Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania
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- Flavia Lupi
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1 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania LAVORI DI BONIFICA, DISINFESTAZIONE E SPOLVERATURA DEL PATRIMONIO LIBRARIO E DELLA SCAFFALATURA LIGNEA E DI MESSA A NORMA IMPIANTISTICA DELLA BIBLIOTECA ANNESSA AL MONUMENTO NAZIONALE DEI GIROLAMINI. PROGETTAZIONE Arch. Stefano Ceccarelli IN COLLABORAZIONE: PROGETTAZIONE IMPIANTI Ing. Alberto D'Ascanio COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE Arch. Rita Lulli RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Giovanni Arganese TITOLO PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO ELETTRICO ELABORATO DATA A02 Giugno 2013
2 1. INDICE 1. INDICE GENERALITA LIMITI DI COMPETENZA DELLA SPECIFICA DATI PROGETTUALI DATI DI PROGETTO RELATIVI ALL IMPIANTO ELETTRICO SPECIFICA TECNICA CARATTERSITICHE GENERALI DELL IMPIANTO QUADRI ELETTRICI Nuovo quadro elettrico generale Nuovo quadro per sale A, B, C, BL LINEA DI ALIMENTAZIONE DEL QUADRO SALA A,B,C,BL DISTRIBUZIONE SECONDARIA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA IMPIANTI DISTRIBUZIONE FM IMPIANTI RILEVAZIONE FUMO ED INCENDIO PREDISPOSIZIONE PER ALTRI IMPIANTI
3 2. GENERALITÀ La presente specifica tecnica di progetto descrive le linee guida impostate per la realizzazione degli impianti elettrici e speciali presso alcune sale della Biblioteca dei Girolamini di Napoli. La biblioteca è situata all interno di edificio storico che ospita, oltre alle sale delle biblioteca, anche un convento di clausura ed una serie di locali prima gestiti dal convento ed ora riassegnati alla biblioteca, con funzione di uffici. La presente specifica riguarda esclusivamente alcune delle sale dedicate alla conservazione dei testi ed alla eventuale consultazione laddove prevista. Allo stato attuale non è possibile acquisire informazioni tali da determinare quali sale saranno accessibili al pubblico, quali saranno dedicate alla consultazione di testi e quali al solo immagazzinamento degli stessi. Al fine di determinare le caratteristiche degli impianti, si prevede che le sale denominate A,B, C e BL, ovvero quelle in cui si provvederà al rifacimento degli impianti, saranno accessibili al pubblico LIMITI DI COMPETENZA DELLA SPECIFICA Le sale oggetto di progettazione ed alle quali si applicheranno le seguenti specifiche sono le seguenti : - Al piano primo - SALA A - SALA B - SALA BL - SALA C Il presente progetto prevede inoltre la sostituzione del quadro elettrico generale e del quadro sala G con un nuovo quadro unificato.
4 3. DATI PROGETTUALI 3.1. DATI DI PROGETTO RELATIVI ALL IMPIANTO ELETTRICO Dati Valori Nuovo impianto TIPO DI INTERVENTO: Trasformazione Ampliamento Verifica Dal Punto di consegna dell energia al nuovo QEG LIMITI DI COMPETENZA: Dal QEG al nuovo quadro sale A,B, C, BL Dal nuovo quadro sale A.B,C, BL alle sale stesse DATI ALIMENTAZIONE ELETTRICA: Punto di alimentazione: Tensione nominale e massima variazione: Frequenza nominale Potenza disponibile Stato del neutro: Sistema di distribuzione in bassa tensione Tensione nominale degli utilizzatori e delle apparecchiature BT: ALIMENTAZIONE DI CONTINUITA : Contatore elettrico 400Vac 50 Hz 36 kw Distribuito TT 230/400Vac Non presente 3
5 4. SPECIFICA TECNICA 4.1. CARATTERISTICHE GENERALI DELL IMPIANTO Per le caratteristiche dei luoghi in oggetto, si ritiene opportuno e necessario applicare la norma di settore CEI Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica. La suddetta norma prevede una serie di prescrizioni, tra le quali le seguenti trovano attuazione nel caso in oggetto : 1) Necessità di predisporre un comando di emergenza atto a porre fuori tensione l intero impianto elettrico con l eccezione dei servizi di sicurezza. (Art ) 2) Necessità di proteggere tutti i circuiti di alimentazione prese con interruttori differenziali aventi Idn<= 300mA. (Art ) 3) Necessità di impianto di illuminazione di sicurezza in tutti gli ambienti in cui è prevista la presenza di pubblico (Art ) e non solo (Art.4.3.2) 4) Necessità di alimentazione di sicurezza per allarmi antincendio. (art. 4.2) 5) Necessità di prevedere un sistema di segnalazione dell intervento dei circuiti di sicurezza (Art ) Tutti i requisiti di norma, saranno soddisfatti nei modi di seguito descritti. 