ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: DALLA SALUTE BIOLOGICA ALLA SALUTE BIOGRAFICA
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- Norberto Manzi
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1 ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: DALLA SALUTE BIOLOGICA ALLA SALUTE BIOGRAFICA SETTORE e Area di Intervento: Assistenza (A) Malati terminali (09) OBIETTIVI DEL PROGETTO Le attività, previste dal progetto, in continuità con le precedenti progettazioni, che hanno registrato positivi riscontri, sviluppate in coerenza con quanto previsto dal Piano di assistenza, hanno i seguenti obiettivi generali: - valorizzare la centralità della persona, valutata nelle sue esigenze con un approccio di tipo globale, in un ottica di salute possibile, sia biologica e ancor più biografica, con particolare attenzione alla ricerca dell alleanza terapeutica ed all empowerment. L indicatore di risultato sarà il grado di soddisfacimento del paziente e della sua famiglia; - prevenire per quanto possibile, la condizione di non autosufficienza e dopo l'insorgenza della stessa, garantire la continuità delle cure appropriate. L indicatore di risultato sarà la perfetta compliance della terapia con il paziente; - mantenere la persona nella propria famiglia e nel proprio tessuto sociale, con la promozione di interventi assistenziali, sociali e sanitari, volti a favorire l integrazione dei diversi soggetti coinvolti, compreso il volontariato. L indicatore di risultato sarà un incremento dei colloqui del 10% ed un incremento delle attività promesse dal gruppo dei volontari nei confronti delle famiglie passando da 2 attività settimanali a 3 o se è possibile, 4 attività settimanali; - promuovere la cultura palliativa. L indicatore di risultato sarà il numero dei soggetti partecipanti agli incontri/eventi/manifestazioni. Si cercherà di ottenere una media di circa 300 persone ad evento. - consentire ai giovani in Servizio Civile di ampliare, attraverso alcuni moduli della formazione specifica, i contenuti relativi all attività socio-sanitaria al fine di poter acquisire competenze relative al settore di azione, utili ad arricchire il proprio curriculum vitae e migliorare le loro skills. - far diventare proprio di ogni giovane volontario in servizio civile l etica della solidarietà e della dignità della persona anche in fase avanzata di malattia. L indicatore di risultato sarà dato dal grado di soddisfacimento delle attività elencato nel box 8 e riferite a tali obiettivo. - monitorare le attività di progetto e della formazione. ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI OBIETTIVO ATTIVITÀ
2 OBIETTIVO 1 valorizzare la centralità della persona, valutata nelle sue esigenze con un approccio di tipo globale, in un ottica di salute possibile, con particolare attenzione alla ricerca dell alleanza terapeutica ed all empowerment. a. Affiancamento alle figure professionali dell équipe multidisciplinare; b. Partecipazione in qualità di semplici uditori alle riunione dell équipe multidisciplinare Il volontario sarà attivamente coinvolto nel processo di relazione ed integrazione con i malati e i famigliari insieme alle equipe fatta di volontari, operatori e personale medico/infermieristico. OBIETTIVO 2 prevenire per quanto possibile, la condizione di non autosufficienza e dopo l'insorgenza della stessa, garantire la continuità delle cure appropriate c. Supporto all attività svolta dai volontari durante la somministrazione dei pasti; d. Accompagnamento di pazienti non autosufficienti nei luoghi della strutture per la fruizione delle diverse attività previste dal piano assistenziale globale; e. accompagnamento dei pazienti che deambulano anche con l'ausilio di presidi, negli spazi della struttura al fine di vivere tempi differenti da quelli della somministrazione delle terapie nel corso della giornata. Il giovane in SC con gli operatori e il gruppo dei volontari sarà presente durante la dispensa dei pasti per fornire aiuto a chi non è autosufficiente e provvederà su indicazione del team leader a accompagnare i pazienti che hanno difficoltà nella deambulazione, nei luoghi dove si svolgono le attività previste dal piano terapeutico individuale nonché svolgere per loro conto piccole incombenze. OBIETTIVO 3 mantenere la persona nella propria famiglia e nel proprio tessuto sociale, con la promozione di interventi assistenziali, sociali e sanitari volti a favorire l integrazione dei diversi soggetti coinvolti, compreso il volontariato f. Partecipare, dove possibile e comunque da uditore, ai colloqui tenuti dal personale dell équipe con la famiglia dell ammalato; g. Supporto nell organizzazione delle attività promosse dal gruppo dei volontari con particolare attenzione al coinvolgimento della famiglia nelle stesse; Il giovane parteciperà al colloquio preliminare al ricovero tra la famiglia e la figura incaricata dall équipe all accoglienza. Prenderà nota della documentazione necessaria al ricovero e parteciperà all organizzazione di tutte quelle attività promosse dal gruppo dei volontari finalizzate al coinvolgimento dell ammalato e della sua famiglia durante il periodo di permanenza in Hospice. Con i volontari organizzerà, mettendo eventualmente a frutto anche le sue competenze, momenti di festa e di condivisione che vanno dai concerti musicali, alle rappresentazioni teatrali, ai tornei di carte. Inoltre, proporrà eventuali altre attività compatibili con la struttura all interno cui opererà.
