DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS)-Capitolato Speciale d'appalto

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1 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR TASK DELIVERABLE TITLE Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS)-Capitolato Speciale d'appalto PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO Favaloro Nunzia (HPRB) Salvatore Vito (IMPR) Salvatore Vito (IMPR) Cangiano Pasquale (GRIM) DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA 12/04/ /04/ /04/ /04/2016 BY THE TERMS OF THE LAW IN FORCE ON COPYRIGHT, THE REPRODUCTION, DISTRIBUTION OR USE OF THIS DOCUMENT WITHOUT SPECIFIC WRITTEN AUTHORIZATION IS STRICTLY FORBIDDEN A NORMA DELLE VIGENTI LEGGI SUI DIRITTI DI AUTORE QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' CIRA E NON POTRA' ESSERE UTILIZZATO, RIPRODOTTO O COMUNICATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE I

2 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: TITLE: Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS)-Capitolato Speciale d'appalto ABSTRACT: Il presente documento riporta il Capitolato Speciale d'appalto dell'impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS) AUTHORS: Favaloro Nunzia;Elia Gianpaolo;Smoraldi Antonio;Salvatore Vito;Baldascino Francesco APPROVAL REVIEWERS: Salvatore Vito;Favaloro Nunzia;Del Gatto Francesco;Baldascino Francesco;Battista Francesco APPROVER Salvatore Vito AUTHORIZATION REVIEWERS: Cangiano Pasquale AUTHORIZER Cangiano Pasquale II

3 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION RECORD: DEPT NAME * DEPT NAME * Gruppo Acqu GRIM PRPU GRIM MINF Pedata Immacolata Pascarella Ciro Filomena Vincenzo Goduto Giustino * PT = PARTIAL A = ALL III

4 Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale I 2 PS Capitolato Speciale d Appalto

5 Appalto integrato di progettazione definitiva, progettazione esecutiva ed esecuzione di lavori sulla base del progetto preliminare per la realizzazione dell impianto Integrato di Propulsione Spaziale (I 2 PS) CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO (articolo 53, comma 2, lettera c, comma 3 e comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006 e s.m.i.) (articoli 43, commi 3 e seguenti, 138, commi 1 e 2, e 168, del D.P.R. 05 ottobre 2010, n. 207 e s.m.i.) Contratto a corpo CIRA-CF Rev. 2 P. 2/67

6 REVISION HISTORY N. DATE EDITOR CHANGES CIRA-CF Rev. 2 P. 3/67

7 INDICE Sommario 1 Premessa Introduzione Scopo Applicabilità Documenti applicabili Documenti di riferimento Terminologia ed Acronimi Ordine di precedenza Terminologia ed identificazione delle responsabilità Committente/ Ente Appaltante/ Stazione Appaltante Progettista/Società di Progettazione Progetto alla base del servizio e documentazione Ordine Leggi e norme di riferimento DESCRIZIONE SOMMARIA DELL IMPIANTO DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DELL APPALTO CAPO I. INDICAZIONI GENERALI RIGUARDANTI L APPALTO Art. 1. Oggetto dell'appalto Art. 2. Ammontare dell appalto Art. 3. Modalità di stipulazione del contratto Art. 4. Categorie dei lavori Art. 5. Modalità di aggiudicazione del contratto CAPO II. DISCIPLINA CONTRATTUALE Art. 6. Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto Art. 7. Documenti facenti parte del contratto Art. 8. Disposizioni particolari riguardanti l appalto Art. 9. Fallimento dell appaltatore Art. 10. Rappresentante dell appaltatore e domicilio; direttore di cantiere Art. 11. Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione Art. 12. Convenzioni in materia di valuta e termini CAPO III. TERMINI PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE Art. 13. Prescrizioni Preliminari alla Progettazione CIRA-CF Rev. 2 P. 4/67

8 Art. 14 Progettazione definitiva Art. 15. Progettazione esecutiva: modalità e termini Art. 16. Ritardo nella progettazione esecutiva Art. 17. Approvazione della progettazione esecutiva Art. 18. Consegna e inizio dei lavori Art. 19. Termini per l'ultimazione dei lavori Art. 20. Proroghe Art. 21. Sospensioni ordinate dal direttore dei lavori Art. 22. Sospensioni ordinate dal RdP Art. 23. Penali in caso di ritardo Art. 24. Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e piano di qualità Art. 25. Inderogabilità dei termini di progettazione ed esecuzione Art. 26. Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini CAPO IV. CONTABILIZZAZIONE DEI LAVORI Art. 27. Lavori a corpo Art. 28. Eventuali lavori a misura Art. 29. Eventuali lavori in economia Art. 30. Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d opera CAPO V. DISCIPLINA ECONOMICA Art. 31. Divieto di anticipazione Art. 32. Pagamento del corrispettivo per la progettazione Art. 33. Pagamenti in avanzamento lavori Art. 34. Pagamenti a saldo Art. 35. Ritardi nel pagamento delle rate di acconto Art. 36. Ritardi nel pagamento della rata di saldo Art. 37. Revisione prezzi e adeguamento del corrispettivo Art. 38. Anticipazione del pagamento di taluni materiali Art. 39. Cessione del contratto e cessione dei crediti CAPO VI. CAUZIONI E GARANZIE Art. 40. Cauzione provvisoria Art. 41. Cauzione definitiva Art. 42. Riduzione delle garanzie Art. 43. Obblighi assicurativi a carico dell impresa Art. 44. Assicurazione della progettazione definitiva ed esecutiva CAPO VII. DISPOSIZIONI PER L ESECUZIONE CIRA-CF Rev. 2 P. 5/67

