Accompagnatore al pianoforte Canto. Corno Fagotto Flauto Musica d insieme per fiati Oboe Saxofono Tromba e trombone

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1 REGOLAMENTO DIPARTIMENTI Trattato Collegio professori: 6 dicembre 2005; 17 ottobre 2006; 3 novembre 2009 Deliberato Consiglio Accademico: 23 gennaio 2006; 13 febbraio 2006; 4 aprile 2006; 7 settembre 2006; 19 settembre 2006; 29 maggio 2009; 19 ottobre 2009; 20 novembre 2009 Art. 1 Articolazione e Denominazioni All interno del Conservatorio sono costituiti, a partire dall anno accademico 2009/2010, i seguenti Dipartimenti: 1. Dipartimento di Canto e Teatro Musicale 2. Dipartimento di Strumenti a Fiato 3. Dipartimento di Strumenti a Tastiera e a Percussione 4. Dipartimento di Strumenti ad Arco e a Corda 5. Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione 6. Dipartimento di Didattica 7. Dipartimento di Musica d insieme 8. Dipartimento di Musica antica 9. Dipartimento di Nuove tecnologie e linguaggi musicali Art. 2 Composizione dei Dipartimenti I Dipartimenti sono formati, in una formulazione base necessaria, dai Professori del Conservatorio F.A. Bonporti, docenti nelle Scuole e nei Corsi nello stesso attivati, secondo la seguente tabella: Dipartimento di Canto e Teatro musicale Dipartimento di Strumenti a Fiato Dipartimento di Strumenti a Tastiera e a Percussione Dipartimento di Strumenti ad Arco e a Corda Arte Scenica Accompagnatore al pianoforte Canto Clarinetto Corno Fagotto Flauto Musica d insieme per fiati Oboe Saxofono Tromba e trombone Fisarmonica Organo complementare e canto gregoriano Organo e composizione organistica Percussioni Pianoforte Pianoforte complementare Arpa Chitarra Contrabbasso Sede: Via S. Maria Maddalena Trento Italia - tel.: fax : didattica@conservatorio.tn.it; segreteria@conservatorio.tn.it. Sezione staccata: Largo Marconi Riva del Garda Italia - tel.: fax: cons.riva@libero.it 1

2 Dipartimento di Teoria e analisi, composizione e direzione Dipartimento di Didattica Dipartimento di Musica d insieme Dipartimento di Musica antica Dipartimento di Nuove tecnologie e linguaggi musicali Quartetto d archi Viola Violino Violoncello Armonia e contrappunto Armonia complementare Armonia, contrappunto, fuga e composizione Bibliotecario Letteratura poetica e drammatica Lettura della partitura Musica corale e direzione di coro Storia della musica Strumentazione per banda Pedagogia della musica Teoria e solfeggio Esercitazioni corali Esercitazioni orchestrali Musica da camera Clavicembalo Flauto dolce Musica elettronica Musica jazz Alle appartenenze come sopra definite, che costituiscono la formulazione base necessaria dei Dipartimenti, può associarsi eventualmente, nella libera scelta del docente, una seconda, ulteriore opzione di appartenenza. Se il docente esprima un ulteriore seconda scelta di appartenenza, dovrà allora dichiarare quale sia la propria appartenenza prioritaria, tra le due afferenze di Dipartimento che vengono a riguardarlo. Fanno parte dei Dipartimenti, secondo criteri di afferenza ispirati alla relazione che si istituisce tra Dipartimento e Scuola, tenendo conto dell insegnamento per cui siano impegnati, anche i docenti a contratto del Conservatorio di musica F.A. Bonporti di Trento. I docenti a contratto confluiscono nei Dipartimenti secondo criteri di afferenza stabiliti. Art. 2 bis Diritto di voto, candidatura a Referente per il coordinamento del Dipartimento e a Referente di corso, Triennio e Biennio. Secondo quanto stabilito al precedente art. 2, si distingue tra appartenenza prioritaria e secondaria, rispetto all eventuale scelta di appartenenza a due Dipartimenti. All inizio di ogni anno accademico il docente strutturato effettuerà eventuale opzione di appartenenza a un secondo Dipartimento, oltre quello base necessario e vincolato, e dichiarerà la propria scelta, circa il Dipartimento da considerare come di scelta prioritaria. Il docente strutturato ha diritto di partecipazione alle riunioni, che siano programmate, dal Dipartimento di appartenenza prioritaria come dal Dipartimento di appartenenza secondaria. Il docente strutturato ha diritto di voto, per le decisioni che siano assunte, sia nel Dipartimento di scelta prioritaria che in quello di scelta secondaria. 2

