Capitolo 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione

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1 Capitolo 17 Commercio con l estero e internazionalizzazione

2 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Le statistiche sul commercio con l estero e sulle attività internazionali delle imprese forniscono dati sull interscambio commerciale, sugli operatori e sulle imprese che effettuano transazioni con l estero, sulle imprese a controllo estero residenti in Italia e sulle imprese a controllo nazionale residenti all estero. Aspetti tecnici e normativi delle rilevazioni Per saperne di più... ISTAT. Banche dati e sistemi informativi. Roma. ISTAT. Banca dati on-line sulle statistiche del commercio estero dell Italia. ISTAT. Commercio con l estero. In Comunicati stampa. Roma, ISTAT, ICE. Commercio estero e attività internazionali delle imprese. Roma, (Annuari n. 10). Le rilevazioni sull interscambio commerciale con l estero hanno per oggetto il valore e la quantità delle merci scambiate dall Italia con gli altri paesi e sono effettuate, per quanto attiene l interscambio con i paesi non appartenenti all Unione europea, secondo i criteri stabiliti dal regolamento (Ce) 1172/1995 del Consiglio e regolamento (Ce) 1917/2000 della Commissione, per quanto riguarda l interscambio con i paesi dell Unione europea, dai regolamenti (Ce) n. 638/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e n. 1982/2004 della Commissione e successive modifiche. 1 Le modalità di rilevazione dei dati sono diverse a seconda che i soggetti che forniscono le informazioni siano operatori economici che effettuano transazioni di beni con i paesi extra Ue o con i paesi Ue. Nel seguito si riportano le principali informazioni definitorie e metodologiche relative alle due rilevazioni aggiornate al Nel caso di transazioni con i paesi extra Ue, la base informativa è costituita dal Documento amministrativo unico (Dau) che viene compilato in riferimento a ogni singola transazione commerciale. Per gli scambi con i paesi Ue, al fine di semplificare gli adempimenti richiesti per la libera circolazione delle merci nel mercato interno, dal 1 gennaio 1993 il sistema di rilevazione doganale è stato sostituito dal sistema Intrastat in base al quale le informazioni sono desunte dagli elenchi riepilogativi dei movimenti presentati dagli operatori economici agli uffici doganali territorialmente competenti. In particolare, gli operatori che effettuano (o prevedono di effettuare) nell anno di osservazione scambi con l estero per un totale superiore alle soglie fissate dal decreto del Ministero dell economia e delle finanze del 20 dicembre 2006 sono tenuti alla compilazione mensile del modello Intrastat, mentre i rimanenti operatori possono fornire le informazioni con periodicità trimestrale o annuale. 2 La rilevazione mediante modello mensile Intrastat copre il 20 per cento del totale degli operatori e il 98 per cento circa degli scambi. Sia il Dau sia il modello Intrastat hanno valenza statistica e fiscale. 1 Per quanto riguarda l interscambio con i paesi non appartenenti all Unione europea: regolamento della Commissione n. 1669/2001, regolamento della Commissione n. 179/2005 del 2 febbraio 2005 e regolamento della Commissione n. 1949/2005 del 28 novembre 2005 che modificano il regolamento (Ce) n. 1917/2000 della Commissione, regolamento (Ce) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio e regolamenti (Ue) della Commissione n. 92/2010 e n. 113/2010. Per quanto riguarda le statistiche comunitarie degli scambi di beni tra Stati membri: regolamento (Ce) n. 222/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (Ce) n. 638/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e regolamenti (Ue) della Commissione n. 91/2010 e n. 96/2010 che modificano il regolamento (Ce) n. 1982/ A partire dal 2007 le dichiarazioni Intrastat (elenchi riepilogativi intracomunitari) sono: - per le cessioni intracomunitarie: a) mensili, per i soggetti che hanno realizzato nell anno precedente o, in caso di inizio dell attività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nell anno in corso, cessioni intracomunitarie per un valore superiore a 250 mila euro; b) trimestrali, per i soggetti con ammontare di cessioni intracomunitarie superiori a 40 mila euro; c) annuali per i restanti soggetti. - per gli acquisti intracomunitari: a) mensili, per i soggetti che hanno realizzato nell anno precedente o, in caso di inizio dell attività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nell anno in corso, acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo superiore a 180 mila euro; b) annuali per i restanti soggetti. 421

