ICONA DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA DI SAN PAOLO NEL DUOMO DI MONREALE

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2 ICONA DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA DI SAN PAOLO NEL DUOMO DI MONREALE Paolo immerso nel fonte battesimale. Alla sua destra Anania, che con la mano destra versa l'acqua sul capo di Paolo, mentre con la sinistra tiene i santi Libri del Vangelo. Lo sguardo di Paolo è rivolto verso il Vangelo e, con la gestualità delle mani, mostra la sua accoglienza. Assiste al battesimo un diacono vestito con il simbolo del suo servizio, l'incensiere, e nella mano sinistra, un cero acceso. Un fascio luminoso scende dal semicerchio posto in alto, cioè da Dio, e raggiunge l'orecchio di Paolo. Il raggio indica il percorso che sta facendo la colomba dello Spirito. L'icona del battesimo di Paolo ci offre la possibilità di poter leggere e vedere i sacramenti della iniziazione cristiana: - le acque del battesimo sommergono l'apostolo e ne lasciano intravedere il corpo. - il fonte in cui Paolo riceve la vita nuova ha un chiaro riferimento al calice della eucarestia. - lo Spirito, che come colomba discende sull'apostolo, lo conferma nella fede dell'annuncio ricevuto. L'iconografia sottolinea anche come l'evento sacramentale dell'iniziazione cristiana - battesimo, eucarestia e unzione dello Spirito - sia piena partecipazione al mistero pasquale di Cristo, ciò è chiaramente simboleggiato dalla candela che il diacono tiene in mano. Saulo, ormai partecipe del mistero di Cristo, è uomo nuovo e proprio per questo a lui viene dato il nome nuovo: Paolo. 2

3 DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO SERVIZIO DIOCESANO PER IL CATECUMENATO 2011/2012 3

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5 Introduzione Ogni anno, diverse parrocchie della diocesi sono sempre più interessate ad accompagnare qualche persona che chiede di diventare cristiana, sollecitando un attenzione nuova, a cui non siamo ancora abituati, ed esprimendo un esigenza di adesione che richiede adeguata accoglienza. Intuiamo che non possiamo parlare con questi giovani e adulti come se parlassimo con bambini cresciuti, con una catechesi che non sappia farsi carico della loro vita e non risponda alle loro attese di verità e di autenticità. Ci rendiamo conto che non possiamo accompagnarli verso i sacramenti della iniziazione cristiana per abbandonarli a se stessi il giorno dopo e non possiamo tenerli ai margini della nostra vita ecclesiale. Siamo consapevoli che con la presenza di questi nuovi fratelli che ci chiedono di condividere la fede, le nostre comunità parrocchiali hanno bisogno di purificarsi di molte incrostazioni storiche e di puntare all essenziale per rendere visibile il volto di Cristo risorto. È a tutti chiaro che non possiamo andare in ordine sparso e sentiamo il bisogno di un coordinamento diocesano che tracci un percorso da tutti percorribile e che impedisca la contro testimonianza di andare alla ricerca di sconti o di amicizie a spese del vangelo. Risulta, pertanto, necessario dare inizio ad una nuova realtà pastorale che si faccia carico di queste esigenze e che promuova, nella logica della pastorale integrata, la sensibilità di tutta la Chiesa diocesana. 5

6 È un opportunità che gli eventi della vita e lo Spirito offrono a tutti noi per riscoprire la maternità della Chiesa che genera nuovi figli e li accompagna nella loro crescita, ristrutturando la totalità della vita pastorale. Inoltre, ai catecumeni si affiancano, spesso, alcuni che, pur essendo battezzati, si sono allontanati dalla fede e dalla vita ecclesiale e dopo un certo lasso di tempo, per vari motivi e circostanze, chiedono di essere reiniziati nella logica della fede e nella vita ecclesiale; pur non essendo, dal punto di vista sacramentale, dei catecumeni, il loro percorso di avvicinamento non può allontanarsi molto dalla logica catecumenale. Si tratta di delineare un progetto pastorale, e non solo catechistico, semplice ed essenziale, che abbia momenti parrocchiali e momenti diocesani e che sia efficace per favorire quello che già lo Spirito ha messo in moto: l incontro con Cristo nella Chiesa. Infine, il catecumenato, con la sua logica e le sue tappe, può essere la chiave di volta per abbandonare forme di vita pastorale che ormai risultano anacronistiche e fuori luogo, e tracciare un nuovo sentiero di evangelizzazione fresco e genuino. L esigenza di una nuova evangelizzazione bussa alle porte delle nostre parrocchie e ci chiede il coraggio e l estro della Chiesa apostolica, che ha saputo strutturare quello che noi chiamiamo catecumenato, un serio accompagnamento all incontro con il Signore. Questa nuova esigenza pastorale richiede ai presbiteri e a tutti gli operatori pastorali una nuova logica e la nascita, nelle nostre parrocchie, di nuove figure ministeriali che non possono essere improvvisate. 6

