Valutazione Impatto Ambientale Progetto Definitivo

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1 SCAVI RABBI DI RABBI GIORGIO & C. S.a.s. Località Buse, Valeggio sul Mincio (VR) Valutazione Impatto Ambientale Progetto Definitivo Modifiche discarica rifiuti inerti e area terre rocce da scavo Data Agosto 2014 Revisione 0 Redattori Dott. Giancarlo Farina P.c. Zanchini Mara Dott. Ing. Valentina Salogni Scavi Rabbi S.a.s. Progetto Definitivo Dott. Ing. Alessandra Ferretti Committente Scavi Rabbi S.a.s

2 INDICE PREMESSA LOCALIZZAZIONE COLLEGAMENTI STRADALI DATI CATASTALI IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO DATI GENERALI DELL AZIENDA RIFIUTI LOTTO TIPOLOGIA DI RIFIUTI CONFERIBILI CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI DA CONFERIRE CODICI CER AMMESSI IN DISCARICA CON SPECIFICA DELLA SCELTA SULL APPLICAZIONE DEL LIMITE ALTERNATIVO INDICATO NELLA TABELLA 2 D.M. 27/09/ ALTRI LOTTI TIPOLOGIA DI RIFIUTI CONFERIBILI CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI DA CONFERIRE LIMITI DI ACCETTABILITA E DEROGHE CODICI CER CON SPECIFICA DELLA SCELTA SULL APPLICAZIONE DEL LIMITE ALTERNATIVO INDICATO NELLA TABELLA 2 D.M. 27/09/ LIMITE SULLA PERCENTUALE DI IMPUREZZE MATERIALI ESTRANEI PRESENTI NEI CARICHI DI RIFIUTO CONFERITI PROCEDURE OPERATIVE PER IL CONFERIMENTO IN DISCARICA PROCEDURA GENERALE LOTTO CARATTERIZZAZIONE DI BASE VERIFICA DI CONFORMITÀ VERIFICA IN LOCO DA PARTE DEL GESTORE ALTRI LOTTI CARATTERIZZAZIONE DI BASE

3 4.3.2 VERIFICA DI CONFORMITA VERIFICA IN LOCO DA PARTE DEL GESTORE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PER I QUALI SI RICHIEDE L INSERIMENTO IN AUTORIZZAZIONE RIFIUTI PRODOTTI DALL ATTIVITÀ PRODUTTIVA DATI PROGETTUALI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE ARTICOLAZIONE FUNZIONALE CHIUSURA LOTTO ALLESTIMENTO E COLTIVAZIONE LOTTO N 2 (SOTTOLOTTI N. 2A, 2B, 2C, 2D, 2E) ALLESTIMENTO E COLTIVAZIONE LOTTO N ALLESTIMENTO E COLTIVAZIONE LOTTO N CHIUSURA LOTTI 2, 3 E MODALITÀ DI DEPOSITO NELLE SINGOLE CELLE VERIFICA DI STABILITÀ DEI PENDII BOX DI STOCCAGGIO GESTIONE DEL PERCOLATO MINIMIZZAZIONE E RACCOLTA DEL PERCOLATO ATTREZZATURE E MEZZI ANNESSI ALL ATTIVITÀ TERRE E ROCCE DA SCAVO CICLO DELLE ACQUE GESTIONE OPERATIVA ACQUE RICADENTI SUL CORPO DISCARICA IN COLTIVAZIONE (PERCOLATO) ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO DEL PIAZZALE SERVIZI, STRADA DI ACCESSO ACQUE DI LAVAGGIO RUOTE ACQUE RICADENTI SULLA COPERTURA DEI BOX DI STOCCAGGIO ACQUE DI PERCOLAMENTO DEI BOX DI STOCCAGGIO DIMENSIONAMENTO VASCA Verifica a seguito di evento meteorico intenso

4 6.1.7 VERIFICA VASCA 1 A SERVIZIO DEL LOTTO Verifica a seguito di evento meteorico intenso GESTIONE POST-OPERATIVA ACQUE PRESENTI NEL CORPO DISCARICA ACQUE RICADENTI SULLA COPERTURA DEL CORPO DISCARICA E CONVOGLIATE ALL ESTERNO (RUSCELLAMENTO) GESTIONE AREA TERRE E ROCCE DA SCAVO EMISSIONI IN ATMOSFERA CALCOLO GARANZIE FINANZIARIE INDICAZIONE IMPORTO PROGETTUALE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE SPESE ISTRUTTORIA VALUTAZIONE DEI RISCHI AMBIENTE DI LAVORO