9 Art. 45. Variazione dei lavori Art. 46. Varianti per errori od omissioni progettuali Art. 47. Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi CAPO VIII. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA Art. 48. Adempimenti preliminari in materia di sicurezza Art. 49. Norme di sicurezza generali e sicurezza nel cantiere Art. 50. Piano di sicurezza e di coordinamento Art. 51. Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e di coordinamento Art. 52. Piano operativo di sicurezza Art. 53. Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza CAPO IX. DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO Art. 54. Subappalto Art. 55. Responsabilità in materia di subappalto Art. 56. Pagamento dei subappaltatori CAPO X. CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO Art. 57. Accordo bonario Art. 58. Definizione delle controversie Art. 59. Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera Art. 60. Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori Art. 61. Foro di competenza CAPO XI. DISPOSIZIONI PER L ULTIMAZIONE, COLLAUDO ED ACCETTAZIONE Art. 62. Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione Art. 63. Collaudo e Termini per il collaudo Art. 64. Presa in consegna dei lavori ultimati CAPO XII. NORME FINALI Art. 65. Oneri e obblighi a carico dell appaltatore Art. 66. Obblighi speciali a carico dell appaltatore Art. 67. Eventuale sopravvenuta inefficacia del contratto Art. 68. Tracciabilità dei pagamenti Indice delle Tabelle Tabella 1: Quadro economico preliminare Tabella 2 - Tempistica dei lavori CIRA-CF Rev. 2 P. 6/67

10 1 Premessa Il CIRA, come da sua missione, è deputato alla creazione di know-how per supportare l industria nazionale e per cooperare coi partner europei su progetti di rilevanza internazionale. Il Centro punta quindi ad accreditarsi come centro di eccellenza per lo sviluppo della propulsione spaziale in generale, e liquida, in particolare. Per poter assolvere a tale missione il CIRA ha deciso di dotarsi di un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I2PS in grado di consentire test su camere di spinta di motori spaziali di diversa classe di spinta [DA 5]. In particolare, in accoro al programma per la realizzazione di Nuovi Impianti ed Infrastrutture di Ricerca per la Propulsione Spaziali, ha avviato il progetto IMP-LP che ha come obiettivo principale la progettazione e realizzazione dell impianto di prova denominato HYPROB-PLUS, al fine di sviluppare e consolidare le proprie capacità sistemistiche e tecnologiche nell ambito della propulsione a razzo, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH4) e ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH4), considerando una spinta massima di 100 kn. Al tempo stesso, per rispondere agli obiettivi del programma HYPROB, avviato nel 2010 sulla base di un finanziamento del MIUR, è prevista la realizzazione presso il CIRA di un laboratorio dedicato alle attività di ricerca sperimentale sulle camere di combustione dei propulsori Ox/HC, in cui saranno integrati un area di test dotata di strumenti di diagnostica ottica avanzata e un area di assemblaggio, integrazione e analisi dati. Nello specifico, il test bench dovrà essere idoneo all esecuzione di prove su test articles rappresentativi di piccole camere di combustione, alimentate con OX/CH4, sia in fase liquida che gassosa, o, opzionalmente, con altre coppie di propellenti, dotate di un numero limitato di iniettori e capaci di sostenere pressioni fino a 7 MPa. Le spinte massime prodotte dai dimostratori di questo impianto saranno di 6 kn. L impianto, così come per HYRPOB-PLUS, sarà capace di alimentare dimostratori ibridi alimentati ad O2 ed N2O. L impianto integrato, I2PS, si avvarrà di tutte le infrastrutture civili e tecnologiche necessarie al corretto svolgimento delle proprie funzioni, tra le quali un area di assemblaggio, integrazione ed analisi dati comune alle due facility, ed una sala controllo per la gestione complessiva dell impianto. L area individuata per la realizzazione dell impianto integrato è la n. 19 del comprensorio CIRA. Nel seguito del documento, con I2PS, si intenderà quindi la realizzazione dei due impianti di prova HYROPB-PLUS e HYPROB-IMP e di tutte le opere civili e tecnologiche a servizio delle attività che in quell area andranno a svolgersi. In particolare, in accordo al programma per la realizzazione di Nuovi Impianti ed Infrastrutture di Ricerca per la Propulsione Spaziali, il CIRA ha avviato il progetto IMP-LP che ha come obiettivo principale la progettazione e realizzazione dell impianto di prova denominato HYPROB-PLUS. Tale impianto ha come fine quello di permettere al Centro di sviluppare e consolidare le proprie capacità sistemistiche e tecnologiche nell ambito della propulsione a razzo, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOx/LCH4) e ossigeno e metano gassosi (GOx/GCH4). La spinta massima dei dimostratori testati in tale impianto sarà di 100 kn. Tale struttura sarà anche in grado di permettere il test di motori ibridi alimentati con O2 o, alternativamente, con N2O. Al tempo stesso, per rispondere agli obiettivi del programma HYPROB, avviato nel 2010 sulla base di un finanziamento del MIUR, è prevista la realizzazione presso il CIRA di un impianto chiamato HYPROB-IMP costituito da un laboratorio dedicato alle attività di ricerca sperimentale sulle camere di combustione dei propulsori Ox/HC, la cui area di test sarà dotata di una sala per la diagnostica ottica avanzata. Nello specifico, il test bench dovrà essere idoneo all esecuzione di prove su test articles rappresentativi di piccole camere di combustione, alimentate con Ox/CH4, sia in fase liquida che gassosa, dotate di un numero limitato di iniettori e capaci di sostenere pressioni in camera sino a 7 MPa. Le spinte massime prodotte dai dimostratori di questo impianto saranno di 6 kn. L impianto, così come per HYRPOB-PLUS, sarà capace di alimentare dimostratori ibridi alimentati ad O2 ed N2O. CIRA-CF Rev. 2 P. 7/67

