REGIONE CARABINIERI PIEMONTE E VALLE D AOSTA Compagnia di Novara
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- Lamberto Guerra
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1 REGIONE CARABINIERI PIEMONTE E VALLE D AOSTA Compagnia di Novara
2 L intervento sulla scena del crimine è, forse, il momento più importante delle indagini su di un delitto, infatti il valore e l input che un efficiente sopralluogo può fornire alle indagini sono inestimabili.
3 Il sopralluogo ed il conseguente ed eventuale repertamento rappresentano le fasi iniziali di ogni indagine e sono finalizzati all acquisizione discriminata e scrupolosa di elementi che possano risultare utili alle successive indagini, sia analitiche di laboratorio sia investigative.
4 L organo che ha assicurato il primo intervento deve provvedere a congelare l area di interesse (limitata alla scena del crimine e ad eventuali pertinenze, in attesa dell arrivo del medico legale e del personale specializzato per l esecuzione dei rilievi tecnico scientifici). L area di interesse deve essere circoscritta quanto prima ed organizzata in tre settori: una zona interna (accessibile esclusivamente al personale addetto al sopralluogo), uno spazio di attesa (in cui far sostare tutti gli altri inquirenti, evitando comunque eccessivi assembramenti di persone) un luogo di deposito (per il materiale tecnico e per gli equipaggiamenti)
5 SCENA DEL CRIMINE: «luogo in cui si e verificato un incidente»
6 Ogni categoria professionale deputata ad intervenire su una «SCENA DEL CRIMINE» ha l obbligo di garantire il migliore servizio possibile, attuando le tecniche di cui dispone al fine di salvare delle vite e di perseguire l autore del reato.
7 Obj del personale medico: verificare le condizioni cliniche della vittima, deve procedere alla stabilizzazione della stessa in visione del trasferimento in ospedale
8 Obj dell operatore di polizia: verifica macroscopica delle condizioni delle persone coinvolte e della messa in sicurezza del sito per la successiva ricerca delle fonti di prova
9 Un corridoio preferenziale di movimento tra l ambulanza e il soggetto da medicare (dagli americani definito walk through, un passaggio secondario)
10 Uso dei dispositivi di protezione individuale (i cd. DPI, guanti, mascherine, etc..) per non inquinare la scena di falsi positivi (elementi che nella realtà dei fatti non sono pertinenti al reato e che possono sviare le successive indagini)
11 La contaminazione è una delle possibili situazioni che si possono sulla scena del crimine, è quindi necessario indossare indumenti di protezione monouso, quali: tuta in tyvec dotata di cappuccio per capelli; mascherina; calzari.
12 Evitare di spostare oggetti non indispensabili al trattamento del paziente
13 E importante per le forze di polizia riconoscere i parametri fondamentali di vita quali il battito o la respirazione.
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15 Edmond Locard, fondatore del primo laboratorio di medicina legale a Lione nel 1910: «Ogni contatto lascia una traccia». «Le tracce sono biglietti da visita del crimine; esse sono testimoni silenti che non mentono mai!»
16 «Le tracce sono biglietti da visita del crimine; esse sono testimoni silenti che non mentono mai!»
17 Effrazioni Macchie impronte altre tracce fisiche
18 IMPRONTA DI SCARPA IMPRONTA DIGITALE MACCHIA DI SANGUE
19 MATERIALI BIOLOGICI CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER RICAVARE IL PROFILO GENETICO DEL COLPEVOLE sangue e macchie di sangue; sperma e macchie di sperma; tessuti; ossa, unghie, denti; capelli e peli; saliva e urina
20 MATERIALI SUI QUALI POSSONO ESSERE RINVENUTI CAMPIONI BIOLOGICI: un mozzicone di sigaretta un passamontagna un pezzo di nastro adesivo tagliato con i denti un francobollo umidificato con saliva un rasoio da barba, un pettine, le lenzuola di un letto, un indumento Etc.
21 LE IMPRONTE sono alterazioni dello stato di una superficie a seguito del contatto con un altro corpo
22 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento. Lampada Scene Scope. La lampada Scene Scope è un intensificatore di luce UV, il cui funzionamento si basa sulla tecnica della riflessione della luce ultravioletta, ed è utilizzata per effettuare la ricerca di impronte digitali sia sulla scena del crimine sia in laboratorio.
23 LE IMPRONTE: di creste papillari (distinte in digitali, palmari e plantari) di orecchie di labbra di calzature e pneumatici di strumenti effrattori
24 LE IMPRONTE: visibili o latenti negative o positive di pressione del substrato ove sono state apposte
25 I REPERTI ACQUISITI in modo conforme alla legge ESSERE RILEVANTI ai fini delle indagini ESSERE SEMPRE IDENTIFICABILI (luogo, posizione, operatore che lo ha repertato) ACQUISITI E CONSERVATI garantendo la catena di custodia
26 I REPERTI SEPARARE (SEMPRE) reperti dello stesso caso tra loro reperti di casi diversi tra loro reperti e campioni di riferimento campioni di riferimento di persone (o cose) diverse tra loro
27 MODALITÀ DI CONFEZIONAMENTO DEI REPERTI è necessario conoscere le esigenze specifiche di ciascuna branca di indagine non si devono mai confezionare reperti bagnati/umidi si devono utilizzare sempre i guanti (e gli altri dispositivi di protezione individuale) utilizzare buste traspiranti per reperti di natura organica sostanze liquide solo in bottiglie vetro in contenitori rigidi garantire la catena di custodia dei reperti.
