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1 Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile L impianto di termovalorizzazione ed il ciclo integrato di gestione dei rifiuti: La procedura di autorizzazione Architetto Umberto Sorrenti Dirigente Gioia Tauro 5 Luglio 2007

2 Dir CE 96/61 IPPC Integrated Prevention Pollution Control

3 Recepita in Italia con D. Lgs n 59/2005 Nota anche come AIA Autorizzazione Integrata Ambientale

4 Ufficio competente Regione Calabria Dipartimento Politiche dell Ambiente Sportello IPPC

5 D. Lgs n 59/2005 Allegato I Elenco di tutti gli impianti da sottoporre a procedura AIA

6 Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50 MW. Raffinerie di petrolio e di gas. Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi Impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base: Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base Impianti per l'eliminazione o il recupero dei rifiuti pericolosi

7 Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani Discariche che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre tonnellate, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti. Macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 tonnellate al giorno; Trattamento e trasformazione del latte, con un quantitativo di latte ricevuto di oltre 200 tonnellate al giorno (valore medio su base annua). Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più di: a) posti pollame; b) posti suini da produzione (di oltre 30 kg) c) 750 posti scrofe.

8 D. Lgs n 59/2005 articolo 5 comma 7 Obbligo dell azienda è la divulgazione preventiva del progetto, con la possibilità per tutti gli interessati di consultare gli elaborati di riferimento dell impianto.

9 D. Lgs n 59/2005 articolo 5 comma 7 Autorizzazione alle emissioni in atmosfera, art 269 d.lgs n 152/2006 Autorizzazione all esrcizio degli impianti di trattemento rifiuti art 208 d.lgs n 152/2006 Procedure articolo 214 d. lgs n 152/2006 Titolo terzo del d. lgs n 152/2006

10 Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile Il polo tecnologico di gestione rifiuti di gioia Tauro nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Dr. Giuseppe Postorino Funzionario Chimico Gioia Tauro 5 Luglio 2007

11 Criterio della territorialità il sito di trattamento dei rifiuti destinati allo smaltimento dovrebbe essere situato il più possibile vicino al luogo di produzione dei rifiuti stessi, sempre ché ciò non comporti una perdita dell'efficacia delle operazioni di trattamento. Art 5 comma 2 Dir 2006/12/CE

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13 Principali prescrizioni per Impianto Selezione RU Impianto di termovalorizzazione

14 Principali prescrizioni per impianto Selezione RU: Flussi di RU da selezionare Trattamento residui selezione RU (CER , ) Depurazione dei reflui Trattamento delle sostanze gassose con molestia olfattiva.

15 Caratteristiche principali del Termovalorizzatore installato a Gioia Tauro Potenzialità annua tonnellate Combustibile CDR SME installato (parametri chimici 9) Potenza erogata 17MWh Progetto anno 2000 Inizio attività Aprile 2005 Stazione appaltante Ufficio del commissario

16 Principali prescrizioni per l impianto di termovalorizzazione Specifica CDR Caratterizzazione e smaltimento rifiuti residui Trattamento Fumi Analisi dei fumi Controllo degli inquinanti in atmosfera

17 COMPONENTE CDR Potere Calorifico Inferiore minimo sul tal quale Valore KJ/Kg 3582,70 Kcal/Kg Umidità 25% Cloro 0,5% Zolfo 0.6% Ceneri sul secco in massa 20% Piombo (volatile) sul secco in massa Cromo sul secco in massa Rame (composti solubili) sul secco in massa Manganese sul secco in massa Nichel sul secco in massa Arsenico sul secco in massa Cadmio + Mercurio sul secco in massa 200 ppm 100 ppm 300 ppm 400 ppm 40 ppm 9 ppm 7 ppm

18 Denominazione Fase e/o processo di provenienza Codice CER Ceneri pesanti combustione rifiuto rifiuti stabilizzati non trattamento ceneri pericolosi pesanti trattamento ceneri rifiuti stabilizzati pericolosi * pesanti sabbie esauste del letto fluido di combustione combustione rifiuto polveri leggere pericolose depurazione fumi * polveri leggere depurazione fumi Carbone attivo esausto depurazione fumi * Circa il 15 % in peso rispetto al rifiuto bruciato

19 Schema progettuale del sistema di depurazione dei fumi Ciclone depolveratore Polveri Reattore a bicarbonato Filtro a maniche PM 10 µm Iniezione carboni attivi > 50µm SO 2 HCl HF Diossine PAH Reattore DeNOx

20 SME Sistema Monitoraggio Emissioni Parametri valutati Sostanze gassose Parametri chimici Parametri operativi dell impianto

21 Sostanze gassose acido cloridrico ossido di carbonio anidride carbonica ossidi di azoto ossido di zolfo Ammoniaca acido fluoridrico Parametri chimici carbonio organico totale Polveri ossigeno Parametri operativi impianto umidità fumi temperatura fumi pressione fumi portata fumi temperatura di post combustione

22 Controllo SME DM 21/12/1995 Allegato VI degli allegati alla parte quinta del d. lgs n 152/2006

23 Sostanze gassose analizzabili in laboratorio dopo il prelievo dei fumi Metalli pesanti (mercurio, piombo, tallio, arsenico, cobalto, manganese, stagno Diossine IPA

24 2 centraline di Monitoraggio atmosferico, esterne all impianto Gioia Tauro Rosarno Sostanze chimiche Parametri meteorologici

25 Trasmissione quotidiana e/o differita max 48 ore per dei dati dello SME Trasmissione certificati analitici in forma cartacea

26 Postazioni tecniche per il controllo sulle immissioni e per l andamento della qualità dell aria ARPACAL Provincia NON INSTALLATE Postazioni divulgative per la presentazione dei dati sull andamento della qualità dell aria Gioia Tauro Reggio Calabria NON INSTALLATA

27 Provincia di Reggio Calabria Grazie per l attenzione

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