CITTA DI CERNOBBIO Provincia di Como RELAZIONE TECNICA SOCIETA PARTECIPATE
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1 CITTA DI CERNOBBIO Provincia di Como C.A.P CODICE FISCALE TEL FAX RELAZIONE TECNICA SOCIETA PARTECIPATE Inquadramento normativo Il legislatore nazionale, da alcuni anni, prevede che vengano attuate procedure di dismissioni delle società partecipate degli enti locali che non presentano determinati requisiti e che, in questo senso, la legge n. 244 del 24/12/2007 (Finanziaria 2008), con lo scopo di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori, ha dettato precise disposizioni riguardanti le società partecipate dalle amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del D.Lgs 165/2001. In particolare, l art. 3, comma 27, della Legge 244/2007, e successive modifiche ed integrazioni, tutt ora vigente, dispone che gli enti locali non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società ed il successivo comma 28 dispone che il mantenimento delle partecipazioni societarie devono essere autorizzati dall organo elettivo con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. Successivamente alla finanziaria del 2008, il governo è tornato ad approfondire l argomento delle partecipate degli enti locali, tramite la pubblicazione del Piano Cottarelli, documento dell agosto 2014 con il quale l allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa a circa La legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l avvio un processo di razionalizzazione che possa produrre risultati già entro fine 2015, in tal senso il comma 611, art. 1
2 1, della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione : eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. Ai sensi del successivo comma 612 della legge 190/2014, i Sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, devono definire ed approvare, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni che prevede le modalità e i tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Al Piano deve essere altresì allegata una specifica relazione tecnica, ovviamente qualora necessaria. Il Piano deve essere trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione; la pubblicazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Successivamente, i Sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 31 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti e anche tale relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla 2
3 competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata, agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Le attuali partecipazioni societarie del comune di Cernobbio. Il, attualmente, non detiene partecipazioni in società strumentali. Risulta invece socio di minoranza delle seguenti società, con il possesso delle quote azionarie indicate: Consorzio Pubblici Trasporti S.p.A. CONSORZIO PUBBLICI TRASPORTI S.p.A. Via Oltrecolle n. 127 Como Tel Fax Sito web: Quota di partecipazione detenuta: 3,497% del valore nominale di. 5,16, per l importo di ,32 Data inizio: 20/12/2000 Data fine: 31/12/2050 Oggetto sociale: Realizzazione e gestione di servizi pubblici di trasporto, di qualunque specie, al fine di promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali interessate Consiglio di Amministrazione Rappresentante comunale: nessuno Collegio Sindacale Rappresentante comunale: nessuno Dai bilanci pubblicati risulta che l esercizio finanziario 2013, ultimo bilancio pubblicato, risulta in attivo dopo due annualità di perdite consecutive. La società CPT a sua volta ha una partecipazione pari al 28,56% in SPT. La Società SPT Holding Spa prima Società Pubblica Trasporti SpA si occupa della gestione delle reti di trasporto pubblico locale. Considerata però la davvero esigua partecipazione del comune di Cernobbio alla società CPT, non viene in questa sede esaminata la partecipazione indiretta alla collegata SPT S.p.A. 3
