Guida alla concimazione

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1 Regione Campania Assessorato all Agricoltura SeSIRCA Guida alla concimazione Piano di Sviluppo Rurale della Campania Misura f (Misure Agroambientali) luglio 2003 Manuali - N. 60

2 GRUPPO DI LAVORO Coordinamento: DOTT. MICHELE BIANCO Dirigente del Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura Componenti: DOTT.SSA MARIA ROSARIA INGENITO DOTT. AMEDEO D ANTONIO Funzionari del Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura

3 Sommario Presentazione 5 Premessa 7 Analisi chimico-fisiche del terreno 9 La redazione del piano di concimazione aziendale per le colture erbacee 11 Concimazione azotata 11 Concimazione fosfatica 15 Concimazione potassica 17 La redazione del piano di concimazione aziendale per le colture arboree 21 I Sistemi territoriali della Campania 22 Modulo per calcolare le unità di concime 29 Allegato A 32 Formule di conversione Allegato B 35 Elenco dei Comuni appartenenti ai Sistemi della Campania 3

4 Presentazione È ormai noto che l agricoltura debba assicurare non soltanto la produzione alimentare nel rispetto della salute dei consumatori, ma anche conservare le risorse ambientali che utilizza e con cui interagisce. Il ritorno dell agricoltura verso sistemi di gestione più conservativi, trova le regioni dell Italia meridionale più pronte al cambiamento. Si tratta infatti, molto spesso, di consolidare pratiche che sono appartenute da sempre alla storia agricola dei paesi del Bacino del Mediterraneo, come rotazioni, sovesci, fertilizzazioni organiche, terrazzamenti, cui si potranno aggiungere tecniche colturali di recente concezione. La gestione conservativa delle risorse ambientali in agricoltura deve però essere necessariamente accompagnata dall utilizzo razionale dei fattori della produzione. Perseguendo quest indirizzo, l Assessorato all Agricoltura ha posto la sua attenzione all impiego dei prodotti chimici e, tra questi, dei concimi azotati, sia minerali che di sintesi. È noto infatti che il loro impiego non corretto (per quantità utilizzate, modalità ed epoche di distribuzione) provoca l inquinamento delle acque superficiali e profonde. Pertanto l Assessorato si è dotato da tempo del Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale, che conferisce organicità e completezza alle iniziative regionali in materia di concimazione aziendale, tende al miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche in materia di fertilizzazione anche attraverso l attivazione di un servizio permanente di consulenza agli agricoltori. Questa Guida rappresenta l ultimo aggiornamento delle procedure necessarie per la stesura del Piano di Concimazione Aziendale che, sempre più, dovrà essere uno degli strumenti di riferimento per un uso ottimale dei concimi nelle aziende agricole campane, così da giungere ad una agricoltura integrata in cui si possano conciliare produzioni agricole e tutela dell ambiente. Vincenzo Aita Assessore regionale all Agricoltura 5

5 Premessa Obiettivo principale del PSR è lo sviluppo di un attività agricola compatibile con la protezione dell ambiente e il mantenimento dell agricoltura nelle zone svantaggiate. In particolare, al suo interno, le Misure agroambientali raggruppano, in un quadro programmatico unitario, le azioni a sostegno dei metodi di produzione compatibili con la tutela dell ambiente e la conservazione dello spazio naturale. Ai fini dell attuazione del PSR, è stato individuato l insieme dei metodi colturali che un agricoltore diligente impiegherebbe nella regione in cui opera, definiti come Normali Buone Pratiche Agricole. La realizzazione delle Azioni, in cui si articolano le Misure del PSR, implica l adozione di tecniche specifiche, con caratteristiche particolari e differenziate da quelle definite dalle Normali Buone Pratiche Agricole (NBPA). In particolare, per poter accedere ai finanziamenti previsti dalla Misura f, l agricoltore si impegna, tra l altro, ad aderire alle norme tecniche previste dal Piano Regionale per la Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale (PRCFA) il cui elemento caratterizzante è il Piano di Concimazione Aziendale. Di seguito vengono fornite le indicazioni necessarie per effettuare l analisi chimico fisica dei terreni e per redigere correttamente il Piano di Concimazione Aziendale. 7

6 ANALISI CHIMICO-FISICHE DEL TERRENO Il concetto di NBPA prevede che le dosi di unità fertilizzanti somministrate alle colture non debbano superare le asportazioni effettuate dalla produzione, al netto degli apporti provenienti dalla fertilità del terreno e delle perdite per immobilizzazioni e dispersioni. Pertanto, per l elaborazione del Piano di Concimazione Aziendale (PCA), si fa obbligo di disporre dell analisi chimico-fisica del terreno. Metodi analitici di riferimento Le determinazioni e l espressione dei risultati dovranno essere conformi a quanto stabilito dai Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo, approvati con Decreto Ministeriale del pubblicato sulla G.U. n. 284 del Determinazione analitica Scheletro Tessitura (sabbia, limo, argilla) Reazione del suolo (ph in acqua) Conduttività elettrica Calcare totale Calcare attivo Carbonio organico Azoto totale Fosforo assimilabile Capacità di scambio cationico Basi di scambio (Potassio, Calcio, Magnesio, Sodio) Unità di misura g/kg g/kg ds/m g/kg g/kg g/kg g/kg mg/kg meq/100 g meq/100 g Per le equivalenze delle unità di misura e delle espressioni dei risultati analitici si rimanda all Allegato A Analisi di base L analisi di base consente di identificare le caratteristiche fondamentali del suolo e la sua dotazione in elementi nutritivi. Inoltre rende possibile l utilizzo delle procedure di calcolo per la stima delle unità fertilizzanti dei macroelementi (azoto, fosforo e potassio) da distribuire al terreno. L analisi di base prevede le seguenti determinazioni: scheletro, tessitura, carbonio organico, reazione del suolo, calcare totale e calcare attivo, conduttività elettrica, azoto totale, fosforo assimilabile, capacità di scambio cationico (CSC), basi di scambio (potassio, calcio, magnesio e sodio scambiabili). Analisi semplificata Prevede solo la determinazione di: carbonio organico, azoto totale, fosforo assimilabile e basi di scambio. 9

