Provvedimento n. 92 del 06/03/2008

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1 Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 92 del 06/03/2008 Oggetto: D.LGS 59/05 - L.R. 21/04 DITTA CERDOMUS CERAMICHE SPA MODIFICA NON SOSTANZIALE DELL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N. 608 DEL 14/09/2007 PER L IMPIANTO IPPC ESISTENTE DI FABBRICAZIONE DI MATERIALI CERAMICI MEDIANTE COTTURA CON CAPACITÀ DI PRODUZIONE SUPERIORE A 75 T/GIORNO (PUNTO 3.5 ALL. I D.LGS 59/05) SITO IN COMUNE DI CASTELBOLOGNESE, VIA EMILIA PONENTE, N IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO VISTO il provvedimento n.608 del 14/09/2007 rilasciato al sig. Bedeschi Luigi in qualità di gestore della Ditta Cerdomus Ceramiche SPA avente sede legale e impianto in Comune di Castelbolognese, Via Emilia Ponente, n.1000, con il quale é stata rilasciata l Autorizzazione Integrata Ambientale per l impianto esistente di fabbricazione di materiali ceramici mediante cottura con capacità di produzione superiore a 75 t/giorno (PUNTO 3.5 ALL. I D.LGS 59/05); RICHIAMATO il decreto legislativo 18 Febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento ; RICHIAMATI in particolare gli articoli: art. 3 Principi generali dell autorizzazione integrata ambientale, art. 4 Individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili, art. 5 Procedure ai fini del rilascio dell Autorizzazione integrata ambientale, art. 7 Condizioni dell autorizzazione integrata ambientale, che disciplinano le condizioni per il rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale (successivamente indicata con AIA), art.9 Rinnovo e riesame ; VISTA la Legge Regionale n. 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative relative al rilascio di AIA; RICHIAMATA altresì la deliberazione di Giunta regionale n. 375 del 20/03/2006 di approvazione della settima modifica al calendario delle scadenze per la presentazione delle domande di autorizzazione integrata ambientale; RICHIAMATA altresì la Deliberazione della Giunta Regionale n del 30/07/2007 con la quale sono stati emanati indirizzi alle Autorità competenti e all ARPA per lo svolgimento del procedimento di rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi della normativa IPPC: RICHIAMATA inoltre la determina del Direttore Generale Area Ambiente della Regione Emilia Romagna n del 03/08/2007 con la quale è stato approvato un fac-simile standard di AIA speditiva per i settori industriali e un fac-simile di AIA speditiva e piano di monitoraggio per gli allevamenti da assumere a riferimento da parte della Provincia. VISTA la domanda presentata da Cerdomus Ceramiche SPA e da HERA Comm. srl per la realizzazione di un nuovo impianto di produzione combinata di energia elettrica e calore alimentato a fonti convenzionali (metano) con potenzialità inferiore a 50 MWt da installare all interno del sito di Cerdomus Ceramiche e di proprietà di HERA Comm srl, ai sensi della Legge Regionale n.26/2004 per cui é in corso il procedimento di rilascio dell autorizzazione; PRESO ATTO che la emissione derivante dall impianto cogenerativo viene inviata all atomizzatore della linea di produzione piastrelle in ceramica gestita da Cerdomus Ceramiche SPA; CONSIDERATO che la installazione del nuovo impianto di produzione energia non modifica in maniera sostanziale l impianto autorizzato con provvedimento n. 608 del 14/09/2007 poiché le emissioni provenienti dal nuovo impianto di produzione energia vengono convogliate all atomizzatore (E23) senza apportare modifiche quali quantitative alle emissioni autorizzate e pertanto é da considerare modifica non sostanziale;

