OGGETTO: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL RICONOSCIMENTO MAB - UNESCO DELLE AREE DEL MEDIO PO.

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1 Delibera n 456 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA 06/12/2016 OGGETTO: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL RICONOSCIMENTO MAB - UNESCO DELLE AREE DEL MEDIO PO. Ufficio Proponente : COMDOTB11 - Ufficio Servizi pubblici di impatto ambientale Con l osservanza delle formalità prescritte dalla vigente Legge sull ordinamento delle autonomie locali, nella solita sala delle riunioni venne per oggi 06/12/2016 ore 14:30 convocata la Giunta Comunale composta dai Signori 1. DOSI PAOLO Sindaco 7. PIROLI GIULIA Assessore 2. TIMPANO FRANCESCO Vicesindaco 8. CUGINI STEFANO Assessore 3. BISOTTI SILVIO Assessore 9. BUSCARINI GIORGIA Assessore 4. GAZZOLA LUIGI Assessore 5. ALBASI TIZIANA Assessore 6. CISINI GIORGIO Assessore Sono assenti i Sigg.: == Con l intervento e l opera del Dott. VINCENZO FILIPPINI SEGRETARIO GENERALE. Il Signor PAOLO DOSI in qualità di SINDACO assume la presidenza e, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto suindicato. Relatore CISINI GIORGIO.

2 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL RICONOSCIMENTO MAB - UNESCO DELLE AREE DEL MEDIO PO. LA GIUNTA COMUNALE A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri di competenza espressi ai sensi dell art. 49 e 147 bis, comma 1, del D. Lgs. 267/2000 dal Dirigente del Servizio Ambiente e Parchi (Allegato A) e dal Responsabile dell'u.o. Bilancio e Contabilità (Allegato B) che si allegano alla presente deliberazione quali parti integranti, sentito il relatore e con voto unanime favorevole dei presenti espresso nei modi di legge, delibera di: DECISIONE Approvare lo schema del Protocollo d'intesa finalizzato al raggiungimento del riconoscimento per le aree del medio Po, delle riserve della biosfera - MAB progetto avviato dall'unesco (Allegato C). Autorizzare l'eventuale delegato del Sindaco, alla firma del suddetto Protocollo. Dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4 comma del D. L.vo n. 267/2000, al fine di poter dar corso a formalizzare la candidatura ufficiale alla rappresentanza UNESCO del territorio del medio Po. MOTIVAZIONE L'Asta della Media Valle del Po, è caratterizzata da un'enorme ricchezza in termini di patrimonio ambientale di emergenze storiche ed architettoniche e di produzione agroalimentari di pregio,rappresenta il principale corridoio del sistema ecologico, costituendo uno strumento imprescindibile per lo sviluppo delle aree rivierasche. Al fine di contribuire ad una piena valorizzazione del proprio ambiente e della propria identità storica, si intende far leva su forme di gestione e di tutela di tipo sovra comunale, avviando un accordo volontario fra soggetti pubblici che si impegnano in azioni condivise per contribuire al potenziamento del patrimonio naturalistico. Il Programma MAB avviato dall'unesco negli anni 70 ha lo scopo di migliorare il rapporto tra uomo ed ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca. Scopo della proclamazione delle riserve è quello di promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra le comunità umana e gli ecosistemi, infatti il programma ha portato

3 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA al riconoscimento da parte dell'unesco delle riserve della biosfera, di altri territori lungo l'asta del Po: Il Delta, le colline Po Torinese e l'area del Monviso. L'ipotesi di un'area mediana del fiume inserita nel programma UNESCO avrebbe il senso di ricucire tale percorso. Il programma MAB rappresenta quindi uno strumento utile per declinare la visione del futuro dei territori del medio Po e tale progetto si inserisce a pieno titolo negli indirizzi programmatici dell'ente. La creazione di una visione condivisa ha portato alla sottoscrizione di un protocollo giuridico denominato Accordo Territoriale Verso il Contratto di fiume per l'avvio del processo partecipato per la riqualificazione e valorizzazione della Media valle del Po, avvenuto in data , accordo volontario tra soggetti pubblici e privati che attraverso l'integrazione delle politiche e stimolando la capacità di cooperazione e condivisione persegue molteplici obiettivi: sicurezza, mitigazione e prevenzione rischi, riequilibrio ambientale e valorizzazione paesaggistica, uso sostenibile delle risorse, fruizione sostenibile, diffusione della cultura dell'acqua. Il tavolo dell'accordo può essere un utile strumento per un processo di governance delle trasformazioni dei territori del bacino idrografico del Po, indispensabile per la presente candidatura. EFFETTI E MODALITA' DI ATTUAZIONE Lo schema di protocollo, strumento di programmazione negoziata in cui ogni soggetto firmatario partecipa in modo volontario, dà inizio al processo partecipato, attraverso il quale giungere al riconoscimento MAB UNESCO del territorio del Medio Po. Ogni Ente aderente provvederà all'approvazione dello schema del protocollo d'intesa allegato e, una volta sottoscritto, a rendere disponibili le risorse umane, tecniche e strumentali per l'espletamento dei compiti della struttura di Coordinamento. E' nominato Ente capofila l'autorità di bacino del fiume Po, che mette a disposizione la propria struttura per fungere da segreteria tecnica. Il presente protocollo ha durata sino alla presentazione della candidatura come riserva MAB all'unesco. La adesioni al presente protocollo sono aperte a tutti i soggetti pubblici o privati che abbiano competenza idonea al raggiungimento degli obiettivi di cui al predetto protocollo o comunque un interesse al benessere ambientale e sociale dei territori rivieraschi del fiume Po