7 Periodicità e tipo di analisi In funzione delle colture e delle diverse situazioni agronomiche, la periodicità ed il tipo di analisi da effettuare nella NBPA sono diverse: colture erbacee impianto di colture arboree poliennali colture arboree poliennali in corso una analisi di base, se non è già disponibile, per l appezzamento di terreno sul quale insiste la coltivazione, ed una analisi semplificata ogni 2 anni. una analisi di base prima dell'impianto. una analisi di base se non è stata eseguita all'impianto, seguita, quando il frutteto è in produzione, da un'analisi semplificata ogni 2 anni. Appezzamento omogeneo Per appezzamento omogeneo si intende quella parte della superficie aziendale che presenta elementi ambientali comuni e per la quale si ritiene che i terreni abbiano caratteristiche chimico-fisiche pressoché uguali. Essa, pertanto, costituisce l unità di campionamento. Un azienda può presentare uno o più appezzamenti omogenei. In quest ultimo caso sarà necessario eseguire le analisi per ciascun appezzamento omogeneo individuato. Il numero di appezzamenti omogenei presenti in azienda potranno essere individuati in base a: colore; aspetto fisico; ordinamento colturale; le fertilizzazioni ricevute in passato; la vegetazione coltivata e spontanea. Nel caso si disponga di una carta dei suoli, la zona di campionamento deve comunque ricadere all interno di una sola unità pedologica. Nel caso di frammentazione aziendale, sarà necessario effettuare un analisi del terreno per ogni corpo che ricade in zone di campionamento che si presentano diverse per una o più delle caratteristiche sopra specificate. Epoca di campionamento Il campionamento deve essere effettuato almeno 3 mesi dopo l ultimo apporto di concimi o 6 mesi dopo l ultimo apporto di ammendanti o correttivi. 10

8 LA REDAZIONE DEL PIANO DI CONCIMAZIONE AZIENDALE PER LE COLTURE ERBACEE CONCIMAZIONE AZOTATA Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di azoto (espressi in kg/ha) da somministrare alla coltura, si farà ricorso alla semplice relazione di seguito riportata: concimazione azotata = fabbisogni colturali (A) apporti per fertilità del suolo (B) + lisciviazione (C) + immobilizzazione e dispersione (D) Per l applicazione della relazione sopra riportata si utilizzeranno i seguenti riferimenti: (A) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie moltiplicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per ciascuna coltura (tabella 1). Tabella 1 Coltura N P2O5 K20 Espressi in actinidia 0,65 0,25 0,70 kg/q aglio 1,10 0,60 0,90 kg/q albicocco 0,46 0,09 0,47 kg/q anemone 0,0040 0,0025 0,0050 kg/pianta anguria 0,20 0,15 0,30 kg/q anturio 0,0133 0,0033 0,0100 kg/pianta arancio 0,28 0,13 0,43 kg/q asparago 1,52 0,34 1,36 kg/q avena 1,60 0,50 0,53 kg/q barbabietola 0,37 0,17 0,64 kg/q bietola 0,60 0,00 0,39 kg/q broccoletto di rapa 0,40 0,16 0,50 kg/q calla 0,0112 0,0062 0,0087 kg/pianta carciofo 0,80 0,56 1,20 kg/q carota 0,50 0,20 1,00 kg/q cavolfiore 0,40 0,16 0,50 kg/q cavolo broccolo 0,40 0,16 0,50 kg/q cavolo cappuccio 0,60 0,17 0,70 kg/q cavolo verza 0,60 0,17 0,70 kg/q cetriolo 0,20 0,32 0,20 kg/q ciliegio 0,67 0,27 1,00 kg/q cipolla 0,30 0,12 0,40 kg/q clementine 0,28 0,13 0,43 kg/q colza 6,17 2,33 4,83 kg/q 11

9 segue tab. 1 crisantemo 0,0020 0,0014 0,0016 kg/pianta erba medica (fieno) 0,30 0,50 2,50 kg/q fagiolino 0,75 0,20 0,60 kg/q fagiolo / fava 0,73 0,20 0,60 kq/q festuca arundinacea 2,05 0,70 0,40 kg/q fico 1,20 0,75 1,00 kg/q finocchio 0,71 0,23 1,03 kg/q fragola 0,50 0,25 1,10 kg/q fresia 0,0026 0,0016 0,0033 kg/pianta garofano 0, , ,00195 kg/pianta gerbera 0, , ,00626 kg/pianta girasole 5,00 1,91 9,73 kg/q gladiolo 0, , ,00250 kg/pianta grano duro 2,72 1,01 1,34 kg/q grano tenero 2,45 0,94 1,34 kg/q kaki 0,60 0,20 0,60 kg/q indivia 0,50 0,34 0,84 kg/q lattuga 0,35 0,20 0,55 kg/q lilium 0,0003 0,0001 0,0007 kg/pianta limone 0,25 0,10 0,35 kg/q loiessa 1,60 0,80 2,40 kg/q mais granella 2,10 1,10 3,20 kg/q mais insilato 0,20 0,10 0,30 kg/q mandarino 0,28 0,13 0,94 kg/q mandorlo 0,45 0,35 0,70 kg/q melanzana 0,62 0,21 0,90 kg/q melo 0,28 0,07 0,34 kg/q melone 0,53 0,20 0,77 kg/q nettarine 0,74 0,16 0,71 kg/q nocciolo (frutti secchi) 3,10 0,20 2,00 kg/q noce (frutti secchi) 1,50 0,46 0,60 kg/q olivo (olive) 1,00 0,40 1,00 kg/q orzo 2,10 0,97 1,50 kg/q patata 0,45 0,18 0,75 kg/q peperone 0,37 0,10 0,50 kg/q pero 0,28 0,07 0,34 kg/q pesco 0,70 0,16 0,68 kg/q pisello 0,61 0,15 0,35 kg/q pomodoro da industria e da mensa 0,24 0,50 0,30 kg/q prati prato graminacee 2,20 0,65 2,10 kg/q s.s. prati prato pascolo 2,50 0,45 2,70 kg/q s.s. prati prato polifita 2,75 0,55 2,70 kg/q s.s. prati prato stabile 1,60 0,85 1,45 kg/q s.s. prezzemolo 0,22 0,08 0,48 kg/q ranuncolo 0,004 0,0025 0,005 kg/pianta ravanello 0,50 0,30 0,50 kg/q rosa 1 anno 0, , ,00098 kg/pianta 12

