Relazione. Piano di Governo del Territorio. Allegato 2: Indagini conoscitive sul sistema distributivo Comunale e gli indirizzi del PGT per il settore

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1 Comune di Settala Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio Relazione Allegato 2: Indagini conoscitive sul sistema distributivo Comunale e gli indirizzi del PGT per il settore Sindaco: E. Sozzi Assessore all'urbanistica T. Lupi Responsabile al procedimento: C. Barone Segretario comunale: M. Liverani Minzoni Progettisti: P.L. Roccatagliata U. Targetti Gruppo di lavoro C. Alinovi, A. Bigatti, S. Muscarino, F. Pomilio, E. Solomatin, B. Vielmi Aprile 2009

2 CAPITOLO I PREMESSA...3 CAPITOLO II COMMERCIO A SCALA LOCALE...4 Il sistema distributivo di Settala...4 Le tendenze evolutive della rete distributiva: evoluzione nel periodo 2002/ Le attività commerciali nel territorio comunale...6 Esercizi di vicinato... 6 Medie strutture di vendita... 8 Grande struttura di vendita... 8 Il commercio su aree pubbliche... 9 Densità commerciale...10 Domanda commerciale nel comune di Settala...11 Le criticità del sistema commerciale nel comune di Settala...12 CAPITOLO III COMMERCIO A SCALA SOVRACOMUNALE...14 Definizione del bacino gravitazionale...14 Offerta commerciale nel bacino gravitazionale...17 Esercizi di vicinato Medie strutture di vendita Grandi strutture di vendita Rapporto domanda-offerta nel bacino gravitazionale...32 CAPITOLO IV IL SISTEMA DELLA VIABILITA...33 Lo stato di fatto della rete...33 Flussi di traffico sulla SS414 - Paullese Flussi di traffico sulla SP14 Rivoltana Flussi di traffico sulla SP39 Cerca Previsioni viabilistiche...34 CAPITOLO V - GLI INDIRIZZI DEL PGT PER IL SETTORE

3 CAPITOLO I PREMESSA In coerenza con quanto stabilito dalla l.r. 12/2005 e dalle specifiche disposizioni regionali in materia di commercio, la formazione del PGT, e in particolare la parte attinente il commercio al dettaglio, deve essere accompagnata da una ricognizione sullo stato di fatto in grado di accertare: - la consistenza della rete distributiva locale; - le tendenze evolutive del settore; - la presenza e la localizzazione delle diverse tipologie di vendita; - la funzionalità complessiva della rete commerciale; - la distribuzione sul territorio comunale degli esercizi commerciali e le relative criticità e potenzialità; - l attenzione al contesto territoriale più ampio. Nel testo Indirizzi generali per la programmazione urbanistica del settore commerciale, predisposti dalla Direzione Generale Territorio e Urbanistica, viene sottolineato che qualora le scelte di pianificazione comunale comportino la possibilità di realizzare interventi commerciali a rilevanza sovracomunale, questi ultimi debbano trovare negli elaborati del Documento di Piano adeguata evidenziazione attraverso la specifica individuazione cartografica di riferimento e la descrizione particolareggiata delle destinazioni funzionali previste. Inoltre, le nuove previsioni di carattere commerciale di rilevanza sovracomunale devono essere supportate da adeguate valutazioni condotte a scala più ampia rispetto al singolo confine comunale in relazione a: - l accertamento dell ambito di gravitazione della struttura commerciale da insediare; - la verifica della consistenza del sistema economico commerciale nell ambito territoriale di gravitazione così come sopra determinato; - la necessità di valutare preventivamente le ricadute e gli impatti generati sia su scala locale che sovracomunale e sotto i vari aspetti di possibile incidenza (infrastrutturale, ambientale, paesistico, di dotazione dei servizi) nonché attraverso uno studio di fattibilità che, anche ricorrendo a modelli matematici di simulazione, documenti lo stato di criticità della rete viabilistica esistente ed il grado di incidenza dell indotto derivante dall attuazione dell intervento programmato; - il riconoscimento del livello di accessibilità della localizzazione prescelta per l intervento dal punto di vista dei servizi pubblici di trasporto; - la verifica di coerenza con le valutazioni di sostenibilità derivanti dal contemporaneo processo, da condursi all interno del Documento di Piano, di Valutazione Ambientale Strategica. La presente relazione si propone di analizzare la situazione della rete commerciale del comune di Settala al Inoltre, il Documento di Piano prevede un ambito di trasformazione prevalentemente adibito alla destinazione commerciale con una possibilità di insediamento di una struttura di vendita con una superficie lorda di pavimento massima di mq. Lo studio si propone di valutare la fattibilità e la sostenibilità di tale previsione. A tale scopo vengono utilizzati i dati forniti dagli uffici comunali, riguardanti la struttura distributiva locale, le rilevazioni periodiche dell Osservatorio Regionale del Commercio e altri dati Istat. 3

