MUSEO DELL INDUSTRIA E DEL LAVORO E. BATTISTI FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE BILANCIO PREVENTIVO DAL AL

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1 MUSEO DELL INDUSTRIA E DEL LAVORO E. BATTISTI FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE BILANCIO PREVENTIVO DAL AL ENTRATE ORDINARIE Entrate attività culturale e sedi museali: - Bigliettaggio Rodengo Saiano Affitto spazi Rodengo Saiano Bigliettaggio Cedegolo Merchandising Rodengo Saiano e Cedegolo Proventi mostre temporanee e convegni Contributi su progetti Donazioni Contributi Ministero Università e Ricerca Contributi Enti locali: - Comune di Brescia Provincia di Brescia Comune di Rodengo Saiano Comune di Cedegolo Comunità Montana di Valle Camonica Contributi Fondatori promotori: - Comune di Brescia Provincia di Brescia Università di Brescia A2A S.p.A Fondazione Luigi Micheletti * Fondazione Civiltà Bresciana * Comune di Rodengo Saiano Comune di Cedegolo Comunità Montana di Valle Camonica Contributi Soci Fondatori e Sostenitori - AIB Totale

2 MUSEO DELL INDUSTRIA E DEL LAVORO E. BATTISTI FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE BILANCIO PREVENTIVO DAL AL USCITE ORDINARIE Costi attività culturale: - Comunicazione, promozione e marketing Pubblicazioni Progetti Produzioni e realizzazioni mostre Costi sedi museali: - Museo del Ferro S. Bartolomeo Museo dell Energia Idroelettrica di Cedegolo MusIL, sede di Rodengo Saiano Spese generali: - Segreteria Amministrazione Adempimenti contabili e fiscali Compenso cariche sociali e rimborsi spese Utenze e spese sede Conservatore part time Spese tecniche sedi museali Direttore Responsabile didattica Responsabile informatica/comunicazione Responsabile progetti e networking Gestione collezioni/documentazione e archivio Totale

3 Nota esplicativa al Bilancio Preventivo 2017 Le sedi museali Sede Centrale La vera novità dell anno 2017 sarà costituita dall avvio della costruzione della sede centrale nel sito dell ex Metallurgica Tempini, area Comparto Milano. Se non sorgeranno nuovi ostacoli e imprevisti, e la prudenza è d obbligo considerata la vicenda precedente, la vita della Fondazione cambierà radicalmente a fronte di tale realizzazione, ancor prima che sia completata e resa disponibile. In merito esistono varie ipotesi sulla tempistica che non ci pare di dover esaminare in questo momento, limitandoci a segnalare che il progettista (arch. Klaus Schuwerk) prevede due anni dall avvio del cantiere, per quel che riguarda la realizzazione delle opere e degli impianti. Il ruolo della Fondazione, sulla base dell Accordo di Programma dell 11 marzo 2005, tuttora vigente, concerne la progettazione e la realizzazione degli allestimenti; è evidente però che, specie in un museo dell industria (ma non solo), la relazione tra le opere, gli impianti e gli allestimenti è molto stretta. In ragione di ciò e al fine di svolgere una intensa attività di promozione della sede principale del musil l attività della Fondazione per il prossimo anno sarà concentrata sulla predisposizione del progetto allestitivo da condividere con tutti i possibili portatori di interesse, a partire ovviamente dal Comune di Brescia che sarà proprietario della struttura mentre Fondazione musil l avrà in gestione per 55 anni. In base a una decisione assunta prima che l iter realizzativo venisse bloccato per alcuni anni la Fondazione aveva già individuato nell arch. Klaus Schuwerk la figura di riferimento anche per gli allestimenti, di qui, tra l altro, il ruolo che lo stesso ha avuto nella sede di Rodengo Saiano. E per altro evidente che la natura stessa del museo e la complessità delle funzioni che sarà chiamato a svolgere impongono la creazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare a cui è demandato, anche attraverso le interlocuzione a cui si è accennato, la definizione del progetto museologico e le connesse problematiche gestionale. Da questo punto di vista l anno 2017 sarà cruciale per delineare la fisionomia della struttura principale del musil. L operatività del gruppo di lavoro, coordinato dalla direzione musil, è assicurata dalle risorse previste dall Adp e stanziate da tempo da parte della Provincia di Brescia. Oltre al già citato arch. Schuwerk si segnala la presenza nel gruppo di lavoro del prof. Massimo Negri tra i più qualificati museologi a livello europeo. La tempistica prevede che entro il 2017 venga definito il progetto di allestimento della sede centrale, almeno per quel che riguarda i due lotti che verranno messi in gara. L obiettivo della Fondazione da perseguire contestualmente è di trovare le risorse per completare il progetto complessivo, almeno per quanto riguarda gli spazi originariamente previsti per il musil, lasciando fuori evidentemente la sezione che doveva essere destinata alla biblioteca comunale. 3

