Emozioni Suoni e colori nella poesia di Giovanni Pascoli

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Marco Piazza
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1 Emozioni Suoni e colori nella poesia di Giovanni Pascoli Classe IV Scuola Primaria Senza Zaino E. Malfatti I.C. Don Milani -VIAREGGIO Gennaio 2013

2 Sapere, saper fare, saper essere Scoprire il gusto di leggere la poesia a voce alta. Cogliere il ritmo delle poesie e riuscire ad esprimerlo con la recitazione. Individuare immagini nelle poesie. Comprendere che la poesia fa vedere la realtà con occhi nuovi. Liberare le proprie emozioni comunicandole agli altri. Provare piacere a recitare a memoria poesie.

3 STEP PERCORSO 1: ATTIVITÀ A COPPIE Gli alunni, a coppie, scelgono una poesia di Giovanni Pascoli la copiano in bella grafia su scheda la illustrano cercando di rappresentare suoni e/o colori La imparano a memoria aiutandosi l uno con l altro la recitano a memoria cercando di riprodurne il ritmo.

4 PERCORSO 2: ATTIVITÀ INDIVIDUALE E NEL GRANDE GRUPPO Da solo/a. L alunno/a riflette su un esperienza della propria vita che ha provocato un emozione La scrive su un foglietto di getto La rilegge cercando di scegliere immagini e parole per rendere al meglio l emozione provata La esprime con un disegno astratto. Nel gruppo-classe L alunno/a comunica l emozione agli altri attraverso la lettura del proprio pensiero gli altri ascoltano.

5 ALBA FESTIVA Che hanno le campane, che squillano vicine, che ronzano lontane? E' un inno senza fine, or d'oro, ora d'argento, nell'ombre mattutine. Con un dondolio lento implori, o voce d'oro, nel cielo sonnolento. Tra il cantico sonoro il tuo tintinno squilla voce argentina Adoro Alessio, Samuele

6 SPERANZE E MEMORIE Paranzelle in alto mare bianche bianche, io vedeva palpitare come stanche: o speranze, ale di sogni per il mare! Volgo gli occhi; e credo in cielo rivedere paranzelle sotto un velo, nere nere: o memorie, ombre di sogni per il cielo! Filippo B, Filippo F

Sono i puffini: su le mute ondate pende quel chiacchiericcio mattutino.

7 I PUFFINI DELL'ADRIATICO Tra cielo e mare (un rigo di carmino recide intorno l'acque marezzate) parlano. È un'alba cerula d'estate: non una randa in tutto quel turchino. Pur voci reca il soffio del garbino con ozïose e tremule risate. Sono i puffini: su le mute ondate pende quel chiacchiericcio mattutino. Sembra un vociare, per la calma, fioco, di marinai, ch'ad ora ad ora giunga tra 'l fievole sciacquìo della risacca; quando, stagliate dentro l'oro e il fuoco, le paranzelle in una riga lunga dondolano sul mar liscio di lacca. Anna, Elena

porche con sua marra pazïente; ché il passero saputo in cor già gode, e il tutto spia dai rami

8 ARANO Al campo, dove roggio nel filare qualche pampano brilla, e dalle fratte sembra la nebbia mattinal fumare, arano: a lente grida, uno le lente vacche spinge; altri semina; un ribatte le porche con sua marra pazïente; ché il passero saputo in cor già gode, e il tutto spia dai rami irti del moro; e il pettirosso: nelle siepi s'ode il suo sottil tintinno come d'oro. Gabriele, Nickolas

9 TEMPORALE Un bubbolìo lontano... Rosseggia l'orizzonte, come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un'ala di gabbiano. Federico, Manuela

10 DALL'ARGINE Posa il meriggio su la prateria. Non ala orma ombra nell'azzurro e verde. Un fumo al sole biancica; via via fila e si perde. Suellen, Manila Ho nell'orecchio un turbinìo di squilli, forse campani di lontana mandra; e, tra l'azzurro penduli, gli strilli della calandra.

Vien per la strada un povero che il lento passo tra foglie stridule

11 SERA D'OTTOBRE Lungo la strada vedi su la siepe ridere a mazzi le vermiglie bacche: nei campi arati tornano al presepe tarde le vacche. Vien per la strada un povero che il lento passo tra foglie stridule trascina: nei campi intuona una fanciulla al vento: Fiore di spina!... Alice, Filippo Zini

MARE M'affaccio alla finestra, e vedo il

12 MARE M'affaccio alla finestra, e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l'onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco sospira l'acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d'argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? Simone, Davide

13 IL TUONO Raul, Alessandro E nella notte nera come il nulla, a un tratto, col fragor d'arduo dirupo che frana, il tuono rimbombò di schianto: rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rinfranto, e poi vanì. Soave allora un canto s'udì di madre, e il moto di una culla.

E le ventate soffiano di schianto e per le vie mulina la bufera: passano bimbi:

14 NEVICATA Nevica: l'aria brulica di bianco; la terra è bianca; neve sopra neve: gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco: cade del bianco con un tonfo lieve. E le ventate soffiano di schianto e per le vie mulina la bufera: passano bimbi: un balbettio di pianto; passa una madre: passa una preghiera. Angelo, Leonardo G.

sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito

15 IL LAMPO Francesco, Leonardo A. E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d'un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Filippo Francesconi Il giorno del compleanno di mia sorella ho fatto il bagno di sera.

16 Tu chiamale, se vuoi emozioni Un giorno, invece di andare a scuola, sono rimasto a casa con la mia famiglia. Mi sembrava un giorno speciale, mi sentivo diverso, più libero. Filippo Francesconi Il giorno del compleanno di mia sorella ho fatto il bagno di sera. E stato bello, l acqua tiepida, il cielo buio mi sentivo tante emozioni girare nella testa. Elena Quando è nato mio cugino Matias mi sono sentito leggero come una piuma e volevo gridarlo a tutti. Raul

molto leggero, leggero più di una piuma.

17 Tu chiamale, se vuoi emozioni A Natale ho ricevuto tre regali. Quando ho visto il più bello ho provato una sensazione fortissima, ero molto leggero, leggero più di una piuma. Angelo Mi emoziono a vedere i carri di carnevale. Sono grandi e la musica è così forte che mi rimbomba nel cuore. Filippo Zini

Mi sono sentito come se fossi il primo a vedere l alba.

18 Tu chiamale, se vuoi emozioni La prima volta che ho visto il cane di mia cugina, mi ha leccato. Mi sono sentito riconosciuto ed ero contento. Alessio Un giorno sono andato col nonno a vedere nascere il sole. Mi sono sentito come se fossi il primo a vedere l alba. Leonardo Giannecchini Ho piantato una piantina e l ho vista crescere: prima mi sentivo felice perché vedevo spuntare il bocciolo e dopo ero contentissimo perché è nato un bel ravanello. Mi sono chiesto: ma come è possibile tutto questo?gabriele

Francesco Mi sono emozionato quando è nata la mia cuginetta: aveva un viso piccolo e dolcissimo.

19 Tu chiamale, se vuoi emozioni Quando sono andato in Puglia, a Taranto, abbiamo fatto qualche foto con il sole che tramontava sul mare. Ho sentito qualcosa nel cuore. Francesco Mi sono emozionato quando è nata la mia cuginetta: aveva un viso piccolo e dolcissimo. Io avrei voluto prenderla in braccio. Alessandro Ieri ho visto una bella rosa rosso carminio e mi sono emozionata. Suellen

20 e stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c'e' Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi emozioni Gli alunni e le alunne di classe quarta

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