Stefano Stanghellini Università IUAV
|
|
- Beata Pappalardo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ordine degli Ingegneri g della Provincia di Latina Perequazione: principio e metodologia Stefano Stanghellini Università IUAV seminario mercoledì 11 giugno
2 Le finalità originarie della perequazione Gli obiettivi originari (INU, 1995) dei piani urbanistici perequativi: 1. trattare allo stesso modo i proprietari di suoli analoghi per condizioni di fatto e di diritto: equità 2. acquisire gratuitamente o a prezzo agricolo le aree per i servizi: economicità 3. attuare il disegno strategico dello strumento urbanistico generale (implicito): efficacia 2
3 Il piano urbanistico tradizionale Uno sviluppo urbano basato su un Prg tradizionale: parte dei suoli destinati ad attuazione privata, con appropriazione della rendita urbana parte dei suoli destinati a servizi, con vincolo preordinato all espropriazione Esiti: duplice regime immobiliare disparità di trattamento delle proprietà mancata realizzazione dei servizi 3
4 Il piano urbanistico perequativo Se lo sviluppo urbano fosse stato basato sulla perequazione urbanistica: un unico regime immobiliare perimetro del comparto Le potenzialità edificatorie sono spalmate sulle proprietà dell intero comparto e poi sono concentrati su una porzione mentre la parte maggioritaria è ceduta al Comune 4
5 Il piano urbanistico perequativo Le differenze sostanziali del piano perequativo rispetto al piano tradizionale sono che: le capacità edificatorie (rendita fondiaria) sono attribuite alle proprietà secondo criteri di equità ed oggettività la cessione delle aree al Comune non riguarda solo le aree delle opere di urbanizzazione primaria e quelle per gli standard urbanistici, ma tutte le aree per i servizi necessarie in ambito comunale Quindi il piano perequativo equat deve e essere e costruito to in modo tale che il Comune possa acquisire tutte le aree per i servizi consensualmente e gratuitamente (o a prezzo agricolo), senza l apposizione di vincoli urbanistici e senza ricorrere all espropriazione p per pubblica utilità 5
6 Le finalità incrementali Il set degli obiettivi si è poi ampliato nel corso del tempo e la perequazione eq urbanistica è stata t considerata funzionale anche a: realizzare politiche ambientali realizzare politiche abitative finanziare opere pubbliche: infrastrutture e attrezzature e quindi funzionale all impiego efficiente delle risorse disponibili e producibili 6
7 La legge 20/2000 della Regione Emilia-Romagna Art. 7 Perequazione urbanistica La perequazione urbanistica persegue l equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. A tal fine, il PSC può riconoscere la medesima possibilità edificatoria ai diversi ambiti che presentino caratteristiche omogenee. Il POC e i Piani Urbanistici Attuativi (PUA), nel disciplinare gli interventi di trasformazione da attuare in forma unitaria, assicurano la ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari degli immobili interessati, indipendentemente dalle destinazioni specifiche assegnate alle singole aree. Il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) stabilisce i criteri e i metodi per la determinazione del diritto edificatorio spettante a ciascun proprietario, in ragione del diverso stato di fatto e di diritto in cui si trovano gli immobili al momento della formazione del PSC. 7
8 La legge 38/1999 della Regione Lazio Art. 38 Contenuti del PUCG - Disposizioni programmatiche Le disposizioni programmatiche del PUCG specificano le disposizioni strutturali del PUCG, precisandone i tempi di attuazione ed in particolare: [ ] h) quali trasformazioni debbono attuarsi previa acquisizione pubblica di immobili esattamente individuati o mediante le forme di perequazione previste nei PUOC; [ ] 8
9 Dalla potenzialità edificatoria al diritto edificatorio Il Piano Comunale Generale possiede un proprio dimensionamento (potenzialità edificatorie). Le potenzialità edificatorie indicate dal Piano non sono diritti edificatori. I diritti edificatori : sono riconosciuti alla proprietà dei suoli per effetto dell approvazione di un Piano Attuativo si esercitano con il rilascio del titolo abilitativo all intervento edilizio si incorporano nella costruzione con il rilascio del certificato di agibilità Pertanto il termine diritto edificatorio viene spesso usato impropriamente. Sarebbe meglio utilizzare espressioni quali quantità edificatoria 9
10 Il percorso metodologico di base per l applicazione della perequazione urbanistica 10