4 Museo dell energia idroelettrica di Cedegolo Il museo di Cedegolo, il primo a essere inaugurato nel 2008 per quel che riguarda le strutture facenti capo a Fondazione musil, ha registrato recentemente, grazie in ultimo al progetto Sim sostenuto da Fondazione Cariplo e con capofila musil, un salto di qualità di grande portata e su cui pochi avrebbero scommesso. In pratica rispetto alla situazione esistente all inaugurazione, gli spazi espositivi e per attività culturali varie sono stati raddoppiati e il disegno complessivo è stato per l essenziale completato. Il che dovrebbe essere di buon auspicio anche per la sede musil di Brescia. Gli obiettivi principali da perseguire nel 2017 concernono il consolidamento e ampliamento dell offerta culturale, puntando su mostre temporanee che possano essere attrattive nei confronti, in particolare, del turismo estivo. A tal fine le due sale espositive ricavate nel secondo piano dell edificio e nel vasto sotterraneo da poco recuperato e allestito hanno potenzialità non ancora del tutto sfruttate. Per quel che riguarda l utenza scolastica, tenendo conto del limite oggettivo costituito dalla distanza dai principali centri urbani, la strategia da perseguire è quella diversificare l abbinamento tra la visita al museo e a altre realtà di interesse culturale o naturalistico della valle. Il che rimanda al ruolo che il musil può svolgere, anche per la sua posizione super partes, nei confronti della numerose ma spesso poco dialoganti strutture culturali e associative di un territorio che nel corso degli ultimi due decenni ha cambiato completamente volto, realizzando una transizione post industriale verso orizzonti ancora indefiniti. Sede musil di Rodengo Saiano Riteniamo che anche per questa realtà il 2017 segnerà una svolta non essendoci le condizioni per consolidare una presenza che sin dall inizio era condizionata dal sub comodato a breve termine con il Comune di Rodengo. Nel disegno formulato oltre 10 anni addietro tale struttura avrebbe dovuto fungere da magazzino temporaneo rispetto alla realizzazione delle sede centrale. Nel corso degli anni, a fronte del protrarsi dei ritardi o anche alla prospettiva che la sede di Brescia non venisse realizzata, si è deciso di fare di Rodengo la principale vetrina del musil. Dal nostro punto di vista, ovviamente opinabile, tale scelta ha avuto successo su almeno due versanti, la costruzione di un rapporto importante con numerose imprese industriali se non con il mondo imprenditoriale bresciano nel suo complesso che costituisce il referente principale e obbligato per un museo che, in primo luogo, si prefigge di raccontare l industrializzazione di uno degli epicentri della manifattura italiana e europea; oltre a ciò, altrettanto strategico per la vita futura del musil, è stata la valorizzazione del patrimonio, sia di reperti che di immagini fisse e in movimento, il costituirsi di una équipe di giovani appassionati e competenti che, con pochissime risorse, hanno creato laboratori e sperimentato forme concrete e coinvolgenti di alternanza scuola lavoro. Per il 2017 la prospettiva è di sfruttare ancora al meglio le 4