10 segue tab. 1 rosa 2 anno 0, , ,00280 kg/pianta rosa 3 anno 0, , ,00388 kg/pianta rosa 4 anno 0, , ,00366 kg/pianta rosa 5 anno 0, , ,00395 kg/pianta sedano 0,60 0,25 1,00 kg/q soia 5,00 1,28 1,95 kg/q sorgo foraggio (um.80%) 0,25 0,08 0,30 kg/q sorgo pianta intera 2,59 0,99 1,51 kg/q spinacio 0,67 0,17 1,33 kg/q susino 0,56 0,12 0,53 kg/q tabacco secco sciolto 3,43 0,86 5,71 kg/q tulipano 0,005 0,004 0,0065 kg/pianta vite uva (vigneti di pianura) 0,69 0,69 1,15 kg/q vite uva (vigneti di collina e montagna) 0,62 0,31 1,38 kg/q zucca / zucchino 0,50 0,33 0,83 kg/q Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimento, riportata, per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e 11. Quando è documentabile con documenti probanti, si utilizza la resa effettiva conseguita l anno precedente (per le colture soggette ad alternanza di produzione, la documentazione probante dalla quale evincere la resa effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari alternanza), sempre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento, riportata anch essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11. (B) Gli apporti di azoto derivanti dalla fertilità del terreno possono essere con buona approssimazione ricondotti a: (B1) quelli che derivano dalla mineralizzazione della sostanza organica (s.o.), che vanno calcolati come segue: (B1.1) per un rapporto C/N compreso tra 9 e 12: Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 36 x (% s.o.) Per i suoli franchi: B1 = 24 x (% s.o.) Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 12 x (% s.o.) (B1.2) per un rapporto C/N inferiore a 9: Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 42 x (% s.o.) Per i suoli franchi: B1 = 26 x (% s.o.) Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 18 x (% s.o.) (B1.3) per un rapporto C/N superiore a 12: Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 24 x (% s.o.) Per i suoli franchi: B1 = 20 x (% s.o.) Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 6 x (% s.o.) 13

11 Il valore di B1 così calcolato è riferito alla disponibilità annuale di azoto derivante dalla mineralizzazione della sostanza organica. Qualora la coltura occupi il suolo per un periodo inferiore ad un anno, B1 andrà moltiplicato per il rapporto tra il periodo di coltivazione e l anno (RB1) (ad esempio: se il ciclo colturale è pari a 6 mesi, allora RB1=6/12; se il ciclo colturale viene espresso in giorni RB1=180/365) (B2) quelli che derivano dalla dotazione iniziale di azoto assimilabile corrispondente a circa l 1% dell azoto totale, che vanno calcolati come segue: Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B2 = 28,4 x ( Ntot.) Per i suoli franchi: B2 = 26 x ( Ntot.) Per i suoli tendenzialmente argillosi: B2 = 24,3 x ( Ntot.) Gli apporti di azoto derivanti dalla fertilità del terreno (B) saranno quindi determinati dalla somma di B1 e B2: B = B1 + B2 (C) Le perdite di azoto nel terreno per lisciviazione vanno calcolate secondo quanto riportato nella tabella 2: Tabella 2 - Quantità di azoto (kg/ha anno) perso per lisciviazione in funzione del drenaggio e della tessitura del terreno. TERRENO DRENAGGIO tendenzialmente franco tendenzialmente sabbioso argilloso lento o impedito 50 (*) 40 (*) 50 (*) normale rapido (*) questi valori tengono conto anche dell'effetto negativo che la mancanza di ossigeno causa sui processi di mineralizzazione della sostanza organica. (D) Le quantità di azoto che vengono immobilizzate per processi di adsorbimento chimico-fisico e dalla biomassa e per processi di volatilizzazione e denitrificazione, vanno calcolate come percentuali degli apporti provenienti dalla fertilità del suolo (B1 e B2) utilizzando la seguente formula che introduce i fattori di correzione (fc) riportati nella tabella 3. D = (B1+B2) x fc 14

12 Tabella 3 - Fattori di correzione da utilizzare per valutare l immobilizzazione e la dispersione dell azoto nel terreno TERRENO DRENAGGIO tendenzialmente franco tendenzialmente sabbioso argilloso lento o impedito 0,30 0,35 0,40 normale 0,20 0,25 0,30 rapido 0,15 0,20 0,25 A titolo di esempio, nelle tabelle 9, 10 e 11 sono riportate, per le principali colture presenti in Campania e relativamente alla resa di riferimento ed alla resa massima ammessa, le dosi di azoto massime previste dalla NBPA nei tre sistemi territoriali in cui è stata suddivisa la Campania, ipotizzando una situazione pedoambientale per ciascuno dei tre sistemi territoriali predetti. CONCIMAZIONE FOSFATICA Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di fosforo (espressi in kg/ha) da somministrare alla coltura si farà ricorso alla semplice relazione di seguito riportata: concimazione fosfatica = fabbisogni colturali (E) + [apporti per fertilità del suolo (F) x immobilizzazione (G)] (E) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie moltiplicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per ciascuna coltura (tabella 1). Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimento, riportata per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e 11. Quando è documentabile con documenti probanti, si utilizza la resa effettiva conseguita l anno precedente (per le colture soggette ad alternanza di produzione, la documentazione probante dalla quale evincere la resa effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari alternanza), sempre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento, riportata anch essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11. (F) Gli apporti di fosforo derivanti dalla fertilità del suolo vanno calcolati nel modo seguente: 1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in fosforo (tab. 4) 15

13 Tab. 4 - Limiti inferiore e superiore della classe di dotazione "normale" in P2O5 (mg/kg) CLASSE COLTURA TERRENO (colture guida) tendenzialmente franco tendenzialmente sabbioso argilloso frumento duro; da 18 a 25 da 23 a 28 da 30 a 39 frumento tenero; sorgo; avena; orzo mais ceroso; da 11 a 21 da 18 a 25 da 23 a 30 mais da granella; soia; girasole barbabietola; bietola da 23 a 30 da 30 a 39 da 34 a 44 tabacco; patata; da 25 a 30 da 30 a 35 da 35 a 40 pomodoro da industria; pisello fresco; pisello da industria; asparago; carciofo; cipolla; aglio; spinacio; lattuga; cocomero; melone; fagiolino da industria; fagiolo da industria; fragola; melanzana; peperone; cavolfiore medica ed altri erbai da 34 a 41 da 41 a 50 da 46 a 55 arboree da 16 a 25 da 21 a 39 da 25 a Se la dotazione è: normale F = 0; più bassa del limite inferiore di dotazione considerata normale, si calcola la quota di arricchimento (F1); più alta del limite superiore di dotazione considerata normale, si calcola la quota di riduzione (F2). (F1) La quota di arricchimento corrisponde alla quantità di elemento che è necessario apportare al terreno per portarlo al limite inferiore della normalità. Tale quota si calcola nel modo seguente: (4 x Da x Q1) dove 4 è una costante che risulta dalla profondità di terreno considerata (40 cm) e dal rapporto dimensionale tra le grandezze; Da è la densità apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzialmente sabbioso; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un 16

