CONVEGNO RHO: 11 FEBBRAIO 2015

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1 CONVEGNO RHO: 11 FEBBRAIO 2015 LA REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE DEGLI ENTI LOCALI PROFILI GIURIDICI, ECONOMICO ED ORGANIZZATIVI Sede del convegno: RHO: CentRho Sala convegni - Piazza San Vittore n. 22 Rho Docenti: Dott. Roberto Camporesi Dottore Commercialista Revisore Contabile - Destinatari: Amministratori (Sindaci, Assessori e Consiglieri), Segretari Comunali, ai dirigenti e ai sindaci revisori degli enti locali e delle relative società Struttura: mezza giornata / dalle ore 9.00 alle ore Obiettivi: Redazione del piano di razionalizzazione delle partecipate degli enti locali Sede del convegno: RHO 11 FEBBRAIO 2015: CentRho Sala convegni - Piazza San Vittore n. 22. Materiale didattico: La documentazione predisposta dai relatori potrà essere scaricata direttamente dal sito nell imminenza dell avvio del convegno.

2 PROGRAMMA: parte prima: il quadro giuridico di riferimento 1. LA CRONOLOGIA DELLE RELAZIONI RICOGNITORIE IN TEMA DI SOCIETA E SERVIZI PUBBLICI LOCALI a. la relazione ricognitoria delle società partecipate ai sensi dell art. 3 comma 27 e ss della L.F 2008 secondo i termini di riaperti ai sensi delle legge di stabilità per il b. la relazione sulla conformità ai principi comunitari delle gestioni dei servizi pubblici come previsto dall art. 34 comma 20 e ss secondo i termini prorogati ai sensi dell art. 13 del D.L. 150/2013; c. il piano di razionalizzazione delle società partecipate secondo il comma 611 e ss dell art. uno della legge di stabilità per il PROFILO SOGGETTIVO DEL PIANO DI RAZONALIZZAZIONE a. Le amministrazioni pubbliche obbligate alla redazione del piano di razionalizzazione b. Principi di interpretazione estensiva dell obbligo in capo a: i. associazione, unioni e consorzi di enti locali; ii. le aziende speciali che detengono le partecipazioni; iii. le società holding che detengono partecipazioni di enti locali: legittimazione e aspetti organizzativi c. Gli organi competenti degli enti locali alla redazione/approvazione del piano di razionalizzazione: i. il dirigente, la fase istruttoria ed il parere di regolarità ex art. 49 del Tuel ii. il consiglio comunale e la competenza esclusiva in relazione all interpretazione dell art. 42 del Tuel; iii. la competenza del Presidente della provincia e del sindaco espressamente prevista dalla legge di stabilità per il 2015; d. Le autorità o enti di ambito nella nuova versione dell art. 3 bis del D.L. 138/2011 come modificato dalla legge di stabilità per il POSTULATI PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE a. I POSTULATI DI ORDINE GENERALE i. il coordinamento della finanza pubblica; ii. il contenimento della spesa; iii. il buon andamento dell azione amministrativa; iv. la tutela della concorrenza b. Il POSTULATO OPERATIVO: la riduzione del numero delle partecipazioni c. l interpretazione autentica contenuta nel piano di razionalizzazione delle società partecipate presentato dal commissario Cottarelli in data 7/08/ PROFILO OGGETTIVO DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE a. i soggetti che devono essere oggetto della razionalizzazione i. la rilevanza operativa della distinzione fra società e partecipazioni in società prevista dalla legislatore ii. le società consortile e le società cooperative; iii. le società di capitali direttamente detenute e quelle indirettamente detenuta: ipotesi ricostruttive per la individuazione delle catena di comando;