3 Annuario statistico italiano 2010 Le informazioni del commercio con l estero fanno riferimento al cosiddetto sistema di commercio speciale che comprende: - all esportazione, le merci nazionali o immesse in libera pratica che sono: a) esportate con destinazione definitiva; b) imbarcate come provviste di bordo di navi o aerei esteri; c) esportate temporaneamente per la fabbricazione di prodotti da reimportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; d) riesportate a seguito di importazioni in via temporanea. - all importazione, le merci estere: a) importate in via definitiva o estratte dai depositi doganali che sono introdotte nel territorio doganale per consumo; b) importate in via temporanea per la fabbricazione di prodotti da riesportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; c) reimportate a seguito di esportazioni in via temporanea. Non sono comprese nelle statistiche del commercio speciale le merci in transito sul territorio nazionale e quelle estere introdotte nei depositi doganali e non estratte per consumo, temporanea importazione o rispedite all estero. 3 Oltre al valore e alla quantità, quest ultima espressa in chilogrammi e/o in una delle altre unità di misura indicate da Eurostat, le principali informazioni contenute nei modelli di rilevazione della merce oggetto di transazione riguardano: il codice merceologico (Nomenclatura combinata a otto posizioni), il paese di origine, il paese di provenienza e di destinazione, la provincia di provenienza o destinazione, il modo di trasporto, la natura della transazione, la moneta di fatturazione e le condizioni di consegna. Le rilevazioni sulla struttura e le attività delle imprese a controllo estero residenti in Italia (Inward Fats) e sulla struttura e le attività delle imprese a controllo nazionale residenti all estero (Outward Fats) hanno per oggetto i principali aggregati economici relativi a queste particolari popolazioni di imprese. La produzione di queste statistiche è prevista dal regolamento Ce n. 716/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno Queste due rilevazioni prevedono la raccolta di informazioni presso imprese residenti in Italia. L unità di rilevazione è la controllata estera nel caso della rilevazione Inward Fats e il vertice di un gruppo di imprese con controllate residenti all estero nel caso della rilevazione Outward Fats. In particolare, nel caso della produzione di statistiche Inward Fats le informazioni raccolte presso le imprese sono limitate alla nazionalità del controllante ultimo residente all estero e alcune specifiche variabili sull interscambio con l estero (scambi complessivi e intra-gruppo), essendo le altre variabili economiche disponibili tramite l integrazione con altre rilevazioni o fonti amministrative. Diversamente, nel caso della rilevazione Outward Fats le informazioni raccolte presso le imprese riguardano le principali variabili economiche nonché la localizzazione geografica e l attività economica delle controllate italiane residenti all estero. 3 Dalle statistiche del commercio estero restano escluse le seguenti voci: strumenti di pagamento aventi corso legale e valori; oro detto monetario; soccorsi di urgenza a regioni sinistrate; merci che beneficiano dell immunità diplomatica, consolare o simile; merci che non siano oggetto di transazioni commerciali (come materiale pubblicitario e campioni commerciali); prodotti impiegati nel quadro di azioni comuni eccezionali ai fini della tutela delle persone o dell ambiente; merci destinate ad un uso temporaneo, purché non sia prevista né effettuata alcuna lavorazione e la durata prevista dell uso temporaneo non sia superiore a 24 mesi; beni che veicolano informazioni; beni riparati o destinati a riparazione, nonché i pezzi di ricambio associati; merci spedite alle forze armate nazionali stazionate fuori del territorio statistico e merci provenienti da un altro Stato membro che hanno accompagnato le forze armate nazionali al di fuori del territorio statistico, nonché merci acquistate e cedute nel territorio statistico di uno Stato membro dalle forze armate di un altro Stato membro che vi stazionano; mezzi di lancio di veicoli spaziali, alla spedizione e all arrivo. I flussi temporanei di merce per riparazione sono esclusi dal 2005 per le statistiche del commercio con i paesi Ue e dal 2006 per le statistiche extra Ue. Dalle statistiche del commercio intracomunitario sono, inoltre, escluse le vendite di nuovi mezzi di trasporto da parte di persone fisiche o giuridiche soggette all Iva a cittadini privati di altri Stati membri. Dalle statistiche del commercio extracomunitario sono escluse in aggiunta alle voci precedentemente elencate: le merci oggetto di traffici non commerciali tra persone fisiche residenti nelle zone frontaliere definite dagli Stati membri (traffico frontaliero); i prodotti ottenuti da produttori agricoli su terreni situati all esterno, ma in immediata vicinanza del territorio statistico nel quale ha sede la loro azienda; le merci ammesse all importazione in esenzione dei diritti doganali in virtù degli articoli 12, 13 e 14 delle disposizioni preliminari alla Tariffa doganale d uso integrata e le corrispondenti merci esportate. 422

4 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Definizioni e classificazioni Per le rilevazioni sugli scambi di merci, il valore statistico della merce è definito, in conformità agli accordi internazionali, come valore Cif (comprendente cioè le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale) per le importazioni e come valore Fob (franco frontiera nazionale) per le esportazioni. Le merci sono rilevate in base ad apposite voci (circa 10 mila posizioni a otto cifre), definite a livello comunitario dalla Nomenclatura combinata (Nc), che costituisce una disaggregazione del Sistema armonizzato (circa 5 mila posizioni a sei cifre) stabilito dal Comitato di cooperazione doganale. Nel presente capitolo sono adottate le classificazioni merceologiche Ateco 2007 adattata alle statistiche del commercio con l estero e quella per raggruppamenti principali di industrie (Rpi). La classificazione geografica utilizzata è la Geonomenclatura stabilita da Eurostat con riferimento all anno La rilevazione degli scambi commerciali con l estero viene effettuata in relazione al territorio doganale, rispetto al quale il territorio della Repubblica italiana si differenzia per le sole inclusioni dei comuni di Campione d Italia e di Livigno. Tuttavia, a fini statistici, la zona franca di Livigno è compresa nell interscambio commerciale. San Marino pur essendo un paese terzo non rientra nelle rilevazioni del commercio estero per l assenza di barriere doganali rispetto all Italia, mentre la Santa Sede (Stato della Città del Vaticano) in quanto Stato indipendente situato in territorio nazionale, è un paese terzo a tutti gli effetti. Infine, sono esclusi dal territorio doganale i punti e i depositi franchi. Il paese di importazione è: a) il paese di origine per le merci provenienti dai paesi extra Ue e non messe in libera pratica in uno degli altri paesi dell Unione europea; b) il paese di provenienza, per le merci originarie dei paesi extra Ue e messe in libera pratica in uno dei paesi dell Unione europea e per le merci originarie dei paesi dell Unione europea. Il paese all esportazione è il paese che costituisce l ultima destinazione nota all esportatore stesso al momento della dichiarazione. L analisi territoriale viene realizzata con riferimento a province, regioni e ripartizioni di provenienza e destinazione delle merci. Tali informazioni territoriali sono desunte, secondo il dettaglio provinciale, a partire dai modelli di rilevazione per gli scambi intra e extra Ue. La produzione di statistiche sulle imprese a controllo estero residenti in Italia (Inward Fats) e sulle imprese a controllo nazionale residenti all estero (Outward Fats) si basa su uno stesso insieme di definizioni e classificazioni, mentre il numero di variabili economiche è più limitato nel caso delle statistiche Outward Fats rispetto a quello Inward Fats anche al fine di tener conto delle maggiori difficoltà nella raccolta e produzione di queste statistiche. Le definizioni fanno riferimento ai concetti di controllo e controllante ultimo riportate nel Glossario. Elaborazioni relative agli indici di volume e valore medio unitario Il sistema dei numeri indice del commercio con l estero a base 2005=100 prevede la diffusione di indici dei valori medi unitari e dei volumi secondo un break-down articolato per gruppi di prodotto della classificazione Ateco 2007 e per specifiche aree geografiche e/o geo-economiche, nonché per raggruppamenti principali di industrie (Rpi). I singoli indici mensili dei valori medi unitari relativi ai diversi gruppi di prodotti e con riferimento alle aree geografiche o geo-economiche di provenienza o destinazione delle merci sono ottenuti utilizzando la formula di Fisher, in cui l anno base è rappresentato dall anno immediatamente precedente (indici a base mobile ) in modo che, attraverso l aggiornamento periodico del sistema di ponderazione, incorporino nelle variazioni da un periodo di riferimento al successivo la diversa composizione del mix di prodotti. Tuttavia, poiché gli indici a base mobile di anni diversi non sono direttamente confrontabili tra loro, per consentire l analisi economica su orizzonti temporali superiori ai dodici mesi le serie storiche sono ricondotte all anno di riferimento 2005, assunto come base, attraverso opportuni coefficienti di raccordo che legano tra loro gli indici riferiti 423