7 DISPOSIZIONI PASTORALI Il «Servizio diocesano per il Catecumenato» viene costituito, dal Vescovo Mons. Domenico Mogavero, come uno dei settori dell Ufficio Catechistico Diocesano, affidato alla responsabilità del direttore pro tempore. Il «Servizio diocesano per il Catecumenato», per la realizzazione del suo servizio pastorale, collabora, secondo le necessità, con tutti gli uffici e le realtà pastorali presenti in diocesi. Il «Servizio diocesano per il Catecumenato» svolge le seguenti funzioni: dare informazioni e proporre orientamenti alle parrocchie; sensibilizzare i parroci e i laici della diocesi; monitorare la situazione della diocesi in ordine all accoglienza e all evangelizzazione di coloro che desiderano diventare cristiani; programmare e curare la formazione degli accompagnatori-catechisti; elaborare i criteri per la scelta dei padrini; seguire assiduamente la formazione dei catechisti/accompagnatori, dei parroci e dei padrini; mettere in circolo le diverse esperienze ecclesiali e personali dei catecumeni. Il «Servizio diocesano per il Catecumenato», ogni anno, offre alle parrocchie un cammino di formazione catechetica/pastorale per i catechisti/accompagnatori dei catecumeni. 7

8 I catecumeni - adulti, giovani o ragazzi dai 7 ai 14 anni - sono persone che non hanno ricevuto nessuno dei sacramenti della iniziazione cristiana; la loro iniziazione cristiana ha come punto di arrivo la recezione unitaria dei tre sacramenti - Battesimo, Cresima ed Eucaristia -, che sono anche un punto di partenza per la sequela di Gesù Cristo dentro la vita della Chiesa. L itinerario di fede dei catecumeni si svolge nella parrocchia dove è avvenuto il dialogo di accoglienza, con modalità differenti da persona a persona, poiché è rivolto non soltanto a introdurre alla vita cristiana, ma anche ad inserire in una comunità cristiana concreta. Secondo quanto è indicato nel RICA, tutto il cammino catechistico e liturgico di coloro che desiderano diventare cristiani è scandito dentro la vita della comunità parrocchiale; ogni parrocchia dovrà, quindi, pensare ad un itinerario completo, decisamente contestualizzato dentro la sua storia, strutturato secondo i tempi della vita liturgica. Ogni parrocchia dovrà tenere presenti i seguenti criteri: - attenzione al Singolo, in quanto ciascun catecumeno ha esigenze proprie ed ha bisogno di un cammino personalizzato; - la pedagogia divina e il rifiuto della logica efficientistica; - la pedagogia ecclesiale che rigenera la sua fede donandola; - la libertà personale, permettendo alle persone anche periodi di ripensamento e di ritorno. Tuttavia a livello diocesano, alcuni passaggi offrono l opportunità di fare un esperienza più piena 8

9 e completa di Chiesa, sotto la presidenza del Vescovo. Nei tempi precatecumenato, catecumenato, mistagogia - che scandiscono il cammino che la Chiesa offre a coloro che chiedono di diventare cristiani, in forma schematica, viene indicato che cosa è opportuno realizzare in parrocchia e cosa è opportuno vivere nella comunione diocesana. NEL PRECATECUMENATO In Parrocchia Tempo per una serena e cordiale accoglienza che dia modo al Parroco di conoscere i motivi della sua richiesta e il suo mondo di provenienza (anche con più incontri). Le motivazioni, che spingono una persona a chiedere di diventare cristiana, possono essere improprie o non adeguate - matrimonio con un cattolico, adeguarsi al nuovo contesto sociale in cui si è scelto di vivere, fare da padrino, ecc. -, richiedono pazienza e sapienza per un cammino di purificazione. È responsabilità del parroco, in questo tempo, individuare un cammino di purificazione delle motivazioni e far maturare la disponibilità alla sequela Christi; scegliere un catechista/accompagnatore e un gruppo ecclesiale a cui affidare il futuro catecumeno; informare la comunità parrocchiale di questa presenza e della responsabilità di accogliere ed accompagnare un fratello che chiede di incontrare il Signore. 9