11 L impianto integrato, I2PS, si avvarrà di tutte le infrastrutture civili e tecnologiche necessarie al corretto svolgimento delle proprie funzioni, tra le quali un area di assemblaggio, integrazione ed analisi dati comune alle due facility, ed una sala controllo per la gestione complessiva dell impianto. 1.1 Introduzione 1.2 Scopo Il presente documento, redatto ai sensi dell art. 53, comma 2, lettera c), del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., contiene lo schema di contratto e capitolato speciale d'appalto per l assegnazione dell appalto per la Progettazione esecutiva e dell esecuzione dei lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, sulla base del progetto preliminare predisposto dalla Stazione Appaltante. Il Progetto si riferisce alla Progettazione esecutiva ed Esecuzione di un Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale, nell ambito della propulsione a razzo, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi e ossigeno e metano gassosi presso l Area 19 del C.I.R.A. S.C.p.A., sita in Via Maiorise snc a Capua (CE). 1.3 Applicabilità Il presente documento, redatto nell ambito del Progetto IMP-LP (Impianti Propulsione Liquida), costituisce parte integrante della documentazione inclusa nella Progettazione Preliminare dell Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a Liquido, denominato I 2 PS. 1.4 Documenti applicabili I seguenti documenti costituiscono parte integrante del Capitolato Tecnico secondo la priorità definita nel paragrafo 1.7 Ordine di Precedenza ; essi debbono essere applicati dal contraente nello sviluppo dell offerta. DA 1- Procedura per l accettazione di personale esterno e norme di comportamento, CIRA-CF DA 2- Piano di Emergenza Generale del CIRA, CIRA-CF DA 3- Planimetria generale del CIRA, MC 0A CIRA 2 DG 0065 B DA 4- Condizioni generali di fornitura CIRA, CIRA-CF DA 5- Descrizione sommaria dell Impianto CIRA-CF DA 6- Requisiti preliminari dell'impianto Integrato di PropulsioneI2PS, CIRA-CF CIRA-CF Rev. 2 P. 8/67

12 1.5 Documenti di riferimento I documenti di riferimento di seguito elencati devono essere utilizzati dal Contraente al fine di trarre: linee guida, dati di confronto, informazioni suppletive per la migliore comprensione dei requisiti, esempi gestionali, etc. In assenza di specifici requisiti, i documenti di riferimento devono costituire l elemento di confronto tecnico, operativo e gestionale rispetto al quale il Contraente, sentita la stazione appaltante, deve realizzare le attività contrattuali. DR 1- Documenti GST DR 2- Methane Thermal Properties Breadboard Design Report 1.6 Terminologia ed Acronimi AIT TVCC CH 4 CIG CIRA CUP DA DL DR GOx/LOx Assemblaggio Integrazione e Test Sistema di videosorveglianza a circuito chiuso Metano Codice Identificativo Gara Centro Italiano Ricerche Aerospaziali Codice Unico di Progetto Documento Applicabile Direzione Lavori Documento di Riferimento Ossigeno Gassoso/Liquido GCH 4/LCH 4 Metano Gassoso/Liquido MTP N 2 N 2O OO.CC. RdO RdP RUP Methane Thermal Properties Azoto Ossido di diazoto Opere Civili Richiesta di offerta Responsabile del Procedimento Responsabile Unico del Procedimento CIRA-CF Rev. 2 P. 9/67

13 s.m.i. TBD VVF Seguenti modifiche e/o integrazioni To Be Defined (da definire) Vigili del Fuoco 1.7 Ordine di precedenza L'ordine di precedenza tra i documenti applicabili all offerta sarà il seguente: Lettera di RdO; Il presente Capitolato Tecnico; I Documenti Applicabili identificati nella sezione 1.4; Tutti i documenti forniti dal CIRA ed accettati dal Contraente. In caso di conflitto tra i requisiti ha prevalenza il più stringente. Il Contraente è tenuto ad evidenziare ogni eventuale conflitto tra i requisiti e sottoporlo ad CIRA per la sua risoluzione. CIRA-CF Rev. 2 P. 10/67

14 2 Terminologia ed identificazione delle responsabilità 2.1 Committente/ Ente Appaltante/ Stazione Appaltante CIRA S.c.p.A. CENTRO ITALIANO RICERCHE AEROSPAZIALI con sede in Capua alla via Maiorise partita IVA e codice fiscale (per brevità nel prosieguo denominato semplicemente CIRA). L interfaccia della Committente con tutte le parti terze indicate nel prosieguo è rappresentata dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP). 2.2 Progettista/Società di Progettazione Studio tecnico o Società di progettazione (di seguito Progettista), in forma singola o associata, che si aggiudicherà la progettazione e che sottoscriverà il contratto per la realizzazione del progetto definitivo, oggetto del presente capitolato. Poiché lo svolgimento, delle prestazioni oggetto del presente incarico richiede l apporto di una pluralità di competenze, nel gruppo di lavoro devono essere presenti tutte le professionalità abilitate e/o qualificate allo svolgimento delle attività previste dal contratto. 2.3 Appaltatore L appaltatore (o imprenditore) è un soggetto che interviene, in proprio o su mandato (mandatario c. 1 lett. d) art. 34 codice Appalti-) alla stipula del contratto d appalto. 2.4 Progetto alla base del servizio e documentazione Il progetto preliminare attualmente disponibile, composto dagli elaborati grafici e documentali, così come emessi dalla Committente, oltre all implementazione di nuove funzionalità, requisiti e migliorie come specificato di seguito. 2.5 Ordine Si intende l ordine d'acquisto, il contratto di appalto, nonché i documenti in esso richiamati, che fanno parte integrante dell'ordine. 2.6 Leggi e norme di riferimento Formano parte integrante ed essenziale del presente capitolato tutti gli elaborati, grafici e analitici che compongono il progetto alla base dei lavori oggetto dell'appalto e riportati nel paragrafo 1.4. Tutte le attività di progettazione dei lavori dovranno essere conformi alle prescrizioni del vigente capitolato Generale d'appalto del Ministero LL.PP. approvato con D.M.19/04/00 n 145, nonché del Regolamento n 207/10 e delle vigenti Leggi per l esecuzione dei lavori per conto dello Stato. Un elenco delle disposizioni legislative e normative attualmente vigenti, che è da intendersi come non esaustivo, è di seguito riportato: o D.Lgs. 163/2006 Codice dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ; CIRA-CF Rev. 2 P. 11/67