5 Annuario statistico italiano 2010 alle diverse basi annuali. Contestualmente al passaggio all anno di riferimento 2005, è stata adottata una nuova metodologia di calcolo. 4 La metodologia prevede il calcolo diretto degli indici dei valori medi unitari e dei valori, mentre gli indici dei volumi sono ottenuti dal rapporto tra gli indici di valore e i corrispondenti indici del valore medio unitario in modo da assicurare la relazione di complementarietà tra i tre indici. Il piano di diffusione, tuttavia, dispone la pubblicazione dei soli indici dei valori medi unitari e dei volumi e, tenuto conto che i valori e le quantità mensili utilizzate per il calcolo dei valori medi unitari includono per quanto riguarda l indagine Intrastat le sole dichiarazioni mensili, gli indici annuali e trimestrali dei valori medi unitari sono calcolati come media aritmetica dei corrispondenti indici mensili. Al contrario, gli omologhi indici dei volumi vengono calcolati utilizzando indici del valore riferiti al totale delle transazioni in modo da scaricare sulle quantità la parte di valore esclusa dal calcolo dei valori medi unitari. Elaborazioni per operatore economico e impresa che effettuano scambi commerciali con l estero L introduzione del sistema Intrastat ha comportato l obbligo per gli Istituti nazionali di statistica di istituire un archivio degli operatori economici che effettuano scambi commerciali nell ambito dell Ue. L Istat, oltre a recepire la normativa comunitaria, ha integrato tale archivio con una lista aggiornata e completa degli operatori economici che effettuano transazioni di beni con i paesi extra Ue. L operatore economico è identificato sulla base della partita Iva. Poiché questa è riconducibile al codice fiscale dell operatore attraverso l anagrafe tributaria, è possibile effettuare il link con l Archivio statistico delle imprese attive (Asia). Tale operazione, oltre a identificare l universo delle imprese dell industria e dei servizi che realizzano scambi commerciali con l estero, permette di ottenere informazioni di tipo strutturale quale il numero di addetti, la forma giuridica e l attività economica prevalente. Struttura ed evoluzione del commercio estero nel 2009 Nel corso del 2009, secondo stime preliminari di fonte internazionale, il commercio mondiale ha registrato un decremento in valore del 24,7 per cento dovuto a rilevanti flessioni sia dei volumi (-12,2 per cento), sia dei valori medi unitari (-12,1 per cento) (Prospetto 17.1). In un quadro internazionale caratterizzato da forti pressioni competitive, la quota di mercato dell Italia è leggermente diminuita, passando dal 3,4 per cento del 2008 al 3,3 per cento del 2009 (Prospetto 17.2). La bilancia commerciale dell Italia ha conseguito nel 2009 un disavanzo di 5 miliardi di euro, ridimensionando il deficit di 13 miliardi registrato nel Sia per le esportazioni che per le importazioni si è rilevata una forte flessione pari, rispettivamente, al 21,2 per cento e al 22,6 per cento. Tali flessioni sono dovute a decrementi sia dei valori medi unitari che dei volumi; per le Prospetto 17.1 Commercio mondiale (a) - Anni (in miliardi di dollari) Valori (b) VARIAZIONI PERCENTUALI DEGLI INDICI Volumi 10,7-0,2 3,5 5,6 9,7 6,5 8,6 6,4 2,1-12,2 Valori medi unitari 1,8-3,9 1,3 10,7 10,9 6,9 6,5 8,7 12,9-12,1 (a) Elaborazioni dell Istituto nazionale per il commercio estero (Ice) su dati dell Organizzazione mondiale del commercio (Omc); Commercio internazionale delle imprese Annuario (b) Comprese le riesportazioni di Hong Kong. 4 Le principali innovazioni introdotte riguardano il calcolo degli indici elementari a un livello più fine di dettaglio merceologico, l adozione di un metodo per l individuazione e il trattamento di eventuali errori di misura e l aggregazione degli indici elementari mediante medie troncate. Istat, Nota informativa del 25 febbraio

6 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Prospetto 17.2 Interscambio commerciale e quote di mercato dell Italia - Anni (in milioni di euro) ANNI Interscambio commerciale Esportazioni Var. % Importazioni Var. % Saldi Quote di mercato (a) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , (b) , , ,3 (a) Risultano dal rapporto tra valore delle esportazioni italiane ed esportazioni mondiali, espressi in dollari. (b) Dati provvisori. esportazioni al netto calo dei volumi (-19,7 per cento) è associata una flessione più contenuta dei valori medi unitari (-1,9 per cento), mentre per le importazioni sia i primi che i secondi segnano rilevanti decrementi (rispettivamente -13,9 per cento e -10,0 per cento). Il maggiore contributo negativo al saldo complessivo è dovuto, per quanto riguarda le aree geografiche, all Asia orientale ( milioni) e all Africa settentrionale ( milioni). Seguono i paesi dell Unione europea ( milioni) e l Asia centrale (-429 milioni). A ridimensionare il disavanzo commerciale complessivo contribuiscono i saldi positivi di America settentrionale ( milioni), Oceania e altri territori ( milioni), Medio Oriente ( milioni), America centro-meridionale ( milioni) e Paesi europei non Ue (+529 milioni). Germania e Francia si confermano essere i principali mercati di sbocco delle esportazioni nazionali (Prospetto 17.3) con quote pari, rispettivamente, al 12,7 e all 11,6 per cento; gli Stati Uniti tornano a essere il terzo paese partner con quota pari al 5,9 per cento, di poco superiore alla quota della Spagna (5,7 per cento). Rispetto al 2008, fra i maggiori partner commerciali solo le esportazioni verso Portogallo e Cina registrano incrementi (rispettivamente +7,1 per cento e +3,1 per cento), mentre le maggiori flessioni si rilevano per Russia (-38,5 per cento), Romania (-35,2 per cento) e Spagna (-31,2 per cento). Germania e Francia registrano invece rispettivamente diminuzioni del -21,8 per cento e del -18,4 per cento. La composizione dei flussi di interscambio per area geografica (Figura 17.1) evidenzia come il principale mercato di sbocco delle nostre esportazioni sia l Unione europea (57,4 per cento); seguono i Paesi europei non Ue (11,7 per cento), l Asia orientale (7,0 per cento) e l America settentrionale (6,6 per cento). Per le importazioni le principali aree commerciali sono l Unione europea (57,2 per cento), i Paesi europei non Ue (11,3 per cento), l Asia orientale (10,6 per cento) e l Africa settentrionale (6,8 per cento). Per quanto riguarda i principali raggruppamenti di merci secondo la classificazione Ateco 2007, i maggiori saldi attivi si rilevano per macchinari e apparecchi n.c.a. ( milioni di euro), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori ( milioni), articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (8.833), prodotti delle altre attività manifatturiere (7.655 milioni), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (7.549 milioni) e apparecchi elettrici (6.749 milioni). I saldi negativi maggiori si registrano, invece, per prodotti dell estrazione di minerali da cave e miniere ( milioni di euro), computer, apparecchi elettronici e ottici ( milioni), sostanze e prodotti chimici ( milioni), mezzi di trasporto ( milioni), prodotti dell agricoltura, della silvicoltura e della pesca ( milioni), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici ( milioni) e prodotti alimentari, bevande e tabacco ( milioni). 425

