Le Basi di Dati Attive
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- Floriana Franchini
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1 Le Basi di Dati Attive Basi di dati: Architetture e linee di evoluzione - Seconda edizione Capitolo 5 Appunti dalle lezioni SQL in Linguaggi di programmazione L uso diretto dell interprete SQL è tipicamente riservato a pochi utenti esperti. L utente generico accede alla base di dati attraverso applicazioni scritte usando linguaggi tradizionali di alto livello o speciali. I linguaggi tradizionali sono di tipo procedurale mentre SQL è un linguaggio dichiarativo. Le istruzioni SQL sono allora incapsulate nel linguaggio e passate all interprete tramite opportune chiamate. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 2 1
2 Uso diretto SQL Linguaggi ad hoc Stored Procedures Triggers In linguaggi classici Call Level Interface ODBC JDBC Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 3 Stored procedures Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 4 2
3 Triggers I triggers sono delle stored procedures che scattano in relazione ad eventi. Definiti a livello di standard da SQL-3, ma presenti nei sistemi (con sintassi e caratteristiche diverse) già dalla fine degli anni Ottanta. Attraverso i triggers realizziamo le Basi di Date attive Evento Condizione Azione (E-C-A) Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 5 Il Paradigma E-C-A Evento Una richiesta di modifica dello stato della base di dati: INSERT, DELETE, UPDATE Quando avviene l evento, il trigger viene attivato Condizione Un predicato che identifica le situazioni in cui è necessaria l applicazione del trigger Quando si valuta la condizione il trigger viene considerato Azione Un generico comando di modifica o una stored procedure Il trigger viene eseguito Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 6 3
4 Dal punto di vista sintattico I Triggers: Sono definiti con istruzioni DDL (create trigger) basati sul paradigma ECA: evento: modifica dei dati, specificata con insert, delete, update condizione (opzionale): predicato SQL azione: sequenza di istruzioni SQL (o estensioni, ad esempio PL/SQL in Oracle) Ogni trigger fa riferimento ad una tabella detta target e risponde ad eventi relativi a tale tabella I valori di tale tabella vengono congelati prima e dopo l evento in due strutture dette di transizione. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 7 Modo e Granularità Modo di esecuzione After: il trigger è considerato ed eseguito dopo l applicazione sulla base dati dell azione che lo ha attivato Before: il trigger è considerato ed eseguito prima della applicazione alla base dati dell azione che lo ha attivato Instead: il trigger è considerato al posto dell azione che lo ha attivato Granularità di tupla (row - level): attivazione per ogni tupla della tabella target coinvolta nell'operazione di operazione (statement - level): una sola attivazione per ogni istruzione SQL, con riferimento a tutte le ennuple della tabella target coinvolte ( set-oriented ) Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 8 4
5 Trigger: esempio Warehouse(Part,QtyAvbl,QtyLimit,QtyReord) PendigOrders(Part,Qty,Date) Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 9 Trigger: esempio create trigger Reorder after update of QtyAvbl on WAREHOUSE for each row when (new.qtyavbl < new.qtylimit) declare X number; begin select count(*) into X from PENDINGORDERS where Part = new.part; if X = 0 then insert into PENDINGORDERS values(new.part,new.qtyreord,sysdate) end if; end; Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 10 5
6 Trigger: esempio Viene eseguita T1: update WAREHOUSE set QtyAvbl = QtyAvbl 70 where Part = 1 La esecuzione di T1 causa un esecuzione del trigger Reorder porta nella tabella PENDINGORDERS la tupla (1,100,<oggi>); Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 11 Trigger: esempio Viene eseguita T2: update WAREHOUSE set QtyAvbl = QtyAvbl 60 where Part <= 3 La successiva esecuzione di T2 causa l esecuzione del trigger Reorder per tre volte con soddisfacimento della condizione di scatto per le parti 1 e 3. L azione relativa alla parte 1 non ha effetto select count(*) into X from PENDINGORDERS where Part = new.part; valuta X=1 poiché è già presente la parte considerata; L azione relativa alla parte 2 non ha effetto L azione relativa alla parte 3 porta nella tabella PENDINGORDERS la nuova tupla (3,120,<oggi>) Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 12 6
7 Sintassi SQL:2003 dei trigger Lo standard propone una sintassi simile a quella offerta da IBM DB2; ogni trigger è caratterizzato da: Nome del trigger nome della tabella che viene monitorata modo di esecuzione (BEFORE o AFTER) l evento monitorato (INSERT, DELETE o UPDATE) granularità (statement-level o row-level) nomi e alias per transition tables e transition rows eventuale condizione l azione il timestamp di creazione Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 13 Sintassi SQL:2003 dei trigger create trigger NomeTrigger {before after} { insert delete update [of Colonne] } on Tabella [referencing {[old table [as] AliasTabellaOld] [new table [as] AliasTabellaNew] } {[old [row] [as] NomeTuplaOld] [new [row] [as] NomeTuplaNew] }] [for each { row statement }] [when Condizione] ComandiSQL Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 14 7
8 Esecuzione: conflitti tra trigger Se vi sono più trigger associati allo stesso evento, SQL:2003 prescrive questa politica di gestione: Vengono eseguiti i trigger BEFORE statement-level Vengono eseguiti i trigger BEFORE row-level Si applica la modifica e si verificano i vincoli di integrità definiti sulla base di dati Vengono eseguiti i trigger AFTER row-level Vengono eseguiti i trigger AFTER statement-level Se vi sono più trigger della stessa categoria: l ordine di esecuzione viene scelto dal sistema in un modo che dipende dall implementazione. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 15 Impiego dei trigger Per la descrizione di regole esterne (o regole aziendali) Esprimono conoscenza di tipo applicativo Per la descrizione di regole interne alla base di dati Trigger generati dal sistema e non visibili all utente (gestione della integrità referenziale). Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 16 8
9 Integrità referenziale: esempio Si consideri il seguente schema di base dati: IMPIEGATI (Matricola, Nome, Salario, Dipartimento) DIPARTIMENTI(Numero, Direttore) CREATE TRIGGER ControllaDipImpiegato BEFORE INSERT ON IMPIEGATI FOR EACH ROW WHEN (not exists select * from DIPARTIMENTI where Numero = NEW.Dipartimento) BEGIN raise_application_error(-20000, Dipartimento non valido ); END; Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 17 Vincoli Integrità CREATE TRIGGER ControllaModificaDipartimento AFTER UPDATE OF Numero ON DIPARTIMENTI FOR EACH ROW WHEN (exists select * from IMPIEGATI where Dipartimento = OLD.Numero) BEGIN update IMPIEGATI set Diaprtimento = NEW.Numero where Dipartimento = OLD.Numero; END; Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 18 9
10 Vicoli di Integrità CREATE TRIGGER ControllaCancDipartimento AFTER DELETE ON DIPARTIMENTI FOR EACH ROW WHEN (exists select * from IMPIEGATI where Dipartimento = OLD.Numero) BEGIN UPDATE IMPIEGATI SET Dipartimento=NULL WHERE Dipartimento = OLD.Numero; END; Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 19 Triggers in PostgreSQL 9.0 On tables triggers can be defined to execute either before or after any INSERT, UPDATE, or DELETE operation, either once per modified row, or once per SQL statement. UPDATE triggers can moreover be set to fire only if certain columns are mentioned in the SET clause of the UPDATE statement. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 20 10
11 Esempio 1: Creare il DB Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 21 Esempio 1: Creare il Trigger Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 22 11
12 Esempio 1: Effetto Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 23 Esempio 2: Creare il DB Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 24 12
13 Esempio 2: Creare i Trigger Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 25 Esempio 2: Creare i Trigger Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 26 13
14 Esempio 2: Creare i Trigger Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 27 Esempio 2: Effetto Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 28 14
15 Triggers in PostgreSQL 9.1 On views triggers can be defined to execute instead of INSERT, UPDATE, or DELETE operations. It is the responsibility of the trigger's function to perform the necessary modifications to the underlying base tables and, where appropriate, return the modified row as it will appear in the view. INSTEAD OF triggers are fired once for each row that needs to be modified in the view. Triggers on views can also be defined to execute once per SQL statement, before or after INSERT, UPDATE, or DELETE operations. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 29 Esempio 3: Creare il DB Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 30 15
16 Esempio 3: Sulla vista ovviamente. Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 31 Esempio 3: Col Trigger nella 9.0 Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 32 16
17 Esempio 3: RULE nella 9.0 Basi di Dati 2 Prof. Antonio d Acierno I DB Attivi 33 17
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