CONSIGLIO PROVINCIALE DI BOLOGNA I convocazione 30a Seduta. Estratto dal verbale della seduta pubblica del 27/06/2011
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1 CONSIGLIO PROVINCIALE DI BOLOGNA I convocazione 30a Seduta Estratto dal verbale della seduta pubblica del 27/06/2011 Presiede il Presidente del Consiglio Caliandro Stefano E' presente la Presidente della Provincia DRAGHETTI BEATRICE Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti i Consiglieri: CALIANDRO STEFANO GUIDOTTI SERGIO BARELLI MAURIZIO BARUFFALDI MARIAGRAZIA COCCHI ANNA COSTA ELENA DEGLI ESPOSTI EDGARDA DONINI RAFFAELE FABBRI MARILENA FINELLI RAFFAELE FUSCO MARIETTA(**) GNUDI MASSIMO MAZZANTI GIOVANNI MARIA MUSOLESI NADIA NALDI GIANCARLO REBECCHI NARA TORCHI EMANUELA VANNINI DANIELA ZANIBONI GABRIELE FINOTTI LUCA LEPORATI GIOVANNI(**) MAENZA SALVATORE MAINARDI MARCO(**) RUBINI CLAUDIA NANNI PAOLO BORGONZONI LUCIA (*) MARZOCCHI ALESSANDRO SORBI MAURO TOMMASI GIANFRANCO FLAIANI ROBERTO (*) RAISI ENZO(*) SABBIONI GIUSEPPE TARTARINI FABIO(**) PAGNETTI FRANCESCO RAMBALDI FLORIANO VENTURI GIOVANNI Presenti n.30 Sono altresì presenti i componenti della Giunta Provinciale: VENTURI GIACOMO BURGIN EMANUELE DE BIASI GIUSEPPE(*) PONDRELLI MARCO BARIGAZZI GIULIANO(*) CHIUSOLI MARIA(*) MONTERA GABRIELLA PRANTONI GRAZIANO(*) (*) = assente (**) = assente giustificato Scrutatori: FINOTTI LUCA, NALDI GIANCARLO, VENTURI GIOVANNI. Partecipa il Segretario Generale GIOVANNI DIQUATTRO. omissis DELIBERA N.35 - I.P. 3431/ Tit./Fasc./Anno /1/2011 SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO TUTELA E SVILUPPO FAUNA Regolamento per l'organizzazione e il coordinamento del servizio di recupero degli ungulati feriti in provincia di Bologna.
2 DISCUSSIONE Passiamo adesso alla modifica del regolamento per l organizzazione e il coordinamento dei servizi di recupero degli ungulati feriti in Provincia di Bologna. Assessore Montera vuole illustrare questa modifica? La diamo per acquisita. Bene, la discussione è aperta. Non vedo iscritti. Se confermate questo, allora passiamo alle dichiarazioni di voto. Non vedo dichiarazione di voto e, quindi C è Finotti. Prego, Finotti. CONSIGLIERE FINOTTI: Grazie, signor Presidente. Questa delibera che è venuta in Commissione ha suggerito onestamente durante il dibattito nella Commissione stessa alcune perplessità. Le perplessità nascevano dalla reale esigenza di procedere al recupero degli animali feriti da incidenti stradali o, ancora di più, da cacciatori che non sono stati bravi, nel senso che non sono riusciti ad abbattere immediatamente l animale e quindi l anno lasciato libero di girovagare anche se, ahimé, ferito. Ora, il problema reale è che la Provincia fa un piano di abbattimento per quello che riguarda gli ungulati più o meno immobili e il piano di abbattimento prevede la possibilità di uccidere di selezione un numero consistente di animali per cercare di riportare a quel livello di possibilità di numero contenuto per quelle che sono le esigenze del territorio. Se per certi tipi di animali, ad esempio cinghiali, ha un senso onestamente recuperare un animale ferito, perché comunque può essere un animale che diventa pericoloso per l uomo, per altre realtà tipo per esempio il capriolo, questo recupero lascia abbastanza perplesso, perché non consente comunque ai predatori, a cominciare dal lupo, di cibarsi di animali che sono ovviamente deboli e che, quindi, magari costringono lo stesso lupo o volpe, o qualche cosa altro a razziare pollai invece che gli allevamenti di