15 o D.P.R. 207/10 Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 163/06 ; o D.M. 14/01/08 Nuove norme tecniche per le costruzioni ; o D.P.R. 06/06/01 n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia ; o D.P.R. 151/11 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi ; o D.Lgs. 09/04/08 n. 81 Attuazione dell art. 1 della L. 123/07 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ; o D.Lgs. 152/06 Norme in materia ambientale ; o Normative e raccomandazioni INAIL/ISPESL, dell Ispettorato del Lavoro e dell ASL; o Prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali. Inoltre, si intendono applicabili tutte le norme tecniche specialistiche, emanate dagli opportuni organismi per il caso di specie. Ove non esista una normativa italiana, dovranno essere applicate, limitatamente ai paesi della CEE, le norme del paese di origine dell'apparecchiatura o materiale in oggetto. Per l'impiego di apparecchiature/materiali che non ricadano in nessun dei casi precedenti dovrà essere fatta specifica e preventiva richiesta scritta alla committente che si riserva la facoltà di accettare o meno. Norme non citate, vigenti o di buona pratica andranno comunque rispettate. Dovranno inoltre essere rispettate, ove applicabili, le specifiche CIRA di cui al par 1.4. CIRA-CF Rev. 2 P. 12/67

16 3 DESCRIZIONE SOMMARIA DELL IMPIANTO Come evidenziato nei paragrafi precedenti, il CIRA ha deciso di dotarsi di un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS in grado di consentire test su camere di spinta di motori spaziali di diversa classe di spinta. Il progetto, in sintesi, prevede la realizzazione, da parte dell appaltatore, di diverse aree che vengono di seguito riportate. Gli elementi contenuti in tali descrizioni, a meno di esplicito riferimento, sono da intendersi come parte della fornitura. L appaltatore ne terrà in debito conto per la stesura del quadro sommario di spesa. - Un fabbricato principale ad un piano posto a distanza di sicurezza dalla zona di sparo. Tale fabbricato ospiterà i servizi a supporto dei test e potrà essere abitato durante la loro esecuzione. Tale struttura sarà composta almeno da uffici, sala di assemblaggio ed integrazione, locali tecnici, control room e idonei servizi per gli addetti, quali servizi sanitari e spogliatoio. Queste aree sono intese a servizio di entrambi gli impianti che costituiscono I 2 PS. In particolare, gli uffici dovranno prevedere la presenza di almeno sette persone ed una sala riunioni adeguata. Gli allestimenti degli uffici e della sala riunioni sono esclusi dalla fornitura e vanno intesi a carico CIRA. La sala di assemblaggio ed integrazione, dove avverrà l integrazione meccanica dei motori ed i leak proof test dei loro sotto-assiemi, consisterà in una sala di almeno 80 m 2 e sarà quindi servita da una linea di N 2 ad alta pressione per lo svolgimento di tali test (necessari 225 bar) e di tutta la strumentazione necessaria per l assemblaggio e l integrazione di motori. Vi saranno altresì punti di lavoro con aria strumenti, aria servizi, prese di energia elettrica e disponibilità di acqua demineralizzata. A causa delle operazioni da eseguire in tale ambiente, la pavimentazione sarà di tipo industriale con opportuno trattamento protettivo superficiale e rivestimento in linoleum. Le bombole di azoto necessarie per i test di tenuta in pressione saranno allocate in un area adiacente la sala posta in ambiente aperto. L accesso a questa sala, dall esterno, sarà garantito da una rampa e da un portellone di dimensioni adeguate e tale da consentire il passaggio di un carrello per la movimentazione del motore. Le pareti di tale stanza saranno attrezzate con armadi utensili per la strumentazione, un banco di lavoro principale, una vasca lava minuteria ed una vasca per il lavaggio completo del motore, questi sono da intendersi a cura CIRA ed esterni alla fornitura. La control room di I 2 PS avrà una dimensione non inferiore ai 90 m 2 ed ospiterà i computer, gli schermi di controllo, il sistema di videosorveglianza a circuito chiuso (TVCC) e tutti i dispositivi necessari al controllo e monitoraggio della facility che sono quindi oggetto della fornitura. Questa stanza, controllata in termini di temperatura e umidità, ospiterà il DCS/PLC dell impianto I 2 PS, le infrastrutture relative alla rete fonia e dati e tutti i componenti necessari al controllo del test bench. Questa area sarà occupata da personale qualificato durante l esecuzione dei test a fuoco e sarà progettata per garantire la massima sicurezza del personale. E inoltre previsto, all interno del fabbricato, un locale tecnico di circa 6 m 2. - Un fabbricato sarà realizzato e destinato a laboratorio di diagnostica ottica. Esso sarà asservito al solo impianto di ricerca HYPROB-IMP e sarà dunque attiguo alla test fire area di tale impianto. Questa area sarà composta da una laser room di circa 80 m 2, un locale per ospitare il DAS del dimostratore (il DAS dei dimostratori di IMP è da intendersi a carico CIRA), servizi sanitari ed uno spogliatoio. Per la peculiarità della strumentazione ospitata in sala laser, il calpestio sarà costituito da un pavimento industriale trattato superficialmente in modo da garantire un elevato livello di pulizia e manutenibilità. CIRA-CF Rev. 2 P. 13/67