1) Sarà previsto un pulsante di sgancio di emergenza nelle immediate vicinanze del QEG in grado di togliere alimentazione all intero quadro. L interruttore generale del QEG sarà dotato di bobina a lancio di corrente. 2) L illuminazione di emergenza/sicurezza sarà garantita (nelle sale A,B, C,BL) mediante l utilizzo di gruppo di soccorso centralizzato ad intervento automatico, che garantirà (sia in caso di black-out totale che in caso di intervento delle protezioni automatiche di ciascun circuito luce), un livello di illuminamento sul piano di camminamento sempre superiore a 5 lux. L autonomia garantita sarà pari ad 1 ora. 3) Gli impianti di sicurezza (TVCC, Rilevazione fumo ed incendio, ecc.) saranno alimentati da gruppo di continuità ad intervento automatico. 4) Nei quadri elettrici di nuova costruzione saranno inseriti dei dispositivi di I/O per il comando/monitoraggio dei circuiti da remoto, tramite protocollo IP. 5) Tutti i conduttori di potenza saranno del tipo a bassa emissione di fumi tossici, non propaganti l incendio e resistenti al fuoco. 4
6 4.2. QUADRI ELETTRICI Nuovo quadro elettrico generale Si prevede di realizzare un nuovo quadro generale dimensionato per una potenza totale di circa 75 kw (attualmente il contratto è per 30 kw) Il quadro provvederà ad alimentare : - Le utenze della sala G adiacente (impianti esistenti) - Il quadro del piano ammezzato relativo alle sale D, E, F (alimentazione del quadro esistente). - Il quadro del piano primo relativo alle sale A, B, BL, C. (nuovo quadro) - Il quadro del piano secondo relativo alla sala H (alimentazione quadro esistente). - Il quadro ascensore (esistente). Inoltre il quadro generale alimenterà una serie i servizi di carattere generale, già esistenti e(/o da realizzare quali : - Rack Trasmissione dati al piano ammezzato - Impianto videocitofonico ed elettroserratura - Illuminazione esterna - Montacarichi Il quadro sarà del tipo a parete/armadio, di capacità non inferiore a 168 moduli DIN e dimensioni non inferiori a 1600x600x400mm Il quadro dovrà avere le seguenti caratteristiche : - Grado di protezione IP30 - Portella con serratura a chiave - Corrente di corto circuito pari a 10 KA - Corrente nominale pari a 125A. - Distribuzione trifase con neutro (sistema TT) - Morsettiere di uscita cavi nella parte bassa del quadro Il quadro generale ospiterà il quadro della sala G per il quale si prevede di rialimentare le utenze esistenti. Sarà cura dell installatore, verificare il corretto coordinamento delle protezioni, in funzione degli impianti esistenti. 5
7 4.2.2 Nuovo quadro per sale A, B, C, BL Il nuovo quadro di gestione delle sale sarà ubicato fuori dalle sale ed in area non accessibile al pubblico. Sarà comunque provvisto di portella di chiusura con serratura. Si prevede di posizionare il quadro delle sale A, B, BL, C fuori delle sale, nel corridoio di servizio che collega la sala B con la sala A. Accanto al quadro verranno posizionati i gruppi di soccorso per i servizi di emergenza. Per le specifiche costruttive del quadro si rimanda alla schema di progetto allegato. All interno del quadro sono presenti di dispositivi in grado di acquisire 8 ingressi digitali e gestire 8 uscite digitali, tramite collegamento alla rete ethernet di edificio. Tali dispositivi saranno utilizzati per : 1) Segnalare l intervento dei dispositivi di protezione dei circuiti di illuminazione 2) Comandare da remoto i circuiti luce ordinaria (es. spegnere le luci nelle sale da remoto) 3) Acquisire in futuro segnali di allarme per condizioni ambientali (temperatura/umidità) 4.3. LINEA DI ALIMENTAZIONE DEL QUADRO SALA A,B,C,BL Si dovrà provvedere alla realizzazione di una nuova linea di alimentazione del quadro in oggetto, proveniente dal quadro QEG. Il