pecore. Quindi diciamo che questa scelta di utilizzare i cani, cani speciali, specifici per recuperare e rintracciare questi animali feriti, in un caso specifico che è quello del capriolo, ci lascia onestamente abbastanza perplessi. Il problema reale è che esiste un numero troppo grande ancora di ungulati sul nostro territorio e che, probabilmente, quelli che sono i censimenti che vengono fatti sono, a tutt oggi, dei censimenti che sono non realmente veri, perché se la Provincia riesce realmente a dare corso a quel numero di abbattimenti che sono stabiliti dalla Provincia stessa, non si capisce perché il numero dei caprioli soprattutto, ma anche dei cinghiali, eccetera tende comunque ad aumentare, perché noi vediamo i caprioli in zone che fino a poco tempo fa non li abbiamo mai visti. Vediamo i caprioli che cominciano a scorrazzare al di qua della via Emilia, al di qua dell autostrada o comunque nei giardini di tutte quelle abitazioni che ci sono nella prima collina. Questo vuol dire che c'è un aumento di questo animali, che o la Provincia non riesce a dar vita a quello che realmente è l abbattimento specifico, oppure la Provincia sbaglia o chi fa i censimenti sbaglia il numero de censimenti stessi. Quindi il problema è un problema vero. Su questa delibera, ripeto, per quello che riguarda soprattutto una parte, ma comunque sulla delibera in generale, ci asterremo.
3 Grazie, Consigliere. Consigliere Finelli. CONSIGLIERE FINELLI: Grazie, Presidente. Io credo che questa delibera sia importante sostanzialmente per due motivi. Il primo è quello della sicurezza. Qui non parliamo di un ciclo naturale, predatori e animali che sono predati. Se noi fossimo in presenza di un equilibrio naturale, la natura, come dire, farebbe il suo corso e non avremmo bisogno né di selettori quindi di abbattimento di capi in esubero, come diceva il collega Finotti, che sono comunque un problema che da sempre in qualche modo pervade i nostri territori e probabilmente anche il minor numero di ungulati consentirebbe anche una situazione più tranquilla anche rispetto agli incidenti automobilistici. Dicevo, un sistema di sicurezza perché, un animale ferito se ferito gravemente probabilmente va a morire da qualche parte, ma se non recuperato determina dei problemi anche igienico-sanitari perché non ci sono abbastanza predatori per. In realtà se è ferito leggermente, parlo indistintamente, chiaro che la pericolosità di un cinghiale ferito è di un livello, ma anche un capriolo ferito, se è ferito leggermente molto più facilmente può determinare delle situazioni di pericolo anche per la viabilità. Questo ma lo dicevano degli esperti, mi sono documentato dopo la Commissione, lo stesso gestore di Monte Adone mi ha telefonato dopo un intervento sul giornale, che io non avevo neanche letto, da parte mia, per illustrarmi alcune problematiche, quindi questo mi ha convinto ancora di più della bontà di questo intervento. Poi c'è una motivazione, se volete, secondaria ma per me molto importante: è una situazione di civiltà dare il colpo di grazia, la dico così, a un animale ferito che potrebbe risultare morente per tante e tante ore, non dico giorni, in agonia e mi sembra un segno di assoluta inciviltà far soffrire un animale che potrebbe, con il colpo di grazia, terminare le sue sofferenze. Debbo dire che i nostri operatori fanno questo lavoro, e abbiamo avuto occasione di ringraziarli anche in Commissione, credo con grande coscienza e con grande professionalità, e in questo senso c'è una sicurezza appunto anche che il lavoro