11 La perequazione e il trasferimento dei diritti edificatori Attraverso la perequazione urbanistica e l applicazione li i dello stesso indice di edificabilità territoriale a suoli omogenei, si generano capacità edificatorie (i c.d. diritti edificatori ). In base alle esperienze in corso in ambito nazionale, queste capacità edificatorie sono utilizzabili: a) nell ambito di comparti edificatori formati da suoli contigui (situazione assimilabile alla lottizzazione); b) nell ambito di comparti edificatori formati da suoli non contigui (il c.d. trasferimento a distanza, talvolta incentivato da premialità); c) su suoli non contigui a quelli che le generano, e non racchiusi in un unico comparto, ma facenti parte di progetti collegati (vincolo parziale di localizzazione, incentivato da premialità); d) su suoli non contigui e non racchiusi in un unico comparto, né facenti parte di progetti collegati (senza alcun vincolo di localizzazione) 11
12 La duplice valenza della perequazione urbanistica La perequazione urbanistica persegue un equa ripartizione dei diritti edificatori e degli oneri derivanti dalla pianificazione tra i proprietari delle aree alle quali si riferisce. Osservazione: la definizione riguarda la categoria dei proprietari fondiari e non esaurisce l impiego del principio perequativo, la cui portata è più ampia. La perequazione promuove forme di equa distribuzione dei benefici e degli oneri derivanti dagli interventi di trasformazione degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio comunale. Osservazione: il concetto di perequazione è più ampio. 12
13 La perequazione e gli accordi tra soggetti pubblici e privati La funzione della perequazione è sì quella di: trattare in modo omogeneo i proprietari di terreni simili per caratteristiche urbanistiche e giuridiche (perequazione orizzontale ) ) ma anche quella di: rendere i proprietari dei suoli beneficiati dalle scelte di pianificazione urbanistica partecipi degli oneri di sviluppo della città (perequazione verticale ) 13
14 La duplice valenza della perequazione urbanistica La perequazione orizzontale mira a trattare in modo omogeneo i proprietari di terreni simili per caratteristiche urbanistiche e giuridiche. Ciò si attua applicando indici di edificabilità territoriale identici a suoli analoghi per caratteristiche urbanistiche e giuridiche. La perequazione verticale mira a rendere i proprietari dei suoli beneficiati dalle scelte di pianificazione urbanistica partecipi degli oneri di sviluppo della città. Ciò si attua applicando le modalità di contribuzione alla realizzazione della città pubblica. 14
15 Il regolamento di attuazione della legge della Toscana 1/2005 : DPGR Per ciascun ambito [ ] il regolamento urbanistico [ ] individua specifici parametri di riferimento [ ]. Nella stessa misura proporzionale dei diritti edificatori sono ripartiti [ ]: i quantitativi di superficie utile lorda o di volume edificabile [ ]; gli oneri economici per realizzare le opere di urbanizzazione e gli interventi di interesse pubblico [ ]; gli oneri relativi alla cessione gratuita al comune di aree [ ]; gli obblighi relativi alle eventuali quote obbligatorie di edilizia residenziale con finalità sociali; [ ] 4. La realizzazione degli interventi previsti nell ambito soggetto a perequazione urbanistica presuppone pp la redazione di un piano di ricomposizione fondiaria comprendente le permute o cessioni immobiliari tra tutti i soggetti aventi titolo [ ] 15
16 Il regolamento di attuazione della legge della Toscana 1/2005 : DPGR Il principio i i perequativo dunque può concretizzarsi i attraverso le seguenti modalità: le quantità edificatorie e le destinazioni urbanistiche riconosciute ai suoli negli ambiti di perequazione ( perequazione urbanistica vera e propria); la esecuzione diretta da parte dei promotori (o la loro contribuzione al finanziamento) di opere, pubbliche o di interesse pubblico, aggiuntive a quelle minime dovute per legge; la cessione gratuita al Comune di quantità di suoli aggiuntive a quelle minime dovute per legge; la partecipazione p alla realizzazione di quote obbligatorie di edilizia residenziale pubblica o agevolata. 16
17 Il regolamento di attuazione della legge della Toscana 1/2005 : DPGR I parametri tecnici di solito utilizzati per misurare il tenore perequativo di tali modalità: indici di edificabilità territoriale identici a suoli analoghi per caratteristiche urbanistiche e giuridiche; contributo di sostenibilità (aggiuntivo al contributo di costruzione) espresso in euro per unità di superficie utile lorda; - % del plusvalore fondiario socializzato (acquisito dal Comune per finanziare opere pubbliche) rispetto al plusvalore totale generato; - % di aree cedute gratuitamente al Comune sul totale delle aree del comparto; - % di alloggi di edilizia residenziale pubblica e agevolata sul totale. 17
18 L istituto della premialità La legge Finanziaria 2008 ha stabilito che: [ ] Ai fini dell attuazione di interventi finalizzati alla realizzazione di edilizia residenziale sociale, di rinnovo urbanistico ed edilizio, di riqualificazione e miglioramento della qualità ambientale degli insediamenti, il comune può, nell ambito delle previsioni degli strumenti urbanistici, consentire un aumento di volumetria premiale nei limiti di incremento massimi della capacità edificatoria prevista per gli ambiti di cui al comma 258. [Art.1, c. 259] 18
