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1 DOSSIER PL n. 151/9 di iniziativa del Consigliere A. GRILLO recante: "Testo unico in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo "; DATI DELL'ITER NUMERO DEL REGISTRO DEI PROVVEDIMENTI DATA DI PRESENTAZIONE ALLA SEGRETERIA DELL'ASSEMBLEA 31/1/2011 DATA DI ASSEGNAZIONE ALLA COMMISSIONE 7/2/2011 COMUNICAZIONE IN CONSIGLIO 31/1/2011 SEDE PARERE PREVISTO NUMERO ARTICOLI MERITO II Comm. ultimo aggiornamento: 13/03/2012

2 Normativa regionale LEGGE REGIONALE 9 aprile 1990, n. 17 Interventi regionali nel settore della emigrazione e della immigrazione pag. 4 LEGGE REGIONALE 29 dicembre 2004, n. 33 Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne pag. 18 LEGGE REGIONALE 12 giugno 2009, n. 19 Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (Collegato alla manovra di finanza regionale per l anno 2009) - Art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (ART. 18) pag. 36 LEGGE REGIONALE 20 luglio 2009, n. 22 Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 dicembre 2004, n. 33, recante: «Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne» pag. 37 LEGGE REGIONALE 4 novembre 2011, n. 42 Modifica alla legge regionale 10 agosto 2011, n. 29 «Delega alla Giunta regionale per la redazione di Testi Unici in materia di Attività produttive, Lavoro e Istruzione - Cultura e Beni culturali». pag. 44 Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012). Articolo 3, comma 4, della legge regionale n. 8/2002 (Articolo 53) pag. 45 Normativa comparata Marche L.R n. 39 pag. 46 Interventi a favore dei marchigiani all'estero Puglia L.R n. 23 pag. 63 Interventi a favore dei pugliesi nel mondo Friuli-Venezia Giulia L.R n. 7 pag. 76 Nuova disciplina degli interventi regionali in materia di corregionali all'estero e rimpatriati Basilicata L.R n. 16 pag. 94 Disciplina generale degli interventi in favore dei lucani all'estero Veneto L.R n. 2 pag. 114 Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro Lazio L.R n. 23 pag. 127 Interventi in favore dei laziali emigrati all'estero e dei loro familiari

3 Abruzzo L.R n. 47 pag. 140 Disciplina delle relazioni tra la Regione Abruzzo e le Comunità di Abruzzesi nel Mondo Emilia-Romagna L.R n. 3 pag. 158 Interventi in favore degli emiliano-romagnoli e funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Molise L.R n. 31 pag. 174 Interventi della Regione a favore dei "Molisani nel mondo Toscana L.R n. 26 pag. 189 Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana Quadro di raffronto tra le leggi regionali in materia di emigrazione pag. 222

4 LEGGE REGIONALE 9 aprile 1990, n. 17 Interventi regionali nel settore della emigrazione e della immigrazione. (BUR n. 29 del 12 aprile 1990) (Testo coordinato con le modifiche e le integrazioni di cui alla L.R. 1 marzo 1994, n. 9, come indicato nella nota alla Tabella A e abrogata nelle disposizioni non compatibili dalla L.R. 29 dicembre 2004, n. 33, art. 33) Art. 1 (Finalità) 1 La Regione Calabria opera nel quadro della programmazione regionale per rimuovere le cause dell'emigrazione e, in attuazione dei principi del proprio Statuto, nell'ambito delle proprie competenze ed in armonia con le iniziative dei competenti organi dello Stato, promuove: a) forme di partecipazione, di solidarietà e di tutela dei lavoratori emigrati e dei lavoratori stranieri immigrati e delle loro famiglie; b) la diffusione della cultura tra gli emigrati per sostenere e rafforzare l'identità originaria e rinsaldare i rapporti con la terra d'origine; c) la stipula e il finanziamento di convenzioni e accordi internazionali fra le istituzioni universitarie dei paesi interessati. Per le convenzioni e gli accordi già in atto con le università della Calabria si procederà al finanziamento e rifinanziamento degli accordi di scambio di docenti e studenti che saranno giudicati utili per rafforzare le relazioni scientifiche e culturali con le comunità di calabresi all'estero; d) interventi nel quadro della politica di programmazione della massima occupazione, per agevolare l'inserimento ed il reinserimento nella vita sociale e nelle attività produttive regionali de gli emigrati che ritornano e degli stranieri immigrati; e) il superamento delle difficoltà sociali e culturali inerenti la condizione dei lavoratori stranieri immigrati e delle loro famiglie. Art. 2 (Destinatari degli interventi) 1 Agli effetti della presente legge sono considerati emigrati: a) i cittadini di origine calabrese per nascita o residenza, che si trovino stabilmente all'estero per motivi di lavoro; b) i cittadini che fissino la propria residenza nella regione dopo aver maturato un periodo di permanenza all'estero per motivi di lavoro non inferiore a tre anni negli ultimi cinque anni, rientranti in Italia da non più di 3 anni. 2 Sono altresì considerati emigrati i familiari a carico di chi abbia acquisito tale qualifica. 3 La permanenza all'estero deve risultare da certificazione delle autorità con solari o da documenti ufficiali rilasciati da autorità ovvero da enti previdenziali stranieri o italiani, o, in mancanza, da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell'art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15. Pagina 4 di 230

5 4 Sono considerati stranieri immigrati coloro che, provenienti da paesi extracomunitari, dimorino stabilmente nella regione per motivi di lavoro e siano in regola con le vigenti disposizioni di legge in materia di autorizzazione al lavoro e di ingresso e soggiorno degli stranieri. Art. 3 (Interventi regionali. Misure ordinarie e straordinarie) 1 Per il conseguimento delle finalità di cui all'art. 1 della presente legge, la Regione Calabria interviene con misure ordinarie e straordinarie. 2 Le misure ordinarie si attuano favorendo la fruizione da parte dei lavoratori emigrati, rimpatriati o stranieri immigrati, dei benefici disposti per la generalità dei cittadini della regione. 3 A tal fine saranno introdotti, se necessario, criteri di priorità e correttivi nelle vigenti leggi in materia di agricoltura, artigianato, commercio, industria, turismo, pesca, edilizia abitativa, diritto allo studio e servizi sociali. 4 Le leggi regionali di carattere generale che disporranno interventi e provvidenze nelle materie di cui al precedente terzo comma devono determinare criteri particolari per l'ammissione ai benefici previsti da ciascuna di esse degli emigrati che rientrano fissando la propria residenza nella regione, e degli stranieri immigrati. 5 Le misure straordinarie sono attuate, nelle materie di competenza regionale, nel quadro di una politica programmata dei rientri e di servizio sociale e culturale, per assicurare la soluzione dei problemi economici, sociali e culturali dei lavoratori emigrati, rimpatriati, stranieri immigrati e dei loro familiari, che rivestono caratteri peculiari ed esclusivi del fenomeno migratorio. 6 Gli interventi diretti ad attuare le misure straordinarie, coordinati con i programmi locali, nazionali e comunitari, sono realizzati anche in collaborazione con gli Enti locali, singoli o associati, con gli enti, le organizzazioni e le istituzioni che operano a favore degli emigrati e degli immigrati e delle loro famiglie e con le associazioni degli emigrati calabresi all'estero. 7 Le attività da svolgersi all'estero sono promosse d'intesa con il Governo nello spirito di coordinamento di cui al II comma dell'art. 4 del D.P.R. 24 luglio 1977, n Art. 4 (Piano annuale degli interventi) 1 La Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale competente, previo parere della Consulta regionale del l'emigrazione e dell'immigrazione di cui al successivo art. 17, sentita la commissione consiliare competente, approva il piano annuale per la realizzazione degli interventi straordinari di cui al 5 e 6 comma dell'art. precedente. 2 Il piano annuale può essere articolato nei singoli settori di intervento in progetti specifici. 3 Con il piano annuale è disposto il riparto della spesa e sono stabiliti i criteri di attuazione. Pagina 5 di 230

6 Art. 5 (Indirizzi dell'intervento regionale) 1 Gli interventi straordinari regionali in favore degli emigrati, dei rimpatriati, degli stranieri immigrati e dei loro familiari sono volti a: a) favorire, anche mediante la concessione di contributi per il pagamento di interessi sui mutui, ovvero di contributi in conto capitale, il reinserimento dei lavoratori rimpatriati nelle attività produttive, nei settori artigianato, agricolo, commerciale, turistico e peschereccio, con particolare riferimento alle zone dell'esodo e con priorità alle iniziative cooperative; b) favorire il reinserimento degli emigrati rimpatriati agevolando l'acquisizione o la ristrutturazione di idoneo alloggio nel territorio regionale, anche mediante la concessione, con priorità alle iniziative cooperative, di contributi per il pagamento di interessi su mutui, o di contributi in conto capitale, ovvero favorendo l'assegnazione di alloggi di tipo economico e popolare e di aree edificabili; c) favorire la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori rimpatriati e di quelli immigrati e delle loro famiglie, agevolando la frequenza ai corsi ovvero mediante iniziative formative specifiche; d) agevolare, anche mediante la concessione di assegni di studio, l'inserimento dei figli degli emigrati, dei rimpatriati e degli stranieri immigrati nell'ordinamento scolastico nazionale e la loro frequenza a scuole ed a corsi universitari, favorendo in particolare il superamento delle difficoltà linguistiche; e) favorire l'accesso alle università della Calabria di studenti, anche se sprovvisti della cittadinanza italiana, figli di emigrati calabresi, prevedendo agevolazioni per la sistemazione logistica e per la tassazione universitaria f) favorire, per i lavoratori rimpatriati, il raggiungimento dei requisiti minimi contributivi ai fini del la acquisizione di un diritto a pensione dall'istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), mediante contributi per il riscatto dei periodi di lavoro effettuato in paesi non convenzionati con l'italia; g) assumere, incoraggiare e sviluppare iniziative e manifestazioni di carattere culturale e sociale a favore degli emigrati per mantenere e rinsaldare il legame di origine con la propria terra, e degli immigrati per consentire il mantenimento dei valori culturali del paese di origine; h) favorire il mantenimento dei rapporti con la cultura d'origine dei giovani figli di emigrati della seconda e terza generazione, nonché degli emigra ti anziani promuovendo iniziative di turismo sociale ed organizzando nel territorio della regione soggiorni, vacanze culturali e di studio, ed iniziative di interscambio tra giovani e relativi docenti ed operatori culturali; i) curare la diffusione di pubblicazioni, notiziari, materiale audio-visivo, fra gli emigrati e gli immigrati, fornendo tempestivamente anche informazioni sulla situazione occupazionale e sulle modalità per accedere ai benefici disposti da norme comunitarie e da leggi nazionali e regionali; Pagina 6 di 230

7 l) effettuare, direttamente o mediante convenzioni con istituti e centri di ricerca particolarmente qualificati, indagini e studi relativi al fenomeno migratorio, strumentali alla programmazione degli interventi regionali; m) agevolare le iniziative delle associazioni degli emigrati e degli immigrati; n) favorire la prima sistemazione degli emigrati rientrati anche concedendo contributi sulle spese di viaggio e tra sporto delle masserizie sostenute per sé e per i propri familiari; o) contribuire alle spese per il rientro degli emigrati e loro familiari deceduti all'estero, con contributi per le spese di trasporto delle salme; p) favorire d'intesa con gli enti loca li territoriali l'inserimento nella comunità regionale degli stranieri immigrati, attraverso l'istituzione di servizi sociali di accoglimento e di prima assistenza, promuovendo la soluzione del problema alloggiativo, garantendo il diritto all'assistenza sanitaria; q) sostenere ogni altra iniziativa ritenuta utile al superamento dei problemi dei lavoratori migranti. 2 La Giunta regionale è autorizzata a stipulare, per il perseguimento delle finalità previste dalla presente legge convenzioni con istituti di credito o finanziari operanti nella regione. 3 In attuazione degli interventi di cui al punto a), ai rimpatriati che abbiano prestato attività lavorativa all'estero per almeno tre anni nell'ultimo quinquennio è concesso un contributo in conto interessi nella misura del 50% del tasso bancario per 15 annualità di ammortamento e per mutui non superiori ai 60 milioni di lire oppure un contributo in conto capitale del 30% della spesa ammissibile e per un importo comunque non superiore ai 20 milioni di lire. 4 In attuazione degli interventi di cui al punto b), ai rimpatriati che abbiano prestato attività lavorative all'estero per almeno tre anni nell'ultimo quinquennio è concesso un contributo in conto interessi nella misura del 50% del tasso bancario per venti annualità di ammortamento e per mutui non superiori agli 80 milioni di lire oppure un contributo in conto capitale fino al 30 per cento della spesa ammissibile e per un importo comunque non superiore ai 20 milioni di lire. Tali contributi non sono cumulabili con quelli previsti dal comma precedente. 5 L'importo del mutuo agevolato non potrà comunque superare il 75% della spesa oggetto di finanziamento. Art. 6 (Assegnazione di alloggi di tipo economico e popolare e di aree edificabili) 1 La Regione, su proposta dei competenti I.A.C.P., in deroga ai programmi costruttivi in fase di attuazione nei Comuni della Regione, autorizza, ai sensi dell'art. 10 del D.P.R.31 dicembre 1972 n. 1035, l'assegnazione di nuovi alloggi ai lavoratori emigrati e loro famiglie, rientrati forzatamente nella regione a seguito di licenziamento o di mancato rinnovo del contratto o di infortunio professionale o malattia invalidante, nella misura massima del 15 per cento prevista dal citato articolo. Pagina 7 di 230

8 2 Agli emigrati viene assegnato nelle graduatorie dei concorsi banditi dai Comuni per l'assegnazione di alloggi degli I.A.C.P. e di quelli di proprietà comunale, un punteggio non inferiore a quello attribuito ai cittadini residenti soggetti a provvedimento esecutivo di sfratto. 3 I Comuni, nelle assegnazioni delle aree destinate ai piani di edilizia economica e popolare, sono tenuti a riservare a favore degli emigrati rimpatriati una quota fimo al 10% dei relativi piani e a stabilire criteri di assegnazione che tengano conto delle loro particolari condizioni. 4 L'aliquota, o la parte di essa, riservata agli emigrati e non utilizzata entro due anni dall'assegnazione, viene assegnata in base ai criteri generali. Art. 7 (Formazione e riqualificazione professionale) 1 La Regione, in concorso con i piani nazionali e comunitari, con riferimento al programma regionale di sviluppo e con le modalità di cui alla vigente normativa regionale, assume iniziative per la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori rimpatriati e dei lavoratori stranieri immigrati. 2 La gestione di tali iniziative potrà essere affidata oltre che agli enti che istituzionalmente effettuano corsi di formazione professionale, anche alle associazioni operanti nella regione a favore degli emigrati e degli immigrati purché non perseguono fini di lucro, dispongano di idonee strutture e siano in possesso dei requisiti di cui all'art. 16 della presente legge. 3 Le iniziative di cui al presente art. debbono essere attuate in conformità alle procedure previste per ottenere gli interventi degli organi comunitari. Art. 8 (Inserimento scolastico) 1 Al fine di agevolare l'inserimento nell'ordinamento scolastico nazionale dei figli dei lavoratori emigrati, rimpatriati e degli immigrati stranieri la Regione, in concorso con i programmi nazionali e comunitari e con enti, istituti ed organizzazioni che operano nel settore scolastico ed in quello del l'emigrazione promuove, nel rispetto delle competenze dell'autorità scolastica: a) corsi di recupero linguistico e di reinserimento e doposcuola; b) corsi di lingua e cultura italiana e di alfabetizzazione per gli immigrati stranieri; c) incontri, convegni, seminari, per gli operatori della scuola impegnati nell'attività di cui ai precedenti punti a) e b). 2 La Regione può concedere, inoltre, con modalità da fissarsi con il piano annuale di interventi di cui al precedente art. 4, assegni di studio a favore di figli ed orfani degli emigrati in particolare per assicurare la frequenza della scuola dell'obbligo. Art. 9 (Riscatto dei periodi assicurativi) Pagina 8 di 230

9 1 Al fine di consentire il raggiungimento dei minimi pensionistici o del minimo richiesto per la prosecuzione contributiva volontaria da parte dei lavoratori emigrati rientrati definitivamente nella Regione o dei loro superstiti aventi diritto, l'amministrazione regionale concede un contributo sull'importo dovuto all'inps per il riscatto dei periodi di lavoro, con un minimo di 5 anni, prestato all'estero e non coperto da convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale. 2 La misura del contributo regionale è pari al 100% dell'importo dovuto allo INPS per i primi 5 anni di lavoro prestato all'estero da riscattare. 3 Per gli anni da riscattare successivi ai primi cinque la misura del contributo regionale è del 50% dell'importo dovuto all'inps. 4 Per il versamento di detto contributo l'amministrazione regionale stipulerà una apposita convenzione con l'inps. Art. 10 (Iniziative e attività culturali) 1. La Regione, d'intesa ove necessario con il Governo, svolge all'estero iniziative in favore degli emigrati di origine calabrese ivi residenti per la diffusione della conoscenza del proprio patrimonio storico e culturale, nonché iniziative che si prefiggono scopi di studio, di rafforzamento della cultura d'origine e di informazione sulla realtà attuale della Calabria. 2. Analoghe iniziative possono essere promosse fra le collettività calabresi stabilitesi in altre regioni italiane. 3. La Regione promuove, altresì, idonee iniziative culturali in favore degli stranieri immigrati, anche in esecuzione a quanto previsto in proposito dalla normativa statale. 4. Le attività di cui al presente art. potranno essere assunte anche in concorso con altre Regioni, amministrazioni pubbliche, istituti italiani di cultura ed altre istituzioni culturali ed associazioni dell'emigrazione. 5. I programmi relativi saranno definiti nell'ambito del piano annuale. Art. 11 (Attività promozionale nelle località di emigrazione) 1. La Regione, nelle località all'estero o in Italia ove maggiore è la presenza di emigrati calabresi e loro discendenti, con il concorso e la collaborazione delle loro associazioni, realizza attività promozionali con riferimento ai settori ed alle materie di competenza regionale, nel rispetto dell'art. 4 del D.P.R. 24 luglio 1977, n La Regione organizza, altresì, mostre di prodotti tipici della Regione anche allo scopo di favorirne la commercializzazione. 3. Le associazioni ed i circoli calabresi, dal canto proprio, possono proporre le iniziative promozionali da realizzarsi con il concorso della Regione e degli enti subregionali. Pagina 9 di 230

10 Art. 12 (Interventi socio-assistenziali) 1. Ai sensi degli art. 25 e 45 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, gli interventi socio-assistenziali e le attività destinate direttamente a favorire la frequenza delle scuole dell'obbligo ed il proseguimento degli studi in favore dei lavoratori emigrati, rimpatriati ed immigrati e dei loro familiari sono di competenza dei Comuni singoli ed associati. 2. La Regione nel ripartire i fondi destinati alle attività socio-assistenziali terrà conto delle particolari esigenze connesse al fenomeno migratorio ed emanerà le relative direttive. Art. 13 (Soggiorni, scambi, turismo sociale). 1. La Regione, anche in collaborazione con altre Regioni, amministrazioni pubbliche, associazioni, enti e istituzioni, utilizzando anche eventuali contributi del Fondo sociale europeo, cura lo avvio e la permanenza in soggiorni nella regione dei figli dei lavoratori emigrati. 2. Tali iniziative possono essere estese agli anziani ed ai lavoratori emigrati e loro discendenti che abbiano assunto una cittadinanza straniera. 3. Al fine di contribuire all'integrazione degli emigrati nelle comunità ospitanti, la Regione può assumere iniziative di interscambio con cittadini dei paesi di emigrazione. 4. I programmi delle iniziative di cui al presente art. saranno definiti nell'ambito del piano annuale. Art. 14 (Informazione) 1. La Giunta regionale, al fine di alimentare e rafforzare il legame degli emigrati e dei loro discendenti con la terra d'origine provvede: a) alla edizione, redazione, pubblicazione e diffusione, anche conferendo specifici incarichi professionali, di un periodico specializzato diretto ad informare gli emigrati sull'attività legislativa ed amministrativa dell'ente sulla realtà economica, sociale e culturale della Calabria e su quanto possa essere di interesse per gli emigrati a livello locale, nazionale ed internazionale; b) alla diffusione tra le comunità degli emigrati di quotidiani, riviste, pubblicazioni e materiale audio-visivo e radiofonico; c) alla divulgazione di opere particolarmente significative di autori calabresi. 2. La Giunta regionale è autorizzata, altresì, a concedere contributi alle associazioni degli emigrati e/o degli stranieri immigrati aventi i requisiti di cui all'art. 16 della presente legge per lo svolgimento di attività analoghe a quelle indicate nella lett. b) del comma precedente. Pagina 10 di 230

11 Art. 15 (Diploma di benemerenza ad emigrati anziani) 1. La Giunta regionale, sentito il Comitato direttivo della Consulta della emigrazione e dell'immigrazione, conferisce ogni anno diplomi di benemerenza agli emigrati calabresi che hanno onorato il nome della Calabria nel mondo per un periodo di emigrazione di almeno 30 anni. Art. 16 (Associazioni, enti, istituzioni) 1.La Regione riconosce e sostiene le funzioni di servizio sociale, culturale ricreativo ed assistenziale svolte dalle associazioni, enti ed istituzioni che operano con carattere di continuità a favore degli emigrati e/o degli stranieri immigrati della regione e delle loro famiglie, che abbiano sede nella regione. 2. A tal fine è istituito presso l'assessorato regionale preposto ai problemi dell'emigrazione l'albo delle associazioni, degli enti e delle istituzioni che operano per gli emigrati o per gli stranieri immigrati. 3. In tale albo sono iscritti, su conforme parere del comitato direttivo della Consulta regionale dell'emigrazione e della immigrazione, le associazioni, gli enti e le istituzioni, a carattere regionale o nazionale, che operano con continuità da almeno 3 anni e che offrono affidamento sulla base della loro rilevanza e di documentata attività in favore degli emigrati o degli immigrati e delle loro famiglie. 4. Per ottenere l'iscrizione le associazioni, gli enti e le istituzioni di cui al precedente comma debbono avanzare do manda corredata da: a) copia autenticata dell'atto costitutivo e dello Statuto; b) documentazione da cui risulti che le proprie strutture organizzative sono idonee ad assicurare lo svolgimento del la loro funzione nei confronti degli emigrati o degli immigrati. In particolare dovranno essere indicate le sedi all'estero, nelle altre regioni, nella regione e la loro struttura, la composizione, le modalità di nomina e la scadenza dei loro organi direttivi; c) relazione documentata sull'attività svolta fra e per gli emigrati o gli immigrati della regione, risalente almeno al triennio precedente la domanda. 5. Alle associazioni, agli enti e alle istituzioni iscritte nell'albo di cui al secondo comma del presente art., la Giunta regionale può concedere, sentito il Comitato direttivo della Consulta, sovvenzioni annuali destinate a sostenere lo svolgimento dell'attività in favore degli emigrati o degli immigrati della regione e delle loro famiglie. 6. I soggetti destinatari dei benefici devono far pervenire al competente Assessorato relazioni periodiche sull'attuazione delle iniziative nonché una relazione finale a corredo del rendiconto della spesa munito di idonei documenti giustificativi. Art. 17 (Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione) Pagina 11 di 230

12 1. Per l'attuazione delle finalità di cui alla presente legge la Regione si avvale della Consulta regionale della emigrazione e dell'immigrazione, con se de presso l'assessorato regionale preposto ai problemi dell'emigrazione e dell'immigrazione. 2. La Consulta comprende le seguenti sezioni: a) sezione per i problemi degli emigrati; b) sezione per i problemi degli stranieri immigrati. 3. Le sezioni di cui alle lettere a) e b del comma precedente sono autonome nell'ambito delle rispettive competenze e possono essere convocate anche singolarmente. 4. La Consulta si riunisce in seduta plenaria, con la partecipazione di entrambe le sezioni, per l'esame dei problemi che riguardano congiuntamente gli emigrati e gli stranieri immigrati. Art. 18 (Composizione della Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione) 1. La Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione è composta da: a) l'assessore regionale preposto alla emigrazione ed immigrazione, che la presiede; b) i Presidenti delle Commissioni permanenti del Consiglio regionale; c) sei rappresentanti di associazioni, enti ed istituzioni dell'emigrazione aventi i requisiti indicati dall'art.16 della presente legge, designati dalle stesse; d) quattro rappresentanti dei patronati regionali a carattere nazionale, aventi una sede nella regione ed operanti nei paesi stranieri, che si occupano dell'assistenza agli emigrati, designati dai rispettivi organi regionali; e) cinque rappresentanti degli imprenditori designati uno ciascuno dalle associazioni regionali degli industriali, degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori e della cooperazione; f) tre rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative in campo (nazionale, designati dai relativi organi regionali; g) un rappresentante di ciascuna Amministrazione provinciale, designato dai rispettivi consigli provinciali; h) un rappresentante dell'unione regionale delle camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura, designato dalla stessa; i) il direttore dell'ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione; l) il direttore della sede regionale dell'inps; m) un rappresentante della Direzione generale dell'emigrazione ed Affari Sociali del Ministero degli Affari Esteri designato dallo stesso; n) un rappresentante dei Provveditorati agli studi della Calabria, designato dal Ministero della Pubblica Istruzione o) sei rappresentanti delle amministrazioni comunali della regione, designati dall'associazione nazionale Comuni d'italia (A.N.C.I.); p) tre rappresentanti di Comunità montane della regione, designati dall'unione nazionale comunità enti montani (U.N.C.E.M.). Art. 19 (Sezione per i problemi degli emigrati) Pagina 12 di 230

13 1. La sezione per i problemi degli emigrati, di cui al secondo comma, lett. a) dell'art. 17 della presente legge, è composta, oltre che dai membri indicati nel precedente art. 18, da diciannove emigrati residenti da almeno cinque anni all'estero, designati direttamente dalle associazioni dei calabresi allo estero, iscritte all'albo di cui al precedente art. 16, secondo la proporzione indicata nell'allegata tabella "A". Art. 20 (Sezione per i problemi degli stranieri immigrati) 1 La sezione per i problemi degli stranieri immigrati, di cui al II comma, lett. b), dell'art. 17 della presente legge, è composta, oltre che dai membri indicati nel precedente art. 18, da: a) quattro immigrati stranieri legittimamente presenti nella regione, designati dalle rispettive associazioni; b) due rappresentanti delle associazioni che operano nel campo dell'assistenza all'immigrazione, iscritte all'albo di cui al precedente art. 16. Art. 21 (Costituzione e funzionamento) 1 La Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione è costituita con decreto del Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'assessore competente, all'inizio di ogni legislatura entro 60 giorni dall'insediamento della Giunta regionale e dura in carica fino alla scadenza del Consiglio regionale. 2 Il Presidente della Giunta regionale provvede, con proprio decreto e su proposta dell'assessore competente, alla nomina ed alla sostituzione dei componenti della Consulta. 3 Le designazioni e le nomine dovranno essere effettuate entro 30 giorni dalla richiesta. Trascorso tale termine la Consulta sarà costituita sulla base delle designazioni ricevute, sempre che sia assicurata la nomina della maggioranza dei componenti e fatte comunque salve le successive integrazioni. 4 Le funzioni di segretario sono esercitate da un funzionario dell'assessorato regionale competente, designato dall'assessore. 5 Le riunioni della Consulta sono valide se ad esse partecipa la maggioranza dei componenti in carica in prima convocazione ed almeno un terzo dei componenti in carica in seconda convocazione. 6 Le funzioni di vice presidente sono svolte dal membro più anziano d'età. 7 Tre assenze consecutive non giustificate comportano la decadenza da membro della Consulta. 8 Le deliberazioni della Consulta sono adottate a maggioranza semplice dei presenti e votanti. 9 La Consulta è convocata di norma ogni 4 mesi e ogni qualvolta lo richiedono non meno di un terzo dei componenti in carica. Pagina 13 di 230

14 10 La Consulta può riunirsi anche in se de e località diverse da quelle istituzionali. 11 La Consulta può costituire nel proprio seno commissioni e gruppi di lavoro per l'esame di specifici problemi e per lo svolgimento di indagini e ricerche di studio. 12 Ogni qualvolta sia ritenuto utile, il Presidente potrà far partecipare alle sedute della Consulta rappresentanti di amministrazioni, enti ed associazioni interessati agli argomenti in esame, nonché esperti senza diritto di voto. 13 Ai componenti della Consulta regionale e del Comitato direttivo, nonché agli inviati ed esperti di cui al comma precedente, per l'espletamento delle loro funzioni inerenti la sezione per i problemi degli emigrati, di cui al II comma, lett. a), dell'art. 17 della presente legge, compete, qualora ne ricorrono le condizioni, il rimborso spese ed il trattamento di missione previsto dalla legge regionale per i dipendenti al livello funzionale più elevato. 14 Ai sensi della vigente normativa statale, la partecipazione alla Consulta regionale sezione per i problemi degli stranieri immigrati, di cui al II comma lett. b), dell'art. 17 della presente legge, è gratuita salvo il rimborso delle spese di viaggio. 15 Per quanto non espressamente disciplinato dalla presente legge per il funzionamento della Consulta e del Comitato di cui al successivo art. 23 può provvedersi, su iniziativa della Consulta stessa, alla dotazione di apposito regolamento da deliberarsi dal Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale. Art. 22 (Compiti della Consulta) 1 La Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione ha i seguenti compiti: a) esprimere parere sui programmi d'interventi e sulla ripartizione annuale della spesa di cui all'art. 4 della presente legge, nonché sui relativi criteri di applicazione; b) studiare il fenomeno dell'emigrazione e dell'immigrazione nelle cause e negli effetti che esso determina nell'economia, nella vita sociale della regione nelle condizioni di vita e di lavoro de gli emigrati e degli stranieri immigrati e delle loro famiglie, promuovendo gli opportuni collegamenti con le competenti amministrazioni statali, con le altre Regioni, con gli enti locali, nonché con gli uffici, enti, associazioni ed organizzazioni operanti nel settore; c) formulare proposte in materia di piena occupazione, nella prospettiva del superamento degli squilibri socio-economici della regione, della graduale eliminazione del fenomeno dell'emigrazione e del rientro degli emigrati; d) formulare proposte per gli interventi di formazione professionale, nonché di aggiornamento, di riconversione e di riqualificazione, a favore dei lavoratori rimpatriati ed immigrati; e) avanzare proposte in ordine alla convocazione di conferenze regionali e di zona sui problemi dell'emigrazione e dell'immigrazione; f) segnalare iniziative per stimolare ed incoraggiare, in collaborazione con gli organismi del settore, la cooperazione fra gli emigrati che rientrano; g) proporre nuovi interventi di carattere culturale, sociale ed assistenziale in favore degli emigrati, dei rimpatriati, degli immigrati e delle loro famiglie; Pagina 14 di 230

15 h) esprimere parere su proposte di leggi regionali che dispongano anche incidentalmente in materia di emigrazione; i) esprimere parere su ogni altro argo mento sottoposto al suo esame da parte degli organi regionali, degli enti loca li e delle associazioni degli emigrati. Art. 23 (Comitato direttivo della Consulta) 1 La Consulta elegge nel suo seno un Comitato direttivo composto di 14 membri, con voto limitato a Il Presidente della Consulta assume la presidenza del Comitato. 3. La durata in carica del Comitato coincide con quella della Consulta. 4. Il Comitato cura le attività ed assolve le funzioni delegate dalla Consulta e può essere sentito su ogni particolare aspetto relativo all'attuazione ed alla gestione della presente legge. 5. Il Comitato, in particolare: a) collabora con proposte e pareri al programma di attività della Consulta ed alla sua realizzazione; b) cura i rapporti con gli enti locali, regionali e statali e con le associazioni interessate ai problemi dell'emigrazione e dell'immigrazione; c) esprime pareri richiesti d'urgenza alla Consulta, salvo ratifica della Consulta stessa nella sua prima seduta successiva; d) svolge, su specifica delega, funzioni di rappresentanza della Consulta Art. 24 (Norma abrogativa) 2 Le domande presentate ai sensi della legge suddetta ricadono sotto la disciplina della presente legge. 3 Gli interventi previsti dalla presente legge sono adottati con deliberazione della Giunta regionale, sentita la Consulta regionale dell'emigrazione e dell'immigrazione o il Comitato direttivo, secondo le rispettive competenze. Art. 25 (Accertamenti dell'amministrazione regionale) 1 Il presente comma ha abrogato la L.R. 16 maggio 1981, n. 5 Pagina 15 di 230

16 1 Il competente Assessorato può effettuare periodici, idonei accertamenti sull'impiego delle somme comunque erogate a norma della presente legge. Art. 26 (Norma transitoria) 1 La Consulta in carica conserva la sua composizione e validità fino all'insediamento della nuova Consulta costituita ai sensi della presente legge. 2 Per la costituzione della Consulta, in attesa della istituzione dell'albo di cui al precedente art. 16, può farsi riferimento, anche per le relative proposte, alle associazioni, agli enti ed alle istituzioni più rappresentative. Art Alle spese per l'attuazione di quanto disposto dalla presente legge si fa fronte con: a) gli stanziamenti annuali disposti nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione; b) i contributi o rimborsi del fondo sociale europeo, o di altra fonte internazionale, su iniziative a favore dei lavoratori migranti; c) gli eventuali contributi statali. Art Le entrate previste al precedente art 27, lett. b), affluiscono nel bilancio regionale tabella "A" Entrata, in apposito capitolo denominato "Contributi e rimborsi del fondo sociale europeo destinati ad iniziative in favore dei lavoratori migranti" che sarà istituito con decreto del Presidente della Giunta regionale. Art All'onere relativo alla presente legge, valutato in L. 2,5 miliardi si fa fronte con lo stanziamento iscritto al cap del bilancio di previsione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario Ai fini degli interventi di cui alle lett. a) e b) del precedente art. 5 del la presente legge, la copertura finanziaria sarà assicurata successivamente con apposita normativa. 3. Per gli esercizi successivi ed a partire dall esercizio finanziario 1991 la corrispondente spesa, cui si farà fronte con i fondi spettanti alla Regione ai sensi dell art. 8 della legge 16 maggio 1970, n. 281, sarà determinata in ciascun esercizio finanziario con la legge di approvazione del bilancio della Regione e con l apposita legge finanziaria che l accompagna. Pagina 16 di 230

17 Principali paesi interessati al movimento emigratorio della Calabria Indice di rappresentanza in seno alla Consulta regionale dell emigrazione e dell immigrazione Belgio 1 Francia 1 Germania (RTF) 2 Gran Bretagna 1 Lussemburgo 1 Svizzera 2 Australia 2 Argentina 2 Brasile 2 Uruguay 1 Canada 2 USA 2 Venezuela 2 1 TOTALE 20 2 Il Venezuela ed il rispettivo indice di rappresentanza sono stati aggiunti dalla L.R. 1 marzo 1994, n. 9 Pagina 17 di 230

18 LEGGE REGIONALE del 29 dicembre 2004, n. 33 Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne. (BUR n. 23 del 16 dicembre 2004, supplemento straordinario n. 8) (Testo coordinato con le modifiche ed integrazioni di cui alla L.R. 20 luglio 2009, n. 22) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione Calabria opera per incrementare e valorizzare le relazioni con le comunità di origine calabrese all'estero. 2. A tal fine promuove: a) iniziative per diffondere la conoscenza della cultura italiana, con particolare riferimento alla specificità calabrese, quale strumento per la conservazione delle radici della terra d'origine; b) interventi finalizzati allo sviluppo delle relazioni sociali, economiche e culturali; b bis) iniziative finalizzate alla salvaguardia ed alla conoscenza della lingua italiana fra le giovani generazioni discendenti da calabresi, promuovendo la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio linguistico e culturale italiano 1 ; c) iniziative dirette a conservare e a tutelare la identità calabrese ed a rinsaldare i rapporti con la terra d'origine avendo particolare riguardo alle nuove generazioni nate all'estero; d) forme di partecipazione, di solidarietà e di tutela dei corregionali residenti all'estero e delle loro famiglie, valorizzando l'associazionismo fra gli emigrati calabresi; e) interventi per agevolare il reinserimento nella vita sociale e nelle attività produttive regionali dei calabresi che rimpatriano. Art. 2 (Destinatari degli interventi) 1. Sono destinatari degli interventi previsti nella presente legge i cittadini di origine calabrese per nascita o residenza all'atto dell'espatrio, le loro famiglie ed i loro discendenti che si trovino stabilmente all'estero o che rientrino definitivamente nella regione dopo un periodo di permanenza all'estero, per motivi di lavoro, non inferiore a cinque anni consecutivi, e che siano rientrati nella regione da non più di due anni Sono, altresì, destinatari degli interventi previsti nella presente legge i familiari conviventi, il coniuge superstite 3. 1 Comma così modificato dall art. 1, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n Comma così modificato dall art. 2, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n Le parole «nonché i loro discendenti» sono abrogate dall art. 2, comma 2 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22. Pagina 18 di 230

19 3. La permanenza all'estero deve risultare da certificazione delle autorità consolari o da documenti ufficiali rilasciati da autorità o da enti previdenziali stranieri o italiani Non rientrano tra i destinatari degli interventi previsti nella presente legge i dipendenti di ruolo dello Stato e i dipendenti di ditte e imprese italiane distaccati o inviati in missione presso uffici, cantieri o fabbriche all'estero. Art. 3 (Iniziative ed interventi regionali Misure ordinarie e straordinarie) 1. Nelle singole leggi regionali che dispongono interventi in materia di agricoltura, artigianato, commercio, industria, turismo, pesca, nonché in materia di edilizia abitativa, di formazione professionale, di sanità, di assistenza e di servizi sociali, di istruzione e cultura, saranno definiti criteri di applicazione che tengano conto della particolare condizione di cittadini singoli o associati, di cui alla lettera b) del comma 1 del precedente articolo 2 nel piano annuale degli interventi prevedendo opportune forme di riserva Le iniziative e gli interventi diretti specificatamente ai soggetti di cui all'articolo 2 sono volti a: a) assumere, sostenere e sviluppare iniziative e attività nei settori della cultura e della economia; b) curare e sostenere la diffusione fra le comunità dei calabresi all'estero di pubblicazioni notiziari, giornali e materiale radiofonico e audiovisivo utilizzando anche la via telematica; c) (lettera abrogata); d) favorire la formazione e la riqualificazione professionale; e) (lettera abrogata); f) (lettera abrogata); g) (lettera abrogata) 6 ; h) concorrere con i Comuni nella assistenza ai cittadini rimpatriati ed alle loro famiglie; i) favorire il reinserimento dei rimpatriati nelle attività produttive locali 7 ; 4 Le parole «ovvero da dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell'articolo 3 della legge 15 maggio 1997, n. 127» sono abrogate dall art. 2, comma 3 della L.R. 20 luglio 2009, n Parole aggiunte dall art. 3, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n Lettere abrogate dall art. 3, comma 2 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22. Pagina 19 di 230

20 j) riconoscere e sostenere anche finanziariamente l'attività dell associazionismo calabrese all'estero; k) effettuare studi e ricerche anche mediante il coinvolgimento degli Enti locali della Regione relative al fenomeno migratorio ed ai movimenti e flussi migratori, strumentali alla programmazione degli interventi regionali. 3. La Regione concorre altresì a sostenere iniziative culturali, sociali ed economiche adottate da associazioni di cittadini di origine calabrese residenti in altre regioni d'italia. 4. (comma abrogato) 8. Art. 4 (Provvidenze socio -assistenziali) 1. Ai cittadini di origine calabrese di cui all'articolo 2 che si trovino in stato di comprovato bisogno e necessità 9, sono concesse, a domanda, le seguenti provvidenze: a) concorso alle spese di viaggio e di trasporto delle masserizie per se e i propri familiari ed alle spese di prima sistemazione al rientro definitivo in un comune della Calabria; b) sussidi straordinari in caso di particolari e documentate situazioni di bisogno; c) concorso alle spese per il trasporto delle salme dei lavoratori deceduti all'estero e dei loro familiari; d) (lettera abrogata) Le domande intese ad ottenere le provvidenze di cui al presente articolo sono presentate al comune di residenza che provvede alla relativa istruzione. 3. La Regione accredita ai singoli comuni che ne fanno richiesta le somme necessarie per la liquidazione delle provvidenze. 4. La Giunta regionale stabilisce le modalità ed i termini per la presentazione delle domande, per la determinazione della spesa ammessa, per la concessione e l'erogazione delle provvidenze, nonché i criteri per la determinazione della misura degli interventi di cui al presente articolo Parole abrogate dall art. 3, comma 3 della L.R. 20 luglio 2009, n Comma abrogato dall art. 3, comma 4 della L.R. 20 luglio 2009, n Parole aggiunte dall art. 4, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n Lettera abrogata dall art. 4, comma 2 della L.R. 20 luglio 2009, n Comma così sostituito dall art. 4, comma 3 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22. Pagina 20 di 230

21 Art. 5 (Contributi per avvio di attività produttiva) Ai lavoratori calabresi rimpatriati che abbiano prestato attività lavorativa all'estero per almeno cinque anni per l'avvio di attività produttive singole, associate o cooperativistiche, nei settori artigiano, agricolo, commerciale, industriale, turistico, peschereccio e dei servizi, è concesso un contributo in conto capitale sino al 50 per cento della spesa ammissibile e per un importo comunque non superiore a , (comma abrogato) La Giunta regionale stabilisce le modalità ed i termini per la presentazione delle domande, per la determinazione della spesa ammessa, per la concessione e la erogazione del contributo, nonché i criteri per la determinazione della misura degli interventi di cui al comma (comma abrogato) 16. Art. 6 (Assegni e borse di studio - convenzioni e accordi internazionali - Inserimento scolastico) 1. La Regione istituisce assegni e borse di studio in favore dei discendenti residenti all'estero dei lavoratori emigrati per la frequenza nella regione di scuole di istruzione superiore e di corsi universitari e di specializzazione post-universitari. 1bis. La Giunta regionale stabilisce le modalità ed i termini per la presentazione delle domande, per la determinazione della spesa ammessa, per la concessione e l'erogazione dei contributi, nonché i criteri per la determinazione della misura degli interventi di cui al comma Analogamente, nel rispetto della normativa statale, la Regione può finanziare convenzioni e accordi internazionali fra le Istituzioni scolastiche e Universitarie della Calabria e le omologhe esistenti all'estero, dove risiedono significative comunità di origine calabrese per la realizzazione di iniziative di scambi scientifici e culturali di studenti e docenti anche di altre regioni d'italia. 12 Rubrica sostituita dall art. 5, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n L art. 5, comma 2 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22, sostituisce la parola «20.000,00» con la parola «10.000,00». 14 Comma abrogato dall art. 5, comma 3 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22, che precedentemente recitava «Ai lavoratori calabresi rimpatriati che abbiano prestato attività lavorativa all'estero per almeno cinque anni, per l'acquisto, il completamento, la costruzione, la ristrutturazione dell'alloggio familiare, è concesso un contributo in conto capitale sino al 50 per cento della spesa ammissibile e per un importo comunque non superiore a ,00». 15 L art. 5, comma 4 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22 sostituisce le parole «ai commi 1 e 2» con le parole «al comma 1». 16 Comma abrogato dall art. 5, comma 5 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22, che precedentemente recitava «I contributi di cui ai precedenti commi del presente articolo non sono cumulabili». 17 Comma aggiunto dall art. 6, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22. Pagina 21 di 230

22 3. Allo scopo di agevolare l'inserimento nell'ordinamento scolastico nazionale e la frequenza alla scuola dell'obbligo dei ragazzi rimpatriati, la Regione, in concorso con i programmi nazionali e comunitari e con gli Enti locali, Istituti ed Organizzazioni che istituzionalmente operano nel settore scolastico ed in quello dell'emigrazione, organizza: a) corsi di recupero linguistico; b) corsi di lingua e cultura italiana. Art. 7 (Iniziative e attività culturali) 1. La Regione, riconoscendo la cultura quale strumento essenziale di progresso e di maturazione sociale e civile, favorisce iniziative e attività culturali dirette a conservare e a tutelare fra le comunità calabresi nel mondo il valore della identità del paese di origine e a rinsaldare i rapporti con la Calabria. 2. Tali iniziative, fra le quali l'insegnamento della lingua e cultura italiana, possono essere assunte anche in concorso con altre Regioni, Amministrazioni pubbliche, gli Istituti italiani di cultura; le Associazioni dell'emigrazione e altre Istituzioni culturali. 3. Analoghe iniziative possono essere promosse fra le collettività calabresi stabilitesi in altre Regioni d'italia in collaborazione con le locali associazioni e circoli calabresi Art. 8 (Attività promozionali) 1. La Regione, nelle località all'estero e in Italia ove maggiore è la presenza di cittadini di origine calabrese, con il concorso e la collaborazione delle loro Associazioni, favorisce iniziative e attività culturali finalizzate a preservare tra gli emigrati ed i loro discendenti, il valore dell'identità della terra d'origine, e a rinforzare i rapporti sociali, culturali ed economici con la Calabria. 2. A tal fine la Regione promuove e favorisce la realizzazione nei paesi emigrazione, di iniziative a favore della collettività di origine calabrese, con particolare riguardo ai giovani discendenti, volte a far conoscere la storia, la cultura, le tradizioni e la realtà attuale della Calabria 18. Art. 9 (Turismo etnico. Investimenti produttivi. Sedi di rappresentanza all'estero) 18 Articolo sostituito dall art. 7, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22 che precedentemente recitava «La Regione, nelle località all'estero e in Italia ove maggiore è la presenza di cittadini di origine calabrese, con il concorso e la collaborazione delle loro associazioni, realizza iniziative dirette a: a) svolgere opera di promozione e di informazione sugli aspetti della vita regionale; b) organizzare mostre di prodotti tipici della regione, favorendone la commercializzazione; c) attuare manifestazioni di carattere ricreativo, sociale, culturale e artistico». Pagina 22 di 230

23 1. Nel quadro di una azione organica diretta al rilancio dell'immagine della Calabria, con il coinvolgimento attivo dell'associazionismo calabrese all'estero, la Regione incentiva iniziative idonee a favorire un rinnovato interesse, specie da parte delle nuove generazioni, alla scoperta del patrimonio turistico, culturale, artistico e naturale della terra d'origine. 2. Parallelamente, sono adottati i provvedimenti opportuni per far conoscere nei paesi esteri di residenza dei corregionali le nuove opportunità che si presentano in Calabria per l'effettuazione di investimenti nel campo dell'economia, della cultura e del turismo. 3. La Regione adotta provvedimenti mirati a promuovere l'offerta turistica e la commercializzazione dei prodotti tipici calabresi fra le collettività dei corregionali all'estero, nonché a suscitare l'interesse degli operatori economici stranieri per investimenti produttivi in Calabria. 4. D'intesa con le Autorità locali e nel rispetto della normativa statale, la Regione provvede alla stipula di accordi con Paesi, Enti, Organismi esteri finalizzati allo sviluppo dei rapporti economici culturali e turistici. 5. È autorizzata, con l'osservanza delle condizioni ed entro i limiti di cui al precedente comma, la istituzione di sedi di rappresentanza all estero, per il perseguimento delle finalità promozionali di cui alla presente legge. Art (Abrogato) Art. 11 (Informazione) 1. La Regione, ritenendo la comunicazione e l'informazione mezzo fondamentale per alimentare e mantenere vivo il rapporto con la realtà regionale, provvede anche conferendo specifici incarichi professionali: a) alla edizione, redazione, pubblicazione e diffusione, di un periodico diretto ad informare i calabresi all'estero sulla attività legislativa ed amministrativa dell'ente, sulla realtà economica, sociale e culturale della Calabria e su quanto altro possa essere di interesse per i corregionali all'estero; b) alla diffusione tra le comunità dei calabresi all'estero di quotidiani, riviste, pubblicazioni, libri e materiale audio-visivo e radiofonico utilizzando anche la rete telematica; 19 Articolo abrogato dall art. 8, comma 1 della L.R. 20 luglio 2009, n. 22 che precedentemente recitava «1. La Regione, anche in collaborazione con altre Regioni, con Enti e Organismi pubblici e privati, promuove e favorisce: a) l'organizzazione di soggiorni culturali nella Regione per i calabresi all'estero e i loro discendenti; b) iniziative di turismo sociale al fine di consentire la conoscenza diretta della Calabria; c) iniziative tese ad offrire una settimana in Calabria a totale carico della Regione a corregionali all'estero che si trovino in condizioni economiche disagiate o non hanno più familiari nella Regione. 2. Tali iniziative riguardano, in particolare, viaggi e soggiorni nella regione, con preferenza per i giovani e gli anziani, e possono essere estese anche ai nati nella regione e loro discendenti che abbiano assunto una cittadinanza straniera». Pagina 23 di 230

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