Sistema organizzativo della pesca e metodi di commercializzazione del pesce. Gestione dei beni demaniali AVV. FRANCO FIORENZA BOLOGNA 5 novembre 2014
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1 Sistema organizzativo della pesca e metodi di commercializzazione del pesce. Gestione dei beni demaniali AVV. FRANCO FIORENZA BOLOGNA 5 novembre 2014
2 CODICE CIVILE Capo II Dei beni appartenenti allo Stato, agli enti pubblici e agli enti ecclesiastici 822. Demanio pubblico. Appartengono allo Stato (1) e fanno parte del demanio pubblico [c.c. 1145] il lido del mare [c.c. 942], la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti [c.c. 945], i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia [c.c. 2774; c.n. 28, 29, 692] (2); le opere destinate alla difesa nazionale [c.c. 879]. Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade (3), le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia (4), le raccolte dei musei, delle pinacoteche degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico [c.c. 11, 823] (5).
3 823. Condizione giuridica del demanio pubblico. I beni che fanno parte del demanio pubblico [c.c. 822, 825], sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi [c.c. 1145], se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano [c.n. 30, 700] (1). Spetta all'autorità amministrativa la tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico. Essa ha facoltà sia di procedere in via amministrativa, sia di valersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà [c.c. 948, 949, 950, 951] e del possesso [c.c. 1168, 1169, 1170, 1171, 1172] regolati dal presente codice. 1) Inalienabilita 2) Insuscettibili di diritti 3) Autotutela dell amministrazione
4 CODICE DELLA NAVIGAZIONE Articolo 28 Beni del demanio marittimo. Fanno parte del demanio marittimo: a) il lido, la spiaggia, i porti, le rade; b) le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell'anno comunicano liberamente col mare; c) i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo. Articolo 29 Pertinenze del demanio marittimo. Le costruzioni e le altre opere appartenenti allo Stato, che esistono entro i limiti del demanio marittimo e del mare territoriale, sono considerate come pertinenze del demanio stesso. Articolo 524 DPR 328/1952 Mare territoriale. Per l'occupazione e l'uso di zone di mare territoriale e per l'esercizio della polizia sul mare territoriale si applicano le disposizioni stabilite per il demanio marittimo dal codice e dal presente regolamento.
5 Articolo 30 Uso del demanio marittimo. L'amministrazione della marina mercantile regola l'uso del demanio marittimo e vi esercita la polizia. ] Articolo 59 DPR n 328 Ordinanza di polizia marittima. A norma degli articoli 30, 62 e 81 del codice il capo di circondario per i porti e per le altre zone demaniali marittime e di mare territoriale della sua circoscrizione, in cui sia ritenuto necessario, regola con propria ordinanza pubblicata nell'albo dell'ufficio: 10) in generale, tutto quanto concerne la polizia e la sicurezza dei porti, nonché le varie attività che si esercitano nei porti e nelle altre zone comprese nella circoscrizione. Il capo di circondario, salvo che sia diversamente stabilito, determina altresì per i porti e per le altre zone comprese nella sua circoscrizione, in cui sia ritenuto necessario, le tariffe dei servizi.
6 Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 21 aprile, n. 92). - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della l. 15 marzo 1997, n. 59. Articolo 104 Funzioni mantenute allo Stato. 1. Sono mantenute allo Stato le funzioni relative: s) alla classificazione dei porti; alla pianificazione, programmazione e progettazione degli interventi aventi ad oggetto la costruzione, la gestione, la bonifica e la manutenzione dei porti e delle vie di navigazione, delle opere edilizie a servizio dell'attività portuale, dei bacini di carenaggio, di fari e fanali, nei porti di rilievo nazionale e internazionale; t) alla disciplina e alla sicurezza della navigazione da diporto; alla sicurezza della navigazione interna; u) alle caratteristiche tecniche e al regime giuridico delle navi e delle unità da diporto; v) alla disciplina e alla sicurezza della navigazione marittima; pp) all'utilizzazione del pubblico demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalità di approvvigionamento di fonti di energia; qq) al sistema informativo del demanio marittimo, la cui gestione è regolata mediante protocolli d'intesa ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 281/1997 (3).
7 Articolo 105 Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali. 1. Sono conferite alle regioni e agli enti locali tutte le funzioni non espressamente indicate negli articoli del presente capo e non attribuite alle autorità portuali dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni e integrazioni. 2. Tra le funzioni di cui al comma 1 sono, in particolare, conferite alle regioni le funzioni relative: e) alla programmazione, pianificazione, progettazione ed esecuzione degli interventi di costruzione, bonifica e manutenzione dei porti di rilievo regionale e interregionale delle opere edilizie a servizio dell'attività portuale; l) al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia; tale conferimento non opera nei porti finalizzati alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, nei porti di rilevanza economica internazionale e nazionale, nonché nelle aree di preminente interesse nazionale individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 12 giugno 1996, e successive modificazioni. Nei porti di rilevanza economica regionale ed interregionale il conferimento decorre dal 1º gennaio 2002 (1). 6. Per lo svolgimento di compiti conferiti in materia di diporto nautico e pesca marittima le regioni e gli enti locali si avvalgono degli uffici delle capitanerie di porto. 7. L'attività di escavazione dei fondali dei porti è svolta dalle autorità portuali o, in mancanza, è conferita alle regioni. Alla predetta attività si provvede mediante affidamento a soggetti privati scelti attraverso procedura di gara pubblica. (1) Lettera così modificata dall'art. 9, l. 16 marzo 2001, n. 88.
8 Corte Costituzionale sentenza 235 anno 2011 La battigia fa parte del demanio marittimo e la relativa disciplina rientra nella materia dell ordinamento civile riservata alla potestà legislativa esclusiva statale.
9 Articolo 33 Ampliamento del demanio marittimo. Quando per necessità dei pubblici usi del mare occorra comprendere nel demanio marittimo zone di proprietà privata di limitata estensione e di lieve valore ad esso adiacenti, ovvero i depositi e gli stabilimenti menzionati nell'art. 52, la dichiarazione di pubblico interesse per l'espropriazione è fatta con decreto del ministro [per le comunicazioni] (1) di concerto con il ministro per le finanze. Il decreto costituisce titolo per l'immediata occupazione del bene da espropriare. Articolo 34 Destinazione di zone demaniali marittime ad altri usi pubblici. Con provvedimento del ministro [per le comunicazioni] (1) su richiesta dell'amministrazione statale, regionale o dell'ente locale competente, determinate parti del demanio marittimo possono essere destinate ad altri usi pubblici, cessati i quali riprendono la loro destinazione normale (2) (3).
10 Articolo 36 Concessione di beni demaniali. L'amministrazione marittima, compatibilmente con le esigenze del pubblico uso, può concedere l'occupazione e l'uso, anche esclusivo, di beni demaniali e di zone di mare territoriale per un determinato periodo di tempo. Articolo 8 dpr 352/1952 Concessioni per licenza. Le concessioni di durata non superiore al quadriennio che non importino impianti di difficile rimozione sono fatte dal capo del compartimento con licenza e possono essere rinnovate senza formalità di istruttoria, Articolo 9 dpr 358/1952 Concessioni di durata superiore al quadriennio. Le concessioni di durata superiore al quadriennio o che importino impianti di difficile rimozione devono essere fatte per atto pubblico ricevuto da un ufficiale di porto a ciò destinato con decreto del capo del compartimento. In qualità di rappresentante dell'amministrazione concedente interviene il capo del compartimento.
11 Art. 4 comma 8 decreto legislativo 09/01/2012 Le concessioni di aree demaniali marittime e loro pertinenze, di zone del mare territoriale destinate all esercizio dell acquacoltura Sono rilasciate per un periodo iniziale non inferiore a quella del piano di ammortamento dell iniziativa cui pertiene la concessione
12 Tabella Tipologie delle opere Circolare n 120 Ministero Trasporti Direzione Demanio TIPOLOGIA DEFINIZIONE FORMA DELLA CONCESSIONE A Costruzione in muratura ordinaria con solaio in cemento armato semplice o misto. Atto Formale B Costruzioni in muratura ordinaria con solaio in pannelli prefabbricati su piattaforma in cemento armato. Atto Formale C Strutture prefabbricate realizzate su piattaforma di cemento armato incernierate o appoggiate con calcestruzzo in basamento. Licenza D Strutture prefabbricate appoggiate sul suolo o interrate. Licenza E Opere, impianti e manufatti diversi da fabbricati ed assimilabili alle tipologie A e B.Atto Formale F Opere, impianti e manufatti diversi da fabbricati ed assimilabili alle tipologie C e D.Licenza G Opere, impianti, manufatti totalmente interrati/immersi. Licenza
13 Interessi concorrenti - Vigilanza doganale - Tutela del paesaggio - Gestione del territorio -Sicurezza della navigazione -Interesse erariale
14 Cass., sez. trib., , n Non è configurabile una porzione del territorio nazionale, inteso in senso lato, su cui si esercita la sovranità dello stato, sulla quale non convivano i poteri delle autorità regionali e locali; deve escludersi, pertanto, che poiché sorgono nelle acque territoriali, e, quindi, nell ambito del demanio marittimo, non siano soggette alla potestà impositiva dei comuni, ai fini ici, le piattaforme petrolifere per l estrazione di idrocarburi situate nell ambito delle acque territoriali e deve, quindi, essere cassata per nuovo esame (anche quanto alla sussistenza delle altre condizioni di legge per la soggezione a ici delle strutture in questione) la sentenza della commissione tributaria regionale che abbia negato il diritto del comune di pretendere l ici solo per avere escluso la potestà impositiva dei comuni sulle acque territoriali.
15 Articolo 37 Concorso di più domande di concessione. Nel caso di più domande di concessione, è preferito il richiedente che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che, a giudizio dell'amministrazione, risponda ad un più rilevante interesse pubblico. Al fine della tutela dell'ambiente costiero, per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative è data preferenza alle richieste che importino attrezzature non fisse e completamente amovibili. È altresì data preferenza alle precedenti concessioni, già rilasciate, in sede di rinnovo rispetto alle nuove istanze (1) Abrogata Qualora non ricorrano le ragioni di preferenza di cui ai precedenti commi, si procede a licitazione privata
16 DIRETTIVA SERVIZI BOLKENSTEIN Direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno Art. 12: selezione tra diversi candidati Qualora il numero di autorizzazioni disponibili sia limitato per via della scarsità di risorse Naturali gli stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali Che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda un adeguata pubblicità
17 COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE Costituzione in mora Infrazione n. 2008/4908 Un diritto di preferenza al concessionario uscente nelle procedure previste dall art. 37 del Codice della Navigazione è in contrasto con l art. 43 del Trattato CE
18 acquacoltura
19 Consiglio di Stato sentenza 169/2012 L art. 37 cod. nav. sancisce il principio generale secondo cui i beni demaniali passibili di più domande di concorrenti devono essere assegnati avendo riguardo al criterio della più proficua utilizzazione e al criterio della massimizzazione dell interesse pubblico
20 TAR Lombardia sentenza 26/09/2014 n La proroga delle concessioni contrasta con i principi comunitari Libertà di stabilimento Libertà di prestazione di servizi Parità di trattamento Trasparenza Rimette alla Corte di Giustizia dell Unione Europea
21 Articolo 38 Anticipata occupazione di zone demaniali. Qualora ne riconosca l'urgenza, l'autorità marittima può, su richiesta dell'interessato, consentire, previa cauzione, l'immediata occupazione e l'uso di beni del demanio marittimo, nonché l'esecuzione dei lavori all'uopo necessari, a rischio del richiedente, purché questo si obblighi ad osservare le condizioni che saranno stabilite nell'atto di concessione. Se la concessione è negata, il richiedente deve demolire le opere eseguite e rimettere i beni nel pristino stato
22 Articolo 41 Costituzione d'ipoteca. Il concessionario può, previa autorizzazione dell'autorità concedente, costituire ipoteca sulle opere da lui costruite sui beni demaniali.
23 Articolo 42 Revoca delle concessioni. Le concessioni di durata non superiore al quadriennio e che non importino impianti di difficile sgombero sono revocabili in tutto o in parte a giudizio discrezionale dell'amministrazione marittima (1). Le concessioni di durata superiore al quadriennio o che comunque importino impianti di difficile sgombero sono revocabili per specifici motivi inerenti al pubblico uso del mare o per altre ragioni di pubblico interesse, a giudizio discrezionale dell'amministrazione marittima (1). La revoca non dà diritto a indennizzo. Nel caso di revoca parziale si fa luogo ad un'adeguata riduzione del canone, salva la facoltà prevista dal primo comma dell'articolo 44. Nelle concessioni che hanno dato luogo a una costruzione di opere stabili l'amministrazione marittima, salvo che non sia diversamente stabilito, è tenuta a corrispondere un indennizzo pari al rimborso di tante quote parti del costo delle opere quanti sono gli anni mancanti al termine di scadenza fissato. In ogni caso l'indennizzo non può essere superiore al valore delle opere al momento della revoca, detratto l'ammontare degli effettuati ammortamenti.
24 Articolo 45/bis Affidamento ad altri soggetti delle attività oggetto della concessione. Il concessionario previa autorizzazione dell'autorità competente, può affidare ad altri soggetti la gestione delle attività oggetto della concessione. Previa autorizzazione dell'autorità competente, può essere altresì affidata ad altri soggetti la gestione di attività secondarie nell'ambito della concessione (1). (1) Articolo aggiunto dall'art. 02, secondo comma, d.l. 5 ottobre 1993, n. 400, conv. in l. 4 dicembre 1993, n. 494 e poi così modificato dall'art. 10, l. 16 marzo 2001, n. 88.
25 Articolo 46 Subingresso nella concessione. Quando il concessionario intende sostituire altri nel godimento della concessione deve chiedere l'autorizzazione dell'autorità concedente. In caso di vendita o di esecuzione forzata, l'acquirente o l'aggiudicatario di opere o impianti costruiti dal concessionario su beni demaniali non può subentrare nella concessione senza l'autorizzazione dell'autorità concedente. In caso di morte del concessionario gli eredi subentrano nel godimento della concessione, ma devono chiederne la conferma entro sei mesi, sotto pena di decadenza. Se, per ragioni attinenti all'idoneità tecnica od economica degli eredi, l'amministrazione non ritiene opportuno confermare la concessione, si applicano le norme relative alla revoca.
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