2 RICHIAMATI in particolare l art. 2 Definizioni e l art. 10 Modifica degli impianti o variazione del gestore del D.Lgs. n. 59/05; RITENUTO comunque di procedere all aggiornamento dell AIA per assumere la modifica dell assetto impiantistico del sito che si determina con la installazione del nuovo impianto cogenerativo; Si informa che ai sensi dell art. 13 del DLgs n.196/2003 il titolare dei dati personali è la Provincia di Ravenna, con sede in Piazza dei Caduti, n.2/4 e che il Responsabile del trattamento dei medesimi dati è il Dirigente del Settore Ambiente e Suolo Dott. Stenio Naldi. VISTO l art.107, 5 comma del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n.267; VISTO l'art.4, comma 8, del regolamento di attribuzioni di competenze al Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario Generale che stabilisce che:... "Ai dirigenti competono, in generale, nell'esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la sospensione, la revoca, la riforma, le modifiche delle licenze, delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi statali, regionali, dallo statuto e dai regolamenti"; SU proposta del Responsabile del procedimento: DISPONE Di considerare la modifica proposta come MODIFICA NON SOSTANZIALE dell AIA; di modificare comunque l'autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata ai sensi dell art 10 della LR 21/04 04 al sig. Bedeschi Luigi in qualità di gestore dell impianto esistente di fabbricazione di materiali ceramici mediante cottura con capacità di produzione superiore a 75 t/giorno, della Ditta Cerdomus Ceramiche SPA con sede legale e impianto in Comune di Castelbolognese, a seguito della installazione di un nuovo impianto di produzione di energia, di proprietà di HERA Comm srl e gestito da Cerdomus Ceramiche SPA; Il nuovo impianto di produzione combinata di energia elettrica e e calore alimentato a fonti convenzionali (gas metano), convoglierà le proprie emissioni all atomizzatore (E23); La validità della presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni: 1. il presente provvedimento sostituisce le seguenti autorizzazioni settoriali già di titolarità della Ditta: - autorizzazione allo scarico acque superficiali prot. n del 06/12/02004 rilasciata dal Comune di Castelbolognese; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del DLgs n.152/2006, n.381 del 13/06/2007 rilasciata dalla Provincia di Ravenna le cui prescrizioni per le emissioni sono sostituite e integrate come indicato nell Allegato A); 2. l impianto dovrà essere condotto con le modalità tecniche e prescrizioni e condizioni previste nel presente atto e nelle autorizzazioni settoriali sopracitate al punto 1) e riprese nell allegato Condizioni dell AIA ; 3. il presente provvedimento è comunque soggetto a riesame nei casi di seguito indicati: - qualora si verifichi una delle condizioni previste dall articolo 9, comma 4 del D.Lgs. 59/05 ; - qualora si verifichino modifiche sostanziali sull assetto dell impianto rispetto alle condizioni indicate nella domanda per l impianto esistente; - sulla base del quadro informativo ottenuto a seguito dell esame dei dati del piano di monitoraggio e controllo; 4. nel caso in cui intervengano variazioni nella titolarità della gestione dell impianto, il vecchio gestore e il nuovo gestore ne danno comunicazione entro 30 giorni alla Provincia di Ravenna anche nelle forme dell autocertificazione;

3 5. in caso di modifica degli impianti il gestore comunica alla Provincia di Ravenna, al Servizio Territoriale ARPA Distretto di Faenza ed al Comune di Castelbolognese, le modifiche progettate dell'impianto. Tali modifiche saranno valutate ai sensi dell art. 10 del D.Lgs. 59/05; 6. Il gestore è tenuto a presentare CONGUAGLIO alle spese istruttorie come previsto dalla Delibera GR 11 Aprile 2005 n. 667 Modalità per la determinazione da parte delle Province degli anticipi delle spese istruttorie per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) La presente Autorizzazione Integrata Ambientale con le relative condizioni di cui all allegato, parte integrante, ha validità di anni 8 (otto) a partire dalla data di rilascio della stessa. Avverso il presente atto è possibile proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni dalla comunicazione al gestore, ovvero, in ogni caso, dall avvenuta pubblicazione sul BUR. Per il rinnovo della presente autorizzazione almeno sei mesi prima della scadenza il gestore deve inviare a questa Provincia una domanda, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 5, comma 1 del D.Lgs. 59/05. Fino alla pronuncia in merito al rinnovo dell'autorità competente, il gestore continua l'attività sulla base della precedente autorizzazione integrata ambientale. Copia della presente autorizzazione viene trasmessa al SUAP del Comune di Castelbolognese e si provvede altresì alla pubblicazione di un estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale. Il monitoraggio e il controllo delle condizioni dell AIA sono esercitate dalla Provincia di Ravenna, ai sensi dell art. 11 del D.Lgs. 59/05, avvalendosi del supporto tecnico, scientifico e analitico dell ARPA, al fine di verificare la conformità dell impianto alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione. La Provincia, ove rilevi situazioni di non conformità alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, procederà secondo quanto stabilito nell atto stesso o nelle disposizioni previste dalla vigente normativa nazionale e regionale.