venga fatto in maniera ineccepibile ed è per questi motivi che il gruppo del PD voterà a favore di questa delibera. Grazie, Consigliere. Consigliere Sabbioni. CONSIGLIERE SABBIONI: Anche il gruppo di Futuro e Libertà voterà a favore della delibera per alcuni dei motivi che sono indicati nella delibera stessa e che sono stati ripresi anche dal collega Finelli. Il problema più importante è quello igienico-sanitario nel senso che, pur avendo una presenza di lupi sul nostro territorio, non sono sufficienti a divorare tutti gli animali feriti durante le battute di caccia e quindi, soprattutto col caldo per esempio, lasciare che ci siano animali in putrefazione sul territorio è un
4 ovvio pericolo dal punto di vista igienico-sanitario. C'è poi anche un problema etico che deriva anche da una nuova cultura verso gli animali, nel senso che c'è una maggiore tutela dei diritti degli animali che non deve riguardare soltanto gli animali di affezione, cioè i cani e i gatti, ma deve riguardare la generalità degli animali, quindi anche il capriolo che pure è in esubero sul nostro territorio, al quale diamo la caccia e forse non gliela diamo neanche in modo sufficiente perché pensiamo che i caprioli siano un certo numero, ma probabilmente sono molti di più di quel certo numero che immaginiamo che sia, tanto per intenderci, perché non è solo una mia percezione ma io vedo caprioli dappertutto, sono simpatici ma li vedo dappertutto, il che vuol dire che sono tantissimi, non è che io immagini il capriolo e lui in qualche modo si materializza. Ce ne sono tantissimi, lo dico all'assessore Montera, alla quale avevo già riferito questa cosa, nel senso che probabilmente bisogna riprendere in mano il tema del numero di questa popolazione di caprioli, quindi sulla delibera sono favorevole. Mi permetto soltanto di correggere un errore materiale, è una delibera che è stata letta da un'enormità di persone però c'è un errore materiale che sarebbe bene correggere. Ve lo dico: lì, nella motivazione bravo, fu stato approvato. Bravo, Venturi, te ne sei accorto anche tu? Bravo (Intervento fuori microfono, non udibile) No, no va bene, ma ci dovete portare le delibere corrette anche perché le leggete prima in tanti, quindi prima che se ne accorga un modesto Consigliere, bisogna che se ne accorgano anche gli impiegati che le battono, i dirigenti che le firmano, quelli che danno il parere di regolarità, tutte queste cose qua. L'altra cosa: sarebbe anche opportuno, quando si cita la Consulta faunisticovenatoria che ha espresso il proprio parere sul presente regolamento nella seduta del 18 maggio, se uno cerca il verbale che il verbale sia a disposizione perché io l'ho fatto cercare ma il verbale non l'ho trovato. C'è ancora l'ultimo verbale in Internet ma non c'è quello che viene citato in questa delibera. Non ho una curiosità spasmodica, però credo che nel momento in cui viene presentata una delibera e si cita il parere, che non so neanche se è un parere positivo, immagino che sia positivo però sarebbe bene, quando faremo qualcosa del genere ancora in futuro, che il parere ci sia in modo tale che il Consigliere lo può leggere, si può rendere conto che cosa hanno detto gli esperti anche dal punto di vista tecnico. Sono soltanto delle modeste osservazioni, soltanto di carattere amministrativo per il futuro perché sul contenuto della delibera comunque mantengo un parere positivo di necessità nel senso che non si può fare diversamente. Grazie. rettifiche. Non ho altri interventi, quindi do la parola all'assessore Montera per alcune delucidazioni e