14 terreno tendenzialmente argilloso); Q1 è la differenza tra il valore del limite inferiore di normalità del terreno e la dotazione di fosforo risultante dalle analisi. (F2) La quota di riduzione da calcolare nel caso di dotazione del terreno più alta va calcolata nel modo seguente: - (4 x Da x Q2) dove 4 è una costante che risulta dalla profondità di terreno considerata (40 cm) e dal rapporto dimensionale tra le grandezze; Da è la densità apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzialmente sabbioso; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un terreno tendenzialmente argilloso); Q2 è la differenza in valore assoluto tra la dotazione di fosforo del terreno, risultante dalle analisi, ed il valore del limite superiore di normalità. (G) Il fattore di immobilizzazione tiene conto della quota di fosforo reso indisponibile ad opera di processi chimico-fisici e va calcolato nel modo seguente: 1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in fosforo (tab. 4). 2. Se la dotazione è: normale G = 1 più alta del limite superiore della dotazione considerata normale G = 1 più bassa del limite inferiore della dotazione considerata normale, allora il valore di G si calcola nel seguente modo: G = a + (0,02 x Calcare totale[%]) dove a = 1,2 per un terreno tendenzialmente sabbioso; a = 1,3 per un terreno franco; a = 1,4 per un terreno tendenzialmente argilloso CONCIMAZIONE POTASSICA Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di potassio (espressi in kg/ha) da somministrare alla coltura si farà ricorso alla semplice relazione di seguito riportata: concimazione potassica = fabbisogni colturali (E) + [apporti per fertilità del suolo (F) x immobilizzazione (G)] + lisciviazione (H) 17

15 (E) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie moltiplicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per ciascuna coltura (tabella 1). Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimento, riportata per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e 11. Quando è documentabile con documenti probanti, si utilizza la resa effettiva conseguita l anno precedente (per le colture soggette ad alternanza di produzione, la documentazione probante dalla quale evincere la resa effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari alternanza), sempre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento, riportata anch essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11. (F) Gli apporti di potassio derivanti dalla fertilità del suolo vanno calcolati nel modo seguente: 1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in potassio (tab. 5). Tab. 5 - Limiti inferiore e superiore della classe di dotazione normale in K2O (mg/kg) TERRENO CLASSE COLTURA tendenzialmente franco tendenzialmente sabbioso argilloso tutte le classi da 102 a 144 da 120 a 180 Da 144 a Se la dotazione è: normale F = 0; più bassa del limite inferiore di dotazione considerata normale, si calcola la quota di arricchimento (F1); più alta del limite superiore di dotazione considerata normale, si calcola la quota di riduzione (F2). (F1) La quota di arricchimento corrisponde alla quantità di elemento che è necessario apportare al terreno per portarlo al limite inferiore della normalità. Tale quota si calcola nel modo seguente: (4 x Da x Q1) dove 4 è una costante che risulta dalla profondità di terreno considerata (40 cm) e dal rapporto dimensionale tra le grandezze; Da è la densità 18

16 apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzialmente sabbioso; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un terreno tendenzialmente argilloso); Q1 è la differenza tra il valore del limite inferiore di normalità del terreno e la dotazione di potassio risultante dalle analisi. (F2) La quota di riduzione, nel caso in cui la dotazione del terreno sia più alta di quella prescritta, va calcolata nel modo seguente: - (4 x Da x Q2) dove 4 è una costante che risulta dalla profondità di terreno considerata (40 cm) e dal rapporto dimensionale tra le grandezze; Da è la densità apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzialmente sabbioso; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un terreno tendenzialmente argilloso); Q2 è la differenza in valore assoluto tra la dotazione di potassio del terreno, risultante dalle analisi, ed il valore del limite superiore di normalità. (G) Il fattore di immobilizzazione tiene conto della quota di potassio reso indisponibile ad opera di processi chimico-fisici e va calcolato nel modo seguente: 1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in potassio (tab. 5). 2. Se la dotazione è: normale G = 1 più alta del limite superiore della dotazione considerata normale G = 1 più bassa del limite inferiore di dotazione considerata normale, allora il valore di G si calcola nel seguente modo: G = 1 + (0,018 x Argilla[%]) (H) Le perdite per lisciviazione, considerate solo per il potassio, vanno calcolate secondo quanto riportato nella tabella 6: Tabella 6 - Entità della perdita per lisciviazione (kg/ha) in relazione al drenaggio del terreno. TERRENO DRENAGGIO tendenzialmente franco tendenzialmente sabbioso argilloso normale, lento o impedito rapido

17 LA REDAZIONE DEL PIANO DI CONCIMAZIONE AZIENDALE PER LE COLTURE ARBOREE Per le colture arboree le unità di azoto, fosforo e potassio, calcolate secondo gli algoritmi precedentemente specificati per le colture erbacee, dovranno essere moltiplicate per due fattori di correzione (Fc). Il primo (Fc1) tiene conto della modalità di distribuzione e somministrazione del concime (tab. 7). Il secondo (Fc2) tiene conto dell età dell impianto (tab. 8). Tabella 7 modalità di concimazione Fc1 localizzata sulla fila 0,8 fertirrigazione 0,7 distribuzione a spaglio 1,0 Tabella 8 valori di Fc2 Coltura 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno e successivi actinidia 0,6 0,4 0,8 1 1 vite 0,5 0,4 0,6 0,7 0,85 pero 0,55 0,4 0,7 0,85 1 melo 0,6 0,4 0,8 1 1 ciliegio 0,5 0,4 0,6 0,7 0,85 kaki 0,55 0,4 0,7 0,85 1 pesco 0,75 0, albicocco 0,6 0,4 0,8 1 1 susino 0,6 0,4 0,8 1 1 olivo 0,6 0,4 0,8 1 1 nocciolo 0,6 0,4 0,8 1 1 limone 0,6 0,4 0,