3 Il docente strutturato può essere eletto Referente per il coordinamento di corso, Triennio e/o Biennio, sia nel contesto del Dipartimento di appartenenza prioritaria che nel Dipartimento di appartenenza secondaria. Il docente strutturato potrà essere candidato a Referente per il coordinamento di Dipartimento, e ricoprire un tale incarico, solamente in riferimento al Dipartimento di appartenenza prioritaria. I docenti a contratto hanno diritto di voto sulle decisioni che siano assunte nel contesto del Dipartimento, salvo che nei casi di elezione del Referente per il coordinamento del Dipartimento. I docenti a contratto non possono esprimere elettorato attivo né passivo nei contesti di elezione e definizione del Referente per il coordinamento del Dipartimento e di Referente di corso, Triennio e Biennio. I docenti a contratto sono esclusi dalle riunioni in cui siano definite proposte di affidamento di insegnamento. Art. 3 Finalità I Dipartimenti sono organi consultivi e propositivi del Conservatorio, in relazione, da una parte, con i singoli docenti, che in essi esprimono esigenze e istanze, in merito alle attività didattiche, di produzione e di ricerca, le quali, anche per questo, sono progettate e realizzate in termini condivisi, mirando ad obiettivi di piena integrazione e organicità della proposta; dall altra con il Consiglio Accademico, che è un essenziale organo gestionale del Conservatorio. I Dipartimenti raccolgono le forze dei docenti entro lo schema dei Corsi e delle Scuole, come sopra prospettato, secondo criteri di affinità. La struttura così definita si rifà a quanto previsto nel DPR 8 luglio 2005, n. 212, che definisce l articolazione delle strutture didattiche e di ricerca del Conservatorio in Dipartimenti e Scuole. I Dipartimenti costituiscono un momento di confronto e di approfondimento rispetto alle esigenze che riguardano i vari corsi, prospettando ipotesi e soluzioni, in merito alla migliore organizzazione del lavoro didattico. Inoltre, svolgono un importante compito di progettazione, mirato a qualificare l attività di produzione artistica e di ricerca del Conservatorio. Rappresentano luoghi e momenti di raccordo e relazione tra i docenti. Sono organismi strutturati, che consentono la precisazione di motivi ed esigenze dei docenti, nei campi della didattica, della produzione artistica e della ricerca, che si definiscono in progetti condivisi e deliberati dai Dipartimenti. In questa forma le progettualità dipartimentali vengono trasmesse al Consiglio Accademico. Art. 4 Struttura e Funzioni Il Dipartimento è costituito dai docenti afferenti al Dipartimento, nella forma base dei Dipartimenti, secondo appartenenza di Scuola, come nello schema prospettato all art. 2, tenendo conto, inoltre, delle ulteriori opzioni di seconda, ulteriore appartenenza, che possono essere effettuate da ogni singolo docente. Il Dipartimento è integrato anche dai docenti a contratto. Esso adotta i provvedimenti utili agli scopi del Dipartimento, secondo le modalità di cui al successivo art. 6. Il Dipartimento è presieduto da un Referente per il coordinamento del Dipartimento. Il Dipartimento tratta questioni in ordine alla didattica, alla produzione e alla ricerca, in relazione ai corsi, alle scuole, alle figure docenti che afferiscono al Dipartimento; espone ipotesi di soluzione, 3