4 CAPITOLO II COMMERCIO A SCALA LOCALE Il sistema distributivo di Settala La rete distributiva del comune di Settala è costituita da 61 esercizi commerciali ed è ripartita ai sensi del D.Lgs. 114/1998 in: esercizi di vicinato (EV), con superficie di vendita fino a 150 mq; medie strutture di vendita (MSV), con superficie compresa tra 150 e mq; grandi strutture di vendita (GSV), i negozi che superano la soglia dei mq. Sulla base di questi criteri si rileva la seguente distribuzione commerciale: 9 esercizi di vicinato alimentari e misti a prevalenza alimentare, 41 esercizi di vicinato non alimentari, 3 medie strutture alimentari e misti a prevalenza alimentare, da 7 medie strutture non alimentari e una grande struttura non alimentare (Fonte: Comune di Settala). La seguente tabella riassume la dotazione commerciale del comune in esame: esercizi di vicinato medie strutture di vendita n. esercizi % alimentari 6 9,84% misti a prevalenza alimentare 3 4,92% non alimentari 41 67,21% alimentari o misti a prevalenza alimentare 3 4,92% non alimentari 7 11,48% grandi strutture di vendita alimentari o misti a prevalenza alimentare 0 0,00% non alimentari 1 1,64% Totale ,00% Tabella 1: Dotazione commerciale del comune di Settala I pubblici esercizi sono 24, per una superficie di somministrazione complessiva di metri quadrati. Analizzando l assetto della rete distributiva delle attività commerciali alimentari e non alimentari presenti sull intero territorio si evidenzia che circa l 82% degli esercizi commerciali è costituito dagli esercizi di vicinato. 16% 2% 82% esercizi di vicinato medie strutture di vendita grandi strutture di vendita Figura 1: Rete distributiva del comune di Settala 4

5 I punti di vendita alimentari sono il 18% del totale delle attività di vicinato presenti, mentre il settore non alimentare nel suo complesso si articola nel restante 82%. Le medie strutture di vendita con tipologia alimentare, caratterizzano l 30% dell intero comparto, quelle non alimentari rappresentano il restante 70%. Le tendenze evolutive della rete distributiva: evoluzione nel periodo 2002/2008 Nel periodo 2002/2008 la rete commerciale del Comune di Settala ha subito le variazioni illustrate nella Tabella 2. Come si può notare dalla tabella, per quanto riguarda il settore alimentare, con l apertura di una media struttura di vendita (aumento di superficie di vendita di 380mq), gli esercizi di vicinato sono diminuiti di 5 unità con la relativa perdita della superficie di vendita di 236mq. La dinamica opposta si è verificata per quanto riguarda il settore extra alimentare. Negli anni si è vista una notevole diminuzione di medie strutture di vendita (-5) a favore degli esercizi di vicinato (+8), questo potrebbe essere determinato dall apertura di alcuni grandi e medie strutture di vendita lungo l asse della Paullese nei comuni limitrofi a Settala. La grande struttura di vendita ha subito un leggero incremento della superficie di vendita (+70mq) nel periodo esaminato. Complessivamente il comune di Settala registra una perdita di superficie di vendita pari a circa 9% del totale di fronte ad un numero pressoché stabile degli esercizi. n. esercizi superficie di vendita dinamica dinamica esercizi di vicinato medie strutture di vendita alimentari o misti a prevalenza alimentare non alimentari alimentari o misti a prevalenza alimentare non alimentari grandi strutture di vendita alimentari o misti a prevalenza alimentare non alimentari Totale Tabella 2: Dinamica degli esercizi commerciali comune di Settala 5

6 Le attività commerciali nel territorio comunale Le caratteristiche insediative e morfologiche che rappresentano il territorio comunale di Settala evidenziano tre polarità urbane con identità specifiche, in cui si concentrano le attività commerciali: frazione di Settala frazione di Caleppio frazione di Premenugo Esercizi di vicinato Le attività commerciali in sede fissa che caratterizzano il sistema distributivo del settore alimentare e non alimentare, nelle singole frazioni, mostrano, una tendenza insediativa articolata che, evidenzia, dal punto di vista del numero e delle superfici adibite alla vendita distribuzioni e assetti non coincidenti. La frazione di Caleppio emerge sia per la maggiore concentrazione di punti vendita sia per il maggior numero di spazi adibiti alla vendita. (rispettivamente con il 52% e 65% sul totale), al contrario, la frazione di Premenugo si distingue per il minore numero di attività presenti (10% e 4%). 10% 38% Settala Caleppio Premenugo 52% Figura 2: Distribuzione territoriale degli esercizi di vicinato. Comune di Settala 4% 31% Settala Caleppio Premenugo 65% Figura 3: Distribuzione territoriale delle superfici di vendita - esercizi di vicinato. Comune di Settala n. esercizi % sup.vendita % Settala 4 66,67% ,23% Caleppio 1 16,67% ,15% Premenugo 1 16,67% 41 12,62% Totale 6 100,00% ,00% Tabella 3: Esercizi di vicinato - settore alimentari 6

7 Le attività commerciali con tipologia alimentare caratterizzano, con il 66,67%, la frazione di Settala per la maggiore percentuale di presenze (Tabella 3). Le attività con tipologia mista con prevalenza alimentare si distribuiscono, invece, tra la frazione di Caleppio (2 esercizi) e Premenugo (1 esercizio). n. esercizi % sup.vendita % Settala 0 0,00% 0 0,00% Caleppio 2 66,67% ,51% Premenugo 1 33,33% 60 24,49% Totale 3 100,00% ,00% Tabella 4: Esercizi di vicinato - settore misto Le attività commerciali con tipologia non alimentare caratterizzano, con il 56,1%, la frazione Caleppio per la maggiore percentuale di presenze. Diversamente dal settore alimentare questa frazione emerge per la minor dotazione di attività e superfici di vendita. n. esercizi % sup.vendita % Settala 15 36,59% ,62% Caleppio 23 56,10% ,38% Premenugo 3 7,32% n.d n.d Totale ,00% ,00% Tabella 5: Esercizi di vicinato - settore non alimentari Dalla rete commerciale di Settala è possibile desumere che la piccola distribuzione opera in una struttura costituita da negozi di grandezza, mediamente, di 51 metri quadrati. La tabella seguente evidenzia il dato medio della superficie di vendita che caratterizza le singole attività di vicinato nelle diverse frazioni. mq medi settore alimentari mq medi settore misto mq medi settore non alimentari mq medi esercizi di vicinato Settala Caleppio Premenugo n.d. 51 Intero comune Tabella 6: Le superfici medie di vendita delle attività commerciali di vicinato I dati evidenziano una maggior superficie di vendita media nella frazione di Caleppio, quest ultima, concentra 26 esercizi di vendita. 7

