BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO"

Edmondo Alessio Messina
7 anni fa
Visualizzazioni

1 BASILICA DI SANTA MARIA E SAN SIGISMONDO La Basilica dei Santi Maria e Sigismondo fu costruita nello stile romanico nell XI secolo, ma durante il corso dei secoli subì interventi in molti stili diversi (fig. 1). I lavori di pulitura realizzati nei primi anni 2000 sono stati voluti da Don Alberto Pianazza. Esterno La facciata a capanna aveva in origine un unico portale centrale (con una lunetta rappresentante Cristo redentore), al quale vennero affiancati altri due portali minori nel Settecento. Sopra la porta di destra si vede un affresco rappresentante il conte Domenico Celesia (fig. 2), finanziatore dei lavori per l erezione del pronao (fig. 3). Questo elemento architettonico fu aggiunto alla struttura della chiesa solo nel 1906 perché l'ingegner Nava e monsignor Agostino Desirelli avevano pensato che gli archi della facciata fossero una traccia di una precedente presenza del pronao. Fu quindi realizzato secondo i canoni romanici, sempre a capanna ma più bassa rispetto alla facciata e con tre archi d'accesso (due laterali minori e uno centrale maggiore). Le murature sono realizzate soprattutto in opus spicatum, ovvero in mattoni disposti a lisca di pesce; la struttura della chiesa è rinforzata da contrafforti. Particolare è l'esterno dell'abside maggiore (fig. 4), con finestre strombate, archetti pensili e tetto a ventaglio. Accanto si ammira la torre campanaria, in origine molto più bassa (15 m circa): nel 1716 venne portata a 45m di altezza e coronata da merli ghibellini. Interno L interno della chiesa presenta tre navate: la centrale, maggiore, è divisa in tre campate, due sono coperte da volte a crociera e una da una volta a botte, sostenuta da un grande arco che la divide in due. Le navate laterali sono divise in sei campate con volte a vela (così chiamate per la somiglianza con una vela gonfiata dal vento); tutte e tre le navate terminano con un'abside. Il presbiterio è diviso dal resto della chiesa da un arco scolpito con motivi floreali e zoomorfi. Le navate sono divise da pilastri con capitelli scolpiti. Le basi dei pilastri sono in parte nascoste nel pavimento, rialzato nell Ottocento con piastrelle rosse e grigie. Sotto al pavimento della chiesa si trovano pietre tombali, presenti fin dal Per decorare la chiesa vengono realizzati dei bassorilievi raffiguranti mostri e simboli biblici, così da fornire al popolo un insegnamento per distinguere il bene dal male. Fondamentali sono le sculture Rivolta d'arte 1

2 dei capitelli (i quali sono riemersi grazie ai restauri del XX secolo) che rappresentano mostri, bestie deformi, sirene a due code, figure diaboliche ecc. (fig. 5) Ogni elemento rappresenta la contrapposizione tra bene-male, grazia-peccato, vita-morte, corpo-anima. Alcuni capitelli presentano decorazioni a foglie d acanto. Con i recenti restauri sono state ricostruite le parti rovinate, inoltre sono emerse anche delle tracce di colore rosso, blu, oro e verde. Nel periodo romanico le chiese erano dipinte con colori vivaci, non erano buie e grigie come le vediamo ora! L altare maggiore (fig. 6), dal gusto barocco, risale invece al XVIII secolo: il corpo centrale è in marmi policromi, con un tempietto che sovrasta il tabernacolo sul quale sono appoggiati degli angeli e una croce. Anche la balaustra del presbiterio segue questo stile. Nella controfacciata della chiesa (cioè il lato interno della facciata) si trova l'organo, realizzato nel 1865 restaurando le canne di uno strumento già esistente, ma con una nuova cassa e nuovi registri. Le pitture più antiche risalgono al circa. Sulla controfacciata e sui pilastri sono dipinti vari Santi e vescovi, non sempre riconoscibili. Nella terza campata della navata di destra, è riemersa una Madonna con il Bambino e San Sigismondo (fig. 7). In quella di sinistra, invece, ci sono Sant Antonio abate (fig. 8) e San Cristoforo (fig. 9) con il Bambino in prossimità di un fiume. Tra i frammenti di affreschi emersi dai restauri possiamo riconoscere una Crocifissione, San Giorgio che uccide il drago, San Leonardo da Limoges (fig. 10), San Rocco (fig. 11) e San Bernardino da Siena (fig. 12). Dopo i restauri il pittore Ernesto Rusca è stato incaricato di affrescare le volte della navata maggiore con immagini dell Antico Testamento (fig. 13): profeti, arcangeli ed evangelisti, quest ultimi rappresentati dai loro simboli (un angelo per Matteo, un aquila per Giovanni, un leone per Marco e un bue per Luca). Nel catino dell'abside maggiore Rusca rappresenta poi il Trionfo della Chiesa (fig. 14), con la Vergine incoronata da Cristo, entrambi in trono, affiancati a destra da Sant Alberto Quadrelli e a sinistra da San Sigismondo (al quale è intitolata la basilica); è un finto mosaico con fondo oro. Opera di Ernesto Rusca sono anche gli affreschi coloratissimi con motivi geometrici che decorano le navate laterali e la volta del pronao. Nel coro sono presenti diversi affreschi del XIV secolo raffigurati San Francesco d'assisi, degli angeli che scoprono del velo il vecchio tabernacolo e la Vergine allattante circondata da altri Santi (Fig. Rivolta d'arte 2

3 15). Al centro è rappresentata L Ultima Cena(fig. 16), l affresco più antico, realizzato con finiture a secco che sono andate perdute nei secoli: il momento è quello in cui Cristo rivela il tradimento di Giuda (seduto di schiena), ma non tutti i commensali sembrano aver appreso la notizia. I catini absidali delle due navate laterali sono affrescati entrambi con antiche scene cristologiche: nell abside della navata sinistra è dipinto Cristo Pantocratore (fig. 17) (dal greco pantocrator, "sovrano di tutte le cose" cioè onnipotente ), mentre il catino absidale destro mostra la figura di Cristo Giudice (fig. 18), circondato da beati e dannati. Fig. 1 Rivolta d'arte 3

4 Fig. 2 Fig. 3 Rivolta d'arte 4

5 Fig. 4 Fig. 5 Rivolta d'arte 5

6 Fig. 6 Rivolta d'arte 6

7 Fig. 7 Fig. 8-9 Fig. 10 Rivolta d'arte 7

8 Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Rivolta d'arte 8

9 Fig. 14 Fig. 15 Rivolta d'arte 9

10 Fig. 16 Fig. 17 Rivolta d'arte 10

11 Fig. 18 Rivolta d'arte 11

Documenti analoghi

S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la

S. Maria delle Grazie una del- essa sono presenti nell apprezzo di le chiesette campestri che costellano l agro di Cerignola sorge lungo la Cerignola del 1672, dove viene brevemente descritta. strada vecchia