3 iv. le società di capitali: ipotesi ricostruttive per la individuazione del livello di partecipazione rilevante: le partecipazioni di controllo ( anche congiunto); le collegate e la società con partecipazione inferiori al 20%; v. i soggetti esclusi: 1. Le aziende speciali e consortili; i consorzi previsti da leggi speciali o regionali; 2. le istituzioni, le fondazioni e le associazioni; 5. I CRITERI DI REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE a. l eliminazione delle società non indispensabili i. il tassativo riferimento alle finalità istituzionali dell ente locale; ii. le società strumentali come paradigma delle società di scopo per il perseguimento dei fini istituzionali dell ente locale iii. gli strumenti attuativi del processo di eliminazione come individuato dalla legge: la cessione della partecipazione e la liquidazione; iv. altri strumenti per l eliminazione delle società ammessi dall ordinamento b. la soppressione delle società inattive. i. i criteri identificativi delle società inattive: 1. le società composte solo dall organo amministrativo; 2. le società composte da un numero di amministratori superiori al numero dei dipendenti. ii. l evoluzione del testo della disposizione nell iter parlamentare: il termine di riferimento, il fatturato e il sistema sanzionatorio; c. l eliminazione delle partecipazioni in società con oggetto analogo o similare. i. l analogia o la similitudine dell oggetto dell attività ; ii. l analogia dell oggetto degli enti pubblici strumentali: la classificazione degli enti strumentali ai sensi d.lgs 118/2011 s.m.i; iii. gli strumenti per l eliminazione delle partecipate: 1. la fusione: le tipologie di fusioni (eterogenee progressive e regressive) 2. la trasformazione della società in azienda speciale: trasformazione eterogenea regressiva e aspetti operativi: a. la posizione della Corte dei Conti b. l inquadramento del rapporto di lavoro; c. la posizione dei soci privati in sede di trasformazione: esigenze di attivazione di forme di recesso; d. il regime tributario e. il sistema contabile della azienda speciale alla luce delle nuove disposizione sull armonizzazione contenute nel d.lgs 118/2011 e s.m.i; 3. l internalizzazione delle funzioni: profili ricostruttivi per una interpretazione sostenibile alla luce dei divieti posti da altre norme di legge d. l aggregazione di società di servizi pubblici locali: i. le società di servizi pubblici locali a rilevanza economica; ii. le società di servizi pubblici locali di rilevanza economia a rete; iii. le società di servizi pubblici locali privi di rilevanza economica; iv. la distinzione fra servizi pubblici, servizi di interesse generale e servizi strumentali: aspetti operativi; v. profili di incertezza nella classificazione: 1. le farmacie comunali; l accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi locali: il servizi di illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade pubbliche

4 e. il contenimento dei costi di funzionamento: rinvio Parte seconda: aspetti organizzativi 6. LA DISMISSIONE DELLE PARTECIPAZIONI NELLE SOCIETÀ a. la vendita delle partecipazioni e l evidenza pubblicità b. la prelazione degli altri soci ed i diritti di gradimento sul cessionario nel caso di vendita con procedura di evidenza pubblica c. la prelazione ex lege prevista dall art. art. 1 comma 568 bis delle legge du stabilità per il 2014 d. bandi di selezione: clausole particolari e. il contratto di compravendita di partecipazioni: clausola particolari; 7. IL RECESSO a. principi generali del recesso nel diritto societario: le cause di recesso e la liquidazione della quota di partecipazione b. il recesso ex lege ex art. 1 comma 569 della legge di stabilità per il 2015; i. la procedura ii. le condizioni per l esercizio del recesso ex lege iii. la liquidazione della quota e gli effetti tipici ed atipici della cessazione della partecipazione, come prevede la legge 8. STRUMENTI PER LA DISAGGREGAZIONE E SOPPRESSIONE DELLE SOCIETÀ a. la liquidazione i. le cause di liquidazione volontarie e quelle di fatto o di diritto; ii. la delibera di anticipato scioglimento e liquidazione del patrimonio; iii. il ruolo del liquidatore: poteri e responsabilità; iv. il riparto del patrimonio: assegnazioni in natura e accollo dei debiti v. le agevolazioni previste dall art. 1 comma 568 bis della legge di stabilità per il 2014; vi. la mobilità del personale delle società a partecipazione pubblica b. la scissione delle società i. tipologia: proporzionale, non proporzionale e asimmetrica; ii. il rapporto di concambio e l esperto per la relazione sulla congruità del rapporto di cambio iii. la procedura secondo il diritto societario e la procedura interna dell ente locale per la necessaria deliberazione; iv. la scissione eterogenea c. la cessione di azienda o di ramo di azienda i. problemi aperti: procedura di scelta dell acquirente ii. la valutazione del valore/prezzo di vendita; iii. clausola particolari dei contratti di compravendita di azienda o di rami di aziende iv. aspetti tributari 9. STRUMENTI PER L AGGREGAZIONE DI SOCIETA a. la fusione di società e relative tipologie i. il rapporto di concambio e l esperto per la relazione sulla congruità del rapporto di cambio ii. la procedura secondo il diritto societario e la procedura interna dell ente locale per la necessaria deliberazione; iii. la fusione eterogenea 10. LA STESURA DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE a. I termine di scadenza b. La forma c. le modalità di attuazione

