Chiesa delle Anime del Purgatorio

Transcript

1 Scuola Secondaria di 1 grado CARDUCCI-TREZZA Sede Centrale -Via Carlo Santoro n. 18 Numero alunni coinvolti : 180 Classe III Sezione F L orchestra Primavera della Scuola costituita da alunni del corso F Il Coro della Scuola I piccoli cantori (classi prime sezioni A, C, F e G e classi seconde sezioni B, F E G) Il gruppo flauti (classi seconde sezioni C, F e G e terze sezioni C ed F) Docenti referenti: Alfano Maria, De Maio Giuseppe, Pellecchia Maurizio, Della Corte Cristiano ( Strumento Musicale) Bisogno Trofimena ( Tecnica), Paolillo Annamaria ( Sc. Mat.), Siani Lucia (Musica) Chiesa delle Anime del Purgatorio Oltrepassato il Duomo, procedendo lungo il corso Umberto I, in direzione San Francesco, dopo poche centinaia di metri, sulla destra, incontriamo la chiesa delle Anime del Purgatorio con un ampio sagrato che, un tempo, doveva assicurare la distanza dal prospiciente convento di San Giovanni che ospitava le monache clarisse. La chiesa, in stile barocco, non è molto grande, ma, grazie alle delicate tinte pastello, dà una sensazione di grande respiro. È costituita da una sola navata con tre cappelle su ciascun lato, una

2 crociera con due altari laterali ed un abside; una balaustra in marmo, riccamente decorata, separa l altare maggiore e la zona destinata al clero da quella destinata ai fedeli La chiesa fu edificata nel 1753 poiché l oratorio della congrega degli Artisti (artigiani) era ormai insufficiente per celebrare le numerosissime messe, e consacrata nel 1755 dal vescovo Nicolò Borgia. Tale avvenimento è ricordato da una lapide che si trova sulla parete di destra. Il canonico Avallone, che resse la chiesa dal 1843 al 1903, si adoperò per abbellirla; fece un pavimento nuovo, coprì di marmi i pilastri laterali e la arredò con un organo di pregevole fattura. Dopo la seconda guerra mondiale, mentre tutte le altre confraternite cavesi diminuivano o addirittura cessavano la loro attività, l arciconfraternita del Purgatorio, grazie al suo instancabile segretario Eugenio Teneriello ( ), mantenne un attività sempre intensa. Il terremoto del 1980 ha arrecato gravi danni sia all Oratorio che alla Chiesa delle Anime del Purgatorio; entrambi sono stati chiusi al culto per molti anni. Solo nel 1997, dopo un lungo lavoro di restauro, la chiesa è stata, finalmente, riaperta al culto. Scuola Secondaria di 1 grado CARDUCCI-TREZZA Sede Coordinata Pregiato

3 N. alunni partecipanti: 25, classe terza sezione D Docenti referenti: Pisapia Maria Pia (Sostegno), Troiano Immacolata (Sc. Mat.) Chiesetta Sanctae Mariae de Verginibus. Attraversando l abitacolo e qualche zona campestre si perviene a Pregiatello, un appendice del villaggio, aggrappata sul fianco del Monte Castello in ottima posizione panoramica. Nelle antiche carte la località è citata come accanto alla fontana. Le poche case si stringono intorno alla chiesetta, costruita nel 1592 come si evince dall atto notarile custodito presso l archivio parrocchiale di San Nicola di Pregiato. Il vescovo ringrazia i fedeli che, per la comodità di tutti gli abitanti della contrada, specie per quelli di età avanzata o che per altre fisiche indisposizioni non possono intervenire alla santa messa nella chiesa parrocchiale, hanno costruita la cappella dedicata a Sanctae Mariae de Verginibus. Il benefattore Giulio Coronato assegnò dieci ducati di carlini d argento da consegnare ogni anno al cappellano, ottenendone lo ius di patrocinio per sé e per i suoi eredi e garantendo la manutenzione della struttura. Si impegnava, altresì, ad offrire alla chiesa

4 cattedrale, ogni anno nel giorno della visitazione della Beata Vergine una libbra di cera candida. Nella cappella vi sono due tele, oggetto di restauro da parte degli alunni della scuola media Carducci-Trezza, una rettangolare raffigurante la Madonna Delle Grazie con San Francesco D Assisi e San Francesco Di Paola, e l altra ovale avente per soggetto il Padreterno. Collegano Pregiatello con la piazza Marco Galdi di Pregiato degli scaloni ricoperti con basoli di pietra vesuviana realizzati nel 1867 sotto l amministrazione Trara-Genoino. Da Pregiatello in breve tempo si può raggiungere la pineta La Serra e la Chiesa di Santa Maria a Toro. Scuola Secondaria di 1 grado CARDUCCI-TREZZA Sede staccata San Pietro N. alunni coinvolti 45; classi terze sezioni H ed I Docenti referenti: Casilli Lucia ( Lettere) Cuccurullo Anna ( Sc. Mat) Ferraioli Raffaella ( Lettere) Landi M. Alfonsina ( arte) Landi Maria Rosaria ( Sostegno) La Chiesa di San Pietro a Siepi domina la frazione situata su una collinetta della città di Cava de Tirreni. Essa risale all XI sec., precisamente al 1169, quando il casale di Siepi divenne più popolato ed operoso. Si eleva maestosa con la sua lineare facciata che presenta un bel portale con due affreschi raffiguranti i Santi Apostoli Pietro e Paolo; equilibrate e armoniose sono le proporzioni tra larghezza e altezza. Non si conosce il nome del progettista. La Chiesa di San Pietro a Siepi

5 La Chiesa è a croce latina, con tre navate e otto cappelle laterali; è lunga 42 metri e larga 27 metri. Inizialmente in stile romanico, nel corso dei secoli ha subito molti rimaneggiamenti e ristrutturazioni; l ultimo intorno al Conserva importanti opere del 1500, come i bassorilievi in marmo della sacrestia e l altorilievo di Santa Maria della Catena sull altare a Lei dedicato nella navata sinistra, un bel crocefisso in legno del 1600 realizzato dallo scultore Giacomo Colombo e un soffitto di grande effetto del XVIII sec.; imponente, inoltre, è l altare, anch esso del 1700, in marmo intarsiato, e pregevoli sono gli stucchi che decorano tutta la Chiesa. La Chiesa viene edificata tra il 1169 e il 1172 ad opera di un notabile salernitano, probabilmente proprietario di una vasta zona di Cava a monte, Pietro Mandarino o Mandarino, che ne ottiene il permesso dall Arcivescovo di Salerno Romualdo, versando una cospicua somma in denaro in favore della mensa arcivescovile salernitana. In seguito alla morte del notabile e dei suoi discendenti, tutto diventa proprietà di un dottore in filosofia Giovanni Pinto, come risulta da documenti del 1317, dopo un lungo periodo di controversie amministrative fra varie diocesi, la Chiesa passa sotto la giurisdizione dell Abbazia di Cava. La Chiesa viene consacrata al culto il 29/06/1172 da Monsignor Carmignano, vescovo di Cava. Su un bassorilievo in marmo del 1500, incastonato nella cappella dell Addolorata di fianco all altare, il fondatore viene raffigurato come un nobile cavaliere del Cinquecento, dall aspetto forte, atletico e risoluto, con uno sguardo fermo e fiero.