8 Medie strutture di vendita La dotazione delle medie strutture di vendita del comune di Settala è quasi interamente concentrata nella frazione di Caleppio, lungo la Paullese al km10, dove si è insediato nel corso degli anni un polo commerciale con gli esercizi con una valenza sovracomunale (Tabella 7 e Tabella 8). n. esercizi % sup.vendita % Settala 1 33,33% ,01% Caleppio 2 66,67% ,99% Premenugo 0 0,00% 0 0,00% Totale 3 100,00% ,00% Tabella 7: Medie strutture di vendita - settore alimentari n. esercizi % sup.vendita % Settala 0 0,00% 0 0,00% Caleppio 7 100,00% ,00% Premenugo 0 0,00% 0 0,00% Totale 7 100,00% ,00% Tabella 8: Medie strutture di vendita - settore non alimentari Un ulteriore elemento di valutazione della rete commerciale di Settala è caratterizzato dall analisi della superficie di vendita medie delle strutture, l approfondimento delle questioni spaziali permette, infatti, di comprendere meglio le dinamiche che regolano l uso dello spazio di vendita e la distribuzione territoriale. Le superfici medie sono comprese tra 403 mq per generi alimentari e 778 mq per non alimentari (Tabella 9). La media struttura di vendita alimentare di Settala ha dimensioni molto limitate (230mq), che superano di poco il limite massimo consentito per gli esercizi di vicinato offrendo, di fatto, un servizio di prossimità tipico degli esercizi più tradizionali. mq medi settore alimentari mq medi settore non alimentari mq medi medie strutture di vendita Settala Caleppio Premenugo Intero comune Tabella 9: Superfici medie di vendita - medie strutture. Le caratteristiche dimensionali delle attività commerciali mostrano una coerenza con le caratteristiche del territorio. All interno dell abitato si trovano gli esercizi di dimensioni compatibili con l assetto urbanistico dell edificato mentre le maggiori superfici di vendita sono concentrate lungo le grandi arterie stradali. Grande struttura di vendita Il comune di Settala registra una sola grande struttura di vendita di generi non alimentari (articoli casalinghi e materiale elettrico) situata nella frazione di Caleppio in via Don Minzoni. Questa registra una superficie di vendita di 1.870mq 8

9 Il commercio su aree pubbliche L offerta commerciale si arricchisce anche della presenza del commercio su aree pubbliche che si articola in un mercato settimanale sito in via Verdi nelle giornate di venerdì. Complessivamente l offerta del mercato è costituita da 25 banchi (6 alimentari e 19 non alimentari) che operano in 835 metri quadrati di piazzole effettivamente occupate. Il settore alimentare rappresenta il 24% del totale, quello non alimentare il 76%. 9

10 Densità commerciale Utilizzando quale base dati i valori riportati dall Osservatorio Regionale sul Commercio (dati al ) sulla struttura della rete distributiva e quelli Istat sulla popolazione (dati al ) possono essere condotte alcune considerazioni sulla densità commerciale del Comune di Settala (rapporto fra il numero di abitanti e gli esercizi presenti sul territorio). Per valutare l offerta commerciale del comune di Settala, è possibile confrontare la realtà comunale con quella media regionale e provinciale; per la classe esercizi di vicinato si confronta il valore della densità distributiva, dato dal numero medio di abitanti per punto di vendita: un valore più basso del rapporto indica una migliore dotazione di esercizi. La realtà di Settala presenta caratteri diversi rispetto alle medie regionale e provinciale. Come mostrano tabelle successive Tabella 10, Tabella 11 e Tabella 12), il rapporto abitanti/esercizio del comune di Settala è nettamente superiore, e per i generi alimentari è addirittura il doppio rispetto alle medie. Ciò conferma e rende più pesante la scarsità dell offerta delle strutture commerciali di vicinato presente sul territorio comunale. n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Settala Tabella 10: Densità distributiva esercizi di vicinato settore alimentari n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Settala Tabella 11: Densità distributiva esercizi di vicinato settore misto n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Settala Tabella 12: Densità distributiva esercizi di vicinato settore non alimentari Per medie e grandi strutture di vendita, confrontiamo la disponibilità di mq. ogni abitanti per diversi settori merceologici (per le grandi strutture di vendita, le superfici appartenenti a punti di vendita misti saranno conteggiate insieme al settore alimentare). Mentre per generi alimentari la disponibilità degli spazi è in linea con le medie regionale e provinciale, per il settore non alimentare la dotazione della superficie di vendita ogni 100 abitanti è più del doppio rispetto alle medie. n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Settala Tabella 13: Densità distributiva medie strutture di vendita settore alimentari o misto n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Regione Lombardia Provincia di Milano

11 Comune di Settala Tabella 14: Densità distributiva medie strutture di vendita settore non alimentari Domanda commerciale nel comune di Settala La popolazione di Settala risulta di 7.197abitanti al La crescita avviene a partire dal 1961 a tassi pressoché costanti per più di 40 anni: tra il 1961 e il 2001 la popolazione passa da a abitanti, con un incremento del 141%. Popolazione residente nel comune di Settala Censimenti ISTAT e anagrafe Figura 4: Popolazione residente nel comune di Settala Negli ultimi anni il tasso di crescita più intenso si ha nel biennio con l 11,36% mentre nell ultimo biennio si attesta a poco più del 5%. La popolazione di Settala è relativamente giovane: la popolazione con 65 e più anni è pari al 12,5 % contro una media regionale del 19,4%, mentre la popolazione tra 0 e 14 anni è pari al 16,6% contro il 13,6% della regione; l indice di vecchiaia che misura il rapporto tra le due classi di età è pari 75,6 per Settala e di 142,5 per la Lombardia. Confrontando i valori di consumo dei residenti del comune di Settala ricavabili dall Osservatorio Regionale sul Commercio (2.468 euro annui pro-capite per gli alimentari e euro per i non alimentari 1 ) con i dati dimensionali della rete di vendita ed i relativi indici di produttività (Tabella 15, Tabella 16, Tabella 17), ricaviamo che l evasione di spesa fuori dal territorio comunale è pari al circa 61%. consumi procapite consumi totali alimentari non alimentari totali Tabella 15: Consumi procapite e totali. Comune di Settala 1 Dati ISTAT 2006 (spesa media per capitolo) maggiorati del 1,9% dovuto all'incremento del P.I.L per l anno 2009 (Unioncamere Lombardia 2007) 11