5 d. i tempi di attuazione (crono programma) e. la relazione tecnica di accompagno f. la trasmissione alla Corte dei Conti e la pubblicazione sul sito internet; g. la relazione sui risultati conseguiti; Parte terza: aspetti economici del piano di razionalizzazione 11. IL PIANO DELLE ECONOMIE: ESPOSIZIONE IN DETTAGLIO DEI RISPARMI DA CONSEGUIRE a. le economie che si riflettono sul bilancio dell ente locale per effetto delle soppressione delle società partecipate i. l accantonamento delle perdite di esercizio conseguite ai sensi della legge di stabilità per il 2014; la distinzione fra società di gestione dei servizi pubblici locali a rete le società partecipate che approvano un bilancio consolidato la contabilizzazione dell accantonamento della perdita di esercizio l entrata in vigore prevista con il bilancio di previsione per il 2015; ii l impegno di spesa nel bilancio dell ente locale affidante in house previsto dall art. 1 bis del D.L. 138/2011 come introdotto dalla legge di stabilità per il 2015 il piano economico finanziario asseverato l impegno di spesa pro quota pari al capitale proprio della società in house nel bilancio dell ente proprietario b. le economie che si riflettono direttamente sulla gestione delle società i. il compenso degli amministratori 1. i limiti di legge ai compensi degli amministratori 2. la riduzione del compenso degli amministratori ii. la riduzione del compenso dell organo di controllo attraverso l uso della forma monocratica iii. la riduzione degli altri costi di funzionamento delle società 12. LA REDAZIONE DI UN PIANO ECONOMICO DI CONFRONTO FRA LA SITUAZIONE PRECEDENTE E QUELLA SUCCESSIVA AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE; 13. LA RICERCA DELLE EFFICIENZA ED EFFICACIA ATTRAVERSO L ANALISI DI BENCH MARKING - le disposizioni di legge che impongono un analisi di economicità; - l uso delle banche dati reperibili - le scelte fra outsourcing e in house: il paradosso delle società in house 14. DISPOSIZIONI DI FAVORE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE a. esclusione della applicazione di norma speciali in tema di deliberazioni di scioglimento o liquidazione di società; b. applicazione estensiva di agevolazioni tributarie agli atti di esecuzione del piano di razionalizzazione; c. applicazione della disciplina speciale sulla godibilità del personale delle società pubbliche anche in esecuzione del piano di razionalizzazion e

6 Quote d iscrizione: Per gli Enti associati ad Upel, la partecipazione è LIBERA e GRATUITA e senza limite di numero di iscrizioni. Per gli Enti non associati ad Upel, la quota di partecipazione è di. 30,00 per ogni partecipante. Per i Professionisti, la quota di partecipazione è di. 30,00 + IVA 22% ( TOT.. 36,60). Il versamento della quota potrà essere effettuato sul c/c bancario UPEL presso la Banca Popolare di Bergamo Via Veneto 2 Varese (CODICE IBAN IT69D ) oppure sul c/c postale n (CODICE IBAN: IT63 U ), entrambi intestati a Upel Via Como n Varese. PER RAGIONI ORGANIZZATIVE L ISCRIZIONE ONLINE È OBBLIGATORIA NOVITA : L iscrizione al convegno dovrà essere effettuata ONLINE. Sulla home page del sito nella parte centrale, cliccando sul link Iscrizione Corsi si accede alla sezione di registrazione/iscrizione ai convegni e corsi organizzati da Upel. La registrazione dei dati personali per l iscrizione ai convegni verrà richiesta solo al primo accesso. I dati personali saranno trattati nel rispetto del decreto legislativo n.196 del 2003 esclusivamente per le finalità di cui a corso in oggetto. Dopo l iscrizione online sarà possibile scaricare il materiale documentario predisposto dal relatore, nonché l attestato di partecipazione al convegno, solo dopo la verifica da parte della Segreteria Upel delle presenze effettive, e compilare il questionario di valutazione. Per ogni ulteriore informazione si prega di contattare la segreteria dell Upel: Distinti saluti Il Direttore (Dott. Claudio Biondi) Il Presidente (Dott. Alessandro Vedani)

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