4 ALLEGATO ALLEGATO A - SEZIONE INFORMATIVA A1 - INFORMAZIONI SULL IMPIANTO Si assumono le informazioni descrittive dell impianto esistente riportate nella domanda di AIA presentata. A2 - ITER ISTRUTTORIO Si dà atto che l iter autorizzativo è stato effettuato nel rispetto dei passaggi procedurali fissati dalla vigente normativa regionale e nazionale secondo quanto indicato nelle premesse del presente provvedimento. A3 AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE Elenco autorizzazioni settoriali sostituite: - autorizzazione allo scarico acque superficiali prot. n del 06/12/02004 rilasciata dal Comune di Castelbolognese; - autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del DLgs n.152/2006, n.381 del 13/06/2007 rilasciata dalla Provincia di Ravenna che viene integrata come sotto indicato: I limiti di emissione e le prescrizioni che la Ditta Cerdomus Ceramiche SPA di Castelbolognese - è tenuta a rispettare sono i seguenti: Limiti di emissione: PUNTO DI EMISSIONE E19 - ASPIRAZIONE PRESSE MONO 2 F.T. - Portata massima Nmc/h Altezza minima 9 M PUNTO DI EMISSIONE E20 - ASPIRAZIONE PRESSE MONO 1 F.T. Portata massima Nmc/h Altezza minima 13 m PUNTO DI EMISSIONE E21 SUPERO PRESSE MONO 1 F.T. - Portata massima 1000 Nmc/h Altezza minima 13 m

5 PUNTO DI EMISSIONE E22 - FORNI DI COTTURA - REP. MONO 1 E 2 F.T. - Tale emissione: n. 2 Forni monocottura mono 2, n.1 forno bicottura, n.1 forno coel e n. 1 forno pezzi speciali astorre, n.1 forno monocottura mono n.1, n.1 forno pezzi speciali gres porcellanato mono 1. Portata massima Nmc/h Altezza minima 23 m Temperatura 130 C Polveri 5 mg/nmc NOX 200 mg/nmc SOX 500 mg/nmc Piombo 0,5 mg/nmc Fluoro 5 mg/nmc Sostanze Organiche (espresse come COT) 50 mg/nmc di cui Formaldeide 20 mg/nmc Su tale emissione é presente un sistema di rilevazione in continuo degli incrementi di polveri emesse. A tale rilevatore é asservito un sistema di registrazione in continuo. In caso di anomalia nei valori di emissione, la Ditta deve provvedere prontamente e deve comunque garantire il massimo convogliamento possibile di fumi emessi all'atomizzatore. Il recupero dei fumi emessi dai forni (E22) all'atomizzatore (E23) deve essere garantito per almeno il 20 % della portata. PUNTO DI EMISSIONE E23 ATOMIZZATORE MONO/GRES A.U. - In tale emissione viene convogliato il flusso proveniente dal nuovo impianto di produzione energia alimentato a fonti convenzionali. Portata massima Nmc/h Altezza minima 22 m Temperatura 70 C Polveri 75 mg/nmc Piombo 0,3 mg/nmc Fluoro 3 mg/nmc NOX 350 mg/nmc SOX 35 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E24 - MACINAZIONE MONO F.T. - Portata massima Nmc/h PUNTO DI EMISSIONE E27 SMALTATRICI MONO/GRES F.T. - Portata massima Nmc/h Altezza minima 7 m