5 ASSESSORE MONTERA: Grazie. In effetti la discussione in Commissione è stata molto puntuale e ci tenevo a fare alcune considerazioni brevissime a chiusura degli interventi dei Consiglieri, per precisare alcune cose che già in Commissione sono emerse ma evidentemente non sono state sufficientemente chiarite. Parto dall'ultima battuta: è vero, fu stato approvato, in effetti grida vendetta, io ne ho parlato subito al mio funzionario, visto che è ancora così, e naturalmente proporrò la modifica lessicale perché non si può scrivere così, e non è banale perché l italiano in effetti bisogna provare di scriverlo correttamente. Per quanto riguarda l'intervento del consigliere Finotti, devo dire che lasciare degli animali feriti sul territorio senza occuparsi del loro recupero ai fini di ciò che poi è possibile fare nei confronti questi animali, se è ferita lieve o meno farà la differenza rispetto a come ci si comporterà. Io trovo che lasciare gli animali agonizzanti sul territorio sia un gesto di irresponsabilità istituzionale perché purtroppo, o per fortuna, per certi aspetti purtroppo, non esiste, lo dicevano altri Consiglieri, una condizione per cui i predatori naturali creano su questo un equilibrio, non c'è, se il lupo potesse essere orientato a mangiare l'animale ferito probabilmente sarebbe più sazio e potrebbe non attaccare gli allevamenti ovi-caprini ma siamo nell'ambito delle speranze, Consigliere, questo lo devo dire perché non è banale come un animale viene anche abbattuto. Noi formiamo come Provincia dei selettori, dei cacciatori continuamente con anche un impegno straordinario perché non è che gli uffici della Provincia si moltiplicano nel tempo, i collaboratori vanno in pensione, non se ne assumono più e quindi diminuiscono. Noi facciamo della formazione molto seria finalizzata proprio al fatto che il prelievo degli animali, chiamiamolo prelievo, sappiamo che si tratta di abbattimento, avvenga in maniera tale per cui l'animale abbattuto non soffra nel momento in cui viene abbattuto, perché non è banale come si finisce un animale. Questo ci tengo a sottolinearlo perché noi non possiamo porci in maniera spontaneistica rispetto a queste vicende, pur rispettando il punto di vista degli altri però ci tengo a replicare. C'è un tema che sicuramente riguarda questioni igienico-sanitari, è stato detto dai Consiglieri che sono intervenuti, però c'è anche un tema - ripeto - di etica e di responsabilità nei confronti degli animali feriti. Questo regolamento, e con questo concludo, noi lo abbiamo assunto per adeguarlo alla normativa regionale. È un regolamento vecchio di molti anni e quindi andava rivisto, ma anche perché estendiamo il recupero di animali feriti anche a quelli feriti in incidenti automobilistici, cosa che con il regolamento precedente non era previsto. Anche qui gli incidenti automobilistici da animali, da fauna selvatica aumentano; aumentano perché gli animali stanno, in qualche modo, davvero espandendosi in termini di territorio. Rispetto ai numeri, se volete, faremo una seduta tematica, perché non è vero che i numeri quest'anno sono più impegnativi. I caprioli sono un problema che va tenuto sotto presidio; sui cinghiali siamo riusciti ad avere una riduzione consistente negli ultimi due anni e quindi anche qui magari proprio sui numeri, sui censimenti e sull'andamento delle stagioni venatorie, vediamo di valutare un approfondimento in Commissione, perché può essere utile ai fini anche di rendere i Consiglieri più informati del trend. Grazie.
