il Laboratorio Cisco ed il Router Cisco 2600
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- Davide Meloni
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1 il Laboratorio Cisco ed il Router Cisco 2600 Rev. Digitale 1.0 del 01/09/2016 Patch Panel Porte Console Router Porte Seriali PC Porte LAN Router Porte LAN PC Sotto i 2 patch panel ci sono 3 switch a cui si può assegnare un indirizzo IP che consente la loro programmazione tramite browser. I 6 router sono CISCO 2600 e dispongono di: 1 porta console con connettore RJ45 2 porte seriali con connetttore tipo alimentatore dei telefonini 2 porte LAN di tipo RJ45 (alcuni hanno una porta singola, tranne A e E) Su tutte le porte seriali dei PC è montato un piccolo convertitore RS232 / RJ45, che consente quindi l utilizzo di cavi RJ45 / RJ45. Cavi 1 Collegamento PC / switch => cavo dritto (giallo) 2 Collegamento PC / Router => cavo crociato 3 Collegamento PC / switch / switch /Router => due cavi dritti (l inversione viene eseguita dallo switch) 4 Collegamento Seriale PC / Console Router => cavo Console speculare 5 Collegamento seriale Router / Router si utilizza l apposito cavo seriale / seriale. Attenzione che questo cavo non è simmetrico. Occorre utilizzare il lato DCE sul router sul quale si imposta il clock rate (56000 bit / sec) Host User: cisco - administrator Pwd: cisco - ciscoadmin Costo del router: circa 2000 Router Cisco 2600 Porte Fast Ethernet Interface #1 Fast Ethernet 0/0 Fast Ethernet Interface #2 Fast Ethernet 0/1 Serial Interface #1 Serial 0/0 Serial Interface #2 Serial 0/1 Console Port Porta Seriale Asincrona EIA 232 con connettore RJ45 Auxiliary Port Porta di programmazione da host remoto (tipico collegamento host modem linea telefonica modem router) che consente di programmare il router anche da postazioni remote Ogni interfaccia (LAN o Seriale) è caratterizzata da un LED che è acceso nel momento in cui l'interfaccia risulta attiva, cioè correttamente collegata ad un dispositivo di rete. pag 1
2 Collegamento router router Il collegamento router router viene eseguito mediante le apposite porte seriali che in pratica realizzano un semplice esempio di WAN. Nel caso di collegamento tra due router, uno dei due deve fungere da DCE (data comunication equipment), mentre l'altro deve fungere da DTE (data terminal equipment). Normalmente il ruolo di DCE viene svolto dal Service Provider, mentre il DTE è il router collegato al Provider. Nella simulazione di una WAN realizzata semplicemente mediante il collegamento fra due router, uno dei due dovrà fungere da DCE e generare il clock di comunicazione ( bit / sec), mentre l'altro di conseguenza diventa DTE. CAP 2 - Introduzione a CISCO IOS Esattamente come per i PC, anche i router hanno un sistema operativo di controllo. IOS (Internetwork Operating System ) è il sistema operativo a linea di comando integrato in tutti i router CISCO. L'interfaccia di IOS è una tipica interfaccia a linea di comando CLI (Command Line Interface) a cui l'utente può interfacciarsi in tre modi differenti: a) mediante un collegamento seriale sulla porta console (console line) ed una applicazione console quale ad esempio Windows Hyper Terminal (che esegue in sostanza uno scambio di stringhe ASCII fra 2 terminali). b) mediante una connessione dialup (tramite modem) sulla porta AUX (remote console line) c) mediante una connessione Telnet (dal prompt) su una qualunque delle LAN Interface alla quale però dovrà essere stato preventivamente assegnato un IP Address (Virtual Terminal) Per quanto concerne l'interfacciamento seriale mediante HYPER TERMINAL, occorre collegare (tramite patch panel) la porta seriale del PC con la porta Console del router e, assegnato alla connessione un nome generico, impostare su COM2 i seguenti parametri di comunicazione: Bits per Second 9600 Data Bits 8 Parity none Stop Bits 1 Flow Control none Hyper Terminal consente