18 SISTEMA I (INTENSIVO) I SISTEMI TERRITORIALI DELLA CAMPANIA Il bilancio azotato per il Sistema I è stato impostato considerando: suolo franco con contenuto dell 1,2% in sostanza organica e dello 0,8 in azoto totale (C/N=9,3); percentuale di immobilizzazione e dispersione (processi microbici, fissazione della biomassa, adsorbimento cationico) pari al 25% della dotazione di azoto di natura organica e totale; perdite per lisciviazione per il suolo franco con drenaggio rapido (piovosità media superiore ai 900 mm/anno). Tabella 9 resa di resa dosi di azoto nella dosi di azoto nella COLTURA riferimento massima NPBA per rese NPBA per rese (q/ha) (q/ha) di riferimento (kg/ha) massime (kg/ha) actinidia ,8 188,8 aglio e scalogno ,8 268,8 albicocco ,0 122,6 arancio ,8 69,4 asparago ,8 100,2 avena ,8 57,8 barbabietola da zucchero ,8 215,8 broccoletto di rapa ,8 153,8 carciofo ,8 193,8 carota e pastinaca ,8 118,8 cavolfiore ,8 153,8 cavolo broccolo ,8 133,8 cavolo cappuccio ,8 203,8 cavolo di Bruxelles ,8 93,8 cavolo verza ,8 143,8 cetriolo ,8 53,8 ciliegio ,6 121,1 cipolla ,8 128,8 clementine/mandarino ,2 63,8 cocomero ,8 93,8 erba medica (fieno) irriguo ,8 68,8 fagiolino ,0 68,8 fagiolo (da sgusciare) ,1 88,7 fava (da sgusciare) ,7 117,9 fico ,8 83,8 22

19 segue tab. 9 finocchio ,3 242,3 fragola ,8 218,8 frumento duro ,4 102,6 frumento tenero ,3 104,0 indivia ,8 118,8 kaki ,8 179,8 lattuga ,3 109,3 limone ,3 61,3 mais da granella ,3 203,8 mais insilato ,8 153,8 mandarino ,2 63,8 mandorlo ,3 11,8 melanzana ,8 272,8 melo ,8 77,8 melone ,8 205,8 nettarine ,6 178,8 nocciolo ,8 117,8 noce ,8 68,8 olivo ,8 83,8 orzo ,8 77,8 patata ,3 196,3 peperone ,3 164,0 pero ,8 72,2 pesco ,8 168,8 pisello ,5 73,1 pomodoro ,0 161,8 pomodoro da industria ,8 209,8 ravanello ,8 193,8 sedano ,8 233,8 spinacio ,2 174,7 susino ,2 122,6 tabacco ,8 148,1 vite ,5 97,3 zucca ,8 383,8 zucchino ,8 143,8 I Comuni appartenenti al Sistema I sono elencati nell Allegato B. 23

20 SISTEMA II (CEREALICOLO-ZOOTECNICO) Il bilancio azotato per il Sistema II è stato impostato considerando: suolo franco con contenuto dell 1,4% in sostanza organica e dello 0,9 in azoto totale (C/N=9,0); percentuale di immobilizzazione e dispersione (processi microbici, fissazione della biomassa, adsorbimento cationico) pari al 25% della dotazione di azoto di natura organica e totale; perdite per lisciviazione per il suolo franco con drenaggio rapido (piovosità media inferiore ai 900 mm/anno). Tabella 10 COLTURA resa di resa dosi di azoto nella dosi di azoto nella riferimento massima NPBA per rese NPBA per rese (q/ha) (q/ha) di riferimento (kg/ha) massime (kg/ha) actinidia ,3 136,8 aglio e scalogno ,3 97,3 albicocco ,3 79,3 avena ,3 51,3 broccoletto di rapa ,3 59,3 carciofo ,3 163,3 cavolfiore ,3 107,3 cavolo cappuccio ,3 155,3 cece (granella) ,3 87,3 ciliegio ,3 74,4 cipolla ,3 107,3 erbai monofiti (fieno) ,3 185,3 erbai polititi ,3 207,3 erba medica (fieno) irriguo ,3 32,3 erba medica (fieno) ,3 11,3 non irriguo fagiolo (da sgusciare) ,7 60,3 fava (da sgusciare) ,3 82,2 favino ,5 9,2 fico ,3 47,3 fragola ,3 212,3 frumento duro ,9 96,1 frumento tenero ,8 97,5 girasole ,3 137,3 lattuga ,8 85,3 mais da granella ,3 218,3 mais insilato ,3 107,3 mandorlo ,8 5,3 24

21 segue tab. 10 melanzana ,1 222,9 melo ,3 48,9 melone ,8 162,2 nettarine ,3 172,3 nocciolo ,1 111,3 noce ,8 54,8 olivo ,3 57,3 orzo ,3 71,3 patata ,8 189,8 peperone ,3 135,3 pero ,5 48,9 pesco ,3 162,3 pisello ,9 48,3 pomodoro ,3 131,3 pomodoro da industria ,9 143,3 prati polifiti (fieno) ,8 166,0 soia ,3 137,3 sorgo ,0 90,9 susino ,9 99,3 tabacco ,2 107,3 vite ,0 90,8 zucca ,3 187,3 zucchino ,3 127,3 I Comuni appartenenti al Sistema II sono elencati nell Allegato B. 25

22 SISTEMA III (FRUTTICOLO - VITICOLO) Il bilancio azotato per il Sistema III è stato impostato considerando: suolo franco con contenuto dell 1,3% in sostanza organica e dello 0,8 in azoto totale (C/N=9,4); percentuale di immobilizzazione e dispersione (processi microbici, fissazione della biomassa, adsorbimento cationico) pari al 25% della dotazione di azoto di natura organica e totale; perdite per lisciviazione per il suolo franco con drenaggio rapido (piovosità media superiore ai 900 mm/anno). Tabella 11 COLTURA resa di resa dosi di azoto nella dosi di azoto nella riferimento massima NPBA per rese NPBA per rese (q/ha) (q/ha) di riferimento (kg/ha) massime (kg/ha) actinidia ,5 160,0 aglio e scalogno ,0 101,0 albicocco ,0 83,0 avena ,0 55,0 broccoletto di rapa ,0 63,0 carciofo ,0 167,0 cavolfiore ,0 111,0 cavolo cappuccio ,0 159,0 cece (granella) ,0 91,0 ciliegio ,1 91,5 cipolla ,0 111,0 colza ,7 114,4 erba medica (fieno) irriguo ,0 45,0 erba medica (fieno) ,0 24,0 non irriguo erbai monofiti (fieno) ,0 145,0 erbai polititi ,5 266,0 fagiolo (da sgusciare) ,4 64,0 fava (da sgusciare) ,0 85,9 fico ,0 51,0 frumento duro ,6 99,8 frumento tenero ,5 101,3 lattuga ,5 89,0 mais da granella ,0 201,0 mais insilato ,0 111,0 mandorlo ,5 9,0 melanzana ,8 226,6 melo ,0 52,6 26

