!"#$%!&#!'#( $#"#$$ #") "#$

Transcript

1 !"#$%!&#!'#( $#"#$$ #") "#$! " # #*# +!*#,# $#,+-#+. #,! $$/!**#!0$ +), #*+!, $#1 "+&)!#"#$+(#!2),!#*)#3

2 Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 de Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (di seguito anche denominati Fondi SIE ), e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006; Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014, che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali; Regolamento delegato (UE) n 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n 1303/2013; Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n.288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014, recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n.1303/2013; Visto il Regolamento(UE) n.223/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell 11 marzo 2014 pubblicato sulla GU del , relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti; Vista la legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale) e s.m.i. e in particolare il titolo II (Sistema integrato di interventi e servizi sociali), Capo IV (Organizzazione territoriale); Vista la legge regionale 12 dicembre 2014, n. 26 (Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative.) e s.m.i. e in particolare l articolo 56 ter; Richiamati i: - Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione approvato con Decisione della Commissione C(2014) del 17 dicembre 2014, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali- Direzione Generale per l inclusione e le politiche sociali; - Programma Operativo I FEAD approvato con decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2014) 9679 dell 11 dicembre 2014, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per l inclusione e le politiche sociali; - Accordo in Conferenza Unificata del 5 novembre 2015 tra il Governo, le Regioni e le Autonomie locali per la promozione e la diffusione delle Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia; Ricordato che l obiettivo del Regolamento (UE) n.223/2014, e dei Programmi Operativi Nazionali (PON) Inclusione e I FEAD , è quello di contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione dei senza fissa dimora, da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo programmazione ; Vista la Circolare n.2 del 2/02/2009 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.117 del 22 maggio 2009 relativa a Tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività rendicontate a costi reali cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo nell ambito dei Programmi Operativi Nazionali (P.O.N.); Dato atto che con Decreto Direttoriale n. 256 del 3 ottobre 2016, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato adottato l avviso n. 4 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Programma Operativo Nazionale Inclusione Assi 1 e 2, azione per un ammontare pari a euro 25 milioni e a valere sul Programma operativo I FEAD (Misura 4) per un medesimo importo di euro 25 milioni, per un finanziamento complessivo pari a euro 50 milioni; Evidenziato che: - le risorse di cui al su menzionato avviso sono state attribuite per il 50% dello stanziamento complessivo, pari a 25 milioni di euro, alle Regioni e Province Autonome tenendo conto della numerosità delle persone

3 senza fissa dimora presenti in ciascun territorio e per il 50 % alle città metropolitane con più di abitanti, con una concentrazione particolarmente rilevante del fenomeno, quantificabile in un numero di persone senza dimora superiore a unità; - il predetto Bando ha scadenza il 15 febbraio 2017; Rilevato che l allocazione finanziaria prevista per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, risulta così articolata: Finanziamento PON (inclusione) Finanziamento PO I FEAD Distribuzione beni TOTALE Misure di accompagnamento , , , ,00 Atteso che le risorse ripartite devono essere utilizzate per l attuazione di progetti conformi alle indicazione contenute nelle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia, approvate con l Accordo del 5 novembre 2015, raggiunto in sede di Conferenza Stato Regioni ed Unificata, a cui, Governo, Regioni ed Enti Locali, sono chiamati a riferirsi, per investire fondi pubblici in servizi e strategie abitative innovative; Rilevato che: - le Regioni/Province Autonome possono presentare proposte di intervento, localizzate in Ambiti territoriali di propria competenza ovvero individuare l Ente territoriale cui delegare, anche solo parzialmente, la presentazione delle proposte di intervento tenuto conto che la delega deve riguardare un Ente territoriale (Comune con oltre 250 mila abitanti, Città metropolitana o Ambito territoriale) nel cui territorio risultino presenti almeno 400 persone senza dimora, come risultante dalle stime realizzate dall Isfol sulla base dei microdati della Indagine di follow up sulla grave emarginazione adulta in Italia; - le Regioni/Province autonome che non delegano ad altri Enti territoriali la presentazione delle proposte devono individuare attraverso opportuna selezione, avendo cura di favorire i territori in cui maggiormente si concentrano fenomeni di marginalità estrema, gli Ambiti territoriali in cui intendono attuare gli interventi attribuendo i relativi finanziamenti; - il numero di Ambiti territoriali da finanziare deve essere individuato con l obiettivo di non disperdere le risorse e pertanto al singolo Ambito territoriale individuato nel progetto regionale, non potrà essere attribuito un ammontare di risorse inferiore a ,00; Preso atto che l unico Comune che possiede le caratteristiche necessarie per essere delegato è il Comune di Trieste e viene ritenuto opportuno intervenire in più ambiti territoriali della regione, al fine di promuovere un approccio unitario in materia di contrasto alla grave emarginazione adulta, tenuto conto in particolare della sperimentazione dell approccio Housing First, che si intende avviare su tutto il territorio regionale in modo organico e strutturato; Ritenuto pertanto di non procedere a delega e di presentare una proposta d intervento declinata su più ambiti territoriali; Atteso che è necessario selezionare gli ambiti territoriali avuto conto di quanto previsto nel summenzionato Avviso 4/2016; Considerato che: - sulla base delle indagini Istat di follow up sulla grave emarginazione adulta in Italia e riportate nel report Istat Le persone senza dimora Anno 2014, il fenomeno dei senza dimora è più rilevante e concentrato nelle realtà urbane e contermini; - dai dati dell Osservatorio regionale di protezione sociale, forniti dalle Caritas Diocesane del Friuli Venezia Giulia, nell ambito della collaborazione con la Regione formalizzata dal Protocollo sottoscritto in data 28/07/2016, risulta che il più esteso fenomeno della grave emarginazione adulta coinvolge in modo

