Informazioni Tecniche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Informazioni Tecniche"

Transcript

1 i Informazioni Tecniche Info Tec 05

2 1. Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua 2. Funzionamento degli interruttori aperti in corrente continua 3. Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle batterie di condensatori 4. Coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione (Norma CEI 64-8) 5. Norma CEI EN Classificazione CEI 17-5 (Cenni) 6. Relè differenziali di terra 7. Sistemi di protezione: Protezione selettiva, Protezione di sostegno (back-up) 8. Caratteristiche di limitazione Energia passante I 2 t Corrente di picco Ip

3 Informazione Tecnica 1. Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua Contenuti 1.1 Generalità Sovraccarico e cortocircuito Arco elettrico e modalità di estinzione Regolazione dell'intervento istantaneo Tensione nominale Schemi di collegamento 1.2 Impiego in corrente continua degli interruttori scatolati Tabella di scelta degli interruttori scatolati per impiego in corrente continua 1/1

4 1.1 Generalità L'impiego in corrente continua delle apparecchiature elettriche di manovra e protezione richiede particolare attenzione e l'uso di alcuni accorgimenti che vengono descritti in queste note. Nei circuiti in corrente continua si possono verificare sovracorrenti dovute a sovraccarico, a cortocircuito o a guasto a terra. Le correnti di sovraccarico devono essere interrotte secondo i criteri indicati dalla Norma CEI 64-8 (art ). Le correnti di cortocircuito devono essere interrotte con apparecchi che abbiano potere di interruzione in corrente continua non inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. I guasti verso terra si manifestano con sovracorrenti significative solo se il generatore ha un polo o un punto intermedio a terra e se le masse sono collegate anch'esse a terra Sovraccarico e cortocircuito La protezione termica è realizzata da un elemento termico (bimetallo) che, attraversato da una corrente di sovraccarico, si deforma fino a provocare l'apertura dei contatti dell'interruttore. Il funzionamento della protezione termica dell'interruttore impiegato in corrente continua non si differenzia sostanzialmente dal funzionamento in corrente alternata. La protezione magnetica è realizzata da un elettromagnete che, eccitandosi quando è attraversato da una corrente di cortocircuito, attrae un'ancora che provoca l'apertura dei contatti dell'interruttore. Si tenga presente che, a parità di tensione, il potere d'interruzione è tanto maggiore quanto maggiore è il numero dei contatti che aprono il circuito Arco elettrico e modalità di estinzione Si consideri la manovra di apertura di un circuito alimentato in corrente continua, di tipo ohmicoinduttivo. All'inizio della manovra la corrente avrà un certo valore: i = I; a interruzione conclusa sarà: i = 0. L'annullamento della corrente è accompagnato da complessi fenomeni transitori. Occorre innanzitutto osservare che la variabilità della corrente circolante durante il processo di interruzione produce una f.e.m. indotta ai capi dell'induttanza tanto piú elevata quanto maggiore è la velocità di variazione della corrente. Nel circuito nasce pertanto una sovratensione induttiva che, per la legge di Lenz, si oppone alla variazione della corrente, che è la causa che l'ha prodotta, e tende quindi a mantenere costante la corrente. Da quanto esposto risulta evidente che la corrente non può annullarsi istantaneamente; in effetti la conduzione continua per mezzo dell'arco elettrico che si manifesta tra i contatti in allontanamento dell'interruttore. Si consideri infatti l'istante in cui i contatti iniziano a separarsi: tra di essi nasce una d.d.p. che essendo applicata ad un sottilissimo strato di dielettrico, lo perfora e innesca la scarica; l'isolante tra i contatti si ionizza, diventa conduttore e l'arco permane anche se nel frattempo la distanza è aumentata. 1/2

5 L'estinzione dell'arco si ha quando la tensione tra i contatti diventa permanentemente piú piccola della tensione necessaria al mantenimento dell'arco stesso; ciò avviene solo quando l'arco è stato sufficientemente allungato e raffreddato, in modo da aumentare la tensione di mantenimento. E' evidente che sull'andamento del fenomeno gioca un ruolo importante la tensione di esercizio dell'impianto, aumentando la quale diventa maggiore la tensione tra i contatti in apertura e di conseguenza piú difficile l'interruzione Regolazione dell'intervento istantaneo L'elemento di sgancio istantaneo elettromagnetico degli interruttori scatolati viene tarato in corrente alternata. Il valore indicato in targa è il valore efficace di tale corrente, mentre l'elemento di sgancio è in realtà sensibile al valore istantaneo e quindi sostanzialmente al picco dell'onda di corrente. Quindi per l'impiego in corrente continua il valore della corrente di intervento sarà rad2 volte il valore della corrente di taratura in corrente alternata, cioè 1,41 volte il valore di targa Tensione nominale Sui nostri cataloghi viene riportato il potere di interruzione in corrente continua a 125V e 250V. Il potere di interruzione per impieghi con valori di tensione maggiori, da 350V a 600V, viene riportato nelle tabelle ai paragrafi successivi Schemi di collegamento Le connessioni che seguono sono relative al collegamento in serie di due o tre poli poli poli 1/3

6 1.2 Impiego in corrente continua degli interruttori scatolati Gli interruttori scatolati sono progettati per la protezione dei sistemi di distribuzione in bassa tensione. Gli interruttori scatolati impiegati nei sistemi di distribuzione in corrente continua richiedono modalità di installazione differenti di quelli impiegati nei sistemi in corrente alternata. Gli interruttori automatici Terasaki fino alla taglia 1000A utilizzati in corrente continua, forniscono la protezione magneto-termica per sovraccarico e cortocircuito. Per correnti piú alte forniscono solo la protezione magnetica istantanea per cortocircuito (o sovraccarico). Gli elementi di sgancio degli interruttori automatici possono essere classificati come segue: CARATTERISTIC ARATTERISTICA A DI I PROTEZIONE E SOVRACCARIC OVRACCARICO O C ORTOCIRCUITO O E LEMENTO DI SGANCIO BI-METALLO (RISCALDAMENTO DIRETTO E DIRETTO/INDIRETTO) BI-METALLO (RISCALDAMENTO INDIRETTO, SISTEMA A RADIATORE) BI-METALLO (RISCALDAMENTO INDIRETTO, TIPO TA - In>800A) NOT E CARATTERISTICA D'INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA UGUALE A QUELLA IN CORRENTE ALTERNATA CARATTERISTICA D'INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA UGUALE A QUELLA IN CORRENTE ALTERNATA NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C. (RISCALDAMENTO INDIRETTO DEL BI-METALLO DA TA) M AGNETO-IDRAULICO TARATURA IN C.C. ELETTRONICO ELETTROMAGNETICO ( SOVRACCARICO/CORTOCIRCUITO) ELETTRONICO NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C. (L'UNITA' DI SGANCIO E' COMANDATA DA TA) VALORE DI INTERVENTO IN CORRENTE CONTINUA DIVERSO DA QUELLO IN CORRENTE ALTERNATA NON E' POSSIBILE L'IMPIEGO IN SISTEMI IN C.C. (L'UNITA' DI SGANCIO E' COMANDATA DA TA) 1/4

7 1.2.1 Tabella di scelta degli interruttori scatolati per impiego in corrente continua La tabella che segue riporta il potere di interruzione degli interruttori scatolati Terasaki per impiego in corrente continua connessi con tre (3) poli in serie per diversi valori di tensione nominale. TIPO INTERRUTTORE POTERE D'INTERRUZIONE (ka) 3 POLI IN SERIE Note 350V cc 500V cc 600V cc XS50NB 2, XE100NS 2, XS125NJ 10 7,5 (1) 5 (1) (3) XH125NJ 10 7,5 (1) 5 (1) (3) XS250NJ 10 7,5 (1) 5 (1) XH250NJ 15 (1) 10 (1) XS400NJ 15 (1) 15 (1) XS630NJ 30 XS800NJ 30 XS1000ND 30 (3) XS1250ND 30 (2) (3) XS1600ND 30 (2) (3) XS00ND 30 (2) (3) XS2500ND 30 (2) (3) (1) Questa è una versione speciale dell'interruttore standard. L'interruttore standard non può essere usato per questa applicazione. (2) Solo protezione magnetica istantanea per sovraccarico/cortocircuito. Senza protezione a tempo inverso per sovraccarico. (3) La bobina di minima tensione non può essere montata. Nota 1. La costante di tempo del circuito deve essere: < 2 ms vicino alla corrente nominale; < 2,5 ms per sovraccarico (2,5 In); < 7 ms per cortocircuito minore o uguale di 10kA; < 15 ms per cortocircuito maggiore 10kA. Nota 2. Tarature speciali dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua vengono eseguite in fabbrica. Nota 3. Per applicazioni con tensione nominale minore di 250Vc.c. fare riferimento al catalogo TemBreak. 1/5

8

9 Informazione Tecnica 2. Funzionamento degli interruttori aperti in corrente continua Contenuti 2.1 Generalità Sovraccarico e cortocircuito Arco elettrico e modalità di estinzione Regolazione dell'intervento istantaneo Tensione nominale Schemi di collegamento 2.2 Impiego in corrente continua degli interruttori aperti TemPower 2.3 Impiego in corrente continua degli interruttori aperti Serie AP e AH 2/1

10 2.1 Generalità L'impiego in corrente continua delle apparecchiature elettriche di manovra e protezione richiede particolare attenzione e l'uso di alcuni accorgimenti che vengono descritti in queste note. Nei circuiti in corrente continua si possono verificare sovracorrenti dovute a sovraccarico, a cortocircuito o a guasto a terra. Le correnti di sovraccarico devono essere interrotte secondo i criteri indicati dalla Norma CEI 64-8 (art ). Le correnti di cortocircuito devono essere interrotte con apparecchi che abbiano potere di interruzione in corrente continua non inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. I guasti verso terra si manifestano con sovracorrenti significative solo se il generatore ha un polo o un punto intermedio a terra e se le masse sono collegate anch'esse a terra Sovraccarico e cortocircuito La protezione termica è realizzata da un elemento termico (bimetallo) che, attraversato da una corrente di sovraccarico, si deforma fino a provocare l'apertura dei contatti dell'interruttore. Il funzionamento della protezione termica dell'interruttore impiegato in corrente continua non si differenzia sostanzialmente dal funzionamento in corrente alternata. La protezione magnetica è realizzata da un elettromagnete che, eccitandosi quando è attraversato da una corrente di cortocircuito, attrae un'ancora che provoca l'apertura dei contatti dell'interruttore. Si tenga presente che, a parità di tensione, il potere d'interruzione è tanto maggiore quanto maggiore è il numero dei contatti che aprono il circuito Arco elettrico e modalità di estinzione Si consideri la manovra di apertura di un circuito alimentato in corrente continua, di tipo ohmicoinduttivo. All'inizio della manovra la corrente avrà un certo valore: i = I a interruzione conclusa sarà: i = 0 L'annullamento della corrente è accompagnato da complessi fenomeni transitori. Occorre innanzitutto osservare che la variabilità della corrente circolante durante il processo di interruzione produce una f.e.m. indotta ai capi dell'induttanza tanto piú elevata quanto maggiore è la velocità di variazione della corrente. Nel circuito nasce pertanto una sovratensione induttiva che, per la legge di Lenz, si oppone alla variazione della corrente, che è la causa che l'ha prodotta, e tende quindi a mantenere costante la corrente. Da quanto esposto risulta evidente che la corrente non può annullarsi istantaneamente; in effetti la conduzione continua per mezzo dell'arco elettrico che si manifesta tra i contatti in allontanamento dell'interruttore. Si consideri infatti l'istante in cui i contatti iniziano a separarsi: tra di essi nasce una d.d.p. che essendo applicata ad un sottilissimo strato di dielettrico, lo perfora e innesca la scarica; l'isolante tra i contatti si ionizza, diventa conduttore e l'arco permane anche se nel frattempo la distanza è aumentata. 2/2

11 L'estinzione dell'arco si ha quando la tensione tra i contatti diventa permanentemente piú piccola della tensione necessaria al mantenimento dell'arco stesso; ciò avviene solo quando l'arco è stato sufficientemente allungato e raffreddato, in modo da aumentare la tensione di mantenimento. E' evidente che sull'andamento del fenomeno gioca un ruolo importante la tensione di esercizio dell'impianto, aumentando la quale diventa maggiore la tensione tra i contatti in apertura e di conseguenza piú difficile l'interruzione Regolazione dell'intervento istantaneo L'elemento di sgancio istantaneo elettromagnetico degli interruttori aperti viene tarato in fabbrica Tensione nominale Sui nostri cataloghi viene riportato il potere di interruzione in corrente continua a 250V. Il potere di interruzione per impieghi con valori di tensione maggiori, da 350V a 750V, viene riportato nelle tabelle ai paragrafi successivi Schemi di collegamento Le connessioni che seguono sono relative al collegamento in serie di due o tre poli. - 2 poli poli + 2/3

12 2.2 Impiego in corrente continua degli interruttori aperti TemPower Il potere di interruzione in corrente continua degli interruttori aperti TemPower serie AT è riportato nel catalogo: 40kA a 250V c.c. Gli interruttori aperti TemPower possono essere impiegati con valori piú elevati di tensione continua, ma il potere di interruzione si riduce. Nella tabella in basso viene riportato il valore del potere di interruzione per i diversi modelli in funzione del valore di tensione. INTERRUTTORI APERTI TEMPOWER (SERIE AT) - POTERE DI INTERRUZIONE (ka) TENSIONE CONTINUA (V) AT12 AT16 AT AT25 AT32 AT40 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P Nota 1. La costante di tempo del circuito non deve essere maggiore di 15ms. Nota 2. Solo protezione magnetica istantanea per cortocircuito. (I dispositivi di protezione a microprocessore non possono funzionare in corrente continua.) Nota 3. La taratura dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua viene eseguita in fabbrica. 2/4

13 2.3 Impiego in corrente continua degli interruttori aperti Serie AP e AH Nella tabella in basso viene riportato il valore del potere di interruzione per i diversi modelli aperti delle serie AP e AH in funzione del valore di tensione e del numero di poli collegati in serie (2 o 3 poli). TENSIONE CONTINUA (V) INTERRUTTORI APERTI SERIE AP E SERIE AH - POTERE DI INTERRUZIONE (ka) AP-16 AP- AH-CH AH-25CH AH-30CH AH-40C AH-50C AH-60C 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P 2P 3P Nota 1. La costante di tempo del circuito non deve essere maggiore di 15ms. Nota 2. Solo protezione magnetica istantanea per cortocircuito. (I dispositivi di protezione a microprocessore non possono funzionare in corrente continua.) Nota 3. La taratura dello sgancio magnetico istantaneo per impiego in corrente continua viene eseguita in fabbrica. Nota 4. Gli interruttori AH40C, AH50C e AH60C non sono provati per tensioni continue maggiori di 250V. 2/5

14

15 Informazione tecnica 3. Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle batterie di condensatori Contenuti 3.1 Rifasamento 3.2 Batterie di condensatori 3.3 Condizioni di impiego 3.4 Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione 3.5 Dispositivi di inserzione 3.6 Scelta del tipo di interruttore 3.7 Inconvenienti 3.8 Tabelle 3/1

16 3.1 Rifasamento Nell'ambito degli impianti utilizzatori assume notevole importanza il problema del rifasamento dei carichi. Se quello del risparmio sul costo dell'energia può essere considerato il motivo principale ed immediato per cui si impone il rifasamento, motivi tecnici ed economici ne determinano la necessità. Si chiama "rifasamento" qualsiasi provvedimento inteso ad aumentare (o come si dice comunemente a "migliorare") il fattore di potenza di un dato carico (cosϕ) in un dato punto della rete, allo scopo di ridurre, a pari potenza attiva trasportata, il valore della corrente che circola nell'impianto; esso si propone soprattutto di diminuire le perdite di energia e di diminuire le potenze apparenti cui proporzionare i macchinari e le linee. 3.2 Batterie di condensatori Per migliorare il fattore di potenza il provvedimento più semplice ed economico è quello di installare, in parallelo al carico da rifasare o nel punto desiderato della rete, dei condensatori statici di appropriata capacità. La potenza da installare per rifasare da cosϕ' a cosϕ è: Q = P (tgϕ' - tgϕ) espressa in kvar se P è espressa in kw. Poichè i vantaggi del rifasamento si fanno sentire su tutta la rete a monte, è evidente la convenienza di un rifasamento il più capillare possibile, ossia la convenienza di installare i condensatori il più vicino possibile ai luoghi dove la potenza induttiva viene assorbita, quindi ai morsetti dei macchinari e degli utilizzatori. A causa della riduzione della potenza reattiva transitante si hanno i seguenti effetti: a) diminuzione della corrente totale a pari potenza attiva trasmessa. La diminuzione della corrente totale procura una riduzione delle perdite di energia e una diminuzione delle potenze apparenti del macchinario in tutto il sistema elettrico a monte del rifasamento; assicura inoltre una maggiore capacità di trasporto per quelle linee in cui tale capacità è limitata dal limite termico. b) diminuzione, fino all'annullamento, della componente in quadratura della corrente, sempre a pari potenza attiva trasmessa. La diminuzione della componente in quadratura della corrente procura una diminuzione della caduta di tensione negli elementi del sistema elettrico a monte che presentano impedenza prevalentemente induttiva (reattanza); ne consegue un miglioramento del servizio e un notevole aumento della capacità di trasporto per quelle linee per cui tale capacità è limitata dalla caduta di tensione. 3/2

17 3.3 Condizioni di impiego L'inserzione e la disinserzione di carichi capacitivi sollecita particolarmente gli apparecchi adibiti a tale manovra, in quanto la capacità del condensatore può formare, con l'induttanza di rete, dei trasformatori, ecc., dei circuiti oscillanti che causano sovratensioni e sovracorrenti di valore anche pericoloso. Gli apparecchi di manovra e protezione di queste batterie devono soddisfare le seguenti condizioni: - sopportare le correnti transitorie che si verificano all'inserzione e alla disinserzione della batteria; in particolare gli sganciatori magnetici non devono intervenire con le correnti di inserzione; - sopportare le sovracorrenti periodiche o permanenti dovute alle armoniche di tensione; - eseguire un elevato numero di manovre ad una frequenza anche elevata; - avere un potere di chiusura e di apertura adeguato al livello di cortocircuito dell'impianto; - conservare, in caso di rifasamento a gradini, il loro potere di interruzione anche con la presenza a monte di condensatori non da loro manovrati. Gli interruttori automatici Terasaki soddisfano le condizioni suddette realizzando un sistema di protezione affidabile e sicuro. 3.4 Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione Le batterie di condensatori per rifasamento devono essere opportunamente protette e le apparecchiature di manovra devono essere adeguatamente scelte, in modo da realizzare impianti tecnicamente validi e conformi alla normativa. 3.5 Dispositivi di inserzione I condensatori, all'atto dell'inserzione, assorbono una corrente superiore a quella nominale. La taratura dei relè magnetici andrà fatta, sempre per tener conto della sovracorrente di inserzione, a un valore minimo compreso tra 1,75 e 2 volte la corrente nominale della batteria. Considerando però che la batteria deve essere protetta solo dal cortocircuito e non dal sovraccarico e che la sua corrente di inserzione potrebbe superare i valori precedenti, Terasaki ritiene opportuno prevedere interruttori automatici con sganciatori magnetici tarati a 10 volte la corrente nominale della batteria. 3/3

18 3.6 Scelta del tipo di interruttore L'inserzione e la disinserzione della batteria di condensatori può essere fatta con interruttori, interruttori di manovra, sezionatori sotto carico, contattori. Per la scelta della corrente nominale del dispositivo di manovra occorre evidentemente riferirsi alla corrente di linea assorbita dalla batteria in servizio continuativo: Inc. La normativa internazionale (IEC 70) e nazionale (CEI 33-1) prescrive però che i condensatori devono poter funzionare a regime con una corrente di valore efficace pari a 1,3 Inc, per tener conto della possibile presenza in rete di armoniche di tensione dovute, per esempio, alla saturazione dei circuiti magnetici delle macchine elettriche o alla presenza di impianti di conversione statica. Dato che la corrente assorbita da un condensatore aumenta con la frequenza, la presenza di armoniche, aventi frequenza superiore a quella fondamentale, determina una sorta di sovracorrente permanente. Occorre inoltre tener presente che è ammessa una tolleranza del +10% sul valore della capacità nominale, che fa ulteriormente aumentare del 10% il valore della corrente; si ottiene pertanto una sovracorrente pari a: 1,1 x 1,3 Inc = 1,43 Inc La corrente nominale delle apparecchiature di manovra, In, dovrà essere pertanto maggiore o uguale di 1,45 Inc (approssimazione secondo le Norme CEI). 3.7 Inconvenienti Gli inconvenienti relativi all'impiego di interruttori per la manovra e protezione della batteria di condensatori sono: 1)sovratensioni all'apertura dei contatti; 2)interventi intempestivi causati dalla corrente di picco all'inserzione dei condensatori. L'apertura di circuiti contenenti batterie di condensatori può sottoporre alcuni tipi di interruttori a condizioni di interruzione particolarmente severe per le sovratensioni che possono nascere che danno luogo a valori elevati della tensione di ritorno. Se, dopo l'apertura dei contatti, l'arco si spegne al primo passaggio della corrente per lo zero, il valore massimo della tensione di ritorno si può ritenere pari al doppio del valore massimo della tensione di alimentazione. Se invece, alla prima interruzione della corrente, seguono riadescamenti, nascono sovratensioni progressive con valori massimi di segno alterno rispettivamente pari a 3, 5, 7, 9, ecc. volte il valore massimo della tensione di alimentazione. Risulta quindi la necessità che le caratteristiche costruttive dell'interruttore siano tali da impedire il riadescamento dell'arco dopo il primo spegnimento. Gli interruttori automatici Terasaki hanno un meccanismo di interruzione molto veloce che risolve tale problema. Inoltre, a causa del breve tempo di persistenza dell'arco, l'usura dei contatti è nettamente ridotta. 3/4

19 3.8 Tabelle Nelle pagine seguenti vengono riportate le tabelle di coordinamento per la scelta dell'interruttore Terasaki in funzione della capacità della batteria di condensatori, della corrente nominale assorbita da questa e del valore di tensione dell'impianto. A parità di condizioni vengono proposti piú modelli per tener conto di fattori quali ingombri, costi, prestazioni, ecc. Potenza Nominale Batteria Condensatori (kva) Q 380/400V Corrente Nominale Batteria Condensatori (A) Ic Corrente Nominale Interruttore (A) In Interruttore Terasaki 5 7, 6 15 XE100NS /15 XE100NS /15 XS125CJ / XS125NJ / XH125NJ / 10 15, 2 30 XE100NS /30 XE100NS /30 XS125CJ /32 XS125NJ /32 XH125NJ / , 8 40 XE100NS /40 XE100NS /40 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ /50 30, 4 50 XE100NS /50 XE100NS /50 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ / XE100NS /60 XE100NS /60 XS125CJ /63 XS125NJ /632 XH125NJ / , 6 75 XE100NS /75 XE100NS /75 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / , XE100NS /100 XE100NS /100 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / /125 XE100NS /100 XE100NS /100 XS125CJ /125 XS125NJ /125 XH125NJ / XE225NS /175 XS250NJ /250 XH250NJ /250 XS250PJ / XE225NS /225 XS250NJ /250 XH250NJ /250 XH250PJ / XE400NS /350 XS400CJ /400 XS400NJ / XE600NS /500 XS630CJ /630 XS630NJ / XS800NJ /800 Tabella 1 3/5

20 Potenza Nominale Batteria Condensatori (kva) Q 415V Corrente Nominale Batteria Condensatori (A) Ic Corrente Nominale Interruttore (A) In Interruttore Terasaki XE100NS /15 XE100NS /15 XS125CJ / XS125NJ / XH125NJ / 10 13, 9 30 XE100NS /30 XE100NS /30 XS125CJ /32 XS125NJ /32 XH125NJ /32 15, 9 40 XE100NS /40 XE100NS /40 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ /50 27, 8 50 XE100NS /50 XE100NS /50 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ / , 8 60 XE100NS /60 XE100NS /60 XS125CJ /63 XS125NJ /63 XH125NJ / , 7 75 XE100NS /75 XE100NS /75 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / , XE100NS /100 XE100NS /100 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / , XE100NS /100 XE100NS /100 XS125CJ /125 XS125NJ /125 XH125NJ / XE225NS /150 XS160NJ /160 XH160NJ /160 XH160PJ / XE225NS /225 XS250NJ /250 XH250NJ /250 XH250PJ / XE400NS /350 XS400CJ /400 XS400NJ / XE400NS /400 XS400CJ /400 XS400NJ / XS600NS /600 XS630CJ /630 XS630NJ / XS800NJ /800 Tabella 2 Potenza Nominale Batteria Condensatori (kva) Q 440V Corrente Nominale Batteria Condensatori (A) Ic Corrente Nominale Interruttore (A) In Interruttore Terasaki 5 6, 6 10 XE100NS /15 XE100NS /10 XS125CJ / XS125NJ / XH125NJ / 10 13, 1 XE100NS / XE100NS / XS125CJ / XS125NJ / XH125NJ / 15 19, 7 30 XE100NS /30 XE100NS /30 XS125CJ /32 XS125NJ /32 XH125NJ /50 26, 2 40 XE100NS /40 XE100NS /40 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ / , 8 50 XE100NS /50 XE100NS /50 XS125CJ /50 XS125NJ /50 XH125NJ / , 4 60 XE100NS /60 XE100NS /60 XS125CJ /63 XS125NJ /63 XH125NJ / , 5 75 XE100NS /75 XE100NS /75 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / , XE100NS /100 XE100NS /100 XS125CJ /100 XS125NJ /100 XH125NJ / , XE225NS /150 XS160NJ /160 XH160NJ /160 XH160PJ / XE225NS /0 XS250NJ /250 XH250NJ /0 XH250PJ / XE400NS /300 XS400CJ /400 XS400NJ /400 XS630NJ / XE400NS /400 XS400CJ /400 XS400NJ /400 XS630NJ / XS600NS /600 XS630CJ /630 XS630NJ / XS800NJ /800 Tabella 3 3/6

21 Informazione Tecnica 4. Coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione (Norma CEI 64-8) Contenuti 4.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico 4.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito 4.3 Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da dispositivi distinti 4.4 Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da un unico dispositivo 4.5 Protezione del conduttore di neutro Sistemi TT o TN Sistema IT 4.6 Interruzione del conduttore di neutro 4/1

22 I conduttori attivi devono essere protetti da uno o più dispositivi che interrompano automaticamente l alimentazione quando si produce un sovraccarico o un cortocircuito. 4.1 Protezione contro le correnti di sovraccarico Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di sovraccarico dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all isolamento, ai collegamenti, ai terminali o all ambiente circondante le condutture. Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono rispondere alle seguenti due condizioni: 1) I B < I n < I z 2) I f < 1,45 I z I B I z I n I f corrente di impiego del circuito; portata in regime permanente della conduttura; corrente nominale del dispositivo di protezione; corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite. Il coordinamento tra le caratteristiche del circuito da proteggere e quelle del dispositivo di protezione è rappresentato dalla seguente figura: Corrente di impiego Portata IB Iz 1,45 Iz Caratteristiche del circuito Corrente Corrente nominale convenzionale In di funzionamento If Caratteristiche del dispositivo di protezione 4/2

23 4.2 Protezione contro le correnti di cortocircuito Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di cortocircuito nei conduttori del circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei conduttori e nelle connessioni. Le correnti di cortocircuito devono essere determinate con riferimento ad ogni punto significativo dell impianto. Ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve rispondere alle seguenti due condizioni: * il potere di interruzione non deve essere inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione; * tutte le correnti provocate da un cortocircuito che si presenti in un punto qualsiasi del circuito devono essere interrotte in un tempo non superiore a quelloche porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile. Per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s, il tempo t necessario affinchè una data corrente di cortocircuito porti i conduttori dalla temperatura massima ammissibile in servizio ordinario alla temperatura limite può essere calcolato, in prima approssimazione, dalla formula: (I 2 t) < K 2 S 2 t durata in secondi; S sezione in mm 2 ; I corrente effettiva di cortocircuito in ampere; K costante il cui valore è in funzione del materiale conduttore del materiale isolante. 4.3 Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da dispositivi distinti In questo caso si applicano separatamente le prescrizioni dei paragrafi precedenti. Le caratteristiche dei dispositivi devono essere coordinate in modo tale che l energia (I t) lasciata passare dal dispositivo di protezione contro i cortocircuiti non superi quella che può essere sopportata senza danno dal dispositivo di protezione contro i sovraccarichi. 4.4 Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti assicurata da un unico dispositivo Se un dispositivo di protezione contro i sovraccarichi è in accordo con le prescrizioni suddette ed ha un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto di installazione, si considera che esso assicuri anche la protezione contro le correnti di cortocircuito della conduttura situata a valle di quel punto. In questo caso la lunghezza massima protetta contro il cortocircuito perde di significato, essendo il cavo già protetto per correnti di poco superiori alla sua portata (1,45 Iz) e non teme quindi le correnti di cortocircuito di limitato valore come quelle in fondo ad una linea molto lunga. 4/3

24 4.5 Protezione del conduttore di neutro In generale, per decidere su quali conduttori devono essere installati i dispositivi di protezione dalle sovracorrenti e, in particolare, se la protezione deve interessare anche il conduttore di neutro, occorre considerare vari fattori: * tipo di distribuzione (TT, TN, IT); * sezione del conduttore di neutro, che può essere uguale o inferiore di quella del conduttore di fase; * massima corrente che, in servizio ordinario, interessa il conduttore di neutro in relazione alla sua portata. I criteri da seguire sono di seguito riportati per i vari sistemi di distribuzione Sistemi TT o TN Quando la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale o equivalente a quella dei conduttori di fase, non è necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro nè un dispositivo di interruzione sullo stesso conduttore. Quando la sezione del conduttore di neutro sia inferiore a quella del conduttore di fase, è necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro, adatta alla sezione di questo conduttore: questa rilevazione deve provocare l interruzione dei conduttori di fase, ma non necessariamente quella del conduttore di neutro. Non è necessario tuttavia prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro se sono contemporaneamente soddisfatte le due seguenti condizioni: - il conduttore di neutro è protetto contro i cortocircuiti dal dispositivo di protezione dei conduttori di fase del circuito; - la massima corrente che può attraversare il conduttore di neutro in servizio ordinario è chiaramente inferiore al valore della portata di questo conduttore. Nei sistemi TN-C, il conduttore PEN non deve mai essere interrotto Sistema IT Si raccomanda vivamente di non distribuire il conduttore di neutro nei sistemi IT. Quando tuttavia il conduttore di neutro venga distribuito, è in generale necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro di ogni circuito, rilevazione che deve provocare l interruzione di tutti i conduttori attivi del circuito corrispondente, ivi compreso il conduttore di neutro. 4.6 Interruzione del conduttore di neutro Quando sia richiesta l interruzione del conduttore di neutro, l interruzione e la chiusura devono essere tali che il conduttore di neutro non debba essere interrotto prima del conduttore di fase e che lo stesso conduttore debba essere chiuso sostanzialmente nello stesso momento o prima del conduttore di fase. 4/4

25 Informazione Tecnica 5. Norma CEI EN Classificazione CEI 17-5 (Cenni) Contenuti 5.1 Potere di interruzione in cortocircuito Potere di interruzione nominale estremo (Icu) Potere di interruzione nominale di servizio (Ics) 5.2 Valori normali del rapporto tra Ics e Icu 5.3 Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw) 5.4 Categorie di utilizzazione 5.5 Criteri progettuali 5/1

26 La Norma CEI EN , Classificazione CEI 17-5: Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici è la versione italiana di quella europea EN , equivalente alla Pubblicazione IEC (1989). Sono di seguito brevemente analizzati i poteri di interruzione in corto circuito e le categorie di utilizzazione degli interruttori automatici. 5.1 Potere di interruzione in cortocircuito Sono considerate due categorie di prestazione su cortocircuito: Icu e Ics. La differenza fondamentale consiste nel numero di operazioni che l interruttore deve essere in grado di effettuare nelle prove di tipo, in condizioni di cortocircuito e nelle condizioni richieste per lo stato dell interruttore al termine di tali prove, per le quali le sequenze normali di operazioni sono rispettivamente: O - t - CO O - t - CO - t - CO dove: O: rappresenta una operazione di interruzione; CO: rappresenta una operazione di stabilimento, seguita dopo un tempo di apertura appropriato, da un operazione di interruzione; t: rappresenta l intervallo di tempo tra due successive operazioni in cortocircuito (3 minuti) Alla fine delle prove la corrente ammissibile in servizio normale può essere ridotta rispetto alla corrente nominale per la categoria Icu, mentre deve essere mantenuta al valore nominale per la categoria Ics Potere di interruzione nominale estremo (Icu) Corrisponde alla più elevata corrente di cortocircuito che l interruttore è capace di stabilire e di interrompere, secondo la già citata sequenza di operazioni O-t-CO in condizioni definite di circuito e di alimentazione. Dopo tale sequenza, l interruttore: - deve essere in grado di sopportare la tensione del circuito, senza rischio di cedimento del suo isolamento; - deve essere manovrabile in chiusura e in apertura; - deve essere in grado di effettuare una certa protezione di sovraccarico; - può non essere più capace di portare con continuità la propria corrente nominale e, quindi, di assicurare il servizio previsto come ordinario Potere di interruzione nominale di servizio (Ics) Corrisponde alla più elevata corrente di cortocircuito che l interruttore è in grado di stabilire e di interrompere secondo la sequenza di operazioni O-t-CO-t-CO, già citata, in condizioni definite di circuito e di alimentazione. Dopo tale sequenza, l interruttore deve essere in grado non solo di assicurare l attitudine ad assolvere i predetti requisiti corrispondenti al potere di interruzione estremo Icu, ma anche e soprattutto di continuare ad assicurare il servizio previsto come ordinario, rimanendo, cioè, ancora in grado di portare con continuità la propria corrente nominale. Da quanto suddetto, risulta evidente che l interruttore rimane in servizio dopo aver subito correnti di cortocircuito non superiori a Ics, mentre per valori di corrente superiori a Ics e fino a Icu l interruttore è capace di aprire il circuito, ma potrebbe non essere idoneo alla ripresa del servizio. 5/2

27 5.2 Valori normali del rapporto tra Ics e Icu Il valore normale percentuale del rapporto tra Ics e Icu è stabilito in: * % per la categoria A * % per la categoria B e deve essere dichiarato dal costruttore. 5.3 Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw) Gli interruttori della categoria di utilizzazione B hanno inoltre specificata la corrente nominale di breve durata Icw. I valori minimi di Icw variano a seconda del valore della corrente nominale In: * In < 2500A : il valore maggiore tra 12In e 5kA * In > 2500A : 30kA 5.4 Categorie di utilizzazione Deve essere stabilita la categoria di utilizzazione di un interruttore a secondo che essa sia o non sia specificatamente intesa per ottenere la selettività per mezzo di ritardo intenzionale, rispetto ad altri dispositivi posti in serie sul lato carico, in condizioni di cortocircuito: - A : interruttori non specificatamente previsti per la selettività - B : interruttori specificatamente previsti per la selettività 5.5 Criteri progettuali Lo sdoppiamento del concetto di potere di interruzione nominale offre al progettista di impianti elettrici la possibilità di scegliere il miglior rapporto tra i poteri di interruzione nominali di servizio ed estremo, sulla base delle esigenze applicative e della convenienza economica e tecnica dell'impianto in considerazione. Risulta chiaro il criterio progettuale: laddove la continuità del servizio assume importanza prioritaria è opportuno fare riferimento ad un rapporto alto Ics/Icu, laddove la continuità di servizio è meno sentita o il guasto di cortocircuito in prossimità dei morsetti dell'interruttore è meno probabile, è piú conveniente orientarsi verso un rapporto inferiore. 5/3

28

29 Informazione Tecnica 6. Relè differenziali di terra Contenuti 6.1 Relè ELR-3C Generalità Schema di inserzione Legenda Dimensioni di ingombro 6.2 Relè ELRC Generalità Schema di inserzione Legenda Dimensioni di ingombro 6.3 Relè ELR-1E Generalità Schema di inserzione Legenda Dimensioni di ingombro 6.4 Relè ELR-2 & ELR-2m Generalità Schema di inserzione Legenda Dimensioni di ingombro 6.5 Caratteristiche elettriche dei relè 6.6 Impiego dei relè su linee con TA 6.7 Riduttori di corrente toroidali CT Generalità Dimensioni di ingombro 6/1

30 6.1 Relè ELR-3C Generalità Il relè tipo ELR-3C è previsto per essere installato all'interno di custodie modulari secondo le norme DIN (dimensione in larghezza pari a 3 moduli, modulo base 17,5mm) ed è di facile installazione grazie al dispositivo di attacco rapido secondo DIN EN Nonostante le dimensioni ridotte, è ampiamente regolabile in corrente e tempo. L'ampia regolazione in corrente è tale da permettere di mantenere il valore della tensione di contatto al di sotto dei 50V previsti dalla Norma CEI La regolazione in tempo rende il relè ELR-3C la soluzione ideale per la realizzazione di un sistema di protezione selettivo. Grazie all'apposita calotta sigillabile è possibile rendere le tarature inaccessibili. Caratteristica importante è il controllo permanente del circuito toroide-relè differenziale. Tale controllo permette l'immediata individuazione di un'anomalia dovuta a guasto del toroide, rottura del filo di collegamento o guasto della circuiteria interna, con l'intervento automatico della protezione, senza dover aspettare, come si verifica nelle esecuzioni tradizionali, il controllo periodico da effettuare con il pulsante di test. Grazie ai filtri utilizzati sui circuiti di ingresso, il relè ELR-3C è praticamente immune ai disturbi esterni. In particolare è insensibile alle correnti pulsanti con componenti continue (differenziale di tipo A). L'operazione di reset può essere manuale o automatica, selezionabile utilizzando l'apposito microswitch. Inoltre è possibile effettuare il test esterno a distanza. Il relè ELR-3C può essere abbinato a qualunque tipo di toroide della serie CT Schema di inserzione Per effettuare il test esterno a distanza il morsetto 2 del toroide deve essere collegato al morsetto 18 del relè ELR-3C ed il pulsante di prova deve essere collegato tra i morsetti 17 e 18. La lunghezza massima dei conduttori di connessione tra il pulsante ed il relè è di m (attorcigliare tra loro i conduttori). Per lunghezze maggiori consultare Terasaki. 6/2

31 6.1.3 Legenda 1)Potenziometro di regolazione tempo d'intervento 2)Potenziometro di regolazione corrente di guasto a terra 3)Commutatore a slitta per la scelta delle costanti: - riarmo automatico: commutatore (a) posizione 1 - costante taratura tempo: K=1 commutatore (b) posizione 0 K=10 commutatore (b) posizione 1 - costante taratura corrente: K=0,1 commutatori (c) e (d) posizione 0 K=1 commutatore (c) posizione 1 e commutatore (d) posizione 0 K=10 commutatore (c) e (d) posizione 1 4)Pulsante per test 5)Pulsante per riarmo manuale 6)Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde) 7)Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso) 8)Morsetti per alimentazione ausiliaria 9)Morsetti di uscita relè finale 10) Morsetti per connessione toroide serie CT Dimensioni di ingombro 6/3

32 6.2 Relè ELRC Generalità Il relè tipo ELRC-1 è particolarmente utile nelle applicazioni dove è necessario avere ingombri ridotti in quanto riunisce in un'unica apparecchiatura toroide ed elettronica di controllo. Nonostante le ridotte dimensioni il relè tipo ELRC-1 è caratterizzato da un ampio intervallo di regolazione sia della corrente che del tempo, permettendo cosi un'efficace protezione selettiva in caso di più dispositivi in cascata. L'ampia regolazione in corrente permette inoltre di mantenere il valore della tensione di contatto entro i 50V previsti dalla Norme CEI. Grazie ai filtri utilizzati sui circuiti di ingresso, il relè ELRC-1 è praticamente immune ai disturbi esterni. In particolare è insensibile alle correnti pulsanti con componenti continue (differenziale di tipo A) secondo quanto richiesto dalle Norme VDE Schema di inserzione 6/4

33 6.2.3 Legenda 1)Potenziometro di regolazione tempo d'intervento 2)Potenziometro di regolazione corrente di guasto a terra 3)Commutatore a slitta per la scelta delle costanti: - riarmo automatico: commutatore (a) posizione 1 - costante taratura tempo: K=1 commutatore (b) posizione 0 K=10 commutatore (b) posizione 1 - costante taratura corrente: K=0,1commutatori (c) e (d) posizione 0 K=1 commutatore (c) posizione 1 e commutatore (d) posizione 0 K=10 commutatore (c) e (d) posizione 1 4)Pulsante per test 5)Pulsante per riarmo manuale 6)Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde) 7)Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso) 8)Morsetti per alimentazione ausiliaria 9)Morsetti di uscita relè Earth Leakage Relay Dimensioni di ingombro Dimensioni [mm] Tipo A B C D E F G H ELRC-1/ ELRC-1/60 60 ELRC-1/ ELRC-1/ /5

34 6.3 Relè ELR-1E Generalità Il relè tipo ELR-1E, ampiamente regolabile in corrente e tempo come il tipo ELRC-1, può essere abbinato a qualsiasi tipo di riduttore di corrente toroidale CT Schema di inserzione Attorcigliare tra loro i fili di collegamento 1-2 / 3-4 6/6

35 6.3.3 Legenda 1)Potenziometro di regolazione tempo d'intervento 2)Potenziometro di regolazione corrente di intervento 3)Commutatore a slitta a 4 vie: - abilita / disabilita riarmo automatico - selezione costante per la taratura del tempo - selezione costante per la taratura della corrente - costante taratura corrente: 4)Pulsante per test 5)Pulsante per riarmo manuale 6)Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde) 7)Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso) tx10 tx1 tx10 tx sec sec I nx1 I nx A I nx0,1 I nx1 I nx10 I nx0,1 I nx1 I nx A A I nx0,1 RESET auto man Dimensioni di ingombro R /7

36 6.4 Relè ELR-2 & ELR-2m Generalità Il relè tipo ELR-2, oltre alle caratteristiche del tipo ELR-1E, presenta una segnalazione di allarme al 70% della taratura della corrente di scatto Idn prefissata. Il relè differenziale di terra tipo ELR-2m mantiene l'informazione di relè intervenuto anche al mancare della tensione di alimentazione ausiliaria del relè Schema di inserzione Attorcigliare tra loro i fili di collegamento 1-2 / 3-4 6/8

37 6.4.3 Legenda 1)Potenziometro di regolazione tempo d'intervento 2)Potenziometro di regolazione corrente di intervento 3)Commutatore a slitta a 6 vie: - abilita / disabilita allarme - selezione costante per la taratura del tempo - selezione costante per la taratura della corrente - abilita / disabilita sicurezza positiva su relè intervento - abilita / disabilita sicurezza positiva su allarme intervento 4)Pulsante per test 5)Pulsante per riarmo manuale 6)Lampada di segnalazione presenza alimentazione ausiliaria (LED verde) 7)Lampada di segnalazione intervento relè (LED rosso) 8)Lampada di segnalazione intervento allarme (LED rosso) 9)Segnalazione meccanica di relè intervenuto (solo per ELR-2m) tx10 tx1 tx10 tx1 FS trip off sec sec FAIL SAFE FS alarm off FAIL SAFE alarm off alarm on Ι x1 Ι x10 Ι x0,1 Ι x1 Ι x10 Ι x0,1 Ι x1 Ι x10 Ι x0, A A A Dimensioni di ingombro 6/9

38 6.5 Caratteristiche elettriche dei relè Tipo ELR-3C ELRC-1 ELR-1E ELR ELR-2M Tensione di 24Vc.c./c.a. 24Vc.c./c.a. 24Vc.c./c.a. 24Vc.c./c.a. alimentazione 48Vc.c./c.a. 48Vc.c./c.a. 48Vc.c./c.a. 48Vc.c./c.a. ausiliaria 110Vc.c./c.a. 110Vc.c./c.a. 115Vc.c./c.a. 115Vc.a. 2Vc.a. 2Vc.a. 230Vc.a. 230Vc.a. 380Vc.a Vc.a. 400Vc.a. 400Vc.a. Frequenza 50 60Hz Consumo max 3VA 4VA Campo di taratura 0,025 0,25A per K=0,1 corrente di scatto Idn 0,25 2,5A per K=1 2,5 25A per K=10 Campo di taratura corrente di allarme 70% Idn Campo di taratura 0,02 0,5s per K=1 tempo 0,2 5s per K=10 Uscita: contatti di scambio 1 x 5A 250V 2 x 5A 250V Temperatura di funzionamento (-10 C) (+60 C) Temperatura di magazzinaggio (- C) (+80 C) Umidità relativa 90% Prova di isolamento 2,5kV per 60s Grado di protezione secondo DIN IP Montaggio DIN profilato 35mm retroquadro incasso Tipo di collegamento morsettiera sezione cavo 2,5 mm 2 Norme di riferimento CEI 41-1/IEC 255/VDE /10

39 6.6 Impiego dei relè su linee con TA Viene riportato lo schema di inserzione dei relè ELR-1 e ELR-2S su linee con TA. 6/11

40 6.7 Riduttori di corrente toroidali CT-1 Toroide Toroide apribile Generalità I riduttori di corrente toroidali tipo CT-1, da abbinare ai relè differenziali di terra, sono costituiti da un nucleo di lamierini con ottime qualità magnetiche, che permette di rilevare anche correnti di guasto di valore molto basso. Sul nucleo sono presenti due avvolgimenti. Per il prelievo del segnale di guasto da inviare al differenziale, il primo, per effettuare la prova, il secondo. La prova prevede il controllo completo di toroide e relè. Viene prelevato un segnale dal relè differenziale ed inviato sull'avvolgimento di prova. Tale segnale genera un flusso equivalente a quello generato da un guasto che rilevato dall'altro avvolgimento, viene riinviato al relè e ne provoca l'intervento. Questo permette, in occasione dei controlli periodici, di verificare oltre alla funzionalità del relè, anche l'integrità dei collegamenti tra toroide e differenziale. All'interno del toroide devono passare tutti i conduttori di fase e, se distribuito, anche il conduttore di neutro. Non deve passare invece il conduttore di terra Dimensioni di ingombro Dimensioni [mm] Tipo A B C D E F G H CT-1/ CT-1/60 60 CT-1/ CT-1/ CT-1/ CTA-1/ CTA-1/ /12

41 Informazione Tecnica 7. Sistemi di protezione: Protezione selettiva, Protezione di sostegno (back-up) Contenuti 7.1 Protezione selettiva Selettività amperometrica in cortocircuito Selettività cronometrica in cortocircuito Tabelle di selettività 7.2 Protezione di sostegno (back-up) Caratteristica I 2 t/icc Tabelle di back-up 7.3 Criteri Progettuali 7/1

42 7.1 Protezione selettiva Lo schema elettrico di un impianto di distribuzione appare come un albero rovesciato. Dal tronco si scende in basso, lungo i rami, percorrendo conduttori aventi sezioni decrescenti. Questa configurazione conduce ad avere numerose protezioni in serie tra loro. Al verificarsi di un guasto deve intervenire solo la protezione a monte più vicina al guasto, limitando in tal modo la zona di impianto messa fuori servizio. Il comportamento descritto si dice selettivo e selettività di un interruttore automatico è la capacità che questi ha di interrompere una corrente di cortocircuito senza che intervenga la protezione posta a monte. Di conseguenza un'installazione si dice selettiva quando, in caso di guasto, viene interrotto solo il circuito interessato dal guasto, mentre le restanti utenze continuano ad essere regolarmente alimentate. La realizzazione di una protezione selettiva impone un diverso coordinamento tra i vari dispositivi a seconda si tratti di selettività totale o parziale: Selettività totale: selettività di sovracorrente in cui, in presenza di due dispositivi di protezione di sovracorrente in serie, il dispositivo di protezione lato carico effettua la protezione, senza causare l'intervento dell'altro dispositivo. Selettività parziale: selettività di sovracorrente in cui, in presenza di due dispositivi di protezione di sovracorrente in serie, il dispositivo di protezione lato carico effettua la protezione fino ad un dato livello di sovracorrente, senza causare l'intervento dell'altro dispositivo. La selettività delle protezioni migliora la continuità di servizio; eliminare un guasto rapidamente ed isolare il circuito sede del guasto riduce il pericolo di danno alle persone ed alle cose ed il disturbo arrecato al servizio. 7/2

Informazione tecnica. 3. Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle batterie di condensatori

Informazione tecnica. 3. Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle batterie di condensatori Informazione tecnica 3. Scelta degli apparecchi di manovra e protezione delle batterie di condensatori Contenuti 3.1 Rifasamento 3.2 Batterie di condensatori 3.3 Condizioni di impiego 3.4 Scelta delle

Dettagli

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra

Informazione Tecnica. 6. Relè differenziali di terra Informazione Tecnica 6. Relè differenziali di terra Contenuti 6.1 Relè ELR-3C 6.1.1 Generalità 6.1.2 Schema di inserzione 6.1.3 Legenda 6.1.4 Dimensioni di ingombro 6.2 Relè ELRC-1 6.2.1 Generalità 6.2.2

Dettagli

Informazione Tecnica. 1. Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua

Informazione Tecnica. 1. Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua Informazione Tecnica 1. Funzionamento degli interruttori scatolati in corrente continua Contenuti 1.1 Generalità 1.1.1 Sovraccarico e cortocircuito 1.1.2 Arco elettrico e modalità di estinzione 1.1.3 Regolazione

Dettagli

RELÈ DIFFERENZIALI serie RDC

RELÈ DIFFERENZIALI serie RDC 125 serie RDC I Relè differenziali della serie RDC sono stati concepiti per soddisfare qualunque applicazione dove sia richiesta una una protezione di guasto verso terra. La sua ampia regolazione di corrente/tempo

Dettagli

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati.

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati. Protezione Fasi-Neutro Generalità In un circuito, l interruttore automatico magnetotermico deve essere capace di stabilire, portare ed interrompere sia le correnti in condizioni normali, che le correnti

Dettagli

Guida agli interruttori differenziali - prima parte -

Guida agli interruttori differenziali - prima parte - Guida agli interruttori differenziali - prima parte - Pubblicato il: 06/06/2005 Aggiornato al: 06/06/2005 di Gianlugi Saveri 1. Generalità La somma vettoriale delle correnti che percorrono i conduttori

Dettagli

Protezione Fasi-Neutro

Protezione Fasi-Neutro Protezione Fasi-Neutro Generalità In un circuito, l interruttore automatico magnetotermico deve essere capace di stabilire, portare ed interrompere sia le correnti in condizioni normali, che le correnti

Dettagli

Tecnologia delle protezioni Modalità di verifica strumentale

Tecnologia delle protezioni Modalità di verifica strumentale VENETO Mestre, 13 novembre 2004 Tecnologia delle protezioni Modalità di verifica strumentale Giacomo Stefani ABB 04-04 Agenda 1 2 3 4 CLASSIFICAZIONE DEI DISPOSITIVI CONCETTI GENERALI TIPOLOGIE DI SELETTIVITA

Dettagli

Sovracorrenti negli edifici

Sovracorrenti negli edifici Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali

Dettagli

INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE

INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE NORMATIVA Norma CEI 17-5 Interruttori automatici per corrente alternata e tensione non superiore a 1000 V e per corrente continua e tensione nominale non superiore

Dettagli

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax Sovracorrenti Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali quelli che contengono

Dettagli

Interruttori magnetotermici

Interruttori magnetotermici Curve caratteristiche di intervento secondo CEI EN 0 e DIN VDE 0 parte Caratteristiche di intervento B Caratteristiche di intervento C Caratteristiche di intervento D Curve caratteristiche di intervento

Dettagli

F R A I N T E R R U T T O R I D I B. T.

F R A I N T E R R U T T O R I D I B. T. P R O T E Z I O N E S E L E T T I V A E P R O T E Z I O N E S E R I E ( O D I "B A C K - UP") F R A I N T E R R U T T O R I D I B. T. 1 - PROTEZIONE SELETTIVA Lo scopo fondamentale della protezione selettiva

Dettagli

RI-R60 DIPOSITIVO PER IL CONTROLLO PERMANENTE DELL ISOLAMENTO PER RETI ISOLATE IT

RI-R60 DIPOSITIVO PER IL CONTROLLO PERMANENTE DELL ISOLAMENTO PER RETI ISOLATE IT MANUALE ISTRUZIONI IM826-I v0.2 RI-R60 DIPOSITIVO PER IL CONTROLLO PERMANENTE DELL ISOLAMENTO PER RETI ISOLATE IT GENERALITÀ RI-R60 è un dispositivo che permette il controllo dell isolamento verso terra

Dettagli

Interruttori differenziali puri: Blocchi differenziali: Interruttori differenziali magnetotermici:

Interruttori differenziali puri: Blocchi differenziali: Interruttori differenziali magnetotermici: Gli interruttori differenziali assicurano la protezione delle persone e degli impianti dalle correnti di guasto a terra, dividendosi in tre categorie. - Interruttori differenziali puri: sono sensibili

Dettagli

90 RCD INTERRUTTORI MODULARI PER PROTEZIONE DIFFERENZIALE

90 RCD INTERRUTTORI MODULARI PER PROTEZIONE DIFFERENZIALE INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI DIFFERENZIALI COMPATTI MDC Dati tecnici TIPO MDC 45 MDC 60 MDC 100 MDC 100 MA Norma di riferimento EN 61009-1 EN 61009-1 EN 61009-1 EN 61009-1 Corrente nominale (In) (A) 6-32

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento I Sessione 2010 Tema n. 2 In uno stabilimento industriale

Dettagli

RIFASAMENTO DEI CARICHI

RIFASAMENTO DEI CARICHI RIFASAMENTO DEI CARICHI GENERALITÀ Nei circuiti in corrente alternata la potenza assorbita da un carico può essere rappresentata da due componenti: la componente attiva P che è direttamente correlata al

Dettagli

TR RIDUTTORI TOROIDALI DI CORRENTE

TR RIDUTTORI TOROIDALI DI CORRENTE MNUL ISTRUZIONI - INSTRUCTION MNUL IM200-I--v1.1 TR RIUTTORI TOROILI I CORRNT TR1 309 7 TR2 310 5 TR3 311 3 TR4 312 1 TR4 861 6 TR160 863 2 TR160 854 0 TR5 416 0 TR5 415 2 299 0 NRLIT I riduttori di corrente

Dettagli

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 Edizione 2012 Impianti elettrici utilizzatori

Dettagli

S 200 L, S 200, S 200 M

S 200 L, S 200, S 200 M Gli interruttori magnetotermici proteggono le installazioni da sovraccarichi e corto circuiti, assicurando affidabilità e sicurezza nelle operazioni. La nuova serie S 00 System pro M compact soddisfa le

Dettagli

Interruttori differenziali di Tipo B+

Interruttori differenziali di Tipo B+ Interruttori differenziali di Tipo B+ BETA Apparecchi Modulari, Fusibili BT, Quadretti e Centralini Nel settore industriale, del terziario e in quello medicale, è sempre più frequente l impiego di utilizzatori

Dettagli

Interruttori differenziali per uso mobile

Interruttori differenziali per uso mobile Interruttori differenziali per uso mobile di Gianluigi Saveri Pubblicato il: 31/07/2006 Aggiornato al: 31/07/2006 La Norma CEI 23-78 si occupa dei dispositivi differenziali mobili che vengono interposti

Dettagli

Apparecchi di manovra

Apparecchi di manovra Apparecchi di manovra Apparecchi di Manovra: Classificazione (1) Dispositivo in grado di eseguire manovre di apertura e chiusura di un circuito: Manovra a carico, e manovra a vuoto; Manovra nel normale

Dettagli

INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE

INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE INTERRUTTORI AUTOMATICI DI BASSA TENSIONE CLASSIFICAZIONE Gli interruttori automatici possono essere classificati in base: AL TEMPO DI INTERRUZIONE ALLE MODALITÀ COSTRUTTIVE ALLE MODALITÀ DI MONTAGGIO

Dettagli

INTERRUTTORI MAGNETOTERMIC I ser ie NB1-63

INTERRUTTORI MAGNETOTERMIC I ser ie NB1-63 CARATTERISTICHE GENERALI Gli interruttori modulari NB1-63, garantiscono la protezione dalle sovracorrenti secondo quanto stabilito dalla norma IEC/EN 60898-1 ed IEC/EN 60947. Questi prodotti sono destinati

Dettagli

CARATTERISTICHE TECNICHE INTERRUTTORI MODULARI

CARATTERISTICHE TECNICHE INTERRUTTORI MODULARI 31 CARATTERISTICHE TECNICHE INTERRUTTORI MODULARI MODELLO DZ47-60 NB1-63 (6kA) Norme di riferimento IEC/EN 60898-1 IEC/EN 60898-1 Poli 1P 1P+N 2P 3P 4P 1P 1P+N 2P 3P 4P Moduli DIN 1 2 2 3 4 1 2 2 3 4 Tensione

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M333 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M333 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Pag. 1/1 Sessione ordinaria 2011 Seconda prova scritta Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca M333 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTROTECNICA

Dettagli

Progettazione elettrica, lezione 2. Prof. Mario Angelo Giordano

Progettazione elettrica, lezione 2. Prof. Mario Angelo Giordano Progettazione elettrica, lezione 2 Prof. Mario Angelo Giordano Le sovracorrenti La sovracorrente è una qualsiasi corrente superiore alla portata I z che può circolare nel cavo. Si tratta di correnti dannose

Dettagli

Protezione della distribuzione

Protezione della distribuzione Funzioni e caratteristiche Protezione della distribuzione Sganciatori magnetotermici TM o magnetici MA Tutti gli interruttori Compact NSX100/160/250 possono essere equipaggiati di sganciatori magnetotermici

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO 6 6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE

Dettagli

Interruttore differenziale

Interruttore differenziale Interruttore differenziale Dispositivo meccanico destinato a connettere e a disconnettere un circuito all alimentazione, m ediante operazione manuale, e ad aprire il circuito auto m atica m ente quando

Dettagli

Interruttore Scatolato TemBreak2. Benefici per utenti e progettisti

Interruttore Scatolato TemBreak2. Benefici per utenti e progettisti Interruttore Scatolato TemBreak2 Benefici per utenti e progettisti Contenuti 1. L Interruttore Sicuro 2. Norme e Certificati 3. Caratteristiche Uniche 4. Gamma 5. Accessori 6. Installazione 7. Protezione

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento I Sessione 2009 Tema n. 2 In uno stabilimento industriale

Dettagli

INSTALLAZIONE CIVILE Protezione

INSTALLAZIONE CIVILE Protezione Protezione Limitatore di sovratensione (SPD) Campo di applicazione L apparecchio fornisce la protezione delle prese di alimentazione di tutti i tipi di elettrodomestici ed in particolare di quelli contenenti

Dettagli

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI COMUNE DI LENOLA (PROVINCIA DI LATINA) AREA TECNICA - URBANISTICA - SERVIZIO LL. PP. PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER L'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO

Dettagli

cavo quadripolare a quattro anime (tre conduttori di fase + conduttore di protezione)

cavo quadripolare a quattro anime (tre conduttori di fase + conduttore di protezione) Conduttori Le linee di distribuzione interne all'appartamento sono realizzate con cavi che alimentano le prese e i circuiti per l'illuminazione. conduttore costituito da più fili materiale isolante intorno

Dettagli

Soluzioni per cabine MT-BT

Soluzioni per cabine MT-BT Fusarc-CF (DIN standard) Ø5 Ø Ø L Tabella dei riferimenti e delle caratteristiche tecniche fusibili Fusarc CF Referenza Tensione di Tensione Taglia corrente max. corrente min. resistenza a Potenza L Ø

Dettagli

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore. 2 NO 1 NO + 1 NC 2 NC (x3x0) (x5x0) (x4x0)

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore. 2 NO 1 NO + 1 NC 2 NC (x3x0) (x5x0) (x4x0) Serie - Contattori modulari 25-40 - 63 SERIE Caratteristiche Contattore modulare 25-2 contatti.32.0.xxx.1xx0.32.0.xxx.4xx0 Larghezza 17.5 mm pertura contatti NO 3 mm, doppia rottura Bobina e contatti per

Dettagli

PROTEZIONE DEI CAVI DALLE SOVRACORRENTI

PROTEZIONE DEI CAVI DALLE SOVRACORRENTI PROTEZIONE DEI CAVI DALLE SOVRACORRENTI AL FINE DI EVITARE ECCESSIVI RISCALDAMENTI DEI CAVI GLI STESSI DEVONO ESSERE PROTETTI DALLE SOVRACORRENTI CORRENTI DI SOVRACCARICO SOVRACORRENTI CORRENTI DI CORTOCIRCUITO

Dettagli

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica:

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica: SISTEMI TRIFASE 3_FASE I sistemi 3fase hanno fondamentale importanza nella produzione, trasformazione e trasmissione dell energia elettrica. Il sistema trifase è applicato in campo industriale o comunque

Dettagli

Apparecchiature di bassa tensione Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti Parte 2: Rapporto Tecnico CEI

Apparecchiature di bassa tensione Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti Parte 2: Rapporto Tecnico CEI Apparecchiature di bassa tensione Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti Parte 2: Rapporto Tecnico CEI 17-123 123 sulla selettività in condizioni di sovracorrente Giuseppe Cafaro UNAE PUGLIA

Dettagli

I.T.I.S. Magistri Cumacini

I.T.I.S. Magistri Cumacini Classe Nome I.T.I.S. Magistri Cumacini Cognome Data ESERCIZIO 1 Un conduttore in alluminio di sezione circolare di 95 mm 2 funziona con densità di corrente 2,5 A/mm 2 e temperatura ambiente 30 C. Assumendo

Dettagli

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono:

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono: Sommario Sommario... 1 Riferimenti... 2 Forniture... 3 Condutture... 4 Compatibilità e coordinamento... 4 Modalità di esecuzione... 5 Impianto di terra... 6 Riferimenti Le principali Norme considerate

Dettagli

Criteri di selettività Guida CEI a ed. ALLEGATO F

Criteri di selettività Guida CEI a ed. ALLEGATO F Criteri di selettività Guida CEI 11-35 2 a ed. ALLEGATO F Lo studio delle protezioni di una rete si compone di due tappe distinte. La definizione del sistema di protezione. La determinazione delle regolazioni

Dettagli

Scaricatori e limitatori di sovratensione

Scaricatori e limitatori di sovratensione 5SD741 e 5SD748 Scaricatori di sovratensione di origine atmosferica Tipo 1 / 2 Caratteristiche Gli scaricatori di Tipo 1 / 2 sono dispositivi, in esecuzione compatta, che possono essere installati sia

Dettagli

Interruttori magnetotermici differenziali DS201 Caratteristiche tecniche

Interruttori magnetotermici differenziali DS201 Caratteristiche tecniche Interruttori magnetotermici differenziali Caratteristiche tecniche CARATTERISTICHE TECNICHE Norme di riferimento Caratteristiche Tipo (forma d onda del guasto a terra) elettriche Poli Corrente nominale

Dettagli

Guida: Gruppi generatori statici di energia in B.T. (UPS) - seconda parte -

Guida: Gruppi generatori statici di energia in B.T. (UPS) - seconda parte - Guida: Gruppi generatori statici di energia in B.T. (UPS) - seconda parte - Pubblicato il: 19/07/2004 Aggiornato al: 26/07/2004 di Gianluigi Saveri La protezione contro i contatti indiretti per un guasto

Dettagli

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica

Dettagli

4.3 Protezione contro le sovracorrenti

4.3 Protezione contro le sovracorrenti 4.3 Protezione contro le sovracorrenti 4.3 Protezione contro le sovracorrenti Capitolo 4.3 4.3.0 Campo di applicazione 4.3.0.3 Requisiti generali 4.3.1 Requisiti corrispondenti al tipo di circuito elettrico

Dettagli

Interruttori magnetotermici Serie S 290 caratteristiche tecniche

Interruttori magnetotermici Serie S 290 caratteristiche tecniche Interruttori magnetotermici Serie S 90 caratteristiche tecniche S 90 Norme di riferimento CEI EN 60898, CEI EN 60947- Corrente nominale In [A] 80 In 100 Poli P. 4P Tensione nominale Ue P, 4P [V] 30-400

Dettagli

RILEVATORE DI FIAMMA MOD. GL 91A/µp/M

RILEVATORE DI FIAMMA MOD. GL 91A/µp/M RILEVATORE DI FIAMMA MOD. GL 91A/µp/M Manuale-GL91A_mp-R4.doc pag.1 di 10 . Specifica rivelatore di fiamma GL91A/µP INDICE 1. Scopo pag. 3 2. Costruzione pag. 3 2.1 Meccanica 2.2 Elettronica pag. 4 3.

Dettagli

Condizioni di guasto per impianti elettrici a tensione o corrente costante

Condizioni di guasto per impianti elettrici a tensione o corrente costante Present. Condizioni di guasto per impianti elettrici a tensione o corrente costante ntroduzione Corrente Nominale: valore di corrente tollerata dalla conduttura o dalla rete in condizioni di funzionamento

Dettagli

Commutatori motorizzati 3KA71

Commutatori motorizzati 3KA71 Descrizione Impiego I commutatori motorizzati della serie 3KA71, permettono di realizzare con comando a distanza il sezionamento, l interruzione e la commutazione di linee in bassa tensione. I commutatori

Dettagli

STR23SE STR53UE STR23SE STR53UE

STR23SE STR53UE STR23SE STR53UE Sganciatori per Compact NS4 e NS63 Sganciatori per Compact NS4 e NS63 Per la protezione di reti in corrente alternata, gli interruttori Compact NS4 e NS63 sono equipaggiati di sganciatori elettronici STR3SE

Dettagli

Relè differenziali. I dettagli che fanno la differenza Un unica e completa gamma per la protezione differenziale

Relè differenziali. I dettagli che fanno la differenza Un unica e completa gamma per la protezione differenziale Relè differenziali. I dettagli che fanno la differenza Un unica e completa gamma per la protezione differenziale La connessione avviene tramite comode morsettiere estraibili per l alimentazione e per i

Dettagli

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio Relazione di calcolo impianto elettrico Oggetto: lavori di Ripristino impianto di depurazione arco di lavaggio e impianto di depurazione acque di prima

Dettagli

NORMA 64-8/7 INTRODUZIONE

NORMA 64-8/7 INTRODUZIONE 1 INTRODUZIONE Agli impianti elettrici nei locali ad uso medico non è più applicabile la norma CEI 64-4 ma bensì la sezione 710 della norma CEI 64-8/7:2003-05. La nuova norma è una evoluzione della precedente

Dettagli

Portata Iz Nel caso di cavi solari, essa deve essere indicata dal costruttore(in genere è riferita a 30 C con posa in aria libera).

Portata Iz Nel caso di cavi solari, essa deve essere indicata dal costruttore(in genere è riferita a 30 C con posa in aria libera). CAVI In un impianto fotovoltaico i cavi devono essere in gado di sopportare le condizioni ambientali a cui sono sottoposti cioè elevata temperatura, radiazione solare, pioggia, etc... Tensione nominale

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO GENERALITA Nel seguito si descrive il progetto di Progetto di completamento, valorizzazione e fruizione della sede del MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea),

Dettagli

SCHEMI DI INSERZIONE E TABELLE DI TARATURA PER PROTEZIONI AMPEROMETRICHE DEI GRUPPI DI

SCHEMI DI INSERZIONE E TABELLE DI TARATURA PER PROTEZIONI AMPEROMETRICHE DEI GRUPPI DI 2 di 7 INDICE PARTE I - GENERALITA PAG 3 I.1. SCOPO PAG 3 I.2. CAMPO DI APPLICAZIONE PAG 3 I.3. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PAG 3 I.4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI PAG 3 PARTE II CRITERI PER LE TARATURE E

Dettagli

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3)

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) La Norma 44-5, all'articolo 9.1.4, richiede per i circuiti di comando che un polo del circuito di alimentazione sia permanentemente

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

Siemens S.p.A. 2012. Controllori dell isolamento

Siemens S.p.A. 2012. Controllori dell isolamento Siemens S.p.. 01 Controllori dell isolamento Per reti isolate in corrente alternata e continua 5TT 47. I dispositivi per il controllo dell isolamento devono essere installati negli impianti industriali

Dettagli

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT Apparecchi Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE Portafusibili Sostituzione del fusibile Scudo Campo di applicazione Protezione delle prese di alimentazione di tutti i tipi di elettrodomestici ed in particolare

Dettagli

L INTERRUTTORE DIFFERENZIALE

L INTERRUTTORE DIFFERENZIALE L INTERRUTTORE DIFFERENZIALE 1 INTERRUTTORE DIFFERENZIALE L'interruttore tt differenziale, i chiamato comunemente salvavita, è un dispositivo capace di interrompere (aprire) un circuito in caso di contatti

Dettagli

Pag. 13-2 Pag. 13-6. Pag. 13-7

Pag. 13-2 Pag. 13-6. Pag. 13-7 Pag. -2 Pag. -6 INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI FINO A 63A Versioni: 1P, 1P+N, 2P, 3P, 4P. Corrente nominale In: 1 63A. Potere di interruzione nominale Icn: 10kA (6kA per 1P+N). Curva di intervento: tipo B,

Dettagli

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore fluorescenti compatte (CFL) W

Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore fluorescenti compatte (CFL) W Serie - Contattori modulari 25 A SERIE Caratteristiche.32.0.xxx.1xx0.32.0.xxx.4xx0 Contattore modulare 25 A - 2 contatti Larghezza 17.5 mm Apertura contatti NO 3 mm, doppia rottura Bobina e contatti per

Dettagli

IA 015 Alimentazione e linee dei servizi di sicurezza e di riserva Dicembre 2014

IA 015 Alimentazione e linee dei servizi di sicurezza e di riserva Dicembre 2014 IA 015 Alimentazione e linee dei servizi di sicurezza e di riserva Dicembre 2014 Riferimenti normativi: CEI EN 50171 Sistemi di alimentazione centralizzata CEI EN 50172 Sistemi di illuminazione di sicurezza

Dettagli

Interruttori magnetotermici MS 132 La protezione Prima di tutto

Interruttori magnetotermici MS 132 La protezione Prima di tutto Interruttori magnetotermici MS 132 La protezione Prima di tutto Versatilità straordinaria in un unica larghezza. La flessibilità di utilizzo di una gamma sempre efficace per motori fino a 15kW (32A-400Vca)

Dettagli

Contatti Indiretti Premessa Protezione contro i contatti indiretti

Contatti Indiretti Premessa Protezione contro i contatti indiretti Contatti Indiretti Premessa Nel presente documento sarà trattata l installazione degli interruttori differenziali modulari per la protezione delle persone dai contatti indiretti nell edilizia residenziale.

Dettagli

Aggiornamento Catalogo SENTRON 02/2012 1

Aggiornamento Catalogo SENTRON 02/2012 1 1 Introduzione 2 Trasformatori per campanello Caratteristiche generali Il tipico impiego dei trasformatori per campanello è l alimentazione, per brevi periodi, di dispositivi come campanelli, ronzatori,

Dettagli

Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16

Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16 Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16 Ing. Michele Pompei Laboratorio di Elettrotecnica Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Perugia

Dettagli

xxx.1xx xxx.4xx0. Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore

xxx.1xx xxx.4xx0. Materiale contatti AgNi, adatto per carichi resistivi, debolmente induttivi e carichi motore Serie 22 - Contattori modulari 25-40 - 63 SERIE 22 Caratteristiche 22.32.0.xxx.1xx0 22.32.0.xxx.4xx0 Contattore modulare 25-2 contatti arghezza 17.5 mm pertura contatti NO 3 mm, doppia rottura Bobina e

Dettagli

Guasti di fase in cabina MT e BT

Guasti di fase in cabina MT e BT Guasti di fase in cabina MT e BT 1 P.C.P. Ente distributore Cortocircuito lato media tensione sul montante trasformatore Icc MT = 1,5kA 15kV P.Tr Tr1 Tr 1600kVA E P.arr Categ. B rit. P.par Categ. B ist

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

ELR: gamma ABB di relé differenziali da fronte quadro Protezione in conformità alla Norma CEI EN Annex-M

ELR: gamma ABB di relé differenziali da fronte quadro Protezione in conformità alla Norma CEI EN Annex-M ELR: gamma ABB di relé differenziali da fronte quadro Protezione in conformità alla Norma CEI EN 60947-2 Annex-M Testati, certificati, affidabili Il monitoraggio e la protezione delle reti I relé differenziali

Dettagli

Interruttori magnetotermici Serie S 280 caratteristiche tecniche

Interruttori magnetotermici Serie S 280 caratteristiche tecniche Interruttori magnetotermici Serie S 80 caratteristiche tecniche S 80 CSC400474F001 S 80 80-100 A Dati generali Norme di riferimento CEI EN 60898-1, CEI EN 60947- Poli 1P, P, 3P, 4P Caratteristiche di intervento

Dettagli

Protezione da sovratensioni per illuminazioni a LED

Protezione da sovratensioni per illuminazioni a LED Protezione da sovratensioni per illuminazioni a LED Vantaggi di corpi illuminanti a LED elevata durata quasi indipendenti dalla temperatura elevata luminosità nessun ritardo nell accensione http://www.google.de/imgres?

Dettagli

SIDERMAT. Interruttori di manovra sezionatori con bobina di sgancio da 250 a 1800 A. Interruttori-sezionatori per la distribuzione di energia

SIDERMAT. Interruttori di manovra sezionatori con bobina di sgancio da 250 a 1800 A. Interruttori-sezionatori per la distribuzione di energia SIDERMAT Interruttori-sezionatori per la distribuzione di energia appli_316_a sdmat_066_a_1_cat Interruttori di manovra sezionatori con bobina di sgancio da 250 a 1800 A  Funzione  Caratteristiche generali

Dettagli

2CSC421002B0901. Protezione differenziale senza interventi intempestivi Interruttori e blocchi differenziali AP

2CSC421002B0901. Protezione differenziale senza interventi intempestivi Interruttori e blocchi differenziali AP 2CSC421002B0901 Protezione differenziale senza interventi intempestivi Interruttori e blocchi differenziali AP Il problema Gli interventi intempestivi In caso di perturbazioni sulla rete elettrica, gli

Dettagli

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo

Dettagli

Interruttori, fusibili, relè. Protezione delle condutture dal sovraccarico e dal cortocircuito.

Interruttori, fusibili, relè. Protezione delle condutture dal sovraccarico e dal cortocircuito. Elettrotecnica, Impianti e Rischio Elettrico A.A. 2013-2014 Università dell Insubria - Varese Interruttori, fusibili, relè. Protezione delle condutture dal sovraccarico e dal cortocircuito. dott. ing.

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO.

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. La nuova norma si applica ai trasformatori di isolamento fissi, monofase

Dettagli

Componenti per impianti fotovoltaici

Componenti per impianti fotovoltaici Componenti per impianti fotovoltaici Quadri Stringa Conext 150 Interruttori automatici in CC C60PV-DC 152 Interruttore non automatico in CC C60NA-DC 153 Interruttore non automatico in CC SW60-DC 154 Basi

Dettagli

GW : ATTUATORE DIMMER RESISTIVO CAPACITIVO (400W)

GW : ATTUATORE DIMMER RESISTIVO CAPACITIVO (400W) FUNZIONE L attuatore dimmer GW 90 757 serve ad attenuare le lampade ad incandescenza e le lampade alogene (tramite trasformatori elettronici attenuabili a comando in anticipo di fase) con una potenza massima

Dettagli

Interruttori Magnetotermici per impieghi speciali

Interruttori Magnetotermici per impieghi speciali Siemens 0 Interruttori Magnetotermici per impieghi speciali Low Voltage - Circuit Protection Le nuove famiglie di interruttori magnetotermici SY...-.KK e SY...-.KK possono essere impiegate per la protezione

Dettagli

SENTRON Interruttori di manovra-sezionatori 3L, 3K, 3N

SENTRON Interruttori di manovra-sezionatori 3L, 3K, 3N SENTRON Interruttori di manovra-sezionatori L, K, N Interruttori di manovra-sezionatori KA e KE fino a 1000 A Schema assemblaggio n Schema assemblaggio 1 2 NSE0_0191b 4 5 6 7 1 Contatti ausiliari (SB per

Dettagli

controllando anche l integrità dei collegamenti tra i due dispositivi. I relè differenziali sono disponibili

controllando anche l integrità dei collegamenti tra i due dispositivi. I relè differenziali sono disponibili CSC445038F0001 CSC445039F0001 I relè differenziali per installazione su pannello realizzano la loro funzione di protezione insieme al trasformatore toroidale esterno. Grazie alle elevate proprietà CSC445041F0001

Dettagli

F U S I B I L I. Per queste ragioni hanno trovato e trovano tuttora impiego negli impianti elettrici, in alternativa agli interruttori automatici.

F U S I B I L I. Per queste ragioni hanno trovato e trovano tuttora impiego negli impianti elettrici, in alternativa agli interruttori automatici. F U S I B I L I 1 - GENERALITA' I fusibili, trattati dalle Norme CEI del Comitato Tecnico 32 (Norme 32-1... 32-7), sono dispositivi di protezione contro le sovracorrenti (sovraccarichi e corto circuiti)

Dettagli

Criteri di taratura della protezione degli impianti

Criteri di taratura della protezione degli impianti Criteri di taratura della protezione degli impianti La rete di distribuzione di Azienda Reti Elettriche Srl è dotata di dispositivi per la protezione contro i guasti che possono presentarsi sulla rete.

Dettagli

SOGLIE DI REGOLAZIONE DEL DISPOSITIVO GENERALE (RICHIESTE DAL DISTRIBUTORE) (1) (2)

SOGLIE DI REGOLAZIONE DEL DISPOSITIVO GENERALE (RICHIESTE DAL DISTRIBUTORE) (1) (2) RIFERIMENTO PROGETTO DATI GENERALI DI PROGETTO Impianto Riferimento Progetto Cliente / Utente finale Allacciamento Data creazione Data validità VILLA FLORIDIANA POLO MUSEALE NAPOLETANO Da distributore

Dettagli

Scaricatori e limitatori di sovratensione

Scaricatori e limitatori di sovratensione Caratteristiche Rispondenza normativa: SPD Classe di prova II secondo IEC 61 3-1; scaricatore Classe C secondo DIN VDE 06754-6; SPD Tipo 2 secondo CEI EN 61 3- I limitatori di Tipo 2 sono costruiti con

Dettagli

Interruttori magnetotermici differenziali DS 901 L La nuova protezione per gli ambienti domestici

Interruttori magnetotermici differenziali DS 901 L La nuova protezione per gli ambienti domestici Interruttori magnetotermici differenziali DS 901 L La nuova protezione per gli ambienti domestici Interruttori magnetotermici differenziali DS 901 L In due soli moduli, una sicurezza completa per la tua

Dettagli

CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN

CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN GENERALITÀ I convertitori step down in custodia sono assemblati in contenitore con grado di protezione IP 21 adatto all installazione all interno dei quadri elettrici. Con

Dettagli

COMMUTAZIONE AUTOMATICA E la funzione che governa la commutazione tra due linee in un tempo regolabile fra 0,5 e 120 secondi.

COMMUTAZIONE AUTOMATICA E la funzione che governa la commutazione tra due linee in un tempo regolabile fra 0,5 e 120 secondi. Pag. 1/5 1. DESCRIZIONE Il commutatore automatico di rete ATK viene utilizzato per la commutazione automatica del carico da una linea principale (MAIN LINE) ad una di sicurezza o di riserva (SECONDARY

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. L impianto è stato dimensionato trifase con un quadro di controllo e comando installato in prossimità della stessa Piazza.

RELAZIONE TECNICA. L impianto è stato dimensionato trifase con un quadro di controllo e comando installato in prossimità della stessa Piazza. RELAZIONE TECNICA GENERALITA Il presente elaborato riguarda l intervento di realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione relativo alla Piazza da realizzare a Torre Grande nell ambito del recupero

Dettagli

INDICE. Parte prima: Introduzione alla sicurezza 17

INDICE. Parte prima: Introduzione alla sicurezza 17 Indice 5 INDICE Parte prima: Introduzione alla sicurezza 17 Capitolo 1 - Generalità 21 1.1 Le basi legislative della sicurezza 21 1.2 Gli enti normatori nazionali e internazionali 23 1.3 La conformità

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA INDICE 1. PRINCIPI INFORMATORI... 2 1.1. OGGETTO... 2 1.2. CRITERI DI PROGETTO... 2 1.3. NORME DI RIFERIMENTO... 2 2. PRESCRIZIONI E

Dettagli

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione)

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione) Norme di installazione (le indicazioni proposte riguardano gli impianti fotovoltaici connessi in rete, ma molte di queste possono essere estese anche agli impianti autonomi) Protezione contro i contatti

Dettagli