5 Indice degli allegati Fascicolo degli Allegati ALLEGATI Allegato 1: Determinazione n 5455/12 del 07/12/2012 Allegato 2: Determinazione n 2970/14 del 23/07/2014 Allegato 3: Certificato di destinazione urbanistica e vincoli rilasciato dal Comune di Valeggio sul Mincio Allegato 4:. Dichiarazione assenza punti di captazione delle acque destinate al consumo umano rilasciato dal Comune di Valeggio sul Mincio Allegato 6: Analisi di rischio Allegato 8: Verifica della stabilità dei pendii Allegato 9: Richiesta quotazione per conferimento del rifiuto da conferire MOD. R.C. 01 Rev. 2 del 08/01/2013. Allegato 10: Caratterizzazione di base del rifiuto da conferire NEL LOTTO 1 MOD. C.B. 01 Rev. 4 del 30/07/2014 e relativo modulo analisi 01 rev. 3 del 08/01/2013. Allegato 11: Caratterizzazione di base del rifiuto da conferire ALTRI LOTTI MOD. C.B. 02 Rev. 1 del 30/07/2014 e relativo modulo analisi 02 rev. 1 del 30/07/2014. Allegato 12: Richiesta conferimento rifiuti MOD. R.C. 02 Rev. 1 del 30/07/2014. Allegato 13: Registro pianificazione ingresso rifiuti MOD. P.R. 01 REV. 1 DEL 23/07/2014 Allegato 22 : Tabelle di calcolo per le garanzie finanziarie 5

6 PREMESSA L azienda Scavi Rabbi S.a.s esercita l attività di smaltimento rifiuti inerti nella discarica sita in Valeggio sul Mincio Loc. Buse secondo la determina autorizzativa rilasciata dalla Provincia di Verona n 5455/12 del 07/12/2012 (vedi allegato n 1 del fascicolo degli allegati) che comprende l esito di tutto l iter procedurale di seguito riportato e che viene integrata con determinazione n 2970/14 del 23/7/2014 (vedi allegato n 2 del fascicolo degli allegati). L autorizzazione alla realizzazione della discarica (Determinazione n 4856/10 del 21/09/2010) è stata ottenuta a seguito di procedura di Valutazione impatto ambientale con contestuale approvazione progetto. Successivamente con determinazione n 2793/11 del 30/06/2011 la Provincia di Verona ha preso atto della variazione della ragione sociale dell azienda e rettifica l elenco dei codici CER riportato nella precedente determina. A seguito dell emanazione del decreto ministeriale 27/09/2010 relativo ai criteri di ammissibilità dei rifiuti nella discariche, l azienda si è sottoposta alla verifica di assoggettabilità alla VIA per l applicazione dei limiti indicati in tale decreto alla propria discarica, con esclusione dalla VIA con determinazione n 5287/12 del 28/11/2012. La presente relazione tecnica, redatta secondo quanto richiesto dall allegato B della DGRV 2966/2006, accompagna la procedura di Valutazione d impatto ambientale con la contestuale approvazione progetto per la modifica dell impianto di discarica di rifiuti inerti della ditta Scavi Rabbi. Essendo un impianto esistente già autorizzato, la richiesta di modifica ricadrebbe nel punto 8 lettera t) allegato IV, parte seconda, D.Lgs 152/06 modifiche o estensioni di progetti di cui all allegato III o all allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni sull ambiente. L azienda volontariamente si sottopone alla Valutazione d impatto ambientale con contestuale approvazione progetto, ai sensi del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e dell art. 23 L.R. n 10/

7 Le modifiche che si intendono richiedere sono: - realizzazione di box stoccaggio rifiuti in ingresso per il controllo analitico; nuova definizione dell area servizi con lavaggio ruote e relativa gestione delle acque meteoriche ricadenti sulla stessa; - ridefinizione della viabilità con identificazione di due nuovi accessi e gestione delle acque meteoriche ricadenti sulla stessa; - confinamento del lotto 1 con conseguente gestione separata del percolato di questo lotto rispetto al resto della discarica; - realizzazione di una seconda vasca per lo stoccaggio del percolato dedicata ai lotti 2, 3 e4; - modifica del profilo finale della discarica con ridefinizione delle quote di fondo, relative pendenze e le caratteristiche dell argilla utilizzata; - modifica del setto di separazione della discarica dall area terre e rocce da scavo; - inserimento nuovi codici CER per i lotti 2, 3 e 4; - richiesta di evidenza in autorizzazione della causale D1 come attività intrinseca della discarica; - richiesta di deroghe sui limiti di ammissibilità in discarica ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 per i lotti 2, 3 e 4 con presentazione di analisi di rischio e ridefinizione delle caratteristiche dell argilla utilizzata; - definizione delle modalità di estrazione del percolato dal corpo discarica con identificazione di punti fissi e mobili per il campionamento; - definizione di specifica procedura per la verifica delle caratteristiche del percolato; - modifica della prescrizione n 10 della Determinazione n 5455/2012 del 07/12/2012; nello specifico si richiede che non venga applicata la nota provinciale n del 01/12/2005, ma che venga autorizzato l iter procedurale proposto nella presente relazione tecnica per i lotti 2, 3 e 4; - ridefinizione delle caratteristiche merceologiche sui rifiuti in ingresso (percentuale impurezze) per i lotti 2, 3 e 4; 7