23 segue tab. 11 melone ,5 165,9 nettarine ,0 176,0 nocciolo ,0 115,0 noce ,5 66,0 olivo ,0 61,0 orzo ,0 75,0 patata ,0 193,5 peperone ,0 139,0 pero ,2 52,6 pesco ,0 166,0 pisello ,6 52,0 pomodoro ,0 135,0 pomodoro da industria ,6 147,0 prati polifiti (fieno) ,5 169,8 sorgo ,7 94,6 susino ,6 103,0 tabacco ,9 128,2 vite ,5 115,2 zucca ,0 191,0 zucchino ,0 131,0 I Comuni appartenenti al Sistema III sono elencati nell Allegato B. 27

24 MODULO PER CALCOLARE LE UNITÀ DI CONCIME Il modulo, di seguito riportato, ha lo scopo di giungere al calcolo delle unità di elementi fertilizzanti eseguendo manualmente tutti i passaggi di cui si compone l algoritmo descritto nelle pagine precedenti. Per le colture arboree in produzione il modulo è suddiviso in due sezioni definite come 1 e 2 step. Il modulo si compone di righe, che individuano i processi nutrizionali o chimico-fisici principali, al cui interno sono distinte le celle, che individuano gli elementi del processo. Quest ultime andranno compilate in due distinti modi: le celle bianche, con sottoscritta in corsivo, andranno compilate in base ai dati disponibili, ovvero le produzioni attese e i dati delle analisi del terreno; le celle grigie, con sottoscritta normale, andranno compilate con il dato desumibile dalle rispettive tabelle riportate precedentemente. Sviluppando le operazioni aritmetiche esplicitate nel modulo, queste forniranno le unità di elemento fertilizzante - espresse in kg/ha - da distribuire complessivamente alla coltura. Si evidenzia come per le concimazioni fosfatica e potassica relative alle colture erbacee e al 1 step delle colture arboree in produzione, andrà calcolata o la quota di arricchimento oppure la quota di riduzione - mai tutte e due insieme - in funzione della dotazione del terreno. 29

25 Colture erbacee annuali e arboree (1 step) in produzione Concimazione azotata A) fabbisogni colturali x = - produzione attesa asportazione A B1) azoto da sostanza organica x ( / 12 ) = - mesi di coltivazione B1 B2) azoto da azoto totale = + B2 C) lisciviazione = + C D) processi biochimici x = = valori di B1+B2 fattore correttivo D N totale Concimazione fosfatica E) fabbisogni colturali x = + produzione attesa asportazione E o F1) arricchimento (*) ( - ) x x 4 = ( x limite inferiore della normalità dotazione terreno 29 densità apparente G) immobilizzazione ( x 0,02 ) + = ) - % calcare totale coeff. A G o F2) riduzione (*) ( - ) x x 4 = = dotazione terreno limite superiore della normalità densità apparente P 2 O 5 totale (*) se viene compilata la voce quota arricchimento non si compila la voce quota riduzione e viceversa Concimazione potassica E) fabbisogni colturali x = + produzione attesa asportazione E o F1) arricchimento (*) ( - ) x x 4 = ( x limite inferiore della normalità dotazione terreno densità apparente G) immobilizzazione ( x 0,018 ) + 1 = ) - % argilla G o F2) riduzione (*) ( - ) x x 4 = + F2 dotazione terreno limite superiore della normalità densità apparente H) lisciviazione = H K 2 O totale (*) se viene compilata la voce quota arricchimento non si compila la voce quota riduzione e viceversa F1 F2 F1 30

26 Colture arboree Concimazione di produzione (2 step) N x x = N totale bilancio nutritivo (1 step) Fatt. corrett. Distribuzione concime Fatt. corrett. età frutteto P 2 O 5 x x = P 2 O 5 totale bilancio nutritivo (1 step) Fatt. corrett. Distribuzione concime Fatt. corrett. età frutteto K 2 O x x = K 2 O totale bilancio nutritivo (1 step) Fatt. corrett. Distribuzione concime Fatt. corrett. età frutteto Concimazione di fondo fosfatica arricchimento ( - ) x x 4 = limite inferiore della normalità dotazione terreno Densità apparente P 2 O 5 totale Concimazione di fondo potassica arricchimento ( - ) x x 4 = limite inferiore della normalità dotazione terreno densità apparente K 2 O totale 30 31

27 ALLEGATO A FORMULE DI CONVERSIONE P P 2 O 5 Per convertire il fosforo espresso come P a fosforo espresso come P 2 O 5 si deve moltiplicare il valore per 2,291. Esempio: P 2 O 5 P 2,291 x 100 P = 229,1 P 2 O 5 Per convertire il fosforo espresso come P 2 O 5 a fosforo espresso come P si deve moltiplicare il valore per 0,436. Esempio: K K 2 O 0,436 x 229,1 P 2 O 5 = 100 P Per convertire il potassio espresso come K a potassio espresso come K 2 O si deve moltiplicare il valore per 1,205. Esempio: K 2 O K 1,205 x 100 K = 120,5 K 2 O Per convertire il potassio espresso come K 2 O a potassio espresso come K si deve moltiplicare il valore per 0,830. Esempio: 0,83 x 120,5 K 2 O = 100 K Ca CaO Per convertire il calcio espresso come Ca a calcio espresso come CaO si deve moltiplicare il valore per 1,399. Esempio: 1,399 x 200 Ca = 279,8 CaO CaO Ca Per convertire il calcio espresso come CaO a calcio espresso come Ca si deve moltiplicare il valore per 0,715. Esempio: 279,8 x 0,715 CaO = 200 Ca Mg MgO Per convertire il magnesio espresso come Mg a magnesio espresso come MgO si deve moltiplicare il valore per 1,658. Esempio: 1,658 x 150 Mg = 248,7 MgO MgO Mg Per convertire il magnesio espresso come MgO a magnesio espresso come Mg si deve moltiplicare il valore per 0,603. Esempio: 0,603x248,7 31 MgO=150 Mg 32