di salvare questa configurazione su un file.ht memorizzato per default all interno del profilo utente ed avente il nome assegnato alla connessione. In qualunque momento è così possibile riaprire rapidamente la connessione. Impostat la connessione su Hyper Terminal, digitando INVIO dovrebbe comparire il seguente prompt Router > Rispondere NO alla domanda iniziale In caso di errori provare a riavviare il router. Command Line Interface Il CLI di IOS prevede 3 livelli gerarchici di configurazione, con privilegi via via crescenti. All accensione il router si trova in modalità USER (modalità BASE) in cui si possono eseguire soltanto alcuni comandi base, tipicamente comandi di diagnostica come ad esempio PING e TRACEROUTE. Mediante il comando enable si passa in modalità EXEC (modalità Privilegiata) che consente tutti i possibili comandi. Per passare da USER a EXEC si può impostare una password di protezione, così come per il passaggio da EXEC a GLOBAL CONFGURATON. La modalità GLOBAL è la terza modalità. Essa consente la programmazione di tutte le interfacce (ETH e seriali) del router. pag 2
3 Il seguente schema riporta le tre Command Modes utilizzate da IOS Mode Prompt Per passare al livello successivo Exit Mode USER Router> enable exit / logout PRIVILEGED Router# configure terminal exit / disable GLOBAL Router(config)# Dalla modalità Global Configuration si può entrare in diverse altre modalità di Specific Configuration le più importanti delle quali sono: INTERFACE LINE ROUTER Router(config-if)# Da Global Configuration mediante il comando interface Router(config-line)# Da Global Configuration mediante il comando line Router(configrouter)# Da Global Configuration mediante il comando router ROUTE-MAP Router(config-routemap)# Da Global Configuration mediante il comando route-map Help Router>? // Mostra una lista dei possibili comandi al livello corrente Se l'utente vuole utilizzare un comando di cui non ricorda esattamente la sintassi può utilizzare il punto interrogativo anche nei modi seguenti: CAP 3 - I comandi show del livello EXEC (LAB 12.2) Router> show version // Mostra la versione di IOS (installata la 12.2) Router# show interfaces serial 0/1 // Mostra alcune statistiche relative all'interfaccia indicata Router# show controllers serial 0/1 // Mostra informazioni relative all'hardware dell'interfaccia indicata Router# show hosts - // Displays a cached list of host names and addresses Router# show clock // Mostra come è stato settato il clock sul Router Router# show running-config // Mostra come sono configurate le varie interfacce del Router // in pratica mostra tutte le directly attached network Router# show ip route // Mostra la Tabella di Routing (con l elenco di tutte le reti raggiungibili) Router# show arp // Mostra la ARP table del router pag 3
4 Hisotry dei comandi Router> show history // Mostra gli ultimi 10 comandi inviati Router> terminal history size n# // Modifica le dimensioni dell'history buffer (default 10) UP ARROW (Freccina Sù) consente di ricaricare gli ultimi comandi dell'history buffer (CTRL + P) DOWN ARROW (Freccina Giù) consente di ricaricare i comandi dell'hisotry buffer in sequenza inversa (CTRL N) Tutti i comandi possono essere scritti in forma abbreviata (Es sh) seguito dal tasto TAB (-> show) Configurazione del nome del router Router>enable Router#configure terminal Router(config)#hostname rout1 // modalità CONFIG // modifica del nome del router Impostazione delle password rout1>enable rout1#configure terminal rout1(config)#enable password <password> rout1(config)#enable secret <password > // modalità CONFIG La differenza tra enable password e enable secrets è che il secondo gestisce le password in modo criptato sulla base dell'algoritmo MD5 (dunque preferibile). La seconda password è prioritaria rispetto alla prima. Router(config)# service password-encryption // Fa sì che a tutte le password in