8 - modifica, rispetto all attuale autorizzazione, per il rifiuto con codice CER , dell applicazione del limite per i cloruri e i solfati anziché per il parametro TDS per i lotti 2, 3 e 4; - ridefinizione dei lotti con creazione di sottolotti e definizione delle celle con ridistribuzione del volume di rifiuti messi a dimora; - variazione della gestione delle acque di ruscellamento in fase post-operativa; - definizione del sistema abbattimento polveri anche con utilizzo di percolato; - ridefinizione del PGO della discarica, comprensivo di modifiche gestionali anche per il lotto 1. In relazione alle modifiche richieste, vengono trasmessi tutti gli elaborati modificati/integrati rispetto a quelli in essere. Elenco modifiche richieste per l area dedicata alle terre e rocce da scavo: - modifica dell impermeabilizzazione del fondo e pareti; - modifica del sistema di raccolta delle acque meteoriche ricadenti nell area terre e rocce da scavo; - modifica del profilo finale dedicato alle terre e rocce da scavo; - richiesta di conferimento nell area terre e rocce da scavo di materiale corrispondente a terre e rocce da scavo (non considerate rifiuto) con conformità ai limiti imposti dalla colonna B tab. 1, all. 5, titolo V parte IV D Lgs 152/2006 e s.m.i. e/o di materiali (non più rifiuto) generati da impianti di recupero. Si richiede l approvazione del progetto esposto, secondo quanto prescritto dall art. 208 del D.lgs 152/2006 al comma 6: Entro trenta giorni dal ricevimento delle conclusioni della conferenza dei servizi, valutando le risultanze della stessa, la regione, in caso di valutazione positiva del progetto, autorizza la realizzazione e la gestione dell impianto. L approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori. 8

9 Si richiede pertanto la concessione edilizia per la costruzione dei Box di stoccaggio rifiuti in attesa di verifica analitica, installazione lavaggio ruote e vasca di raccolta percolato, indicati nelle tavole allegate al presente progetto. Si richiede inoltre l autorizzazione per lo scarico su suolo e sottosuolo delle acque meteoriche ricadenti sulla copertura dei box di stoccaggio e delle acque di ruscellamento in fase post-operativa. Inoltre, si richiede variante dello strumento urbanistico per il mappale n 158 e 159 parte relativo alla realizzazione della vasca di raccolta e trattamento acque. 9

10 1.LOCALIZZAZIONE L impianto della ditta Scavi Rabbi S.a.s., oggetto del presente studio, è ubicato nel comune di Valeggio sul Mincio, in Provincia di Verona. La posizione del sito è indicata nelle Fotografie 1 e 2 e Fig.1.1 che permettono di localizzarlo a livello territoriale. I principali centri abitati in questo settore del territorio, con la rispettiva distanza approssimativa e direzione rispetto all area oggetto dell indagine, sono elencati nella seguente tabella: Centro abitato Distanza dall impianto (Km) Direzione Valeggio sul Mincio 3 Nord Roverbella 11 Sud Villafranca di Verona 12 Est Volta Mantovana 10 Ovest Pozzolo (frazione di Marmirolo) 8 Sud Tab. 1.1: distanza dell impianto Scavi Rabbi S.a.s. dai centri abitati 10

11 Progetto deifnitivo Fig. 1.1: estratto Carta della provincia di Verona. In rosso Valeggio sul Mincio ove sorge la ditta Scavi Rabbi S.a.s. 11

12 Fotog. 1 e 2: ortofoto del territorio in cui è ubicata la ditta Scavi Rabbi S.a.s. Fonte: Google Maps 12

13 1.1 COLLEGAMENTI STRADALI L insediamento produttivo è ben servito dal punto di vista viario. La viabilità di collegamento a grande raggio è assicurata dall autostrada A4 Milano-Venezia ed è facilmente raggiungibile anche con la strada statale n 249 Gardesana orientale che attraversa il territorio del Comune di Valeggio sul Mincio (vedi Fig. 1.2). Fig.1.2: Localizzazione e collegamenti stradali 13

14 1.2 DATI CATASTALI L impianto è situato in Comune di Valeggio sul Mincio, ubicato all interno del terreno in catasto identificato con mappali 118, 133, 145, 168, 158, 159, 137, 160, 147 del foglio n. 44 del Catasto Terreni del Comune di Valeggio sul Mincio (VR). L area in esame è di proprietà della ditta Scavi Rabbi S.a.s. La destinazione urbanistica (vedi allegato n. 3 del fascicolo degli allegati) vigente dei mappali interessati è individuata come segue: Fg. Mappali Zona di P.R.G parte E rurale- sottozona E2B parte D produttiva speciale Si specifica che l area sopra indicata comprende anche l area dedicata alle terre e rocce da scavo (mappale 147 e parte dei mappali 137 e 160), ai box di stoccaggio dei rifiuti (in attesa della certificazione analitica) e di tutte le strutture attinenti la raccolta del percolato. La superficie interessata dalle aree dedicate ai servizi (box di stoccaggio, strade, piste di accesso) è pari a 2970 mq. 14

15 Sull area in esame non sono presenti punti di captazione delle acque destinate al consumo umano (acquedotti) nel raggio di 200 ml (vedi allegato n. 4 del fascicolo degli allegati). Come riportato dal Certificato di Destinazione Urbanistica (vedi allegato n 3 del fascicolo degli allegati) i mappali interessati dall opera sono interessati da alcuni vincoli descritti nel P.A.T. per i quali si rimanda allo Studio di Impatto Ambientale. 15

