Business development Tirana - Albania Wind & mini hydro business development Buenos Aires - Argentina CDM biogas projects & business development Kunming - China CDM biogas projects & business development Shenyang - China Sao Paulo - Brazil CDM biogas projects & CDM biogas projects & business development business development

6 GLI OCCUPATI IN ASJA Sviluppo occupazionale Tipologia di laurea 31 % 54% 7% 8% OLTRE IL 50% DELLE RISORSE ATTUALMENTE IMPIEGATE DA ASJA POSSIEDE UN TITOLO DI LAUREA

7 I NUMERI DI ASJA MWh energia verde prodotta nel ton CO 2 evitata nel barili di petrolio risparmiati nel impianti in funzione 240 AsjaPeople (80% di età<40 anni)

8 PROTOCOLLO DI KYOTO Asja opera all estero nell ambito dei Meccanismi Flessibili del Protocollo di Kyoto, con progetti di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Prima azienda in Italia ad aver registrato un suo impianto biogas come progetto CDM. Attualmente i progetti registrati all UNFCCC sono 4 *. Sud America 4 * Buenos Aires 1 5 Buenos Aires 2 6 * Rosario Cina 1 * Kunming 2 * Shenyang 3 Handan 7 Belo Horizonte UNFCCC: United Nations Framework Convention on Climate Change CDM: Clean Development Mechanism

9 FUTURO: COSA FAREMO

10 FUTURO 2009/2013 Previsione MW installati 2009/

11 ASJA E LA RICERCA Un futuro sostenibile implica una continua innovazione tecnologica. La necessità di adeguarsi a regolamenti e obiettivi di riduzione (per esempio emissioni di CO 2 o altri gas nocivi) è un forte stimolo per rendere un paese e le aziende che vi operano tecnologicamente ed economicamente competitive. A seguito di un bando internazionale che ha visto la formulazione di 89 manifestazioni di interesse, Asja è stata scelta come una delle sette aziende a cui è stato riservato uno spazio nei locali del Business Research Center del Politecnico di Torino con cui collabora permanentemente.

12 LE INCERTEZZE PER IL FUTURO

13 FARE VS NON FARE L Europa con Kyoto e il pacchetto 20/20/20 ha dimostrato di avere le idee chiare e di voler definire obiettivi CERTI agli Stati Membri. La politica e l industria italiana nei mesi precedenti l approvazione del 20/20/20 non hanno dato prova di maturità e lungimiranza, seguendo atteggiamenti legati ad un concetto protezionistico di mercato e da sempre illusi che non vi sia troppa differenza tra il fare e il non fare. Per esempio l Italia è tra i maggiori ritardatari nel conseguimento degli obiettivi di Kyoto. Avremmo dovuto ridurre le emissioni di CO 2 del 6,5% rispetto ai livelli del Essendo andati nella direzione opposta, oggi abbiamo un obbligo di riduzione del 12,5% *. * Kyoto Club

14 PERCHE RISCHIAMO DI NON FARCELA! Questo perché i Ministeri competenti NON hanno adottato provvedimenti chiari e coerenti né hanno monitorato sistematicamente gli scostamenti dagli obiettivi condivisi e sottoscritti pochi anni prima. L Italia, che in passato ha saputo sviluppare la tecnologia dell idroelettrico esportandola in tutto il mondo, non riesce oggi, per la mancanza di coerenza e di pianificazione (sia normativa, sia economica), a sviluppare competenze nei nuovi settori delle rinnovabili quali l eolico e il fotovoltaico.