12 I dati forniti dalla Tabella 15 indicano una quota di spesa decisamente elevata, considerate le caratteristiche demografiche contenute del territorio comunale ed i livelli di organizzazione spaziale della rete commerciale locale. esercizi di vicinato medie strutture di vendita alimentari o misto superficie di vendita produttività a mq fatturato totale alimentari o misto non alimentari superficie di vendita produttività a mq fatturato totale non alimentari totale fatturato Tabella 16: Produttività degli esercizi commerciali. Comune di Settala alimentari non alimentari totale mercato teorico residenti fatturato rete di vendita evasione di spesa evasione di spesa in % 63,74% 59,48% 61,23% Tabella 17: Evasione di spesa dal comune di Settala Le criticità del sistema commerciale nel comune di Settala Conclusivamente emerge un quadro economico con disomogeneità sul territorio comunale in relazione alla differente dotazione nelle frazioni e in relazione all articolazione merceologica attualmente riscontrabile. L analisi della distribuzione della rete di vendita ha evidenziato che il comune di Settala presenta caratteristiche diverse nei tre nuclei territoriali. Mentre il capoluogo e Caleppio presentano un buon numero di negozi, di dimensioni mediamente contenute, la frazione di Premenugo mostra una limitatissima offerta commerciale che risponde in parte ai bisogni essenziali dei residenti. Particolarmente critica appare la distribuzione urbanistica della rete commerciale.nel centro storico di Settala vi è una certa concentrazione ma non tale da rendere fortemente attrattivo lo stesso centro; vicino al Municipio che rappresenta l altro luogo di riferimento urbano la rete commerciale è debolissima. A Calappio la rete si concentra sulla Cerca per evidenti motivi di accessibilità per l utenza ma l intensità e la congestione del traffico sulla strad provinciale rendono assai poco attraente l asse commerciale. Del resto la grande distribuzione concentrata lungo la Paullese, è a portata di mano per i cittadini di Settala e dunque la concorrenza nei confronti della rete commerciale locale è fortissima anche in considerazione della scarsa qualità urbanistica delle zone commerciali del Comune. A riprova di quanto detto, considerando il rapporto tra domanda e offerta, la dotazione commerciale del comune non esaurisce le potenzialità di spesa dei residenti sia per il settore alimentare che per quello non alimentare. Ciò mostra un notevole fabbisogno di nuove strutture di vendita moderne e ben localizzate 12

13 Le zone industriali attraggono centinaia di pendolari che sono acquirenti potenziali. Ma anche la struttura urbanistica delle zone industriali, per mancanza di un adeguato spazio pubblico, non offre condizioni favorevoli all insediamenti di strutture di servizio per i lavoratori 13

14 CAPITOLO III COMMERCIO A SCALA SOVRACOMUNALE Definizione del bacino gravitazionale Il D.G.R. VIII/5258 del 2 agosto 2007 definisce le isocrone di riferimento per il calcolo del bacino gravitazionale di una struttura di vendita in base ai minuti di percorrenza in auto differenziati per tipologia distributiva e settore merceologico (Tabella 18). Tipologia distributiva Grandi strutture a rilevanza Intercomunale fino a mq Grandi strutture a rilevanza Provinciale da mq a mq Grandi strutture a rilevanza Interprovinciale da mq a mq Grandi strutture a rilevanza regionale oltre mq Alimentare Misto Extra Alimentare Alimentare ed extra alim. in centri commerciali parchi comm. 15 centri comm. tradizionali e parchi 25 centri comm. multifunzione 30 factory outlet centre 25 centri comm. tradizionali e parchi 30 centri comm. multifunzione 40 factory outlet centre 35 centri comm. tradizionali e parchi 40 centri comm. multifunzione 50 factory outlet centre 50 centri comm. tradizionali e parchi Tabella 18: Isocrone di riferimento per il calcolo del bacino gravitazionale Il Documento di Piano prevede una possibilità di insediamento di una struttura di vendita di massimo mq di superficie corrispondente ad una grande struttura di rilevanza interprovinciale (da mq a mq ), per la quale il decreto stabilisce un bacino gravitazionale pari alla distanza di 35 minuti di percorrenza in auto. Con l ausilio del software google maps, inserendo il parametro di percorrenza in auto di 35 min dal comune di Settala è stato individuato il bacino gravitazionale per la tipologia di struttura prevista dal documento di Piano. Questo è costituito da 180 comuni suddivisi in 6 province lombarde. La popolazione residente nei comuni del bacino è di abitanti. Prov Popolazione residente % MI ,79% BG ,70% CR ,73% LC ,18% LO ,72% PV ,88% Totale bacino ,00% Tabella 19: Popolazione residente del bacino gravitazionale suddiviso per provincia. Circa l 82% della popolazione gravitante risiede nella provincia di Milano, seguita da quella di Bergamo (7,7%) 14