17 La superficie sarà livellata e garantirà la corretta movimentazione degli apparati ottici da essa ospitati. La sala laser ospiterà infatti, oltra alla strumentazione laser, tutte le apparecchiature, ottiche e non, atte alla corretta caratterizzazione delle prove sperimentali. Tali apparecchiature di diagnostica ottica sono da intendersi a cura CIRA ed esterni alla fornitura. In questa stanza saranno preparati e posizionati i setup sperimentali per la diagnostica ottica ed intrusiva. La sala laser sarà posizionata immediatamente alle spalle della test fire area in modo da ridurre l attenuazione del fascio laser dalla sorgente al test article. Il muro di separazione tra detta sala e la test fire area, in calcestruzzo armato, sarà adeguatamente dimensionato tenendo conto del pericolo di scoppio. Il muro di separazione ospiterà un vetro flangiato trasparente al fascio laser, di dimensioni atte al suo passaggio e sarà facilmente sostituibile. Tale finestra fa parte della progettazione ed è dunque da intendersi come oggetto di fornitura da parte dell appaltatore. La sala laser ospiterà un burner per la calibrazione del laser e per esperimenti di diagnostica ottica. I requisiti di tale burner sono dettagliati nel documento dei requisiti ed è da intendersi a cura CIRA. La zona interessata dal burner sarà coperta da una opportuna cappa di aspirazione da intendersi come oggetto di fornitura. L accesso al fabbricato sarà garantito per mezzo di una rampa; - Una zona operativa, per lo stoccaggio dei liquidi e dei gas nonché per gli impianti tecnologici sarà prevista tra le celle di prova ed il fabbricato principale. Una lista di elementi, da non intendersi come esaustiva, è costituita da: serbatoi di stoccaggio (LN 2, LOx, N 2 ed acqua demi); catch tank LCH 4; storage tank LCH 4; run tank LOx-LN 2O e CH 4; K.O. Drum del metano; evaporatori e riscaldatore ad aria; la torcia CH 4 ed il camino (Ox ed N 2O); la pompa LN 2, il liquefattore GCH 4 ed i pacchi bombole GOx e GCH 4. Le due aree di prova test fire per HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP ospiteranno i test stand sui quali saranno montati i dimostratori a liquido/ibrido. I test stand sono oggetto di fornitura. Queste aree saranno posizionate, rispettando le distanze di sicurezza, in prossimità delle aree di storage in modo da mantenere basse perdite di carico e ridurre i costi ed i pericoli derivanti da lunghe linee fluidiche. La test cell di HYPROB-PLUS sarà alimentata da LO2, LN2O e CH4 in fase liquida e gassosa. Le portate garantiranno il test di motori a liquido di classe di spinta sino a 100 kn. Saranno, inoltre, previste le linee di acqua in pressione per il raffreddamento del test article e le linee di N2 (raffreddamento, purging etc ). Vi saranno quindi: un run tank ad alta pressione di ossigeno liquido che potrà essere riempito con protossido d azoto liquido (LN2O) per i test su motori ibridi; un run tank ad alta pressione per il metano (liquido e gassoso) ed un run tank di acqua pressurizzata per il raffreddamento del motore, oltre al sistema di azoto gassoso proveniente da sfere ad alta pressione. Vi sarà inoltre un sistema di stoccaggio e distribuzione di azoto liquido per la liquefazione del metano gassoso ed il chill-down delle linee. Per le prove con metano gassoso, sarà previsto un approvvigionamento da pacco bombole. Un deflettore mobile, o altro sistema atto a deviare la plume ed attenuare gli effetti dell Impatto acustico, sarà opportunamente dimensionato per l impianto HYPROB-PLUS. Il deflettore, o altro sistema, è da intendersi oggetto della fornitura. Per quanto riguarda l impatto acustico, nelle fasi successive della progettazione, l impresa appaltatrice dovrà tenere in debito conto l impatto acustico di entrambi gli impianti, con particolare attenzione all impianto PLUS, e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate, inclusa anche l ottimizzazione della posizione delle Test Cell, per la rispondenza dell Impianto alle normative vigenti. Il DAS, da non intendersi oggetto della fornitura, per l acquisizione dei segnali provenienti dai test article provati in HYPROB-PLUS sarà opportunamente posizionato in prossimità della zona di test. Si evidenzia la necessità di portare i segnali sensibili dell impianto fino a dove sarà poi posizionato il DAS La test cell di HYPROB-IMP ospiterà il banco di prova sul quale saranno posizionati i dimostratori di motori a propellenti liquidi/ibridi sino a 6 kn di spinta ed i dimostratori MTP-like. I run tank saranno in comune con l impianto HYPROB-PLUS. Da questi si dipartiranno gli stacchi, opportunamente dimensionati sui CIRA-CF Rev. 2 P. 14/67

18 flussi di massa dei propellenti richiesti dai dimostratori previsti e descritti nel documento dei requisiti. La soluzione adottata per lo stoccaggio dell ossigeno gassoso, così come per il metano gassoso, sarà volta ad ottimizzare il processo e garantirà le quantità e le portate necessarie a soddisfare i requisiti degli impianti circa il test dei dimostratori. Entrambe le test cell saranno servite di linee di metano ed ossigeno gassosi opportunamente dimensionate per l alimentazione dei rispettivi igniter. Per il raffreddamento del motore e la polmonazione delle linee, si farà ricorso ai sistemi in comune con HYPROB-PLUS. Sarà presente uno stacco dal run tank dell ossigeno per l N2O liquido. Per tutte le linee di adduzione di tale impianto sarà possibile effettuare il purging con azoto gassoso. Azoto liquido ad alta pressione sarà portato fino alle interfacce dei test-article per effettuare le ultime prove di leak-prof sul motore assemblato su entrambi gli impianti, da intendersi come parte integrante delle linee di impianto e quindi oggetto della fornitura. Ad uso esclusivo di HPRB-IMP sarà invece asservita un linea di raffreddamento GN2 per i ventri dei futuri test-article finestrati. Entrambe le test cell ospiteranno, ciascuna, almeno, due telecamere a circuito chiuso classificate ATEX, capaci di zoom e movimentazione. Esse saranno direzionate e posizionate in maniera opportuna per il corretto monitoraggio dell articolo di prova ed il segnale sarà portato in sala controllo per esser proiettato e registrato. Le aree di sparo, chiuse su tre lati e con opportuno tetto, disporranno sul lato in opposizione al dimostratore, di un ingresso costituito da un portone industriale a libretto che assicurerà la corretta ventilazione durante i test a fuoco e la protezione dagli agenti atmosferici. Entrambe le celle di prova saranno provviste di un opportuno sistema di smaltimento delle acque del sistema di raffreddamento. Entrambe le celle di prova ospiteranno un banco di prova progettato ed adeguato all alloggiamento dei motori previsti ed ai loro tiri a fuoco. I banchi di prova saranno muniti di adeguate celle di carico per la corretta misura dinamica della spinta prodotta. Ad entrambi gli Igniter degli impianti arriverà un cablaggio per l alimentazione delle candele dell accenditore, collegate ad un opportuna centralina di accensione facente parte della strumentazione di impianto. Le telecamere, i portoni, i banchi, le centraline e le celle di carico sono da intendersi oggetto della fornitura; - A partire dal pipe rack CIRA, sarà costruito un pipe rack per il passaggio dei fluidi di alimentazione e per i cavi di alimentazione elettrica. Il pipe rack si estenderà dal termine del pipe rack CIRA sino ad arrivare in prossimità delle due test fire area; - La zona prove sarà opportunamente recintata in modo da garantire l assenza di personale durante l esecuzione dei test a fuoco. I serbatoi, ove necessario, saranno recintati. Nelle fasi successive del progetto sarà valutata la necessità di utilizzare opportuni sistemi di riduzione del rumore e dell impatto ambientale. - Si effettueranno opere di urbanizzazione primaria del lotto di intervento. L area di intervento sarà opportunamente pavimentata ed asfaltata. In parte sarà sistemata a verde. Si predisporrà un area da adibire a parcheggio. Si prevede la realizzazione di un accesso carrabile con apertura automatica ed uno ad apertura manuale. Sarà prevista una ampia zona sgombra a ridosso dell apertura delle celle di prova per garantire lo smaltimento della plume e degli scarichi. Per il sistema elettrico si realizzerà, in prossimità del fabbricato principale una cabina elettrica per l arrivo della corrente in bassa tensione, da questa cabina partiranno tre diramazioni che alimenteranno, ciascuna, il fabbricato principale, la test cell di HYPROB-PLUS e l unione della test cell di HYPROB-IMP e del fabbricato per la diagnostica. Di seguito vengono esplicitati gli elementi che non fanno parte della fornitura e che dunque l appaltatore non dovrà considerare nel calcolo del quadro sommario di spesa: CIRA-CF Rev. 2 P. 15/67

