SERVIZIO INFRASTRUTTURE MOBILITA' SOSTENIBILE, PATRIMONIO ED EDILIZIA IL DIRIGENTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SERVIZIO INFRASTRUTTURE MOBILITA' SOSTENIBILE, PATRIMONIO ED EDILIZIA IL DIRIGENTE"

Transcript

1 PROT /6/2015 SERVIZIO INFRASTRUTTURE MOBILITA' SOSTENIBILE, PATRIMONIO ED EDILIZIA IL DIRIGENTE Premesso che la Provincia deve approvare il piano di prelievo in forma selettiva del capriolo (Capreolus capreolus) e del daino (Dama dama) per la stagione relativo agli Ambiti Territoriali di Caccia RE3 e RE4 e ad alcune Aziende Venatorie; Visti: - la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche e integrazioni; - l'art. 56 della Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 "Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria" e successive modifiche e integrazioni; - il Regolamento Regionale 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia Romagna"; - il "Piano faunistico venatorio provinciale ", approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 22 del 30 aprile 2008 e prorogato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 32 del 18 aprile 2013 "Proroga del Piano faunistico venatorio 2008/2012 in attuazione della Delibera dell'assemblea legislativa dell'emilia Romagna n. 103 del 16 gennaio 2013"; - la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 56 del 12 giugno 2014 "Aggiornamento 2014 Piano faunistico venatorio provinciale" con la quale sono state fissate le nuove densità obiettivo degli Ungulati; - il parere dell'i.s.p.r.a. (prot. n del 15/06/2014) sull'aggiornamento 2014 del Piano faunistico venatorio provinciale, con il quale l'i.s.p.r.a. esprime parere favorevole all'aggiornamento 2014 del Piano faunistico e condivide gli indirizzi stabiliti per i Cervidi; - il "Protocollo tecnico tra la Provincia di Reggio Emilia e l'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale per la definizione delle modalità di acquisizione dati e stesura dei piani di prelievo selettivo del capriolo e del daino", approvato dal Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia con provvedimento prot. n /2015 del 15/05/2015 (rif. prot. I.S.P.R.A. n del 05/05/2015); - il Provvedimento del Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia prot. n /2015 del 16 giugno 2015 con il quale è stato approvato il Calendario venatorio provinciale per la stagione ;

2 - il Provvedimento del Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia prot. n /2015 del 19 giugno 2015 con il quale è stata approvata la nuova perimetrazione dei Distretti di gestione faunistico-venatoria di tutte le specie di ungulati; - le proposte dei Consigli direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia RE3 e RE4 e delle seguenti Aziende Faunistico Venatorie, ai sensi dell'art. 11, comma 3, del R.R. n. 1/2008, pervenute alla Provincia con le modalità previste dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a. e tendenti a ottenere l'approvazione dei piani di prelievo selettivo del capriolo e del daino ai sensi dell'art. 11, comma 4, del R.R. n. 1/2008: - Cà del Vento - Canossa - Visignolo - Ventasso - Strambiana - Vendina Lupo - Monte Evangelo - Pianzo - San Giovanni di Querciola - le proposte delle A.T.V. San Valentino e Viano San Pietro ai sensi dell'art. 5, comma 5, del R.R. n. 1/2008, pervenute alla Provincia con le modalità previste dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a.; Considerato che il vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale (D.C.P. n. 22/2008, prorogato con D.C.P. n. 32/2013 e aggiornato per quanto riguarda le densità obiettivo degli ungulati con D.C.P. n. 56/2014), per quanto concerne gli ungulati, prevede il raggiungimento di differenti densità obiettivo nei distretti di gestione dei comprensori omogenei e che pertanto in sua attuazione si è provveduto a definire le densità obiettivo delle diverse specie di ungulati (nello specifico per il capriolo e il daino) per ognuna delle aree di censimento e prelievo che compongono i distretti stessi e che pertanto il piano di prelievo di cui al presente atto da attuazione agli indirizzi contenuti nel vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale per il raggiungimento delle densità obiettivo; Dato atto che la perimetrazione dei distretti di gestione e la suddivisione in aree di censimento e prelievo è depositata in formato digitale presso l'u.o. Vigilanza, cacca, pesca e forestazione della Provincia; Considerato che la a nuova perimetrazione dei distretti (C1, C2, C3, C4, C5, M1, M2, M3) per la gestione faunistico-venatoria di tutte le specie di ungulati ricomprese al loro interno, disposta con Provvedimento del Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia prot. n /2015 del 19 giugno 2015, interessa i comprensori faunistici omogenei C2 (Collina) e C3 (Montagna); Atteso che le Provincia, su proposta dei Consigli direttivi degli Ambiti Territoriali di Caccia RE1 e RE2, suddividerà il territorio del Comprensorio faunistico omogeneo C1 (Pianura) in distretti per la gestione faunistico venatoria degli ungulati in tempo utile per l'avvio del prelievo invernale del capriolo in aree non vocate da vigente Piano faunistico venatorio provinciale;

3 Ritenuto pertanto opportuno rimandare ad atto successivo il piano di prelievo del capriolo nelle aree non vocate da vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale, corrispondenti al Comprensorio faunistico omogeneo C1 (Pianura) e ai distretti C4 e C5 del Comprensorio faunistico omogeneo C2 (Collina); Considerato che nel periodo marzo-aprile 2015 sono stati effettuati i censimenti degli ungulati secondo le metodologie previste dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a.; Considerato che dai censimenti dell'anno 2015 risulta presente una popolazione provinciale complessiva di caprioli negli otto distretti di gestione dei comprensori C2 e C3, calcolata secondo i criteri contenuti nel Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a., di capi; Considerato che caprioli, sono stati conteggiati nell anno 2015 all'interno dei sei distretti di gestione collinari e montani (1C, 2C, 3C, 1M, 2M, 3M) oggetto del presente piano di prelievo; Considerato che 879 caprioli sono stati conteggiati nell anno 2015 nelle aree non vocate da vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale dei due distretti di pianura (4C e 5C) appartenenti all'atc RE3; Considerato che dai censimenti dell'anno 2015 risulta inoltre presente una popolazione provinciale di daino, nei distretti di gestione collinari e montani dei comprensori C2 e C3, calcolata secondo i criteri contenuti nel Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a., di 995 capi; Dato atto che i risultati dei censimenti dell'anno 2015 e le proposte di prelievo del capriolo e del daino per la stagione formulate da parte dei soggetti gestori, Ambiti territoriali di caccia e Aziende venatorie, sono state trasmesse alla Provincia con le modalità previste dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a.; Dato atto che già nella stagione venatoria è stata sperimentata con successo l'introduzione dell'utilizzo di munizioni senza piombo nella caccia di selezione al cervo e che tale sperimentazione ha permesso di realizzare il 25% del piano di prelievo con munizioni atossiche; Ritenuto pertanto di dover procedere nella direzione di una graduale introduzione dell'utilizzo di munizioni senza piombo, anche nella prospettiva di stimolare le disponibilità di mercato, nella caccia di selezione agli altri ungulati prevedendo di sperimentare l'utilizzo di tali munizioni anche per la caccia di selezione al capriolo e al daino; Ritenuto opportuno che gli Ambiti Territoriali di Caccia RE3 e RE4 prevedano opportune forme di incentivo ai cacciatori che utilizzano munizioni senza piombo nella caccia di selezione al capriolo e al daino; Ritenuto di dover rimodulare le proposte di prelievo del capriolo e del daino per la stagione formulate da parte dei soggetti gestori, Ambiti territoriali di caccia e Aziende venatorie, al fine di recepire le indicazioni contenute nel Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a. per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale;