15 La figura seguente mostra la distribuzione territoriale e la popolazione per classi di dimensione all interno del bacino gravitazionale al (Figura 5). E possibile notare che i comuni limitrofi al confini di Settala appartengono per la maggior parte alle classi oppure abitanti, mentre i comuni più popolati (oltre i abitanti sono collocati ai confini del bacino gravitazionale e quindi nella posizione più lontana dal comune in esame. 15

16 Figura 5: Popolazione residente del bacino gravitazionale. 16

17 Offerta commerciale nel bacino gravitazionale Esercizi di vicinato Secondo i dati rilevati, in Lombardia vi erano nel esercizi di vicinato. Tale numero era nel 2004 pari a , circa il 2,6% in meno. In termini di superfici, gli esercizi di vicinato nel 2007 assommavano a mq a fronte dei del 2004, con un aumento pari a mq in più. La gran parte dell aumento è dovuta al non alimentare che passa da a mila mq., il misto da a mila, invece l alimentare perde la superficie da a mq. Provincia EV 2004 EV 2007 Variazioni % Bergamo ,64 Brescia ,80 Como ,26 Cremona ,13 Lecco ,02 Lodi ,15 Mantova ,88 Milano ,16 Pavia ,96 Sondrio ,47 Varese ,71 Totale ,59 Tabella 20: Trend evolutivo degli esercizi di vicinato della regione Lombardia Per quanto riguarda il bacino gravitazionale di riferimento, nel 2007 questi contano esercizi, di cui 6194 appartengono al settore alimentare, al settore non alimentari e i restanti 1574 punti di vendita al settore misto alimentari e non. Quanto a superfici, gli esercizi di vicinato del bacino gravitazionale totalizzano mq, distribuiti in settori alimentari, non alimentari e misto rispettivamente in , e mq. Le figure seguenti (Figura 6 e Figura 7) mostrano al suddivisione percentuale degli esercizi e loro superfici rispetto al settore merceologico. 4% 17% 79% alimentari non alimentari misto Figura 6: Esercizi di vicinato suddivisi per settore - bacino gravitazionale 17

18 5% 12% 83% alimentari non alimentari misto Figura 7: superfici di vendita degli esercizi di vicinato suddivisi per settore - bacino gravitazionale Di seguito vengono riportati dati degli esercizi di vicinato relativi a ciascun comune appartenente al bacino gravitazionale. alimentari non alimentari misto COD_ISTAT Prov Comune n sup. n sup. n sup BG DALMINE BG FILAGO BG OSIO SOPRA BG CAPRIATE SAN GERVASIO BG BREMBATE BG OSIO SOTTO BG BOLTIERE BG CANONICA D'ADDA BG PONTIROLO NUOVO BG CISERANO BG ARCENE BG TREVIGLIO BG FARA GERA D'ADDA BG BRIGNANO GERA D'ADDA BG CASTEL ROZZONE BG MORENGO BG PAGAZZANO BG ROMANO DI LOMBARDIA BG CARAVAGGIO BG BARIANO BG CASIRATE D'ADDA BG FORNOVO SAN GIOVANNI BG CALVENZANO BG FARA OLIVANA CON SOLA BG MOZZANICA BG ARZAGO D'ADDA BG ISSO BG MISANO DI GERA D'ADDA CR RIVOLTA D'ADDA CR CASTEL GABBIANO CR VAILATE CR CAMISANO

19 19017 CR CASALE CREMASCO-VIDOLASCO CR AGNADELLO CR CAPRALBA CR TORLINO VIMERCATI CR PIERANICA CR PANDINO CR QUINTANO CR RICENGO CR CASALETTO DI SOPRA CR CASALETTO VAPRIO CR PALAZZO PIGNANO CR PIANENGO CR SPINO D'ADDA CR CAMPAGNOLA CREMASCA CR SERGNANO CR TRESCORE CREMASCO CR ROMANENGO CR OFFANENGO CR CREMOSANO CR CREMA CR DOVERA CR BAGNOLO CREMASCO CR VAIANO CREMASCO CR MONTE CREMASCO CR CHIEVE LC LOMAGNA LO COMAZZO LO MERLINO LO ZELO BUON PERSICO LO MULAZZANO LO CERVIGNANO D'ADDA LO BOFFALORA D'ADDA LO CASALMAIOCCO LO GALGAGNANO LO CRESPIATICA LO TAVAZZANO CON VILLAVESCO LO LODI LO MONTANASO LOMBARDO LO SORDIO LO CORTE PALASIO LO ABBADIA CERRETO LO LODI VECCHIO LO CASALETTO LODIGIANO LO SALERANO SUL LAMBRO LO SAN MARTINO IN STRADA LO CORNEGLIANO LAUDENSE LO PIEVE FISSIRAGA LO BORGO SAN GIOVANNI LO CASELLE LURANI LO CASTIRAGA VIDARDO LO MASSALENGO LO VALERA FRATTA LO MARUDO

20 98060 LO VILLANOVA DEL SILLARO MI RONCO BRIANTINO MI USMATE VELATE MI CORNATE D'ADDA MI BERNAREGGIO MI CARNATE MI CAMPARADA MI LESMO MI AICURZIO MI SULBIATE MI ARCORE MI MEZZAGO MI BIASSONO MI LISSONE MI TREZZO SULL'ADDA MI VIMERCATE MI MONZA MI BELLUSCO MI BUSNAGO MI VEDANO AL LAMBRO MI VILLASANTA MI ORNAGO MI RONCELLO MI CONCOREZZO MI BURAGO DI MOLGORA MI MUGGIO' MI NOVA MILANESE MI GREZZAGO MI TREZZANO ROSA MI BASIANO MI CAVENAGO DI BRIANZA MI PADERNO DUGNANO MI VAPRIO D'ADDA MI AGRATE BRIANZA MI POZZO D'ADDA MI CAMBIAGO MI MASATE MI CINISELLO BALSAMO MI CAPONAGO MI GESSATE MI BRUGHERIO MI PESSANO CON BORNAGO MI INZAGO MI CARUGATE MI CASSANO D'ADDA MI SESTO SAN GIOVANNI MI COLOGNO MONZESE MI GORGONZOLA MI CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI BELLINZAGO LOMBARDO MI BUSSERO MI MILANO MI POZZUOLO MARTESANA