16 2.IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO 2.1 DATI GENERALI DELL AZIENDA I dati generali dell azienda sono riassunti nella seguente tabella: Ragione sociale Scavi Rabbi di Rabbi Giorgio & C Sas Sede Legale Località Buse, 19 Valeggio sul Mincio (VR) Sede impianto Località Buse, 19 Valeggio sul Mincio (VR) Telefono e fax Tel fax Numero REA Partita IVA Codice fiscale Attualmente l azienda Scavi Rabbi S.a.s esercita l attività di smaltimento rifiuti inerti nella discarica sita in Valeggio sul Mincio Loc. Buse secondo la determina autorizzativa rilasciata dalla Provincia di Verona n 5455/12 del 07/12/2012 (vedi allegato n 1 del fascicolo degli allegati) che viene integrata con determinazione n 2970/14 del 23/7/2014 (vedi allegato n 2 del fascicolo degli allegati). 16

17 3. RIFIUTI La discarica sarà composta dai i lotti 1,2,3 e 4. Attualmente è in fase di coltivazione il lotto 1. Per i lotti 2, 3 e 4, le caratteristiche dei rifiuti vengono modificate rispetto a quelle del lotto 1 secondo quanto di seguito riportato: - inserimento di nuovi codici CER; - richiesta di deroghe sui limiti di ammissibilità in discarica ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 con presentazione di analisi di rischio e ridefinizione delle caratteristiche dell argilla utilizzata; - ridefinizione delle caratteristiche merceologiche sui rifiuti in ingresso (percentuale impurezze); - modifica, rispetto all attuale autorizzazione, per il rifiuto con codice CER , dell applicazione del limite per i cloruri e i solfati anziché per il parametro TDS. E stato pertanto deciso di gestire in modo separato e quindi di confinare il lotto 1 dal resto della discarica. A seguire si riportano le specifiche relative ai rifiuti conferibili rispettivamente per il lotto 1 e per gli altri lotti. 17

18 3.1 LOTTO TIPOLOGIA DI RIFIUTI CONFERIBILI I rifiuti che possono essere conferiti nel lotto 1 sono quelli autorizzati dalla Determinazione n. 5455/12 del 07 dicembre Codice Descrizione CER Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce Scarti di sabbia ed argilla Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce Sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura dei minerali, diversi da quelli di cui alla voce e Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce Fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica Rifiuti del trattamento delle scorie Scorie non trattate Scaglie di laminazione Scorie di fusione Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Scarti di materiali in fibra a base di vetro Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Stampi di scarto Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico) Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci e Rifiuti e fanghi di cemento Imballaggi in vetro Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Cemento Mattoni 18

19 Codice Descrizione CER Mattonelle e ceramiche Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Vetro Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Rifiuti vetrificati Rifiuti dell eliminazione della sabbia Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell acqua Vetro Minerali (ad esempio sabbia, rocce) Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce Vetro Terra e roccia 19

20 3.1.2 CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI DA CONFERIRE I rifiuti da conferire dovranno rispondere ai requisiti imposti dal D.Lgs 36/2003, secondo la definizione di rifiuti inerti inserita nell art. 2 del D.Lgs 36/2003 c. 1 lettera e) che si riporta di seguito: e) "rifiuti inerti": i rifiuti solidi che non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica o biologica significativa; i rifiuti inerti non si dissolvono, non bruciano né sono soggetti ad altre reazioni fisiche o chimiche, non sono biodegradabili e, in caso di contatto con altre materie, non comportano effetti nocivi tali da provocare inquinamento ambientale o danno alla salute umana. La tendenza a dar luogo a percolati e la percentuale inquinante globale dei rifiuti, nonché l'ecotossicità dei percolati devono essere trascurabili e, in particolare, non danneggiare la qualità delle acque, superficiali e sotterranee; Inoltre, al fine di verificare l ammissibilità dei rifiuti nella corrispondente categoria di discarica (inerti nel caso specifico), i rifiuti dovranno possedere le caratteristiche imposte dall art. 11 del D.Lgs 36/2003 e art. 5 del DM 27/09/2010 oltre a rispettare le specifiche prescrizioni definite dalla determina autorizzativa in essere (n. 5455/12 del 07/12/2012). Di seguito si forniscono le procedure che la ditta Scavi Rabbi intende adottare, tenendo in considerazione quanto previsto dal D.M. 27/09/2010, Determinazione n 5455/12 del 07/12/2012 e circolare della Provincia di Verona, prot. N del Nel presente elaborato vengono inoltre indicate le scelte analitiche e relativi limiti per quei parametri dove nel test di cessione viene indicata l alternativa nel D.M. 27/09/2010. Le scelte dei parametri effettuati, per ogni singolo codice CER, vengono indicate nel capitolo dedicato. L azienda ha previsto l adozione di specifiche procedure operative tramite la compilazione di moduli. Nei capitoli seguenti vengono esplicitate le procedure. 20