19 L istituto della premialità La premialità (incentivazione) è l attribuzione di una quantità edificatoria aggiuntiva, rispetto a quella prevista in via ordinaria dagli strumenti urbanistici, per il raggiungimento di finalità di: acquisizione gratuita da parte del Comune di aree per l edilizia residenziale sociale (Legge Finanziaria 2008) produzione di rilevanti benefici pubblici aggiuntivi (Lombardia) promozione dell edilizia bioclimatica e del risparmio energetico (Lombardia) riqualificazione i urbana (molte Regioni) eliminazione di manufatti incongrui o detrattori ambientali o edifici posti in aree di elevata pericolosità (Veneto, Trentino) consolidamento antisismico degli edifici (Umbria) recupero dei Centri storici (Umbria) 19
20 L istituto della premialità Le quantità edificatorie generate da premialità (incentivazioni): sono attribuite dalla componente operativa dello strumento urbanistico (Piano operativo o similare) in attuazione degli obiettivi assunti dalla componente strutturale/strategica (Piano Strutturale) sono utilizzabili nell ambito dell intervento cui è collegata l attribuzione del premio o solo successivamente alla realizzazione dell intervento Le quantità edificatorie (talvolta chiamate crediti edilizi ) generate da premialità si combinano con i c.d. diritti edificatori generati dalla perequazione urbanistica, pur avendo diversa genesi. Un elevato grado di complessità corrisponde al trasferimento sui suoli ( atterraggio ) di diritti edificatori aventi diversa genesi giuridica e diversa origine territoriale. 20
21 Link 21
Il Piano perequativo e il reperimento delle aree per l edilizia sociale
Edilizia sociale, città, governo del territorio Nuove forme di reperimento delle risorse: il sistema integrato dei fondi immobiliari per l edilizia sociale PISA 16 marzo 2011 Il Piano perequativo e il
DettagliDeclinazione e applicazione del principio perequativo: lo stato dell arte
PEREQUAZIONE URBANISTICA POTENZIALITA, METODI, ESPERIENZE Declinazione e applicazione del principio : lo stato dell arte Stefano Stanghellini Università IUAV di Venezia stefano.stanghellini@iuav.it Gli
DettagliValore dei diritti e dei crediti edilizi
Corso di «Processi di pianificazione e processi di valutazione» a.a. 2016/17 Valore dei diritti e dei crediti edilizi Docente Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it arch.
DettagliCrediti edilizi. Valutazione economica del progetto AA 2016/17
Valutazione economica del progetto AA 2016/17 Crediti edilizi Docenti Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it prof. Sergio Copiello copiello@iuav.it arch. Pietro Bonifaci
DettagliLa perequazione urbanistica: il principio e le regole per l operatività Mesa srl
La perequazione urbanistica: il principio e le regole per l operatività Mesa srl La norma e il principio La perequazione urbanistica persegue l equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati
DettagliPiano di Governo del Territorio
Lunedì Piano di Governo del Territorio ADOZIONE Massimo Giuliani Gli strumenti che costituiscono il io Obiettivi Analisi del contesto Valutazione Ambientale Strategica DOCUMENTO DI PIANO Prescrizioni Direttive
Dettagli2 PIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala 2 PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Cristiano Montagner IL SEGRETARIO
DettagliUniversità Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana
Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1M Titolarità del Laboratorio: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente:
DettagliObiettivi della lezione #6
Obiettivi della lezione #6 La lezione oggi affronta il tema degli strumenti di gestione dei progetti introdotti con la nuova legge urbanistica regionale n. 11/2004 In particolare vengono introdotti gli
DettagliCAPITOLO IV PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE E INCENTIVAZIONE
CAPITOLO IV PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE E INCENTIVAZIONE Il presente Documento di Piano in conformità con l art. 8 c. 2 della L.R. 12/05, intende disciplinare i criteri di attuazione degli istituti di
DettagliBallabioweb.org. II Piano Regolatore va in soffitta: COME SARA IL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO?"
II Piano Regolatore va in soffitta: COME SARA IL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO?" ITER PER LA FORMAZIONE E L APPROVAZIONE DEL NUOVO PGT L'ORGANO COMPETENTE AD ADOTTARE ED APPROVARE GLI ATTI COSTITUENTI
DettagliP.A.T. - INDIRIZZI PER L'APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI PEREQUATIVI PREVISTI DALLA L.R. 11/2004 E S.M.I.