7 Annuario statistico italiano 2010 Prospetto 17.3 Esportazioni e importazioni per paese - Anno 2009 (a) (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI Valori Variazioni % 2009/2008 Germania ,8 Francia ,4 Stati Uniti ,7 Spagna ,2 Regno Unito ,6 Svizzera ,9 Belgio ,1 Polonia ,1 Paesi Bassi ,3 Austria ,0 Cina ,1 Russia ,5 Grecia ,4 Turchia ,6 Romania ,2 Portogallo ,1 Emirati Arabi Uniti ,6 Giappone ,6 Repubblica Ceca ,7 Slovenia ,3 Germania ,3 Francia ,5 Cina ,4 Paesi Bassi ,7 Spagna ,2 Russia ,5 Belgio ,0 Svizzera ,3 Libia ,7 Regno Unito ,0 Stati Uniti ,9 Austria ,4 Polonia ,3 Algeria ,7 Turchia ,8 Giappone ,6 Romania ,6 Repubblica Ceca ,0 Azerbaigian ,2 Irlanda ,9 (a) Dati provvisori. GRADUATORIA SECONDO LE ESPORTAZIONI GRADUATORIA SECONDO LE IMPORTAZIONI Figura 17.1 Esportazioni e importazioni per area geografica - Anno 2009 (composizioni percentuali) Esportazioni 10,6% 0,5% Importazioni 7,0% 1,6% 1,7% 5,2% 3,1% 6,6% 1,6% 4,0% 57,4% Unione europea Paesi europei non Ue Africa settentrionale Altri paesi africani America settentrionale America centro-meridionale Medio Oriente 1,9% 4,1% 2,5% 3,6% 1,5% 6,8% 57,2% Asia centrale 11,7% Asia orientale Oceania e altri territori 11,3% 426

8 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Le principali tipologie di merci esportate sono i medicinali e preparati farmaceutici e gli autoveicoli che segnano nel 2009, rispetto alle vendite all estero dell anno precedente, rispettivamente un aumento del 2,7 per cento e una flessione del 33,6 per cento (Prospetto 17.4). Per quanto riguarda le importazioni, le principali tipologie di merci movimentate sono gli autoveicoli, con una flessione degli acquisti del 15,6 per cento rispetto all anno precedente, e il petrolio greggio, con un decremento pari al 39,9 per cento. Per quanto riguarda la composizione settoriale dei flussi di interscambio (Figura 17.2) si evidenzia il notevole peso, nella struttura delle esportazioni, dei macchinari e apparecchi n.c.a. (18,8 per cento), dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (11,3 per cento), dei metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (11,0 per cento), dei mezzi di trasporto (10,1 per cento), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (6,8 per cento), degli articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (6,2 per cento) e delle sostanze e prodotti chimici (6,1 per cento). Per le importazioni, quote significative si registrano per prodotti dell estrazione di minerali da cave e miniere (15,2 per cento), mezzi di trasporto (11,9 per cento), sostanze e prodotti chimici (8,7 per cento), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (8,3 per cento) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (7,6 per cento). Considerando la provenienza territoriale delle merci si evidenzia come, nel corso del 2009, il 40,5 per cento delle esportazioni abbia avuto origine dalle regioni nord-occidentali dell Italia, il 31,3 per cento da quelle nord-orientali, il 15,6 per cento dalle regioni centrali, il 7,3 per cento dal meridione, il 3,3 per cento dalle isole e il restante 2,0 per cento da regioni diverse e non specificate. Considerando la destinazione territoriale delle merci acquistate dall estero, si riscontra come, nello stesso anno, il 42,0 per cento sia diretto verso le regioni nord-occidentali dell Italia, il 21,0 per cento verso quelle nord-orientali, il 16,1 per cento verso le regioni centrali; mentre il meridione e le isole ne assorbono rispettivamente il 6,8 e il 5,7 per cento, il restante 8,4 per cento è attribuito alle regioni diverse e non specificate. Prospetto 17.4 Esportazioni e importazioni per attività economica - Anno 2009 (a) (valori assoluti in migliaia di euro e variazioni percentuali) CLASSI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Valori assoluti Variazioni % 2009/2008 GRADUATORIA SECONDO LE ESPORTAZIONI Medicinali e preparati farmaceutici ,7 Autoveicoli ,6 Prodotti petroliferi raffinati ,8 Altre parti e accessori per autoveicoli ,2 Altre macchine di impiego generale n.c.a ,7 Calzature ,4 Altri mobili ,5 Altri indumenti esterni ,9 Ferro, ghisa e acciaio di prima trasformazione e ferroleghe ,7 Altre pompe e compressori ,8 GRADUATORIA SECONDO LE IMPORTAZIONI Autoveicoli ,6 Petrolio greggio ,9 Gas naturale ,9 Medicinali e preparati farmaceutici ,8 Ferro, ghisa e acciaio di prima trasformazione e ferroleghe ,6 Altri prodotti chimici di base organici ,1 Materie plastiche in forme primarie ,8 Prodotti petroliferi raffinati ,9 Computer e unità periferiche ,6 Carni (esclusi volatili) lavorate e conservate ,8 (a) Dati provvisori. 427

9 Annuario statistico italiano 2010 Figura 17.2 Esportazioni e importazioni per attività economica - Anno 2009 (composizioni percentuali) Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno; carta e stampa Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti Computer, apparecchi elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari e apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto Prodotti delle altre attività manifatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Altre merci n.c.a. Merci dichiarate come provviste di bordo, merci di ritorno e respinte, merci varie 3,3 1,6 0,4 2,7 2,1 2,0 3,2 4,2 3,1 3,3 3,5 3,0 1,0 0,1 1,2 1,2 1,9 2,0 7,6 6,8 7,4 8,7 6,1 5,5 6,2 8,3 7,6 5,9 6,4 5,7 11,3 11,0 11,9 10,1 15,2 18, Esportazioni Importazioni Operatori economici del commercio estero e imprese esportatrici Gli operatori economici che hanno realizzato vendite all estero nel corso del 2009 risultano, sulla base di dati ancora provvisori, pari a Considerando la distribuzione per classi di fatturato di tali operatori si evidenzia un elevata concentrazione ( operatori) nella classe inferiore di fatturato all export (fino a 75 mila euro) con un contributo al valore complessivo delle esportazioni inferiore all 1 per cento (Prospetto 17.5). Di contro, sono gli operatori inclusi nelle classi di fatturato superiori a 15 milioni di euro, i quali realizzano il 65,7 per cento delle vendite sui mercati esteri. Il 43,9 per cento degli operatori esporta merci verso un unico mercato e il 15,2 per cento opera su oltre dieci mercati. Risulta comunque diffusa la presenza degli operatori nelle principali aree di scambio internazionale. Ad esempio, nel 2009 si sono registrate presenze di esportatori italiani sul mercato comunitario, nei Paesi europei non Ue, in America settentrionale e in Asia orientale. Le imprese esportatrici, nel 2008, ammontano a (Prospetto 17.6), attive per il 48,6 per cento nelle attività manifatturiere (coprendo l 83,2 per cento del valore complessivo delle esportazioni), per il 39,4 per cento nel commercio e per l 11,9 per cento nelle altre attività economiche. La quota delle imprese esportatrici sul totale delle imprese attive cresce significativamente all aumentare della dimensione di impresa, espressa in termini di addetti. 428

10 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Prospetto 17.5 Operatori ed esportazioni di merci per classe di valore - Anni (numero di operatori, valore delle esportazioni in milioni di euro) CLASSI DI VALORE DELLE ESPORTAZIONI (in migliaia di euro) (a) OPERATORI Oltre Totale VALORE DELLE ESPORTAZIONI Oltre Totale (b) Altre operazioni (c) Esportazioni nazionali (a) Dati provvisori. A partire dal 2007 le soglie di esclusione statistica per le transazioni extra Ue sono state innalzate. Ciò ha comportato una riduzione del numero di operatori; tale contrazione si rileva nelle prime due classi di valore. (b) Esportazioni effettuate da operatori identificati. (c) Esportazioni effettuate da operatori non identificati. Prospetto 17.6 Imprese esportatrici, addetti e relative esportazioni per classe di addetti - Anno 2008 (valore delle esportazioni in milioni di euro e composizioni percentuali) Imprese Addetti CLASSI DI ADDETTI Numero Quote % su imprese attive Numero Quote % su imprese attive Esportazioni DATI ASSOLUTI E QUOTE , , , , , , , , , , , , , , e oltre , , Totale , , COMPOSIZIONI PERCENTUALi ,3-3,3-6, ,8-5,4-3, ,1-10,0-6, ,5-14,7-11, ,0-10,5-11, ,3-13,1-17, ,6-8,4-11,9 500 e oltre 0,5-34,6-32,4 Totale 100,0-100,0-100,0 429

