VINO ROSSO TACCO 12. La Perdita

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Davide Cortese
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1 VINO ROSSO TACCO 12 Edito da CAIRO Editore Un estratto da La Perdita Arriva un momento in cui capiamo che un capitolo della nostra vita finisce. Un capitolo si chiude e la vita cambia, inesorabilmente. Questo momento per me ha un nome preciso, quello di mio padre Era un giorno freddo, addolcito solo da un docile sole invernale. E successo tutto in un attimo, un minuto prima ero lì accanto a lui che lo aiutavo a sistemarsi sul capo una mia sciarpa e un minuto dopo ero con lui sull'ambulanza che lo portava via. Quella fu l ultima volta che vidi gli occhi di mio padre. Avevo perso lui e insieme a lui il senso delle parole. Ancora in quel silenzio, senza nessuna musica, non so se a mezzanotte o mezzogiorno, senza neanche accorgermene mi ritrovai davanti alla porta di casa. Girai la chiave nella serratura, lenta e solenne. Trattenevo il fiato e

E successo tutto in un attimo, un minuto prima ero lì accanto a lui che lo aiutavo a sistemarsi sul capo una mia sciarpa e un minuto dopo ero con lui sull'ambulanza che lo portava via.

2 mi mancavano le ginocchia. La porta si aprì, rigida e ferma e davanti si spalancò la solitudine di una vita senza più mio padre. Immersa in quella perdita, sul punto di affogare nel mio stesso lutto, girai la testa e alla sprovvista mi accolse un profumo.. quello della sciarpa che non avevo più tolto, perché serbava, tra le maglie, nella lana che prometteva calore, una traccia di mio padre, vivo. Il suo odore, il suo profumo, che era la vita e ora il mio ricordo. E fu così che riemersi da quel pozzo nero di lutto e silenzio. Mi strinsi la sciarpa al viso, inspirai tutta la vita che custodiva, a pieni polmoni, con gli occhi stretti e il cuore impazzito di emozione..proprio quel Natale avevo ricevuto in regalo delle bottiglie molto prestigiose, un dono inatteso ma meraviglioso per chi come me ha verso le etichette un sentimento quasi reverenziale. Di solito una bottiglia viene aperta in momenti particolari, unici, felici. Una cena a due, una serata con gli amici, la laurea di qualcuno, il matrimonio, una nascita. Momenti da festeggiare, conservare, nelle foto e nella memoria. Io quella sera non avevo un solo momento da celebrare. Avevo una vita intera alla quale brindare. Non un momento ma un'esistenza, unica, importante, da ricordare e custodire, nella mia. E allora sì, avrei aperto una bottiglia e avrei alzato il calice pensando alla nostra vita insieme, tutta da immortalare.

. quello della sciarpa che non avevo più tolto, perché serbava, tra le maglie, nella lana che prometteva calore, una traccia di mio padre, vivo.

3 Quale bottiglia però? Mi piegai sulle ginocchia e le studiai più da vicino. C'era un Barolo del Quella era la mia bottiglia. Il 1964 in Piemonte ha creato un vino maestoso per struttura e complessità. Aromi nobili, pieni e persistenti. Tannini diretti e assertivi. Proprio com'era lui. la struttura, la concentrazione, il finale sapido - assicurano loro una vita insolitamente lunga. La vita di mio padre non lo era stata, Ma il suo ricordo lo sarebbe stato. Così come avrei immagazzinato le sensazioni di quel vino che sorseggiavo in suo onore, allo stesso modo il ricordo di lui mi avrebbe accompagnato ogni giorno della mia vita a venire. Quella notte, da sola, con quel prezioso calice in mano l'ho sentito più vicino che mai. Temevo il momento in cui quel vino sarebbe finito. Temevo che con il suo sapore sarebbero svanite anche le sensazioni che mi riportavano accanto a lui, ma le stavo già inconsciamente trasformando in ricordi, di quelli che non ci abbandonano mai. Questo dovrebbe essere il nostro approccio alla vita, ai sensi, alle emozioni e alle riflessioni che ci regalano. Per me è l unico approccio che conosco verso una grande bottiglia di vino. Attento.

la struttura, la concentrazione, il finale sapido - assicurano loro una vita insolitamente lunga. La vita di mio padre non lo era stata, Ma il suo ricordo lo sarebbe stato.

4 Significativo. Dobbiamo considerare le sue potenzialità. Da solo. In abbinamento. A un piatto. A un momento. A una persona. Dobbiamo andare oltre il rito della sua apertura. Per capirlo dobbiamo conoscere le sue radici, la sua terra - intesa come terroir - e gli uomini che lo hanno creato. Solo così ne apprezzeremo i pregi e gli eventuali limiti. Allo stesso modo va conosciuta e compresa la vita delle persone.. Avrei dovuto dedicare molto più tempo e attenzione a mio padre, come quello che dedico al mio lavoro, ai miei viaggi, alle mie passioni. Il mio naso ogni volta che si avvicina ad un bicchiere di vino oggi è più attento che mai, perché in me c è la coscienza sempre più radicata che ogni sensazione osservata e incamerata finisce nella sfera dei ricordi e va ad annaffiare quelli che già conservo con tanto amore insieme a quelli per mio padre. Adua Villa

Allo stesso modo va conosciuta e compresa la vita delle persone.

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