6 Bene, grazie assessore Montera. Adesso inviterei coloro i quali ci seguono dalla stanza attigua a rientrare e dichiaro aperta la votazione. Una mozione d ordine. Prego, Consigliere. CONSIGLIERE FINOTTI: Ho una mozione d ordine, perché noi siamo intervenuti in dichiarazione di voto. Io credo che la replica dell Assessore non possa avvenire dopo le dichiarazioni di voto, ma debba avvenire dopo i Quindi semplicemente chiedo di avere il diritto di replica, perché l Assessore ha detto delle cose assolutamente rilevanti e importanti, però, a questo punto, chiedo di avere il diritto di replica, perché se no avrei replicata all Assessore durante la dichiarazione di voto. Quindi semplicemente per questo. Prego, le è accordato. CONSIGLIERE FINOTTI: Sarò molto molto veloce, eccetera. Assessore, su questo discorso ci siamo già intrattenuti ovviamente nella sua replica anche durante il dibattito. Il problema reale è che vengono ricercati questi animali feriti e non sappiamo questi animali feriti che fine fanno, nel senso che non si capisce perché l animale ferito possa venire curato. È questa quella che è la discrepanza assoluta di questa cosa, cioè noi cerchiamo di prendere degli animali che dobbiamo abbattere come controllori; nel momento che li andiamo a prendere e che sono feriti cerchiamo di curarli. Questo è un controsenso totale. Se gli animali che sono feriti venissero abbattuti completamente nel momento del ritrovamento, potrebbe avere un senso. Nel momento del ritrovamento, invece, questi animali ed è quello che abbiamo discusso anche l altra volta Assessore è un po a scelta di chi lo ritrova, in funzione della gravità dell animale stesso se procedere all abbattimento oppure procedere a un tentativo di, chiamiamola, guarigione. Ovviamente questo è il discorso della perplessità che le dicevo prima e sulla quale andiamo incontro al discorso dei caprioli che le facevo prima. E sono i motivi per i quali ci asteniamo su questo tema. Se, invece, si fosse proceduto automaticamente all abbattimento dell animale ferito, avremmo votato a favore di questo regolamento. Bene. Allora riprenderei, invitando chi ci segue dalla stanza attigua, a rientrare. Dichiaro aperta la votazione.
7 IL CONSIGLIO Decisione 1. Approva il il nuovo Regolamento per l organizzazione e il coordinamento del servizio di recupero degli ungulati feriti in provincia di Bologna testo che si allega alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale (Allegato n. 1). 2. Stabilisce che con l'entrata in vigore del presente Regolamento, il primo giorno del mese successivo alla compiuta pubblicazione all'albo pretorio telematico, come previsto e consentito dall'art. 85, comma 2 del vigente Statuto, nonché dall'art. 13 del regolamento stesso, viene abrogato il precedente Regolamento per l'organizzazione e il coordinamento del servizio provinciale di recupero degli ungulati feriti in provincia di Bologna approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 55 del 17 luglio Motivazione La Legge Regionale n. 8/94 1 disciplina il recupero dei capi feriti in azione di caccia. Il Regolamento Regionale per la gestione degli ungulati in Emilia Romagna 2 prevede che la Provincia disciplini il servizio di recupero dei capi feriti in azione di caccia o per altre cause avvalendosi dei soggetti abilitati a conduttore di cani da traccia. Con Delibera di Consiglio Provinciale n. 55 del 17 luglio 2001 è stato approvato il Regolamento per l'organizzazione e il coordinamento del servizio provinciale di recupero degli ungulati feriti in provincia di Bologna il quale, in oltre 10 anni di vigenza, ha ottenuto dei risultati incoraggianti e ha dimostrato la grande rilevanza dell'attività del recupero degli ungulati feriti: per ogni stagione venatoria, infatti, vengono richiesti oltre 750 interventi a fronte di circa capi di cervidi abbattuti nell'esercizio di caccia. Tuttavia, in questi 10 anni, sono state introdotte rilevanti novità nella gestione degli ungulati e in particolare il Regolamento Regionale, a cui faceva riferimento la deliberazione n. 55/2001, è stato rinovellato anche per quanto riguarda l'attività del recupero degli ungulati feriti. Si ritiene pertanto necessario e opportuno adeguare il regolamento provinciale approvato nel 2001 con gli aggiornamenti normativi. fermo restando che non vengono introdotte modifiche 1 Legge Regionale n. 8/94 Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria e successive modifiche, art. 56 comma 4: Per il recupero dei capi feriti è consentito l'uso dei cani da traccia purché abilitati in prove di lavoro organizzate dall'enci. I conduttori di cani da traccia sono abilitati dalla Provincia previo corso di istruzione e superamento di una prova d'esame. A tale scopo essi possono fare uso delle armi di cui all'art. 13 della legge statale. Le operazioni, da svolgersi con l'uso di un solo cane, possono essere effettuate anche fuori degli orari previsti per la caccia e nelle giornate di silenzio venatorio su tutto il territorio. Negli ambiti protetti e nelle aziende venatorie la ricerca viene compiuta con l'autorizzazione della Provincia competente o del titolare dell'azienda venatoria. Le spoglie dell'animale recuperato sono di proprietà del cacciatore che lo ha ferito. 2 Regolamento Regionale n. 1 del 27 maggio 2008 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna", art. 20 Recupero dei capi feriti.