P.A.T. - INDIRIZZI PER L'APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI PEREQUATIVI PREVISTI DALLA L.R. 11/2004 E S.M.I. Premessa Il presente documento contiene gli indirizzi che dovranno conformare il PAT di Quarto d Altino
DettagliComune di Cenate Sotto PGT Documento di piano 6 settembre 2012 agg. (articolo 13) 24 luglio 2014
1. Principi... 2 2. Contenuti ed ambito di applicazione... 2 3. Elementi costitutivi del... 2 4. Definizioni... 3 5. Destinazioni d uso... 3 6. Misure di salvaguardia... 3 7. Deroghe... 3 8. Disciplina
DettagliCOMITATO INTERISTITUZIONALE DI INDIRIZZO PER L ELABORAZIONE DEI PSC Gruppo Perequazione territoriale e urbanistica
COMITATO INTERISTITUZIONALE DI INDIRIZZO PER L ELABORAZIONE DEI PSC Gruppo Perequazione territoriale e urbanistica Perequazione urbanistica: definizione La perequazione urbanistica è uno strumento per
DettagliLA PIANIFICAZIONE OPERATIVA: STRUMENTI E PROCEDURE PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI
LA PIANIFICAZIONE OPERATIVA: STRUMENTI E PROCEDURE PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI Campagna Lupia, 23 maggio 2013 DAL PIANO STRATEGICO (PAT) AL PIANO OPERATIVO (PI) La compartecipazione dei Comuni agli utili
DettagliLa perequazione urbanistica: i principi e le forme di applicazione
La perequazione urbanistica: i principi e le forme di applicazione 15.XII.2009 Lo scopo e i temi della lezione Lo scopo della lezione consiste nella presentazione della perequazione e della compensazione
DettagliComune di Casnigo PGT Documento di piano 12 aprile 2011
1. Principi... 2 2. Contenuti ed ambito di applicazione... 2 3. Elementi costitutivi del... 2 4. Definizioni... 3 5. Destinazioni d uso... 3 6. Misure di salvaguardia... 3 7. Deroghe... 3 8. Disciplina
DettagliVicenza, 21 gennaio Massimo GHILONI
La perequazione urbanistica ed i limiti alla compressione della proprietà privata ed all imposizione di prestazioni patrimoniali. L alternativa della premialità Massimo GHILONI Vicenza, 21 gennaio 2011
DettagliATTO DI INDIRIZZO: PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) PEREQUAZIONE E ACCORDI PUBBLICO-PRIVATI AI SENSI ART. 6 L.R. 11/04
Allegato 2 alla Delibera C.C. n 8 del 10.04.2013 ATTO DI INDIRIZZO: PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) PEREQUAZIONE E ACCORDI PUBBLICO-PRIVATI AI SENSI ART. 6 L.R. 11/04 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL CONTRIBUTO
DettagliComune di Casnigo VARIANTE PGT Documento di Piano 20 febbraio 2018
DOCUMENTO DI PIANO...2 1. Principi... 2 2. Contenuti ed ambito di applicazione... 2 3. Elementi costitutivi del Documento di piano... 2 4. Definizioni... 2 5. Destinazioni d uso... 3 6. Misure di salvaguardia...
DettagliPerequazione urbanistica: le novità dal Comune di Milano ed i modelli di pianificazione applicabili*
Luglio 2013 Perequazione urbanistica: le novità dal Comune di Milano ed i modelli di pianificazione applicabili* Il Comune di Milano ha di recente istituito il Registro delle cessioni, dando di fatto il
DettagliINDICE PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI. pag. Prefazione alla Sesta edizione. Prefazioni alle precedenti edizioni. Principali abbreviazioni
INDICE Prefazione alla Sesta edizione Prefazioni alle precedenti edizioni Principali abbreviazioni XIII XV XXV PARTE PRIMA PRINCIPI, FUNZIONI, SOGGETTI CAPITOLO I NOZIONI GENERALI 1. Cosa si intende per
DettagliRICOGNIZIONE NORME REGIONALI IN MATERIA DI PEREQUAZIONE
RICOGNIZIONE NORME REGIONALI IN MATERIA DI PEREQUAZIONE CNAPPC - Dip. Ambiente e Territorio. ROMA 10-3-2010 Aggiorn.- 6-4-010 P. Ranucci La nota riporta per ciascuna regione le parti della legge urbanistica
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
Comune di Arzignano PIANO DEGLI INTERVENTI TEMATICO IN AMBITO ESTIMATIVO Prof. Arch. Stefano Stanghellini, Università IUAV di Venezia Dott. Arch. Valentina Cosmi IL PIANO DEGLI INTERVENTI NELLA LR 11/2004
Dettagli(artt. 17 e 18 L.R. n. 11/2004) Atto di Indirizzo. Criteri perequativi per il Piano degli Interventi. - ottobre
(artt. 17 e 18 L.R. n. 11/2004) Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il - ottobre 2012 - COMUNE DI TEZZE SUL BRENTA PROVINCIA DI VICENZA Atto di Indirizzo - Criteri perequativi per il Piano degli
DettagliSCHEDA RELATIVA ALLA PEREQUAZIONE URBANISTICA
SCHEDA RELATIVA ALLA PEREQUAZIONE URBANISTICA In seguito alla proposta presentata dalla sig.ra Palmieri Palmieri Felicia in risposta all'avviso Pubblico per "Manifestazione d'interesse" del 2.02.2010 in
DettagliCOMUNE DI CESENA SETTORE PROGRAMMAZIONE URBANISTICA LA PEREQUAZIONE URBANISTICA
COMUNE DI CESENA SETTORE PROGRAMMAZIONE URBANISTICA LA PEREQUAZIONE URBANISTICA Avvio della attuazione perequativa un sistema di aree da riqualificare e di cintura PRG 2000 Regole semplici ed eque, ricostituzione
DettagliDUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA
10% utilizzo urbano di suolo (2.280 km 2 ) 23% dispersione urbanistica (Insediamenti situati al di fuori di contesti urbani) Previsti 250 km 2 di espansione urbanistica DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE
DettagliClassificazione dei suoli