4 Ritenuto che il piano di prelievo del capriolo e del daino per la stagione così ridefinito permetta di perseguire gli obiettivi fissati dal vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale e di stabilizzare la presenza delle specie su valori percentuali di densità compatibili con l'ambiente e con la salvaguardia delle specie; Ritenuto altresì che il piano oggetto del presente atto riesca a indirizzare il prelievo principalmente nei territori che hanno evidenziato i maggiori problemi di compatibilità con le attività produttive, con particolare riferimento alle produzioni agricole che più risentono dei danni provocati dalla presenza degli ungulati; Considerato che, come previsto dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a., "il rispetto delle procedure relative sia alla realizzazione dei conteggi sia alla definizione del prelievo consente di evitare la richiesta annuale di parere all I.S.P.R.A. per l avvio della stagione venatoria"; Atteso che si ritiene opportuno che gli Ambiti Territoriali di Caccia procedano a valutazioni ed approfondimenti affinché le risorse economiche derivanti dalla gestione degli ungulati possano essere anche funzionali a generare azioni utili al settore agricolo; Ritenuto necessario, anche al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi fissati dai piani di prelievo oggetto del presente atto, procedere ad accorpare alcune classi di sesso e di età nel capriolo e nel daino, nell'ambito delle indicazioni contenute nel Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a., senza alcun rischio di incidere in modo negativo sulla struttura della popolazione e fissare convenzionalmente al 16 marzo 2016 la data di passaggio alla classe di età superiore, onde consentirne una corretta classificazione ai fini del prelievo nel periodo invernale; Rilevato che anche per la stagione venatoria sono previsti accertamenti sanitari sugli ungulati all interno del Piano regionale di monitoraggio della fauna selvatica, allo scopo di incrementare le informazioni sullo stato sanitario delle popolazioni selvatiche; Considerato utile, in attuazione del vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale, attivare un monitoraggio dei prelievi realizzati nel periodo di vigenza del piano, allo scopo di avere un quadro conoscitivo aggiornato della progressione degli stessi e dell'andamento dei danni all'agricoltura; Considerato che nelle Aziende Turistico Venatorie, per far fronte ai danni alle produzioni agricole, è consentito, previa sottoscrizione di una apposita convenzione, il prelievo di ungulati in selezione, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del R.R. n. 1/2008; Considerato che i piani di prelievo degli ungulati, articolati per distretti ed istituti, sono conformi alle indicazioni contenute nel vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale, come previsto dall'art. 11, comma 4, del R.R. n. 1/2008; Considerata inoltre la necessità di dettare disposizioni operative e di dettaglio a completamento della disciplina contenuta nel R.R. n. 1/2008, per regolamentare l'accesso al prelievo, l'assegnazione dei capi, le modalità e tempi della caccia di selezione a capriolo e daino, il recupero dei capi feriti e i controlli, ai sensi del R.R. n. 1/2008 e l'esigenza di provvedere tempestivamente a rendere operanti le prescrizioni per la caccia di selezione per la stagione ;

5 Dato atto che il piano di prelievo del capriolo, come previsto dal Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a., è ripartito tra le aree di censimento e prelievo dei distretti di gestione degli ungulati al fine di raggiungere gli obiettivi di densità fissati dal vigente Piano Faunistico Venatorio Provinciale e che tale ripartizione è disponibile in formato digitale presso l'u.o. Vigilanza, cacca, pesca e forestazione della Provincia; Dato atto che i soggetti gestori (A.T.C. e A.F.V.) dovranno rispettare la ripartizione del piano di prelievo del capriolo tra le aree di censimento e prelievo dei distretti di gestione; Ritenuto di poter autorizzare il prelievo in forma selettiva per le specie capriolo e daino secondo il piano di prelievo illustrato nel presente atto e predisposto secondo le indicazioni contenute nel Protocollo tecnico sottoscritto con l'i.s.p.r.a.; Considerata l urgenza di approvare il piano di prelievo del capriolo e del daino e le disposizioni operative e di dettaglio a completamento della disciplina contenuta nel R.R. n. 1/2008 affinché gli organismi gestori possano predisporre gli atti necessari all'attuazione dei piani di prelievo per la stagione venatoria ; A P P R O V A - l'allegato piano di prelievo in forma selettiva del capriolo (Capreolus capreolus) e del daino (Dama dama) per la stagione relativo agli Ambiti Territoriali di Caccia RE3 e RE4 e ad alcune Aziende Venatorie (ALLEGATO 1, parte integrante della presente determinazione); - la disciplina provvisoria per l'accesso al prelievo, per l'assegnazione dei capi, per le modalità e tempi della caccia di selezione a capriolo e daino, per il recupero dei capi feriti e per i controlli, per la stagione (ALLEGATO 2, parte integrante della presente determinazione); - di fissare convenzionalmente al 16 marzo 2016 la data di passaggio alla classe di età superiore per il capriolo e il daino, al fine di consentirne una corretta classificazione ai fini del prelievo; - di autorizzare l'accesso agli ambiti protetti per il recupero dei capi feriti, con le modalità meglio precisate nella suddetta disciplina provvisoria; - gli allegati che sono parte integrante della presente determina; Reggio Emilia, 25 luglio 2015 IL DIRIGENTE (Ing. Valerio Bussei)

6 ALLEGATI: - ALLEGATO 1: Piano di prelievo in forma selettiva del capriolo (Capreolus capreolus) e del daino (Dama dama) per la stagione ; - ALLEGATO 2: Disciplina provvisoria del prelievo selettivo del capriolo e del daino per la stagione (con sub allegati 2A - 2B - 2C).

7 ALLEGATO 1 PIANO DI PRELIEVO IN FORMA SELETTIVA DEL CAPRIOLO (CAPREOLUS CAPREOLUS) PER LA STAGIONE ISTITUTO M1 M2 F1-F2 CL0 TOTALE AFV VISIGNOLO AFV VENDINA LUPO AFV CANOSSA AFV MONTE EVANGELO AFV CA' DEL VENTO AFV PIANZO AFV STRAMBIANA AFV VENTASSO AFV SAN GIOVANNI Q ATC RE3 DISTRETTO 1C ATC RE3 DISTRETTO 2C ATC RE3 DISTRETTO 3C ATC RE4 DISTRETTO 1M ATC RE4 DISTRETTO 2M ATC RE4 DISTRETTO 3M TOTALE PIANO DI PRELIEVO IN FORMA SELETTIVA DEL DAINO (DAMA DAMA) PER LA STAGIONE ISTITUTO M1 M2 M3 F1-F2 CL0 TOTALE VISIGNOLO VENDINA LUPO CANOSSA MONTE EVANGELO CA' DEL VENTO STRAMBIANA SAN GIOVANNI Q ATC RE3 DISTRETTO 1C ATC RE3 DISTRETTO 2C ATC RE3 DISTRETTO 3C ATC RE4 DISTRETTO 1M ATC RE4 DISTRETTO 2M ATC RE4 DISTRETTO 3M TOTALE

8 ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CAPRIOLO E DEL DAINO PER LA STAGIONE PREMESSA 1.1. La presente disciplina provvisoria del prelievo selettivo del capriolo e del daino, con validità per la stagione venatoria , detta disposizioni operative e di dettaglio a completamento di quanto contenuto nel R.R. n. 1/2008 e nel relativo Allegato tecnico Per tutto quanto di seguito non disciplinato si rimanda al R.R. n. 1/2008 e al relativo Allegato tecnico nonché alla L.R. n. 8/1994 e succ. mod. 2 DISTRETTI E AREE DI CENSIMENTO E PRELIEVO 2.1. La perimetrazione di dettaglio dei distretti, contenuta nell allegato cartografico 1 del Provvedimento del Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia prot. n del 19 giugno 2015, è consultabile in formato digitale presso l U.O. Vigilanza, caccia, pesca e forestazione della Provincia di Reggio Emilia. 3 ACCESSO AL PRELIEVO SELETTIVO 3.1. L accesso al prelievo è riservato a cacciatori in possesso della qualifica di cui all art. 2, comma 1, lettera c), R.R. n. 1/2008 o di titolo equipollente ai sensi dell art. 12, comma 2, R.R. n. 1/ L accesso al prelievo per i cacciatori in possesso di un abilitazione al prelievo selettivo non equipollente al titolo richiesto in ambito regionale è disciplinata dal R.R. n. 1/ I soggetti gestori (A.T.C. e A.F.V.), prima dell'assegnazione dei capi ai cacciatori che ne fanno richiesta, sono tenuti a verificare che gli stessi siano in possesso dei requisiti di accesso al prelievo selettivo. 4 ASSEGNAZIONE DEI CAPI 4.1. La Provincia assegna ai soggetti gestori i contrassegni numerati di cui al R.R. n. 1/2008, prevedendo l'abbinamento tra contrassegno e capo assegnato (individuato per sesso/classe di età/distretto A.T.C. o A.F.V.); i soggetti gestori consegnano ai cacciatori i contrassegni numerati e l'assegnazione viene fatta abbinando cacciatore/capo assegnato/contrassegno/area di censimento e prelievo A.T.C. o A.F.V per il capriolo o abbinando cacciatore/capo assegnato/contrassegno/distretto A.T.C. o A.F.V. per il daino.