28 Basi di scambio: meq/100 g (= cmol(+)/kg) mg/kg Per convertire le basi di scambio (potassio, magnesio, sodio e calcio) espresse in meq/100 g di suolo (equivalente a cmol(+)/kg) in mg/kg dividere per i seguenti fattori di correzione: per il potassio 2,557x10-3 per il magnesio 8,228x10-3 per il sodio 4,350x10-3 per il calcio 4,990x10-3 Basi di scambio: mg/kg meq/100 g (= cmol(+)/kg) Per convertire le basi di scambio (potassio, magnesio, sodio e calcio) espresse in mg/kg in meq/100 g di suolo (equivalente a cmol(+)/kg) dividere per i seguenti fattori di correzione: Unità di misura 1 g/kg = 1 1 g/kg = 0,1 % 1 % = 10 g/kg 1 mg/kg = 1 ppm ppm mg/l mmho/cm ms/cm ds/m per il potassio 390,983 per il magnesio 121,525 per il sodio 229,898 per il calcio 200,

29 ALLEGATO B ELENCO DEI COMUNI APPARTENENTI AI SISTEMI DELLA CAMPANIA Sistema I (Intensivo) Acerra; Afragola; Agerola; Agropoli; Amalfi; Anacapri; Angri; Arienzo; Arzano; Atrani; Aversa; Bacoli; Barano d Ischia; Baronissi; Battipaglia; Bellizzi; Bellona; Boscoreale; Boscotrecase; Brusciano; Caianello; Caivano; Calvizzano; Camposano; Cancello ed Arnone; Capaccio; Capodrise; Capri; Capua; Cardito; Carinaro; Carinola; Casagiove; Casal di Principe; Casalnuovo di Napoli; Casaluce; Casamicciola Terme; Casandrino; Casapesenna; Casapulla; Casavatore; Caserta; Casola di Napoli; Casoria; Castel San Giorgio; Castel Volturno; Castellammare di Stabia; Castello di Cisterna; Cava de Tirreni; Cellole; Cercola; Cervino; Cesa; Cetara; Cicciano; Cimitile; Comiziano; Conca dei Marini; Corbara; Crispano; Curti; Eboli; Ercolano; Falciano del Massico; Forio; Francolise; Frattamaggiore; Frattaminore; Frignano; Furore; Giugliano in Campania; Gragnano; Grazzanise; Gricignano di Aversa; Grumo Nevano; Ischia; Lacco Ameno; Lettere; Lusciano; Macerata Campania; Maddaloni; Maiori; Marano di Napoli; Marcianise; Mariglianella; Marigliano; Massa di Somma; Massa Lubrense; Melito di Napoli; Mercato San Severino; Meta; Minori; Mondragone; Monte di Procida; Montecorvino Pugliano; Mugnano di Napoli; Napoli; Nocera Inferiore; Nocera Superiore; Nola; Orta di Atella; Ottaviano; Pagani; Parete; Pastorano; Pellezzano; Piano di Sorrento; Pietravairano; Pignataro Maggiore; Pimonte; Poggiomarino; Pollena Trocchia; Pomigliano d Arco; Pompei; Pontecagnano Faiano; Portici; Portico di Caserta; Positano; Pozzuoli; Praiano; Procida; Qualiano; Quarto; Ravello; Recale; Roccapiemonte; Salerno; San Cipriano d Aversa; San Felice a Cancello; San Gennaro Vesuviano; San Giorgio a Cremano; San Giuseppe Vesuviano; San Marcellino; San Marco Evangelista; San Marzano sul Sarno; San Nicola La Strada; San Prisco; San Sebastiano al Vesuvio; San Tammaro; San Valentino Torio; San Vitaliano; Santa Maria a Vico; Santa Maria Capua Vetere; Santa Maria La Carita ; Santa Maria La Fossa; Sant Agnello; Sant Anastasia; Sant Antimo; Sant Antonio Abate; Sant Arpino; Sant Egidio del Monte Albino; Sarno; Saviano; Scafati; Scala; Scisciano; Serrara Fontana; Sessa Aurunca; Siano; Somma Vesuviana; Sorrento; Sparanise; Striano; Succivo; Teano; Terzigno; Teverola; Torre Annunziata; Torre del Greco; Tramonti; Trecase; Trentola-Ducenta; Vairano Patenora; Valle di Maddaloni; Vico Equense; Vietri sul Mare; Villa di Briano; Villa Literno; Villaricca; Vitulazio; Volla.