4 suggerimenti e raccomandazioni, in relazione a problemi individuati, e invia valutazioni, conclusioni, sintesi e deliberazioni al Consiglio Accademico, per le determinazioni collegate. Il Dipartimento ha altresì la facoltà di proporre al Consiglio Accademico variazioni ai piani degli studi delle Scuole appartenenti al Dipartimento. Il Dipartimento, in relazione alle esigenze che riguardano i corsi compresi nel suo ambito di attenzione, in raccordo con i Referenti di tali corsi, può individuare proprie proposte e ipotesi, da trasmettere al Consiglio Accademico. Il Dipartimento formula proposte al Consiglio Accademico in merito alla programmazione dell attività didattica, di ricerca e di produzione artistica, sulla base del bilancio preventivo dell'istituzione, considerando le eventuali partizioni di risorse disponibili, virtualmente assegnate ai vari Dipartimenti. Le proposte devono essere corredate da un puntuale piano finanziario, individuando, se onerose, eventuali fonti di finanziamento, approvate dalla maggioranza del Dipartimento e, successivamente, trasmesse al Consiglio Accademico per i gli adempimenti conseguenti. Il Consiglio Accademico può affidare al Dipartimento compiti di osservazione e coordinamento delle attività didattiche, relativamente al funzionamento delle scuole e dei corsi che rientrano nell orbita del Dipartimento. Il Consiglio Accademico può convocare per audizioni, nell ambito di proprie riunioni, ove lo ritenga utile, uno o più referenti per il coordinamento dei Dipartimenti, anche su proposta degli stessi Il Consiglio Accademico può chiedere al Dipartimento, in collegamento con i referenti dei corsi superiori triennali e biennali, di individuare ipotesi in relazione all affidamento di insegnamenti, per ciò che concerne corsi ricadenti nell ambito di attenzione del Dipartimento. Inoltre, il Consiglio Accademico può affidare al Dipartimento compiti di gestione e organizzazione di specifici progetti di produzione artistica e di ricerca. Art. 5 Referente per il coordinamento del dipartimento Il Dipartimento, nella prima riunione, elegge, a maggioranza, un Referente per il coordinamento. L elettorato attivo e passivo, per la nomina del Referente per il coordinamento del Dipartimento, è in carico ai soli docenti strutturati del Conservatorio di musica F.A. Bonporti di Trento. Ne sono esclusi i docenti a contratto. Di ogni riunione è tenuto un verbale, che viene di norma letto e approvato all apertura della riunione immediatamente successiva; in casi particolari, e nella espressa volontà comune, può essere approvato anche seduta stante, nell interezza o in parti. Il Verbale, dopo la sua approvazione, deve essere trasmesso al Direttore. Il Referente per il coordinamento dura in carica un anno e può essere rieletto. I componenti degli organi istituzionali non possono ricoprire la carica di Referente per il coordinamento del Dipartimento. Il Segretario verbalizzante viene nominato all inizio di ogni seduta. In caso di dimissioni del Referente per il coordinamento, si procede ad una nuova elezione. I Referenti per il coordinamento dei Dipartimenti potranno riunirsi in una Conferenza dei Referenti per il Coordinamento, su loro autonoma iniziativa Art. 6 Corsi afferenti al Dipartimento I Dipartimenti approfondiscono tematiche specifiche relative ai singoli Corsi che risultano nella responsabilità di essi, collegati alle Scuole, a loro volta comprese nei Dipartimenti. 4

5 I corsi afferenti ai Dipartimenti sono al momento distinti secondo le seguenti tipologie: corsi di ordinamento tradizionale; trienni superiori sperimentali; bienni superiori sperimentali; I Dipartimenti affrontano tematiche inerenti le specifiche esigenze di queste tipologie di corso. Il Dipartimento, per ogni corso sperimentale triennale o biennale, approvato dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, nonché attivato, individua una figura di Referente del corso, che svolge una funzione applicativa, volta a organizzare al meglio l operatività della didattica nell ambito del corso di studi. Possono essere individuati, quali Referenti di corso, i soli docenti strutturati del Conservatorio di musica F.A. Bonporti. Ne sono esclusi i docenti a contratto. Anche l elettorato attivo, per l elezione di Referente di corso, come anche di Referente per il Dipartimento, compete ai soli docenti strutturati del Conservatorio di musica F.A. Bonporti. Ne sono esclusi i docenti a contratto. Il Referente del corso agisce sempre in relazione con il Dipartimento. Esprime esigenze che derivano dal suo compito, le quali sono raccolte dal Dipartimento, discusse e, se ritenuto, portate all attenzione del Consiglio accademico. Il Referente del corso, dalla sua parte, ricava spunto, per quanto discusso e approfondito nell ambito delle riunioni di Dipartimento, nel confronto tra i docenti afferenti, per soluzioni alle problematiche che riguardano la sua attività, e ciò in funzione della migliore operatività dei corsi. Nello schema di corsi, Trienni e Bienni, come presenti al Conservatorio di Trento, nell a.a , autorizzati dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, si dà la seguente distinzione, per afferenze dei corsi, rispetto ai Dipartimenti: Dipartimento di Teoria e analisi, composizione e direzione 1) COMPOSIZIONE 2) MUSICA CORALE E DIREZIONE DI CORO 3) STRUMENTAZIONE PER BANDA 1) Biennio specialistico in COMPOSIZIONE a) Percorso Composizione per Teatro e Cinema b) Percorso Composizione c) Percorso Composizione Liturgica 2) Biennio specialistico in STRUMENTAZIONE PER BANDA 1) JAZZ a) Percorso Composizione, direzione e strumentazione per Banda 2) POPULAR MUSIC 1) Biennio specialistico in JAZZ Dipartimento di Nuove tecnologie e linguaggi musicali 2) Biennio specialistico in NUOVE TECNOLOGIE E MULTIMEDIALITA' 3) Biennio specialistico in POPULAR MUSIC Dipartimento Musica d'insieme 5