9 5 COMUNICAZIONE DELL USCITA DI CACCIA 5.1. I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei punti di comunicazione delle uscite di caccia di cui all art.4, comma 4, lettera l), R.R. n. 1/2008, nonché l'abbinamento area di censimento e prelievo/punto di comunicazione uscita/punto di raccolta e controllo Chi esercita il prelievo selettivo deve annotare la giornata di caccia sul tesserino regionale contestualmente alla comunicazione di uscita di caccia al soggetto gestore La comunicazione preventiva di uscita e la comunicazione di rientro vengono fatte con le modalità indicate dal soggetto gestore Nel caso di uscita per il prelievo di più capi può essere effettuata una unica comunicazione cumulativa, purché si tratti di caprioli da prelevare all interno della stessa area di censimento e prelievo o di daini da prelevare all interno dello stesso distretto Il cacciatore che intende esercitare il prelievo con munizioni senza piombo deve apporre, nella comunicazione dell uscita di caccia, la sigla SP a fianco del proprio nome. 6 ACCOMPAGNAMENTO 6.1. Nella comunicazione preventiva d'uscita di cui al precedente punto 5 devono essere indicate le generalità dell'eventuale accompagnatore All accompagnatore, durante l accompagnamento, è vietata la detenzione di armi e di munizioni, fatto salvo quanto previsto al successivo punto All'accompagnatore è consentita la detenzione di armi e di munizioni qualora sia assegnatario di un capo nella medesima area di censimento e prelievo nel caso del capriolo, o nel medesimo distretto nel caso del daino, e abbia provveduto alla comunicazione dell'uscita di caccia con le modalità specificate al punto 5. 7 MODALITA DI PRELIEVO 7.1. Il contrassegno numerato assegnato dalla Provincia deve essere inserito al tendine di Achille dell arto posteriore immediatamente dopo l abbattimento; tale contrassegno dovrà essere integro, stretto il più possibile fino ad aderire completamente al tendine dell'animale I capi abbattuti devono essere presentati al punto di raccolta e controllo abbinato a ogni area nel primo turno utile di apertura successivo all'abbattimento, fatto salvo quanto previsto al successivo punto Nel periodo in cui non è consentito il prelievo selettivo del capriolo, il cacciatore assegnatario di un daino è tenuto a contattare il responsabile del punto di raccolta e controllo (di cui al punto 9.1.) e concordare il conferimento del capo; il conferimento dovrà comunque avvenire negli orari di apertura del centro ed entro 36 ore dall'abbattimento Nel caso si proceda all'eviscerazione del capo abbattuto, prima del conferimento o presso il punto di raccolta e controllo, lo smaltimento delle interiora deve essere eseguito nei modi previsti dalla legge In caso di sospetto ferimento, il cacciatore ha l'obbligo di attivare le operazioni di recupero del capo ferito e di consegnare al conduttore del cane da traccia, prima dell'inizio delle operazioni di recupero, il contrassegno numerato di cui al punto Il cacciatore in possesso di un abilitazione al prelievo selettivo non equipollente al titolo richiesto in ambito regionale può procedere al prelievo del capo assegnato nel

10 solo caso in cui vi sia accordo con l'accompagnatore sulla scelta del capo da prelevare. 8 MUNIZIONI ATOSSICHE 8.1. Gli A.T.C., al fine di incentivare l utilizzo di munizioni atossiche, devono prevedere adeguati punteggi di merito per i cacciatori che hanno effettuato il prelievo con munizioni non contenenti piombo Il cacciatore che ha comunicato l uscita di caccia in A.T.C., secondo le modalità previste al punto 5.5., con munizioni non contenenti piombo, non può detenere munizioni contenenti piombo in azione di caccia. 9 PUNTI DI RACCOLTA E CONTROLLO 9.1. I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei punti di raccolta e controllo di cui all art. 4, comma 4, lettera l), R.R. n. 1/2008 corredato dei nominativi dei responsabili di ciascun punto di raccolta I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco soggetti in possesso del titolo di cui all'art. 2, comma 1, lettera j), R.R. n. 1/2008, autorizzati ad effettuare rilevamenti sui capi abbattuti e a compilare la scheda di abbattimento fornita dalla Provincia (modello di cui all'allegato 2A) I soggetti gestori comunicano altresì alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, gli orari di apertura dei punti raccolta e controllo (almeno due ore giornaliere) in cui i capi saranno a disposizione per i controlli Il punto di raccolta deve essere aperto e presidiato da uno dei soggetti autorizzati per tutto l'orario di apertura ogni qualvolta ci siano cacciatori in uscita di caccia, fatto salvo quanto previsto al successivo punto Nel periodo in cui non è consentito il prelievo selettivo del capriolo non è obbligatoria l'apertura dei punti di raccolta; il responsabile del punto di raccolta e controllo è tenuto in tal caso a concordare con il cacciatore il conferimento del daino con le modalità previste al punto Gli orari di apertura dei punti di raccolta possono essere variati nel corso della stagione, previa comunicazione alla Provincia Al punto di raccolta, l'operatore abilitato ai rilevamenti biometrici applica alla mandibola del capo abbattuto un secondo contrassegno numerato, fornito dalla Provincia, e ne annota il numero sulla scheda di abbattimento, esclusivamente nei casi di errore di specie, errore di classe, classificazione incerta o discordanza tra cacciatore assegnatario e operatore abilitato ai rilevamenti biometrici circa la classificazione del capo L'operatore abilitato ai rilevamenti biometrici non può compilare la scheda di abbattimento di capi per i quali abbia svolto la funzione di accompagnatore L'operatore abilitato ai rilevamenti biometrici deve compilare in ogni sua parte, in modo chiaro e leggibile, la scheda di abbattimento fornita dalla Provincia (modello di cui all'allegato 2A), annotando nello spazio riservato al tipo di arma la dicitura "senza piombo" l'eventuale prelievo effettuato con munizioni atossiche. 10 RECUPERO DEI CAPI FERITI Le operazioni di recupero sono eseguite esclusivamente dai soggetti abilitati ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), R.R. n. 1/2008, i cui nominativi risultano inseriti nell'elenco dei conduttori dei cani da traccia tenuto dalla Provincia. L'iscrizione in

11 detto elenco è disposta a seguito di istanza dell'interessato, su richiesta degli A.T.C. o su richiesta del titolare di A.F.V Gli A.T.C. presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei soggetti, abilitati ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), R.R. n. 1/2008, autorizzati a svolgere il recupero dei capi feriti in azione di caccia nel territorio di propria competenza, e i nominativi dei responsabili dei conduttori dei cani da traccia L'attività di recupero dei capi feriti non costituisce esercizio venatorio e può essere esercitata anche nelle giornate di silenzio venatorio, negli ambiti protetti e in terreni in attualità di coltivazione, purché negli orari previsti per la caccia di selezione Durante le attività di recupero, il conduttore del cane da traccia ha l'obbligo di indossare l'indumento ad alta visibilità previsto dal R.R. n. 1/2008 per la caccia al cinghiale in forma collettiva Durante le attività di recupero, il conduttore del cane da traccia può portare e utilizzare esclusivamente un fucile con canna ad anima rigata di cui all'art. 13 della Legge n. 157/1992, del calibro previsto per il prelievo selettivo Le prescrizioni di cui ai punti e si applicano anche al conduttore di cui all'art. 20, comma 3, R.R. n. 1/ Fatto salvo quanto previsto all'art. 20, comma 3, R.R. n. 1/2008, il solo soggetto autorizzato al porto e all'uso dell'arma nelle operazioni di recupero é il conduttore del cane da traccia Prima dell'inizio delle operazioni di recupero, il conduttore di cane da traccia informa il responsabile di distretto, circa l'area di censimento e prelievo in cui si recherà, con le modalità indicate dal soggetto gestore Qualora il conduttore di cane da traccia non rilevi alcuna traccia di ferimento e pertanto giudichi l'animale non ferito dal tiro, riconsegna al cacciatore il contrassegno numerato di cui al punto 4.1. affidatogli come previsto dal punto In caso di mancato recupero del capo, giudicato ferito dal conduttore di cane da traccia, il contrassegno numerato di cui al punto 4.1. deve essere consegnato al punto di raccolta destinatario dell'animale e il responsabile del punto di raccolta compila la scheda di abbattimento (fino a "capo assegnato) fornita dalla Provincia annotando che il capo è stato abbattuto ma non recuperato Le operazioni di recupero devono terminare entro 48 ore dalla comunicazione di inizio attività; al termine delle operazioni, il conduttore di cane da traccia comunica l'esito dell'uscita al soggetto gestore con le modalità da quest'ultimo indicate In caso si renda necessario operare con modalità diverse da quelle sopra indicate, il conduttore di cane da traccia deve acquisire preventivamente l'assenso della Provincia Il conduttore di cane da traccia non può procedere al recupero di capi di cui sia stato assegnatario A coloro che partecipano alle operazioni di recupero è vietata qualsiasi forma di esercizio venatorio. 11 CONTROLLI E SANZIONI L operatore abilitato ai rilievi biometrici, nel caso riscontri abbattimenti di soggetti di specie, sesso o classe diversi rispetto a quelli assegnati, ovvero rilevi altre ipotesi di illecito soggetto a sanzione, deve darne comunicazione immediata Provincia, utilizzando il modello previsto all'allegato 2B alla presente Deliberazione, e deve trattenere il capo presso il punto di raccolta a disposizione per i controlli di competenza della Provincia.

12 11.2. In caso di erronea applicazione del contrassegno numerato di cui al punto 4.1. da parte del cacciatore, il responsabile del punto di raccolta e controllo rilascia al cacciatore una autorizzazione - utilizzando l'apposito modulo fornito dalla Provincia (ALLEGATO 2C) - ad apporre il contrassegno su altro capo assegnato; l'inversione di contrassegno non è soggetta a sanzione ai sensi dell'art. 61, comma 3, L.R. n. 8/ La Provincia, per i controlli di competenza, può ottenere l'apertura dei locali adibiti a punto di raccolta e controllo, previa richiesta ai responsabili degli stessi, anche al di fuori degli orari di apertura Non sono assoggettati a sanzione amministrativa, ai sensi dell'art. 61, comma 3, L.R. n. 8/1994, gli errori di classe rispetto al capo assegnato esclusivamente nel caso in cui: - il misuratore biometrico indichi nella scheda di abbattimento classificazione incerta ; - il misuratore biometrico accerti che il capo prelevato presenti caratteristiche distintive tipiche della classe assegnata e non di quella prelevata; - il capo prelevato sia di classe CL0 a fronte di una assegnazione di una femmina di classe F1-F2 e viceversa; - il capo prelevato sia di classe inferiore a quella assegnata. 12 RENDICONTAZIONE Al fine di monitorare l'andamento del piano di prelievo, i soggetti gestori sono tenuti a comunicare alla Provincia il resoconto mensile degli abbattimenti; tale comunicazione, che deve riportare anche il numero di animali prelevati con munizioni atossiche, è da effettuarsi entro i 7 giorni successivi al termine di ogni mese; la mancata comunicazione dei risultati mensili comporta la sospensione del prelievo Al fine di consentire il controllo sulla regolare attuazione del piano di prelievo, entro il i soggetti gestori sono tenuti a consegnare il resoconto finale dei prelievi del capriolo maschio comprensivo delle copie delle schede di abbattimento (ALLEGATO 2A) Al fine di consentire il controllo sulla regolare attuazione del piano di prelievo, entro il i soggetti gestori sono tenuti a consegnare il resoconto finale dei prelievi di capriolo e daino comprensivo delle copie delle schede di abbattimento (ALLEGATO 2A).

ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE PER LA STAGIONE

ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE PER LA STAGIONE ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE PER LA STAGIONE 2015-2016 1 PREMESSA 1.1. La presente disciplina provvisoria del prelievo selettivo del cinghiale, con validità per

Dettagli

Registro delle Deliberazioni

Registro delle Deliberazioni Registro delle Deliberazioni DELLA GIUNTA DELLA PROVINCIA DI REGGIO NELL EMILIA Delibera n. 207 SEDUTA DEL 24/07/2012 Riguardante l argomento inserito al n. 15 dell ordine del giorno: APPROVAZIONE DEL

Dettagli

Decreto Presidenziale

Decreto Presidenziale Istituzione dei Comuni per il governo dell area vasta Scuole, Strade e Sistemi di trasporto, Territorio e Ambiente Gestione associata di servizi e assistenza ai Comuni SERV POLITICHE RURALI Decreto Presidenziale

Dettagli

Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 ed in particolare l art. 18 concernente le specie cacciabili e i periodi di attività venatoria;

Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 ed in particolare l art. 18 concernente le specie cacciabili e i periodi di attività venatoria; REGIONE PIEMONTE BU17S1 24/04/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 15 aprile 2014, n. 30-7447 Art. 18, legge 11.2.1992, n. 157. Art. 40, comma 2, della l.r. 5/2012. D.G.R. n. 94-3804 del 27.4.2012

Dettagli

PROVINCIA DI SIENA Area POLITICHE DELL AMBIENTE SERVIZIO RISORSE FAUNISTICHE E RISERVE NATURALI

PROVINCIA DI SIENA Area POLITICHE DELL AMBIENTE SERVIZIO RISORSE FAUNISTICHE E RISERVE NATURALI PROVINCIA DI SIENA Area POLITICHE DELL AMBIENTE SERVIZIO RISORSE FAUNISTICHE E RISERVE NATURALI REGOLAMENTO PROVINCIALE PER LA GESTIONE FAUNISTICA E VENATORIA DI CERVIDI E BOVIDI TITOLO I PRINCIPI GENERALI

Dettagli

PROVINCIA DI PESCARA SETTORE IV - POLITICHE AMBIENTALI, ENERGETICHE E GENIO CIVILE

PROVINCIA DI PESCARA SETTORE IV - POLITICHE AMBIENTALI, ENERGETICHE E GENIO CIVILE Determina 2013-0003213 del 19/12/2013 Pagina 1 di 5 PROVINCIA DI PESCARA SETTORE IV - POLITICHE AMBIENTALI, ENERGETICHE E GENIO CIVILE Oggetto: Regolamentazione dell'utilizzo del cane da seguita nel periodo

Dettagli

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 27-12-2017 (punto N 35 ) Delibera N 1503 del 27-12-2017 Proponente MARCO REMASCHI DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO

Dettagli

SETTORE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA E SVILUPPO FAUNA DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA

SETTORE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA E SVILUPPO FAUNA DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA IP/ANNO 2400/2015 SETTORE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA E SVILUPPO FAUNA DETERMINAZIONE SENZA IMPEGNO DI SPESA Oggetto: Piano di abbattimento del capriolo in selezione negli Ambiti territoriali di caccia BO

Dettagli

ALLEGATO B ISTRUZIONI OPERATIVE SUPPLEMENTARI 1) TESSERINO REGIONALE

ALLEGATO B ISTRUZIONI OPERATIVE SUPPLEMENTARI 1) TESSERINO REGIONALE ALLEGATO B ISTRUZIONI OPERATIVE SUPPLEMENTARI 1) TESSERINO REGIONALE 1.1. I titolari di licenza di porto di fucile per uso caccia (compresi quelli residenti all estero) devono essere muniti di apposito

Dettagli

AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA. Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.MO2 nella seduta del Con validità a partire dal

AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA. Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.MO2 nella seduta del Con validità a partire dal REGOLAMENTO CACCIA DI SELEZIONE CAPRIOLO DAINO Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.MO2 nella seduta del 12.02.2013 Con validità a partire dal 14.02.2013 1 Art. 1 Obiettivi e finalità Il presente

Dettagli

DECRETO N Del 05/07/2016

DECRETO N Del 05/07/2016 DECRETO N. 6379 Del 05/07/2016 Identificativo Atto n. 3287 PRESIDENZA Oggetto ATTIVAZIONE DELLA CACCIA DI SELEZIONE AL CAPRIOLO NEL COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA PENISOLA LARIANA, STAGIONE VENATORIA 2016-2017

Dettagli

DECRETO N Del 20/07/2016

DECRETO N Del 20/07/2016 DECRETO N. 7145 Del 20/07/2016 Identificativo Atto n. 3802 PRESIDENZA Oggetto AUTORIZZAZIONE DELLA CACCIA DI SELEZIONE AL CAPRIOLO, AL CERVO, AL MUFLONE E DEI RELATIVI PIANI DI PRELIEVO, NEI COMPRENSORI

Dettagli

ATC CN5 Cortemilia CACCIATORI TEMPORANEI - ANNATA VENATORIA 2013/2014 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI

ATC CN5 Cortemilia CACCIATORI TEMPORANEI - ANNATA VENATORIA 2013/2014 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI ATC CN5 Cortemilia CACCIATORI TEMPORANEI - ANNATA VENATORIA 2013/2014 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI Delibera del Comitato di gestione dell ATC CN5 n.25 del 25/6/2013 ai sensi della

Dettagli

PROVINCIA DI ROMA. Regolamento della caccia al cinghiale

PROVINCIA DI ROMA. Regolamento della caccia al cinghiale PROVINCIA DI ROMA Regolamento della caccia al cinghiale Adottato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 41 del 13/09/2010 1 REGOLAMENTO DELLA CACCIA AL CINGHIALE NELLA PROVINCIA DI ROMA Art. 34

Dettagli

REGIONE TOSCANA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE STAGIONE VENATORIA (L.R.T. N 20/2002) Capo I. Art. 1 Stagione venatoria e giornate di caccia

REGIONE TOSCANA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE STAGIONE VENATORIA (L.R.T. N 20/2002) Capo I. Art. 1 Stagione venatoria e giornate di caccia REGIONE TOSCANA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE (L.R.T. N 20/2002) Capo I STAGIONE VENATORIA Art. 1 Stagione venatoria e giornate di caccia 1. La stagione venatoria ha inizio la terza domenica di settembre

Dettagli

REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA GESTIONE E IL PRELIEVO DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO DELL ATC PS2

REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA GESTIONE E IL PRELIEVO DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO DELL ATC PS2 Ambito Territoriale di Caccia Pesaro 2 REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA GESTIONE E IL PRELIEVO DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO DELL ATC PS2 (Reg. Reg. n. 3/12 e ss. mm. e ii.) Stagione Venatoria 2013-2014 ART.

Dettagli

L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità:

L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità: ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 2014/2015 L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità: 1) SPECIE E PERIODI DI ATTIVITA' VENATORIA 1.1. Ai fini

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferrero: Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 e s.m.i.;

A relazione dell'assessore Ferrero: Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 e s.m.i.; REGIONE PIEMONTE BU39S3 25/09/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 22 settembre 2014, n. 16-337 L. 157/1992. L.r. 5/2012. DGR n. 31-7448 del 15.4.2014 e s.m.i.. Approvazione dei piani di prelievo

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VERONA Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, ed in particolare gli articoli 9 e 18 in ordine, rispettivamente, alle competenze della Provincia di materia di prelievo

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica DETERMINAZIONE Num. 14367 del 14/09/2017 PIACENZA Proposta: DPG/2017/14887 del 14/09/2017 Struttura proponente:

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE

DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE (Approvato con Deliberazione G.P. n. del ) A cura del Servizio Risorse Faunistiche DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI

Dettagli

DECRETO N Del 29/09/2016

DECRETO N Del 29/09/2016 DECRETO N. 9541 Del 29/09/2016 Identificativo Atto n. 5334 PRESIDENZA Oggetto AUTORIZZAZIONE AL PRELIEVO DI AVIFAUNA TIPICA ALPINA NEI COMPRENSORI ALPINI DI BRESCIA BRESCIA CA1 PONTE DI LEGNO, CA2 EDOLO,

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 13140 del 12/08/2016 Proposta: DPG/2016/13679 del 12/08/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 13138 del 12/08/2016 Proposta: DPG/2016/13687 del 12/08/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

Comprensorio alpino n. 2

Comprensorio alpino n. 2 Comprensorio alpino n. 2 Arsiero, Laghi, Lastebasse, Pedemonte, Posina, Tonezza, Valdastico Facoltà assentite per la stagione 2014 2015 Caccia specialistica (Punto 2 calendario venatorio Z.A.). In tutte

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 21015 del 29/12/2016 Proposta: DPG/2016/21651 del 29/12/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

ATC PR 4. Regolamento per la caccia al Cervo.

ATC PR 4. Regolamento per la caccia al Cervo. ATC PR 4 Regolamento per la caccia al Cervo. Art. 1 - Il presente regolamento disciplina l accesso alla caccia di selezione, l assegnazione dei punteggi e delle penalità e la conseguente classifica valida

Dettagli

CINGHIALE PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NELLE AREE NON VOCATE DELLA REGIONE TOSCANA

CINGHIALE PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NELLE AREE NON VOCATE DELLA REGIONE TOSCANA CINGHIALE PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NELLE AREE NON VOCATE DELLA REGIONE TOSCANA PERIODO 2016-2018 1) Introduzione La Legge Obiettivo Ungulati della Regione Toscana, oltre a porre le basi

Dettagli

APPROVAZIONE PIANO DI PRELIEVO SELETTIVO E TRADIZIONALE DEI CAPRIOLI NELLE RISERVE ALPINE DI CAVASO DEL TOMBA, MIANE, FOLLINA REVINE LAGO E SARMEDE.

APPROVAZIONE PIANO DI PRELIEVO SELETTIVO E TRADIZIONALE DEI CAPRIOLI NELLE RISERVE ALPINE DI CAVASO DEL TOMBA, MIANE, FOLLINA REVINE LAGO E SARMEDE. Area: Funzioni non fondamentali Settore: Protez.Civile/Caccia/Pesca/Agricol/Pol.Provinciale C.d.R.: Caccia e Pesca Servizio: Caccia - Pesca Unità Operativa: Caccia e Pesca Ufficio: Uff. Caccia DETERMINAZIONE

Dettagli

PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare

PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell esercizio dei poteri della Giunta Provinciale N. meccanografico DL007-3-2013 del 25/01/2013

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 17239 del 04/11/2016 Proposta: DPG/2016/18108 del 04/11/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferrero:

A relazione dell'assessore Ferrero: REGIONE PIEMONTE BU38S1 22/09/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 19 settembre 2016, n. 30-3945 L.157/1992. L.r. 5/2012.DGR n. 21-3140 dell'11.4.2016 e s.m.i..approvazione piani di prelievo numerico

Dettagli

Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO

Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO L'anno 2015, il giorno ventinove Aprile, alle ore 11:00 presso gli uffici della Città Metropolitana, il Sindaco VIRGINIO MEROLA ha proceduto

Dettagli

Regolamento per la caccia al Cervo A.T.C. PR8 (rev.2017)

Regolamento per la caccia al Cervo A.T.C. PR8 (rev.2017) Regolamento per la caccia al Cervo A.T.C. PR8 (rev.2017) Art. 1 - Il presente regolamento disciplina l accesso alla caccia di selezione, l assegnazione dei punteggi e delle penalità e la conseguente classifica

Dettagli

L esercizio venatorio, nella stagione 2013/2014, è consentito con le seguenti modalità:

L esercizio venatorio, nella stagione 2013/2014, è consentito con le seguenti modalità: ALLEGATO A La Giunta regionale Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 Visto l art. 11- quaterdecies della legge 2 dicembre 2005, n. 248 Visto l art. 40 della l.r. 4 maggio 2012, n. 5 Vista la D.G.R. n.

Dettagli

Treviso, 28/07/2017. copia informatica per consultazione

Treviso, 28/07/2017. copia informatica per consultazione Area: Funzioni non fondamentali Settore: Protez.Civile/Caccia/Pesca/Agricol/Pol.Provinciale C.d.R.: Caccia e Pesca Servizio: Caccia - Pesca Unità Operativa: Caccia e Pesca Ufficio: Uff. Caccia DETERMINAZIONE

Dettagli

visti i commi 2 e 3 dell articolo 40 della l.r. 4 maggio 2012 n. 5 Legge finanziaria per l anno 2012 ;

visti i commi 2 e 3 dell articolo 40 della l.r. 4 maggio 2012 n. 5 Legge finanziaria per l anno 2012 ; REGIONE PIEMONTE BU38S2 /09/14 Deliberazione della Giunta Regionale 16 settembre 14, n. 2-3 L. 7/1992. L.r. 5/12. D.G.R. n. 31-7448 del.04.14 e s.m.i. Approvazione dei piani numerici di prelievo della

Dettagli

Relazione illustrativa

Relazione illustrativa Allegato B Relazione illustrativa Il riordino istituzionale, con il quale la Regione ha riassunto a livello centrale tutte le funzioni amministrative in materia di caccia, prima attribuite alle province,

Dettagli

Provincia di Benevento Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistico Venatoria del Cinghiale - BOZZA -

Provincia di Benevento Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistico Venatoria del Cinghiale - BOZZA - Provincia di Benevento Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistico Venatoria del Cinghiale - BOZZA - Titolo I - Parte generale Art. 1 - Finalità Il presente regolamento disciplina la gestione faunistica

Dettagli

1) Caccia al cinghiale in area non vocata

1) Caccia al cinghiale in area non vocata Piano per la caccia di selezione al cinghiale nelle aree non vocate alla specie della Provincia di Firenze In attuazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 1) Caccia al cinghiale in area

Dettagli

PROVINCIA DI GROSSETO

PROVINCIA DI GROSSETO Disciplinare inerente le modalità tecniche per l allenamento e l utilizzo dei cani da traccia ed il recupero dei capi feriti Regolamento Provinciale per la gestione faunistica e venatoria dei Cervidi e

Dettagli

RISULTATI DEI CENSIMENTI E FORMULAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEL CINGHIALE NELLE A.F.V. DELLA COLLINA RAVENNATE. STAGIONE VENATORIA 2010/2011.

RISULTATI DEI CENSIMENTI E FORMULAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEL CINGHIALE NELLE A.F.V. DELLA COLLINA RAVENNATE. STAGIONE VENATORIA 2010/2011. RISULTATI DEI CENSIMENTI E FORMULAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEL CINGHIALE NELLE A.F.V. DELLA COLLINA RAVENNATE. STAGIONE VENATORIA 2010/2011. Le A.F.V. GALLIANA, IL POGGIOLO, MONTE BATTAGLIA, NUOVA PUROCIELO,

Dettagli

GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Progr.Num. 1263/2016 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno lunedì 01 del mese di agosto dell' anno 2016 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori: via

Dettagli

Schema di Regolamento Regionale Regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva

Schema di Regolamento Regionale Regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva Schema di Regolamento Regionale Regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva Articolo 1 Caccia al cinghiale in forma collettiva 1. La caccia al cinghiale in forma collettiva può essere esercitata

Dettagli

MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI.

MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI. Provincia di Ravenna Settore Agricoltura Caccia e pesca MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI. Art 1 Recupero degli ungulati feriti 1. Il recupero degli ungulati feriti, in azione

Dettagli

COMITATO DI GESTIONE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N PISTOIA PROT. N. 308/15 DELIBERA N APRILE 2015

COMITATO DI GESTIONE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N PISTOIA PROT. N. 308/15 DELIBERA N APRILE 2015 COMITATO DI GESTIONE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N. 16 - PISTOIA PROT. N. 308/15 DELIBERA N. 40 16 APRILE 2015 OGGETTO: QUOTE DI ACCESSO ALLA CACCIA AL CINGHIALE IN BATTUTA, ALLA CACCIA DI SELEZIONE

Dettagli

Decreto Deliberativo del Presidente IL PRESIDENTE. N. 102 del 18 Giugno 2015

Decreto Deliberativo del Presidente IL PRESIDENTE. N. 102 del 18 Giugno 2015 Decreto Deliberativo del Presidente N. 102 del 18 Giugno 2015 Oggetto: Modifiche al D.D.P. n. 91 del 29.05.2015 Caccia in selezione al cinghiale in provincia di Siena per la stagione venatoria 2015-2016

Dettagli

Art. 1 Finalità. Art. 2 Durata e validità

Art. 1 Finalità. Art. 2 Durata e validità PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ VENATORIA NELLE AREE CONTIGUE (ZONE DI PRE-PARCO) DEL PARCO DEI LAGHI DI SUVIANA E DEL BRASIMONE PER LE ANNATE VENATORIE 2017/2021 Art. 1 Finalità

Dettagli

PROVINCIA DI VICENZA

PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 320 DEL 03/06/2015 Settore CACCIA PESCA E SPORT OGGETTO: ATC N. 2 VICENZA SUD : STAGIONE VENATORIA 2015-2016.

Dettagli

REGIONE PIEMONTE AMBITO TERRITORIALE CACCIA ATC CN1 P.zza Dompè, 13/A Fossano (CN) Tel e Fax 0172/488372

REGIONE PIEMONTE AMBITO TERRITORIALE CACCIA ATC CN1 P.zza Dompè, 13/A Fossano (CN) Tel e Fax 0172/488372 REGIONE PIEMONTE AMBITO TERRITORIALE CACCIA ATC CN1 P.zza Dompè, 13/A 12045 Fossano (CN) Tel e Fax 0172/488372 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLA SPECIE CAPRIOLO MODIFICATO IN DATA 21/03/2016

Dettagli

DETERMINAZIONE C O P I A PROPOSTA N 109. DETERMINA N 107 del 04/05/2017 OGGETTO:

DETERMINAZIONE C O P I A PROPOSTA N 109. DETERMINA N 107 del 04/05/2017 OGGETTO: C O P I A DETERMINAZIONE SETTORE: AREA AMBIENTE SERVIZIO: PROPOSTA N 109 DETERMINA N 107 del 04/05/2017 OGGETTO: DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA DISTRIBUZIONE DEI TESSERINI PER L'ESERCIZIO DELL'ATTIVITA' VENATORIA

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 14242 del 12/09/2016 Proposta: DPG/2016/14781 del 12/09/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

La Comunità delle Regole di Spinale e Manez, con sede a Ragoli, via Roma n 19, ha ottenuto in

La Comunità delle Regole di Spinale e Manez, con sede a Ragoli, via Roma n 19, ha ottenuto in AZIENDA FAUNISTICA VENATORIA DELLO SPINALE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITA VENATORIA E MODALITA DI ORGANIZZAZIONE PER IL PRELIEVO SELETTIVO DELLA SELVAGGINA Art. 1: Denominazione La Comunità

Dettagli

Ambito Territoriale di Caccia ASCOLI PICENO Via Salaria Inferiore, Ascoli Piceno

Ambito Territoriale di Caccia ASCOLI PICENO Via Salaria Inferiore, Ascoli Piceno Ambito Territoriale di Caccia ASCOLI PICENO Via Salaria Inferiore, 84 63100 Ascoli Piceno CORSO FORMATIVO per l abilitazione alla figura tecnica di CACCIATORE DI CINGHIALE IN FORMA COLLETTIVA (lett. e),

Dettagli

DECRETO N Del 20/06/2016

DECRETO N Del 20/06/2016 DECRETO N. 5734 Del 20/06/2016 Identificativo Atto n. 2880 PRESIDENZA Oggetto ATTIVAZIONE CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE, STAGIONE VENATORIA 2016-2017 UTR INSUBRIA COMO. L'atto si compone di pagine di

Dettagli

Regolamento per la caccia di selezione al cinghiale nell'atc Arezzo

Regolamento per la caccia di selezione al cinghiale nell'atc Arezzo Regolamento per la caccia di selezione al cinghiale nell'atc Arezzo 1- L'ATC Arezzo, laddove i Distretti di caccia di selezione ai Cervidi e Bovidi costituiti e operanti alla data del 15 giugno 2016 ricadano

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO DEGLI UNGULATI

REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO DEGLI UNGULATI REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO DEGLI UNGULATI TESTO COORDINATO - Approvato con Deliberazione C.P. n 17 del 25.3.2009, entrato in vigore il 25.3.2009; - Modificato con Deliberazione C.P. n 32 del 28.5.2010.

Dettagli

Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015

Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015 Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015 Classifica: 011.02.01 (6232009) Oggetto ATTUAZIONE DEL PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE - APPROVAZONE DEI PIANI PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLE

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2017/2018 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica DETERMINAZIONE Num. 18827 del 22/11/2017 PIACENZA Proposta: DPG/2017/19704 del 21/11/2017 Struttura proponente:

Dettagli

FRONTESPIZIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. n / 2014 del 30/05/2014

FRONTESPIZIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. n / 2014 del 30/05/2014 FRONTESPIZIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n. 1134 / 2014 del 30/05/2014 Oggetto: SERVIZIO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI - R.R. 1/2008 - PIANI DI PRELIEVO DI SELEZIONE DEL CINGHIALE 2014/2015 - APPROVAZIONE.

Dettagli

CALENDARIO VENATORIO RELATIVO ALL INTERO TERRITORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017

CALENDARIO VENATORIO RELATIVO ALL INTERO TERRITORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO RELATIVO ALL INTERO TERRITORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 L esercizio venatorio nella stagione 2016/2017, è consentito con le seguenti modalità: 1) SPECIE E PERIODI

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale

Regione Umbria. Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici, faunistica DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A DELLA PROVINCIA DI MATERA Ufficio del Presidente e sede legale Via Cappelluti n. 35-75100 Matera Matera 30/11/2017 Prot. n. 67/17 CACCIA ALLA SPECIE VOLPE (Vulpes vulpes)

Dettagli

Oggetto: PIANO DI PRELIEVO DEI CAPRIOLI MASCHI IN CACCIA DI SELEZIONE - STAGIONE VENATORIA 2017/2018.

Oggetto: PIANO DI PRELIEVO DEI CAPRIOLI MASCHI IN CACCIA DI SELEZIONE - STAGIONE VENATORIA 2017/2018. Area: Funzioni non fondamentali Settore: Protez.Civile/Caccia/Pesca/Agricol/Pol.Provinciale C.d.R.: Caccia e Pesca Servizio: Caccia - Pesca Unità Operativa: Caccia e Pesca Ufficio: Uff. Caccia DETERMINAZIONE

Dettagli

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014 GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014 La presente relazione è stata redatta dal Dott. Filippo Savelli in veste di tecnico faunistico

Dettagli

Allegato 2 LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEI BOVIDI E DEI CERVIDI SELVATICI NELLA REGIONE PIEMONTE

Allegato 2 LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEI BOVIDI E DEI CERVIDI SELVATICI NELLA REGIONE PIEMONTE Allegato 2 LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEI BOVIDI E DEI CERVIDI SELVATICI NELLA REGIONE PIEMONTE 2012 Linee guida per l organizzazione e realizzazione dei piani

Dettagli

A.T.C. VC1 PIANURA VERCELLESE NORD REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLA SPECIE CAPRIOLO

A.T.C. VC1 PIANURA VERCELLESE NORD REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLA SPECIE CAPRIOLO A.T.C. VC1 PIANURA VERCELLESE NORD REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLA SPECIE CAPRIOLO Titolo I -Disposizioni generali Art.1. -Principi e finalita. Al fine di garantire una popolazione ben strutturata

Dettagli

4.04. caccia e tutela della fauna regolamento 3/ Gli A.T.C./C.A., in particolare:

4.04. caccia e tutela della fauna regolamento 3/ Gli A.T.C./C.A., in particolare: 4.04. caccia e tutela della fauna regolamento 3/2016 1 4.1.62 - R.R. 12 aprile 2016, n. 3 Regolamento per la caccia di selezione agli ungulati, ai sensi dell articolo 35 della legge regionale 1 luglio

Dettagli

Comprensorio alpino n. 6 Bassano, Campolongo Valstagna, Conco, Lusiana e Marostica. Facoltà assentite per la stagione

Comprensorio alpino n. 6 Bassano, Campolongo Valstagna, Conco, Lusiana e Marostica. Facoltà assentite per la stagione Comprensorio alpino n. 6 Bassano, Campolongo Valstagna, Conco, Lusiana e Marostica. Facoltà assentite per la stagione 2014 2015 Addestramento cani. (Punto 1 Calendario venatorio Z.A.) Riserva di Camplongo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DELLA FAUNA SELVATICA FERITA Approvato con Deliberazione Consiliare n. 17 dd ART.

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DELLA FAUNA SELVATICA FERITA Approvato con Deliberazione Consiliare n. 17 dd ART. REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DELLA FAUNA SELVATICA FERITA Approvato con Deliberazione Consiliare n. 17 dd. 30.03.2015 ART. 1 GENERALITÀ Il presente regolamento disciplina, nel rispetto della normativa vigente

Dettagli

Atto Dirigenziale N del 21/03/2012

Atto Dirigenziale N del 21/03/2012 Atto Dirigenziale N. 1088 del 21/03/2012 Classifica: 011.02.01 Anno 2012 (4284281) Oggetto ESAMI PER L ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE DI CAPRIOLO, DAINO, MUFLONE E CERVO DELL APPENNINO, INDIZIONE

Dettagli

CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata)

CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata) CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE ##numero_data##

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE ##numero_data## DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE ##numero_data## Oggetto: Modalità di restituzione all attività venatoria delle ZRC e dei CPURFS nel territorio dell ATC PS 2. VISTO il

Dettagli

NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO

NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO ATC FI 4 NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO -DISTRETTO CERVO FIRENZE- Art. 1 Premessa Le presenti norme di accesso al distretto su applicano

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE ED IL PRELIEVO IN SELEZIONE DEL CINGHIALE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE ED IL PRELIEVO IN SELEZIONE DEL CINGHIALE Provincia di TERAMO ATC Salinello ATC Vomano REGOLAMENTO PER LA GESTIONE ED IL PRELIEVO IN SELEZIONE DEL CINGHIALE In attuazione del Regolamento regionale d Abruzzo 5/2014 (DPRA 27 maggio 2014) TITOLO

Dettagli

Determinazione n. 2671 del 05/10/2015

Determinazione n. 2671 del 05/10/2015 PROVINCIA DI GROSSETO FRONTESPIZIO Determinazione n. 2671 del 05/10/2015 IP N 2882/2015 OGGETTO: Disposizioni relativamente al regolamento regionale di attuazione della LRT 3/1994 artt. 88 comma 1, 90

Dettagli

Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità ********* DETERMINAZIONE

Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità ********* DETERMINAZIONE PROVINCIA DI PIACENZA Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Istruzione e Formazione, Pari Opportunità ********* DETERMINAZIONE Proposta n. SRPOLPRO 852/2016 Determ. n. 689 del 05/07/2016

Dettagli

PROVINCIA DI GROSSETO AREA TERRITORIO AMBIENTE SOSTENIBILITA U.O.C. Caccia e Pesca. Articolo 1 Generalità

PROVINCIA DI GROSSETO AREA TERRITORIO AMBIENTE SOSTENIBILITA U.O.C. Caccia e Pesca. Articolo 1 Generalità DISCIPLINARE PER ASSEGNAZIONE DEL BREVETTO DI CONDUTTORE DI CANE LIMIERE E OPERATORE DI GIRATA Articolo 1 Generalità 1) L attività di conduttore di cane Limiere in girata può essere fatta sia in regime

Dettagli

NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO

NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO ATC FI 4 NORME DI ACCESSO AI DISTRETTI E ALLE GRADUATORIE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO APPENNINICO -DISTRETTO CERVO PRATO- Art. 1 Premessa Le presenti norme di accesso al distretto su applicano

Dettagli

Il programma didattico dei corsi è articolato in lezioni teorico-pratiche come indicato in allegato.

Il programma didattico dei corsi è articolato in lezioni teorico-pratiche come indicato in allegato. Allegato CRITERI PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEI CORSI DI ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI (CERVO, CAPRIOLO, CAMOSCIO, DAINO, MUFLONE) 1 - Organizzazione dei corsi I corsi per

Dettagli

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEI CERVIDI

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEI CERVIDI GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEI CERVIDI RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2016/2017 MAGGIO 2017 La presente relazione è stata redatta dal Dott. Filippo Savelli in veste di tecnico faunistico incaricato

Dettagli

PROVINCIA DI PISTOIA

PROVINCIA DI PISTOIA PROVINCIA DI PISTOIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE Seduta del 6 GIUGNO 2013 Atto n. 76 OGGETTO: CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 201 31201 4. INTEGRAZIONI PROVINCIALI. PRELIEVO

Dettagli

Il cacciatore produttore primario:

Il cacciatore produttore primario: Il cacciatore produttore primario: realtà bresciana e composizione del carniere 5 ottobre 2010 a cura di Michela Giacomelli PROVINCIA DI BRESCIA PREMESSA In provincia di Brescia si effettua la caccia agli

Dettagli

15 luglio 2014 A.T.C. AT1 NORD TANARO REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO SELETTIVO DEGLI UNGULATI

15 luglio 2014 A.T.C. AT1 NORD TANARO REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO SELETTIVO DEGLI UNGULATI 15 luglio 2014 A.T.C. AT1 NORD TANARO REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO SELETTIVO DEGLI UNGULATI Deliberazione n. 38 del 15 luglio 2014 Art. 1 PRINCIPI E FINALITA L ATC AT1 Nord Tanaro riconosce l ambiente e

Dettagli

CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003

CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003 ALLEGATO 1 ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003 Articolo 1. (Caccia programmata). 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della

Dettagli

Comprensorio alpino n. 1

Comprensorio alpino n. 1 Comprensorio alpino n. 1 Recoaro Terme, Crespadoro, Tretto, Valli del Pasubio Facoltà assentite per la stagione venatoria 2014/2015 Addestramento cani (Punto 1 Calendario venatorio Z.A.). Le giornate consentite

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N. 0315

PROGETTO DI LEGGE N. 0315 REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 13753 PROGETTO DI LEGGE N. 0315 di iniziativa dei Consiglieri regionali: Bianchi, Rolfi, Formenti, Parolo, Romeo, Colla, Santisi Saita, Lena, Martinazzoli,

Dettagli

Regolamento per la caccia al cinghiale

Regolamento per la caccia al cinghiale Ambito territoriale di Caccia VV 2 Regolamento per la caccia al cinghiale Art. 1 1 Finalità Il presente regolamento, nel rispetto delle norme vigenti, disciplina e pianifica la caccia alla specie del cinghiale.

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA TO 2 BASSO CANAVESE

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA TO 2 BASSO CANAVESE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA TO 2 BASSO CANAVESE REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLA SPECIE CAPRIOLO Art.1. Principi e finalità Al fine di garantire una popolazione ben strutturata nel rapporto

Dettagli

Caccia al cinghiale Art. 1

Caccia al cinghiale Art. 1 Testo Decreto Delegato Caccia al cinghiale 2016-2017 Art. 1 1. La caccia al cinghiale è esercitata esclusivamente in forma collettiva utilizzando il metodo della braccata, fatto salvo quanto previsto al

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO E L ESERCIZIO VENATORIO ALLA SPECIE CINGHIALE NELL ATC VC1 IN ESECUZIONE DELLA D.G.R. N DEL 06/05/2013

REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO E L ESERCIZIO VENATORIO ALLA SPECIE CINGHIALE NELL ATC VC1 IN ESECUZIONE DELLA D.G.R. N DEL 06/05/2013 AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A.T.C.VC1 VIA VERCELLI 44 13030 CARESANABLOT TEL./FAX 0161 58181 REGOLAMENTO PER IL PRELIEVO E L ESERCIZIO VENATORIO ALLA SPECIE CINGHIALE NELL ATC VC1 IN ESECUZIONE DELLA

Dettagli

PROVINCIA DI FIRENZE MODALITA TECNICHE PER LA CACCIA DI SELEZIONE A CERVIDI E BOVIDI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE. Art. 1. Finalità

PROVINCIA DI FIRENZE MODALITA TECNICHE PER LA CACCIA DI SELEZIONE A CERVIDI E BOVIDI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE. Art. 1. Finalità PROVINCIA DI FIRENZE MODALITA TECNICHE PER LA CACCIA DI SELEZIONE A CERVIDI E BOVIDI NELLA PROVINCIA DI FIRENZE Art. 1 Finalità Il presente documento è relativo alle modalità tecniche ed operative della

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 160

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 160 X LEGISLATURA ATTI: 13920 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 160 Gestione faunistico - venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti Approvata nella seduta del 11 luglio 2017 Servizio Segreteria dell

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE - PER BATTUTA DI CACCIA ALLA VOLPE IN SQUADRA - NEL TERRITORIO DEL C.A. CN 4 Valle Stura. CHIEDE

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE - PER BATTUTA DI CACCIA ALLA VOLPE IN SQUADRA - NEL TERRITORIO DEL C.A. CN 4 Valle Stura. CHIEDE SCHEDA DOMANDA n. 1 AL Presidente del Comprensorio Alpino CN 4 Valle Stura Via Divisione Cuneense, 5 12014 DEMONTE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE - PER BATTUTA DI CACCIA ALLA VOLPE IN SQUADRA - NEL TERRITORIO

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 14081 del 07/09/2016 Proposta: DPG/2016/14548 del 06/09/2016 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO SU STARNA E PERNICE ROSSA

CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO SU STARNA E PERNICE ROSSA CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO SU STARNA E PERNICE ROSSA 1. Guida sintetica alla gestione. Fornisce le riposte alle principali domande poste dai cacciatori in merito alla gestione di Starna e Pernice

Dettagli

PROVINCIA DI VICENZA

PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 934 DEL 30/12/2016 SETTORE SERVIZI CACCIA E PESCA OGGETTO: CONTROLLO DELLA VOLPE (VULPES VULPES) ALL'INTERNO

Dettagli

CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA

CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA Allegato n. 1 alla Determina Dirigenziale IP 1927/2015 PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE NEL TERRITORIO DELLA CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA Ai sensi dell'articolo 18 della Legge 157/92 Norme per la protezione

Dettagli