chiaro venga applicato un leggero algoritmo di crittografia (altrimenti sarebbero visibili in chiaro con semplici comandi quali show running-config or show startup-config) rout1(config)#line console 0 modalità EXEC rout1(config-line)#password mypwd rout1(config-line)#login rout1(config-line)#line vty 0 4 mediante pwd (telnet) rout1(config-line)#password mypwd rout1(config-line)#login rout1(config-line)#exit rout1(config)# // protezione dell'accesso alla // attivazione della password // protezione delle virtual line Configurazione di una porta Fast Ethernet Per ogni porta Fast Ethernet occorre impostare l'indirizzo IP della porta e la subnet mask utilizzata dalla rete a cui la porta del router è collegata. rout1(config)#interface fastethernet 0/0 //prima porta del router rout1(config-if)#ip address rout1(config-if)#no shutdown rout1(config-if)#exit no shutdown è il comando che abilita l'interfaccia al funzionamento. Attenzione che se, quando si invia questo comando al router, la corrispondente porta di interfaccia LAN non è collegata, il comando viene comunque accettato, ma il router continua a rimanere in stato di shutdown (in pratica viene ignorato il comando di no shutdown). Per eseguire ulteriori modifiche sulla configurazione della porta occorre riportarla in stato di shutdown. In corrispondenza del comando exit il router avvisa che il protocollo è andato su ( changed state to up ) pag 4
5 Configurazione di una porta seriale su un router DCE Si supponga di collegare tra loro due router mediante le porte seriali. rout1(config)#interface serial 0/0 rout1(config-if)#ip address // rete router - router rout1(config-if)#clock rate rout1(config-if)#no shutdown rout1(config-if)#exit Salvataggio della configurazione Come salvare la configurazione attuale rout1>enable rout1#copy running-config startup-config Destination filename [startup-config]?[enter] La configurazione viene così anche salvata su un file del router dal quale potrà poi essere eventualmente ricaricata. Come cancellare la configurazione originale rout1>enable rout1#erase startup-config Come ricaricare la configurazione originale su quella attuale rout1>enable rout1#reload Rispondere no / Invio / no alle tre domande Come salvare la configurazione su un server TFTP rout1> copy running-config tftp Remote host []? Name of configuration file to write [rout1-config]? miobackup Write file miobackup to [confirm] y Writing..... Analogamente è possibile recuperare la configurazione da un file memorizzato su un TFTP Server rout1> copy tftp running-config CAP 6 ROUTING STATICO (Configurazione delle Tabelle di Routing) Si supponga di voler realizzare la seguente configurazione, in cui il primo router dispone di due porte Fast Ethernet a cui sono collegate le due LAN indicate, mentre al secondo router è collegata una unica LAN Per tutte le reti si utilizza come Subnet Mask pag 5
6 Dopo aver configurato le varie interfacce (es Eth 0/0, Eth 0/1, Serial 0 su Router1), occorre configurare manualmente la tabelle di routing indicando dove deve essere inoltrato ciascun pacchetto (con un eventuale default gateway su cui inoltrare tutti i pacchetti che non hanno incontrato corrispondenza diretta). Aggiunta di una entry alla tabella di routing Il comando disponibile in IOS per creare nuove entry all'interno della tabella di routing è ip route disponibile in modalità global CONFIG. ip route presenta i seguenti quattro parametri che indicano rispettivamente: - Destination Net - Destination Net Subnet Mask - Next hop (indirizzo a cui spedire.) - Distance (metrica) (facoltativo) Ad esempio sul Router 2 della precedente figura si potrebbe impostare la seguente entry: rout2(config)# ip route Cioè se devi spedire un pacchetto verso la rete spedisci verso l'indirizzo Rispetto allo schema classico a 5 colonne manca il campo Interface, in quanto il Router, eseguendo un processo di AND-ing fra l'indirizzo di Gateway a cui deve spedire e le Subnet Mask configurate sulle varie interfacce, individua automaticamente l'interfaccia dalla quale far uscire il pacchetto. Si risparmia un campo nella tabella di routing, ma si utilizza un campo in più nella configurazione delle interfacce (dove si imposta anche la Subnet Mask) Il campo Distance è facoltativo. Se viene omesso, il Router assume per quella entry il valore di default pari a 1. Nel caso in cui il Router riscontri più entry valide tutte con lo stesso valore di metrica, spedisce alla prima entry incontrata. Per cui, se si omette il valore della metrica, occorre fare attenzione all'ordine di inserimento delle entry. Le reti direttamente collegate possono anche non essere inserite all'interno della tabella di routing. Dato un pacchetto con un certo IP DEST, prima di consultare la tabella di routing il Router esegue il processo di AND-ing con tutte le interfacce e se trova una corrispondenza inoltra direttamente il pacchetto su quella interfaccia, senza ulteriori analisi. Ciò non vieta però di inserire nella tabella di routing anche le entry relative alle reti direttamente collegate, nel qual caso come Gateway occorre inserire l'indirizzo dell'interfaccia stessa. Default Route Per completare la tabella di routing di Router2, si può aggiungere una seconda entry relativa al default route che, supponendo che Router1 abbia anche uscita verso Internet, sarà sempre Router1. // oppure rout2(config)# ip route rout2(config)# ip default netwotk A questo punto, visto che tutti i pacchetti devono sempre essere inoltrati verso Router1, diventa praticamente inutile anche la entry iniziale, per cui la tabella di routing di Router2 potrebbe essere soltanto questa ultima entry. Eliminazione di una entry dalla tabella di routing Il comando no ip route elimina la entry dalla tabella. Verifica Interfacce e Tabelle di Routing Per verificare interfacce e tabelle di routing del Router si possono utilizzare i già citati comandi: Router# show running-config Router# show ip route // Mostra le directly attached network // Mostra la Tabella di Routing (con l elenco di tutte le reti raggiungibili) Il comando show ip route mostra l elenco delle reti raggiungibili dal router (comprese le reti di collegamento seriale) con davanti una delle seguenti sigle: C S R Rete Direttamente Collegata Entry di route Statico Entry valutata dinamicamente mediante protocollo di Routing Dinamico pag 6
7 Test della configurazione IOS supporta tutti i comandi ICMP. (es ping e traceroute). Tipiche fasi di test: a) Ping del router su tutte le sue porte Ethernet b) Ping del router verso host appartenenti a reti differenti c) Ping fra host appartenenti a reti differenti rout1# ping rout1# ping rout1# ping rout1# ping // ping del router sulla sua prima porta Ethernet // ping del router sulla sua seconda porta Ethernet // ping del router sulla macchina 11 della prima rete // ping del router sulla macchina 11 della seconda rete Nel caso il ping non vada a buon fine si può eseguire un comando traceroute: rout1# traceroute // mostra l'elenco degli indirizzi IP attraversati. Si vede dove il messaggio si ferma. rout1> telnet ipaddress // telnet all'indirizzo IP indicato Il comando ip classless Le versioni di IOS antecedenti alla 11.3 erano di tipo ClassFull, mentre le versioni dalla 11.3 in avanti sono completamente ClassLess in grado di supportare anche le VLSM. Nelle versioni antecedenti alla 11.3 era consentito l utilizzo ClassLess impostando la seguente opzione: Router(config)# ip classless Dalla versione 12.0 in avanti IOS accetta anche Subnet Mask costitute da tutti 0 o tutti 1. Per disattivare questa funzionalità occorre eventualmente utilizzare il comando Router(config)# no ip subnet-zero CAP 7 ROUTING DINAMICO con RIP v1 Il comando di IOS per abilitare un protocollo di routing è il comando router con la seguente sintassi: rout1(config)# router protocolname dove i protocolli supportati sono: RIP, IGRP, EIGRP, OSPF Il comando network indica quali entry devono essere trasmesse dai protocollo di routing (anche una singola porzione della Routing Table). Le entry verranno inviate su tutte le porte disponibili. Generalmente si inseriscono mediante il comando network soltanto le reti direttamente collegate. rout1(config-router)# network network_ip_address Per quanto concerne l'esempio iniziale, il protocollo RIP dovrebbe essere attivato nel modo seguente: rout1(config)# router rip rout1(config-router)# network // LAN 1 senza indicazioni sulla subnet (classfull) rout1(config-router)# network // LAN 2 senza indicazioni sulla subnet (classfull) rout1(config-router)# network // collegamento seriale (inutile) rout1(config-router)# exit rout1(config)# exit C'è però il problema che RIP v1 è di tipo classfull per cui le tre reti precedenti in classe A sono in pratica la stessa rete. L'indirizzamento precedente va bene se i router vengono configurati in modo statico. Se invece si vuole utilizzare il routing dinamico tramite RIP v1, occorrerebbe utilizzare indirizzi di classe C, dunque sostituire la parte iniziale dell'indirizzo (10.0) con un indirizzo di classe C ( ). A questo punto vengono effettivamente create tre reti differenti di classe C e RIP v1 può operare correttamente. Default Network Dopo aver configurato il RIP, occorre impostare, su almeno un router (quello che esce verso Internet), la seguente entry relativa al default gateway: rout1(config)#ip route Dopo di che rout1 provvederà ad inviare la Default Route a tutti gli altri Server nella fase di scambio dei messaggi. pag 7
8 Massimo numero di routes memorizzabili Il comando Router(config-router)# maximum-paths n consente di impostare il massimo numero di routes paralleli impostabili per una stessa Rete Di Destinazione (default 4). Vale sia per le entry statiche sia per le entry dinamiche. Sono accettati numeri tra 1 e 6. Simulazione di un indirizzo Se una porta del router sarà utilizzata per il collegamento ad un ISP (indirizzo es ) ma questo non è al momento disponibile, si può impostare una simulazione nel modo seguente: rout1(config)# interface loopback0 rout1(config-if)#ip address Se il router esegue un ping verso , risponderà l'interfaccia di loopback ed il ping andrà a buon fine. Comandi Show Oltre ai soliti due comandi base, nel caso del routing dinamico sono disponibili altri comandi però meno interessanti Router# show running-config // Mostra le directly attached network Router# show ip route // Mostra la Tabella di Routing (con l elenco di tutte le reti raggiungibili) Il comando Router# show ip protocols //mostra la configurazione dei protocolli di Routing attualmente attivati: Il comando Router# show ip rip database //mostra la tabella di routing completa (entry statiche e dinamiche) Il comando Router# debug ip rip //fa sì che vengano visualizzati tutti i RIP updates inviati e ricevuti. SEM 3 CAP 1 - RIP v2 Per configurare su un router il protocollo RIP v2 si usano in pratica le stesse istruzioni del v1, impostando come classfull le reti collegate a tutte le interfacce, reti che parteciperanno all'invio dei messaggi di routing. rout1(config)#router rip rout1(config-router)#version 2 rout1(config-router)# network rout1(config-router)# network rout1(config-router)#exit rout1(config)#exit // Directly Attached Network // LAN 2 di comunicazione seriale A livello operativo non ci sono in pratica differenze rispetto a RIP v1. L'unica differenza sta nel fatto che RIP v2, nel momento in cui trasmette le tabelle di routing ai router vicini, trasmette anche le subnet mask (lette direttamente dalla configurazione delle interfacce), per cui le reti possono essere indirizzate mediante la notazione CIDR, (dunque con VLSM e IP-SUBNET-ZERO). pag 8
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