Corso di «Processi di pianificazione e processi di valutazione» a.a. 2014/15 Classificazione dei suoli Docente Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it arch. Pietro Bonifaci
DettagliIL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche
Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO
DettagliI DIRITTI EDIFICATORI
I DIRITTI EDIFICATORI Introduzione agli istituti della COMPENSAZIONE e PEREQUAZIONE URBANISTICA lunedì 2 aprile 2012 COS E La COMPENSAZIONE URANISTICA è una forma di perequazione che ha lo scopo di RISTORARE
DettagliDefinizione, quantificazione e trasferimento dei «crediti edilizi»
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bologna INU Istituto Nazionale di Urbanistica - Sezione Emilia Romagna Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna Definizione,
Dettagli2 WS applicazione perequazione calcolo del plusvalore
2 WS applicazione perequazione calcolo del plusvalore 22-23 gennaio 2014 S E N I G A L L I A Comune di Senigallia Settore Sviluppo Urbano Sostenibile Sindaco\\ Maurizio Mangialardi Assessore all Urbanistica
DettagliIl PUC L.R. 16/2004 CAMPANIA. 32 Perequazione urbanistica
Il PUC 32 Perequazione urbanistica Persegue lo scopo di distribuire equamente, tra i proprietari interessati dalla trasformazione prevista dal piano, diritti edificatori e obblighi nei confronti del comune
DettagliPiano di Governo del Territorio di Milano. Principali contenuti del PGT di Milano Commissione Consiliare Urbanistica
Piano di Governo del Territorio di Milano Principali contenuti del PGT di Milano Commissione Consiliare Urbanistica 26 gennaio 2012 INDICE INTRO LA MANOVRA PROPOSTA PARTE 1 RAFFORZAMENTO DELLA CITTA PUBBLICA
DettagliATTO DI INDIRIZZO: PIANO DEGLI INTERVENTI (PI)
Approvato con Delibera C.C. n... del... ATTO DI INDIRIZZO: PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL CONTRIBUTO PEREQUATIVO PER IL PIANO DEGLI INTERVENTI E RELATIVE MODALITÀ DI CORRESPONSIONE
Dettagli4 CRITERI DI COMPENSAZIONE, PEREQUAZIONE E INCENTIVAZIONE
4 CRITERI DI COMPENSAZIONE, PEREQUAZIONE cap. 5 / 1 Perequazione, compensazione e incentivazione sono indicati (art. 11) dalla legge regionale 12/2005 come principi di riferimento dell azione urbanistica.
DettagliL ERS nel documento per la qualità urbana
INU Emilia Romagna Istituto Nazionale Urbanistica Summer School 2011 Cesenatico, 22-23-24 settembre 2011 L ERS nel documento per la qualità urbana Relazione GUIDO LEONI P.le Arturo Balestrieri 31A, Parma
DettagliL'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011
L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 Regioni che hanno dato attuazione Regioni che non hanno dato attuazione DOSSIER Aggiornato al 14 ottobre 2011 Direzione Legislazione Mercato Privato Normativa Statale
DettagliREGIONE LIGURIA. LR 36/1997 Legge urbanistica regionale come modificata dalle LR 11/2015, 29/2015 e LR 29/2016
REGIONE LIGURIA Legge urbanistica regionale come modificata dalle LR 11/2015, 29/2015 e LR 29/2016 LR 49/2009 Misure urgenti per il rilancio dell'attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio
DettagliEstratto NTA del Piano dei Servizi. con riportate le variazioni. Previsioni di Piano. Comune di Nembro Provincia di Bergamo
Comune di Nembro Provincia di Bergamo Eugenio Cavagnis Vincenzo De Filippis Mariarosa Perico - sindaco - segretario comunale - assessore territorio e lavori pubblici - Piano di Governo del Territorio Piano
DettagliREGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 23 DEL TUTELA, GOVERNO ED USO DEL TERRITORIO
REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 23 DEL 11-08-1999 TUTELA, GOVERNO ED USO DEL TERRITORIO ARTICOLO 33 Finalità e contenuti della perequazione 1. La perequazione urbanistica persegue l equità distributiva
DettagliATTUAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
giovedì, 21 marzo 2013 ATTUAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA Ing. Bruno Cirant Dirigente dell Area Pianificazione del Territorio e S.I.T. Ufficio Pianificazione
DettagliCOMUNE DI OCCHIOBELLO PIANO DEGLI INTERVENTI. Atto di Indirizzo - Criteri perequativi per il Piano degli Interventi Aggiornamento Maggio 2016
COMUNE DI OCCHIOBELLO PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo - Criteri perequativi per il Piano degli Interventi Aggiornamento Maggio 2016 PREMESSA Il P.A.T., in linea con la Legge Urbanistica n. 11/2004,
DettagliALLEGATO A 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI Classi di destinazione urbanistica e valori medi degli immobili
ALLEGATO A MODALITÀ DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI DI VALORE DEI TERRENI IN APPLICAZIONE ALL'ART. 14.1 DEL TESTO COORDINATO DELLE NORME DI P.S.C. P.O.C. R.U.E. 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI
DettagliDal principio alla prassi: la perequazione nel P.G.T. di Milano
Dal principio alla prassi: la perequazione nel P.G.T. di Milano prof. Ezio Micelli Docente IUAV Venezia Responsabile della redazione del Piano delle regole e della definizione delle dinamiche perequative
DettagliI CONTENUTI DEL RUE NELLA L.R. 20/2000