8 particolarmente sostanziali in quanto, come detto, l'assetto strutturale del precedente regolamento si è rilevato più che soddisfacente. Si ribadisce l'importanza di questo tipo di attività, tenuto conto inoltre che il recupero degli ungulati feriti si configura come un servizio esclusivamente di carattere volontaristico a contenuto etico-ambientale, altamente qualificato, poiché finalizzato alla tutela e alla gestione delle popolazioni di ungulati con finalità di prevenzione sociale e igienico sanitarie. Si precisa che nel nuovo regolamento viene disciplinato anche il fenomeno degli ungulati feriti a seguito di cause diverse dall attività venatoria (quali ad esempio l'investimento stradale) che precedentemente non era indicato: in questi casi, qualora l animale sia ancora in vita, viene data la possibilità al recuperatore di valutarne le condizioni fisiche e di inviarlo a un CRAS (Centro di Recupero Animali Selvatici) oppure di procedere al suo abbattimento. Al fine dell assunzione del presente provvedimento si è tenuto conto dell istruttoria tecnica curata dalla U.O. Gestione ungulati e controllo faunistico. La Consulta Faunistico Venatoria ha espresso il proprio parere sul presente Regolamento nella seduta del 18 maggio Pareri Sono stati richiesti e acquisiti agli atti 3 il parere del Dirigente del Servizio Tutela e Sviluppo Fauna in relazione alla regolarità tecnica, e del Segretario Generale, in relazione alla dichiarazione di conformità giuridico-amministrativa. Le Commissioni Consiliari 1^ e 6^ hanno espresso parere favorevole nella seduta congiunta del Allegati Allegato n. 1): Regolamento per l'organizzazione e il coordinamento del servizio di recupero degli ungulati feriti in provincia di Bologna. 3 Ai sensi dell'art. 49 del D.lgs n. 267 del 18/08/2000 Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali.
9 Messo ai voti dal Presidente, il su esteso partito di deliberazione è approvato con voti favorevoli n.26 (DRAGHETTI BEATRICE, CALIANDRO STEFANO, GUIDOTTI SERGIO, BARELLI MAURIZIO, BARUFFALDI MARIAGRAZIA, COCCHI ANNA, COSTA ELENA, DEGLI ESPOSTI EDGARDA, DONINI RAFFAELE, FABBRI MARILENA, FINELLI RAFFAELE, GNUDI MASSIMO, MAZZANTI GIOVANNI MARIA, MUSOLESI NADIA, NALDI GIANCARLO, REBECCHI NARA, TORCHI EMANUELA, VANNINI DANIELA, ZANIBONI GABRIELE, NANNI PAOLO, SORBI MAURO, TOMMASI GIANFRANCO, SABBIONI GIUSEPPE, PAGNETTI FRANCESCO, RAMBALDI FLORIANO, VENTURI GIOVANNI), contrari n.0 (), e astenuti n.4 (FINOTTI LUCA, MAENZA SALVATORE, RUBINI CLAUDIA, MARZOCCHI ALESSANDRO), resi con strumentazione elettronica. omissis Il Presidente Caliandro Stefano - Il Segretario Generale GIOVANNI DIQUATTRO Estratto conforme all'originale. La presente deliberazione viene pubblicata all'albo Pretorio della Provincia per gg.15 consecutivi dal 01/07/2011 al 15/07/2011. Bologna, 30/06/2011 IL SEGRETARIO GENERALE Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell art. 20 del "Codice dell'amministrazione digitale" (D.L. vo 82/2005)
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