19 Allestimento sala assemblaggio ed integrazione: strumenti per il montaggio del motore, armadi, banco di lavoro vasca lava minuteria, vasca per il lavaggio completo del motore; Allestimento in sala laser ed apparecchiature di diagnostiche (bruciatore compreso)ospitate in tale area. Fatta eccezione per gli elementi descritti nel precedente paragrafo quali ad esempio la cappa di aspirazione ed il vetro flangiato; Allestimento uffici e sala riunioni del fabbricato principale; Il DAS dei dimostratori posti nella test cell di HYPROB-IMP; Il DAS dei dimostratori posti nella test cell di HYPROB-PLUS; Allaccio alla rete fonia e dati del CIRA. Maggiori dettagli dell Impianto Integrato da realizzare sono riportati nel documento AD[6] e nella documentazione del progetto preliminare. CIRA-CF Rev. 2 P. 16/67

20 4 DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DELL APPALTO Nel presente capitolo sono riportate le indicazioni relative a: Indicazioni generali riguardanti l appalto Disciplina contrattuale Termini per la progettazione e l esecuzione dei lavori Contabilità dei lavori Disciplina economica Cauzioni e garanzie Disposizioni per l esecuzione Disposizioni in materia di sicurezza Disciplina del subappalto Controversie, manodopera, esecuzione d ufficio Disposizione per l ultimazione, collaudo ed accettazione Norme finali 4.1 CAPO I INDICAZIONI GENERALI RIGUARDANTI L APPALTO Art. 1. Oggetto dell'appalto Comma 1. Ai sensi dell art. 53, comma 2, lettera c), del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. (di seguito anche Codice dei contratti), l oggetto dell appalto consiste nella progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, sulla base del progetti preliminare predisposto dalla Stazione Appaltante, necessari per la realizzazione dell intervento di cui ai successivi comma 2, alle condizioni di cui al comma 3. Comma 2. L intervento è così individuato: a) denominazione conferita dalla Stazione appaltante: Appalto del progetto esecutivo ed esecuzione dei lavori per la realizzazione dell Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale b) descrizione sommaria: Oggetto dell appalto è la progettazione di livello definitivo ed esecutivo e la realizzazione dell Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido AD[6] secondo i requisiti contenuti nel documento di riferimento RD [3]. Lo Scopo del lavoro della Gara di Appalto è la Progettazione esecutiva e la Realizzazione dell Impianto integrato I 2 PS, a partire dal progetto preliminare, come riportato al comma 1 Le attività attese per l appalto integrato in oggetto sono: Redazione della Progettazione Definitiva ed Esecutiva; Realizzazione delle Opere Civili; CIRA-CF Rev. 2 P. 17/67

21 Fabbricati Opere Esterne Strutture Metalliche Realizzazione delle Opere Impiantistiche; Apparecchiature Impianto Meccanico Impianto Strumentazione e Automazione Impianto Elettrico Impianti Speciali Accettazione e Collaudo dell Impianto Il progetto dovrà essere redatto acquisendo gli elementi di input contenuti negli elaborati posti a base di gara, redatti secondo gli art del D.P.R. n.207/2010,, integrati dalle eventuali migliorie richieste nel bando e nel disciplinare di gara. Le attività di progettazione saranno tali da produrre i documenti costituenti il progetto definitivo ed esecutivo secondo quanto previsto dal D.P.R. 5 Ottobre 2010, n. 207, rispettivamente, nella Parte II Titolo II Capo I Sezione III - art e Parte II Titolo II Capo I Sezione IV art Il concorrente ai sensi dell art. 53 comma 2, lett. c) del D.Lgs. 163/2006, dovrà produrre in sede d offerta il progetto definitivo. In caso di aggiudicazione il concorrente dovrà procedere alla redazione del progetto esecutivo secondo le tempistiche che saranno indicate nel bando di gara. Nell ambito della progettazione esecutiva i requisiti dovranno essere integrati con le prescrizioni di legge, le norme e le direttive applicabili o che saranno emanate durante l esecuzione della prestazione richiesta, e le raccomandazioni dei fornitori dei componenti. Il progettista dovrà, inoltre, valutare soluzioni integrative e migliorative di quelle esposte e ulteriori esigenze da considerare nel corso della progettazione, giustificando le sue scelte con calcoli o analisi. La progettazione dovrà contenere: Il rilievo dello stato dei luoghi; Il dimensionamento della facility, sia nelle parti strutturali che la compongono sia negli impianti fluidici ed elettromeccanici; La documentazione occorrente per l'ottenimento di permessi, autorizzazioni ed omologazioni da parte degli enti preposti. Relativamente alla selezione dei componenti hardware e software, e, in particolare, nella selezione dei componenti per la gestione dei sottosistemi (strumentazione di misura e di campo, dispositivi di controllo, protocolli di comunicazione tra la strumentazione e il Sistema di Gestione Automatizzata, software d interfaccia utente locali, software per il Sistema di Gestione Automatizzata), il Progettista dovrà in ogni momento ispirarsi a criteri di standardizzazione e omogeneizzazione dei componenti, oltre a criteri di flessibilità, espandibilità e produttività. Il progetto dovrà raggiungere un livello di dettaglio tale da poter permettere al CIRA le seguenti CIRA-CF Rev. 2 P. 18/67

