TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA
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- Orsola Mura
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1 TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA Prot. n. 3061/7.4.3/1 Verona, 23 giugno 2010 Ai Alle Signori Magistrati Cancellerie Sede e Sezioni distaccate di Legnago e Soave All Ordine degli Avvocati di Verona OGGETTO: ANM - Astensione dal lavoro dei magistrati per giovedì 1 luglio 2010 e organizzazione di mobilitazione nelle giornate dal 21 al 25 giugno Si trasmette, per opportuna conoscenza, l allegato Ordine di Servizio di questa Presidenza n. 96/O.I del , relativo all oggetto. F.to Il Presidente Dott. Gianfranco Gilardi
2 TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA N. 96/O.I. Il Presidente del Tribunale; richiamata la delibera 5 giugno 2010 del Comitato Direttivo Centrale dell Anm con la quale, per le ragioni indicate nella delibera stessa (doc. allegato), è stata proclamata l astensione dal lavoro per giovedì 1 luglio 2010 e l organizzazione, nella settimana dal 21 al 25 giugno 2010, di una o più giornate di mobilitazione e di protesta, secondo le seguenti modalità: SETTORE CIVILE A) L udienza deve essere svolta con l assistenza del cancelliere che, secondo la previsione dell art. 130 c.p.c., redige il processo verbale dell udienza sotto la direzione del giudice B) L udienza deve essere svolta con la presenza delle sole parti e dei difensori di ciascuna procedura trattata ex art. 84 disp. att. c.p.p.; C) I contatti tra i difensori e il giudice al di fuori dell udienza devono essere effettuati solo attraverso la presentazione di istanze. Le suindicate indicazioni possono essere applicate anche alle controversie trattate davanti al giudice del lavoro. SETTORE PENALE A) All udienza i processi ed i testimoni devono essere chiamati dall ufficiale giudiziario; B) Deve essere assicurato che i testimoni rimangano appartati durante l udienza (art. 149 disp. att. c.p.p.) e che si evitino i contatti tra vittime e imputati negli edifici giudiziari (art. 8 della Decisione quadro dell Unione Europea del 15 marzo 2001 relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale); C) Nei giorni della protesta devono essere sospesi i colloqui diretti tra PM e difensori; D) Deve essere disposta l interruzione dell udienza non appena il cancelliere abbia completato l orario giornaliero di lavoro, in assenza di autorizzazione allo straordinario, evitando di chiedere loro prestazioni gratuite; E) I contatti tra i difensori e il giudice al di fuori dell udienza devono essere effettuati solo attraverso la presentazione di istanze ; richiamata la successiva delibera della Giunta esecutiva sezionale ANM del Veneto assunta in attuazione della delibera del CDC; richiamata la delibera assunta dalla sottosezione dell Anm di Verona in data 18 giugno 2010, con la quale si è stabilito: - di aderire alla sospensione dell attività di supplenza per tutto il periodo individuato dal CdC, ossia dal 21 compreso al 25 giugno compreso; - di aderire alle modalità individuate ai punti A) e B) del settore civile e ai punti A), B) e D) del settore penale del comunicato del CdC del 05 giugno, con la conseguenza che le udienze saranno rinviate se non saranno assicurate le condizioni previste dalla legge;
3 - 2 - rilevato che nel concreto contesto di carenze organiche non è possibile garantire lo svolgimento di tutte le udienze civili con la presenza del cancelliere, e che occorre assicurare criteri di certezza in ordine alle attività che verranno sospese ed a quelle che saranno svolte dispone nel settore civile verranno svolte tutte le udienze relative ai procedimenti cautelari ed urgenti, anche senza la presenza del cancelliere; le udienze relative agli altri processi, eccettuate quelle che vengono già abitualmente svolte con la presenza di un assistente, verranno rinviate dai magistrati aderenti alla protesta; verranno ugualmente rinviate le udienze istruttorie relative all assunzione di prove, salvo che riguardino l assunzione di testi residenti fuori sede e salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, nei quali casi si cercherà di assicurare la presenza di un cancelliere in udienza eventualmente sospendendo l attività di ricezione degli atti. Verona, 23 giugno 2010 f.to Il Presidente Dott. Gianfranco Gilardi
4 Associazione Nazionale Magistrati Le ragioni della protesta contro la manovra economica I magistrati italiani sono consapevoli della crisi economica in cui versa il Paese e non intendono sottrarsi al loro dovere di cittadini e di contribuenti, ma devono denunciare che le misure approvate dal Governo sono ingiustamente punitive nei confronti loro e di tutto il settore pubblico. E inaccettabile essere considerati non una risorsa, ma un costo o addirittura uno spreco per la giustizia. QUESTA MANOVRA: incide unicamente sul pubblico impiego, senza colpire gli evasori fiscali (già beneficiati da numerosi condoni), i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato; paralizza l intero sistema giudiziario, scredita e mortifica il personale amministrativo; svilisce la dignità della funzione giudiziaria e mina l indipendenza e l autonomia della magistratura; incide in misura rilevante sulle retribuzioni dei magistrati nella prima fase della carriera, e soprattutto dei più giovani, che subiscono una riduzione di stipendio fino al 30 per cento. Questo significherà allontanare i giovani dalla magistratura ed avere, per il futuro, magistrati meno qualificati e professionalmente adeguati; colpisce in maniera iniqua, indiscriminata e casuale. Ad esempio, un pubblico dipendente (magistrato o altro funzionario) con uno stipendio lordo di euro subirà un taglio di stipendio di euro lordi l anno (cioè il 2% dello stipendio), mentre un magistrato di prima nomina con uno stipendio lordo di circa euro subirà tagli complessivi per circa euro lordi l anno (circa il 25% dello stipendio). Sta già provocando un massiccio esodo di magistrati, gravemente penalizzati dalle misure concernenti il trattamento di fine rapporto, con conseguente grave scopertura degli organici già in sofferenza. CHIEDIAMO al Governo interventi strutturali che consentirebbero di ridurre le spese nel settore giustizia e di recuperare risorse per lo Stato, secondo le proposte più volte avanzate dalla magistratura associata: la soppressione dei piccoli Tribunali e delle sezioni distaccate di Tribunale misure che consentirebbero di risparmiare, a regime, decine di milioni di euro; il recupero delle pene pecuniarie e delle spese di giustizia, circa 1 miliardo di euro l anno; la sospensione dei processi con imputati irreperibili (che costano decine di milioni di euro solo per il pagamento delle spese di patrocinio); I magistrati intendono denunciare all opinione pubblica e al Paese le gravi disfunzioni del sistema giudiziario, rappresentando le attività di supplenza di cui si fanno carico quotidianamente nell interesse dei cittadini. Il Comitato Direttivo Centrale dell ANM
5 PROCLAMA l astensione dal lavoro, unitamente alle altre magistrature, per il giorno 1 luglio; delibera l organizzazione di assemblee tra l 8 e il 18 giugno, anche unitamente a tutte le componenti firmatarie del Patto per la Giustizia, per rappresentare alla opinione pubblica la situazione di grave disagio in cui versano i magistrati e simulare gli effetti della mancata supplenza; delibera l organizzazione, nella settimana dal 21 al 25 giugno, di una o più giornate di mobilitazione e di protesta con sospensione delle attività di supplenza, delegando le sezioni distrettuali a individuare le giornate di protesta e le modalità di attuazione, nei limiti delle indicazioni allegate e secondo le specifiche esigenze dei singoli distretti; delibera l istituzione di un ufficio di assistenza e consulenza legale per i magistrati per l eventuale proposizione di azioni giudiziarie. Roma, 5 giugno 2010 Il Comitato Direttivo Centrale
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