4 diffuso le realtà regionali corrispondenti agli ambiti territoriali dei Servizi Sociali dei Comuni (SSC) di cui fanno parte i Comuni di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone; - Trieste, sulla base delle stime relative ai micro dati dell indagine di follow up sopra menzionata, è l unico Comune del territorio regionale che registra un numero di persone senza dimora superiore a 400 unità; Ritenuto per quanto sopra, di stabilire che la proposta progettuale relativa a interventi per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora in Friuli Venezia Giulia, sarà declinata nei quattro ambiti territoriali dei Servizi Sociali dei Comuni (SSC) di cui fanno parte i Comuni di Trieste (UTI Giuliana), Udine (UTI Friuli centrale), Gorizia (UTI Collio-Alto Isonzo) e Pordenone (UTI Noncello), che sono individuati quali enti territoriali partner; Evidenziato che i SSC sopra richiamati sono stati invitati a partecipare alle proposta progettuale di che trattasi in qualità di enti territoriali partner e sono stati acquisiti i loro pareri positivi attraverso note formali di adesione agli atti della Direzione Centrale; Atteso che, l ammontare complessivo del finanziamento attribuito alla Regione, pari a euro ,00, è stato suddiviso tra i territori individuati, come evidenziato nella sotto riportata tabella, tenuto conto: - dei sopra richiamati dati relativi al fenomeno dai quali si può dedurre che, una media che oscilla tra il 46 e il 48 per cento circa dell utenza regionale con problemi di grave emarginazione adulta, è in carico al Comune di Trieste; - che il Comune di Trieste, risulta vincolato dall Avviso, per la massima concentrazione di marginalità estrema in regione, con l obbligo stringente di assegnazione di un importo coerente con il fenomeno commisurato all utenza seguita, stabilito in ,00 pari al 47 per cento circa delle risorse a disposizione della Regione; - che a ogni altro Ambito territoriale individuato nel progetto regionale, non potrà essere attribuito un ammontare di risorse inferiore a ,00; - che, la somma residua, detratta la quota spettante al SSC di cui fa parte Trieste nonché l importo minimo da assegnare a ogni territorio per un totale di ,00 è pari a ,00; - che la somma residua viene attribuita al SSC di cui fa parte il Comune di Udine per la presenza di un numero maggiore di utenza, rispetto ai territori di Pordenone e Gorizia dove il fenomeno è numericamente meno rilevante; Contesto territoriale Finanziamento PON (inclusione) PO I FEAD Distribuzione beni Misure di accompagnamento TOTALE , ,18 SSC UTI Giuliana , , ,00 SSC UTI Friuli centrale , , ,00 SSC UTI Collio-Alto Isonzo , , ,00 SSC UTI Noncello , , ,00 Totale , , ,00 Atteso che la partecipazione all Avviso, quale soggetto proponente e capofila, non comporta per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alcuna spesa di cofinanziamento; Ritenuto, per quanto sopra: - di autorizzare la Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, Area Politiche Sociali, a partecipare, quale soggetto proponente, all Avviso n 4/2016, con la presentazione di una proposta progettuale concernente interventi per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora in Friuli Venezia Giulia;

5 - di delegare il Direttore dell Area Politiche Sociali a sottoscrivere la documentazione necessaria alla presentazione della proposta progettuale, di cui sopra; Visto il Regolamento di Organizzazione dell Amministrazione Regionale e degli Enti Regionali, approvato con D.P.Reg.n. 277/Pres.del 27 agosto 2004 e successive modifiche ed integrazioni; Su proposta dell Assessore regionale alla salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, la Giunta regionale all unanimità delibera 1. Per quanto esposto in premessa di autorizzare la Direzione centrale salute, politiche sociali e famiglia, Area Politiche Sociali, a partecipare all Avviso pubblico N 4/2016 Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora, da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione , Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione e sul Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti, programmazione , Programma Operativo per la fornitura di prodotti alimentari e assistenza materiale di base (PO I FEAD), in qualità di soggetto proponente, per la presentazione della proposta progettuale, del valore di ,00, di contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora, da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, entro la scadenza del 15 febbraio Di individuare i Servizi Sociali dei Comuni (SSC) di cui fanno parte rispettivamente i Comuni di Trieste (UTI Giuliana), Udine (UTI Friuli centrale), Gorizia (UTI Collio-Alto Isonzo) e Pordenone (UTI Noncello), quali partner con cui si intendono attuare gli interventi. 3. Di suddividere l importo complessivo di ,00 tra i su citati Servizi Sociali dei Comuni (SSC) secondo quanto evidenziato nella parte motiva. 4. Di delegare il Direttore dell Area Politiche Sociali a sottoscrivere la documentazione necessaria alla presentazione della proposta progettuale di cui al punto 1. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE