La Famiglia Ubiali Kemerovo, 2012

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Ivo Lazzari
7 anni fa
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1 La Famiglia Ubiali Kemerovo, 2012

La nostra famiglia prende forma all inizio di Aprile 2012 quando riceviamo la telefonata di Luisa che ci annuncia che ci è stato abbinato un bimbo di neppure due anni.

2 La nostra famiglia prende forma all inizio di Aprile 2012 quando riceviamo la telefonata di Luisa che ci annuncia che ci è stato abbinato un bimbo di neppure due anni. La foto è questa, le informazioni mediche poche e non rassicuranti, ma noi siamo già innamorati di nostro figlio. Ghennady, questo è il suo nome dalla foto ci sembra piccolo per avere due anni starà bene? Luisa ci rassicura, la referente in Russia ha visto personalmente il bimbo che le è parso sano e bello. Bello lo è di sicuro ce ne siamo accorti anche noi, e vagamente somigliante al papà strana la vita! In men che non si dica siamo pronti per partire alla volta di Novokutznetsk (Kemerovo) con qualche pupazzetto in valigia e tanta voglia di abbracciare quel piccoletto. Il 24 Aprile 2012 avviene il primo incontro: la direttrice della Casa dei Bambini ci fa accomodare in una stanzetta e ci dice di attendere Lo sentiamo arrivare e io non resisto, mi sporgo dalla stanza e lo vedo trotterellare verso di me mi guarda prosegue imperterrito verso le mie braccia aperte, poi scorge mio marito e impaurito scappa tra le braccia rassicuranti della direttrice. In seguito ci dissero essere un comportamento comprensibile, questi bimbi non sono abituati a vedere figure maschili che possono quindi far loro paura. Ghennady viene poi convinto dalla direttrice a stare con noi in una stanza.

Non è piccino come appariva nella prima foto vista (che scopriamo infatti essere stata scattata quando lui aveva un anno soltanto). Ci scruta.non sa se fidarsi di noi, è impaurito.

3 Non è piccino come appariva nella prima foto vista (che scopriamo infatti essere stata scattata quando lui aveva un anno soltanto). Ci scruta.non sa se fidarsi di noi, è impaurito. Sento il suo respiro accelerare, sfodero uno dei pupazzetti che abbiamo portato e sembra che funzioni. E un coniglio che spunta da un cilindro, gli tiri le orecchie e un carillon inizia a suonare. Questa musica gli piace e ci fa capire che la vuole risentire. Ad un tratto si rattrista e sembra voglia piangere, il mio istinto mi dice di prenderlo in braccio e di stringerlo forte. E così.abbracciati e stretti l un l altra passiamo l ultima mezz ora di tempo a nostra disposizione. Rimaniamo a Novokutznetsk solo per altri due giorni e riusciamo a vederlo ancora per poche ore. Ghennady non ha più paura di mio marito, lo scruta, è curioso di capire che ruolo ha questo uomo. Gioca con lui in modo cauto del resto anche con me è così, non si lascia mai andare ad un sorriso, tiene stretto il suo coniglio con una mano e con l altra un tamburo su cui continua a battere. E un bimbo tranquillo e un po timido pensiamo noi. E con questa immagine di lui ce ne torniamo a Brescia, con gioia e tristezza nel cuore. Felici per aver conosciuto il nostro piccoletto e disperati non sapendo quando potremo rivederlo. Passano quattro mesi.che ci sembrano quattro anni. Riceviamo poco prima di Ferragosto la mail di Paola che ci da la notizia che aspettiamo da tanto: il 24 Agosto 2012 è stata fissata la data dell udienza. Se tutto va bene.a quattro mesi esatti da quel famoso primo incontro, Ghennady diventa il nostro bambino!!!

4 E per fortuna tutto è andato bene! Dopo un ora di udienza, emozionati come non mai, la Giudice dichiara che Ghennady Pietro Ubiali diventa figlio di Mario ed Elisa Ubiali. E proprio vero allora!!! Ghennady Pietro Ubiali..come suona bene!!!! Ci facciamo portare da lui non era previsto, ma non possiamo non vederlo proprio oggi! Dobbiamo festeggiare!!! Con uno spumantino caldo scadente e un po di cioccolata dal gusto improbabile, brindiamo sul pulmino che ci sta riportando a Novokutznetsk. Vestiti di tutto punto ci fiondiamo alla casa del bambino e passiamo con lui due meravigliose ore di gioco all aria aperta. Non sembra più nemmeno il bimbo di quattro mesi fa già ce ne siamo accorti il giorno prima quando siamo andati a tovarlo per la prima volta dopo quattro mesi. Ci ha riconosciuti subito e ci ha sorriso. Non era più timido nè spaventato, si è lasciato abbracciare e baciare e ha fatto il matto per noi. E così, il giorno in cui una giudice ci aveva dichiarati i suoi genitori, ci siamo davvero sentiti un famiglia felice che gioca al parco!! ( Una famiglia un po strana che gioca al parco vestita come ci si veste ad un matrimonio!!!). Le due ore sono volate, dovevamo salutarlo e tornare nuovamente a Brescia senza di lui. E stato straziante lui ha capito cosa stava per succedere e si è aggrappato al collo di mio marito piangendo e scalciando perché non voleva andare in braccio alla tata. Non so come io abbia fatto a non crollare

5 A questo punto è stato semplice aspettare un altro mese, tra cameretta da finire di decorare, vestitini da comprare e valigie da preparare. Il 28 Settembre 2012 entriamo nella Casa dei Bambini nr 1 di Novokutznetsk per portarlo finalmente via con noi. Lui è lì che ci aspetta nell ufficio della Direttrice, bello come il sole, tranquillo e sereno che gioca a scombinare tutte le scartoffie appoggiate sulla scrivania. La Direttrice gli dice di andare da lei a darle un bacio perché era arrivato il momento di andare per sempre con mamma e papà. Lui la bacia, la abbraccia forte e poi si divincola dal suo abbraccio, viene da me e si lascia svestire e rivestire con tutta tranquillità. Con altrettanta tranquillità, mano nella mano, scendiamo le scale che ci portano all uscita, spingiamo la porta e siamo fuori! Con una manina in tasca e l altra nella mia, ci avviamo verso il furgoncino che ci porterà in hotel. E in questo momento che Ghennady ha iniziato a stupirci, non una lacrima, mai uno sguardo indietro, si è fidato di noi!! La famiglia Ubiali è al completo, finalmente felice!

I giorni successivi tra Novokutznetsk e Mosca sono stati cruciali per iniziare a conoscersi veramente. Abbiamo giocato, passeggiato, sperimentato cibi nuovi, vissuto finalmente in tre!

6 I giorni successivi tra Novokutznetsk e Mosca sono stati cruciali per iniziare a conoscersi veramente. Abbiamo giocato, passeggiato, sperimentato cibi nuovi, vissuto finalmente in tre! Siamo a casa da tre mesi, Ghennady si è ambientato benissimo, è un bambino solare e sereno. Si sveglia il mattino con la voglia di scherzare e di fare tante coccole e sta imparando tutto ad una velocità che ci sbalordisce. Ogni giorno penso a quanto siamo stati fortunati che ci abbia adottati! Quello nella fotografia sopra è lui dopo il pranzo di Natale, il primo Natale da famiglia al completo! Pancia piena sudato, spettinato e stanco in seguito alle mille corse fatte coi cuginetti! (P.s. ho detto che sta imparando tutto in modo sbalorditivo ma no non ha ancora imparato a leggere..) Elisa, Mario e Ghennady Ubiali (Dicembre 2012)

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