3 OBIETTIVO 4 promuovere la cultura palliativa h. Partecipazione a seminari interni, convegni, riunioni di équipe monotematiche, sui temi relativi all obiettivo di cui sopra; i. Supporto all équipe e/o al gruppo dei volontari nell organizzazione di momenti di informazione e sensibilizzazione alle tematiche relative alle cure palliative e agli hospices. j. partecipare in qualità di uditori ai colloqui informativi alle famiglie svolti dal personale amministrativo Il giovane in SC collaborerà nell organizzare tutti quegli eventi che avranno come obiettivo quello di promuovere la cultura delle cure palliative. In particolare gli eventi già in programmazione sono quelli dell 11 Novembre (Giornata nazionale delle Cure Palliative), l 8 Luglio (Anniversario dell Inaugurazione dell Hospice), l ultima domenica di Maggio (Giornata Nazionale del sollievo). Inoltreè previsto un progetto in collaborazione con l Universita di Padova che coinvolgerà gli studenti dell ultimo anno degli Istituti Superiori dal titolo Death Education. In quelle occasioni sarà cura del giovane presentare la propria esperienza al fine di promuovere il Servizio Civile e le ragioni delle scelte del progetto Hospice. OBIETTIVO 5 consentire ai giovani in Servizio Civile di ampliare, attraverso alcuni moduli della formazione specifica, i contenuti relativi all attività socio-sanitaria al fine di poter acquisire competenze relative al settore di azione, utili ad arricchire il proprio curriculum vitae e migliorare le loro skills. k. Formazione generale dei volontari del servizio civile l. Formazione specifica dei volontari del servizio civile Il volontario di servizio civile apprenderà le nozioni teoriche per quanto concerne previste nel piano di formazione generale e specifica previste dal progetto con particolare riguardo a quelle relative alle cure palliative, alla relazione d aiuto, all accompagnamento e alla solidarietà. OBIETTIVO 6 far diventare proprio di ogni giovane volontario in servizio civile l etica della solidarietà m. organizzazione di un seminario formativo sul tema: Campagna informativa sul servizio civile organizzato in partenariato con la ditta Tipolito Vitetum; n. promozione della cultura del servizio civile attraverso il convegno Il Servizio Civile come esperienza di Cittadinanza Attiva organizzato in partenariato con i docenti della LUM Jean Monnet. o. Partecipare al seminario formativo sulle attività di manipolazione e nella gestione di malati in carrozzella organizzato in partenariato con gli esperti del centro
4 Therapia SRL di Bitonto RUOLO I giovani parteciperanno ai seminari/convegni/eventi che li vedranno coinvolti anche nell organizzazione al fine di poter ricevere suggerimenti e richieste specifiche circa le tematiche da trattare. Tali eventi formativi offriranno al giovane in SC quell ampliamento delle conoscenze sia sul versante delle ragioni del servizio Civile sia sul versante specifico delle Cure Palliative. OBIETTIVO 7 monitorare le attività di progetto e della formazione p. Analisi delle aspettative, monitoraggio sulle attività per verificare eventuali azioni migliorative o scostamenti tra quanto programmato e quanto realizzato e monitoraggio della formazione RUOLO Il volontario di servizio civile parteciperà alle attività di monitoraggio previste in itinere dal progetto CRITERI DI SELEZIONE Si rimanda ai criteri di selezione individuati dall UNSC CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Numero ore di servizio settimanali dei volontari 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari 6 Il servizio potrà comportare in alcuni casi l impegno prolungato e talora anche nei festivi in alcune occasioni particolari (es. feste, convegni); Si richiede inoltre una certa flessibilità oraria. Per esigenze legate alla realizzazione del progetto o per iniziative formative, o