STÜCKE Pezzi invisibili

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1 STÜCKE Pezzi invisibili di e con Vaninka Riccardi Riccardo Colombini Matteo Riccardi Roberta Villa Regia Le FenicieTeatro Collaborazione alla drammaturgia e alla regia Valerio Bongiorno Training d attore, azioni sceniche Silvia Baldini Tecnica teatro d attore e narrazione Produzione Associazione tra artisti Ciridì Lo spettacolo A un gruppetto di ragazzini viene assegnata una ricerca sulla Shoah. Questo è il pretesto che permette ai quattro attori in scena di rievocare quella situazione, realmente accaduta a una di loro, e di cominciare a cercare. Si cerca davvero nei libri (di una biblioteca scolastica? Di una biblioteca cittadina? Non è importante, la scena è riempita di libri) e dai libri escono parole e dalle parole definizioni e dalle definizioni domande e quindi altre parole. La ricerca procede come un fiume in piena, tra le sorprese del gioco teatrale e i cambi di piano narrativo, e parla di antisemitismo, pregiudizio (da dove vengono i pregiudizi contro gli ebrei? E contro le persone? Ma come è fatto un ebreo? E una persona?), razza, etnia, per addentrarsi sempre più nel problema delle leggi razziali, in Italia e in Germania, dell ascesa di Hitler, della ghettizzazione, della deportazione fino alla soluzione finale. Finché ci si imbatte in domande più grandi. Domande che cercano di riempire vuoti. Domande di fronte a una mancanza. Di fronte a pezzi che mancano. Di fronte a pezzi invisibili. E allora che arrivano le storie. Le storie di coloro erano diventati stucke, pezzi da ghettizzare, deportare, uccidere. Sono le testimonianze degli invisibili. Dopo le date, i dati, i numeri arrivano le voci delle persone.

2 L atmosfera cambia e il gioco lascia spazio al respiro della narrazione, che privilegia le voci di testimoni piccoli (ragazzini e bambini) e dà spazio alla Shoah degli ebrei italiani, così vicina che troppo spesso ce ne dimentichiamo. Il ricordo della deportazione e dei campi è lasciata alle loro parole, da cui gli attori si lasciano abitare voce e corpo. E alla fine le domande grandi rimangono. Ma sono le domande che ci fanno andare avanti. Note Ci sono diversi modi per fare una ricerca: si può cercare nei libri o navigare in internet; si possono catalogare gli argomenti o procedere in ordine sparso; si può partire dalle parole e seguirne le definizioni. Se la ricerca riguarda la Storia, si possono segnare date, numeri, fatti, cause, effetti. In ordine. Con precisione. Poi però succede qualcosa. Arrivano le domande. Quelle a cui non si riesce a rispondere, perché vanno al di là della Storia, coinvolgono le storie. Le storie delle persone. E quindi, inevitabilmente, coinvolgono noi. E allora si può far finta di niente o affrontare l incontro. L incontro con libri che narrano storie di persone. Questo è accaduto a una di noi, Roberta, da ragazzina (quando è cominciata la mia storia con la Storia ). Questo è accaduto a noi per la preparazione dello spettacolo e continua ad accadere nel nostro lavoro di salvataggio della Memoria dall oblio. Di recupero di pezzi preziosi. La Memoria è un lavoro; non può essere solo ricordo, questo è l inizio. Per impedire che questa giornata diventi solo una ricorrenza occorre farla entrare nel nostro quotidiano, farla prossima a noi, non allontanarla, aiutandoci anche sentendo e re-citando le parole delle vittime di casa nostra. Luoghi che molti di noi vedono tutti i giorni portano dentro quei segni: mura che hanno visto e sentito il dolore e anche l indifferenza. Quella storia non è una storia così lontana, riguarda anche me. Forse possiamo imparare a non restare sordi, oggi per domani e ancora. Leggerezza per i Piccoli Solo questo Leggerezza Valerio Bongiorno

3 STUCKE. Pezzi invisibili SCHEDA DIDATTICA La genesi dello spettacolo Ci siamo chiesti, ancora una volta, come fare uno spettacolo sulla Shoah pensando soprattutto ai ragazzi delle scuole. Avevamo i testi raccolti nel 2001 per una necessità didattica : presentare ai ragazzi di una scuola media un progetto teatrale di lettura animata sulla Shoah. La raccolta di materiali e la ricerca personale ci avevano coinvolto e appassionato al punto da continuare a lavorare sulla struttura già esistente per renderla più vivace e fruibile da parte di un pubblico adolescente. Avevamo azioni, narrazioni e canti. Poi abbiamo incontrato Valerio Bongiorno: con lui abbiamo iniziato a ragionare su come lavorare ulteriormente lo spettacolo, come renderlo più agito e più diretto per il pubblico del teatro ragazzi. Volevamo partire dalle parole; volevamo contribuire, se pur in minima parte, a riempire una mancanza (quello che non sappiamo è chi erano e cosa avrebbero fatto i quasi 11 milioni di vittime dei campi di sterminio nazisti ); volevamo dar voce ai testimoni della Shoah, per dire quello che loro hanno lasciato ai libri. E poi avevamo le domande. Domande a cui nessun libro di storia può trovare risposta. E poi avevamo anche desiderio di leggerezza, di respiro. E poi c era Valerio Bongiorno. Con tutte le sue domande. Con tutta la sua generosità, la sua rabbia e il suo entusiasmo. Così è nato il nuovo spettacolo Voci nella Shoah. La trama dello spettacolo Un gruppo di ragazzini si trova a dover fare una ricerca scolastica sulla Shoah. Tra loro c è Roberta che cerca di organizzare la ricerca secondo uno schema preciso e razionale: c è bisogno di date, fatti, concetti. Ma i libri sono tanti e l argomento così complesso che le domande hanno il sopravvento. Cos è l antisemitismo? Perché gli ebrei nel cinquecento erano a Venezia? Com erano gli ebrei? Cosa vuol dire razza? Chi erano gli ariani? Com era Hitler? E nell entusiasmo della ricerca, qualche volta si trovano libri che Roberta non vuole prendere in considerazione. Sono libri che contengono non date e fatti, ma storie di chi ha veramente vissuto la Shoah, scritti da persone che al tempo di quei tragici eventi erano ragazzini. Intanto si delineano le strategie messe in atto da Hitler, strategie che cominciavano con il privare a poco a poco le persone dei loro diritti per arrivare a considerarle soltanto numeri e quindi stucke pezzi, da confinare, ghettizzare, deportare, concentrare, uccidere. E così, mentre il gruppetto si trova a comporre il quadro completo dei fatti che hanno portato all attuazione del piano di sterminio, Roberta, e con lei i suoi compagni, si trovano ad affrontare altre domande, ben più complesse. Cosa avrei fatto se fossi vissuto in quel periodo? Sarei rimasta a guardare o avrei fatto parte dell ingranaggio? Cosa pensavano coloro che vivevano quei fatti? E allora non resta che lasciar parlare soltanto quei libri che raccontano di testimonianze. E attraverso le parole di Ondina, Ana, Liliana, Piera, Shlomo, Jona, vengono raccontate le fasi della cattura, deportazione, concentramento e (in questi casi) liberazione. 3