22 attività di individuazione dei limiti di batteria: Definizione Impianto Antincendio; Definizione impegno di potenza elettrica; Definizione necessità dei fluidi di Alimentazione Utilities Impianto (acqua, aria, ecc.); Definizione dei documenti necessari per soddisfare i vincoli e le prescrizioni delle varie Autorità Competenti. Inoltre, l attività di progettazione e realizzazione della facility richiede la stesura di un insieme di documenti e manuali che siano d ausilio al CIRA per le ulteriori seguenti attività: Definizione delle interfacce meccaniche, elettriche e fluidiche per testare i propulsori di riferimento inclusi nel documento della relazione tecnico-illustrativa; Definizione delle procedure operative e training del personale per l esecuzione dei test. Ferme restando le norme a tutela della proprietà intellettuale, si precisa fin da subito che il progetto resterà di proprietà piena ed assoluta del CIRA il quale potrà, a suo insindacabile giudizio, darvi o meno esecuzione, ovvero introdurvi, nel modo e con i mezzi che riterrà più opportuni, tutte quelle varianti ed aggiunte che saranno ritenute necessarie, senza che dal progettista possano essere sollevate eccezioni di sorta. c) formato della documentazione di progetto: La documentazione per il Progetto DEFINITIVO/ESECUTIVO dovrà essere conforme a quanto prescritto dal D.P.R. 5 Ottobre 2010, n. 207, rispettivamente, nella Parte II Titolo II Capo I Sezione III - art e Parte II Titolo II Capo I Sezione IV art I disegni ed i documenti dovranno essere redatti in lingua Italiana ed inviati in formato cartaceo (duplice copia) e su supporto elettronico nei seguenti formati: Elaborati Grafici: sia in formato AutoCAD che in PDF; Documenti tecnici: sia in formato Microsoft Word, Excel che in PDF. La documentazione progettuale da sottoporre ad approvazione, dovrà essere prodotta in formato cartaceo nel numero sufficiente ad ottenere i nulla osta e/o pareri e/o autorizzazioni, necessari sulla base della normativa vigente e da una apposita copia su supporto informatico (CD). Comma 3. Sono compresi nell appalto: a) l esecuzione di tutti i lavori, le prestazioni, materiali, forniture e provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto, secondo le condizioni stabilite dal presente Capitolato speciale d appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative minime previste dal progetto preliminare dell opera, con riguardo anche ai particolari costruttivi dei quali l appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza nonché degli elaborati e della documentazione di cui alla seguente lettera b); CIRA-CF Rev. 2 P. 19/67

23 b) la redazione, prima dell esecuzione dei lavori di cui al comma precedente, della progettazione esecutiva da redigere a cura dell appaltatore nel rispetto dell articolo 93, comma 5, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. Codice dei contratti pubblici e degli articoli da 33 a 42 del D.P.R. n. 207 del 2010 e s.m.i., in quanto applicabili, in conformità al progetto posto a base di gara dalla Stazione Appaltante e da approvare da parte di quest ultima prima dell inizio dei lavori ai sensi dell Art. 16, comma 1 del presente Capitolato; nel seguito del presente elaborato ogni qualvolta ricorrano le parole «progettazione esecutiva» si intende la prestazione di cui al presente comma. c) il Progetto e dimensionamento delle strutture e degli elementi accessori in c.a., in metallo ed in qualsiasi altro materiale indicato nel presente Capitolato e negli allegati progettuali; il tutto secondo quanto previsto sia dalla Legge 5 novembre 1971 n Norme per la disciplina nelle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica, sia dal Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 Nuove Norme Tecniche per le costruzioni ; d) la Progettazione esecutiva delle opere, delle apparecchiature e degli impianti elettrostrumentali-automazione meccanici di cui al D.Lgs. 37/08 (ex L.46/90), nonché qualsiasi adempimento, prova, collaudo, spesa e/o denuncia di cui alla Legge n. 10 ed al D.Lgs. 192/2005 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia e s.m.i di cui alla qualificazione energetica degli edifici e relativi regolamenti di attuazione, nonché eventuale ri-progettazione delle stesse, con aggiornamento di tutti gli elaborati relativi già depositati presso tutti gli enti competenti, per varianti in corso d'opera ritenute necessarie anche se non richieste dalla Stazione Appaltante, comprese tutte le spese, le denunce, le prove e l'esecuzione dei collaudi ad esse conseguenti. Comma 4. La progettazione esecutiva e l esecuzione dei lavori sono sempre e comunque effettuate secondo le regole dell arte e l appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell adempimento dei propri obblighi. Trova sempre applicazione l articolo 1374 del Codice Civile. Art. 2. Ammontare dell appalto L'importo complessivo dei lavori e dei servizi compresi nell'appalto ammonta alla somma di euro ,00 come risulta nel prospetto riportato di seguito ( Tabella 1). L importo complessivo posto a base di gara, ammonta a euro ,00 (dicasi euro ottomilioninovantamila/00). L importo per i lavori a corpo ammonta a euro ,00 (dicasi euro settemilionicinquecentosessantamila/00) soggetto a ribasso. L importo per la progettazione definitiva ed esecutiva ammonta a euro ,00 (dicasi euro trecentosettantamila/00) soggetto a ribasso. L importo degli oneri per la sicurezza è di euro ,00 (dicasi euro centosessantamila/00) non soggetto a ribasso. CIRA-CF Rev. 2 P. 20/67