per iniziative di divulgazione dell esperienza del Servizio civile Volontario, si può rendere necessario utilizzare automezzi messi a disposizione dall'ente o utilizzare mezzi pubblici per eventuali saltuari spostamenti e/o missioni. Il servizio verrà svolto prevalentemente nella sede indicata nel progetto, ma i volontari potranno essere coinvolti in iniziative che comportano anche attività all esterno. La flessibilità oraria e la disponibilità a recarsi presso altre sedi per partecipare ad incontri, seminari e attività formative organizzate durante lo svolgimento del progetto saranno richieste ai volontari anche perché la Fondazione si impegna a far partecipare i volontari alle iniziative sul SC organizzate o promosse dalla Regione e a realizzare il Corso di Primo Soccorso. SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI: Numero dei volontari da impiegare nel progetto 2 Numero posti con solo vitto 2 Sede: Hospice Aurelio Marena
5 CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI: A) Convenzione Quadro, stipulata con l Università degli Studi di Bari, per il riconoscimento del Servizio Civile come crediti formativi Universitari (CFU). B) Convenzione di Tirocinio Formativo e di Orientamento e di Tirocinio abilitante all esame di stato per Laureati/Laureandi in Psicologia (V.O. D.M. 509/99 e D.M. 270/04) dell Università degli Studi di Bari Aldo Moro. C) Convenzione tra la Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell educazione e della Formazione e la Fondazione "Opera Santi Medici Cosma e Damiano - Bitonto - Onlus" finalizzata alla realizzazione di tirocini di formazione e di orientamento. D) Convenzione tra la Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea Magistrale in Consulente per i Servizi alla Persona e alle Imprese e la Fondazione "Opera Santi Medici Cosma e Damiano - Bitonto - Onlus" finalizzata alla realizzazione di tirocini di formazione e di orientamento. E) Convenzione tra il Dipartimento di Scienze Politiche dell Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Corso di Laurea I livello in Scienze del Servizio Sociale, Operatore del Servizio Sociale e Corso di Laurea Magistrale in progettazione delle Politiche di inclusione Sociale e la Fondazione "Opera Santi Medici Cosma e Damiano - Bitonto - Onlus" finalizzata alla realizzazione di tirocini di formazione e di orientamento. F) Convenzione tra l Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Fondazione "Opera Santi Medici Cosma e Damiano - Bitonto - Onlus" per il riconoscimento in termini di crediti formativi universitari dei progetti del Servizio Civile Nazionale. G) Convenzione per il Tirocinio pre-laurea e specialistica (D.M. 509/99) e post lauream (V.O. D.M. 509/99 e D.M. 270/04) per gli studenti e i laureati dei corsi di laurea delle ex facoltà di Psicologia 1 e Psicologia 2 - dell Università degli Studi di Roma La Sapienza. H) Convenzione di Tirocinio di Formazione e Orientamento Facoltà di Psicologia dell Università degli Studi di Chieti-Pescara G. D Annunzio. I) Convenzione per lo svolgimento di attività di tirocinio e di orientamento per studenti e laureati del Dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della vita e dell Ambiente dell Università degli Studi di L Aquila. Alla fine del progetto i Volontari in Servizio Civile saranno in grado di: - Applicare tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire l integrazione dei singoli e dei gruppi; - Progettare, organizzare e condurre attività di socializzazione e di ricostruzione della rete relazionale, di iniziative informativo culturali; - Utilizzare tecniche specifiche di animazione; - Supportare attività a valenza assistenziale. Tali competenze saranno riconosciute e certificate dal Centro EdilScuola di Puglia che si impegnerà a certificare, previo superamento di apposito test valutativo da parte del volontario e nel rispetto delle norme che disciplinano lo specifico settore, le competenze