11 Annuario statistico italiano 2010 Struttura e attività delle imprese a controllo estero residenti in Italia e delle imprese a controllo nazionale residenti all estero Le imprese a controllo estero residenti in Italia nel 2007 erano , impiegano oltre 1,2 milioni di addetti, realizzavano un fatturato di 472,4 miliardi di euro e un valore aggiunto di 86,4 miliardi di euro. Queste imprese contribuiscono ai principali aggregati economici nazionali dell industria e dei servizi con il 7,1 per cento degli addetti, il 16,0 per cento del fatturato, il 12,0 per cento del valore aggiunto e il 12,9 per cento degli investimenti. L apporto del capitale estero è rilevante anche per la spesa delle imprese per ricerca e sviluppo (27,4 per cento) e le esportazioni ed importazioni nazionali di merci, pari rispettivamente al 21,5 e al 38,0 per cento (Figura 17.3). Nello stesso anno, le imprese a controllo nazionale residenti all estero erano , impiegavano oltre 1,4 milioni di addetti, realizzando un fatturato di circa 389 miliardi di euro. Il grado di internazionalizzazione del sistema produttivo italiano può essere valutato sulla base dell incidenza delle attività realizzate all estero rispetto al complesso di quelle svolte in Italia. Ad esempio, le attività manifatturiere realizzano all estero un fatturato pari al 13,2 per cento di quello conseguito in Italia, mentre in termini di addetti la percentuale sale al 16,3 per cento. Le controllate italiane all estero presentano una dimensione media molto superiore alle imprese a controllo nazionale residenti in Italia sia nell industria (106,8 addetti) sia nei servizi (47,8). Queste caratteristiche dimensionali risultano tuttavia di poco inferiori alle imprese a controllo estero che operano in Italia (Figura 17.4). Figura 17.3 Principali aggregati economici delle imprese a controllo estero residenti in Italia - Anno 2007 (a) (in percentuale del complesso delle attività realizzate dal complesso delle imprese residenti in Italia) , ,4 38, ,4 28,6 23,6 22,3 21, ,2 7,0 7,1 17,7 16,0 14,0 14,7 11,812,212,0 12,9 10,8 17,0 0 Addetti Fatturato Valore aggiunto Investimenti Spesa in R&S Esportazioni di merci Industria Servizi Totale Importazioni di merci (a) Le quote di fatturato, valore aggiunto e investimenti sono al netto della sezione J. 430

12 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Figura 17.4 Dimensione delle imprese a controllo nazionale residenti all estero e di quelle a controllo nazionale o estero residenti in Italia per macro-settore (addetti medi per impresa) , , ,6 Imprese a controllo nazionale residenti all'estero 80 72,7 70,9 Imprese a controllo nazionale residenti in Italia 60 47,8 Imprese a controllo estero residenti in Italia ,5 3,0 3,7 Industria Servizi Totale 431

13 Annuario statistico italiano 2010 Tavola Interscambio commerciale per area geografica e principali paesi - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI AREE GEOGRAFICHE Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) EUROPA , , Unione europea , , Uem , , Austria , , Belgio , , Bulgaria , , Cipro , , Danimarca , , Estonia , , Finlandia , , Francia , , Germania , , Grecia , , Irlanda , , Lettonia , , Lituania , , Lussemburgo , , Malta , , Paesi Bassi , , Polonia , , Portogallo , , Regno Unito , , Repubblica Ceca , , Romania , , Slovacchia , , Slovenia , , Spagna , , Svezia , , Ungheria , , Provviste di bordo Ue , Paesi europei non Ue , , Norvegia , , Russia , , Svizzera , , Turchia , , AFRICA , , Africa settentrionale , , Algeria , , Egitto , , Libia , , Marocco , , Tunisia , , Altri paesi africani , , Nigeria , , Repubblica del Sudafrica , , Fonte: Esportazioni e importazioni dei principali paesi, aree geografiche e geoeconomiche (E) (a) Dati provvisori. 432