6 PUNTO DI EMISSIONE E29 SCALPELLATURA LINEE SMALTATRICI F.T. + CARTUCCE - Portata massima Nmc/h PUNTO DI EMISSIONE E30 - ATOMIZZATORE ATM 40 GRES A.U. Portata massima Nmc/h Altezza minima 24 m Temperatura 70 C Piombo 0,3 mg/nmc Fluoro 3 mg/nmc NOX 350 mg/nmc SOX 35 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E32 MACINAZIONEGRES F.T. - Portata massima Nmc/h Altezza minima 8 M Polveri 5 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E33 - PRESSE GRES F.T. - Portata massima Nmc/h Polveri 5 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E34 - SUPERO PRESSE GRES F.T. - Portata massima 1200 Nmc/h Altezza minima 10 m Polveri 20 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E35 - FORNI GRES F.T. - Portata massima Nmc/h Altezza minima 15 m Temperatura 130 C Polveri 5 mg/nmc NOX 200 mg/nmc SOX 500 mg/nmc Piombo 0,5 mg/nmc Fluoro 5 mg/nmc

7 Sostanze Organiche (espresse come COT) 50 mg/nmc di cui Formaldeide 20 mg/nmc PUNTO DI EMISSIONE E36 SMALTATRICI MONO 1 F.T. - Portata massima Nmc/h PUNTO DI EMISSIONE E37 - SMALTATRICI GRES F.T. - Portata massima Nmc/h PUNTO DI EMISSIONE E38 - SMALTERIE ASTORRE MACINAZIONE SMALTI F.T. - Portata massima Nmc/h Altezza minima 7 m PUNTO DI EMISSIONE E39 MACINAZIONE SCARTO COTTO F.T. - Portata massima 6600 Nmc/h Altezza minima 5 m PUNTO DI EMISSIONE E40 SILOS ATOMIZZATO Portata massima Nmc/h Altezza minima 22 m Prescrizioni : 1. Per il punto di emissione E23 Atomizzatore la Ditta é tenuta ad effettuare almeno tre autocontrolli alle emissioni a partire dalla data fissata per la messa a regime per un periodo di 10 giorni, per la verifica delle concentrazioni degli inquinanti emessi e della portata rispetto al nuovo assetto. 2. La Ditta dovrà comunicare alla Provincia e agli organi di controllo la data di messa a regime del nuovo impianto di cogenerazione. 3. La Ditta é inoltre tenuta ad effettuare una campagna trimestrale di misure della concentrazione di CO e NOx durante il primo anno di funzionamento del cogeneratore. Tali misure dovranno essere effettuate a monte e a valle dell impianto di atomizzazione; dovranno essere rappresentative e