INU Emilia Romagna Istituto Nazionale Urbanistica Summer School Cesenatico, 17-18-19 settembre 2009 Il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) nel sistema di pianificazione riformato dell Emilia Romagna
DettagliCAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE Come descritto in premessa sono considerati Ambiti di Trasformazione quelle aree di grandi dimensioni (sia di espansione che di trasformazione-riqualificazione urbana,
DettagliD E F G 1950 H 1.850
. 15 24 01 D 2.300 E 2.150 F 2.050 G 1950 H 1.850 TABELLA 1 Direzionale - Classi di valore medio degli immobili Direzionali della Tavola n. 2 Direzionale Fascia /mq A 3.100 B 2.650 B1 2.350 C 2.150 D 1.950
DettagliPerequazione urbanistica: la classificazione dei suoli
Corso di «Processi di pianificazione e processi di valutazione» a.a. 2016/17 Perequazione urbanistica: la classificazione dei suoli Docente Collaboratore prof. Stefano Stanghellini stefano.stanghellini@iuav.it
DettagliIL PROGETTO URBANO E IL POC NEL COMUNE DI LUZZARA (RE)
Giovedì 10 novembre 2011 LA QUALITÀ URBANA NELLA COSTRUZIONE DEL PIANO URBANISTICO IL PROGETTO URBANO E IL POC NEL COMUNE DI LUZZARA (RE) RELAZIONE GUIDO LEONI Gruppo di Lavoro INU La città contemporanea
DettagliINDICE SOMMARIO. Parte Prima LE FONTI NORMATIVE
INDICE SOMMARIO Introduzione... Elenco delle principali abbreviazioni... XV XVII Parte Prima LE FONTI NORMATIVE Capitolo 1 LE FONTI 1.1. Le fonti costituzionali.... 3 1.2. La potestà legislativa in materia
DettagliALLEGATO A 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI Classi di destinazione urbanistica e valori medi degli immobili
ALLEGATO A MODALITÀ DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI DI VALORE DEI TERRENI IN APPLICAZIONE ALL'ART. 14.1 DEL TESTO COORDINATO DELLE NORME DI P.S.C. P.O.C. R.U.E. 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI
DettagliRIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE. Bando Relitti Urbani
RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE Bando Relitti Urbani Bando per la sostituzione di aree, edifici degradati o dismessi (Relitti Urbani) RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE Il Campidoglio ha assunto numerosi
DettagliALLEGATO A 1 - PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI
ALLEGATO A MODALITÀ DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI DI VALORE DEI TERRENI IN APPLICAZIONE ALL'ART. 14.1 DEL TESTO COORDINATO DELLE NORME DI P.S.C. P.O.C. R.U.E. 1 - PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI
DettagliAttuazione E Gestione Della Perequazione Urbanistica
COMUNE DI PADOVA, INU, ANCI Vincoli urbanistici, politiche ambientali e bisogni della città: il contributo della Perequazione Padova 4 maggio 2007 Comune di Cremona SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO Attuazione
DettagliPiano Attuativo di Iniziativa Privata
Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i
DettagliCOMUNE DI MONSUMMANO TERME Medaglia d argento al Merito Civile Provincia di Pistoia
COMUNE DI MONSUMMANO TERME Medaglia d argento al Merito Civile Provincia di Pistoia Settore Front Office U.O.C. Territorio e Sviluppo Prot. int.15 Monsummano Terme, 24/01/2017 Al DIRIGENTE sede ALL ASSESSORE
DettagliCAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE
CAPITOLO VI AMBITI DI TRASFORMAZIONE Come descritto in premessa sono considerati Ambiti di Trasformazione quelle aree di grandi dimensioni (sia di espansione che di trasformazione-riqualificazione urbana,
DettagliALLEGATO A INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA
ALLEGATO A INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA Il Comune di Arco ha avviato la redazione della Variante n. 15 al PRG. Gli obiettivi generali che intende perseguire sono rivolti al
DettagliPianificazione urbanistica a Modena
Venezia, 10-20 novembre 2004 Catalogo della Mostra Comune di Modena Pianificazione urbanistica a Modena L adeguamento alla nuova Lur 20/2000 Il Comune di Modena ha approvato l adeguamento del Piano regolatore
DettagliProgetti a mezzo di accordi pubblico privato
Progetti a mezzo di accordi pubblico privato Ezio Micelli Venezia, 14.I.2015 Il tema dell intervento Lo scopo dell intervento consiste nella presentazione di uno tra i più affermati strumenti di gestione
DettagliNuovi strumenti di pianificazione urbanistica comunale
Supplemento 3.2009 61 Nuovi strumenti di pianificazione urbanistica comunale Giacomo Capuzzimati* La città di Bologna, nel corso degli ultimi anni, ha riveduto completamente il quadro degli strumenti di
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliNorme Tecniche Operative Variante adeguata alla D.C.C. n. 12 del 02/05/2013
Norme Tecniche Operative Variante adeguata alla D.C.C. n. 12 del 02/05/2013 1 Maggio 2013 I N D I C E (in rosso gli articoli e gli allegati variati o aggiunti) ART. 1 - DEFINIZIONE ED AMBITO DI APPLICAZIONE
DettagliL'INNOVAZIONE URBANISTICA AL SERVIZIO DELLA CITTA'
L'INNOVAZIONE URBANISTICA AL SERVIZIO DELLA CITTA' GLI OBIETTIVI: RECUPERO PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE RIDUZIONE CONSUMO DI SUOLO GLI STRUMENTI: RIGENERAZIONE URBANA PEREQUAZIONE A DISTANZA COMPARTI/IMMOBILI
DettagliMosto. Eraclea. Sindaco ANDREA CERESER. Adozione... Approvazione...