4 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA NOTE PERCORSO ISTRUTTORIO Il 26 marzo 2014 è stato sottoscritto il Protocollo d intesa per la valorizzazione e promozione turistica del patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico del territorio fluviale del Po nel piacentino tra il Comune di Piacenza ed i rappresentanti dei Comuni rivieraschi e degli Enti, Associazioni, ed Organizzazioni maggiormente rappresentativi del territorio piacentino, avente come obiettivo la realizzazione di una collaborazione per l attuazione di interventi coordinati attinenti la conservazione, la valorizzazione e la tutela delle risorse naturali, paesaggistiche, culturali e turistiche del territorio fluviale del Po. Nell'ottobre del 2015 è stato sottoscritto il Protocollo d'intesa per la valorizzazione strategica dei territori dell'asta fluviale del Po tra il Comune di Cremona, il Comune di Piacenza e la Provincia di Lodi, successivamente ampliato, nel maggio 2016, al Comune di Casalmaggiore, che ha come finalità quella di rafforzare il percorso di collaborazione istituzionale, facendo prioritariamente dialogare i rispettivi strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, con gli strumenti che governano gli altri ambiti settoriali di cooperazione, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile e condiviso di tale area, in merito ai quali sarà assunto un ruolo cruciale anche rispetto alle politiche comunitarie e nazionali Tavolo di Lavoro per il programma MAB, tenutosi il giorno 7 novembre 2016 in Parma presso la sede dell'autorità del bacino del fiume Po alla presenza di tutti i Comuni rivieraschi, le associazioni e gli Enti aderenti al Protocollo. Il 21 novembre 2016 è stato sottoscritto l' Accordo Territoriale Verso il contratto di Fiume con cui si è dato l'avvio al processo partecipato per la riqualificazione e la valorizzazione della media Valle del Po, a firma di Regione Emilia Romagna, Regione Lombardia, Comuni rivieraschi lombardi e piacentini, consorzi di bonifica, autorità di bacino ed AIPO. NORMATIVA e ATTI Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (G.U.C.E. n. L 327 del 22/12/2000). Legge 14/06 Ratifica ed Esecuzione della Convenzione Europea del paesaggio. D. Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale che ha recepito la suddetta Direttiva e

5 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA che individua strumenti organizzativi di pianificazione adeguati a correlare strettamente i Piani di Tutela, i Piani di Bacino e quelli di gestione del Servizio Idrico Integrato. Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell'autorità di Bacino del Fiume Po del 24 febbraio 2010, n.1, quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque; D.C.C. n. 22 del di approvazione della nota di aggiornamento al DUP e del Bilancio di Previsione e D.C.C. n. 35 del di approvazione tra l'altro dell'assestamento di Bilancio di Previsione Delibera di Giunta Comunale n. 240 del 30 giugno 2016 di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) 2016 e s.m.i. Artt. 48 e 134 comma 4 del Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267 e successive modificazioni Testo Unico degli Enti Locali. Principi contabili contenuti nel D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.. Art. 40 del vigente Statuto Comunale. EFFETTI FINANZIARI e PATRIMONIALI Il presente provvedimento non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente.

6 GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA Piacenza, 06/12/2016 Allegato A Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL RICONOSCIMENTO MAB - UNESCO DELLE AREE DEL MEDIO PO. Ai sensi dell art. 49, comma 1, e dell'art. 147-bis, comma 1, d.lgs. n. 267/2000, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di delibera di cui all oggetto. Sottoscritto dal Dirigente FEDELE GAETANO con firma digitale

7 Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso: SINDACO PAOLO DOSI con firma digitale SEGRETARIO GENERALE VINCENZO FILIPPINI con firma digitale Si comunica l approvazione della deliberazione all Ufficio Proponente COMDOTB11 - Ufficio Servizi pubblici di impatto ambientale, ai Servizi indicati in fase di redazione della proposta. retro della delibera n 456 del 06/12/2016

8 PROTOCOLLO D'INTESA FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DEL RICONOSCIMENTO MAB UNESCO DEL TERRITORIO del MEDIO PO Premesso che Le aree del medio Po sono caratterizzate da una enorme ricchezza in termini di patrimonio ambientale, di emergenze storiche ed architettoniche e di produzioni agroalimentari di pregio. In tali aree la storia dell uomo è stata sempre strettamente intrecciata al fiume, ai suoi ritmi, alle sue caratteristiche naturali, ai suoi paesaggi e al suo clima. In tali aree convivono tanto eccellenze e ricchezze quanto elementi di fragilità e problemi di impoverimento demografico. Una delle chiavi di lettura per il futuro di queste aree deve essere la piena valorizzazione del proprio ambiente e della propria identità storica, mettendoli al centro delle politiche territoriali ed economiche. Attraverso politiche che sappiano guardare anche oltre i confini amministrativi e produrre visioni d insieme atte a cogliere le opportunità più utili Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall UNESCO negli anni 70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Scopo della proclamazione delle Riserve è quello di promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale. Il Programma MAB rappresenta quindi uno strumento utile per declinare la visione del futuro dei territori del medio Po. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell UNESCO, delle Riserve della Biosfera, di altri territori lungo l'asta del Po: Il Delta (riconoscimento 2015), le CollinaPo torinese (riconoscimento nel 2016), e l'area del Monviso comprendente la prima valle del Po (riconoscimento nel 2013). L'ipotesi dunque di un'area mediana del fiume inserita nel programma UNESCO avrebbe il senso di ricucire tale percorso, creando per il futuro la possibilità di uno sguardo d'insieme sul fiume. Da segnalare anche il riconoscimento recente dell'appennino Tosco Emiliano (2015), che di fatto costituisce un'area geograficamente prossima con cui relazionarsi per il percorso di candidatura ed un importante riferimento Da settembre 2015 sono già stati organizzati alcuni passaggi propedeutici al percorso di candidatura, a cui hanno partecipato tanto amministratori quanto soggetti privati, imprese ed associazioni attive sul territorio. In particolare: settembre 2015 evento di presentazione pubblico dell idea di una candidatura a riserva MAB UNESCO presso l Aranciaia di Colorno incontro tra amministrazioni a Colorno, sala Consiglio incontro al MAT a Roma nel marzo 2016

9 6 giugno 2016 a Polesine Parmense assieme ad amministratori, operatori turistici ed agricolo, con la presenza degli assessorati all ambiente all agricoltura della Regione Emilia Romagna Evento Festival letteratura Mantova il 9 settembre ottobre, teatro di Guastalla in occasione della Borsa del Turismo Fluviale, con particolare presenza di operatori turistici Tutto ciò premesso le parti definiscono quanto segue: Articolo 1 - FINALITA' Finalità del presente Protocollo è il raggiungimento del riconoscimento MAB Unesco del territorio del Medio Po riportato nell elenco di Comuni allegato. In particolare si persegue l'obiettivo di concretizzare i passaggi necessari a formalizzare la candidatura ufficiale alla rappresentanza UNESCO in Italia entro settembre 2017 attraverso la predisposizione di atti amministrativi e l'attuazione di percorsi di comunicazione e di partecipazione ai cittadini. Gli Enti firmatari si impegnano a tale fine alle attività necessarie (animazione territoriale, confronti, elaborazione di studi, dossier, documenti ed approfondimenti necessari alla compilazione del formulario di candidatura ecc.). Gli aderenti al presente Protocollo sono: Articolo 2 - SOGGETTI ADERENTI I Comuni interessati alla candidatura (secondo la lista allegata). La Regione Emilia-Romagna. La Regione Lombardia L'Autorità di bacino del fiume Po (di seguito AdBP). L'Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Bioscienze. Legambiente Onlus. Le adesioni al presente Protocollo sono inoltre aperte a tutti i soggetti pubblici e privati rappresentativi di interessi diffusi, che abbiano competenza idonea al raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 1 e alle premesse, o comunque un interesse al benessere ambientale e sociale dei territori rivieraschi al fiume Po.

10 Gli aderenti si impegnano a concorrere al raggiungimento degli obiettivi secondo le proprie possibilità e a mettere a disposizione strumenti e risorse nelle modalità indicate dall'apposito successivo articolo. Ogni soggetto aderente definisce, con atto del proprio rappresentante legale, un referente incaricato di rappresentare la propria organizzazione nei momenti decisionali derivanti dal presente Protocollo. Articolo 3 -OGGETTO DEL PROTOCOLLO Oggetto del presente Protocollo è la definizione dei rapporti fra gli aderenti. A tal fine vengono individuate le seguenti istanze: Struttura di coordinamento. Ente capofila. La Struttura di coordinamento è composta dai seguenti soggetti: Il Comune di San Daniele Po come coordinatore del territorio di Cremona. Il Comune di Colorno come coordinatore del territorio di Parma. Il Comune di Guastalla come coordinatore del territorio di Reggio Emilia. Il Comune di Motteggiana come coordinatore del territorio di Mantova. Il Comune di Piacenza. L'Autorità di Bacino fiume Po. L'Università degli Studi di Parma. Legambiente Onlus. Articolo 4 -ENTE CAPOFILA E SUOI COMPITI COMPITI DELLA STRUTTURA DI COORDINAMENTO E' nominato Ente capofila l'autorità di bacino del fiume Po. Suo compito è fungere da segreteria tecnica per l'attuazione degli obiettivi del presente Protocollo e mantenere i rapporti con l'unesco, le Istituzioni nazionali ed internazionali. Svolge inoltre la funzione di tesoreria per quanto riguarda la gestione delle risorse disciplinate dal presente Protocollo. E' suo compito verificare la disponibilità di nuove adesioni di Comuni, Università e portatori di interesse come anche la ricerca di sponsor previo la adozione di specifico regolamento.

11 È compito della struttura di coordinamento predisporre il calendario delle iniziative di informazione e di sensibilizzazione verso la popolazione, organizzare la presenza della Candidatura MAB Unesco nelle varie iniziative organizzate sul territorio e definire la produzione di materiale informativo e di comunicazione. Articolo 5 COMPITI DEGLI ADERENTI Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra esposti gli aderenti, per la durata del presente Protocollo, si impegnano a garantire risorse economiche e/o attività strumentali, secondo le indicazioni seguenti: i Comuni si impegnano: a rendere disponibile un referente per quanto riguarda le richieste di dati, la produzione di materiali e redigere gli atti di propria competenza; a condividere i materiali e le informazioni del percorso di candidatura verso i propri cittadini, utilizzando i propri strumenti di comunicazione; Le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia si impegnano a garantire i punti di cui sopra e a a sostegno delle attività previste dal Protocollo. L'Autorità di Bacino del fiume Po mette a disposizione la propria struttura per fungere da segreteria tecnica. L'Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Bioscienze, mette a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze scientifiche. Provvederà inoltre agli studi preliminari che saranno attuati mediante lo svolgimento di tesi di laurea in diversi corsi di studio sia triennali che magistrali. A tal fine saranno individuati, almeno in parte, studenti provenienti dai territori interessati alla candidatura. Legambiente Onlus, che già ha organizzato i primi eventi propedeutici alla candidatura, si impegna a sostenere il percorso, ampliare la rete dei soggetti coinvolti e a garantire la copertura comunicativa attraverso i propri strumenti nazionali e locali (ufficio stampa, social media, siti, ecc.). L'Associazione è inoltre disponibile a garantire l'attività di animazione territoriale, organizzare eventi e campagne di informazione specifiche. Non avendo entrate proprie come gli altri aderenti, questa attività è attivabile in caso di copertura dei costi con la sottoscrizione di convenzioni specifiche. Articolo 6 RAPPORTI FINANZIARI

12 Le quote di partecipazione ai costi della convenzione verranno preventivamente determinate ed imputate ai comuni singoli ovvero raggruppati, in associazioni, unioni o consorzi secondo le intese tra questi intercorrenti. Ad eventuali iniziative programmate su scala territoriale i Comuni aderenti potranno partecipare in modo autonomo. Compito degli aderenti sarà anche la ricerca di eventuali contributi elargiti da soggetti esterni. Articolo 7 -DURATA E SCIOGLIMENTO Il presente Protocollo d'intesa ha validità dalla data di sottoscrizione da parte dei componenti la struttura di coordinamento, indicativamente prevista per novembre 2016, e gli impegni si riterranno sciolti al momento della presentazione della candidatura come Riserva MAB all'unesco.