8 riportare, oltre alle condizioni di carico, il tipo di barbottine nell atomizzatore. Alla fine delle prove analitiche sarà cura della Provincia procedere ad una eventuale modifica dei limiti di CO e NOx attualmente autorizzati alla luce dei risultati ottenuti. 4. Per la verifica del rispetto di tali limiti, dovranno essere utilizzati i metodi di prelievo e analisi e le strategie di campionamento adottati dall U.N.I.CHIM. così come modificati con Decreto del ; 5. Per l effettuazione delle verifiche è necessario che i condotti di adduzione e scarico degli impianti di abbattimento siano dotati di prese di misura posizionate e dimensionate in accordo con quanto specificatamente indicato nel manuale U.N.I.CHIM. M.U. 122 ; B - SEZIONE FINANZIARIA La ditta ha provveduto al versamento delle spese istruttorie pari a euro 1.450,00 con versamento in data 25/10/2005. Eventuale conguaglio sarà versato ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 667 del 11 aprile C - SEZIONE DI VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Si da atto che alla luce del quadro informativo attualmente disponibile, quadro che dovrà essere integrato e migliorato utilizzando i dati che deriveranno dal piano di monitoraggio e controllo, e delle valutazioni effettuate rispetto alle autorizzazioni settoriali in essere, l attuale assetto dell impianto risponde ai principi della normativa IPPC (art.3 del DLgs n.59/05). D - PIANO DI ADEGUAMENTO E PROPOSTE VOLONTARIE AVANZATE DAL GESTORE PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Si prende atto di quanto indicato dalla Ditta. Si individua la necessità di dotare i condotti delle emissioni E2 Atomizzatore ed E18 Forni di un sistema di monitoraggio in continuo di una sonda triboelettrica per la misurazione dei dati delle polveri. A tale scopo dovrà essere presentato apposito progetto. E SEZIONE EMISSIONI (CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL IMPIANTO) E1 - CONDIZIONI GENERALI PER L ESERCIZIO DELL IMPIANTO Per l esercizio dell impianto il gestore deve rispettare le condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali contenute nelle autorizzazioni settoriali di cui al precedente punto A3, che vengono formalmente sostituite dalla presente Autorizzazione Integrata Ambientale. Tali condizioni, prescrizioni e limiti vengono ripresi e fatti propri dalla presente AIA. A tal fine il gestore è tenuto a conservare le autorizzazioni settoriali, di cui al precedente punto A3, e le eventuali successive modifiche e integrazioni, da esibire obbligatoriamente in allegato al presente provvedimento. F - PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO Si prende atto del Piano di Monitoraggio proposto dalla Ditta nella domanda di AIA per l impianto esistente. Al riguardo, come previsto dall art.7 comma 6) del DLgs n.59/05, la Ditta è tenuta a redarre annualmente una relazione descrittiva delle attività di monitoraggio effettuate e dei relativi risultati con una verifica di conformità rispetto ai limiti e alle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione. Tale relazione deve essere inviata a Provincia, Comune e ARPA entro il 30 aprile dell anno successivo al presente provvedimento. Una volta disponibili saranno forniti al gestore i modelli standard per il reporting dei dati. Fino a quel tempo i dati del monitoraggio vengono forniti sulla base di formati standard eventualmente già in uso ovvero su modelli predisposti dal gestore stesso. G: PIANO DI CONTROLLO - ORGANO DI VIGILANZA (ARPA) CICLI PRODUTTIVI Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo dell applicazione di quanto previsto dal Piano di Monitoraggio.

9 SCARICHI IDRICI Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE delle analisi effettuate EMISSIONI IN ATMOSFERA Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo del registro degli autocontrolli delle emissioni in atmosfera e degli interventi di controllo e manutenzione degli impianti di abbattimento. Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE delle misure registrate della pressione differenziale a monte e a valle dei filtri a maniche Verifica TRIENNALE della registrazione della avvenuta titolazione della calce esausta secondo le istruzioni operative; EMISSIONI SONORE Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo del piano di intervento e di misura che la ditta dovrà eseguire. RIFIUTI Verifica Ispettiva periodica per controllo dei registri di carico e scarico rifiuti. La periodicità riportata è da ritenersi indicativa e comunque da valutarsi anche in base alle risultanze contenute nei report periodici che la ditta è tenuta a fornire, come da prescrizioni e da piano di monitoraggio, alla Provincia e all Arpa. Le spese occorrenti per le attività di controllo programmato da parte dell Organo di Vigilanza (ARPA) previste nel Piano di Controllo dell impianto, oltre alla verifica del Piano di Adeguamento, sono a carico del gestore e saranno determinate secondo quanto previsto nel Piano stesso. Il corrispettivo economico relativo al Piano di Controllo verrà valutato in base alle tariffe in corso di definizione a livello regionale per questa attività; in mancanza di tale riferimento, verrà utilizzato il tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna. Il corrispettivo economico delle determinazioni analitiche sarà valutato in base ai costi industriali relativi alle attività analitiche, mentre le altre attività verranno rendicontate in base alla tariffa oraria, secondo quanto definito dal Tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna.