SISTEMA DI SOLLEVAMENTO

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1 SISTEM I SOLLEVMENTO Il sistema di sollevamento è conforme ai requisiti di sicurezza prescritti nella irettiva Europea 2006/42/CE (marcatura CE ). Il coefficiente di prova statica è di 1,5 senza deformazione del pezzo. Il coefficiente di sicurezza raccomandato sull ancoraggio in relazione all estrazione del calcestruzzo è di 2,5. Gli ancoranti utilizzati più di 10 volte non devono essere sollecitati a più di 0,6 volte il carico massimo di utilizzazione (portata nominale impressa sulla testa). Il sistema di sollevamento ancorfab, certificato QS, è costituito dai seguenti elementi base: - ancorante realizzato in acciaio S355JG3, fornito zincato elettricamente con spessore >12 µm o a caldo con spessore >40 µm - maniglione - guaina La scelta dei materiali, i controlli sui prodotti e la quantità di pezzi venduti costituiscono la garanzia di affidabilità dei prodotti ancorfab. seconda del tipo d impiego al quale sono destinati, gli elementi che compongono il sistema di sollevamento ancorfab, sono i seguenti NCORNTI Pag. ncoranti P 2 ncoranti F 3 MNIGLIONI Maniglione UNIVERSLE 4 GUINE Guaine S 5 Guaine T 5 - Viti 5 - Guaine acciaio monoblocco S e T 6 - Guaine monoblocco magnetiche SM 6 - Guaine acciaio articolate SRT 6 Calcolo delle forze agenti 7 Esempio 9 Sollevamento di una trave Sicurezza 10 CHRYSO ITLI SP Lallio (BG) - Via Madonna - Tel Fax info@chrysoitalia.com - 1

2 l NCORNTI Gli ancoranti del sistema di sollevamento ancorfab si dividono in ancoranti P e ancoranti con il foro F. Le portate nominali degli ancoranti sono state calcolate con un coefficiente di sicurezza k 3 e si riferiscono al tiro assiale. Le portate allo SLU sono calcolate secondo le NTC 2008 con coefficiente di sicurezza K 1,5. NCORNTI P carico (t) ncorante tipo Nominale aissibile (t) CLS C 16/20 IMENSIONI a b l Ø a 1,3 P 1,3 1, ,5 P 2,5 2, Ø 5,0 P 5,0 5, ,5 P 7,5 7, ,0 P ,0 P ,0 P b L >3L >6L Occorre considerare che l ancorante P viene principalmente utilizzato quando il suo posizionamento nel manufatto permette di avere il cono di rottura completo. L ufficio Tecnico della Chryso Italia S.p.. è a disposizione per la scelta delle dimensioni più opportune degli ancoranti. Cono completo Cono ridotto La scelta degli ancoranti viene effettuata in funzione dei seguenti parametri: 3 L1 b 1) Calcolo della resistenza del calcestruzzo - Sezione manufatto - Resistenza media Rcm allo scassero e/o alla movimentazione/montaggio - rmatura di progetto (lenta e/o di precompressione) - Lunghezza dell ancorante L Qualora l ancorante venga utilizzato su elementi di calcestruzzo con spessori che non permettono di avere il cono di rottura completo, la resistenza del calcestruzzo sarà anche in funzione delle distanze di posizionamento dell ancorante (t). T1 T2 T1 L T2 2) Peso del manufatto 3) derenza cassaforma 4) Inclinazione funi (coefficiente fi) - allo scassero - al montaggio 5) Carichi dinamici (coefficiente di carico dinamico fd) - allo scassero - al montaggio T3 T4 2

3 NCORNTI NCORNTI F L ancorante con foro F viene principalmente utilizzato per il sollevamento di manuffatti con sezioni ridotte, in particolre laddove risulti impossibile l utilizzo degli ancoranti P. I carichi indicati sono validi solamente con armatura. Le portate allo SLU sono calcolate secondo le NTC 2008 con coefficiente di sicurezza K 1,5. RMTURE carico (t) ncorante tipo Nominale aissibile (t) CLS C 16/20 IMENSIONI a e l b 1,3 F 1,3 1, ,5 F 2,5 2, ,0 F 5,0 5, ,0 F 10,0 10, ,0 F 20,0 20, c e a b d carico (t) ncorante tipo Nominale Ø Sviluppo l C 12/15 C 16/20 C 25/30 1,3 F 1, ,5 F 2, ,0 F 5, ,0 F 10, ,0 F 20, ESEMPI I PPLICZIONE CON NCORNTE P ESEMPI I PPLICZIONE CON NCORNTE F 3