6 1) Biennio specialistico in MUSICA DA CAMERA 1) CLARINETTO 2) CORNO 3) FAGOTTO 4) FLAUTO 5) FLAUTO DOLCE 6) SASSOFONO 7) TROMBA Dipartimento Strumenti a fiato 1) Biennio specialistico in CLARINETTO a) Percorso Indirizzo concertistico con specializzazione 900 e contemporaneo b) Percorso Orchestrale c) Percorso Solistico 2) Biennio specialistico in FAGOTTO (in attesa di autorizzazione definitiva dal Ministero) a) Percorso Strumentale specialistico 3) Biennio specialistico in FLAUTO a) Percorso 900 b) Percorso 700 e 800 c) Percorso Flauto 4) Biennio specialistico in SAXOFONO 5) Biennio specialistico in TROMBA a) Percorso Repertorio solistico moderno e contemporaneo b) Percorso Solistico e cameristico del repertorio storico e moderno 6) Biennio specialistico in TROMBONE a) Percorso Orchestrale 1) ORGANO E COMPOSIZIONE ORGANISTICA 2) PERCUSSIONI 3) PIANOFORTE Dipartimento Strumenti a tastiera e a percussione 1) Biennio specialistico in ORGANO E COMPOSIZ. ORGANISTICA a) Percorso Romantico, moderno e contemporaneo 2) Biennio specialistico in PIANOFORTE a) Percorso Collaboratore strumentale e vocale b) Percorso Concertistico - solistico 3) Biennio specialistico in STRUMENTI A PERCUSSIONE 6

7 1) CLAVICEMBALO Dipartimento Musica antica 1) Biennio specialistico in CLAVICEMBALO 2) Biennio specialistico in FAGOTTO (in attesa di autorizzazione definitiva dal Ministero) a) Percorso Barocco e classico 3) Biennio specialistico in ORGANO E COMPOSIZ. ORGANISTICA a) Percorso Rinascimentale e barocco 4) Biennio specialistico in VIOLINO a) Percorso 600, 700 e classico 1) ARPA 2) CHITARRA 3) CONTRABBASSO 4) VIOLA 5) VIOLINO 6) VIOLONCELLO Dipartimento Strumenti ad arco e a corda 1) Biennio specialistico in ARPA a) Percorso Concertistico b) Percorso Orchestrale 2) Biennio specialistico in CHITARRA a) Percorso Cameristico b) Percorso Solistico 3) Biennio specialistico in CONTRABBASSO a) Percorso Con specifico riferimento al repertorio d orchestra 4) Biennio specialistico in VIOLA 5) Biennio specialistico in VIOLINO a) Percorso Repertorio d orchestra (per spalla, prima parte e fila) b) Percorso Virtuosistico c) Percorso Violino Contemporaneo 6) Biennio specialistico in VIOLONCELLO a) Percorso Concertistico b) Percorso Orchestrale Dipartimento Canto e teatro musicale 1) CANTO 7

8 1) Biennio specialistico in CANTO a) Percorso Lirico - teatrale b) Percorso Vocale da camera 1) DIDATTICA Dipartimento Didattica 1) Biennio specialistico FORMAZIONE DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA a) corso per classi di concorso A31-A32 (Educazione musicale) b) corso per classi di concorso A77 (Strumento musicale) Art. 7 Operatività della struttura Le riunioni dei Dipartimenti sono convocate secondo una comunicazione, da effettuarsi almeno otto giorni prima, a cura del Referente per il coordinamento, che contestualmente precisa gli argomenti all ordine del giorno. La convocazione si dà per avvenuta per affissione all Albo del Conservatorio, nell apposito spazio assegnato alle comunicazioni dei dipartimenti, e per pubblicazione sul sito web del Conservatorio. Lezioni che ricadano, programmate alla data e all orario delle riunioni dei Dipartimenti, dovranno essere spostate e sottoposte a diversa programmazione. Ciò per consentire al docente di partecipare alla riunione del Dipartimento. Non è previsto, invece, esonero dallo svolgimento delle lezioni, per assicurare l intervento alle riunioni. Trattandosi di organi consultivi e propositivi, le decisioni possono essere prese a semplice maggioranza dei presenti, e non si pone la questione del numero legale. Il Dipartimento si riunisce ogni volta che il Referente per il coordinamento intenda convocarlo, o anche previo richiesta motivata di almeno un terzo dei componenti del Dipartimento. Il Direttore o anche il Consiglio accademico possono richiedere la convocazione del Dipartimento, per il tramite del Referente per il coordinamento del Dipartimento. Le riunioni sono convocate dal Referente per il coordinamento del singolo dipartimento. 8

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