15 ESEMPI VIRTUOSI L AMBIENTE È UN OPPORTUNITÀ DI CRESCITA Occupati nelle rinnovabili in EUROPA: (fine 2007). Solo in GERMANIA: (+ 49% rispetto al 2004). In GERMANIA, l industria del FOTOVOLTAICO occupa circa persone. OGGI LA GERMANIA È IL PAESE LEADER MONDIALE NELL ESPORTAZIONE DELLE TECNOLOGIE PER L ENERGIA RINNOVABILE. LA SITUAZIONE IN ITALIA NON È PURTROPPO NEANCHE COMPARABILE! ASSOSOLARE Associazione dell Industria Solare Fotovoltaica ( ) ANEV- Associazone Nazionale Energia dal Vento

16 GLI OSTACOLI ALLE RINNOVABILI Lo sviluppo delle rinnovabili in Italia trova tuttora ostacoli: autorizzativi; infrastrutturali (connessione alla rete); sulle politiche di incentivazione; culturali (Sindrome NIMBY).

17 OSTACOLI AUTORIZZATIVI POSSIBILI SOLUZIONI APPLICARE in modo OMOGENEO, in tutto il territorio nazionale, la LEGGE 387/2003 che disciplina l iter autorizzativo; EMANARE DECRETI ATTUATIVI che uniformino la legislazione in ogni regione; ASSEGNARE alle singole regioni un obiettivo di potenza installata minimo da raggiungere (burden sharing) definendo anche le sanzioni; FORMARE gli amministratori pubblici degli enti territoriali affinché possano valutare i progetti presentati (nel rispetto delle leggi di cui sopra), e INTERVENIRE nei casi di ingiusto diniego o intollerabile ritardo.

18 PER EVITARE... oltre 4 anni per autorizzare un parco eolico (a fronte di 1,5 per la sua costruzione); un futuro energetico in balìa di giochi politici locali; che il vero KNOW HOW nello sviluppo delle fonti rinnovabili sia la conoscenza dell iter autorizzativo (procedura ed enti coinvolti) e non la tecnologia. Qualche esempio: moratoria in Basilicata, Calabria, Sardegna; tempi lunghissimi in Puglia; situazione ancora incerta in Sicilia.

19 CONNESSIONE ALLA RETE NAZIONALE POSSIBILI SOLUZIONI POTENZIARE LE INFRASTRUTTURE DI RETE e in particolare: linee, sottostazioni e cabine primarie; SEMPLIFICARE e VELOCIZZARE GLI ITER AUTORIZZATIVI necessari alla realizzazione delle infrastrutture di rete.

20 PER EVITARE UN PAESE CON INFRASTRUTTURE INSUFFICIENTI NON IN GRADO DI AFFRONTARE LE IMPORTANTI SFIDE ECONOMICHE CHE LO ATTENDONO. Un esempio: l insufficiente connessione lungo lo stretto di Messina rende problematico il trasporto di energia tra la Sicilia e la Penisola. Il progetto di Terna giace presso gli Enti competenti da diversi anni in attesa di autorizzazione la priorità è davvero il ponte sullo Stretto?

21 INCERTEZZA DEGLI STRUMENTI DI INCENTIVAZIONE POSSIBILI SOLUZIONI CONSIDERATA L INCERTEZZA DEL MERCATO DEI CERTIFICATI VERDI (CV) SI PROPONE DI: abbandonare il Sistema dei CV ed estendere il sistema di incentivazione Feed-in tariff - adottato in Italia solo per impianti di piccola taglia e fotovoltaici - a tutti gli impianti di produzione di energia verde. Questo sistema, già vincente in Danimarca, Germania e Spagna, prevede una quota di incentivazione CERTA ad ogni kwh prodotto (differenziata per fonte e potenza installata) e permette, specialmente in questi momenti di crisi finanziaria, di ottenere le risorse finanziarie per investimenti a medio/lungo termine; definire gli incentivi spettanti a impianti alimentati con biomassa da attività agricola locale (c.d. filiera corta). Lo sviluppo di questo settore da anni non decolla.

22 INCENTIVAZIONE NEI PAESI UE Le nuove fonti rinnovabili per l energia elettrica in Europa - Nomisma Energia per GSE, marzo 2007

23 GRAZIE PER L ATTENZIONE Agostino Re Rebaudengo arr@asja.biz