Regione Veneto Città Metropolitana di Venezia Comune di San Donà di Piave (Città decorata con Croce al Merito di Guerra e medaglia d'argento al Valore Militare) P.A.T. Piano di Assetto del Territorio Variante
DettagliRiuso delle città e strumenti di gestione delle trasformazioni urbane
Riuso delle città e strumenti di gestione delle trasformazioni urbane Ezio Micelli Dipartimento Architettura Costruzione e Conservazione Università IUAV di Venezia Bologna, 7.II.2018 I temi dell intervento
DettagliGruppo di lavoro. Unione Reno Galliera Servizio Urbanistica - Ing. Antonio Peritore: Responsabile - Arch. Elena Gentilini - Geom.
Gruppo di lavoro Unione Reno Galliera Servizio Urbanistica - Ing. Antonio Peritore: Responsabile - Arch. Elena Gentilini - Geom. Ivano Venturini Per il Comune di Bentivoglio - Arch. Natascia Franzoni -
DettagliPIANIFICAZIONE URBANISTICA COMUNALE: Modelli a confronto
PIANIFICAZIONE URBANISTICA COMUNALE: Modelli a confronto Direzione Legislazione Mercato Privato 25 gennaio 2018 Abruzzo LR 18/1983 Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della
DettagliRegione Lazio. Leggi Regionali
12/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 64 Pag. 10 di 300 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 8 Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione
DettagliCOMUNE di CAMPI BISENZIO REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DI DOTAZIONI URBANISTICHE (AREE A STANDARD, EDILIZIA SOCIALE E OPERE IDRAULICHE)
COMUNE di CAMPI BISENZIO REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DI DOTAZIONI URBANISTICHE (AREE A STANDARD, EDILIZIA SOCIALE E OPERE IDRAULICHE) APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. n. 41 del 03.03.2015 V Settore
DettagliI COMPENDI D AUTORE. diretti da Roberto GAROFOLI C27
I COMPENDI D AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI C27 Cristina CONSOLI - Adriana S.A. D ANGIÒ COMPENDIO di DIRITTO dell URBANISTICA I edizione 2018 SOMMARIO PARTE PRIMA GOVERNO DEL TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA Variante al POC adottata con delibera di C.C. n. 01 del 09/01/2012
Allegato n. 4 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Variante al POC adottata con delibera di C.C. n. 01 del 09/01/2012 Elenco accordi ai sensi dell art. 18 LR 20/2000 approvati con delibera di Giunta Comunale recepiti
DettagliREGIONE LAZIO. LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio
REGIONE LAZIO LR 7/2017 Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio OBIETTIVI E PRINCIPI La presente legge, in attuazione dell'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 13 maggio 2011,
DettagliScheda SUE D02 DISCIPLINA STRATEGICA DEL RU. Aggiornamento Dicembre AREE DI TRASFORMAZIONE 2. DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI
DIREZIONE URBANISTICA Scheda SUE D02 DISCIPLINA STRATEGICA DEL RU Aggiornamento Dicembre 2016 1. AREE DI TRASFORMAZIONE 2. DISCIPLINA DELLE TRASFORMAZIONI 3. ATTIVAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI COMUNE DI
DettagliCOMUNE DI L AQUILA. Piano di Ricostruzione dei Centri storici del Comune di L Aquila Ambito C Aree Frontiera Progetto Strategico Viale Croce Rossa
COMUNE DI L AQUILA Piano di Ricostruzione dei Centri storici del Comune di L Aquila Ambito C Aree Frontiera Progetto Strategico Viale Croce Rossa Programma di Recupero Urbano Art 30 ter L.R 18/1983 e s.m.i.
DettagliCOMUNE DI DUE CARRARE
Due Carrare, maggio 2011 PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI DUE CARRARE PIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE GENERALE REGISTRO DEI CREDITI EDILIZI PREMESSA L art. 7 del P.A.T. definisce il credito edilizio, i criteri
DettagliPerequazione urbanistica, crediti edilizi e premialità
Corso di laurea specialistica in architettura Indirizzo architettura per la città Laboratorio integrato ClaMARCH 3 - Cattedra B Valutazione economica del progetto Perequazione, crediti edilizi e premialità
DettagliDIREZIONE CNA COSTRUZIONI MODENA 16 LUGLIO 2018 N. 24 PERIODO MODENA -SEDE CNA
ART DIREZIONE CNA COSTRUZIONI MODENA 16 LUGLIO 2018 RT.. 4 C. 3 L.R.24/12/2017 N. 24 PERIODO MODENA -SEDE CNA PERIODO TRANSITORIO Chiunque avrà i requisiti, potrà in base al presente Avviso Pubblico presentare
DettagliComune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18
Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Bando di raccolta delle manifestazioni d'interesse dei privati COMUNE DI CALDOGNO (VI) REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI
Dettagli5. Alla lettera a) del comma 1 dell articolo 3ter della l.r. 21/2009 le parole 31 dicembre 2005 sono sostituite dalle parole 30 settembre 2010.
Su Geopunto n. 53 gennaio-febbraio 2014, nell inserto a cura di Vittorio Meddi dedicato al Piano Casa, vengono analizzati punto per punto alcuni atti approvati dalla Giunta che, per esigenze di spazio
DettagliTR 04e VIA VIVALDI / VIA DELL ACCIAIOLO Insediamenti residenziali
AREA DI TRASFORMAZIONE VIVALDI / DELL ACCIAIOLO INSEDIAMENTI RESIDENZIALI DESCRIZIONE FINALITA SUPERFICIE TERRITORIALE Edificabilità prelevata dal Piano Strutturale per nuovi insediamenti UTOE n residenza:
Dettagli3 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
3 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1. Natura e contenuti 1. Il Piano dei Servizi è articolazione del Piano di governo del territorio (PGT) redatto ai sensi della L.R. n. 12/2005 e costituisce atto di
DettagliSintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo Stato-Regioni alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa
Sintesi ANIT 15 settembre 2009 PIANO CASA Dall accordo alla pubblicazione dei diversi recepimenti regionali del piano casa Indice 1. Accordo 2. Elenco leggi regionali 3. Sintesi leggi regionali 1. Accordo
DettagliUniversità Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura
Università Roma Tre CdLin Scienze dell Architettura Progettazione urbana -Laboratorio 4 Anno accademico 2015-2016 primo semestre Modulo Regolamentazione edilizia e urbanistica (2 cfu) Docente: Roberto
DettagliTitolo 3 - Disposizioni per la Città Pubblica ed il sistema dei servizi. Definizioni e norme generali
Titolo 3 - Disposizioni per la Città Pubblica ed il sistema dei servizi Capo 1 Definizioni e norme generali A rt. 115 - Città Pubblica: il sistema dei servizi 1. Il sistema dei servizi in cui si articola
DettagliGLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE
Facoltà di Architettura di Palermo CdLM in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 2012-2013 GLI STRUMENTI DI PIANO IL QUADRO LEGISLATIVO REGIONALE Le norme che in Italia sovrintendono
DettagliUniversità Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana
Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Docente: Simone Ombuen Anno accademico 2013-2014 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente: Roberto Gallia
DettagliUniversità Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana
Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1M Titolarità del Laboratorio: Simone Ombuen Anno accademico 2014-2015 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente:
DettagliIl Piano degli Insediamenti Produttivi PIP
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I Fondamenti di diritto urbanistico Fondamenti di diritto urbanistico
Dettagli- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4
La VARIANTE interessa i seguenti Comparti: - Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 Per questi comparti è prevista la modifica sia della parte di testo che della parte grafica. Si
DettagliALL. A RELAZIONE Regolazione della Premialità per interventi relativi all art. 38, comma 2), lett d) della LR 1/2015.
ALL. A RELAZIONE Regolazione della Premialità per interventi relativi all art. 38, comma 2), lett d) della LR 1/2015. 1. I presupposti In data 21/6/2013 è stata emanata la LR 12 in materia di perequazione,
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEGLI STRUMENTI URBANISTICI, AI FINI
DettagliL'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011
L'ATTUAZIONE REGIONALE DEL D.L. 70/2011 Regioni che hanno dato attuazione Regioni che non hanno dato attuazione DOSSIER Aggiornato al 21 febbraio 2012 Direzione Legislazione Mercato Privato Normativa Statale
DettagliCOMUNE DI CAMPODARSEGO
PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CAMPODARSEGO PIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE GENERALE PREMESSA L art. 7 del P.A.T. definisce il credito edilizio, i criteri e le modalità della sua applicazione e attuazione
DettagliP2 Norme di attuazione Proposta di Variante
P2 Norme di attuazione Proposta di Variante ADOTTATO DAL C.C. CON DELIBERA N. 5835/87 DEL 06/04/2009 APPROVATO DAL C.C. CON DELIBERA N. 5167/70 DEL 05/04/2011 VARIANTE APPROVATA DAL C.C. CON DELIBERA N.
Dettagli