21 Specifiche prescrizioni imposte dalla determina autorizzativa Per quanto riguarda le caratteristiche dei rifiuti da conferire in discarica, di seguito si elencano le specifiche prescrizioni dell atto autorizzativo che integrano quanto definito dai limiti previsti dal D.M. 27/09/2010. Come indicato al punto 7) della determina autorizzativa, per quanto riguarda i fanghi della lavorazione della pietra dovranno essere palabili e dovranno avere un contenuto di acqua non superiore al 35%. Per tutti gli altri rifiuti, che dovranno essere di consistenza solida, si applicherà il seguente valore: sostanza secca (Residuo secco a 105 C) pari o maggiore del 25%, come indicato per le discariche di rifiuti non pericolosi. Come indicato al punto 9) della determina autorizzativa, la ditta dovrà verificare il parametro TDS (solidi disciolti totali) in alternativa ai valori per il solfato e i cloruri, per i codici CER per i quali ha scelto di avvalersi di tale possibilità come specificato nella tabella del piano di gestione operativa (novembre 2012). Onde rendere univoco il documento da consultare, al capitolo 3.1.3, del presente piano, si riporta la specifica tabella con la scelta dell applicazione del limite con l unica variabile del riferimento legislativo (DM 27/09/2010). Come indicato al punto 11) della determina autorizzativa, per i rifiuti prodotti da processi termici (categoria 10 dell elenco europeo dei codici CER) è indispensabile prevedere la determinazione di diossine e furani in fase di caratterizzazione del rifiuto da parte del produttore di rifiuti. Il punto 12) della determina autorizzativa recita: considerato che per altre discariche ubicate sul territorio veronese è stato imposto l'obbligo, in fase di caratterizzazione, di verificare il rispetto del limite (1000 mg O2 KgSV 1 h - 1) per l' IRDP (indice di respirazione dinamico potenziale) individuato con la deliberazione di Giunta Regionale del Veneto n del 8 agosto 2008, per i codici CER n , e è necessaria la verifica in fase di caratterizzazione del rispetto del limite previsto per l'irdp. Il punto 19) della determina autorizzativa prevede che tutti i rifiuti devono avere caratteristiche chimico-fisiche tali da non sviluppare gas, vapori, polveri o odori molesti o pericolosi. Nel caso vengano accidentalmente conferiti rifiuti che sviluppano gas 21

22 pericolosi, biogas od odori molesti, l allontanamento deve essere effettuato nel più breve tempo possibile e comunque entro le 24 ore dal conferimento. L azienda ha previsto l adozione di specifiche procedure operative tramite la compilazione di moduli. Nei capitoli seguenti vengono esplicitate le procedure. Nei moduli relativi alla caratterizzazione di base sono state tenute in considerazione le specifiche suddette prescrizioni CODICI CER AMMESSI IN DISCARICA CON SPECIFICA DELLA SCELTA SULL APPLICAZIONE DEL LIMITE ALTERNATIVO INDICATO NELLA TABELLA 2 D.M. 27/09/2010 Di seguito si fornisce una tabella che riporta, le scelte analitiche e relativi limiti per quei parametri dove nel test di cessione viene indicata l alternativa nel D.M. 27/09/2010 come evidenziato nella tabella 2 del D.M. 27/09/2010 (limiti di concentrazione nell eluato per l accettabilità in discariche per rifiuti inerti), alla voce TDS [***]: [***] E' possibile servirsi dei valori per il TDS (Solidi disciolti totali) in alternativa ai valori per i solfati e per i cloruri. Codice CER La scelta è stata effettuata per ogni singolo codice CER: TDS o cloruri e solfati. Descrizione Scelta del parametro eseguito con limite applicato dal D.M. 27/09/ Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce TDS 400 mg/l Scarti di sabbia ed argilla. TDS 400 mg/l Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce TDS 400 mg/l Sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura dei minerali, TDS 400 mg/l diversi da quelli di cui alla voce e Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di TDS 400 mg/l cui alla voce Fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci. TDS 400 mg/l Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di Cloruri 80 mg/l rivestimento generati dai processi di separazione meccanica. Solfati 100 mg/l Rifiuti del trattamento delle scorie Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Scorie non trattate Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Scaglie di laminazione Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l 22

23 Scelta del parametro eseguito Codice Descrizione con limite CER applicato dal D.M. 27/09/ Scorie di fusione Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Scarti di materiali in fibra a base di vetro Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Stampi di scarto Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione TDS 400 mg/l (sottoposti a trattamento termico) Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi TDS 400 mg/l Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci e TDS 400 mg/l Rifiuti e fanghi di cemento TDS 400 mg/l Imballaggi in vetro Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Cemento TDS 400 mg/l Mattoni Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Mattonelle e ceramiche TDS 400 mg/l Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, TDS 400 mg/l diverse da quelle di cui alla voce Vetro TDS 400 mg/l Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla Cloruri 80 mg/l voce Solfati 100 mg/l 23

24 Codice CER Descrizione Scelta del parametro eseguito con limite applicato dal D.M. 27/09/2010 TDS 400 mg/l Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da TDS 400 mg/l quelli di cui alle voci , e Rifiuti vetrificati TDS 400 mg/l Rifiuti dell eliminazione della sabbia Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell acqua Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Vetro TDS 400 mg/l Minerali (ad esempio sabbia, rocce) TDS 400 mg/l Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce Cloruri 80 mg/l Solfati 100 mg/l Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, TDS 400 mg/l diversi da quelli di cui alla voce Vetro TDS 400 mg/l Terra e roccia TDS 400 mg/l 24

