19 giugno 2013 Lauree ad honorem a Sidney G. Tarrow e a Ermanno Olmi

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Onorato Mattioli
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1 19 giugno 2013 Lauree ad honorem a Sidney G. Tarrow e a Ermanno Olmi Autorità, Colleghe e Colleghi, Signore e Signori, graditi Ospiti, Ho l onore e il privilegio di porgere a tutti il più caloroso saluto e di darvi il benvenuto del nostro Ateneo in questa nostra Aula Magna intitolata a Galileo Galilei, aula densa di storia, luogo solenne in cui sono incomparabilmente riassunti gli otto secoli di vita della nostra Università. Tutti discipline gli ambiti del sapere sono qui rappresentati, dalle discipline umanistiche alle scientifiche, dalle mediche alle giuridiche, dalle artistiche alle sociali. Oggi siamo qui riuniti per una delle cerimonie più significative ed importanti della nostra vita accademica, la laurea ad Honorem. E a tutti noto come l Università di Padova, in coerenza all equilibrio cui cerca sempre di attenersi, sia per tradizione estremamente attenta nell attribuzione di questo prestigioso riconoscimento a personalità illustri della vita scientifica o sociale. Oggi dunque è una giornata impegnativa e particolare, perché l Ateneo ha deciso di conferire assieme due lauree ad honorem, a Sidney Tarrow e a Ermanno Olmi. Le motivazioni di carattere più propriamente accademico di questi due conferimenti sono contenute nelle delibere che verranno lette tra poco dal prof. Gianni Riccamboni e dal prof. Giuseppe Micheli, ma vorrei brevemente tratteggiare le figure dei nostri due neo-laureati per mettere in 1

2 risalto quei lati della loro personalità che ci rendono orgogliosi di attribuire loro questo nostro riconoscimento. Sidney Tarrow nasce a New York nel 1938, ottiene il Ph.D. in Scienza politica all Università di Berkeley nel 1965, diventa Associate Professor alla Yale University e Full Professor alla Cornell University, dove è attualmente Professor of Government Emeritus. Fin dall inizio della sua carriera scientifica, il prof. Tarrow ha focalizzato i suoi studi e le sue competenze di scienziato politico con forti interessi comparativi sulla società e sulla politica europea: le sue prime ricerche hanno infatti riguardato il comunismo italiano e francese degli anni 60, si sono poi estese negli anni 70 allo studio comparato delle politiche locali e successivamente ai movimenti sociali, in particolare alle azioni di protesta collettiva, rispetto alle quali la chiarificazione concettuale introdotta dal prof. Tarrow ha apportato un contributo di decisivo rilievo. Fondamentale in tal senso il suo Democracy and Disorder (Oxford, 1989), che riceve il premio per il miglior libro sul tema del comportamento collettivo e i movimenti sociali, assegnato dall American Sociological Association. Nel 1998 pubblica per la Cambridge University Press Power in Movement: Social Movements and Contentious Politics, dove analizza in profondità le motivazioni culturali, organizzative e personali della forza dei movimenti sociali. Vi evidenzia come il loro ciclo di sviluppo sia fortemente condizionato dal livello delle strutture di opportunità offerte e mostra come i movimenti sociali, pur dotati di un potere di diversa natura rispetto a quello delle istituzioni, siano in grado di influenzare molti aspetti 2

3 della vita sociale, come i comportamenti individuali, la cultura politica e anche il corso delle riforme. L idea di fondo che la partecipazione cresce quando si aprono spazi di accesso alla decisione politica rivela una persistente, indubbia attualità. La laurea h.c. a Sydney Tarrow, teorico non disgiunto dalla ricerca empirica nei confronti dei fenomeni collettivi, vuol essere anche un riconoscimento ed un segno di attenzione per la tradizione, giovane ma robusta, degli studi politologici nel nostro Ateneo, per l interesse che gli studiosi padovani hanno mostrato intessendo stretti legami con Sidney Tarrow. Mi piace ricordare che Sidney Tarrow è anche fortemente impegnato sia sul tema dei diritti umani, al quale la nostra Università dedica da molti anni una speciale attenzione, in particolare nel suo Centro di Ateneo per i diritti umani; sia sul tema della pace, per il quale siede nell Advisory Board della Facoltà Statunitense per la Pace tra Israele e Palestina. L Ateneo di Marsilio da Padova è veramente onorato di offrirgli oggi questo riconoscimento, nel segno della salda amicizia tra Italia e Stati Uniti e dell universalità della scienza, anche quella politica. 3

4 Ermanno Olmi nasce a Bergamo nel 1931 e già negli anni 50, anni prodigiosi per il cinema italiano, esordisce con la realizzazione di numerosi documentari sulla produzione industriale, da lavoratore in un azienda che gli affida le attività ricreative per i dipendenti. Gli oltre 40 documentari girati in quei pochi anni mostrano già quel che sarà un leitmotiv delle sue opere, la profonda attenzione per il lavoro dell uomo, proprio in quella decisiva fase di trasformazione sociale legata al rapido passaggio da un economia agricola a una prevalentemente industriale. Nel 1959 il debutto sul grande schermo, con il lungometraggio Il tempo si è fermato, storia dell amicizia tra uno studente e un guardiano di diga, ambientata nella solitudine dell alta montagna: Olmi qui dimostra già di saper catturare le parole e i silenzi dei protagonisti e della natura, grazie a quella cultura contadina che fa parte delle sue solide radici. Nel 1961, con il lungometraggio Il posto, prodotto assieme ad un gruppo di amici, arriva il primo prestigioso riconoscimento, il Premio della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1965 esce E venne un uomo, biografia di Papa Giovanni, bergamasco come lui. Avvicinandosi al tema religioso, Olmi si dimostra maestro nell isolare il valore rituale dei gesti, ricercando la presenza del sacro nel quotidiano dei suoi protagonisti. Nel 78 esce L albero degli zoccoli, forse il suo capolavoro assoluto, premiato con la Palma d oro al festival di Cannes e con il Premio César per il miglior film straniero, assegnato dall Académie des arts et techniques du cinéma, film dallo sguardo miracolosamente poetico e realistico insieme, su quel mondo contadino in cui Olmi è cresciuto e al quale è sempre rimasto legato. E poi ancora La leggenda del santo 4

5 bevitore, dall omonimo racconto di Joseph Roth, che si aggiudica il Leone d oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel Non credo servano altri titoli, altri elementi per sottolineare l assoluto prestigio professionale del nostro neo-laureato. Voglio solo ricordare come Ermanno Olmi sia profondamente legato alla nostra regione: lui bergamasco, nato in terre dove la Serenissima ha lasciato un segno profondo, già dalla metà degli anni 60 ha deciso di trasferirsi da Milano ad Asiago, dove il nostro Ateneo, da più di 70 anni, scruta con passione e meraviglia il limpido cielo stellato dell Altopiano e dove viveva un altro nostro laureato illustre, Mario Rigoni Stern. Entrambi, in modi diversi, strettamente attenti a valorizzare nelle loro opere le radici delle identità culturali, delle tradizioni e della memoria delle piccole, grandi storie. Anche per questo siamo felici e onorati di poter annoverare da oggi Ermanno Olmi nel numero dei nostri illustri laureati. 5

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