4 MNIGLIONI UNIVERSLI CRTTERISTICHE E IMENSIONI I maniglioni universali ancorfab sono realizzati con acciai speciali. Le portate nominali sono state calcolate con un coefficiente di sicurezza k 5 e si riferiscono al solo tiro assiale. I maniglioni vanno inseriti nell incavo formato dalla guaina e opportunatamente ruotati per l aggancio all ancorante ed il relativo sgancio. nominale (t) IMENSIONI B C E F G H J 1, , , TEST I FTIC I maniglioni ncorfab sono sottoposti a cicli di test di fatica come sotto riportato: Maniglioni 1,3 t / 2,5 t / 5 t cicli a 2 x CMU Maniglioni 10 t cicli a 2 x CMU e successive prove di rottura 90% di 5 x CMU. NOT: CMU = carico massimo di utilizzo. USO CORRETTO EI MNIGLIONI INSERIMENTO E SOLLEVMENTO La chiocciola del maniglione va inserita con l apertura rivolta verso il basso. Il dente di innesto della chiocciola viene quindi ruotato verso il basso. La chiocciola alloggia nell incavo formato dalla guaina ed è, quindi, pronta all uso, consentendo qualsiasi movimento di ribaltamento, capovolgimento e rotazione. SGNCIMENTO Per sganciare il maniglione, è sufficiente abbassare il gancio di carico e la chiocciola si solleva e fuoriesce. VVERTENZE I maniglioni devono essere ispezionati almeno una volta all anno da personale qualificato allo scopo di accertarne l idoneità all impiego nel rispetto delle norme di sicurezza. In caso di usura o danneggiamento, gli elementi che costituiscono il maniglione possono essere sostituiti; non è consentito alcun tipo di riparazione. NON SONO MMESSE: - saldature di alcun genere - corrosioni - deformazioni e usure superiori a quelle indicate nella tabella a lato. s a nominale (t) IMENSIONI imensione massima a imensione minima s 1,3 13 5,5 2,

5 GUINE Le guaine servono a delimitare nel calcestruzzo l incavo che permette al maniglione di agganciarsi all estremità superiore dell ancorante a testa sferica. Realizzate in goa antiolio NBR Sh 3-68 CNR 10018/87, possono essere di due tipi: - Guaine semisferiche S (disponibili in acciaio, a richiesta) - Guaine semisferiche tagliate T (disponibili in acciaio, a richiesta). Per poter utilizzare più volte le guaine, è indispensabile un loro corretto impiego. richiesta, sono disponibili anche guaine magnetiche. GUINE S carico (t) IMENSIONI R B C 1, ,5 B 2, ,5 5, ,5 20 8,5 R 7, ,5 10, ,5 C 15, ,5 20, ,5 GUINE T N carico (t) IMENSIONI R B C N B 1, ,5 43 2, ,5 53 R 5, ,5 20 8,5 69 7, ,5 85 C 10, , , , , ,5 124 La rimozione delle guaine S e T dal getto avviene mediante l inserimento di due tondini nei fori presenti nella parte a vista della guaina che, sottoposti a pressione verso l interno, provocano la fuoriuscita della stessa. VITI IMENSIONI carico (t) 1,3 2,5 5,0 7,5 10,0 15,0 20,0 M 8 M 10 M 10 M 12 M 12 M 12 M 12 L L 5

6 GUINE GUINE CCIIO MONOBLOCCO Si possono fissare al cassero per saldatura o con vite (foro filettato sul retro). Per la posa dell ancorante si deve utilizzare l apposito anello elastico (da rimuovere e riutilizzare); la sua corretta manutenzione è fondamentale per la tenuta durante il getto. Indicate per frequente utilizzo nelle medesime posizioni. t Guaine S Semisferiche B H T Tagliate N M 1,3 58 M ,5 74 M ,0 94 M t nelli Elastici E d 1, , , , ,0 28,5 49,4 20 GUINE MONOBLOCCO MGNETICHE Simili alle GUINE CCIIO MONOBLOCCO, ma realizzate in resina, presentano sul retro dei piccoli magneti che ne consentono il fissaggio al cassero. Per la posa dell ancorante si utilizza lo stesso anello elastico. t Guaine SM Semisferiche R B H Forza magnetica 1,3 30 M kg 2,5 37 M kg 5,0 47 M kg 10,0 59 M kg GUINE CCIIO RTICOLTE Il principio di funzionamento è simile alle normali guaine in goa: apertura delle due chiocciole per rotazione. Inserito l ancorante e fissata la guaina al cassero con l apposita vite, si realizza una connessione molto stabile, in grado di sopportare intense vibrazioni ed azioni meccaniche senza il rischio di accidentali spostamenti dell ancorante. Sul retro vi sono due fori che facilitano l estrazione. Particolarmente indicate per manufatti a sformo iediato. t Guaine SRT Semisferiche R B C 1,3 30 M ,5 37 M ,0 47 M ,0 59 M