21 15060 MI CASSINA DE PECCHI MI VIMODRONE MI MELZO MI PIOLTELLO MI VIGNATE MI TRUCCAZZANO MI SEGRATE MI RODANO MI LISCATE MI SETTALA MI PESCHIERA BORROMEO MI PANTIGLIATE MI CESANO BOSCONE MI CORSICO MI TREZZANO SUL NAVIGLIO MI PAULLO MI SAN DONATO MILANESE MI BUCCINASCO MI MEDIGLIA MI TRIBIANO MI ASSAGO MI SAN GIULIANO MILANESE MI ZIBIDO SAN GIACOMO MI ROZZANO MI OPERA MI LOCATE DI TRIULZI MI COLTURANO MI DRESANO MI PIEVE EMANUELE MI VIZZOLO PREDABISSI MI BASIGLIO MI CARPIANO MI MELEGNANO MI CERRO AL LAMBRO MI LACCHIARELLA MI SAN ZENONE AL LAMBRO MI BINASCO PV SIZIANO PV LANDRIANO PV BASCAPE' PV VIDIGULFO PV TORREVECCHIA PIA TOTALI Tabella 21: Esercizi di vicinato del bacino gravitazionale. Distribuzione comunale 21

22 Medie strutture di vendita I dati rilevati dalla regione Lombardia per quanto riguarda la media distribuzione contano nel 2007, ben medie strutture, di cui 278 alimentari, non alimentari e misti (Tabella 22). In termini di superfici, le medie superfici nel 2007 assommavano a mq. n. esercizi superficie vendita Prov Alimentari Non alimentari Misto Totale Alimentari Non alimentari Misto Totale BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA Totale Lombardia Tabella 22: Medie strutture di vendita delle province lombarde La figura seguente (Figura 8) mostra la distribuzione degli esercizi per province lombarde. E possibile notare che la provincia con la maggiore concentrazione delle medie strutture di vendita risulta essere la provincia di Milano (37,8% per generi alimentari, circa 32% per generi non alimentari e circa il 30% per il settore misto). Viceversa, la provincia con il minor numero degli esercizi risulta essere quella di Lodi (0,72% per generi alimentari, circa 2% per generi non alimentari e il settore misto) Medie strutture di vendita - settore alimentare SO 1,44% PV 2,88% MN 3,24% MI 37,77% VA 12,59% BG 13,31% LO 0,72% LC 1,44% CR 6,83% BS 13,31% CO 6,47% MN 5,63% Medie strutture di vendita - settore non alimentare PV 5,24% SO 3,41% MI 31,97% VA 8,92% LO 1,97% BG 12,96% BS 16,74% CO 6,64% CR 3,99% LC 2,53% PV 5,77% MN 6,86% Medie strutture di vendita - settore misto SO 3,82% MI 29,80% VA 9,31% LO 2,23% BG 13,04% BS 17,26% CO 5,09% CR LC 3,45% 3,36% Figura 8: Medie strutture di vendita suddivise per settore merceologico. Province Lombarde 22

23 cod ISTAT Provincia n. esercizi S vendita totale 15 MI ,64% ,91% 16 BG 63 9,04% ,06% 18 PV 3 0,43% ,35% 19 CR 22 3,16% ,23% 98 LO 33 4,73% ,45% Totale ,00% ,00% Tabella 23: Medie strutture - settore alimentare o misto(bacino gravitazionale) Con il riferimento al settore alimentari o misto, circa il 28% degli esercizi lombardi appartengono al bacino gravitazionale precedentemente definito., mentre la percentuale si attesta intorno al 75% se si prendono in considerazione gli esercizi appartenenti alla provincia di Milano. Per quanto riguarda le superfici, le medie strutture alimentari o miste del bacino costituiscono circa il 31% del totale lombardo e circa il 77%delle superfici di vendita della provincia di Milano. Di seguito (Tabella 24) vengono riportati il numero e la superficie di vendita totale dei comuni appartenenti al bacino gravitazionale. Togliendo la città di Milano, la maggior concentrazione degli esercizi alimentari o misti si registra nel comune di Lissone (104), seguito da Monza (27), Lodi (19), Brembate (14), Paderno Dugnano (12) e Sesto S. Giovanni (11). Il resto dei comuni contano nel proprio territorio meno di 10 medie strutture di vendita, con una media che si attesta circa a 3 strutture. cod ISTAT Provincia Comune n. esercizi S vendita totale MI AGRATE BRIANZA MI AICURZIO MI ARCORE MI BASIGLIO MI BELLINZAGO LOMBARDO MI BELLUSCO MI BIASSONO MI BINASCO MI BRUGHERIO MI BUCCINASCO MI BUSSERO MI CAMBIAGO MI CAPONAGO MI CARNATE MI CASSANO D'ADDA MI CASSINA DE PECCHI MI CAVENAGO DI BRIANZA MI CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI CESANO BOSCONE MI COLOGNO MONZESE MI CONCOREZZO MI CORNATE D'ADDA MI CORSICO MI GESSATE MI GORGONZOLA