4 La partecipazione dei vari enti locali alla società CPT è proporzionale al numero abitanti, come risulta dall art. 20 dello Statuto originario del Consorzio Provinciale dei trasporti pubblici e che tale partecipazione proporzionale è stata mantenuta quando il Consorzio è stato trasformato in società. Da verifica effettuata sul sito risulta che i componenti del CDA sono tre, mentre la società non ha personale dipendente (come dichiarato all interno della Relazione annuale sulle attività di prevenzione della corruzione da parte dell Autorità nominata come Responsabile dell anticorruzione). Como Acqua s.r.l. Il consiglio comunale, con proprio atto in data 25/3/2014 n. 18 esecutivo, ha pure deliberato la costituzione, unitamente agli altri comuni della Provincia di Como, della società interamente pubblica denominata Como acqua per la gestione del servizio idrico integrato nel territorio dell ATO di Como. Con tale delibera è stato, contestualmente, approvato lo Statuto societario, conforme ai criteri richiesti dalla normativa e dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale per l integrazione dei presupposti per l affidamento in house, specie quanto a totalitaria partecipazione pubblica, controllo analogo ex ante, contestuale ed ex post, nonché prevalenza dell attività a favore degli enti pubblici affidanti. La verifica dei presupposti normativi per l adesione del comune alla citata società sono meglio dettagliati nella delibera di consiglio, a cui si rimanda per completezza. Il comune di Cernobbio, entro il , ha versato a Como Acqua la somma di Euro 421,72 quale partecipazione societaria e la medesima quota come sovrapprezzo. Non risulta socio fondatore, ma semplicemente socio partecipante. Villa Erba S.p.A. VILLA ERBA S.p.A. Largo Luchino Visconti n. 4 Cernobbio (Como) tel fax info@villaerba.it Sito web: Quota di partecipazione detenuta: n azioni, del valore nominale di. 11,88, per l importo di ,88, pari al 3,912% del capitale sociale 4
5 Oggetto sociale: Istituzione, costruzione e gestione di un centro fieristico-congressuale-espositivo Promozione e organizzazione di fiere, mostre, esposizioni Svolgimento di convegni, congressi ecc. Consiglio di Amministrazione in carica triennio 2014/2016 Rappresentante comunale: avv. Walter Gatti - periodo 2014/2016 decr. 30/06/2010 n. 6 Compenso stabilito. 250,00 lordi per seduta CdA o assemblea straord. Durata: fino al 31/12/2104 ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 ESERCIZIO FINANZIARIO 2012 ESERCIZIO FINANZIARIO ,00 (UTILE) ,00 (PERDITA) ,00 (PERDITA) L approvazione dell esercizio finanziario 2014 è prevista per il giorno 16 aprile 2015, data in cui è stata già appositamente convocata l Assemblea. Il numero dei dipendenti di Villa Erba (11) è superiore ai componenti del consiglio di amministrazione (5). Il piano di razionalizzazione Il piano di razionalizzazione, persegue lo stesso obiettivo degli altri interventi normativi che l hanno preceduto e precisamente quello di diminuire il numero delle partecipate locali o di ridurre l eventuale costo che grava sui bilanci locali. C.P.T. S.p.A. Il trasporto pubblico locale è universalmente riconosciuto come servizio pubblico locale a rete, a rilevanza economica, per il quale la Legge regionale, in ottemperanza all art. 3 bis del DL 138/2011, con legge n. 6/2012, ha suddiviso il territorio lombardo in cinque bacini territoriali ottimali ed omogenei, corrispondenti ai confini amministrativi delle province di Como, Lecco, Sondrio e Varese. Tale servizio non può essere gestito quindi a livello locale da un singolo ente, tutti gli adempimenti relativi all affidamento del servizio spettano all agenzia per il trasporto pubblico locale, appositamente costituita quale strumento per l'esercizio associato delle funzioni 5
6 degli enti locali in materia di programmazione, organizzazione, monitoraggio, controllo e promozione dei servizi di trasporto pubblico locale. Inoltre il consiglio comunale di Cernobbio ha deliberato il mantenimento della partecipazione azionaria in tale società con delibera consigliare n. 21/2010, dopo averne effettuato puntuale ricognizione con verifica che tale partecipazione era consentita in quanto relativa a servizi di interesse generale, nello specifico servizio pubblico locale a rilevanza economica che non può, ex lege, essere gestito in economia. La società non svolge attività analoghe i similari a quelle svolte da altre società partecipate dall Ente. Il numero dei componenti del CDA è però superiore a quello dei dipendenti e, pertanto, CPT s.p.a. è priva di un requisito obbligatorio per legge giustificarne la prosecuzione. Infatti, richiamando proprio l art. 1 commi 611 e 612 della L. 190/2014, la Società CPT ha comunicato enti soci, con nota recente datata 20 marzo, a firma del Presidente legale rappresentante, che in data 13/3/2015 il C.d.A. della Società ha deliberato all unanimità la definizione di un percorso finalizzato alla messa in liquidazione della Società attraverso l attuazione di operazione straordinarie societarie da presentare ai Soci in assemblea ordinaria convocata per Aprile A tale percorso si rimanda per gli ulteriori adempimenti in merito alla razionalizzazione della CPT. Como Acqua s.r.l. Da quanto sopra riportato in merito alla Como Acqua s.r.l., risulta che il comune di Cernobbio partecipi ad un unica società in house che gestirà il servizio idrico integrato, per pacifica giurisprudenza qualificato come servizio pubblico a rilevanza economica, (Corte Costituzionale sentenza n. 325/2010), la cui disciplina va ascritta alla competenza esclusiva dello Stato nelle materie tutela della concorrenza e della tutela dell ambiente, non passibile di una gestione in economia o diretta da parte dell ente. Il modello gestionale scelto dall amministrazione cernobbiese, secondo un percorso obbligato, è stato quello, pure in questo caso, del parternariato pubblico privato istituzionalizzato. La normativa nazionale e regionale (D. Lgs. 152/2006 e Legge regionale 26/2003) individua nella Provincia l ente competente all affidamento del servizio idrico integrato per l ambito di 6
7 riferimento. La normativa (D. Lgs. 152/06 come modificato ultimamente dal decreto 164/2014 c.d. Sblocca Italia) prevede infatti : «Art. 149-bis (Affidamento del servizio) L'ente di governo dell'ambito, nel rispetto del piano d'ambito di cui all'articolo 149 e del principio di unicità della gestione per ciascun ambito territoriale ottimale, delibera la forma di gestione fra quelle previste dall'ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente, all'affidamento del servizio nel rispetto della normativa nazionale in materia di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica. L'affidamento diretto puo' avvenire a favore di societa' in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house, partecipate esclusivamente e direttamente da enti locali compresi nell'ambito territoriale ottimale. L art. 172, i commi da 1 a 5: «1. Gli enti di governo degli ambiti che non abbiano gia' provveduto alla redazione del Piano d'ambito di cui all'articolo 149, ovvero non abbiano scelto la forma di gestione ed avviato la procedura di affidamento, sono tenuti, entro il termine perentorio del 30 settembre 2015, ad adottare i predetti provvedimenti disponendo l'affidamento del servizio al gestore unico con la conseguente decadenza degli affidamenti non conformi alla disciplina pro tempore vigente. 2. Al fine di garantire il rispetto del principio di unicita' della gestione all'interno dell'ambito territoriale ottimale, il gestore del servizio idrico integrato subentra, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, agli ulteriori soggetti operanti all'interno del medesimo ambito territoriale. Qualora detti soggetti gestiscano il servizio in base ad un affidamento assentito in conformita' alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege, il gestore del servizio idrico integrato subentra alla data di scadenza prevista nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto. Per le modalità di conferimento dell affidamento del servizio idrico nella Provincia di Como, ambito territoriale di riferimento, il presente documento rinvia alla Delibera 41 del 1/10/2014 del C.d.A dell ATO di Como, delibera con la quale è stata approvata la Relazione di cui all art. 34 della L. 221/2012 relativa all affidamento del servizio idrico integrato dell ambito territoriale ottimale della Provincia di Como (relazione rinvenibile all URL 7
8 Si riporta testualmente dalla predetta Relazione Conformità ai principi dell ordinamento europeo Secondo quanto disposto dalle Linee Guida nella Provincia di Como e ribadito all art. 2 dello statuto del gestore d ambito, la società è partecipata direttamente solo da Comuni. La società d ambito, costituita sulla base dei principi dell in house providing, e quindi con i requisiti del controllo analogo, beneficerà dell affidamento diretto del servizio, che consentirà ai Comuni di gestire la società al pari di un braccio operativo dell Ente Locale. La società d ambito gestisce tutte le fasi del servizio idrico integrato e quindi: Acquedotto (derivazione, adduzione, potabilizzazione, distribuzione,analisi) fognatura (raccolta, convogliamento all impianto di trattamento) depurazione (trattamento acque reflue e scarico in ambiente) bollettazione A servizio affidato, la società d ambito gestirà il servizio idrico integrato a favore della popolazione di tutto il