7 CLCOLO ELLE FORZE GENTI Nei sistemi di sollevamento PREFB e i coefficienti di sicurezza considerati sono: - per gli inserti k = per i maniglioni k = 5.0. Nel sistema di sollevamento SCH i coefficienti di sicurezza considerati sono: - per le boccole k = per i golfari k = 4.0. Nel sistema di sollevamento VP i coefficienti di sicurezza considerati sono: - per le boccole k = per i golfari k = 4.0. La portata degli inserti dipende dalla resistenza del calcestruzzo al momento del sollevamento, dalle distanze assiali e dai bordi, dalla direzione del carico e dal posizionamento dell armatura. In fase di dimensionamento, il carico agente sull inserto viene calcolato in funzione dei seguenti fattori : peso proprio carichi dinamici tiri obliqui aderenza alle casseforme posizionamento degli inserti. Peso proprio Il peso P del prefabbricato di calcestruzzo può essere calcolato per elementi in cemento armato con un peso specifico 25 kn/m³. Carichi dinamici Per tener conto dei carichi dinamici, che vengono generati durante il sollevamento, il carico effettivo del manufatto viene moltiplicato per il coefficiente fd denominato coefficiente dinamico. Tiri obliqui In asenza di bilancino si ha, in relazione alla lunghezza della fune, un angolo d inclinazione ß. La componente orizzontale risultante va ad aumentare il carico sulla testa della zanca secondo un fattore pari a fi = 1/cosß. Mezzo sollevatore Velocità di sollevamento m/min Coefficiente dinamico fd Gru fissa, girevole, su ponte <90 >1,1 Gru fissa, girevole, su ponte 90 >1,3 Sollevatore mobile su terreno piano Sollevatore mobile su terreno accidentato (1) - 1,7-2,0 (1) Condizioni di sollevamento e trasporto da evitare poiché ad alto rischio. ngolo ß Coefficiente d inclinazione fi 0 1,00 7,5 1,01 15,0 1,04 22,5 1,08 30,0 1,16 37,5 1,26 45,0 1,41 52,5 1,64 60,0 2,00 7

8 CLCOLO ELLE FORZE GENTI derenza alle casseforme Chiamato anche effetto ventosa, l aderenza alle casseforme è definita dal coefficiente fa. Il valore di tale coefficiente dipende dai seguenti fattori: scabrosità delle superfici, vibrazioni durante lo scassero, utilizzo di disarmanti, ecc. titolo esemplificativo, riportiamo qui a lato alcuni valori fa più comunemente considerati. Cassaforma d acciaio con disarmante Cassaforma di legno verniciato con disarmante Cassaforma di legno ruvido con disarmante Coefficiente di aderenza fa 1 kn/m² 2 kn/m² 3 kn/m² Ne deriva che, per calcolare il carico di aderenza, si considera la seguente formula: Pad = S x fad S - Superficie di contatto tra cassaforma ed elemento da sollevare. Nel caso di tegoli a, occorre tener conto di un fattore doppio del peso proprio dell elemento. Pad = 2 x Pprop Posizionamento Gli inserti devono essere disposti in modo sietrico rispetto al baricentro dell elemento prefabbricato. Se, per esigenze costruttive, non si può rispettare questa condizione, bisogna necessariamente utilizzare elementi ripartitori come bilancini, carrucole, ecc., affinché vi sia una distribuzione del carico. lato sono riportati alcuni esempi per la ripartizione del carico Fz Sollevamento Il tipo di sollevamento è determinato dal numero degli inserti. Nella produzione di elementi prefabbricati i sollevamenti con più di due punti sono indeterminabili, ossia non è possbile calcolare con precisione le forze gravanti sul singolo inserto. Con l impiego dei bilancini ripartitori o carrucole, il carico Fz viene considerato gravante su quattro inserti. In caso di carico sietrico, il carico per ogni inserto è n (numero degli inserti) volte in meno del Fz. In caso di posizionamento asietrico degli inserti rispetto al baricentro dell elemento, il carico sull inserto viene calcolato come nell esempio seguente. Fx = Fz * [y / (x + y)] Fy = Fz * [x / (x + y)] 8