cavo avrà sezione 5G10 mm². Attualmente non esiste un collegamento diretto tra i due quadri, pertanto occorrerà realizzare una nuova via cavi. Per meglio comprendere l intervento necessario si rimanda alla specifica planimetria di progetto allegata. Si prevede di realizzare una piccola traccia dal quadro QEG, fino alla sala G dove la traccia dovrà salire in verticale fino a fuoriuscire dal solaio. Si giunge così sul terrazzino sovrastante la sala G. Sotto traccia dovranno essere posate almeno 3 tubazioni corrugate di diametro non inferiore a 63 mm. Sul terrazzino verrà realizzata una canalina in acciaio zincato, installata a parete, che attraverso il percorso indicato nella planimetria di progetto, giungerà fino all esterno della sala B, dopo essere entrati all intero della sala B si proseguirà con la posa dei cavi all interno di canalina in PVC a parete, fino al quadro. 6
8 4.4. DISTRIBUZIONE SECONDARIA All interno delle sale, la distribuzione secondaria dei circuiti FM, luce, e speciali sarà eseguita mediante l installazione di canalina in PVC da posizionare subito al di sopra delle librerie, se possibile a parete, altrimenti direttamente appoggiate alle librerie. La canalina sarà del tipo a 5 scomparti, completa di coperchi ed accessori di installazione. Per i dettagli di installazione si rimanda alle specifiche planimetrie di progetto allegate IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE L illuminazione di ciascuna sala è stata progettata sfruttando principalmente l illuminamento indiretto. Sono stati previsti corpi illuminanti con un sistema di regolazione della direzione del flusso luminoso ed in grado di erogare flusso luminoso sia in modo diretto che indiretto. Si allegano calcoli illuminotecnici di dettaglio di ciascuna sala, relativi all illuminazione ordinaria. Gli apparecchi utilizzati per il calcolo nelle sale A, B, e C sono di marca REGGIANI, modello NARANCIA di potenza pari a 250W. Nella sala BL, viste le dimensioni ridotte deli locali, sono stati utilizzate lampade della stessa marca e modello, ma di potenza inferiore ovvero 70W. Per ciascuna sala sono stati previsti tre circuiti di alimentazione, ciascuno dei quali ha a valle n 2 circuiti di comando per la parzializzazione dell illuminazione. Il comando dei 6 circuiti totali, avverrà mediante dispositivi monostabili installati sul quadro e comandabili in tre modi: 1) Mediante pulsante locale da posizionare in secondo tempo. 2) Mediante comando meccanico sul dispositivo (dentro il quadro) 3) Mediante controllo remoto via IP (Browser internet) Alcune delle sale, ed in particolare la sala A e la sala C presentano una sorta di intercapedine agibile dietro le librerie, attraverso le quali si accede al piano superiore. L interno di queste intercapedini sarà illuminato con plafoniere del tipo stagno a tubi fluorescenti, installati a parete, alimentate da circuiti denominati di servizio, e comandati solo localmente mediante interruttori e deviatori (se necessari) La sala A per le dimensioni notevoli, sarà provvista di un sistema di illuminazione supplementare, costituito da piccoli proiettori a led orientabili della potenza di 4W aventi la funzione specifica di illuminare le superfici verticali delle librerie, per rendere l identificazione dei volumi, più agevole. Tali apparecchi di marca LINEA LIGHT, modello MY-TUBE 7072, saranno posizioni sulla sommità della libreria ed orientati verso il basso a seconda delle esigenze. 7
9 Tale installazione presuppone l uso di cavo ad isolamento minerale per l alimentazione degli stessi, che verrà posato sul lato esterno piano di calpestio superiore della libreria. Per tali dispositivi di illuminazione saranno previsti circuiti di protezione e comando distinti IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA Il sistema di illuminazione di emergenza sarà svolto mediante l utilizzo degli stessi dispostivi di illuminazione ordinaria. Si prevede che n 2 proiettori NARANCIA per ogni sala, siano alimentati da circuito di emergenza ovvero da gruppo soccorritore centralizzato. La sala A avrà