6 acquisite dai giovani volontari all interno dei corsi di formazione previsti nell ambito dei progetti e nell esperienza annuale vissuta presso l ente accreditato; FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI: Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di: - conoscere e convivere in modo più consapevole i confini e le caratteristiche del personale rapporto con la vita e con la morte. - Riconoscere i diversi aspetti dell accompagnamento attuato al interno delle cure palliative, specialmente in hospice, attraverso l integrazione di diverse professionalità - Affrontare in modo sufficientemente consapevole l accompagnamento di una persona nell ultima fase della vita adoperando al meglio gli strumenti propri della relazione di aiuto, ad esempio cercando di: a) favorire l espressione dei vissuti del morente, dei suoi desideri e delle ultime volontà, facilitandone la messa in opera b) garantire il più possibile il rispetto della dignità della persona che se ne sta andando e della salma che rimarrà. c) pianificare alcune azioni efficaci che possano aiutare il morente e le altre persone ad egli care a stabilire un contatto che consenta ad entrambi di esprimere i reciproci vissuti e di concludere i discorsi lasciati in sospeso. d) accompagnare ogni volta in modo diverso, a seconda del personale sentire che muta di fronte a persone diverse e nei diversi momenti dell accompagnamento. e) aiutare chi resta a iniziare un sano processo di elaborazione del lutto, attraverso una graduale espressione dei propri vissuti ed una lenta ma sempre più intenzionale ricerca degli aspetti nutrienti dell esperienza in corso. f) Concedersi spazi e forme di elaborazione del lutto e dei vissuti legati alla terminalità di un paziente, in forma sia individuale che di équipe di lavoro MODULO RELATIVO ALLA FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL IMPEGO DI VOLONTARI NEI PROGETI DI S.C. (10 ore) LEGISLAZIONE GENERALE Quadro normativo (D.P.R. 177/2011- Artt. 36, 37; D.Lgs.81/08 e D. Lgs. 106/09) Obblighi dei soggetti responsabili: Datore lavoro, Preposto, Lavoratori Organi di vigilanza, controllo ed assistenza LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione La matrice del rischio Analisi dei rischi: principali rischi e pericoli Partecipazione dei diversi soggetti alla valutazione dei rischi RISCHI RIFERITI A MANSIONI Rischi infortuni Rischi meccanici generali Rischi elettrici generali Rischi macchine, attrezzature Rischi cadute dall alto Rischi da esplosione Rischi chimici, biologici, cancerogeni, fisici, rumore, vibrazione, microclima ed illuminazione, videoterminali Nebbie, oli, fumi, vapori, polveri
7 Etichettature Movimentazione manuale dei carichi Movimentazione merc MISURE di PREVENZIONE e PROTEZIONE D.P.I. individuali e collettivi Procedure ed istruzioni operative Segnaletica Incidenti ed infortuni mancati GESTIONE delle EMERGENZE Emergenze Addestramento all utilizzo dei DPI individuali e DPI di III categoria Procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico FORMAZIONE SPECIFICA RIGUARDO ALLE ATTIVITA SPECIFICHE M. G. (25 h) Elementi base della relazione di aiuto L approccio alla persona ammalata in fase terminale di vita nelle cure palliative Il processo del morire Il lutto e la sua elaborazione T. F. (15 h) il ruolo del medico nelle cure palliative aspetti clinici delle persone ospiti in hospice il lavoro in équipe G. V. (10 h) il ruolo dell infermiere nelle cure palliative A. T. (5 h) Il ruolo dell operatore socio sanitario nelle cure palliative C. C. (10 h) il ruolo del volontario nell équipe di cure palliative il volontario nell accompagnamento nell ultima fase della vita Durata 75 ore
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