28 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: assicurare i soccorsi (realizzando percorsi alternativi e punti di riunione e parcheggio) facendo attenzione alle tracce di pneumatico,
29 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: limitare la scena del crimine (primaria e secondaria) ed identificare i principali possibili percorsi fatti dall autore
30 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: registrare accuratamente le condizioni generali della scena (la scena è tridimensionale)
31 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: annotare ogni modificazione della scena dovuta ad interventi propri o di terzi, proteggere la scena dalle condizioni ambientali avverse (soprattutto esterne) ed assicurare le fonti di prova
32 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: evitare di introdurre contaminazioni (dirette e indirette) all interno della scena
33 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: registrare accuratamente la posizione degli oggetti prima di rimuoverli (attenzione: non tentare di rimettere gli oggetti nella posizione originaria; andrebbe evitata la ritrosia e la resistenza psicologica dell'operatore ad ammettere la disattenzione commessa)
34 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA FARE: annotare ciò che potrebbe costituire un elemento di prova labile (segni su persona), fare attenzione a se stessi come fonte di inquinamento delle prove
35 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA NON FARE: permettere o effettuare un accesso indiscriminato soprattutto senza verbalizzare verbalizzare
36 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA NON FARE: modificare lo stato dei luoghi (accendere/spegnere luci aprire finestre), muoversi senza precauzioni (DPI e procedure di spostamento) procedere all immediata ricerca e raccolta indiscriminata delle prove non documentare gli accessi trasportare e/o fare prelievi all'indagato sulla scena del crimine
37 Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE Tecniques of Crime Scene Investigation, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE COSA NON FARE: rimuovere oggetti ed imbustarli senza l opportuna documentazione toccare oggetti senza necessità non documentare cambiamenti confidare che altri annoteranno le condizioni
38 ..«se in un laboratorio di analisi entra immondizia, non può che uscire immondizia»
39 NON mangiare NON fumare NON utilizzare il telefono rinvenuto sulla scena del crimine
40 SUGGERIMENTI annotare - monitorare condizioni generali in presenza di vittime legate tagliare la parte opposta di eventuali nodi e con attenzione eventuali nastri adesivi
41 SUGGERIMENTI prestare attenzione allo stato delle porte e delle finestre (aperte o chiuse, vetri integri o rotti) degli interruttori elettrici (aperti o chiusi) delle persiane (alzate o abbassate, chiuse, accostate o aperte)
42 SUGGERIMENTI prestare attenzione alla presenza di: gelo, nebbia o brina di odori particolari (sigari, sigarette, sostanze stupefacenti, gas, polvere da sparo, bruciature, petrolio, profumi da uomo o da donna)
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44 STAGING messa in scena UNDOING annullamento
45 Il sopralluogo sulla scena del crimine. L intervento del personale specializzato all esecuzione dei rilievi tecnico scientifici si compone di tre fasi: - acquisizione delle informazioni e preparazione dei materiali; - arrivo ed esecuzione dei rilievi tecnici; - termine ed abbandondo della scena del crimine, con compilazione del Fascicolo dei Rilievi Tecnici.
46 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Riferimenti normativi Onde poter attribuire le eventuali tracce di natura biologica o contatti papillari, è necessario procedere all acquisizione dei c.d. campioni per esclusione da parte del: - personale che per primo è intervenuto sulla scena del crimine ; - personale che ha portato il primo soccorso all eventuale vittima; - coloro cha hanno avuto accesso alla scena del crimine in maniera legittima.
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48 Il sopralluogo sulla scena del crimine Dotazioni di intervento
49 Il sopralluogo sulla scena del crimine Dotazioni di intervento
50 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento
51 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento.
52 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento.
53 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento.
54 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Dotazioni di intervento.
55 1. Il sopralluogo sulla scena del crimine. c. Dotazioni di intervento. Lampada Mini Crimescope. La lampada MINI-CRIMESCOPE 400 è una sorgente di luce molto versatile, con una possibilità di diverse lunghezze d onda (da 390 a 630 nm), da utilizzare sia sulla scena del crimine sia in laboratorio per ricerca di: impronte di calzature, fluidi biologici, fibre, capelli, vernici, residui di colpi d arma da fuoco.
56 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Luminol Superficie prima e dopo il trattamento con LUMINOL; la traccia diviene luminescente dopo esser stata irrorata con LUMINOL.
57 Il sopralluogo sulla scena del crimine. LUMINOL
58 Il sopralluogo sulla scena del crimine. LUMINOL
59 Il sopralluogo sulla scena del crimine. Errori. Ispezione di reperti con guanti contaminati da materiale biologico
60 1. Il sopralluogo sulla scena del crimine. b. Quadro normativo. L'attività di sopralluogo sulla scena del crimine è: disciplinata da specifiche disposizioni legislative (artt. 55, 347, 348, 354, 360 e 370 C.p.p., art. 113 Disp. Att. C.p.p.); documentata mediante verbalizzazione delle attività svolte e formazione del fascicolo dei rilievi tecnici.
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