24 Impianto Integrato di Propulsione Spaziale Liquida (IIPS) A QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO IMPORTO A BASE DI GARA A.1 LAVORI A CORPO ,00 A.2 Importo Progettazionedefinitiva ed esecutiva ,00 A.3 TOTALE APPALTO INTEGRATO (soggetto a ribasso d'asta) ,00 A.4 Oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) ,00 A.5 IMPORTO TOTALE A BASE DI GARA (A.3+A.4) ,00 NOTE Tabella 1: Quadro economico preliminare Art. 3. Modalità di stipulazione del contratto 1. Il contratto è stipulato a corpo ai sensi dell articolo 53, comma 4, periodi primo e terzo, del Codice dei Contratti, nonché degli articoli 43, comma 6 e 184, del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i.. L importo del contratto, come determinato in sede di gara con le modalità specificate dal bando e dal disciplinare, resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti alcuna successiva verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità. 2 Il prezzo offerto dall aggiudicatario in sede di gara si estende e si applica ai prezzi unitari in elenco, utilizzabili esclusivamente ai fini di cui al comma 3. Anche ai sensi dell art. 118, comma 2, del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i., il prezzo convenuto non può essere modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione, per cui il quadro sommario di spesa, posto a base di gara ai soli fini di agevolare lo studio dell intervento, non ha valore negoziale. 3 I prezzi unitari di cui al comma 2, ancorché senza valore negoziale ai fini dell appalto e della determinazione dell importo complessivo dei lavori, sono vincolanti per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d opera, se ammissibili ai sensi dell art. 132 del Codice dei Contratti, estranee ai lavori già previsti nonché agli eventuali lavori in economia di cui all Art. 28 del presente Capitolato. Art. 4. Categorie dei lavori 1. Ai sensi dell articolo 61 del D.P.R. 207/ 2010 e s.m.i. e in conformità all allegato «A» al predetto DPR, i lavori sono classificati nelle seguenti categorie di opere generali: OG1 - Edifici civili e industriali - classificazione IV OG11- Impianti tecnologici - classificazione VI 2. Le lavorazioni di natura impiantistica devono essere certificate in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti. CIRA-CF Rev. 2 P. 21/67

25 Art. 5. Modalità di aggiudicazione del contratto Il contratto sarà aggiudicato ai sensi dell art. 83 del D.Lgs. 163/06, Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Le modalità di assegnazione dei punteggi in sede d offerta saranno stabilite dal Bando di Gara, e riportate nel disciplinare di gara. CIRA-CF Rev. 2 P. 22/67

26 4.2 CAPO II. DISCIPLINA CONTRATTUALE Art. 6. Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto 1 In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva. Il Contraente, informerà comunque e sempre la stazione appaltante, prima di prendere decisioni finali. 2 In caso di norme del Capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari oppure all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario. Il Contraente, informerà comunque e sempre la stazione appaltante, prima di prendere decisioni finali 3 L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del presente Capitolato speciale, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del Codice Civile. Art. 7. Documenti facenti parte del contratto 1. Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d appalto, ancorché non materialmente allegati: a) Il Capitolato generale d appalto approvato con decreto ministeriale 19 aprile 2000, n. 145 e s.m.i., per quanto vigente e non in contrasto con il presente Capitolato speciale o non previsto da quest ultimo; b) Il presente Capitolato speciale; c) Tutti gli elaborati grafici e gli altri atti del progetto posto a base di gara, ad eccezione di quelli esplicitamente esclusi; d) Il cronoprogramma di cui all articolo 40 del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i.; e) Le polizze di garanzia di cui agli articoli 40, 41, 42 e Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare: a) Il Codice dei contratti, approvato con D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.; b) Il D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i., per quanto applicabile; c) Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., con i relativi allegati. Art. 8. Disposizioni particolari riguardanti l appalto 1. La sottoscrizione del contratto da parte dell appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione anche dei suoi allegati, della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione. 2. Ai sensi dell articolo 106, commi 2 e 3, del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i., l appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e ogni altra CIRA-CF Rev. 2 P. 23/67

27 circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col responsabile del Procedimento (RdP), consentono l immediata esecuzione dei lavori. Art. 9. Fallimento dell appaltatore 1 In caso di fallimento dell appaltatore la Stazione appaltante si avvale, senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dagli articoli 136 e 138 del Codice dei contratti. 2 Qualora l esecutore sia un raggruppamento temporaneo, in caso di fallimento dell impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazione rispettivamente i commi 18 e 19 dell articolo 37 del Codice dei contratti. Art. 10. Rappresentante dell appaltatore e domicilio; direttore di cantiere 1 L appaltatore deve eleggere domicilio; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto. 2 Qualora l appaltatore non conduca direttamente i lavori, deve depositare presso la Stazione appaltante, ai sensi e nei modi di cui all articolo 4 del Capitolato generale d appalto, il mandato conferito con atto pubblico a persona idonea, sostituibile su richiesta motivata della Stazione appaltante. La direzione del cantiere è assunta dal direttore tecnico dell impresa o da altro tecnico, avente comprovata esperienza in rapporto alle caratteristiche delle opere da eseguire. L assunzione della direzione di cantiere da parte del direttore tecnico avviene mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere, con l indicazione specifica delle attribuzioni da esercitare dal delegato anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere. 3 L appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere. Il direttore dei lavori ha il diritto di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale dell appaltatore per disciplina, incapacità o grave negligenza. Art. 11. Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione 1 Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel Capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici delle progettazioni definitiva ed esecutiva e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso Capitolato. 2 Per quanto riguarda l accettazione, la qualità e l impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l eventuale sostituzione di quest ultimo, si applicano rispettivamente l articolo 167 del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i. e gli articoli 16 e 17 del Capitolato generale d appalto. 3 L appaltatore, sia per sé che per i propri fornitori, deve garantire che i materiali da costruzione utilizzati siano conformi al D.P.R. 21 aprile 1993, n CIRA-CF Rev. 2 P. 24/67

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