territorio, salva la presenza di gestori salvaguardati, appartenente all ambito della Provincia di Como secondo i principi dell ordinamento comunitario in materia, così come sanciti anche dalla consolidata giurisprudenza comunitaria. Como Acque al momento ha un Consiglio di Amministrazione composto da tre amministratori non ha personale né struttura organizzativa, né risorse economiche, l operatività della stessa è quindi dipendente dall operazione di fusione prospettata dalle società che a livello provinciale, da anni, gestiscono il servizio idrico integrato. Lo Statuto, che declina il controllo analogo in maniera conforme alle disposizioni elaborate dalla giurisprudenza sia comunitaria che nazionale, è stato approvato dalla Conferenza dei Comuni nelle sedute del 17 aprile e del 29 maggio La società non svolge attività analoghe i similari a quelle svolte da altre società partecipate dall Ente. La partecipazione pertanto viene in questa sede riconfermata. 8
9 Villa Erba S.p.A. In merito alla società Villa Erba SpA, si ricorda che il, unitamente al Comune di Como, alla Provincia di Como, alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Como, all Ente Fiera di Milano, all Unione Industriali di Como e all Associazione Serica Italiana, ne è socio fondatore, come da deliberazione consiliare n. 36 del 25 marzo 1986, esecutiva ai sensi di legge; con la quale è stato approvato l atto costitutivo e lo statuto della predetta società. L oggetto sociale della società in questione prevede l istituzione, la costruzione e la gestione di un centro fieristico congressuale espositivo, nonché la promozione ed organizzazione di fiere, mostre, esposizioni, e lo svolgimento di convegni e congressi a sostegno dell economia generale, con particolare attenzione al settore tessile e serico, e della promozione turistica e ambientale della provincia di Como. Alla società Villa Erba S.p.A., allo scopo di rendere possibile il perseguimento dell oggetto sociale, è stato assegnato in concessione (atto n di rep. del , modificato con atto n di rep. del e con atto n di rep. del ) l immobile denominato Villa Erba, sito in Cernobbio, di proprietà del, del Comune di Como, della Provincia di Como e della C.C.I.A.A. in ragione di ¼ ciascuno. Dall analisi dell oggetto sociale emerge senza dubbio la presenza e l attualità dell interesse generale che la partecipazione dell Ente alla società Villa Erba consente di perseguire, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, in cui il settore tessile, e l intera economia locale, necessitano più che in passato di sostegno e di promozione. Altro elemento fondamentale che supporta la necessaria partecipazione del comune alla società, è dato dalla gestione da parte della stessa del compendio immobiliare denominato Villa Erba assicurandone la cura e la valorizzazione, importanti attività cui gli enti proprietari non potrebbero provvedere in modo diretto e per il quale era stata, a suo tempo, appositamente utilizzato il sistema societario. L Ente ha già provveduto a valutare con esito positivo, ai sensi dell art. 3, commi 27 e 28 della Legge 244 del 2007, la permanenza all interno della compagine sociale di Villa Erba. Con deliberazione di Consiglio comunale n. 20/2010, infatti, si è autorizzato il mantenimento della partecipazione del nella società stessa; interesse tutt ora attuale. 9
10 Dall analisi dell oggetto sociale, infatti, emerge senza dubbio la presenza e l attualità dell interesse generale che la partecipazione dell Ente alla società Villa Erba consente di perseguire, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, in cui il settore tessile, e l intera economia locale, necessitano più che in passato di sostegno e di promozione. La società, inoltre, si occupa della gestione dell omonimo compendio immobiliare, assicurandone la cura e la valorizzazione, importanti attività cui gli enti proprietari non potrebbero provvedere in modo diretto. La società in esame non può quindi essere dismessa, in quanto deputata al perseguimento delle finalità istituzionali dell Ente. La società non ha un numero di amministratori superiore al numero dei dipendenti. (amministratori n. 5, dipendenti n. 11 ) La società non svolge attività analoghe i similari a quelle svolte da altre società partecipate dall Ente. La partecipazione pertanto viene in questa sede riconfermata. Cernobbio, 31/03/2015 IL SINDACO (dott. Paolo Furgoni) 10
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