24 15114 MI INZAGO MI LACCHIARELLA MI LISSONE MI LOCATE DI TRIULZI MI MASATE MI MEDIGLIA MI MELEGNANO MI MELZO MI MEZZAGO MI MILANO MI MONZA MI MUGGIO' MI NOVA MILANESE MI OPERA MI ORNAGO MI PADERNO DUGNANO MI PANTIGLIATE MI PAULLO MI PESCHIERA BORROMEO MI PESSANO CON BORNAGO MI PIEVE EMANUELE MI PIOLTELLO MI POZZUOLO MARTESANA MI RONCO BRIANTINO MI ROZZANO MI SAN DONATO MILANESE MI SAN GIULIANO MILANESE MI SEGRATE MI SESTO SAN GIOVANNI MI SETTALA MI TREZZANO ROSA MI TREZZANO SUL NAVIGLIO MI TREZZO SULL'ADDA MI USMATE VELATE MI VAPRIO D'ADDA MI VEDANO AL LAMBRO MI VIGNATE MI VILLASANTA MI VIMERCATE MI VIMODRONE MI VIZZOLO PREDABISSI BG BARIANO BG BREMBATE BG BRIGNANO GERA D'ADDA BG CANONICA D'ADDA BG CAPRIATE SAN GERVASIO BG CARAVAGGIO BG CASIRATE D'ADDA BG CASTEL ROZZONE BG CISERANO BG DALMINE BG FARA GERA D'ADDA BG FARA OLIVANA CON SOLA

25 16122 BG ISSO BG OSIO SOPRA BG OSIO SOTTO BG ROMANO DI LOMBARDIA BG TREVIGLIO PV LANDRIANO PV SIZIANO PV TORREVECCHIA PIA CR AGNADELLO CR CREMA CR OFFANENGO CR PANDINO CR RIVOLTA D'ADDA CR SPINO D'ADDA CR VAIANO CREMASCO CR VAILATE LO CORNEGLIANO LAUDENSE LO LODI LO LODI VECCHIO LO SAN MARTINO IN STRADA LO SORDIO LO TAVAZZANO CON VILLAVESCO LO ZELO BUON PERSICO Totale Tabella 24: Medie strutture - settore alimentare o misto (bacino gravitazionale). Distribuzione comunale Con il riferimento al settore non alimentari, circa il 25% degli esercizi lombardi appartengono al bacino gravitazionale precedentemente definito, mentre la percentuale si attesta intorno al 65% se si prendono in considerazione gli esercizi appartenenti alla provincia di Milano. Per quanto riguarda le superfici, le medie strutture alimentari o miste del bacino costituiscono circa il 27% del totale lombardo e circa il 65% delle superfici di vendita della provincia di Milano. cod ISTAT Provincia n. esercizi S vendita totale 15 MI ,18% ,96% 16 BG 107 7,69% ,22% 18 PV 1 0,07% 290 0,03% 19 CR 79 5,68% ,59% 97 LC 2 0,14% 500 0,06% 98 LO 45 3,24% ,14% Totale ,00% ,00% Tabella 25: Medie strutture - settore non alimentare (bacino gravitazionale) Di seguito (Tabella 26) vengono riportati il numero e la superficie di vendita totale dei comuni appartenenti al bacino gravitazionale. 25

26 cod ISTAT Provincia Comune n. esercizi S vendita totale MI AGRATE BRIANZA MI ARCORE MI ASSAGO MI BERNAREGGIO MI BIASSONO MI BRUGHERIO MI BUCCINASCO MI BUSNAGO MI BUSSERO MI CAMBIAGO MI CAMPARADA MI CAPONAGO MI CARUGATE MI CASSANO D'ADDA MI CASSINA DE PECCHI MI CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI CESANO BOSCONE MI CINISELLO BALSAMO MI COLOGNO MONZESE MI CONCOREZZO MI CORNATE D'ADDA MI CORSICO MI GESSATE MI INZAGO MI LACCHIARELLA MI LISCATE MI LISSONE MI LOCATE DI TRIULZI MI MEDIGLIA MI MELEGNANO MI MELZO MI MILANO MI MONZA MI MUGGIO' MI NOVA MILANESE MI OPERA MI ORNAGO MI PADERNO DUGNANO MI PANTIGLIATE MI PAULLO MI PESCHIERA BORROMEO MI PESSANO CON BORNAGO MI PIEVE EMANUELE MI PIOLTELLO MI POZZUOLO MARTESANA MI RONCO BRIANTINO MI ROZZANO MI SAN DONATO MILANESE MI SAN GIULIANO MILANESE MI SAN ZENONE AL LAMBRO MI SESTO SAN GIOVANNI

27 15210 MI SETTALA MI TREZZANO ROSA MI TREZZANO SUL NAVIGLIO MI TREZZO SULL'ADDA MI TRUCCAZZANO MI USMATE VELATE MI VAPRIO D'ADDA MI VEDANO AL LAMBRO MI VILLASANTA MI VIMERCATE MI ZIBIDO SAN GIACOMO BG ARCENE BG ARZAGO D'ADDA BG BARIANO BG BOLTIERE BG BREMBATE BG BRIGNANO GERA D'ADDA BG CANONICA D'ADDA BG CAPRIATE SAN GERVASIO BG CARAVAGGIO BG CISERANO BG FORNOVO SAN GIOVANNI BG ISSO BG MISANO DI GERA D'ADDA BG MOZZANICA BG OSIO SOPRA BG OSIO SOTTO BG ROMANO DI LOMBARDIA BG TREVIGLIO PV LANDRIANO CR BAGNOLO CREMASCO CR CASALETTO DI SOPRA CR CASALETTO VAPRIO CR CASTEL GABBIANO CR CHIEVE CR CREMA CR CREMOSANO CR MONTE CREMASCO CR OFFANENGO CR PALAZZO PIGNANO CR PANDINO CR PIANENGO CR QUINTANO CR ROMANENGO CR SPINO D'ADDA CR TRESCORE CREMASCO CR VAIANO CREMASCO CR VAILATE LC LOMAGNA LO CASTIRAGA VIDARDO LO CORNEGLIANO LAUDENSE LO CRESPIATICA LO LODI