14 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Tavola 17.1 segue - Interscambio commerciale per area geografica e principali paesi - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) PAESI AREE GEOGRAFICHE Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) AMERICA , , America settentrionale , , Canada , , Stati Uniti , , America centro-meridionale , , Argentina , , Brasile , , Cile , , Messico , , Venezuela , , ASIA , , Medio Oriente , , Arabia Saudita , , Emirati Arabi Uniti , , Iran (Repubblica islamica dell') , , Israele , , Libano , , Siria , , Asia centrale , , India , , Asia orientale , , Cina , , Corea del Sud , , Giappone , , Hong Kong , , Indonesia , , Malaysia , , Singapore , , Taiwan , , Thailandia , , OCEANIA E ALTRI TERRITORI , , Australia , , Nuova Zelanda , , MONDO , , Fonte: Esportazioni e importazioni dei principali paesi, aree geografiche e geoeconomiche (E) (a) Dati provvisori. 433

15 Annuario statistico italiano 2010 Tavola Interscambio commerciale per attività economica - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA , , Prodotti agricoli, animali e della caccia , , Prodotti di colture agricole non permanenti , , Prodotti di colture permanenti , , Piante vive , , Animali vivi e prodotti di origine animale , , Prodotti della silvicoltura , , Piante forestali e altri prodotti della silvicoltura , ,2 3 6 Legno grezzo , , Prodotti vegetali di bosco non legnosi , , Prodotti della pesca e dell'acquacoltura , , PRODOTTI DELL'ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE , , Carbone (esclusa torba) , , Antracite , , Lignite Petrolio greggio e gas naturale , , Petrolio greggio , , Gas naturale , , Minerali metalliferi , , Minerali metalliferi ferrosi , Minerali metalliferi non ferrosi , , Altri minerali da cave e miniere , , Pietra, sabbia e argilla , , PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE , , PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO , , Prodotti alimentari , , Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne , , Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati , , Frutta e ortaggi lavorati e conservati , , Oli e grassi vegetali e animali , , Prodotti delle industrie lattiero-casearie , , Granaglie, amidi e prodotti amidacei , , Prodotti da forno e farinacei , , Altri prodotti alimentari , , Prodotti per l'alimentazione degli animali , , Bevande , , Tabacco , , PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI , , Prodotti tessili , , Filati di fibre tessili , , Tessuti , , Altri prodotti tessili , , Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) , , Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia , , Articoli di abbigliamento in pelliccia , , Articoli di maglieria , , Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili , , Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte , , Calzature , , LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO; CARTA E STAMPA , , Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio , , Legno tagliato e piallato , , Prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio , , Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. 434

16 17. Commercio con l estero e internazionalizzazione Tavola 17.2 segue - Interscambio commerciale per attività economica - Anni (valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali) GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Esportazioni Importazioni Saldi (a) Var. % (a) Var. % (a) Carta e prodotti di carta , , Pasta-carta, carta e cartone , , Articoli di carta e di cartone , , Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati , , COKE E PRODOTTI PETROLIFERI RAFFINATI , , Prodotti di cokeria , , Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio , , SOSTANZE E PRODOTTI CHIMICI , , Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie , , Agrofarmaci e altri prodotti chimici per l'agricoltura , , Pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e adesivi sintetici (mastici) , , Saponi e detergenti, prodotti per la pulizia e la lucidatura, profumi e cosmetici , , Altri prodotti chimici , , Fibre sintetiche e artificiali , , ARTICOLI FARMACEUTICI, CHIMICO-MEDICINALI E BOTANICI , , Prodotti farmaceutici di base , , Medicinali e preparati farmaceutici , , ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE, ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI , , Articoli in gomma e materie plastiche , , Articoli in gomma , , Articoli in materie plastiche , , Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi , , Vetro e prodotti in vetro , , Prodotti refrattari , , Materiali da costruzione in terracotta , , Altri prodotti in porcellana e in ceramica , , Cemento, calce e gesso , , Prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso , , Pietre tagliate, modellate e finite , , Prodotti abrasivi e di minerali non metalliferi n.c.a , , METALLI DI BASE E PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINE E IMPIANTI , , Prodotti della metallurgia , , Prodotti della siderurgia , , Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) , , Altri prodotti della prima trasformazione dell'acciaio , , Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari , , Prodotti della fusione della ghisa e dell'acciaio , , Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature , , Elementi da costruzione in metallo , , Cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo , , Generatori di vapore, esclusi i contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda , , Armi e munizioni , , Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta , , Altri prodotti in metallo , , COMPUTER, APPARECCHI ELETTRONICI E OTTICI , , Computer e unità periferiche , , Apparecchiature per le telecomunicazioni , , Prodotti di elettronica di consumo audio e video , , Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi , , Fonte: Cessioni e acquisti di beni nell ambito dei paesi Ue (R); Commercio speciale export/import extra Ue (R) (a) Dati provvisori. 435

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