4 Sono storie di persone, senza concetti e anche senza risposte. Ma con una certezza: la Shoah è esistita. E' parte del nostro passato. Quello che non sappiamo, invece, è chi erano le quasi dodici milioni di vittime dei campi di sterminio nazisti: i loro volti, uomini donne vecchi bambini, persone ebree e non ebree. E non sappiamo cosa avrebbero potuto dare alla nostra civiltà, in termini di arte, di scienza, di filosofia, e di semplice vita vissuta; non si può in alcun modo quantificare la perdita, ma solo contemplarla senza parole. Però esistono i libri dei sopravvissuti, a dire che il tentativo di eliminare gli Ebrei dall Europa, nonostante tutto è fallito. È a questi libri che ci affidiamo, oggi che diventa indispensabile non perdere la memoria dello Sterminio. Tematiche trattate e spunti di riflessione Lo spettacolo parte con un urgenza: far chiarezza sul significato delle parole, cercando di trasportarne il significato ai giorni nostri, nel tentativo di avere più chiare le risposte. 1. L antisemitismo: che origine ha il termine antisemitismo? Quali conseguenze ha portato, questa parola, nella storia degli ebrei attraverso i secoli? 2. La razza: cosa significa razza? Le leggi razziali in Italia e in Germania sono state l inizio di un piano di sterminio o forse già esistevano da secoli le basi teoriche e pratiche su cui esso si è fondato? 3. Il nazismo: con il nazismo cosa è cambiato nelle relazioni fra le persone ebree e non ebree? 4. Il piano di sterminio: quale logica sta dietro all ideazione e attuazione lenta ma sistematica del piano di sterminio degli ebrei? 5. I numeri: quanti erano gli ebrei in tutta Europa? Quando sono diventati stucke, ovvero pezzi? In che modo si è preparata praticamente la loro deportazione e uccisione? Quale volto, quale nome stava dietro questi numeri? 6. Le storie: di Liliana Segre, Ana Novac, Pera Sonnino, Shlomo Venezia, Jona Oberski, Ondina. Storie di protagonisti, non eroi, persone come noi, ragazzi a quel tempo, che nei libri testimoniano il loro essere sopravvissuti allo sterminio ed essere persone, non pezzi. 7. Il 27 gennaio: la giornata della Memoria. La giornata in cui ricordiamo la Shoah, in cui ci chiediamo perché è successo, e anche la giornata in cui promettiamo di non dimenticare mai, e di continuare a cercare e a fare domande, sul passato e sul presente. BIBLIOGRAFIA Biagi Enzo, La Seconda Guerra Mondiale, vol. 5. Birger Trudy, Ho sognato la cioccolata per anni, Piemme Dall oro Erminia, La casa segreta, Mondadori Dische I., Le lettere del sabato, Feltrinelli Gilbert Martin, Mai più. Una storia dall olocausto, Rizzoli Levi Lia, Che cos è l antisemitismo? Per favore, rispondete., Mondadori Levi P., I sommersi e i salvati, Einaudi Loy Rosetta, La parola ebreo, Einaudi Molesini Andrea, Nero latte dell alba. Libri che raccontano lo sterminio, Mondadori Novac Ana, I giorni della mia giovinezza, Mondadori Oberski Jona, Anni d infanzia, La Giuntina Orlev Uri, L isola in via degli uccelli, Salani Uhlman F., L amico ritrovato, Feltrinelli Velmans Edith, Il libro di Edith, Frassinelli Wieviorka Annette, Auschwitz spiegato a mia figlia, Einaudi 4

5 LA COMPAGNIA Le FenicieTeatro è una nuova forma per un nuovo progetto artistico, che da oggi si occupa dell attività di spettacolo prodotta e promossa dall Associazione tra artisti Ciridì. Le FenicieTeatro è una giovane compagnia teatrale professionista della provincia di Milano (Magenta), che vuole portare il teatro a essere incontro corale tra le persone e il loro territorio, tra le persone e la memoria collettiva, dove una piccola storia quotidiana possa diventare una parte della grande Storia nel mondo. Opera sul territorio regionale e nazionale dal 2000 con spettacoli, reading, animazioni, progetti tematici, teatro di strada. La compagnia, fondata da Micaela Cipullo, Roberta Villa e Vaninka Riccardi, provenienti dalla specializzazione in Arti e Spettacolo del corso di laurea in Lettere dell Università Cattolica di Milano, è formata da attori e operatori teatrali in continuo aggiornamento artistico, animativo e formativoeducativo. Le FenicieTeatro si caratterizza come compagnia di Teatro Ragazzi, con progetti destinati alle nuove generazioni e legati alla Memoria e alla valorizzazione del territorio; tra gli spettacoli ricordiamo Il Bosco Magico; I viaggi di Martina; E fiorita la Primavera, realizzato in occasione del 60 anniversario della Liberazione, Stücke pezzi invisibili, spettacolo sulla Shoah che ha debuttato a gennaio 2006, Non s ha da fare, narrazione teatrale su I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. INFO: Roberta Villa (referente per Le FenicieTeatro) Tel: Vaninka Riccardi ASSOCIAZIONE TRA ARTISTI CIRIDI' Sede legale via P. Beretta, Magenta (MI) info@ciridi.com ASSOCIAZIONE TRA ARTISTI CIRIDÌ Sede legale via P. Beretta 5, Magenta (MI) P.IVA e C.F