28 98041 LO MULAZZANO LO PIEVE FISSIRAGA LO SALERANO SUL LAMBRO LO SAN MARTINO IN STRADA LO SORDIO LO VILLANOVA DEL SILLARO LO ZELO BUON PERSICO Totale Tabella 26: Medie strutture settore non alimentare (bacino gravitazionale 35 min). Distribuzione comunale Per valutare l offerta commerciale del bacino gravitazionale, è possibile confrontarla con quella media regionale e provinciale. Tabella 27 e Tabella 28 riportano dati medie degli esercizi e relative superfici di vendita, rapportati al numero degli abitanti. Per medie strutture di vendita, confrontiamo la disponibilità di mq. ogni abitanti per diversi settori merceologici. Prov n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti BG ,24 BS ,36 CO ,98 CR ,46 LC ,42 LO ,26 MI ,36 MN ,30 PV ,94 SO ,61 VA ,72 Totale Lombardia ,88 Tabella 27: Offerta commerciale - medie strutture di vendita settore alimentare o misto (Lombardia) Prov n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti BG ,37 BS ,24 CO ,49 CR ,85 LC ,38 LO ,98 MI ,42 MN ,42 PV ,79 SO ,40 VA ,97 Totale Lombardia ,51 Tabella 28: Offerta commerciale - medie strutture di vendita settore non alimentare (Lombardia) 28

29 Mentre per generi alimentari la disponibilità degli spazi è largamente superiore alla media regionale e soprattutto quella provinciale, per il settore non alimentare la dotazione della superficie di vendita ogni 100 abitanti è pressoché in linea alla media regionale, ma altamente superiore rispetto alla media provinciale. n. esercizi abitanti/esercizio superfici di vendita mq/1000 abitanti Settore alimentare o misto ,31 Settore non alimentare ,41 Totale ,72 Tabella 29: Offerta commerciale - medie strutture di vendita (bacino gravitazionale) Grandi strutture di vendita La rilevazione effettuata annualmente da Regione Lombardia presso i Comuni Lombardi, nell ambito dell Osservatorio regionale del commercio, permette di registrare con una elevata attendibilità la rete di vendita autorizzata in Lombardia o comunque comunicata ai Comuni. Tale grado di attendibilità è tanto maggiore nel caso di grandi formati di vendita, e quindi di Grandi Strutture. La rilevazione effettuata al 30 giugno 2007 fornisce un quadro assai consistente della presenza della Grande Distribuzione; in particolare per quanto riguarda le Grandi strutture di vendita autorizzate, il quadro è il seguente: la regione Lombardia conta 466 grandi strutture di vendita per un totale di mq; la concentrazione degli esercizi avviene nelle province di Milano (169 punti vendita che costituiscono circa il 36% del totale) e Brescia (82 strutture, circa il 17,6% del totale), seguite, anche se a distanza da Varese, Bergamo e Como (rispettivamente 45 9,7%, 39 8,4% e 35-7,5%) Rispetto alla regione, il bacino gravitazionale concentra il 28% degli esercizi e 33,5% delle superfici di vendita appartenenti alla grande distribuzione. Circa il 90% sia degli esercizi che delle superfici è concentrato nel territorio della provincia di Milano (Tabella 30). cod ISTAT Provincia n. esercizi S vendita totale 15 MI ,55% ,48% 16 BG 4 3,05% ,15% 19 CR 6 4,58% ,59% 98 LO 5 3,82% ,78% Totale ,00% ,00% Tabella 30: Grandi strutture di vendita (bacino gravitazionale) La tabella seguente (Tabella 31) sintetizza il numero e la superficie totale di vendita dei comuni appartenenti al bacino gravitazionale. Fatta salva Milano con 34 grandi strutture, la situazione presenta pressoché omogenea (1-3 strutture) ad esclusione del comune di Assago (8), Corsico e Monza (con 5 strutture ciascuno) e Cinisello, Lissone e Segrate con 4 strutture ciascuno. cod ISTAT Provincia Comune n. esercizi S vendita totale MI ARCORE MI ASSAGO MI BELLINZAGO LOMBARDO

30 15034 MI BRUGHERIO MI BUCCINASCO MI BUSNAGO MI CAPONAGO MI CARUGATE MI CESANO BOSCONE MI CINISELLO BALSAMO MI COLOGNO MONZESE MI CORNATE D'ADDA MI CORSICO MI DRESANO MI GESSATE MI LISCATE MI LISSONE MI MELZO MI MILANO MI MONZA MI MUGGIO' MI NOVA MILANESE MI OPERA MI PADERNO DUGNANO MI PANTIGLIATE MI PAULLO MI PESCHIERA BORROMEO MI PIEVE EMANUELE MI PIOLTELLO MI ROZZANO MI SAN DONATO MILANESE MI SAN GIULIANO MILANESE MI SEGRATE MI SESTO SAN GIOVANNI MI SETTALA MI TREZZANO SUL NAVIGLIO MI USMATE VELATE MI VIGNATE MI VILLASANTA MI VIMERCATE MI VIMODRONE BG BREMBATE BG CARAVAGGIO BG ROMANO DI LOMBARDIA BG TREVIGLIO CR BAGNOLO CREMASCO CR CREMA CR OFFANENGO CR SPINO D'ADDA LO CORNEGLIANO LAUDENSE LO MONTANASO LOMBARDO LO PIEVE FISSIRAGA LO SAN MARTINO IN STRADA Totale Tabella 31: Grandi strutture di vendita (bacino gravitazionale). Distribuzione comunale 30

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