25 3.2 ALTRI LOTTI TIPOLOGIA DI RIFIUTI CONFERIBILI Di seguito vengono riportati i codici CER che possono essere conferiti in discarica secondo la determinazione n. 5455/12 del 07 dicembre Codice Descrizione CER Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce Scarti di sabbia ed argilla Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce Sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura dei minerali, diversi da quelli di cui alla voce e Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce Fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica Rifiuti del trattamento delle scorie Scorie non trattate Scaglie di laminazione Scorie di fusione Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce Scarti di materiali in fibra a base di vetro Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Stampi di scarto Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico) Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci e Rifiuti e fanghi di cemento Imballaggi in vetro Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce

26 Codice Descrizione CER Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Cemento Mattoni Mattonelle e ceramiche Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Vetro Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Rifiuti vetrificati Rifiuti dell eliminazione della sabbia Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell acqua Vetro Minerali (ad esempio sabbia, rocce) Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce Vetro Terra e roccia 26

27 Di seguito vengono riportati i codici CER dei rifiuti per i quali si chiede l inserimento in autorizzazione. Codice Descrizione CER rifiuti da estrazione di minerali metalliferi rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi Fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci e Fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci e rifiuti non specificati altrimenti (fanghi di perforazione e fanghi da jet grouting) terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole carbonato di calcio fuori specifica fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce ossidi metallici, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio nella produzione di diossido di titanio rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi altre scorie forme e anime da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce polveri e particolato rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione fanghi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, diversi da quelli di cui alla voce altri rifiuti non biodegradabili 27

28 3.2.2 CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI DA CONFERIRE I rifiuti da conferire dovranno rispondere ai requisiti imposti dal D.Lgs 36/2003, secondo la definizione di rifiuti inerti inserita nell art. 2 del D.Lgs 36/2003 c. 1 lettera e) che si riporta di seguito: e) "rifiuti inerti": i rifiuti solidi che non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica o biologica significativa; i rifiuti inerti non si dissolvono, non bruciano né sono soggetti ad altre reazioni fisiche o chimiche, non sono biodegradabili e, in caso di contatto con altre materie, non comportano effetti nocivi tali da provocare inquinamento ambientale o danno alla salute umana. La tendenza a dar luogo a percolati e la percentuale inquinante globale dei rifiuti, nonché l'ecotossicità dei percolati devono essere trascurabili e, in particolare, non danneggiare la qualità delle acque, superficiali e sotterranee; Inoltre, al fine di verificare l ammissibilità dei rifiuti nella corrispondente categoria di discarica (inerti nel caso specifico), i rifiuti dovranno possedere le caratteristiche imposte dall art. 11 del D.Lgs 36/2003 e art. 5 del DM 27/09/2010; inoltre, nel presente elaborato, vengono indicate le specifiche deroghe ai limiti di ammissibilità definiti nell art. 5 del DM 27/9/2010. Per quanto riguarda le caratteristiche dei rifiuti da conferire in discarica, di seguito si elencano le specifiche prescrizioni dell attuale atto autorizzativo, per cui non si richiede modifica, e che integrano quanto definito dai limiti previsti dal D.M. 27/09/2010. Come indicato al punto 7) della determina autorizzativa, per quanto riguarda i fanghi della lavorazione della pietra dovranno essere palabili e dovranno avere un contenuto di acqua non superiore al 35%. Per tutti gli altri rifiuti, che dovranno essere di consistenza solida, si applicherà il seguente valore: sostanza secca (Residuo secco a 105 C) pari o maggiore del 25%, come indicato per le discariche di rifiuti non pericolosi. Come indicato al punto 11) della determina autorizzativa, per i rifiuti prodotti da processi termici (categoria 10 dell elenco europeo dei codici CER) è indispensabile prevedere la determinazione di diossine e furani in fase di caratterizzazione del rifiuto da parte del produttore di rifiuti. 28

29 Il punto 12) della determina autorizzativa recita: considerato che per altre discariche ubicate sul territorio veronese è stato imposto l'obbligo, in fase di caratterizzazione, di verificare il rispetto del limite (1000 mg O 2 KgSV 1 h - 1 ) per l' IRDP (indice di respirazione dinamico potenziale) individuato con la deliberazione di Giunta Regionale del Veneto n del 8 agosto 2008, per i codici CER n , e è necessaria la verifica in fase di caratterizzazione del rispetto del limite previsto per l'irdp. Il punto 19) della determina autorizzativa prevede che tutti i rifiuti devono avere caratteristiche chimico-fisiche tali da non sviluppare gas, vapori, polveri o odori molesti o pericolosi. Nel caso vengano accidentalmente conferiti rifiuti che sviluppano gas pericolosi, biogas od odori molesti, l allontanamento deve essere effettuato nel più breve tempo possibile e comunque entro le 24 ore dal conferimento. L azienda ha previsto l adozione di specifiche procedure operative tramite la compilazione di moduli, tenendo in considerazione quanto previsto dal D.M. 27/09/2010, dalle deroghe richieste e dalle specifiche prescrizioni per cui non si richiede modifica. Nel presente elaborato vengono inoltre indicate le scelte analitiche e relativi limiti per quei parametri dove nel test di cessione viene indicata l alternativa nel D.M. 27/09/2010. Le scelte dei parametri effettuati, per ogni singolo codice CER, vengono indicate nel capitolo dedicato. Nei capitoli seguenti vengono esplicitate le procedure adottate. Si specifica che i rifiuti da conferire in discarica potranno provenire sia da cantieri della ditta Scavi Rabbi che da terzi oltre che dall impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi della ditta stessa. L area di utenza interesserà principalmente la regione Veneto e la regione Lombardia; non si esclude però la possibilità che i rifiuti possano provenire anche dalle altre Regioni. 29