30 Sistema II (Cerealicolo-Zootecnico) Acerno; Ailano; Albanella; Alfano; Alife; Altavilla Silentina; Alvignano; Andretta; Apice; Aquara; Aquilonia; Ariano Irpino; Ascea; Atena Lucana; Auletta; Bagnoli Irpino; Baia e Latina; Baselice; Bellosguardo; Bisaccia; Buccino; Buonabitacolo; Buonalbergo; Caggiano; Caiazzo; Cairano; Calabritto; Calitri; Calvi Risorta; Camerota; Camigliano; Campagna; Campolattaro; Campora; Cannalonga; Caposele; Capriati a Volturno; Carife; Casal Velino; Casalbore; Casalbuono; Casalduni; Casaletto Spartano; Caselle in Pittari; Cassano Irpino; Castel Baronia; Castel di Sasso; Castel San Lorenzo; Castelcivita; Castelfranci; Castelfranco in Miscano; Castellabate; Castello del Matese; Castelnuovo Cilento; Castelnuovo di Conza; Castelpagano; Castelvetere in Val Fortore; Castelvetere sul Calore; Celle di Bulgheria; Centola; Ceraso; Cerreto Sannita; Chiusano di San Domenico; Cicerale; Ciorlano; Circello; Colle Sannita; Colliano; Conca della Campania; Controne; Contursi Terme; Conza della Campania; Corleto Monforte; Cuccaro Vetere; Cusano Mutri; Dragoni; Faicchio; Felitto; Flumeri; Foiano di Val Fortore; Fontanarosa; Fontegreca; Formicola; Fragneto L Abate; Fragneto Monforte; Frigento; Futani; Gallo Matese; Galluccio; Gesualdo; Giano Vetusto; Ginestra degli Schiavoni; Gioi; Gioia Sannitica; Giungano; Greci; Guardia Lombardi; Ispani; Lacedonia; Lapio; Laureana Cilento; Laurino; Laurito; Laviano; Letino; Liberi; Lioni; Luogosano; Lustra; Magliano Vetere; Marzano Appio; Melito Irpino; Mignano Monte Lungo; Moio della Civitella; Molinara; Montaguto; Montano Antilia; Monte San Giacomo; Montecalvo Irpino; Montecorice; Montefalcone di Val Fortore; Monteforte Cilento; Montella; Montemarano; Montesano sulla Marcellana; Monteverde; Morcone; Morigerati; Morra De Sanctis; Novi Velia; Nusco; Ogliastro Cilento; Oliveto Citra; Omignano; Orria; Ottati; Padula; Paduli; Palomonte; Paternopoli; Perdifumo; Perito; Pertosa; Pesco Sannita; Petina; Piaggine; Piana di Monte Verna; Piedimonte Matese; Pietramelara; Pietraroja; Pisciotta; Polla; Pollica; Pontelandolfo; Pontelatone; Postiglione; Prata Sannita; Pratella; Presenzano; Prignano Cilento; Raviscanina; Reino; Riardo; Ricigliano; Rocca d Evandro; Rocca San Felice; Roccadaspide; Roccagloriosa; Roccamonfina; Roccaromana; Rocchetta e Croce; Rofrano; Romagnano al Monte; Roscigno; Rutino; Sacco; Sala Consilina; Salento; Salvitelle; Salza Irpina; San Bartolomeo in Galdo; San Giorgio La Molara; San Giovanni a Piro; San Gregorio Magno; San Gregorio Matese; San Lorenzello; San Mango sul Calore; San Marco dei Cavoti; San Mauro Cilento; San Mauro La Bruca; San Nicola Baronia; San Pietro al Tanagro; San Pietro Infine; San Potito Sannitico; San Rufo; San Sossio Baronia; Santa Croce del Sannio; Santa Marina; Sant Andrea di 36

31 Conza; Sant Angelo a Fasanella; Sant Angelo All Esca; Sant Angelo d Alife; Sant Angelo dei Lombardi; Sant Arcangelo Trimonte; Sant Arsenio; Santomenna; Sanza; Sapri; Sassano; Sassinoro; Savignano Irpino; Scampitella; Senerchia; Serramezzana; Serre; Sessa Cilento; Sicignano degli Alburni; Sorbo Serpico; Stella Cilento; Stio; Sturno; Taurasi; Teggiano; Teora; Tora e Piccilli; Torchiara; Torella dei Lombardi; Torraca; Torre Orsaia; Tortorella; Trentinara; Trevico; Vallata; Valle Agricola; Valle Dell Angelo; Vallesaccarda; Vallo della Lucania; Valva; Vibonati; Villamaina; Villanova del Battista; Volturara Irpina; Pungoli.. Sistema III (Frutticolo-viticolo) Aiello del Sabato; Airola; Altavilla Irpina; Amorosi; Apollosa; Arpaia; Arpaise; Atripalda; Avella; Avellino; Baiano; Benevento; Bonea; Bonito; Bracigliano; Bucciano; Calvanico; Calvi; Campoli del Monte Taburno; Candida; Capriglia Irpina; Carbonara di Nola; Casamarciano; Castel Campagnano; Castel Morrone; Castelpoto; Castelvenere; Castiglione del Genovesi; Cautano; Ceppaloni; Cervinara; Cesinali; Chianche; Contrada; Domicella; Dugenta; Durazzano; Fisciano; Foglianise; Forchia; Forino; Frasso Telesino; Giffoni Sei Casali; Giffoni Valle Piana; Grottaminarda; Grottolella; Guardia Sanframondi; Lauro; Limatola; Liveri; Manocalzati; Marzano di Nola; Melizzano; Mercogliano; Mirabella Eclano; Moiano; Montecorvino Rovella; Montefalcione; Monteforte Irpino; Montefredane; Montefusco; Montemiletto; Montesarchio; Montoro Inferiore; Montoro Superiore; Moschiano; Mugnano del Cardinale; Olevano sul Tusciano; Ospedaletto d Alpinolo; Pago del Vallo di Lauro; Pago Veiano; Palma Campania; Pannarano; Paolisi; Parolise; Paupisi; Petruro Irpino; Pietradefusi; Pietrastornina; Pietrelcina; Ponte; Prata di Principato Ultra; Pratola Serra; Puglianello; Quadrelle; Quindici; Roccabascerana; Roccarainola; Rotondi; Ruviano; San Cipriano Picentino; San Giorgio del Sannio; San Leucio del Sannio; San Lorenzo Maggiore; San Lupo; San Mango Piemonte; San Martino Sannita; San Martino Valle Caudina; San Michele di Serino; San Nazzaro; San Nicola Manfredi; San Paolo Bel Sito; San Potito Ultra; San Salvatore Telesino; Santa Lucia di Serino; Santa Paolina; Sant Agata de Goti; Sant Angelo a Cupolo; Sant Angelo a Scala; Santo Stefano del Sole; Serino; Sirignano; Solofra; Solopaca; Sperone; Summonte; Taurano; Telese; Tocco Caudio; Torre Le Nocelle; Torrecuso; Torrioni; Tufino; Tufo; Venticano; Visciano; Vitulano. 37

32 Stampato presso lo stabilimento della Società Editrice Imago Media S.S. 158 zona industriale Dragoni Tel. e Fax: agosto 2003

Kg di compostaggio domestico. Kg di rifiuti differenziati (RDi) Totale Kg di rifiuti prodotti (RDi+comp+RUind) Kg di rifiuti non differenziati (RUind)

Kg di compostaggio domestico. Kg di rifiuti differenziati (RDi) Totale Kg di rifiuti prodotti (RDi+comp+RUind) Kg di rifiuti non differenziati (RUind) () non Totale MUD 064 064014 2317 Calabritto 225.605,00-352.820,00 578.425,00 249,64 39,00% 32,5% ORSO 064 064017 3430 Caposele 509.170,00-559.360,00 1.068.530,00 311,52 47,65% 40,6% ORSO 064 064098 804

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Provincia di Salerno Certificazione della annuale e della in Acerno 680.039-331.441 1.011.480 2.783 363,450 67-1.011.480-0,96 1,67 Agropoli 6.309.621-5.489.918 11.799.539 21.481 549,301 53-11.799.539-7,64-8,39 Albanella 1.358.723-372.667

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