10 In Diocesi La segnalazione all UCD, da parte del parroco, prima della liturgia di inizio del nuovo anno pastorale, del nome di Colui che chiede di diventare cristiano e del Catechista che viene scelto come accompagnatore e a cui viene affidato il candidato. Un momento di accoglienza, all inizio dell Avvento, in contesto non liturgico, in cui vengono presentati al Vescovo, i catechisti e coloro che desiderano intraprendere il catecumenato. Rito di ammissione al catecumenato, in Cattedrale, così come previsto dal RICA. NEL CATECUMENATO In parrocchia Il Catecumenato durerà non meno di due anni e sarà scandito da colloqui periodici con il parroco, incontri settimanali con i catechisti/accompagnatori e l inserimento in un piccolo gruppo, dove è possibile fare esperienza di vita cristiana quotidiana (gruppo famiglie, gruppo giovani, movimento, associazione ). L itinerario catecumenale segue le disposizioni del RICA e pertanto prevede, dopo un periodo di accoglienza e di prima evangelizzazione, un tempo adeguato di catechesi e di iniziazione alla vita cristiana con tutti i riti propri del catecumenato: esorcismi, benedizioni, unzione. 10

11 Durante la Quaresima del secondo anno, con la comunità parrocchiale, si accompagnano gli eletti, che entrano nel tempo dell illuminazione e della purificazione, con una preparazione più intensa scandita dalla celebrazione dei riti prescritti nel RICA: scrutini, consegna del Credo e del Padre Nostro. Verso la conclusione del tempo dell illuminazione (gennaio del secondo anno di catecumenato), dopo una verifica fatta dal parroco con i catechisti, si inviteranno i catecumeni a presentare personalmente domanda al Vescovo per essere ammessi, nella Veglia Pasquale, ai sacramenti della iniziazione. In diocesi Un ritiro per i catecumeni e gli accompagnatori-catechisti all inizio del cammino (nel primo anno) e un ritiro alla fine del cammino. Un colloquio finale, con il responsabile diocesano, per verificare le intenzioni, le condizioni per celebrare i sacramenti e per richiedere l iscrizione del nome nel registro di coloro che saranno battezzati nella Veglia pasquale (oltre al registro parrocchiale vi sarà un registro diocesano). Un ritiro diocesano, con il Vescovo o un suo delegato, per l elezione o chiamata definitiva al battesimo. La celebrazione dei sacramenti dell iniziazione cristiana in cattedrale nella Veglia pasquale. 11

12 NEL TEMPO DELLA MISTAGOGIA In parrocchia Il cammino di formazione continua per tutto il tempo pasquale, con la mistagogia e l accompagnamento del neofita che ora è affidato non solo ai catechisti/accompagnatori, ma a tutta la comunità parrocchiale e diocesana. In diocesi Nella prossimità della Pentecoste o nella Veglia di Pentecoste, una celebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta del Vescovo, concelebrata da tutti i parroci che hanno seguito un catecumeno, adesso neofita, ad accogliere il dono della fede, con i padrini e i catechisti. 12

13 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO - Rito Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA). - CEI, Le tre note sulla Iniziazione Cristiana (1997, 1999, 203). - CEI, Questa è la nostra fede. Nota pastorale sul primo annuncio, CEI, Lettera ai cercatori di Dio, BIBLIOGRAFIA DI BASE - G. BENZI E T. GIUNGI (a cura di), Diventare Cristiani. L'iniziazione cristiana tra problemi e ricerca di nuove vie, LDC, Torino A. FONTANA, Itinerario Catecumenale con gli adulti, LDC, Torino A. LAURENTIN M. DUJARIER, Il Catecumenato. Fonti neotestamentarie e patristiche. La riforma del Vaticano II, Dehoniane, Bologna P. SARTOR, Per conoscere e vivere il catecumenato, San Paolo, Milano A cura dell Ufficio Catechistico Diocesano 13

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