30 3.2.3 LIMITI DI ACCETTABILITA E DEROGHE Attualmente l azienda esercita l attività di smaltimento di rifiuti secondo la determinazione n 5455/122 del 07/12/2012 rilasciata dalla Provincia di Verona. Tale determina riporta specifiche prescrizioni che integrano quanto definito dai limiti previsti dal D.M. 27/09/2010. Di seguito si definiscono i parametri per cui si richiede la deroga ai limiti di ammissibilità in discarica, ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010. Si mantengono invariati i limiti imposti dalle prescrizioni autorizzative aggiuntive al DM 27/09/2010 descritte nel capitolo della presente relazione. 30

31 Deroghe richieste Verifica dei limiti di accettabilità per i composti organici (tab. 3 DM 27/09/2010): Parametro Valore mg/kg Limite richiesto Valore mg/kg TOC [*] [*] BTEX 6 6 Olio minerale (da C10 a C40) [*]Tale parametro si riferisce alle sostanze organiche chimicamente attive, in grado di interferire con l'ambiente, con esclusione, quindi, di resine e polimeri od altri rifiuti chimicamente inerti. Per i terreni l'autorità competente può accettare un valore limite più elevato, purché non si superi il valore di 500 mg/kg per il carbonio organico disciolto a ph 7 (DOC7). Verifica dei limiti di concentrazione nell eluato per l accettabilità in discariche per rifiuti inerti (tab. 2 DM 27/09/2010): D.M. 27/09/2010 Limite richiesto Parametro L/S=10 1/kg mg/l L/S=10 1/kg mg/l As ,15 Ba 2 2 Cd ,012 Cr totale ,15 Cu 0.2 0,6 Hg ,003 Mo ,15 Ni ,12 Pb ,15 Sb ,018 Se ,03 Zn 0.4 1,2 Cloruri Fluoruri 1 3 Solfati Indice Fenolo 0.1 0,1 DOC [*] TDS [**] [*] Nel caso in cui i rifiuti non rispettino i valori riportati per il DOC al proprio valore di ph, possono essere sottoposti ai test con una proporzione liquido/solido L/S = 10 l/kg e con un ph compreso tra 7,5 e 8,0. I rifiuti possono essere considerati conformi ai criteri di ammissibilità per il carbonio organico disciolto se il risultato della prova non supera 50mg/l. [**] E' possibile servirsi dei valori per il TDS (Solidi disciolti totali) in alternativa ai valori per i solfati e per i cloruri. N.B. : Verrà applicato il limite del parametro scelto in funzione del codice CER. 31

32 Al fine di richiedere l applicazione dei valori limite più elevati per i parametri indicati è stata effettuata una valutazione di rischio (vedi allegato n 6 del nel fascicolo degli allegati) CODICI CER CON SPECIFICA DELLA SCELTA SULL APPLICAZIONE DEL LIMITE ALTERNATIVO INDICATO NELLA TABELLA 2 D.M. 27/09/2010 Come già presente nell attuale atto autorizzativo, è stata effettuata una scelta sul parametro da determinare, in funzione del codice CER, tra TDS e Cloruri-Solfati. Di seguito si fornisce una tabella (comprensiva dei codici CER di cui si richiede l inserimento), che riporta le scelte analitiche e relativi limiti per quei parametri dove nel test di cessione viene indicata l alternativa come evidenziato nella tabella 2 del D.M. 27/09/2010 (limiti di concentrazione nell eluato per l accettabilità in discariche per rifiuti inerti), alla voce TDS [***]: [***] E' possibile servirsi dei valori per il TDS (Solidi disciolti totali) in alternativa ai valori per i solfati e per i cloruri. Si inserisce anche come modifica, rispetto all attuale autorizzazione, per il rifiuto con codice CER , l applicazione del limite per i cloruri e i solfati anziché il parametro TDS. 32

33 La scelta è stata effettuata per ogni singolo codice CER: TDS o cloruri e solfati. Codice Scelta del Descrizione CER parametro eseguito Rifiuti da estrazione di minerali metalliferi TDS Rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi TDS Scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce TDS Scarti di sabbia ed argilla. TDS Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce TDS Sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura dei minerali, TDS diversi da quelli di cui alla voce e Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di Cloruri cui alla voce Solfati Fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci. TDS Fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli TDS delle voci e Fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli TDS delle voci e Rifiuti non specificati altrimenti (fanghi di perforazione e fanghi da TDS jet grouting) Terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle Cloruri barbabietole Solfati Carbonato di calcio fuori specifica Cloruri Solfati Fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) Cloruri Solfati Fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio Cloruri della carta Solfati Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio Cloruri Solfati Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di Cloruri rivestimento generati dai processi di separazione meccanica. Solfati Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da Cloruri quelli di cui alla voce Solfati Ossidi metallici, diversi da quelli di cui alla voce Cloruri Solfati Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da Cloruri quelli di cui alla voce Solfati Rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio nella produzione di Cloruri diossido di titanio Solfati Rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di Cloruri desolforazione dei fumi Solfati Rifiuti del trattamento delle scorie Cloruri Solfati 33