5 potenzialità della struttura, avviando nel contempo le operazioni per il trasferimento delle collezioni. Museo del ferro di San Bartolomeo Il museo del ferro è entrato nella gestione della fondazione a seguito dell Adp del 2005 dopo che era stato istituito da Fondazione civiltà bresciana, proprietaria dell edificio; per alcuni anni i tentativi di portarlo ad un grado adeguato di funzionamento non sono approdati a risultati soddisfacenti, nonostante i significativi interventi realizzati per valorizzare la parte idraulica, di grande interesse storico, e la creazione di laboratori all interno del museo. La principale criticità è derivata dalla scarsa interazione con il contesto. Nel 2016 si sono però poste le basi per una svolta che comincia già a dare i suoi frutti. Utilizzando un progetto Cariplo e un altro seppure minore progetto regionale si sono stabiliti rapporti ottimi con il quartiere, attraverso il suo Consiglio, e con le numerose scuole presenti nel territorio o nelle immediate vicinanze. Il passo ulteriore sarà quello di rafforzare i rapporti con alcuni importanti realtà manifatturiere e aziende collocate, in certi casi da molti decenni, all interno del quartiere di San Bartolomeo, periferico rispetto alla città ma ricco di storia, anche per la sua posizione all imbocco della Val Trompia. Nel 2017 ci si prefigge di arrivare ad una apertura regolare del museo, facendone un luogo ospitale verso le iniziative e attività culturali in senso lato della comunità locale. La gestione La gestione del sistema museale, formalmente non riconosciuto come tale, ma nei fatti esistente e pienamente operante, risente della mancanza di certezza nei finanziamenti ordinari, ciò costringe a navigare a vista, cercando di reperire risorse, anche modeste, grazie a progetti e singole iniziative, incluso l affitto degli spazi, come avvenuto in modo significativo nel caso di Rodengo Saiano. Un tema che dovrà essere tenuto attentamente in considerazione nella realizzazione e distribuzione degli spazi nella sede centrale. Per quanto riguarda le suddette entrate ordinarie per il 2017 è da prevedere una criticità sul fronte del finanziamento Miur dato che la Tabella risulta modificata in corso d opera con un taglio non ulteriormente motivato e ancora da definire nello specifico. Tale taglio in piena controtendenza rispetto a molti annunci fatti in tema di sviluppo della cultura tecnico-scientifica dovrebbe essere compensato dalla conferma del contributo erogato nel 2016 da parte del Comune di Brescia, dopo vari anni di mancati versamenti. Oltre ai contributi ordinari, legati ai versamenti dei soci fondatori del musil, l altra principale voce di entrata è quella dei progetti, principalmente il progetto di allestimento della sede centrale e il progetto Cariplo Un giacimento culturale a cielo aperto, capofila musil, incardinato sul museo del ferro. Altri progetti minori sono previsti sul fronte Regione Lombardia, mentre per i progetti europei, in cui pure musil è presente, anche se non come capofila, non è possibile al momento fare 5

6 previsioni. Tra le realizzazioni previste per il 2017 si segnala il potenziamento dei laboratori sulle tre sedi operative, avviandoli anche al museo del ferro, e lo sviluppo in modo sistematico dell attività di alternanza scuola lavoro. Saranno anche prodotte le prime storie d impresa targate musil, una collana potenzialmente importante per far conoscere una realtà, innanzitutto manifatturiera, tanto rilevante quanto poco conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori. E stata altresì avviata la costruzione di un osservatorio sul made in Italy che potrà svilupparsi se altre realtà, universitarie e non, aderiranno alla proposta. Nel 2017 le sedi museali ospiteranno alcune mostre in via di definizione, tra queste sono di particolare importanza quelle costruite in casa, grazie al lavoro di dipendenti e collaboratori. Si cita in merito la mostra su Osvaldo Cavandoli, geniale disegnatore di origini bresciane, che dopo alcune tappe locali andrà anche all estero. Come noto un patrimonio di grande rilievo nell ambito delle collezioni è costituito da fondi cinematografici al cui implemento concorre il Concorso Gavioli per documentari sul mondo del lavoro che nel 2017 giungerà alla sua X edizione, con un incremento costante della partecipazione. Si segnala infine che tra la fine dell anno e inizi 2017 verrà pubblicato un primo depliant illustrativo di forte impatto sul rilancio della sede centrale del musil, in contemporanea con il Report che illustra i venti anni di attività del Micheletti Award, che ha consentito di stabilire una notevolissima rete di musei dell industria, tecnica e storia in tutta Europa. Il Direttore Generale Pier Paolo Poggio 6

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