9 ESEMPIO Sollevamento di una trave Resistenza del calcestruzzo: Rck = 30 N/ 2 Coefficiente di carico dinamico della gru: fd = 1,2 ngolo di inclinazione delle funi: β = 45 (f = 1,41) CRICO Peso proprio Pprop = (1,2 x 0,16 x 8 x 25) = 38,40 kn CRICO PER OGNI NCORNTE Per un angolo d inclinazione di 45 il fattore d inclinazione della fune è fi = 1,41 F= (1,41 x 1,2 x 38,40) x 1/2 = 32,48 kn NCORNTE SCELTO : P 5,0-240 (portata nominale 5 t) rmature per il trasporto 1 Ø 16 lt = 600 VERIFIC ELL RESISTENZ EL CLCESTRUZZO La resistenza del calcesruzzo deve essere calcolata in funzione della lunghezza del chiodo L, delle distanze di posizionamento degli ancoranti nel manufatto e della Rck allo scassero ed al montaggio. Non disponendo del cono di rottura completo, si esegue la seguente formula: T1 F = [0,217 x L² x sin (30 x T 1 /L) x sin(30 x T 2 /L) x sin (30 x T 3 /L) x sin (30 x T 4 /L) x Rck ⅔ ] / 2,5 T 1 = 720 T 2 = 500 T 3 = T 4 = 80 L = = 250 Rck = 30 N/ 2 T3 T4 T2 F = 37,5 kn. NOT: In questo esempio non si è tenuto conto dei ferri di armatura del manufatto, i quali contribuiscono ad aumentare la portata del calcestruzzo. Per il relativo calcolo, consultare il nostro ufficio tecnico. 9

10 SICUREZZ CHRYSO ITLI S.p.. effettua continui controlli per garantire la costanza qualitativa dei propri prodotti. Tutti gli elementi che costituiscono i sistemi di sollevamento superano i coefficienti di sicurezza indicati dagli Enti preposti. CHRYSO ITLI S.p.. dispone di un laboratorio interno per eseguire le prove a rottura dei suoi prodotti e, per le certificazioni ufficiali, si avvale, inoltre, della collaborazione di laboratori autorizzati riconosciuti. CHRYSO ITLI S.p. declina ogni responsablità sul materiale fornito che risulti danneggiato da: corrosioni saldature non espressamente autorizzate condizioni di messa in opera diverse da quelle riportate nel presente catalogo. Esempio di certificato di prova rilasciato dal laboratorio CHRYSO ITLI. Chryso Italia S.p.. produce e coercializza inserti metallici di sollevamento, ancoraggio e fissaggio in componenti strutturali di calcestruzzo garantendo un elevato standard di affidabilità e sicurezza. Non effettua, invece, progettazione o consulenza sui progetti e sulle misure di iobili o elementi prefabbricati. E compito, quindi, dei clienti finali (società di costruzioni, progettisti, direttori dei lavori e responsabili della sicurezza) verificare ed adottare ogni necessaria cautela affinché i prodotti, che intendono acquistare da Chryso Italia: 1) corrispondano alle caratteristiche aggiornate alla data dell ordine; 2) siano corretti ed adeguati per stabilità, sicurezza ed estetica dell iobile e che l utilizzo sia conforme alla normativa vigente; 3) risultino compatibili con prodotti diversi da quelli marcati Chryso, accertandone i criteri di sicurezza, la conformità alla normativa vigente e le reali condizioni operative di utilizzo. Le informazioni contenute nel presente catalogo sono basate sulle conoscenze ed esperienze attuali di Chryso Italia che si esonera da: - ogni responsabilità derivante dalle mancate verifiche e cautele anzidette - pregiudizi di qualsivoglia genere e specie a persone o cose. - qualsiasi forma di garanzia circa l utilizzo dei prodotti, non essendo le condizioni di impiego sotto il proprio controllo. Chryso Italia si riserva di modificare carattersitiche tecniche, descrizioni ed illustrazioni in qualsiasi momento. MRZO