34 Codice Scelta del Descrizione CER parametro eseguito Scorie non trattate Cloruri Solfati Scaglie di laminazione Cloruri Solfati Altre scorie Cloruri Solfati Scorie di fusione Cloruri Solfati Forme e anime da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui Cloruri alla voce Solfati Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla Cloruri voce Solfati Forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla Cloruri voce Solfati Scarti di materiali in fibra a base di vetro Cloruri Solfati Polveri e particolato Cloruri Solfati Rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce Cloruri Solfati Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Cloruri Solfati Stampi di scarto Cloruri Solfati Scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione TDS (sottoposti a trattamento termico) Scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico Cloruri Solfati Rifiuti di calcinazione e di idratazione della calce Cloruri Solfati Fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi TDS Rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, TDS diversi da quelli di cui alle voci e Rifiuti e fanghi di cemento TDS Materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce 12 TDS Imballaggi in vetro Cloruri Solfati Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce Cloruri Solfati Rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Cloruri Solfati Cloruri Solfati 34

35 Codice Scelta del Descrizione CER parametro eseguito Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non Cloruri metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Solfati Cemento TDS Mattoni Cloruri Solfati Mattonelle e ceramiche TDS Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, TDS diverse da quelle di cui alla voce Vetro TDS Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce Cloruri Solfati Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Cloruri Solfati Fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce Cloruri Solfati Pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla Cloruri voce Solfati Materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla TDS voce Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da TDS quelli di cui alle voci , e Ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce Cloruri Solfati Rifiuti vetrificati TDS Rifiuti dell eliminazione della sabbia Cloruri Solfati Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, Cloruri diversi da quelli di cui alla voce Solfati Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell acqua Cloruri Solfati Fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione Cloruri Solfati Vetro TDS Minerali (ad esempio sabbia, rocce) TDS Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento Cloruri meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce Solfati Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, TDS diversi da quelli di cui alla voce Fanghi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da Cloruri quelli di cui alla voce Solfati Fanghi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di Cloruri falda, diversi da quelli di cui alla voce Solfati Vetro TDS Terra e roccia TDS Altri rifiuti non biodegradabili TDS 35

36 3.2.5 LIMITE SULLA PERCENTUALE DI IMPUREZZE MATERIALI ESTRANEI PRESENTI NEI CARICHI DI RIFIUTO CONFERITI Considerando la possibile presenza nei rifiuti da conferire, di materiali estranei/impurezze in quantità trascurabile nel carico da conferire si richiede che possa essere ritenuta accettabile la presenza dei seguenti materiali in una percentuale massima del 2 % in peso sul carico in ingresso. Materiali estranei: - plastica; - metalli; - carta; - legno. Si richiede che il limite del 2% venga applicato in caso di presenza di tutte le tipologie di materiale o anche per la singola tipologia presente. Es: carico con presenza di metalli e plastica come sommatoria 2% oppure carico con presenza di plastica come singola componente 2%. 36

37 4.PROCEDURE OPERATIVE PER IL CONFERIMENTO IN DISCARICA Come precedentemente riportato, per i lotti 2, 3 e 4, le caratteristiche dei rifiuti vengono modificate rispetto a quelle del lotto 1; le procedure per il conferimento dei rifiuti in discarica saranno quindi differenti. Sono state stabilite procedure dedicate rispettivamente per il lotto 1 e per gli altri lotti, con la compilazione di specifica modulistica, che permettono la verifica della tracciabilità dei rifiuti conferiti. 4.1 PROCEDURA GENERALE La richiesta di conferimento/quotazione di un rifiuto viene effettuata in base alla compilazione di un modulo (vedi MOD. RC 01 in allegato n 9 del fascicolo degli allegati), che permette all azienda Scavi Rabbi di verificare la tipologia di rifiuto da ricevere e quindi formulare un offerta economica. La richiesta può essere effettuata: dal produttore del rifiuto, da un trasportatore oppure da un intermediario. Nel caso la richiesta provenga da un trasportatore o dall intermediario, la caratterizzazione di base deve essere comunque effettuata dal produttore. Al richiedente viene fornita, oltre a copia della determina autorizzativa in essere, la modulistica specifica per la caratterizzazione di base sia per il conferimento nel lotto 1 che per gli altri lotti in coltivazione. Per il lotto 1, il modulo per la caratterizzazione di base è il MOD. C.B. 01 rev. 4 del 30/07/2014 e MOD. analisi 01 rev. 3 del 08/01/2013 (vedi allegato n 10 del fascicolo degli allegati), mentre per gli altri lotti in coltivazione è il MOD. C.B. 02 rev. 1 del 30/07/2014 e MOD. analisi 02 rev. 1 del 30/07/2014, (vedi allegato n 11 del fascicolo degli allegati). In base alle caratteristiche del rifiuto il produttore sceglierà se compilare l allegato 2 piuttosto che il 3. Valutata la documentazione compilata dal richiedente per il lotto 1 o per gli altri lotti, il Responsabile Tecnico fornisce la propria valutazione sul possibile conferimento del rifiuto. 37

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