un proprio soccorritore della potenza di 1000 VA che attraverso l installazione di dispositivi specifici di controllo installati sul quadro (denominati ACL ed MCL) è in grado di mantenere accesi i dispositivi ad esso connessi, sia in modo ordinario, che in emergenza, ovvero nel caso in cui ci sia mancanza rete su tutto il quadro o semplicemente sia intervenuto uno degli interruttori automatici a protezione dei circuiti luce. La sala C avrà u secondo gruppo di soccorso della potenza di 1000VA con le medesime funzionalità, descritte per la sala A. Analogamente a quanto detto per la sala A e C anche la sala B avrà un suo gruppo di soccorso della potenza di 1000VA con le medesime funzionalità, con la sola variante per cui si provvederà ad alimentare in emergenza anche i due corpi illuminanti della sala BL. Si allega progetto illuminotecnico relativo alla sola illuminazione di emergenza. All interno delle sale A e BL ovvero all interno dei cunicoli, saranno alimentate da circuito di emergenza, un numero sufficiente di plafoniere stagne, affinché anche all interno di tali spazi, sia presente il circuito di illuminazione di sicurezza IMPIANTI DISTRIBUZIONE FM All interno delle sale A, B, C e BL, non si prevede la necessità di un elevato numero di prese di servizio FM. In ciascuna sala saranno comunque realizzati almeno due circuiti luce per prese FM. Le prese saranno distribuite per ciascuna sala come da planimetrie di progetto allegate. Ogni gruppo presa sarò composto da n 1 presa UNEL 2P+T 10/16A. Le prese saranno alloggiate in apposito contenitore installato a bordo della canalina in PVC, in grado di ospitare fino a 3 prese del tipo bipasso (rif. 503). I circuiti prese FM saranno protetti con differenziale ad alta sensibilità. Nelle sale A e C, sono state previste prese di servizio all intero delle intercapedini.
10 4.8. IMPIANTI RILEVAZIONE FUMO ED INCENDIO Si dovrà realizzare un sistema di rilevazione automatica e manuale di fumo all interno delle sale A, B, C e BL. Si prevede di installare una nuova centrale del tipo AM6000 (o equivalente) da ubicare all interno del vano che ospita il contatore di energia ed il QEG. La centrale sarà conforme alle norme UNI EN-54 ed avrà capacità di 4 loop espandibili. Allo stato attuale del progetto si utilizzerà un solo loop per gli impianti del primo piano, ovvero delle sale A, B, C e BL. In via generale dove possibile (soffitto piano e regolare) saranno utilizzate barriere lineari, in quanto di minor impatto estetico ed impiantistico; in alternativa saranno utilizzato sensori puntiformi, da posizionare a regola d arte. Nelle sale in cui sono presenti le intercapedini (sala A e sala C ) occorrerà installare sensori all interno delle stesse. Il cavo di collegamento dei sensori, dovrà essere del tipo resistente al fuoco e transiterà all interno della canalina in PVC, in scomparto separato dagli altri circuiti. Oltre ai rilevatori automatici, saranno presenti uno o più pulsanti manuali del tipo a rottura vetro, in prossimità delle uscite e delle vie di fuga delle sale, per la segnalazione manuale di incendio. Per la segnalazione dell intervento allarme, sono previste una o più targhe ottiche acustiche posizionate in modo da essere visibili dall interno delle sale. Si rimanda alle allegate planimetrie di progetto per l identificazione della posizione e della tipologia dei sensori utilizzati, dei pulsanti manuali e delle targhe ottico-acustiche. Al termine dell installazione dovrà essere eseguita la programmazione dell impianto, a cura dell installatore PREDISPOSIZIONE PER ALTRI IMPIANTI Il presente progetto non prevede la realizzazione dell impianto di TVCC, è stato comunque già predisposto un circuito di alimentazione di emergenza (alimentato da gruppo soccorritore), per l alimentazione delle telecamere del sistema di videosorveglianza, come prescritto dalla norma CEI Per ciascuna sala è presente sul quadro, un interruttore magnetotermico predisposto per poter derivare le linee di alimentazione per le telecamere.
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